22 November, 2024
HomePosts Tagged "Gian Carlo Bregantini"

[bing_translator]

Grande partecipazione, a Carbonia, alla XXIX edizione della Marcia della Pace, promossa come ogni anno dalla diocesi di Ales Terralba ed organizzata in collaborazione con il comune di Carbonia e con i soggetti promotori. Un apporto fondamentale è stato dato dal mondo dell’associazionismo del territorio, presente con una quarantina di realtà. Come negli anni passati, anche per l’edizione 2015, c’è stata l’adesione di tutta la Sardegna, unita dal desiderio di un mondo di pace e di una società giusta e solidale. 

Il tema della XXIX Marcia è stato “Vinci l’indifferenza e conquista la pace”, in un mondo in cui l’indifferenza, frutto dell’individualismo esasperato, sta creando atroci disuguaglianze.

Nel corso della mattina c’è stato un momento di riflessione al quale hanno partecipato circa cinquecento giovani. Presso la Grande Miniera di Serbariu si sono tenuti tre Workshop dedicati ai temi della Povertà, del Lavoro e dell’Ambiente.

Mons. Gian Carlo Maria Bregantini, attuale arcivescovo di Campobasso e già vescovo di Locri, ha anche partecipato agli workshop parlando ai ragazzi con estrema semplicità catturando la loro attenzione.

Il pomeriggio è stato dedicato alla Marcia, iniziata dalla Grande Miniera di Serbariu, poco dopo le 15.00. Al termine dei saluti del sndaco di Carbonia Giuseppe Casti e del vescovo di Ales-Terralba monsignor Giovanni Dettori, la marcia è partita seguendo il seguente percorso: Grande Miniera di Serbariu, Piazza Sergio Usai, strada di collegamento Grande Miniera – Piazza Pietro Cocco, via Costituente, Piazza Repubblica, via Gramsci, via Fosse Ardeatine, via Manno, Piazza Roma.

Sul sagrato della chiesa di San Ponziano, don Angelo Pittau ha introdotto gli interventi dell’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio, tornato nel Sulcis dopo aver guidato una ventina d’anni fa la diocesi di Iglesias; mons. Giovanni Paolo Zedda, vescovo della diocesi di Iglesias; mons. Gian Carlo Maria Bregantini.

«A Locri, nel sud Italia, in 25 anni di ministero – ha detto mons. Bregantini – ho imparato che se un popolo ha coraggio, se un popolo impara a dire una parola positiva e toglierne un’altra meno positiva, si può affrontare il futuro.»

«Ho ammirazione per la vostra terra – ha aggiunto – ma io che provengo dalla Val di Non dove il lavoro della terra ha prodotto una mela famosa in tutto il mondo perché quella gente ha saputo valorizzare quanto producevano, vi dico che le vostre bellezze devono essere valorizzate, vissute per creare occasioni di lavoro e di benessere». Quasi una polemica con chi, invece, vorrebbe tutelare l’ambiente mettendolo sotto una campana di vetro e poterlo ammirare solo dall’esterno per non contaminarlo.»

E tutto questo, mons. Bregantini lo ha detto dopo aver ammirato e ascoltato la storia della Grande Miniera di Serbariu da dove è partita la Marcia, cercando di comprendere il dramma che il Sulcis e tutta la Sardegna, stanno vivendo a causa di una indifferenza che sta paralizzando ogni possibilità di progettare il futuro, ma sta anche provocando uno scoramento fra la gente.

Citando Papa Francesco, mons. Bregantini ha evidenziato una parolaccia nella parola “ormai” che spesso campeggia nei cuori di chi non ha più speranza in un futuro migliore.

«Per questo – ha detto – è necessario riconoscere tutti i segni dell’indifferenza, quella che lascia Dio fuori da ogni cosa, quella che ci fa dire “a me non me ne importa”, quella che divide la società e accentua il razzismo, quella che consente ai responsabili di industrie pericolose di non informare le persone sui danni fisici che possono provocare, ma anche una indifferenza religiosa , una comunitaria e una ambientale che, magari ci fa riconoscere le nostre bellezze, ma non si fanno progetti per sviluppare e trasformare i doni di Dio per creare benessere e lavoro.»

«Passare dall’indifferenza alla speranza per questo territorio e per tutta la Sardegna». È quanto ha evidenziato don Angelo Pittau, promotore e ideatore della Marcia che da 29 anni si svolge gli ultimi giorni di dicembre. «E da Carbonia – ha detto – da tutta la gente che ha accolto il nostro appello e che attorno al messaggio di papa Francesco per la 49.a giornata mondiale della pace “vinci l’indifferenza e conquista la pace” deve nascere una speranza di riscatto sociale, economico e occupazionale per la nostra isola».

Sono intervenuti anche il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, che ha portato il saluto della città e ringraziato tutti i presenti, ed alcuni giovani, rappresentanti del mondo del lavoro e delle associazioni.

Allegato il servizio fotografico di Nadia Pische

IMG_2810 IMG_2805 IMG_2806 IMG_2807 IMG_2808 IMG_2809  IMG_2811 IMG_2812 IMG_2813 IMG_2814 IMG_2815 IMG_2816 IMG_2817 IMG_2818 IMG_2819 IMG_2820 IMG_2821 IMG_2822 IMG_2823 IMG_2824 IMG_2825 IMG_2826 IMG_2827 IMG_2828 IMG_2829 IMG_2830 IMG_2831 IMG_2832 IMG_2833 IMG_2834 IMG_2835 IMG_2836 IMG_2837 IMG_2838 IMG_2839 IMG_2840 IMG_2841 IMG_2842 IMG_2843 IMG_2844 IMG_2845 IMG_2846 IMG_2847 IMG_2848 IMG_2849 IMG_2850 IMG_2851 IMG_2854 IMG_2855 IMG_2856 IMG_2857 IMG_2858 IMG_2859 IMG_2860 IMG_2861 IMG_2863 IMG_2869 IMG_2870 IMG_2871 IMG_2872 IMG_2873 IMG_2874 IMG_2875 IMG_2876 IMG_2877 IMG_2878 IMG_2879 IMG_2880 IMG_2881 IMG_2882 IMG_2883 IMG_2884 IMG_2892 IMG_2894 IMG_2895 IMG_2896 IMG_2897 IMG_2898 IMG_2899 IMG_2900 IMG_2901 IMG_2902 IMG_2903 IMG_2904 IMG_2937 IMG_2941 IMG_2942 IMG_2943 IMG_2944 IMG_2945 IMG_2946 IMG_2947 IMG_2948 IMG_2950 IMG_2951 IMG_2952 IMG_2953 IMG_2954 IMG_2955 IMG_2956 IMG_2957 IMG_2958 IMG_2959 IMG_2960 IMG_2961 IMG_2962 IMG_2963 IMG_2964 IMG_2965 IMG_2966 IMG_2967 IMG_2968 IMG_2969 IMG_2970 IMG_2971 IMG_2972 IMG_2975 IMG_2976 IMG_2977 IMG_2978 IMG_2979 IMG_2980 IMG_2981 IMG_2982 IMG_2983 IMG_2984 IMG_2986 IMG_3000 IMG_3001 IMG_3002 IMG_3003 IMG_3004 IMG_3005 IMG_3044 IMG_3045 IMG_3046 IMG_3047 IMG_3048 IMG_3049 IMG_3050 IMG_3051 IMG_3055 IMG_3056 IMG_3057 IMG_3058 IMG_3059 IMG_3060 IMG_3061 IMG_3062 IMG_3063 IMG_3064 IMG_3066 IMG_3067 IMG_3068 IMG_3069 IMG_3070 IMG_3071 IMG_3072 IMG_3076 IMG_3079 IMG_3081 IMG_3082

IMG_3093

[bing_translator]

Grande partecipazione, a Carbonia, alla XXIX edizione della Marcia della Pace, promossa come ogni anno dalla diocesi di Ales Terralba ed organizzata in collaborazione con il comune di Carbonia e con i soggetti promotori. Un apporto fondamentale è stato dato dal mondo dell’associazionismo del territorio, presente con una quarantina di realtà. Come negli anni passati, anche per l’edizione 2015, c’è stata l’adesione di tutta la Sardegna, unita dal desiderio di un mondo di pace e di una società giusta e solidale. 

Il tema della XXIX Marcia è stato “Vinci l’indifferenza e conquista la pace”, in un mondo in cui l’indifferenza, frutto dell’individualismo esasperato, sta creando atroci disuguaglianze. 

Nel corso della mattina c’è stato un momento di riflessione al quale hanno partecipato circa cinquecento giovani. Presso la Grande Miniera di Serbariu si sono tenuti tre Workshop dedicati ai temi della Povertà, del Lavoro e dell’Ambiente. 

Mons. Gian Carlo Maria Bregantini, attuale arcivescovo di Campobasso e già vescovo di Locri, ha anche partecipato agli workshop parlando ai ragazzi con estrema semplicità catturando la loro attenzione.

Il pomeriggio è stato dedicato alla Marcia, iniziata dalla Grande Miniera di Serbariu, poco dopo le 15.00. Al termine dei saluti del sndaco di Carbonia Giuseppe Casti e del vescovo di Ales-Terralba monsignor Giovanni Dettori, la marcia è partita seguendo il seguente percorso: Grande Miniera di Serbariu, Piazza Sergio Usai, strada di collegamento Grande Miniera – Piazza Pietro Cocco, via Costituente, Piazza Repubblica, via Gramsci, via Fosse Ardeatine, via Manno, Piazza Roma.

Sul sagrato della chiesa di San Ponziano, don Angelo Pittau ha introdotto gli interventi dell’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio, tornato nel Sulcis dopo aver guidato una ventina d’anni fa la diocesi di Iglesias; mons. Giovanni Paolo Zedda, vescovo della diocesi di Iglesias; mons. Gian Carlo Maria Bregantini.

«A Locri, nel sud Italia, in 25 anni di ministero – ha detto mons. Bregantini – ho imparato che se un popolo ha coraggio, se un popolo impara a dire una parola positiva e toglierne un’altra meno positiva, si può affrontare il futuro.»

«Ho ammirazione per la vostra terra – ha aggiunto – ma io che provengo dalla Val di Non dove il lavoro della terra ha prodotto una mela famosa in tutto il mondo perché quella gente ha saputo valorizzare quanto producevano, vi dico che le vostre bellezze devono essere valorizzate, vissute per creare occasioni di lavoro e di benessere». Quasi una polemica con chi, invece, vorrebbe tutelare l’ambiente mettendolo sotto una campana di vetro e poterlo ammirare solo dall’esterno per non contaminarlo.»

E tutto questo, mons. Bregantini lo ha detto dopo aver ammirato e ascoltato la storia della Grande Miniera di Serbariu da dove è partita la Marcia, cercando di comprendere il dramma che il Sulcis e tutta la Sardegna, stanno vivendo a causa di una indifferenza che sta paralizzando ogni possibilità di progettare il futuro, ma sta anche provocando uno scoramento fra la gente.

Citando Papa Francesco, mons. Bregantini ha evidenziato una parolaccia nella parola “ormai” che spesso campeggia nei cuori di chi non ha più speranza in un futuro migliore.

«Per questo – ha detto – è necessario riconoscere tutti i segni dell’indifferenza, quella che lascia Dio fuori da ogni cosa, quella che ci fa dire “a me non me ne importa”, quella che divide la società e accentua il razzismo, quella che consente ai responsabili di industrie pericolose di non informare le persone sui danni fisici che possono provocare, ma anche una indifferenza religiosa, una comunitaria e una ambientale che, magari ci fa riconoscere le nostre bellezze, ma non si fanno progetti per sviluppare e trasformare i doni di Dio per creare benessere e lavoro.»

«Passare dall’indifferenza alla speranza per questo territorio e per tutta la Sardegna». È quanto ha evidenziato don Angelo Pittau, promotore e ideatore della Marcia che da 29 anni si svolge gli ultimi giorni di dicembre. «E da Carbonia – ha detto – da tutta la gente che ha accolto il nostro appello e che attorno al messaggio di papa Francesco per la 49.a giornata mondiale della pace “vinci l’indifferenza e conquista la pace” deve nascere una speranza di riscatto sociale, economico e occupazionale per la nostra isola».

Sono intervenuti anche il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, che ha portato il saluto della città e ringraziato tutti i presenti, ed alcuni giovani, rappresentanti del mondo del lavoro e delle associazioni.

IMG_4436IMG_4434 IMG_4435  IMG_4437 IMG_4438 IMG_4439 IMG_4440 IMG_4441 IMG_4443 IMG_4444 IMG_4447 IMG_4448 IMG_4449 IMG_4451 IMG_4452 IMG_4453 IMG_4454 IMG_4455 IMG_4457 IMG_4458 IMG_4459 IMG_4460 IMG_4461 IMG_4462 IMG_4464 IMG_4465 IMG_4466 IMG_4467 IMG_4468 IMG_4469 IMG_4470 IMG_4471 IMG_4472 IMG_4473 IMG_4474 IMG_4475 IMG_4476 IMG_4477 IMG_4478 IMG_4479 IMG_4480 IMG_4481 IMG_4482 IMG_4483 IMG_4484 IMG_4485 IMG_4486 IMG_4487 IMG_4488 IMG_4489 IMG_4490 IMG_4491 IMG_4492 IMG_4493 IMG_4494 IMG_4495 IMG_4498 IMG_4501 IMG_4502

IMG_9396 IMG_9395 IMG_9394 IMG_9393 IMG_9392 IMG_9391 IMG_9390 IMG_9389 IMG_9388 IMG_9387 IMG_9386 IMG_9384 IMG_9383 IMG_9380 IMG_9378 IMG_9377 IMG_9376 IMG_9375 IMG_9374 IMG_9373 IMG_9372 IMG_9371 IMG_9370 IMG_9368 IMG_9367 IMG_9365 IMG_9362 IMG_9361 IMG_9359 IMG_9357 IMG_9356 IMG_9355 IMG_9354 IMG_9352 IMG_4598 IMG_4597 IMG_4595 IMG_4593 IMG_4592 IMG_4589 IMG_4587 IMG_4586 IMG_4585 IMG_4583 IMG_4580 IMG_4579 IMG_4578 IMG_4577 IMG_4576 IMG_4575 IMG_4574 IMG_4573 IMG_4572 IMG_4570 IMG_4569 IMG_4568 IMG_4567 IMG_4558 IMG_4556 IMG_4555 IMG_4554 IMG_4553 IMG_4552 IMG_4551 IMG_4550 IMG_4549 IMG_4548 IMG_4546