27 September, 2024
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E’ stato inaugurato ieri sera, a Bacu Abis, nel corso di una cerimonia svoltasi sul piazzale dell’ex circoscrizione, un nuovo cippo del Cammino Minerario di Santa Barbara. Presenti, tra gli altri, i sindaci di Carbonia Paola Massidda, Masainas Ivo Melis e Musei Antonello Cocco, il parroco della chiesa di Santa Barbara di Bacu Abis, Giampietro Garau, grande sostenitore del progetto, ha benedetto il cippo.

Dopo tanti pellegrini/escursionisti che hanno percorso finora il Cammino Minerario di Santa Barbara per 2, 3, 7 e 15 giorni coprendo in una sola volta una distanza da 40 a 200 km, ieri sera, a Bacu Abis, ha raggiunto l’ultima tappa il primo pellegrino/escursionista che ha percorso (sta completando l’ultima tappa questa mattina a Iglesias) interamente in una sola volta i 400 km del Cammino, Gianpaolo Falletti, 37enne, originario di Santhià, in provincia di Vercelli, era stato ricevuto già giovedì dal sindaco e dal vicesindaco di Carbonia in Municipio.

Nell’occasione, a Bacu Abis, sono stati consegnati a Gianpaolo Falletti il TESTIMONIUM (un attestato in pergamena) e la TORRE (il logo-marchio del Cammino) che, come negli altri grandi cammini italiani ed europei, vengono offerti in omaggio a coloro che percorrono rispettivamente fino a 100 km e interamente (400 km) il Cammino di Santa Barbara.

Alla cerimonia, svoltasi all’interno dell’ex sala circoscrizionale, sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Carbonia, Paola Massidda; il consigliere regionale Pietro Cocco; il deputato Francesco Sanna, il geologo e storico sulle miniere Luciano Ottelli; e, infine, il presidente della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara e autore della guida del Cammino Minerario di Santa Barbara, Giampiero Pinna.

Pellegrino/escursionista di lunga esperienza (Giampiero Pinna ha sottolineato che ha percorso, tra gli altri, il cammino della “Via Francigena” di oltre 1.000 km che nel medioevo univa Canterbury a Roma e ai porti della Puglia e tutti i grandi cammini italiani) è stato importante conoscere il suo parere sulla qualità del Cammino Minerario di Santa Barbara, sulla sua fruibilità e sulla sua ospitalità. Giudizi positivi, quelli espressi da Gianpaolo Falletti, che ha sottolineato come sia comprensibile che lungo i 400 km del Cammino vi sia ancora qualcosa da migliorare, ad esempio nella segnaletica, e quanto sia straordinario il lavoro fin qui realizzato.

                                        

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Si è appena conclusa la visita in Sardegna della dott.ssa Jutta Weber e della dott.ssa Gail Bremner, commissari “Rivalidatori” delegati della Rete Globale dei Geoparchi, Programma UNESCO IGGP, cui è stato affidato il non facile compito di sottoporre il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna alle verifiche utili alla sua conferma nell’ambito del prestigioso Network dell’UNESCO.

Sono stati giorni faticosi ma senz’altro esaltanti. Sono vivamente grato alle delegate per la loro attenzione e la professionalità manifestate in ogni occasione, nonostante la fatica dei tanti spostamenti ed il numero considerevole di contatti e incontri. Sono certo abbiano colto il nostro entusiasmo ma soprattutto i notevoli passi in avanti compiuti dal Parco Geominerario dall’ultima rivalidazione risalente ormai a quattro anni fa.

Desidero ringraziare innanzi tutto la Presidenza della Giunta regionale con il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano ed il coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi, per il loro fattivo sostegno e le parole di incoraggiamento, per noi di particolare rilievo e significato. 

Un sostegno attivo e convinto che ci è stato assicurato anche dall’IGEA S.p.A. e dal suo Amministratore Unico Michele Caria, che ringrazio per aver favorito le visite presso i loro siti storico naturalistici, a cominciare dalla meravigliosa Grotta di Santa Barbara a Iglesias.

Il mio grato pensiero va alle amministrazioni comunali le quali, comprendendo l’importanza del momento, hanno saputo ricevere con calore e passione le nostre delegazioni. Ringrazio il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e l’assessore delle Attività produttive e Turismo Marzia Cilloccu per averci manifestato il loro pieno sostegno e la volontà di lavorare assieme.

Un particolare ringraziamento rivolgo agli amministratori che ci hanno calorosamente accolto nei loro territori ed ai loro eccezionali collaboratori. Mi riferisco al sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo e all’assessore della Cultura Simone Franceschi, al sindaco di Masullas Mansueto Siuni e al Direttore del GeoMuseo “Incani” Luigi Sanciu, al Sindaco di Pau Franceschino Sedda e a Carlo Lugliè, Direttore Scientifico del Museo dell’Ossidiana, al sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini e a Filippo Lanzerini, Coordinatore della Summer School dell’Area MAB del Parco di Tepilora e SIC Montarbo, al Sindaco di Lula Mario Calia, al Direttore della Miniera di Sos Enattos Luca Loddo e agli ex minatori Piero Piras e Francesco Sedda, oggi appassionate guide negli stessi luoghi ove un tempo lavorarono.

Di grande importanza si è inoltre rivelato il forte sostegno delle Associazioni attive sul territorio sardo tra le quali ricordo con particolare riconoscenza la Consulta delle Associazioni per il Parco Geominerario con il Coordinatore Giampiero Pinna e Franco Saba, Legambiente Sardegna con il Presidente Annalisa Colombu e Vincenzo Tiana, storico leader dell’associazione.

Ho il piacere infine rivolgere un particolare ringraziamento allo straordinario staff del Parco Geominerario il quale, con rara dedizione e amore per la propria terra, non si è risparmiato per la buona riuscita di quella che ritengo sia stata una vera e propria impresa. A cominciare da Gian Luigi Pillola, che considero parte integrante della nostra squadra, insostituibile amico e collaboratore d’eccezione, passando poi all’infaticabile Direttore F.F. Francesco Muntoni, agli specialisti dell’Ufficio Tecnico Pietrangelo Loru, Roberto Rizzo, Giovanni Zichi e Marco Laconi, alla squadra dell’Ufficio Amministrativo guidato da Elisabetta di Franco con Federica Boi e Monica Porcu, agli esperti di promozione e comunicazione culturale Patrizia Medas e Stefano Sernagiotto, quest’ultimo filmmaker di straordinario valore, alle nostre collaboratrici Sara Cipolla, Rappresentante per la Sardegna dei Giovani UNESCO e Laura Sedda, preparata guida presso i siti storici del Parco, ed infine al nostro coordinatore dell’Ufficio Stampa Alberto Monteverde, Giornalista e appassionato ricercatore di Storia, che ha saputo efficacemente dar conto di questa esaltante tre giorni con articoli ed immagini.

Tuttavia, il mio grazie più sentito va alla nostra straordinaria Sardegna ed ai suoi generosi abitanti che ancora una volta ci hanno permesso di ben figurare, secondi a nessuno, in Italia e nel mondo.  

Prof. Tarcisio Agus

Commissario straordinario del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna

Didascalie foto

01 – La delegazione UNESCO ricevuta al comune di Cagliari, accolta dall’assessore alle Attività produttive e Turismo Marzia Cilloccu.

02 – In visita al comune di Masullas.

03 – Lula. Le delegate in visita agli impianti della Miniera di Sos Enattos.

04 – Lula. Sos Enattos. L’ex Tecnico elettricista Piero Piras accanto ad un suo ritratto giovanile. Oggi guida i turisti negli stessi luoghi ove un tempo lavorò.

05 – Alla Biblioteca comunale di Lula per la presentazione della Summer School dell’Area MAB del Parco di Tepilora e SIC Montarbo.

06 – La delegazione in visita a Villa Devoto a Cagliari, sede di rappresentanza della Regione Sardegna, ricevuta da Donatella Spano, assessore della Difesa dell’Ambiente.

07 – Le Delegate a Villa Devoto, in compagnia di Tore Cherchi, Coordinatore del Piano Sulcis.

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Si è svolto nel Municipio di Carbonia il rito della timbratura della credenziale del pellegrino Gianpaolo Falletti, 37enne, originario di Santhià, in provincia di Vercelli, è il primo pellegrino ad aver portato a compimento i 400 km del percorso del Cammino Minerario di Santa Barbara. Un percorso completato dall’escursionista piemontese in 19 giorni. Un itinerario suggestivo e variegato, che ha consentito al pellegrino di ammirare tutte le bellezze naturalistiche e storiche del Sulcis Iglesiente, traducendo concretamente il concetto di “turismo sostenibile” portato avanti dalla Giunta guidata da Paola Massidda.

Il Cammino minerario di Santa Barbara si snoda attraverso le località di Iglesias, Masua, Buggerru, Piscinas, Montevecchio, Gonnosfanadiga, Villacidro, Perda Niedda, Marganai, Villamassargia, Rosas, Santadi, Is Zuddas, Masainas, Tratalias, Sant’Antioco, Carbonia, Nuraxi Figus, Bacu Abis e Iglesias.

Mare, miniere, montagne e monumenti religiosi: un meraviglioso mix di colori, sapori e profumi che il nostro territorio sa offrire. A portare i saluti istituzionali del comune di Carbonia è stato il vicesindaco Gian Luca Lai, che ha apposto nella credenziale del pellegrino il timbro della tappa di Carbonia. La credenziale è un documento che attesta la partecipazione del pellegrino al Cammino Minerario di Santa Barbara.

Alla cerimonia era presente anche Giampiero Pinna, autore della guida “Il Cammino Minerario di Santa Barbara. A piedi tra storia e natura”, edito da “Terre di mezzo”.

Il vicesindaco Gian Luca Lai e Gianpaolo Falletti.

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Dal 15 al 19 luglio 2017 saranno in Sardegna la dott.ssa Jutta Weber e la dott.ssa Bremner Gail, Commissari “Rivalidatori” delegati della Rete Globale dei Geoparchi, Programma UNESCO IGGP, con il compito di sottoporre il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna alle verifiche utili alla sua conferma nell’ambito del prestigioso Network dell’UNESCO.

L’Ente Parco, assieme ad altri parchi mondiali, fa parte all’UNESCO IGGP dal  2015, anno in cui è stato appositamente creato il programma per la valorizzazione dei geoparchi mondiali.

Fin dal loro arrivo a Cagliari, previsto questa sera, i commissari saranno impegnati nella loro attività di verifica ed in una serie di appuntamenti istituzionali. Si comincia alle ore 18.30 con una passeggiata didattica presso i siti geologici e paleontologici di Cagliari, in compagnia di prof. Gian Luigi Pillola, già commissario straordinario del Parco Geominerario e delegato Geoparks.

Successivamente la delegazione sarà ricevuta al comune di Cagliari da Marzia Cilloccu, assessore delle Attività produttive, Turismo e Politiche delle Pari opportunità, che darà il benvenuto della città a nome del sindaco Massimo Zedda.

Oltre al commissario straordinario del Parco Geominerario, Tarcisio Agus, e al direttore facente funzioni Francesco Muntoni, saranno presenti il coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi, il sindaco di Iglesias e presidente della Comunità del Parco Dott. Emilio Gariazzo, il presidente della Consulta delle associazioni Giampiero Pinna, i rappresentanti delle Università di Cagliari e Sassari e delle Associazioni.

A seguire il programma completo delle giornate sarde dei delegati UNESCO.

15 luglio

Accoglienza all’aeroporto di Cagliari Elmas dei delegati in arrivo dal Canada e dalla Germania alle ore 14.00.

18.30 – Visita con breve passeggiata dei siti geologici di Cagliari, in compagnia dell’ex Commissario del Parco Geominerario, già delegato Geoparks, prof. Gian Luigi Pillola Ph.D., full professor of Palaenthology e delegato in altri programmi UNESCO.

Breve presentazione di Gian Luigi Pillola del “Progetto Coccodrilli, Squali e Tartarughe”, realizzato in collaborazione tra l’Università di Cagliari ed il Parco Geominerario, con visione presso l’Aula Magna del Dipartimento di Geologia dell’Università di Cagliari del documentario realizzato dai tecnici dell’Ente durante le attività di ricerca.

Saluti di benvenuto dell’Amministrazione Comunale di Cagliari presso la sede del Comune, in via Roma – Cagliari.

16 luglio

8.30 – Partenza per il territorio del Monte Arci

9.30 – Arrivo a Masullas e saluti di benvenuto sulle autorità locali

10.00 Visita del Monumento geologico naturale “Su Carongiu de Fanari”, Geosito vulcanico megapillow basaltico di importanza internazionale, inaugurato il 7 luglio 2017 ed aperto al pubblico con una nuova pannellistica didattica realizzata con la collaborazione del Parco Geominerario.

11.00 – 12.30 Visita dei Musei di Masullas e di Pau con certificazione internazionale ICOM.

12.30 Visita del Parco di “Conca ‘e Cannas”, Geosito di tipo Educational.

18.00 Arrivo a Lula e saluti di benvenuto del Sindaco Mario Calia.

19.00 Presentazione e saluti da parte dei giovani delle Aree MAB di tutta Europa, già presenti nel territorio per partecipare alla Summer School organizzata dal Parco di Tepilora e SIC (Sito interesse comunitario) di Mont’Albo.

17 luglio

9.00 Visita alla Miniera di Sos Enattos. Nella sala del Museo si terrà la presentazione del lavoro compiuto per la designazione del Parco di Tepilora e SIC (Sito interesse comunitario) di Mont’Albo e la candidatura ad area MAB UNESCO. Le attività saranno coadiuvate dai delegati dei Giovani UNESCO Italia con la delegata della Sardegna dott.ssa Sara Cipolla. In tale occasione sarà presentato il protocollo sottoscritto e in atto tra il Parco Geominerario e i Giovani UNESCO Italia.

18 luglio

9.00 Visita al Sito Minerario Geoturistico di Porto Flavia.

11.00 Visita alla Grotta di Santa Barbara, Geosito di importanza scientifica internazionale.

Pomeriggio. Breve saluto del sindaco di Iglesias, Dott. Emilio Gariazzo, del Commissario Straordinario del Parco Geominerario prof. Tarcisio Agus e dell’Amministratore Unico dell’IGEA SpA dott. Michele Caria.

19 luglio

Mattina. Partenza dei delegati UNESCO da Iglesias per Cagliari dove saranno ricevuti dal presidente della Regione Sardegna prof. Francesco Pigliaru.

Nel pomeriggio partenza per l’aeroporto di Elmas.

I delegati Unesco

Jutta Weber. Addetto Stampa e Pubbliche Relazioni della Geo-Parco naturale Bergstrasse-Odenwald in Germania. È Geologo naturalista, ha lavorato presso l’Università di Colonia.

Gail Bremner. Direttore esecutivo del Stonehamer Unesco Global Geopark in Canada. È membro del Comitato Nazionale dei Geoparchi Canadesi.

 

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Domani, martedì 20 giugno, la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara presenterà la guida “Il Cammino Minerario di Santa Barbara”, al Teatro Electra, in Piazza Pichi, a partire dalle ore 19.00. Dopo i saluti del sindaco Emilio Gariazzo, interverranno Giampiero Pinna, autore e presidente della Fondazione, Franco Saba e Alberto Dragone in rappresentanza della Casa Editrice “Terre di Mezzo”. Ospite d’eccezione della serata, il pianista sudcoreano Junhee Kim.

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La musica come strumento di dialogo tra i popoli del Mediterraneo. Si chiama “Leb Sard Festival” il progetto di cooperazione tra Sardegna e Libano che dopo un primo evento, l’1 maggio a Beirut, il 19 e 20 maggio approda a Iglesias per due giorni di iniziative che vedranno protagonisti due artisti di spicco della scena musicale italiana e libanese: il bandoneonista Fabio Furìa, ritenuto tra i maggiori rappresentanti della scuola di bandoneon in Europa ed il soprano Hiba Al Kawas, considerata in Libano una autentica leggenda vivente.

Il progetto, finanziato dall’Unione Europea tramite la Fondazione Anna Lindh per il Dialogo tra le culture, è stato ideato e realizzato dalla casa di produzione libanese Zico House (capofila), dall’Associazione Anton Stadler e dal comune di Iglesias, con il supporto tecnico di ASESEM (organizzazione non governativa fondata da un gruppo di professionisti ed esperti che lavorano per una società più coinvolta e un ambiente sostenibile) di Beirut, e dell’associazione OpenMed di Cagliari.

Dopo la serata che l’1 maggio a Beirut ha visto Fabio Furìa e Hiba Al Kawas assieme sul palco nell’interpretazione, tra l’altro, di composizioni come “Non potho reposare”, brano tra i più conosciuti del repertorio musicale sardo, e di “Yaduka”, un pezzo della tradizione musicale libanese, ora spetta alla Sardegna ospitare un’altra tappa del progetto.

L’appuntamento è per il 20 maggio a Pozzo Sella (nella Miniera di Monteponi) dove alle 18.30 il duo Furìa-Al Kawas si esibirà in un un concerto che intreccerà la tradizione musicale sarda e quella libanese, per una serata ricca di suggestioni.  Non è un caso che come luogo per l’esibizione dei due artisti sia stato scelto proprio Pozzo Sella: il progetto Leb Sar Festival punta a valorizzare le culture dei Paesi partecipanti non solo attraverso la creatività musicale ma anche attraverso il coinvolgimento delle aree periferiche e dei giovani.  

A precedere il concerto sarà, alle 17.30, una conferenza dedicata, oltre che alla presentazione del  progetto, a un’analisi e illustrazione dell’importanza della cooperazione transfontaliera, come strumento volto anche a incoraggiare vasti e differenti pubblici alla promozione delle espressioni culturali e al dialogo interculturale, coinvolgendo autorità pubbliche come ministeri, comuni, ambasciate e istituzioni private, sino alle scuole e ai media. L’incontro vedrà la partecipazione del vicesindaco di Iglesias, Simone Franceschi, del  presidente della Fondazione Anna Lindh Italia, Michele Capasso, del presidente dell’associazione Pozzo Sella, Giampiero Pinna, di quello dell’Associazione Mineraria Sarda, Enrico Contini, e del coordinatore dell’associazione OpenMed, Daniele Cocco. E’ previsto anche l’intervento della direttrice del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, Elisabetta Porrà. Lo spettacolo, infatti, sarà realizzato grazie alla collaborazione dell’Ensemble SCISMA, interamente formato da studenti  dell’istituzione musicale cagliaritana, d’età tra i 17 e i 22 anni. Inoltre, grazie al coinvolgimento della classe di Composizione del Conservatorio, sono stati composti tre brani appositamente per l’occasione, che saranno eseguiti per la prima volta.

I giovani saranno protagonisti anche il 19 maggio quando alle 10 a Villa Bellavista si svolgerà un’iniziativa collaterale del Leb Sard Festival: un incontro in cui si parlerà dei diversi strumenti musicali e dell’importanza della musica quale linguaggio universale per la cooperazione tra i popoli.

Le iniziative organizzate a Iglesias sono realizzate grazie alla preziosa collaborazione dell’associazione Pozzo Sella e dell’Igea che hanno messo a disposizione gli spazi, occupandosi anche di allestirli.

Presentato a marzo a Beirut (dal 1999 capitale della cultura del mondo arabo) in una affollata conferenza stampa svoltasi sotto il patronato del ministro della Cultura, Thattas Khoury, il progetto in Libano ha riscosso un enorme successo richiamando l’attenzione dei rappresentanti delle più alte cariche istituzionali, di gran parte della stampa e di un vasto ed eterogeneo pubblico.

La serata dell’1 maggio a Beirut, nella Chiesa di St. Louis, ha coinvolto il coro della Rafic Hariri Foundation, composto da 70 giovani tra i 6 e i 17 anni, che si sono esibiti insieme a Fabio Furìa e Hiba Al Kawas. Rafic Hariri Foundation, fondata nel 1984, opera nei settori dell’istruzione, della cultura e dei servizi sociali e sanitari con l’obiettivo di qualificare i giovani libanesi – gestisce 3 scuole superiori e un’Università riconosciuta per l’eccellenza).

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Sarà un fine settimana ricco di eventi, quello che inizia domani 11 maggio, a Iglesias.

Giovedì 11 maggio è l’anniversario dell’Eccidio dell’11 maggio 1920. Dal 2007 gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Eleonora d’Arborea” ricordano, stesso luogo e stessa ora, quella tragica giornata. Erano le 10.00 di mattina di un martedì quando le strade della città si riempirono di sangue, urla, spari, morti, feriti, vedove, orfani.

Ad Iglesias, l’11 maggio 1920, sette minatori furono uccisi dal fuoco dei moschetti delle forze dell’ordine.

Il programma prevede, alle ore 10.00, in via Satta, la Rievocazione dell’Eccidio a cura dell’Istituto Comprensivo “Eleonora d’Arborea”, alle ore 10.30, sempre in via Satta, la deposizione di una corona d’alloro sul luogo dell’Eccidio. Si proseguirà in corteo fino al Cimitero dove verrà deposta una corona sulla tomba dei minatori uccisi.

Venerdì 12 maggio, alle 16.30, nella sala Lepori, “Non ci casco”, convegno sul tema delle truffe e raggiri agli anziani, evento organizzato dal comune di Iglesias, assessorato della Pubblica Istruzione, in collaborazione la Compagnia Carabinieri di Iglesias e l’Auser, gli Amici della Vita, l’Ada ed i segretari di CGIL-CISL-UIL.

Alle 19.00, al Teatro Electra, il comune di Iglesias e Lìberos, la comunità dei lettori sardi, presentano “Éntula a Iglesias – Simone Cristicchi”: Il secondo figlio di Dio (Mondadori).

Simone Cristicchi (Roma, 1977) è cantautore e attore. Ha pubblicato diversi album di successo e vinto il Festival di Sanremo con la canzone “Ti regalerò una rosa”.

Con Mondadori ha pubblicato “Centro d’Igiene Mentale” (2007) e “Mio nonno è morto in guerra” (2012). In teatro, in veste di autore e attore, ha portato in scena, tra gli altri, gli spettacoli “Li romani in Russia”, “Mio nonno è morto in guerra” e “Magazzino 18”.

In Éntula presenta “Il secondo figlio di Dio” (Mondadori, 2016), l’incredibile storia di David Lazzaretti, il mistico ed eretico cristiano che all’alba delle prime pulsioni repubblicane in Europa fondò la Chiesa giurisdavidica. Tra canzoni inedite e narrazione, Cristicchi ricostruisce la parabola di Lazzaretti, da figlio di carrettiere a predicatore eretico con migliaia di seguaci, il suo sogno rivoluzionario per i tempi, culminato nella realizzazione della “Società delle Famiglie Cristiane”.

Sabato 13 maggio, alle 18.00, in piazza Lamarmora, verrà presentato il libro “Forse non tutti sanno che in Italia”, edito da Newton Compton Editori, nel quale è presente un capitolo dedicato al Cammino Minerario di Santa Barbara. Nel Cammino Minerario di Santa Barbara si cammina sulla terra più antica d’Italia, lungo un itinerario tra mare, monti, miniere, punteggiato dalle testimonianze della millenaria epopea mineraria della Sardegna. Presenza costante, le chiese dedicate al culto di santa Barbara, la patrona dei minatori.

Interverrà con l’autrice, Isa Grassano: Giampiero Pinna, presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara.

L’iniziativa è organizzata dal comune di Iglesias e dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, con la collaborazione della Libreria Mondadori. In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà nella Sala Branca del Municipio.

Domenica 14 maggio, alle 10.00, “Mamma ti porto a passeggio”. Passeggiata per mamme, papà e bambini in fascia o in passeggino, sulle scalette delle Mura Pisane, in via Marco Tangheroni (ex via Campidano).

Il gruppo passeggerà per le vie del centro storico con arrivo in Piazza Sella dove sarà allestita una bancarella solidale.

L’iniziativa è a cura del Consultorio Familiare di Iglesias e dell’Associazione ConsultiAmoci Onlus.

Verrà inoltre inaugurato il progetto “I Giardini della Biodiversità”, nella chiesa altomedioevale del Salvatore

Il programma prevede, alle ore 10,30, la messa a dimora di arbusti ed alberi della macchia mediterranea; alle ore 17.00, inaugurazione e presentazione del progetto “I Giardini della Biodiversità”, a cura della Rete.
Partecipano: Roberto Poletti, storico; Guy D’Allewin, direttore dell’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR; Massimo Lumini, architetto, docente di Arte e Libero Ricercatore in ambito Biomimicry/Biomimetics; Emilio Gariazzo, sindaco della città di Iglesias; Simone Franceschi, assessore della Cultura e del Turismo; Francesco Melis, assessore Politiche Ambientali.

Performance teatrali e musicali:

Coro Di Iglesias

Barbara NiedduGiovanni FreeFrancesco Manca Musicante e Aldo Fi in “Cedi la strada agli alberi”, rielaborazione teatrale e musicale del brano poetico tratto dal libro di Franco Arminio “Cedi la strada agli alberi-poesie d’amore e di terra”

Nico Pusceddu nel personaggio “Jaja” tratto dall’opera teatrale “La cesta della nonna”
Cerchio sacro nel giardino accompagnati dall’organettista Annalisa Pillicu.

Agri(Bio)Aperitivo
Prova zero del progetto Gennarta

“BioMercato Rurale e Progetti di Sviluppo Locale Sostenibile della Terra di Sardegna ad Iglesias”

La Rete “I Giardini della biodiversità” è formata da:

Scuola Civica di Politica “La città in Comune”,

Associazione Gennarta, Associazione Le dodici stanze dell’anima, Associazione Socio Culturale Tutto Cambia

Liberi di essere, Associazione di Promozione Sociale progettobarega.org,

Umanità Nuova.

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La musica come strumento di dialogo tra i popoli del Mediterraneo. Si chiama “Leb Sard Festival” il progetto di cooperazione tra Sardegna e Libano che dopo un primo evento, l’1 maggio a Beirut, capitale della cultura del mondo arabo, il 19 e 20 maggio approda a Iglesias. Saranno due giorni di iniziative che vedranno protagonisti due artisti di spicco della scena musicale italiana e libanese: il bandoneonista Fabio Furìa, ritenuto tra i maggiori rappresentanti della scuola di bandoneon in Europa, e il soprano Hiba Al Kawas, considerata in Libano una autentica leggenda vivente.

I dettagli del progetto e della due giorni di eventi saranno illustrati nella conferenza stampa in programma venerdì 12 maggio, alle 11.00, a Iglesias, nella sala Remo Branca del palazzo comunale di piazza Municipio (fronte Cattedrale).

All’incontro con i giornalisti parteciperanno gli artisti Fabio Furìa e Hiba Al Kawas, Maura Porru, rappresentante dell’associazione culturale Anton Stadler, Shaden Beydoun Bassirii della ASESEM (organizzazione non governativa libanese che ha dato il suo supporto al progetto), Simone Franceschi, vicesindaco di Iglesias, Giampiero Pinna, presidente dell’associazione pozzo Sella che ospiterà l’evento del 20 maggio.

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La commissione delle Attività Produttive, impegnata nell’esame del Testo Unico sul turismo, ha sentito in audizione rappresentanti della Fondazione “Cammino minerario di Santa Barbara” che hanno realizzato un itinerario culturale in 24 tappe tra il Sulcis Iglesiente e il Medio Campidano. Un percorso di oltre 400 km lungo gli antichi sentieri dei minatori tra archeologia industriale, paesaggi mozzafiato e luoghi di culto.

«Il progetto è nato alcuni anni fa grazie all’iniziativa di un gruppo di volontari che per diletto ha ripristinato i sentieri percorsi per anni dai minatori del Sulcis – ha spiegato il presidente della Fondazione Giampiero Pinna – questa idea è stata subito accolta con entusiasmo dalle istituzioni e dagli escursionisti. La Regione ha istituito il registro regionale dei cammini religiosi e il progetto è piaciuto a enti locali e Vaticano. Un interesse tradotto in un protocollo d’intesa firmato nel 2013 da 20 comuni e dalle Province del Sulcis e del Medio Campidano. Successivamente il Cammino di Santa Barbara è stato presentato all’Expo di Milano e inserito dal Ministero tra i primi quattro itinerari di eccellenza a livello nazionale.»

Un progetto vincente che adesso necessita di interventi promozionali e di valorizzazione per sfruttarne le potenzialità. «Il cammino di Santa Barbara può diventare uno straordinario strumento di promozione turistica del territorio – ha aggiunto Giampiero Pinna – occorre però intervenire su due fronti: definire una normativa organica sull’escursionismo e individuare le risorse (circa 500mila euro) per realizzare una segnaletica permanente e provvedere alla manutenzione di alcuni tratti del percorso».

Il presidente Lotto, sentiti anche i pareri favorevoli dei consiglieri di maggioranza e opposizione Pietro Cocco, Gianluigi Rubiu e Luigi Crisponi, ha assicurato l’impegno della Commissione per un intervento normativo: «Il Testo unico sul turismo è l’occasione per normare la materia. C’è la necessità di facilitare l’accesso degli escursionisti nei terreni privati e allo stesso tempo garantire i diritti dei proprietari – ha detto Luigi Lotto – per mettere tutti d’accordo serve uno specifico articolo di legge. Sulle risorse necessarie per le opere di manutenzione e la segnaletica, occorrerà invece valutare la disponibilità finanziaria in occasione dell’esame della prossima manovra di bilancio».

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Giovedì mattina, ancora una volta, come avviene da anni, lo spirito del Natale ha coinvolto oltre 100 persone che si sono recate alle grotte Is Zuddas di Santadi per seguire la Santa Messa concelebrata da don Giampiero Marongiu, don Silvano Cani, don Pietro Piras e don Giuseppe Casti.

Ad arricchire la celebrazione, il coro della parrocchia di Santadi che, con canti e melodie rivolti al Signore, ha contribuito al messaggio dei sacerdoti: «Accogliamo il Signore, apriamo le braccia e il nostro cuore e uscendo portiamo la parola di Dio con noi e per tutti…»

Un’omelia, quella di don Silvano Cani, che invoca la pace, la fratellanza, il rispetto e l’amore. Un messaggio di speranza affinché il 2017 possa portare serenità e sollievo a chi tanto soffre.

La cornice naturale delle grotte offre grande spunto alla riflessione proprio sull’importanza delle bellezze naturali che il Signore ci ha donato, che noi dobbiamo rispettare ed amare.

Un ringraziamento corale alla cooperativa Monte Meana che da anni “tiene in piedi” un servizio turistico degno di lode, soprattutto per il periodo di crisi economica che da tempo imperversa sul territorio.

Alla fine della messa, ha preso la parola il sindaco di Santadi Elio Sundas che, dopo i ringraziamenti di rito, ha voluto ricordare due persone scomparse che in qualche modo fanno parte della storia delle grotte Is Zuddas: l’artista Gianni Salidu che ha scolpito il presepe esposto e poi donato, dopo la sua dipartita, dalla moglie alla cooperativa Monte Meana e Antonello Sulas, storico presidente della stessa cooperativa, venuto a mancare prematuramente, persona che si è adoperata tanto e che ha creduto sino in fondo nei progetti legati alla valorizzazione di un tale tesoro naturale.

L’applauso dei presenti ha omaggiato il loro ricordo ed il canto finale del coro, in lingua sarda, ha concluso la prima parte della mattinata.

Una volta ritornati all’ingresso, proprio sul piazzale antistante la biglietteria, è stato scoperto dai sindaci di Santadi e Carbonia, Elio Sundas e Paola Massidda, il cippo del Cammino di Santa Barbara (il terzo, dopo quelli di Iglesias e Carbonia), benedetto da don Giampiero Marongiu, parroco di Santadi.

Subito dopo, Giampiero Pinna, presidente dell’associazione Pozzo Sella e della Fondazione Cammino di Santa Barbara, insieme ai sindaci di Santadi e Carbonia ha donato un medaglione ricordo con lo stemma del Cammino di Santa Barbara, ai fedeli collaboratori volontari che hanno seguito passo dopo passo il cammino di Santa Barbara, sostenendo tutte le iniziative e prendendo parte ai percorsi.

Una bella cerimonia che ha emozionato e commosso chi ha ricevuto il dono e non solo, un’iniziativa dal grande significato, un “Cammino” che ha messo d’accordo 23 comuni, consci che solo insieme si possano risollevare le sorti del nostro territorio, che chiede aiuto a gran voce e che attende il giusto riscatto per un momento di rinascita che possa unire tutti in un unico abbraccio di salvezza.

Il buffet ha definitivamente chiuso una giornata importante, anche dal punto di vista delle presenze: gli onorevoli Emanuele Cani e Francesco Sanna e il consigliere regionale Gianluigi Rubiu, con la loro partecipazione, fanno sperare in una sempre più grande collaborazione tra Governo, Regione e Comuni, una collaborazione volta ad una crescita culturale e socio-economica che, attesa ormai da tanto tempo, si spera possa diventare una colonna portante nel nostro più immediato futuro.

Con un vasto album fotografico, pubblichiamo un’intervista realizzata da Giampaolo Cirronis con il sindaco di Santadi, Elio Sundas.

Nadia Pische