19 November, 2024
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Errare è umano, perseverare è diabolico. In data 30.07.24 è stata adottata la deliberazione di Giunta n. 27/1 con la quale si dichiarava lo stato di emergenza in relazione al rischio derivante dalla situazione di deficit idrico in atto nel territorio della Regione Sardegna, confondendo lo “stato di emergenza” con lo “stato di calamità naturale”… cose completamente diverse.
Già da allora si sarebbe dovuto, infatti, contestualmente avviare l’iter per l’ottenimento dello stato di calamità naturale per i danni causati dalla siccità, strumento indispensabile per il riconoscimento economico delle perdite subite dal settore agricolo.
Solo in data 11.09.24, a seguito delle ripetute sollecitazioni della minoranza, l’assessore Gian Franco Satta inviava al ministero una sommaria richiesta di risarcimento dei danni per le produzioni assicurabili.
Tutto questo tralasciando:
• una preventiva concertazione con il governo, per il tramite del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, come correttamente fatto dalla Regione Sicilia concertando il tutto con la Conferenza Stato-Regioni;
• la richiesta del riconoscimento delle condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali dovute alla persistente siccità;
• la richiesta delle dovute deroghe in ambito di politica agricola comune, per ottenere il beneficio di rinvio dei pagamenti, sanzioni e oneri previdenziali;
Le aziende sarde, già provate da una forte crisi del settore, non devono, ancora una volta, subire il doppio danno della siccità e dell’incompetenza della politica.

Gianluigi Rubiu

Consigliere regionale Fratelli d’Italia

Le delibere approvate oggi dalla Giunta regionale presieduta da Alessandra Todde.

Su proposta dell’assessore dell’aAgricoltura e Riforma agro-pastorale, Gian Franco Satta, di concerto con l’assessora del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, Desirè Manca, la giunta, al fine di favorire l’insediamento dei giovani in agricoltura nell’ambito del PSR 2014-2022, ha approvato l’attivazione di un percorso di formazione, della durata di 150 ore, a favore dei giovani agricoltori. Il percorso di formazione professionale in campo agricolo sarà organizzato dall’Agenzia Laore e permetterà di ottenere la qualifica di “Conduttore di impresa agricola”. La frequenza e l’ottenimento della qualifica sono requisiti di ammissibilità necessari per accedere alla sottomisura 6.1 “Aiuti all’avviamento di imprese per giovani agricoltori” e all’intervento SRE01 “Insediamento giovani agricoltori”.

Sempre su proposta dell’assessore dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, Gian Franco Satta, l’Esecutivo ha approvato un incremento degli aiuti alle organizzazioni di produttori riconosciute, che da 200.000 euro per il triennio verrà innalzato a 300.000 euro, per la realizzazione di programmi di attività. L’aiuto sarà concesso in regime de minimis e non potrà superare i 300.000 euro. Inoltre, limitatamente al 2024, l’esecutivo ha deliberato la modifica della scadenza per la presentazione dei programmi di attività e dei progetti esecutivi, fissandola al 10 ottobre, al fine di consentire alle organizzazioni di produttori interessate di allineare, se del caso, i programmi al nuovo massimale introdotto.

Su proposta dell’assessore del turismo, artigianato e commercio, Franco Cuccureddu, sono state approvate dalla giunta le direttive per la stipula di una Convenzione tra l’assessorato del Turismo, artigianato e commercio e l’Unione Regionale delle Camere di Commercio della Sardegna – Unioncamere – per la concessione di contributi in conto capitale a favore delle imprese operanti nel settore del commercio. La misura prevede un finanziamento complessivo 35.500.000,00 di euro da erogarsi con procedura a sportello secondo modalità valutative, su piattaforma telematica messa a disposizione dalla Regione. Unioncamere provvederà alla realizzazione e pubblicazione dell’avviso pubblico, all’animazione e promozione delle opportunità connesse al bando, all’apertura e chiusura della fase di presentazione delle domande, alla predisposizione delle risposte agli eventuali quesiti mediante pubblicazione di FAQ, all’attività istruttoria ed alla concessione ed erogazione del contributo.

Sempre su proposta dell’assessore del turismo, artigianato e commercio, Franco Cuccureddu, sono stati approvati dall’Esecutivo, in via preliminare, i requisiti specifici, i criteri, le modalità di accesso ai contributi per gli eventi di Capodanno 2024. Tale documento prevede che almeno il 25% del contributo sia destinato alle spese di promozione e comunicazione nonché una percentuale minima di cofinanziamento pari al 50% delle spese ammissibili. L’intervento ha uno stanziamento complessivo di 1.250.000,00 di euro, di cui 1.000.000,00 a valere della legge regionale del 18 settembre 2024, e 250.000,00 già nella disponibilità dei capitoli di spesa dell’assessorato, da destinarsi ad un apposito Bando rivolto ai Comuni della Sardegna ai fini dell’assegnazione dei contributi per l’anno 2024. Ulteriori risorse potrebbero, infine, rendersi disponibili sul Fondo Unico Nazionale del Turismo (FUNT). Tale attività rientra nell’ambito della competenza dell’assessorato, come previsto dalla normativa regionale, a sostegno della realizzazione di manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico, anche della tradizione identitaria di matrice religiosa o laica, radicate nella memoria della comunità in cui si svolgono, che favoriscano la promozione dell’immagine della Sardegna e siano suscettibili di produrre importanti ricadute positive in termini economici e di generare flussi turistici sui territori interessati.

La giunta, sempre su proposta dell’assessore Franco Cuccureddu, ha approvato, in via preliminare, le direttive e i criteri di attuazione per la concessione di contributi a fondo perduto a favore delle imprese artigiane, con la finalità di assicurarne la sopravvivenza ed evitare di disperdere il capitale di conoscenze e competenze del comparto artigianale, favorendo la realizzazione di programmi di ricambio generazionale. Alcuni elementi utili per la loro definizione sono scaturiti durante l’incontro di marzo, a cui hanno preso parte i rappresentanti delle associazioni di categoria del comparto artigianale sardo. I risultati di tale processo di revisione sono confluiti nella recente legge regionale (13/2024) dove di prevede uno stanziamento annuale di euro 2.000.000 a favore di parenti, coniuge o affini entro il terzo grado del titolare o del socio amministratore dell’impresa, ovvero di uno o più dipendenti presenti da almeno tre anni nell’organico dell’impresa, ovvero di giovani imprenditori under 35 che attestino un’esperienza nel settore prevalente. L’aiuto concesso in regime de minimis per un importo minimo pari di euro 5.000,00, secondo il Regolamento dell’Unione Europea, potrà essere destinato anche all’acquisto di servizi, beni e attrezzature, funzionalmente correlati all’attuazione del progetto di ricambio generazionale ed alla fase di start up iniziale. A tal proposito lo stanziamento è stato ripartito per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026 in euro 500.000, da destinare alla fruizione di servizi e di 1.500.000 per l’acquisto di beni e attrezzature. L’intervento è rivolto alle imprese costituite da non più di 18 mesi alla data di pubblicazione dell’avviso (incrementati a 36 mesi per il primo avviso successivo alla approvazione delle presenti direttive), prevedendo un contributo pari all’80% delle spese ammissibili per un ammontare massimo concedibile fino ad euro 50.000,00, estendibile ad euro 55.000,00 nell’ipotesi di imprese beneficiarie a conduzione femminile.

Su proposta dell’assessore dell’industria, Emanuele Cani, la giunta, al fine di promuovere e favorire la partecipazione degli operatori all’attuazione degli obiettivi di sviluppo produttivo della programmazione regionale, ha disposto l’erogazione di contributi in favore delle Confederazioni delle Imprese Industriali e delle Piccole Medie imprese più rappresentative, per lo svolgimento di attività di supporto, dell’Amministrazione regionale. Nello specifico per l’anno 2024 le risorse sono state quantificate dalla normativa reginale in complessivi euro 200.000. L’attività si concretizzerà nella realizzazione di progetti, iniziative ed azioni: studio, ricerca, formazione e assistenza sui problemi dello sviluppo economico sociale rivolte indistintamente a tutte le imprese operanti sul territorio regionale e perseguendo, secondo il principio di sussidiarietà orizzontale, finalità strettamente connesse all’attuazione degli obiettivi di sviluppo regionale.

L’assessorato dell’Industria è partner del progetto REWARD (Retaining and attracting knowledge workers and skills for regional development), finanziato dal Programma di cooperazione interregionale Interreg Europe 2021-2027. L’obiettivo è quello di migliorare la capacità dei territori di creare condizioni per trattenere e attrarre lavoratori della conoscenza e, più in generale, talenti e competenze utili per lo sviluppo regionale, attraverso il confronto con le esperienze delle altre regioni europee coinvolte nel progetto. Su proposta dell’assessore dell’industria, Emanuele Cani, la giunta ha deliberato di prendere atto del finanziamento a valere sul programma Interreg Europe 2021-2027 per il progetto denominato “Retaining and attracting knowledge workers and skills for regional development (REWARD) per un importo totale pari a 257.257,00 euro, a favore del Servizio per le Politiche di Sviluppo Attività produttive, Ricerca industriale e Innovazione tecnologica della Direzione generale dell’Industria, interamente a carico dell’Unione Europea e dello Stato che saranno trasferite in seguito a rendicontazione a valere sulle risorse FESR e dal Fondo di rotazione ex delibera CIPE 22 dicembre 2021. L’Esecutivo ha altresì dato mandato al Servizio per le Politiche di Sviluppo Attività Produttive, Ricerca Industriale e Innovazione Tecnologica di porre in essere tutti gli atti conseguenti relativi all’esecuzione del progetto e di destinare, in applicazione della normativa regionale vigente, la quota delle risorse rendicontabili a valere sul progetto REWARD fino ad un massimo delle risorse messe a budget per le spese del personale, per l’attribuzione di specifici incarichi caratterizzati da specifici contenuti di alta professionalità negli ambiti connessi alla gestione, certificazione e controllo dei Programmi, nel rispetto del CCRL (Contratti collettivi regionali di lavoro), al personale del ruolo unico regionale impegnato nelle attività di gestione, certificazione e controllo dei programmi, fino al termine fissato per la scadenza del progetto stesso.

Su proposta dell’assessora del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, Desirè Manca, la giunta ha approvato in via definitiva l’avvio della misura “Bonus assunzionali e di stabilizzazione del lavoro” e la costituzione presso l’ASPAL di un fondo per la formazione continua di lavoratori neo assunti. Una misura, approvata con una prima deliberazione della Giunta regionale del 31 luglio 2024, rivolta alle imprese sarde e ai disoccupati e che si sviluppa su due assi: occupazione e stabilizzazione. Particolare attenzione è rivolta ai lavoratori over 50 e ai cosiddetti working poor, ai lavoratori in cassa integrazione o coinvolti in situazioni di crisi aziendali e ai disoccupati di lungo periodo (da oltre 12 mesi). Nel caso di incentivo all’assunzione con contratto a tempo indeterminato, l’aiuto viene concesso per 24 mesi, nel caso di contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi avrà durata pari a tale periodo. L’intensità dell’aiuto sarà calcolata su una base forfettaria definita su fasce di retribuzione.

Su proposta dell’assessora della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, Ilaria Portas, la giunta ha approvato il finanziamento agli atleti diversamente abili, anche a titolo individuale, per sostenere le spese di partecipazione a eventi sportivi, di iscrizione ai tornei e di viaggio, vitto e alloggio. La giunta ha inoltre approvato, sempre su proposta dell’assessora Portas, il contributo in favore di soggetti pubblici e privati titolari dei musei riconosciuti e inseriti nell’aggiornamento annuale dell’Albo regionale degli istituti e dei luoghi della cultura della Sardegna. Per ciò che concerne la Fondazione Sardegna Film Commission, l’assessora Ilaria Portas ha proposto alla Giunta regionale la nomina di Margherita Puledda, in sostituzione di Giuliana Altea, al momento inconferibile in quanto Presidente di altra fondazione.

Su proposta dell’assessore dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, Armando Bartolazzi, la giunta ha approvato, in via definitiva, la programmazione delle risorse statali del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, pari a euro 1.341.347,48.

Su proposta dell’assessore dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, Armando Bartolazzi, la giunta ha deliberato di rendere disponibile, con oneri a carico del Servizio sanitario regionale e previa prescrizione diabetologica specialistica, il medicinale glucagone spray nasale, attualmente riclassificato in classe C, indicato per il trattamento della ipoglicemia severa negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di età uguale o superiore a 4 anni con diabete mellito. La giunta ha altresì disposto che la prescrizione diabetologica specialistica sia effettuata attraverso il Piano terapeutico e la distribuzione del farmaco avvenga in esclusiva erogazione diretta per il tramite delle farmacie ospedaliere delle AASSLL.

Sempre su proposta dell’assessore Armando Bartolazzi, la giunta ha aggiornato le linee di indirizzo per l’organizzazione dei corsi di formazione nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale. Nello specifico si tratta di rivedere i requisiti professionali, la remunerazione oraria adeguata al modificato costo della vita, l’articolazione dei percorsi formativi e le modalità operative tenendo conto delle nuove metodologie di formazione complessa.

Su proposta dell’assessora degli affari generali, personale e riforma della regione, Mariaelena Motzo, la giunta ha approvato la creazione della “Rete di Servizi di facilitazione digitale. Il progetto, finanziato con 3.861.889 euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dalle misure del Dipartimento per la Transizione Digitale (DTD), prevede la creazione di 88 punti di facilitazione digitale dislocati capillarmente su tutto il territorio regionale. L’iniziativa è volta a promuovere una cittadinanza digitale attiva e a incentivare l’uso dei servizi online, facilitando il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione grazie al supporto dei facilitatori digitali. L’Esecutivo ha altresì stabilito i criteri generali da applicare per l’individuazione dei Comuni e Unioni di Comuni beneficiari dei finanziamenti per l’attivazione dei Punti di facilitazione attraverso una graduatoria formata dall’aggregazione delle posizioni relative ai singoli Comuni in funzione dei dati statistici ISTAT relativi a “Indice della popolazione in età attiva” e a “Indice di occupazione”, nonché, a parità diposizione, in ordine di presentazione dell’istanza. È stato dato mandato alla competente Direzione generale dell’Innovazione e Sicurezza IT di curare la predisposizione degli atti connessi e conseguenti.

Sempre su proposta dell’assessora degli affari generali, personale e riforma della regione, Mariaelena Motzo,, di concerto con l’assessore dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale, Armando Bartolazzi, nell’ambito dell’intervento Giustizia digitale – Sistema informativo di gestione del minore in comunità – , è stato approvato il Protocollo di intesa finalizzato all’utilizzo del Sistema informativo per la gestione dell’intero ciclo di vita del “Progetto del Minore” da parte di tutti i soggetti coinvolti nel procedimento di tutela dei minori e viene dato mandato alla Direzione generale dell’Innovazione e Sicurezza IT e alla Direzione Generale delle Politiche Sociali di realizzare le azioni conseguenti, di rispettiva competenza.

Su proposta dell’assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, Giuseppe Meloni, sono state approvate alcune variazioni di bilancio.

Su proposta dell’assessore degli enti locali, finanze e urbanistica, Francesco Spanedda, la giunta ha approvato i nuovi criteri di riparto delle risorse finanziarie previste a supporto degli enti locali in difficoltà.

I Comuni che presentano condizioni finanziarie compromesse o criticità strutturali, potranno richiedere un contributo alla Regione per scongiurare il rischio di dissesto finanziario.

Sempre su proposta dell’assessore degli enti locali, finanze e urbanistica, Francesco Spanedda, la giunta ha approvato i criteri per il bando finalizzato alla concessione di contributi per la riqualificazione ed il riordino degli ambiti urbani. Nel provvedimento sono previsti 35.000.000,00 euro di contributi ai Comuni per riqualificare i propri centri abitati. Il contributo massimo per intervento è di € 2.000.000,00 di euro. Gli stanziamenti sono destinati a incentivare azioni e interventi di riqualificazione di edifici e spazi pubblici o privati volti a ospitare servizi e attività di interesse collettivo, ivi comprese le finalità di realizzare infrastrutture verdi urbane, strutture per l’aggregazione e inclusione, di migliorare la sicurezza e legalità dei luoghi. La giunta ha altresì approvato i criteri finalizzati alla predisposizione del bando per la concessione di contributi a fondo perduto, i cui soggetti beneficiari sono i Comuni in forma singola o associati nelle forme istituzionali.

La giunta, su proposta dell’assessore Spanedda, ha nominato Adamo Pili, Commissario straordinario al comune di Cardedu.

Su proposta dell’assessora della difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi, la giunta ha deliberato il riconoscimento dello stato di emergenza fitosanitaria per l’infestazione da lepidotteri defogliatori delle sugherete.

 

Il 2 ottobre, a Teulada, si terrà una cerimonia con una conferenza in onore di Sicco Mansholt, primo Commissario Europeo per l’Agricoltura (1958-1972).

L’evento rappresenta un momento di grande rilevanza istituzionale, dedicato a celebrare l’importante legame tra Sicco Mansholt e la comunità teuladina, nonché il suo impatto storico in Sardegna e in Europa: sotto un ulivo della sua amata Teulada, egli concepì una rivoluzionaria visione dell’agricoltura in armonia con l’ambiente, anticipando di decenni l’urgenza che ci sta portando ad adottare misure ecosostenibili a salvaguardia del pianeta.

All’evento parteciperanno l’ambasciatore del Regno dei Paesi Bassi, il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Piero Comandini, l’assessore dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale della Sardegna Gian Franco Satta, l’assessore della Difesa dell’Ambiente Barbara Manca ed altre autorevoli personalità del panorama istituzionale e culturale.

Il programma della giornata:

ore 9.00 | Piazza Fontana – Cerimonia di disvelamento della targa commemorativa e messa a dimora di un ulivo in onore di Sicco Mansholt

ore 10.30 | Casa Baronale – Saluto dell’ambasciatore dei Paesi Bassi e conferenza: “Teulada e la Cerimonia in onore del primo Eurocommissario per l’Agricoltura, Mansholt: il futuro dell’agricoltura”

 

I lavori del Consiglio regionale sono stati aperti dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais. All’ordine del giorno l’esame dell’articolo Art. 21.10 e degli emendamenti del DL 373 – Collegato alla manovra finanziaria 2023-2025. L’Aula ha bocciato tutti gli emendamenti soppressivi. Sono intervenuti, per dichiarazioni di voto, il consigliere dei Progressisti, Massimo Zedda, il consigliere del Pd, Roberto Deriu, il consigliere di Alleanza Rossoverde, Daniele Cocco, e il consigliere dei Riformatori e presidente della Commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità, Michele Cossa.

La presidenza è stata assunta dal vice presidente Giovanni Antonio Satta.

Il Consiglio regionale ha poi approvato l’emendamento 840 (Deriu) all’emendamento 478 (Peru e più)

Il testo approvato, che ha avuto il parere favorevole dell’assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, prevede che

Il testo approvato prevede che le Unioni dei comuni dovranno comprendere soltanto Comuni appartenenti alla stessa provincia. Con un emendamento orale, proposto dall’assessore Aldo Salaris e approvato dall’Aula, i Comuni avranno 60 giorni di tempo dall’entrata in vigore della legge per decidere a quale provincia o Città metropolitana aderire. Sul tema delle Unioni dei Comuni si è aperto un breve dibattito. L’on. Franco Mula (Psd’Az) ha evidenziato la necessità di una riforma delle Unioni perché sono poche quelle che funzionano, ha detto. Favorevoli all’emendamento dell’on. Roberto Deriu, il consigliere Michele Cossa (Riformatori) e Daniele Cocco (Alleanza Rossoverde), il quale ha evidenziato che le Unioni spesso non funzionano perché non hanno la dotazione organica necessaria. Favorevole anche il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, che ha sottolineato la necessità di sostenere le Unioni dei Comuni, molto importanti per lo sviluppo dei piccoli Comuni. «Studiamo le realtà virtuoseha detto Francesco Aguse vediamo se possono essere replicate.»

Il vice presidente Giovanni Antonio Satta ha messo in votazione l’emendamento 478 (Peru e più), illustrato dal primo firmatario. Antonello Peru ha spiegato che “con la istituzione delle Rete metropolitana del Nord Sardegna ad opera della legge regionale 4 .febbraio 2016, n. 2, il legislatore regionale intendeva, nonostante la palese differenza rispetto alla istituzione della città metropolitana di Cagliari, prevista dalla medesima legge, comunque assicurare un equilibrato sviluppo del territorio regionale con vocazioni metropolitane. Queste importanti disposizioni, fìnalizzate alla parità di trattamento delle aree di rango metropolitano sono rimaste del tutto inattuate, con gravi conseguenze per il territorio del Nord-Ovest della Sardegna. Con successiva legge 2 aprile 2021, n. 7, il legislatore regionale ha superato la differenza istituzionale fra i territori di rango metropolitano del Nord e Sud della Sardegna, istituendo la Città metropolitana di Sassari. Con la medesima norma ha anche abrogato le disposizione riequilibratici contenute nella sopra richiamata legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2 (art. 8, commi 4 e 5) che, peraltro, come detto per cinque anni era rimasta inattuata”. “Nel frattempo, come noto”, è scritto nell’emendamento, “notevoli ritardi continuano ad impedire la concreta istituzione della città metropolitana di Sassari con evidenti conseguenze negative per il territorio metropolitano sassarese, la più evidente e grave fra tutte è quella della mancata partecipazione alle politiche 1 di sviluppo a favore delle città metropolitane previste dal PNRR con una perdita di risorse per ‘area metropolitana di Sassari quantificabile nell’ordine di circa 200 milioni di euro per la sola rigenerazione urbana. Nel frattempo, è rimasto ad oggi inattuato un ulteriore tentativo del legislatore regionale che con la legge regionale 9 marzo 2022, n. 3, all’art. 2, comma 5, avesse introdotto nell’ordinamento regionale un nuovo meccanismo riequilibratore simile a quello che la LR 7/2021 aveva abrogato e che testualmente prevede: “5. Nelle more della completa attuazione della fase di transizione di cui all’artico/o 23 della legge regionale n. 7 del 2021 e della conseguente entrata in funzione della Città metropolitana di Sassari, la Regione provvede nell’ambito delle risorse europee, nazionali e regionali iscritte in bilancio, a garantire alla rete metropolitana di Sassari le medesime risorse destinate alla Città metropolitana di Cagliari. “Per le ragioni esposte e per contrastare il crescente disequilibrio territoriale che sta fortemente penalizzando l’area metropolitana sassarese si propone, con uno specifico emendamento al collegato, una norma di indirizzo che, recepisca la legge regionale 9 marzo 2022, n. 3, all’art. 2, comma 5, e conseguentemente possa orientare le scelte e le risorse che saranno programmate a valere sul prossimo ciclo della programmazione territoriale 2021-2027”. Si tratta, ha spiegato Antonello Peru, di un atto dovuto, di un atto di indirizzo che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’assessore regionale del Bilancio affinché questa norma venga applicata.

Per Francesco Agus (Progressisti) non ci sono problemi di fondi. Il consigliere ha ricordato che il tema della città metropolitana nasceva per far funzionare meglio i servizi per i territori con diverse esigenze: aree urbane e aree rurali. Francesco Agus ha criticato la legge Del Rio e la decisione di portare le città metropolitane a comprendere il territorio di un’intera provincia. “E’ un’occasione persa”, ha detto. Messo in votazione l’emendamento 478 è stato approvato.

L’Aula ha poi approvato il testo dell’articolo 21.10 e l’emendamento orale del consigliere del Pd, Giuseppe Meloni, che sostituisce la dicitura “Provincia del Nord est Sardegna” con “Provincia della Gallura nord est Sardegna”.

Il vice presidente Giovanni Antonio Satta è passato all’esame dell’emendamento aggiuntivo 812 della Giunta e agli emendamenti 852, 853 e 835 all’emendamento 812.

Il capogruppo della Lega, Michele Ennas, ha chiesto qualche minuto di sospensione per confrontarsi con i colleghi sugli emendamenti. Il consigliere Francesco Agus ha espresso perplessità sulle tempistiche di questo confronto.

Il vice presidente Giovanni Antonio Satta ha sospeso i lavori dell’aula.

Alla ripresa dei lavori l’onorevole Andrea Piras (Lega) ha annunciato un emendamento orale che rinvia alle norme nazionali in materia di elezioni provinciali. L’emendamento è stato approvato.

Il presidente Michele Pais ha assicurato che l’assessore della Sanità domani sarà in aula.

Gli emendamenti 852 e 853 (balneazione) sono stati illustrati in aula dal primo firmatario Antonello Peru che ha annunciato il ritiro di entrambi a condizione di un impegno da parte della commissione competente e dell’assessore Aldo Salaris di trattare l’argomento in commissione, sentendo in audizione i balneari, nel più breve tempo possibile. L’assessore Aldo Salaris e il presidente della commissione Giuseppe Talanas hanno accolto la proposta e gli emendamenti sono stati ritirati.

Franco Mula (Psd’az), sull’ordine dei lavori, ha chiesto che nella seduta della commissione si discuta anche dei canoni di locazione che sono aumentati a dismisura i da 600 a 2400 a 3300 euro.

Francesco Agus (Progressisti) ha chiesto il voto segreto sull’emendamento 883 (emendamento all’emendamento 512 all’art 21.10) che riguarda la Fondazione “Trenino verde storico della Sardegna”

 Questo emendamento, primo firmatario Gian Franco Satta, introduce l’articolo 21.20 bis “Modifiche alla legge regionale 12 giugno 2006, n. 9 in materia di Conferimento di funzioni e compiti agli enti locali”.

Subito dopo il voto, ma prima dello spoglio, il presidente Michele Pais ha sospeso la seduta a causa di un malore di un consigliere.

Alla ripresa il presidente Michele Pais ha comunicato che la seduta è tolta e che i lavori sono aggiornati a domattina alle 10.30.

I consiglieri regionali “Progressisti” hanno presentato una nuova interrogazione. Anche questa volta il primo firmatario è l’on. Gian Franco Satta, che oltre a denunciare le criticità strutturali già evidenziate in passato, insieme ai colleghi, chiede che venga organizzato un sopralluogo presso la struttura sanitaria di Sassari.

«Al san Camillosi legge nell’interrogazione -, sono presenti numerosi ambulatori che in molti casi costituiscono l’unica offerta sanitaria per la città di Sassari e per il suo l’hinterland. Attualmente sono attivi il centro prevenzione, diagnosi e terapia dell’ipertensione arteriosa e delle complicanze cardiovascolari, l’unità operativa territoriale di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, una psichiatria, un servizio per le dipendenze (SerD), l’ufficio di assistenza protesica, la medicina dello sport, il servizio di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche, l’anagrafe canina, un centro antifumo, un centro dialisi, un centro diabetologico, una ginecologia e un magazzino economale ma la struttura, oltre a necessitare di urgenti interventi di manutenzione, necessita anche di adeguamenti strutturali che consentano ai diversamente abili di accedere a tutti gli ambulatori e, soprattutto, che garantiscano adeguati livelli di sicurezza per utenti e lavoratori. Da qui la richiesta di considerare la necessità di organizzare un sopralluogo congiunto tra i consiglieri regionali del territorio, i rappresentanti della Commissione sanità, gli assessori di competenza per materia, i rappresentanti della ASL di Sassari e dell’Ufficio regionale Demanio e Patrimonio per consentire una valutazione attenta e reale dell’intera struttura ospedaliera e dei locali adiacenti, in modo da comprendere le priorità degli interventi da realizzare nel breve periodo e programmare quelli più importanti da eseguire nel medio-lungo periodo.»

«Non sono affatto sorpreso del mancato riscontro alla precedente interrogazione – dichiara l’on. Gian Franco Satta -, purtroppo, oramai questa è la prassi consolidata di questa Giunta regionale. Si parla molto con annunci fuorvianti di costruzione di nuovi ospedali senza trovare soluzioni ai problemi reali. Dopo quasi cinque anni di amministrazione regionale il Presidente e il suo assessore della sanità non sono riusciti a spendere le risorse già stanziate per gli ampliamenti e hanno abbandonato completamente le strutture esistenti, spesso inadeguate per utenti e lavoratori. Il complesso di san Camillo consta di più edifici, alcuni dei quali assegnati alla ASL, altri in capo alla Regione. All’interno dei locali assegnati alla ASL, inoltre, vi sono degli spazi che a seguito di un recente accesso agli atti, ho potuto appurare siano stati concessi ad associazioni esterne come l’AVIS e l’Associazione Alcolisti Anonimi i quali pagano anche un canone, seppur modesto, per contribuire alle spese. Già da tempo i sindacati, i lavoratori e gli utenti lamentano grosse carenze nella struttura, soprattutto, l’inadeguatezza per i diversamente abili che non riescono ad accedere ai piani superiori per problemi legati alle barriere architettoniche, inoltre vi sono un sacco di spazi inutilizzati come i locali dell’ex cinema, chiuso da anni. Anche nelle strutture adiacenti al complesso sanitario dove risulta vi siano degli uffici regionali, sarebbe opportuno fare una ricognizione degli spazi per capire se è possibile valutare un impiego diverso da quello attuale, soprattutto, durante le fasi di sistemazione e adeguamento degli edifici

«La richiesta di un sopralluogo congiunto con tutte le parti coinvolte ed interessate serve proprio a questo – conclude Gianfranco Satta -. Avere un quadro reale delle necessità strutturali, operare una ricognizione degli spazi e successivamente valutare le azioni che possono e devono essere messe in campo per sistemare la struttura e migliorare l’erogazione dei servizi. Ci auguriamo che a questo nuovo appello venga dato seguito in breve tempo e, se necessario, non saremmo contrari ad un interessamento in tal senso da parte del presidente Michele Pais sia in qualità di garante dell’autonomia del Consiglio regionale che come rappresentante di questo territorio

Nelle scorse settimane è passato sotto silenzio il fatto che i bandi per il collegamento con le isole minori della Sardegna siano andati deserti: la gara per i collegamenti da e per l’Asinara è giunta alla terza procedura consecutiva senza offerte, così come è andata deserta la procedura per i collegamenti con La Maddalena e l’isola di San Pietro, le cui offerte dovevano essere presentate entro le ore 13.00 dello scorso 20 luglio.

Gian Franco Satta, consigliere regionale dei Progressisti e primo firmatario di diverse interrogazioni sul tema dei collegamenti in continuità marittima con le isole minori, parla di “ennesimo disastro annunciato”.

Non bastava la totale incapacità dimostrata dalla giunta sardoleghista nell’affrontare i temi della continuità territoriale con la penisola – denuncia l’on. Gian Franco Satta -. Ora anche le isole minori subiscono l’inadeguatezza della giunta regionale. Per l’Asinara si va avanti da anni in regime di proroga o con affidamenti in urgenza, senza garantire adeguati livelli di efficienza. Salta anche il bando per i collegamenti con la Maddalena e San Pietro, una situazione terribile quanto ampiamente prevedibile.

Il riferimento di Gian Franco Satta è alla richiesta prevista dal bando di una nuova tratta notturna i cui costi si aggirerebbero sui 2 milioni di euro l’anno (e quindi ulteriori 12 milioni di euro per la durata dell’affidamento), senza che la Regione abbia stanziato risorse aggiuntive.

L’esito delle gare per i collegamenti con l’Asinara, La Maddalena e l’isola di San Pietro era tutt’altro che imprevedibile, soprattutto vista la scelta di accorpare in un unico bando corse diurne e notturne nei collegamenti da e per La Maddalena e Carloforte, addirittura con l’aggiunta di una nuova linea notturna da Portovesme. Stessa sorte avevamo previsto per la procedura per i collegamenti con l’Asinara – ha concluso Gian Franco Satta -. Non credo che l’analisi socio economica richiedesse particolari competenze tecniche, era del tutto evidente che un aumento dei costi senza adeguate coperture finanziarie avrebbe creato un disinteresse verso l’intera tratta da parte degli operatori, eppure questo aspetto è stato sottovalutato. Ora, per l’ennesima volta, per poter garantire la continuità dei servizi si andrà avanti in regime di proroga.”

Tre tappe in tre luoghi chiave nella promozione dell’enoturismo in Sardegna per il senatore Dario Stefàno, autore della legge nazionale in materia e presidente della commissione Politiche Europee di Palazzo Madama.
Dario Stefàno insieme a Donatella Cinelli Colombini, storica fondatrice del Movimento “Turismo del Vino” hanno scritto a 4 mani il primo manuale dedicato: “Turismo del Vino in Italia. Storia, normativa e buone pratiche” (edizioni Edagricole). Nel tour di presentazione in terra sarda sarà presente anche l’on. Gian Franco Satta, vice presidente della V Commissione Consiliare – Attività Produttive –
presso il Consiglio regionale della Sardegna.

Le tre tappe vedranno la presentazione del libro in altrettanti dibattiti che si svolgeranno il 27 agosto (ore 18.00) nella Cantina di Gianluigi Deaddis a Bulzi (SS), il 28 agosto (ore 11.00) nella Cantina Tondini in località San Leonardo a Calangianus (SS) e il 29 agosto (ore 18) nella Cantina Argiolas a Serdiana (SU).

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Il gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale ha presentato un’interrogazione alla Giunta per chiedere chiarimenti sul tema della modalità di riapertura dei collegamenti aerei nazionali ed internazionali da e per la Sardegna. L’azione scaturisce dalle incertezze e della mancanza di chiarezza della politica regionale che stan generando ripercussioni negative sull’intero sistema di sviluppo dell’Isola, come ad esempio il ricorso o meno al passaporto sanitario obbligatorio per i passeggeri, di cui al momento non si conosce né la tipologia né la forma che il documento stesso debba avere.

L’interrogazione è promossa dall’on. Gian Franco Satta ed è stata sottoscritta anche dal gruppo consiliare di Leu e da esponenti del PD.

Le conseguenze della pandemia Covid-19 stanno causando forti ripercussioni sul sistema economico regionale e ora, anche nella cosiddetta fase di rilancio, determinati settori stanno soffrendo più di altri le difficoltà della ripartenza, stante l’assenza di una programmazione strategica regionale che consenta una vera ripresa economico-sociale dell’Isola. Tra i settori maggiormente colpiti vi sono quelli legati al trasporto aereo. In particolare si registrano dati estremamente preoccupanti negli scali rimasti chiusi durante il periodo di lockdown. Nel solo aeroporto di Alghero, ad oggi ancora inspiegabilmente chiuso, a seguito dei voli cancellati nel periodo dell’emergenza si sono persi già circa 350.000 passeggeri. Nel medesimo scalo si sono registrati mancati introiti per un totale complessivo di circa 2,5 milioni di euro. Considerata la specifica condizione del sistema aeroportuale isolano, si ritiene che la Regione debba farsi carico di destinare risorse importanti allo sviluppo del traffico aereo attraverso un’azione mirata di marketing, atta a scongiurare il pericolo che siano cancellate altre rotte già programmate nella stagione estiva alle porte. Questa, in sintesi, la linea dei Progressisti.

Così Gian Franco Satta sulla questione: «Per mesi abbiamo sentito parlare il Presidente della Regione di una Sardegna Covid-free. L’impressione è che si stia cavalcando la situazione generale dei bassi numeri di contagio nell’Isola, a fronte invece di gravissime mancanze in situazioni più specifiche come in ospedali o case di riposo, per promuovere un brand turistico, tralasciando responsabilità legate all’ambito sanitario passate e future. L’aspetto sanitario deve rimanere assolutamente centrale, così come maggior serietà ci deve essere nel definire fin da oggi, senza rinvii o tentennamenti, dei protocolli certi per regolare i collegamenti da e per la Sardegna. Queste incertezze, purtroppo, si stanno sommando ai danni già causati dalla pandemia con effetti moltiplicatori. Non solo, sembra che si stia considerando come il ricorso allo spostamento dalla regione sia ad appannaggio dei soli turisti vacanzieri. In realtà quotidianamente migliaia di persone partono o arrivano in Sardegna per motivi diversi, come ad esempio di lavoro o di salute. E spesso questi viaggi si compiono in giornata o nello spazio di pochi giorni. Occorre considerare anche questi aspetti».

«Non si comprende, tra l’altro, perché lo scalo di Alghero sia ancora chiuso. Si sta additando come responsabile il Governo nazionale. Per questo stiamo anche chiedendo formalmente di sapere con quale atto il presidente della Regione abbia chiesto al Governo nazionale la riapertura dell’aeroporto di Alghero. La confusione generale è troppa e la misura appare davvero colma. Per questo vogliamo sapere immediatamente quali azioni la Giunta regionale intenda concretamente promuovere – conclude Gian Franco Satta – per scongiurare il pericolo che negli aeroporti sardi siano cancellate altre rotte nella stagione estiva alle porte e per garantire il diritto alla mobilità in sicurezza nei movimenti da e per l’Isola.»

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I Progressisti del Consiglio regionale sono al lavoro per l’elaborazione delle proposte di contrasto alla grave crisi economico-sociale che si sta registrando in Sardegna a causa della pandemia da Coronavirus.

«Abbiamo costituito un gruppo di lavoro permanente coordinato da Gian Franco Satta, vicepresidente della V Commissione, per elaborare proposte da attuare urgentemente per contrastare la grave crisi che incombe nell’isola. I lavori sono aggiornati quotidianamente, sia sul fronte degli interventi immediati da attuare con la crisi epidemiologica in corso, sia con sguardo rivolto alle prossime pesanti conseguenze economico-sociali causate dal lockdown in Sardegna.»

Tra i primi punti all’ordine del giorno dei lavori ci sono le misure economiche di sostegno alle categorie di lavoratori non coperte dalle misure nazionali (colf e badanti, imprenditore agricolo a titolo principale, lavoratori stagionali).

In corso di elaborazione anche misure specifiche per il sostegno alle imprese sarde:

  • contributi locazioni agli artigiani, commercianti e professionisti titolari di contratti di affitto per lo svolgimento dell’attività nella misura del 50% per un massimo concedibile di € 1.500,00;
  • finanziamenti Sfirs da 10 a 70mila euro a tasso zero, fino al 20% del fatturato calcolato secondo i dati del 2019.

Sulla necessità di intervenire quanto prima nei settori produttivi Gian Franco Satta sottolinea, inoltre, i ritardi accumulati finora nei lavori delle commissioni consiliari: «In questo momento di grave crisi è difficile comprendere come mai una commissione del Consiglio regionale così importante come la V, istituita in maniera permanente per occuparsi di attività produttive e quindi di economia reale, viva in uno stato molto simile a quello dell’ibernazione. Come componente e vice-Presidente chiedo che la Commissione, guidata a rilento dalla maggioranza consiliare, torni immediatamente operativa e si impegni ad essere, rispettando il proprio ruolo e i propri compiti, perno politico dell’azione propulsiva di idee e strategie utili per affrontare la ripresa economica. In attesa di discutere più compiutamente e organicamente i temi in quella sede, abbiamo comunque pensato di far emergere alcuni aspetti che riteniamo non più rinviabili. Un primo pensiero, va alle categorie in emergenza economico-sociale e non coperte dalle misure di sostegno nazionali. Se c’è qualcosa che dobbiamo assolutamente scongiurare e lasciare indietro qualcuno. Dobbiamo tutelare tutti. Questo dev’essere un principio inderogabile. Riteniamo che gli operatori debbano essere sostenuti sulle spese fisse relative periodo di chiusura, come ad esempio gli affitti. Inoltre, vogliamo che le imprese possano usufruire da subito, tramite la Sfirs – conclude Gian Franco Satta -, della liquidità necessaria per fronteggiare i prossimi mesi sapendo che nelle casse mancano inevitabilmente gli introiti dei mesi di chiusura obbligatoria».

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Il consigliere regionale dei Progressisti, Gian Franco Satta, ha presentato un’interrogazione sui contributi assegnati ai Comuni per la gestione del servizio di trasporto scolastico 2019-2020. La richiesta intende chiarire se per il periodo di blocco delle attività didattiche dovute all’emergenza da Covid-19, e quindi di sospensione dei trasporti, i Comuni committenti del predetto servizio possano non procedere alla decurtazione del corrispettivo a prescindere dal criterio di computo “a corpo” o “a chilometro”.

L’intento è quello di scongiurare una crisi del comparto, che si sommerebbe ad una condizione generale già complicata per tutto il settore.

«Tenuto conto che l’interruzione dei servizi di trasporto scolastico, già definiti dai soggetti gestori sulla base dell’intero periodo dell’anno scolastico canonico, interviene per motivazioni non imputabili agli stessi gestori, appare reale il rischio di dissesto economico-finanziario delle aziende coinvolte, generalmente di dimensione medio-piccola, con conseguenti ricadute negative anche in termini occupazionali – spiega Gian Franco Satta -. Tra l’altro, una sopraggiunta crisi dei soggetti gestori coinvolti potrebbe generare un ulteriore blocco del trasporto degli alunni una volta riaperte le scuole, creando così un danno formativo e sociale di enormi proporzioni per la Sardegna. Per tali ragioni chiediamo all’assessore della Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, se i Comuni assegnatari di dette risorse e committenti del servizio di trasporto scolastico – conclude Gian Franco Satta -, possano procedere alla liquidazione del corrispettivo, senza applicare alcuna decurtazione.»