22 November, 2024
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Sbarca di nuovo nel Sulcis NurArcheoFestival – Intrecci nei teatri di pietra, la rassegna organizzata per l’ottavo anno dal Crogiuolo. A Portoscuso domani, domenica 28 agosto, all’antica Tonnara Su Pranu, alle 21.30, la compagnia “Fueddu e Gestu” presenta Lunas, scrittura scenica e regia di Giampietro Orrù, testi e canti di Anna Cristina Serra, con Maura Grussu e i musicisti Veronica Maccioni (canto, fisarmonica, percussioni) e Ottavio Farci (contrabbasso, flauto, percussioni), organizzazione e apporto tecnico di Rossano Orrù e Gianni Melis.
“Luna cantadora” è un’originale scrittura scenica che Orrù ha realizzato con testi e canti di Anna Cristina Serra, attualmente tra le voci poetiche più interessanti della Sardegna. L’interpretazione è affidata all’attrice e danzatrice Maura Grussu, che attraversa idealmente e racconta luoghi, figure e sensazioni di un’isola che è “come un continente”, restituendone il carattere ora ruvido e scontroso, ora dolce e solare.

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Faticoni Gaber

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Ancora due appuntamenti per l’ottava edizione del NurArcheoFestival – Intrecci nei teatri di pietra, organizzato dal Crogiuolo (direzione artistica di Mario Faticoni, idea e progetto di Rita Atzeri).
Domani, sabato 27 agosto, la rassegna ritorna in Ogliastra. A Tortolì il Nuraghe S’ortali e su monte ospita, alle 19.00, Mario Faticoni e la presentazione del suo libro “Un delitto fatto bene” (edito da Delfino), il racconto, riccamente documentato, di cinquant’anni di teatro in Sardegna. A seguire, alle 20.00, il decano degli attori sardi, smessi i panni dello scrittore, porta in scena il suo omaggio a Giorgio Gaber, Illogica Allegria, accompagnato da  Simone Sassu al pianoforte. Faticoni visita in questo spettacolo prodotto dal Crogiuolo molte stanze del mondo del Signor G e vi trova, fra la passione politica, il sogno, la disillusione, l’amarezza, testi, canzoni e pensieri che hanno accompagnato la vita di diverse generazioni, prima fra tutte la sua. “Illogica allegria” ripropone questi materiali affascinanti, passando da brani cult come “Il conformista” e “Qualcuno era comunista” a situazioni intime e toccanti, pensieri d’amore e  speranze. Ma, soprattutto, va alla ricerca di quella che era l’anima del lavoro di Gaber: il bisogno di prendere la parola, di puntare il dito, anche di indignarsi di fronte a una società che prende allegramente la strada della deriva.

Alle 18.00, è in programma la visita guidata al Nuraghe S’ortali e su monte, a cura della coop. Irei.

Poi, domenica 28, il NAF approda di nuovo nel Sulcis: a Portoscuso, all’antica Tonnara Su Pranu, alle 21.30, la compagnia “Fueddu e Gestu” presenta Lunas, scrittura scenica e regia di Giampietro Orrù, testi e canti di Anna Cristina Serra, con Maura Grussu e i musicisti Veronica Maccioni (canto, fisarmonica, percussioni) e Ottavio Farci (contrabbasso, flauto, percussioni), organizzazione e apporto tecnico di Rossano Orrù e Gianni Melis.

“Luna cantadora” è un’originale scrittura scenica che Orrù ha realizzato con testi e canti di Anna Cristina Serra, attualmente tra le voci poetiche più interessanti della Sardegna. L’interpretazione è affidata all’attrice e danzatrice Maura Grussu, che attraversa idealmente e racconta luoghi, figure e sensazioni di un’isola che è “come un continente”, restituendone il carattere ora ruvido e scontroso, ora dolce e solare.
Nel NurArcheoFestival la tradizione storica e culturale della Sardegna si sposa con il teatro in alcuni dei luoghi di maggior pregio archeologico dell’Isola, dall’area di Tamuli a Macomer al sito nuragico di Talana, dai nuraghi di Perdaxius e Tortolì al complesso archeologico di Scerì a Ilbono, alle Tombe dei Giganti di Lanusei e Villagrande Strisaili, fra Ogliastra, Sulcis, Nuorese e Oristanese.
In questi anni la forza della rassegna è stata, infatti, quella di integrare conoscenza e fruizione dei siti coinvolti con eventi di teatro, musica, danza, preceduti, o seguiti, dalle visite guidate ai luoghi palcoscenico del festival.

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Doppio appuntamento in cartellone martedì 25 agosto per la settima edizione di NurArcheoFestival – Intrecci nei teatri di pietra, organizzato da Il Crogiuolo, con la direzione artistica di Mario Faticoni, idea e progetto di Rita Atzeri. Una rassegna che sposa teatro e archeologia in alcuni dei siti più suggestivi dell’Isola.

Alle 19.00, a Bitti, nel complesso nuragico Romanzesu, va in scena Lunas, produzione di Fueddu e Gestu, scrittura scenica e regia di Giampietro Orrù, testi e canti di Anna Cristina Serra, con Maura Grussu e i musicisti Veronica Maccioni (canto, fisarmonica, percussioni) e Ottavio Farci (contrabbasso, flauto, percussioni).

Luna cantadora è un’originale scrittura scenica che Orrù ha realizzato con testi e canti di Anna Cristina Serra, attualmente tra le voci poetiche più interessanti della Sardegna. L’interpretazione è affidata all’attrice e danzatrice Maura Grussu, che attraversa idealmente e racconta luoghi, figure e sensazioni di un’isola che è “come un continente”, restituendone il carattere ora ruvido e scontroso, ora dolce e solare. Sono previste le visite guidate, a cura della Coop. Istelai, al Museo della civiltà contadina e pastorale e al Museo multimediale del canto a tenore, al Laboratorio di ceramiche artistiche “Terra Pintada”, al Complesso Nuragico di “Romanzesu”.

Da Bitti a Portoscuso, all’antica Tonnara Su Pranu. Sempre il 25, alle 21.30, Rita Atzeri porta sul palco Gene mangia gene, scritto dalla stessa attrice per la regia di Mario Faticoni. Lo spettacolo ironico è divertente, propone un’analisi impietosa della società dei consumi, prendendo di mira le manipolazioni sugli alimenti e la civiltà del carrello. “Gene mangia gene” sostituisce lo spettacolo in programma “Tanto vale vivere”, che per motivi tecnico-gestionali non può andare in scena al momento.

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E’ in programma domani pomeriggio, nella Hall dell’ospedale Sirai di Carbonia, una tavola rotonda sul tema: “Donne, ospedali e salute mentale”, organizzata, in occasione della Giornata mondiale sulla salute mentale, dalla Asl 7 e dell’associazione Onlus Amici del Sirai.

I disturbi mentali rappresentano, per gravità e frequenza, un importante problema di sanità pubblica e le persone che ne soffrono sono spesso soggette ad isolamento sociale, scadente qualità della vita ed elevata mortalità.

L’OMS calcola che nel mondo ci siano 450 milioni di persone, prevalentemente donne, che soffrono di disturbi mentali, neurologici o del comportamento e che la maggior parte di questi non siano correttamente né diagnosticati né trattati.
In occasione della Giornata mondiale sulla salute mentale, il convegno vuole essere un momento di approfondimento sui disturbi mentali delle donne.
L’incontro si svolge nell’ambito delle iniziative (H)Open day sulla salute mentale femminile, durante la quale gli ospedali Italiani con i bollini rosa di O.N.Da si confrontano con la popolazione.
O.N.Da, Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna studia le principali problematiche e tematiche di salute e benessere dell’universo femminile con l’obiettivo di promuovere una cultura della salute di genere.

Il programma prevede, alle 16.00, gli interventi di Maurizio Calamida, direttore generale della Asl 7, sul tema “La centralità del paziente nell’ospedale” e di Nino Laddomada, direttore del servizio psichiatrico dell’ospedale Sirai, interverrà sul tema “Donne e salute mentale: specificità di genere nella patologia pschiatrica”.

Alle 16.20 avrà inizio la tavola rotonda sul tema “Donna e salute mentale oggi tra crisi, violenza e nuove identità”, alla quale interverranno: Flavia Bertinelli, presidentessa dell’associazione Albeschida di Carbonia; Angela Borghero, presidentessa della Comunità di Via Marconi di Carbonia; Michela Capone, magistrato presso il Tribunale dei minori; Viviana Lantini, direttore del Reparto di Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia. Il dibattito verrà moderato da Vera Coppa, scrittrice e giornalista Rai.

Seguiranno l’intervento di Sergio Pili, direttore dell’ospedale Sirai di Carbonia, sul tema “Salute femminile e qualità dell’assistenza: l’esperienza dei bollini rosa” e, a chiusura dei lavori, alle 18.00, la rappresentazione della commedia “Studio sul sogno di Edipo”, della Compagnia Teatro Albeschida, con la regia di Giampietro Orrù.

Inizia la nuova stagione di Teatro Ragazzi “Io teatro, tu teatri, noi teatranti” de Il Crogiuolo, organizzata tra i teatri Alkestis e Sant’Eulalia a Cagliari, con frequenza la mattina per gli studenti di tutti gli ordini, dalla scuola dell’infanzia alle scuole superiori.

Il primo appuntamento è in programma domani, giovedì 16 ottobre 2014, alle ore 11.00, al Teatro Alkestis di via Loru, a Cagliari, con “Cammina… cammina… Lucertolina”, da una fiaba di Maria Lai e Giuseppina Cuccu, Drammaturgia, scene e regia Giampietro Orrù, interpreti Maura Grussu, Nanni Melis. Musiche di e con Ottavio Farci, Veronica Maccioni, una produzione: Fueddu e Gestu.

La storia

Quando le lucertole si crogiolano al sole, le lumache dormono al riparo di alberi e cespugli o sotto terra. Lucertole e lumache non si incontreranno mai?

Lucertolina, di pietra in pietra gioca e danza, ma ecco all’improvviso il tempo muta d’umore, il cielo si oscura e la pioggia battente costringe lucertolina a cercare riparo. Intanto una lenta lumaca ride sorniona lasciando una scia brillante lungo la strada, lei è al riparo nella sua casa ambulante. Una tana fra i sassi offre riparo alla lucertolina bagnata, che però ha paura. Si trova forse nella casa di un topo o di un pericoloso serpente?

Poi in fondo al riparo una voce lontana, come un richiamo la attira e lucertolina curiosa si lascia guidare, laggiù c’è un segreto che non vogliamo rivelare ma…

Lo spettacolo

Nella metafora sulla vita e l’arte contenuta in “Cammina…Cammina…Lucertolina”, vi è una proposta e una possibilità di incontro tra mondi diversi, (simbolicamente quello della lucertola e quello della lumaca). Attraverso il linguaggio dell’arte e della poesia, Fueddu e Gestu con la drammaturgia di Giampietro Orrù trasporta la fiaba di Maria Lai e Giuseppina Cuccu sulla scena ed è gioco, magia di parole, gestualità e musica dal vivo.

Nella rappresentazione indirizzata ai bambini vi è l’utilizzo della lingua sarda insieme a quella italiana e riferimenti alla cultura popolare della Sardegna; suoni e parole che danno un carattere specifico a contenuti universali.

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Sabato 14 giugno, alle 19.00, presso il Teatro di Bacu Abis, è in programma il secondo appuntamento della quarta edizione della rassegna di teatro sociale e di comunità “Spazi di frontiera”, ideata e organizzata dalla compagnia La Cernita Teatro, in collaborazione con il comune di Carbonia, il Centro per la Cultura della Nonviolenza dell’ex #Provincia di Carbonia Iglesias, il #Consorzio Network etico territoriale, l’Isola Verde Società Cooperativa di Iglesias e la Dimensione Umana Cooperativa Sociale di Sant’Antioco.

La Rassegna nasce nel 2011 con l’obiettivo di valorizzare il Teatro di Bacu Abis come spazio di produzione teatrale e di ricerca aperto a tutti al fine di favorire una rete di relazioni tra la Scuola e la Comunità e tra diverse professionalità dell’ambito teatrale, culturale, formativo e socio-assistenziale (artisti, intellettuali, giornalisti, psicologi, pedagogisti ed educatori, operatori soci-sanitari, insegnanti).

A partire dalle ore 19.00, presso il Teatro di Bacu Abis, si terrà una serata dedicata alla ricerca teatrale per un Teatro Sociale di tutti e per tutti. La Cernita Teatro presenta “Pronti…chi parla?” Primo studio del laboratorio permamente di ricerca teatrale di Bacu Abis, diretto da Monica Porcedda. In scena gli allievi Cristina Alciator, Arianna Basciu, Pietro Carta, Maria Giulia Cirronis, Carla Galliu, Roberta Erras, Nicola Mannai, Assuntina Matta, Natalia Matzedda, Anna Rita Mei, Dario Mura, Marco Palomba, Irene Secchi, Donatella Virdis. Effetti sonori di Nicola Mannai.

A seguire il Gruppo Teatro Albeschida presenta Studio sul mito di Edipo” performance tratta dal Sogno di Edipo, aiuto regia Maura Grussu, drammaturgia e regia di Giampietro Orrù della Cooperativa Fueddu e Gestu. In scena Federico Tiddia, Stefano Scanu, Katia Scopa, Roberto Floris, Mirscha Ciccu, Giampaolo Mereu, Alessandro Falchi, Lilia Dettori, Angela Nocco, Margherita Salis, Isabella Lisci, Alessandra Demontis, Paoletta Pirosu, Alexia Farris. Audio e Luci di Mauro Scopa. Il Lavoro teatrale indaga sul mito di Edipo, un uomo alla ricerca di se stesso. Fin dalla nascita Edipo perché porta in sè la ”sciama” di colpe non ancora commesse, abbandonato perché “diverso”, confuso e alla ricerca di qualcosa che non conosce e che crede di ritrovare risolvendo gli enigmi della sfinge…e poi Edipo adulto e pronto a risolvere gli enigmi della sua vita, che trova il coraggio di partire e va. Edipo, l’uomo.