19 November, 2024
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«Continua il preoccupante immobilismo della Giunta regionale sul disbrigo delle pratiche arretrate in agricoltura. Nonostante l’interrogazione presentata il 16 gennaio scorso da tutto il gruppo dei Progressisti e la formale richiesta inoltrata dallo stesso gruppo il giorno 22 gennaio per la convocazione straordinaria delle Commissioni I e V per discutere della mancata applicazione della Legge regionale n. 24 del 23 dicembre del 2019 “Norme per l’attivazione di un piano straordinario per il disbrigo delle pratiche arretrate relative a premi, contributi ed erogazioni di qualsiasi natura nel settore agricolo”, tutto tace. Nessuna risposta è stata data all’interrogazione.»

La denuncia arriva dai consiglieri Progressisti del Consiglio regionale.

«In spregio al regolamento consiliare, che prevede la convocazione entro 10 giorni dalla richiesta, al momento – si legge nella nota dei Progressisti – è stata negata anche la convocazione delle competenti Commissioni I (Autonomia e ordinamento regionale) e V (Attività produttive) per affrontare compitamente la problematica di fronte agli assessori del Personale ed Agricoltura.»

«I richiami del centrodestra al rispetto a fasi alterne dei regolamenti consiliari  danno la misura della loro totale confusione. Secondo alcuni loro esponenti il regolamento interno dovrebbe essere applicato, sempre e comunque, ma soltanto quando conviene alla maggioranza in Consiglio regoionale. Il blocco delle Commissioni, se non se ne fossero ancora accorti, va avanti da tempo, settimane, e soltanto a causa dell’inerzia che caratterizza le forze del governo regionale, incapaci di programmare le priorità per l’isola. Si sono già scordati dei gravi problemi del comporto agricolo, e non hanno ritenuto, nonostante le nostre sollecitazioni, di dover convocare le Commissioni per dare un’accelerata alla leggina sblocca pratiche. Dell’urgenza glielo abbiano anche notificato due settimana fa, proprio ai sensi del Regolamento della cui corretta e imparziale applicazione dovrebbe essere garante il presidente del Consiglio. La Commissione agricoltura è ferma del 17 dicembre, quella sul personale regionale è occupata  con il ddl “sblocca-poltrone”. Se i Presidenti avessero applicato il regolamento avrebbero raccolto la nostra richiesta e oggi avremo già saputo perché la Giunta regionale è in forte ritardo per l’attuazione della legge 24/2019.»

Sull’argomento è intervenuto anche l’on. Gian Franco Satta, componente dei Progressissti e vice Presidente della V Commissione: «La finalità della norma rischia di essere totalmente vanificata poiché le disposizioni contenute nella Legge regionale 24/2019, nonostante l’urgenza e le sollecitazioni dei Progressisti, ad oggi risultano del tutto inapplicate. Questa preoccupante mancanza di rispetto delle istituzioni, già spiacevole di per sé, denota un ben più grave disinteresse verso i cittadini e le imprese, che quotidianamente si trovano impantanati nella burocrazia e vedono la loro classe politica di maggioranza regionale totalmente indifferente alle loro necessità. Mentre gli agricoltori quotidianamente lavorano e sono in attesa del dovuto, la commissione dell’Agricoltura non viene convocata dal 17 dicembre scorso. Evidentemente per gli esponenti della maggioranza la risoluzione dei ritardi sui pagamenti in agricoltura non è un questione di fondamentale importanza.

È evidente che tali situazioni oltre a generare tensioni, malumori e preoccupazioni tra gli operatori agricoli, stanno continuando a generare danni alle imprese, che non vedono tutelati i propri diritti neppure a fronte di una legge approvata.»

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È stata presentata al Consiglio regionale un’interrogazione sottoscritta da tutto il gruppo dei Progressisti, con primo firmatario l’on. Gian Franco Satta, vice presidente della V Commissione Attività produttive, circa lo stato di attuazione della legge regionale n. 24 del 23 dicembre del 2019 “Norme per l’attivazione di un piano straordinario per il disbrigo delle pratiche arretrate relative a premi, contributi ed erogazioni di qualsiasi natura nel settore agricolo”.

Il legislatore regionale ha voluto fornire uno strumento per consentire, attraverso la predisposizione di un piano straordinario definito e realizzato dall’agenzia ARGEA, d’intesa con l’agenzia LAORE, tramite l’impiego prioritario del proprio personale, il disbrigo delle pratiche arretrate relative a premi, contributi ed erogazioni a qualunque titolo erogati e relativi al settore agricolo.

La finalità della norma, e quindi il raggiungimento degli obbiettivi prefissati, rischia però di essere vanificata poiché le disposizioni contenute nella legge, nonostante l’urgenza, ad oggi, risultano del tutto inapplicate.

«Ad oggi la Giunta regionale non ha provveduto all’istituzione dell’Unità di progetto, alla definizione dei rapporti con le altre strutture del sistema Regione, all’individuazione del responsabile, ad indicare gli obiettivi, la durata, le risorse umane adeguatamente qualificate a svolgere l’attività in argomento, nonché le risorse finanziarie e strumentali necessarie, tutti elementi da stabilire coerentemente con quanto sancito con la Legge Regionale n. 24 del 23 dicembre 2019 – ha detto l’on. Gian Franco Satta -. È evidente che tali situazioni generano tensioni, malumori e preoccupazioni tra gli operatori agricoli, che non vedono tutelate le esigenze delle proprie imprese agricole, già in difficoltà per la realtà ed il contesto in cui si trovano ad operare, neppure a fronte di una legge approvata.»

«La recente proposta di costituzione di una Commissione sulla pastorizia avanzata dal gruppo UdC-Cambiamo, di fatto – conclude Gian Franco Satta -, è una chiara ammissione che il presidente della V Commissione del Consiglio regionale e l’assessore dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale in questi mesi non hanno combinato nulla»

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L’on. Gian Franco Satta (Progressisti) ha presentato un’interrogazione che intende far luce su possibili violazioni da parte dell’Amministrazione regionale in materia dii organizzazione delle strutture burocratiche regionali e attribuzione degli incarichi di responsabilità, imparzialità dell’azione amministrativa, lesione dei diritti dei lavoratori, della loro sicurezza e salute.

L’iniziativa vede come ulteriori sottoscrittori l’intero Gruppo dei Progressisti, cui lo stesso consigliere aderisce.

«L’interrogazione poggia le basi sulle decisioni assunte dall’attuale Giunta di avviare un’ampia e radicale ristrutturazione degli uffici regionali, provvedendo al contempo ad una altrettanto ampia e radicale sostituzione dei responsabili delle strutture Direzioni generali, di Servizio e anche di Settore, che appaiono essere stati adottati in violazione dei criteri di legge, atti a garantire efficienza, economicità ed imparzialità nella gestione amministrativa – si legge in una nota -. La medesima Amministrazione pare non abbia voluto considerare quanto previsto dalla legge in merito alle richieste alte professionalità per gli incarichi tecnici assegnati agli Uffici di Gabinetto, all’impiego prioritario delle professionalità dirigenziali interne nelle funzioni di Direzione generale, ricorrendo invece, in alcuni casi, alla contrattualizzazione di personale esterno, anche privo dei necessari requisiti di legge, nuovi ed ingiustificati oneri a carico del Bilancio della Regione.»

«Non solo, ulteriori possibili violazioni sono state rilevate nella tutela dei diritti dei lavoratori. Si hanno notizie circa la sistematica mancata applicazione dell’articolo 68 del D.lgs. 30 marzo 2001 n.165 e dell’articolo 81 del TUEL D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267, motivata da atteggiamenti discriminatori avverso personale che abbia svolto funzioni di rappresentanza politico-istituzionale. Inoltre, è stato riscontrato che gli uffici regionali, in particolare presso il Palazzo di viale Trento, edificio della “Torre” compreso, sarebbero inidonei ad ospitare il personale dipendente, per rilevanti questioni di sicurezza, igiene e salubrità degli ambienti di lavoro.»

Considerata la delicatezza degli interventi, estremamente rilevanti da un punto di vista della trasparenza e imparzialità amministrativa nonché della tutela dei diritti dei lavoratori, i sottoscrittori interrogano il presidente della Regione Autonoma della Sardegna e l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione «per sapere quale sia la loro posizione in merito alle possibili violazioni di legge riscontrate».

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Il gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale esprime soddisfazione rispetto all’approvazione in Prima commissione della proposta di legge per il piano straordinario per lo smaltimento delle pratiche arretrate di Argea.

«Il testo rispecchia in gran parte il contenuto della Pl 80 da noi presentata tre settimane fa – commenta l’on. Gianfranco Satta, primo firmatario della proposta – e consentirà, se applicata celermente dalla Giunta, di dare le risposte che il settore agricolo attende da tempo

La proposta licenziata oggi dalla commissione Autonomia potrebbe essere discussa già nel corso di questa settimana in Consiglio regionale per approvare definitivamente la norma. Ulteriori miglioramenti sul testo potrebbero scaturire dal dibattito in Aula.

«Il piano straordinario è una soluzione più ragionevole ed efficace rispetto all’idea presentata della Giunta – conclude l’on. Gian Franco Satta – “Il buon lavoro di studio portato avanti dalla commissione ha messo in luce i limiti della proposta dell’esecutivo, che puntava solo a costruire fantasiose task force allo scopo di distribuire incentivi e incarichi agli amici e accentrare le scelte in capo alla Presidenza della Regione.»

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I Progressisti in Consiglio regionale chiedono l’ampliamento della Zona Economica Speciale dal porto di Olbia fino al Distretto industriale del sughero.

La proposta è stata formulata con la mozione depositata stamane, che punta a sostenere e rendere più competitivo il settore del sughero intervenendo sugli aspetti legati alla logistica del trasporto merci e, in generale, all’isolamento dei territori retrostanti le aree portuali.

«Le aspettative sui benefici attesi con l’istituzione della ZES sono alte – così Gian Franco Satta, componente della commissione Attività produttive -. Crediamo, però, che le zone economiche speciali debbano essere uno strumento da sfruttare al meglio, limitarle a sostenere solamente le attività produttive nelle aree portuali sarebbe un grave errore.»

Per Gian Franco Satta il caso prioritario è quello di Olbia e del Distretto industriale del sughero. «L’ampliamento dell’area ZES del porto marittimo fino al distretto produttivo del sughero della Gallura garantirebbe un adeguato supporto alla logistica e un collegamento diretto con le grandi direttrici di traffico merci internazionale. È un’occasione imperdibile per il rilancio del settore del sughero, da troppo tempo in sofferenza anche a causa di una scarsa attenzione della politica isolana».

«Il settore in passato vantava numeri di eccellenza – ricorda Gian Franco Satta -. Parliamo di almeno 15 anni fa, quando le imprese attive nella produzione del sughero superavano le 150 unità, con oltre 2.500 lavoratori. Oggi 30 imprese e 600 lavoratori tengono in vita tutto il comparto. Il rischio è che senza interventi come quello da noi richiesto alla Giunta regionale per sostenere e rendere più competitivo il settore, si assista a un definitivo declino di tutta la filiera.»

Sul tema interviene anche il sindaco di Calangianus, Fabio Albieri. «Sono favorevole all’ipotesi di estensione delle ZES, perché per dare un sostegno efficace all’economia della Sardegna queste aree devono essere necessariamente connesse, anche fisicamente, ai sistemi produttivi esterni alle aree portuali.»

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Sul metanodotto in Sardegna i dubbi sono tanti, riguardano in primo luogo la coerenza con le politiche dettate dall’Agenda europea sui cambiamenti climatici, orientata alla decarbonizzazione e alla riduzione delle emissioni di CO2 e gas climalteranti.

Il primo progetto di metanizzazione dell’isola risale alle dichiarazioni programmatiche della Giunta Melis del 1985. Da allora ogni Giunta regionale lo ha inserito tra i suoi obiettivi. Intanto, intorno a noi, il mondo è cambiato, sia per quanto riguarda lo sviluppo di nuove tecnologie, sia per ciò che concerne le politiche energetiche. Milioni di giovani in tutto il mondo stanno organizzando scioperi per ottenere giustizia climatica e sociale; in Sardegna, il terzo sciopero mondiale per il clima organizzato dai ragazzi del “Fridays for Future”, ha avuto come tema il no alla metanizzazione dell’isola, un progetto considerato ormai obsoleto e costoso.

«Il metano è considerato una “fonte di transizione”, mentre la metanizzazione della Sardegna richiede un’infrastruttura rigida, che necessita di uno sproporzionato investimento in termini economici ed ecologici e non coincide con l’ipotesi di transizione – dichiara l’on. Orrù Maria Laura, componente dei Progressisti nella commissione Ambiente del Consiglio regionale – ci sembra che l’investimento previsto sia sproporzionato e inadeguato rispetto alle necessità energetiche dell’isola. Il metanodotto comporta costi infrastrutturali e ambientali eccessivi, senza garantire ai sardi una tariffa vantaggiosa rispetto alla situazione attuale. Sarebbe a nostro avviso più utile impiegare le ingenti risorse stanziate per la realizzazione della dorsale per sviluppare energie rinnovabili e pulite, una nuova economia, fatta anche di ricerca e sperimentazione di tecnologie e tecniche innovative per il risanamento dell’ambiente e la produzione eco-sostenibile: obiettivi ineludibili, oggi più che mai, in considerazione dei livelli di allarme raggiunti sulle difficili condizioni ambientali del nostro pianeta.»

L’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) ha, inoltre, stabilito di attribuire alla Sardegna un ambito unico, eliminando di fatto l’ipotesi della tariffa agevolata, laddove il Patto per la Sardegna parlava di meccanismi di compensazione per i consumatori domestici dell’isola di potenziali maggiori costi infrastrutturali o di approvvigionamenti.

«Ogni volta che salta fuori il tema del metano i sardi continuano ad incassare sonore disillusioni. Il Piano Energetico dell’isola sottolinea la possibilità di sviluppare 11 distretti energetici a “energia quasi zero. Invece di inventarsi ipotetiche compagnie aeree, utilizzassero un’agenzia regionale per produrre energia pulita, sfruttando gli elettrodotti che collegano l’Isola con la Corsica e con la penisola, che rappresentano un elemento che faciliterebbe la gestione di un’elevata quota solare ed eolica oltre l’autoproduzione con la possibilità di vendere l’energia prodotta in eccesso – prosegue l’on. Gianfranco Satta, componente dei Progressisti nella Commissione Energia ed Attività produttive del Consiglio regionale – sul tema abbiamo presentato una proposta di legge, che mi vede primo firmatario,  sulla promozione dell’istituzione delle comunità energetiche, una tematica di livello altamente strategico che, a livello comunitario, si inquadra nel processo di riforme del settore dell’energia contenuta nel pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei” (c.d. “Clean Energy Package”).»

L’obiettivo dell’Unione europea è quello di favorire l’evoluzione delle politiche energetiche finalizzate a superare la generazione centralizzata dell’energia prevalentemente da fonti fossili e puntando sulla generazione distribuita da fonti rinnovabili, nonché su nuove forme di efficientamento energetico e di riduzione dei consumi energetici. L’obiettivo principale è quello di promuovere l’autoconsumo, massimizzare il consumo locale dell’energia e abbattere i costi energetici per cittadini, famiglie e imprese.

«Vogliamo che la Regione si impegni nella promozione e nella diffusione di distretti energetici, al fine di integrare le diverse tecnologie di produzione, consumo e accumulo energetico e favorire la gestione ottimale della produzione e del carico, l’efficientamento dei diversi utenti finali e la massimizzazione dell’utilizzo locale delle risorse energetiche presenti sui territori – concludono Maria Laura Orrù e Gianfranco Satta -. L’ottimizzazione dell’autoconsumo permetterebbe di ridurre l’impatto della comunità sul sistema di distribuzione, evitando la necessità di realizzare nuove infrastrutture e migliorando la qualità della fornitura elettrica, oltre a favorire una maggiore penetrazione di impianti a fonte rinnovabile non programmabile

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È stata presentata in Consiglio regionale una proposta di legge in materia di personale, per favorire l’accelerazione e la semplificazione dei procedimenti amministrativi relativamente al settore agricolo. Lo scopo è quello di velocizzare il disbrigo delle pratiche arretrate relative a premi, contributi ed erogazioni a qualunque titolo erogati, relativi al comparto dell’agricoltura.

L’iniziativa è promossa dall’on. Gian Franco Satta e vede come ulteriori sottoscrittori l’intero Gruppo dei Progressisti, cui lo stesso consigliere aderisce, PD e LeU Sardigna.

La proposta investe l’ARGEA (Agenzia Regionale per il sostegno all’agricoltura) del compito di predisporre un Piano straordinario coordinato, definito e realizzato in collaborazione con le altre Agenzie Regionali agricole e tramite l’impiego prioritario del proprio personale e di quello reso disponibile, nei contingenti richiesti, da LAORE (Agenzia Regionale per lo Sviluppo in Agricoltura) e AGRIS (Agenzia Regionale per la Ricerca in Agricoltura).

L’intento è quello di concludere tutte le istanze arretrate e portare a regolare regime istruttorio le nuove, entro e non oltre l’anno prossimo, partendo con la massima celerità già a partire dal mese in corso.

Il Piano avrà durata 12 mesi e sarà attivato, attraverso determinazioni delle rispettive direzioni generali, privilegiando, anche in deroga ai limiti massimi fino al 20% del previsto, l’ampio utilizzo degli istituti di incentivazione, presenti nel Contratto collettivo di Lavoro, connettendoli ai risultati ottenuti. Il predetto Piano sarà monitorato sistematicamente dalle direzioni generali delle Agenzie che, con cadenza quadrimestrale, trasmetteranno una relazione sui risultati ottenuti alla Giunta Regionale e alla V Commissione Consiliare – Attività produttive.

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Il Consiglio regionale ha approvato ieri sera la quarta variazione al bilancio 2019-2021.

La seduta pomeridiana è stata aperta dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, il quale ha dichiarato aperta la discussione sull’articolo 1 “Disposizioni in materia di enti locali e politiche territoriali” del disegno di legge n. 74/A “Quarta variazione al bilancio 2019-2021 e disposizioni varie.” e sugli emendamenti.

Dopo che l’assessore regionale del Bilancio, Giuseppe Fasolino, ed il presidente della commissione Bilancio, Valerio De Giorgi (Misto), hanno espresso il parere sugli emendamenti all’articolo 1, ha preso la parola il consigliere regionale Antonello Peru (Udc Cambiamo!). L’esponente della maggioranza ha spiegato di aver presentato l’emendamento 290 in linea con un’idea di Sardegna, propria di questa maggioranza, che vuole tutelare e valorizzare le zone interne, combattere lo spopolamento e allungare la stagione turistica. Il testo ha l’obiettivo di rianimare e valorizzare il patrimonio dei centri storici delle zone interne ai fini turistico-ricettivi. «Un emendamento che destina 5 milioni per riqualificare e convertire strutture non più funzionali – ha affermato Antonello Peru – nell’ottica di un’offerta turistica che crei integrazione tra zone interne e zone costiere.»

Pensiero condiviso anche dal consigliere del Psd’Az, Giovanni Satta, il quale ha annunciato che sta predisponendo un progetto di legge per valorizzare il patrimonio urbanistico delle zone interne ai fini turistici anche per contrastare lo spopolamento. Il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, ha proposto ai colleghi di maggioranza e opposizione di ritirare tutti gli emendamenti su cui la Commissione ha espresso parere contrario. Appello accolto dai colleghi Eugenio Lai (Leu), Francesco Agus (Progressisti), Michele Cossa (Riformatori sardi), Alessandro Solinas (M5S), Cesare Moriconi (Pd).

L’Aula ha quindi approvato l’emendamento  soppressivo parziale n. 264 della Giunta che sopprime il comma 1 dell’articolo 1 (1. L’autorizzazione di spesa di cui al comma 1 dell’articolo 7 della legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48 (Legge di stabilità 2019) è integrata di euro 2.000.000 (missione 08 – programma 01 – titolo 2 – capitolo SC08.7740)) e il sostitutivo parziale n. 265 (Nel comma 10 le parole “fino a un periodo massimo di 18 mesi” sono sostituite dalle parole «fino ad un periodo massimo di 36 mesi»).

Il Consiglio ha approvato il testo dell’articolo 1 e poi il presidente Michele Pais ha messo in votazione gli emendamenti aggiuntivi nn. 293, 300, 292, 117, 118, 260, 261, l’emendamento 391 all’emendamento 269, il 269, 290, 303, 304, 307, 308, 309, 311 e 316, tutti approvati.

L’emendamento 293 (Mura) autorizza la spesa di 100mila euro a favore del comune di Samugheo per interventi di messa in sicurezza e ripristino della strada comunale Lacos, il n. 300 (Lai e più) autorizza la spesa di 400mila euro a favore del comune di Gergei, per la manutenzione e messa in sicurezza della viabilità di valenza intercomunale, il n. 292 (Mura) autorizza la spesa di 300mila euro quale contributo a favore del comune di Nughedu Santa Vittoria per interventi di messa in sicurezza e ristrutturazione del Novenario di San Basilio, il n. 117 (Cera) autorizza una spesa di 100mila euro a favore del comune di Terralba per interventi di ripristino infrastrutture a seguito di calamità naturali, il n. 118 (Cera) autorizza la spesa di 100mila euro a favore del comune di Arborea per interventi di ripristino di infrastrutture a seguito di calamità naturali, il n. 260 (Giagoni e più) autorizza la spesa di 20mila euro a favore del comune di Domusnovas per la sistemazione della strada rurale di collegamento dal paese al sito archeologico S’Ommu e S’Orcu, località Narboni-Piras.

L’Aula ha anche approvato l’emendamento 261 (Giagoni e più)che autorizza la spesa di 40mila euro a favore del comune di Luras per interventi di ripristino delle strade rurali e il n. 269 (Giunta), con il relativo emendamento, che prevede «10bis. L’importo di euro 500 cui alla lettera e) dell’articolo 4, comma 12  della legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48 è sostituito dall’importo di euro 1.400.000. Conseguentemente il fondo di cui all’articolo 10 della legge regionale 29 maggio 2007 n. 2 (legge finanziaria) e successive modifiche e integrazioni, è rideterminato per il 2019 in euro 533.131,00». Via libera anche all’emendamento 290 (Peru e più)  che autorizza la spesa di 5 milioni di euro per il 2020 «al fine di sviluppare un’offerta turistica identitaria integrata con le produzioni locali e la valorizzazione del territorio a fini turistico ricettivi, la Giunta predispone un programma di finanziamento a favore degli enti locali attraverso l’utilizzo delle risorse europee, nazionali e regionali, per la valorizzazione di alberghi diffusi e forme di ospitalità diffusa attraverso il recupero e la riqualificazione degli immobili situati nelle zone omogenee».

L’Aula ha approvato anche l’emendamento 303 (Marras e più) che autorizza una spesa di ulteriori 150mila euro per il 2019 per «il completamento degli interventi di messa in sicurezza del Teatro civico del comune di Bosa, inseriti nella tabella D (investimenti di cui al comma 22 dell’articolo 4 della Legge regionale 48 del 2018. Approvato anche il n. 304 (Marras e più) che autorizza la spesa per il 2019 di 350mila euro a favore del comune di Bosa, di cui 200mila per la realizzazione di lavori di adeguamento dei locali del palazzo comunale destinati a “sala operativa” attraverso l’acquisto delle strumentazioni e degli arredi e 150mila euro destinati all’acquisto delle dotazioni di protezione civile di supposto al Centro operativo comunale». Via libera anche all’emendamento 307 (Salaris e più) che autorizza la spesa, per il 2019, di 100mila euro a favore del comune di Sassari per interventi di manutenzione straordinaria e abbattimento delle barriere architettoniche dei marciapiedi intorno alle piscine comunali di Latte Dolce e Fangazzu, ed il n. 308 (Salaris e più), che autorizza per il 2019 la spesa di 200mila euro a favore del comune di Putifigari per la sistemazione della strada intercomunale di collegamento con il comune di Alghero in località Scala Mala. L’emendamento 309 (Salaris e più) autorizza la spesa per il 2019 di 100mila euro a favore del comune di Buddusò per interventi di ristrutturazione del palazzo comunale, il n. 311 (Ignazio Manca e più) autorizza per il 2019 la spesa di 40mila euro a favore del comune di Nulvi per il rifacimento della strada comunale di accesso al depuratore, il n. 316 (Antonio Piu e più), nell’ambito delle iniziative in materia di sicurezza urbana destinate ai comuni della Rete metropolitana del nord Sardegna, autorizza la spesa di 632mila euro a favore del comune di Sassari per «l’implementazione della centrale operativa con tecnologia DMR (171mila euro) e per il potenziamento delle risorse umane del Corpo di polizia locale (461mila euro)».

E’ quindi intervenuto Giovanni Satta (Psd’Az) e ha annunciato il ritiro degli altri due emendamenti all’articolo 2 a sua firma, ma “solo per questa volta” ha sottolineato, e ha dichiarato che apporrà la firma all’emendamento proposto dal consigliere del Pd Giuseppe Meloni a favore della ripulitura delle discariche abusive intorno alla città di Olbia.

Sull’articolo 2  l’on. Diego Loi (Progressisti) ha ricordato la sua proposta di «dare attenzione particolare nella prossima finanziaria alle opere pubbliche stradali per le comunità dell’interno, che sono poi le maggiormente svantaggiate sotto questo profilo».

Approvati invece gli emendamenti  388 (pagina 58 ter), 266. Approvato anche il testo dell’articolo 2. Sì anche al 119.

L’on. Antonello Peru (Udc-Cambiamo) ha illustrato l’emendamento 291, che prevede un primo contributo di 4 milioni di euro per interventi volti a contrastare l’erosione costiera delle spiagge sarde. «Più di 100 chilometri spiagge sarde sono interessate all’erosione e non esistono più ed è come se avessimo perso seicento milioni di euro, perché anche le spiagge hanno un valore a metro quadrato – ha detto il primo firmatario. La Giunta aveva invitato i presentatori al ritiro dell’emendamento ma l’assessore Giuseppe Fasolino ha voluto riprendere la parola -. E’ meritevole ma l’impegno è mettere le risorse in finanziaria, non ora». Anche l’on. Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, si è detto favorevole: «Il tema ambientale è importante ed esistono progetti pilota anche dell’Università di Cagliari. Sarebbe bene monitorare le coste per limitare se non fermare il fenomeno».

L’on. Franco Mula (Psd’az) ha invitato l’Udc al ritiro dell’emendamento, «visto che sul punto stiamo lavorando a una proposta di legge».  L’emendamento è stato poi ritirato.

Approvato l’emendamento 296 (metro Settimo San Pietro), 302 (messa in sicurezza del Castello di Burgos), 378 e 383 (personale di Forestas).

L’Aula si è pronunciata  poi sull’articolo 3 e sui relativi emendamenti.

Via libera al  289, 273, 272, 270 (progetto Casa Sardegna). Approvati anche 285, 286, 288, 294 (struttura turistica pubblica a Nughedu San Nicolò), 271 (manifestazioni di grande interesse turistico), 216 (reintegro lavoratori Associazione allevatori), 267 (Finanza innovativa), 268 (finanziamento ai Gal) sempre relativi all’articolo 3.

Il presidente Michele Pais ha sospeso per cinque minuti i lavori per consentire ai capigruppo di riunirsi.

Alla ripresa l’Aula è passata all’esame dell’articolo 4 e dei suoi emendamenti. Approvati 381, 297, 275, 274 (ristrutturazione di strutture sanitarie) e 318, 315, 276, 305, 314, 317 (assistenza agli alunni con disabilità), 322 (progetto RigenerAzione urbana a Sant’Elia), 324 (Fondazione Figlie di Maria, Sassari).

Sull’articolo 5 si è avviato un dibattito in ordine all’emendamento 382 (Oppi, Ennas, Schirru), che tocca il tema del personale della Regione in servizio ai sensi della legge 37.  Il capogruppo dei Progressisti, on. Francesco Agus, ha raccomandato all’Aula prudenza sulla materia della legislazione del personale e il presidente Pais ha ritenuto opportuno disporre una breve sospensione dei lavori. L’on. Michele Ennas alla ripresa ha annunciato il ritiro dell’emendamento.

Il presidente Michele Pais ha quindi messo in votazione il testo dell’articolo 5 che è stato approvato.

Successivamente l’aula ha esaminato l’emendamento aggiuntivo n.380 (Giagoni e più) sul personale di Forestas. Il consigliere Eugenio Lai (Leu) ha segnalato che sullo stesso tema ci si era accordati per votare un emendamento della Giunta: «Visto che parliamo di Forestas – ha detto Eugenio Lai – ricordo che la Giunta non ha ancora nominato l’amministratore, situazione che mette a rischio i precari dell’Agenzia. E’ indispensabile procedere al più presto». Il presidente Michele Pais, dopo le verifiche del caso, ha dichiarato decaduto l’emendamento 380 perché in precedenza l’Aula aveva votato un emendamento identico.

Si è quindi passati all’esame dell’art. 6 “Disposizioni in materia di pubblica istruzione, cultura, sport e spettacolo e patrimonio religioso”. Acquisiti i pareri di Commissione e Giunta sugli emendamenti presentati, il presidente Pais ha dato la parola al consigliere Gian Franco Satta (Progressisti) che ha chiesto chiarimenti su alcuni emendamenti.

Il consigliere del M5S Alessandro Solinas ha annunciato il ritiro di tutti gli emendamenti sui quali la Commissione si è dichiarata contraria. Lo stesso ha fatto il consigliere del Pd Giuseppe Meloni a nome del suo gruppo.

Il presidente Michele Pais ha quindi messo in votazione l’emendamento n.113 presentato dal consigliere Giuseppe Meloni Pd che chiedeva di eliminare dal comma 32 dell’art 6 la dicitura “Comune di Tempio”. La proposta di correzione ha ottenuto il parere favorevole dell’Aula.

Via libera anche agli emendamenti della Giunta n.278 che sopprime il comma 38 dell’art. 6 e n. 279 che incrementa di 150mila euro il capitolo di spesa a favore delle bande musicali della Sardegna. Disco verde anche per l’emendamento all’emendamento n. 392 (anche questo presentato dalla Giunta) che stanzia un milione di euro per lo scorrimento delle graduatorie sull’impiantistica sportiva.

L’Aula ha quindi approvato  in rapida successione diversi emendamenti presentati da maggioranza e opposizione: il 379 (Talanas e più) che mette a disposizione 20mila euro a favore del comune di Nuoro per la partecipazione agli eventi di “Matera capitale della cultura 2019”; n. 280 della Giunta regionale (1,3 milioni di euro a favore del comune di Paulilatino per l’acquisto del teatro “Grazia Deledda”); n.112 del consigliere Giuseppe Meloni (Pd) che corregge l’errore materiale nella denominazione della parrocchia di Loiri Porto San Paolo alla quale vengono assegnati 50mila euro per la ristrutturazione dell’oratorio; n.123 dei consiglieri del Pd Gianfranco Ganau e Roberto Deriu (200mila euro per le celebrazioni del quattrocentenario dell’Università di Cagliari), n.319 del consigliere dei progressisti Satta (150mila euro per l’acquisto di materiale didattico per le scuole primarie e dell’infanzia); n.320 dello stesso Satta (50mila euro per il ripristino della viabilità della strada provinciale Nulvi-Sassari).

Un milione di euro è stato invece destinato, con l’approvazione dell’emendamento n.217 presentato dal gruppo M5S, ai progetti didattici extracurriculari previsti dal programma “Tutti a Iscol@”.  Approvati anche due emendamenti presentati dal consigliere di Forza Italia Emanuele Cera (n.120 e 121) che destinano 30mila euro per la concessione di contributi alle Onlus che si occupano di programmi di studio all’estero e 100mila euro per il completamento del crossodromo di Terralba.

Soldi anche per la manutenzione straordinarie delle parrocchie di San Giuseppe di Nuoro (75mila euro) e San Pietro Apostolo di Ploaghe (50mila) grazie a due emendamenti presentati dai consiglieri Giuseppe Talanas (Forza Italia) e Gianfilippo Sechi (Udc).

Approvato inoltre l’emendamento n.25 dei consiglieri del Pd Gianfranco Ganau e Valter Piscedda che mette a disposizione 200mila euro per l’Archivio di Stato di Cagliari per progetti di digitalizzazione ed infrastrutturazione informatica.

Voto favorevole anche per gli emendamenti della Giunta n. 283 (che destina 421mila euro quale contributo straordinario a favore del Seminario arcivescovile di Cagliari), n.284 (100mila euro per il Tribunale di Cagliari per la catalogazione degli archivi delle vecchie preture), n. 295 (300mila euro a favore del comune di Ozieri per la ristrutturazione degli impianti sportivi di “Pupuruju”).

A Ozieri vanno anche 39mila euro per la realizzazione di corsi per giovani e adulti da parte dell’Istituto scolastico Fermi (emendamento n. 306 Salaris e più).

100mila euro andranno invece ripartiti in egual misura tra gli istituti professionali di Tortolì. Sorgono, Bosa, Oristano, Alghero, Sassari, Arzachena e la Maddalena per l’assegnazione di posti gratuiti nei convitti (emendamento n. 310 Salaris e più).

Con l’approvazione dell’emendamento n. 313 presentato dal consigliere di Fratelli d’Italia Francesco Mura, si stanziano 200mila euro per la messa in sicurezza della strada Arbus-Gonnosfanadiga mentre 250mila euro andranno, grazie all’emendamento n. 325 (Piu e più), alle società sportive per la partecipazione a campionati di fascia A previsti dalla legge regionale n. 17/99.

60mila euro, infine, per l’associazione culturale Benjamin Piercy di Bolotana (emendamento n. 116 Talanas). Stessa cifra per gli istituti d’istruzione superiore  “A. Volta” e “Pellegrini” di Sassari e “Duca degli Abruzzi” di Elmas per il completamento delle attrezzature delle aziende agricole e il ripristino di una serra-laboratorio.

Il testo finale dell’articolo 6 è stato approvato per alzata di mano.

In sequenza sono stati poi approvati gli articoli 7, 9, 10 e 11, l’Allegato 1 /A e allegato 1/B. Approvato anche l’emendamento 386 che aumenta le competenze che vanno a coprire la legge 7 di 4 milioni e 700.000 euro. Sull’emendamento 386 sono intervenuti: Franco Mula (Psd’az) che ha detto che si tratta di un atto di giustizia; Gianfranco Ganau (PD) che ha espresso soddisfazione  per questo emendamento sollecitato anche dalla minoranza a favore dei comuni. «Questo è il modo – ha detto – di operare corretto, vogliamo apporre la  firma del Pd all’emendamento». Soddisfazione è stata espressa anche da Eugenio lai (Leu) che ha aggiunto le firme del suo gruppo. A favore anche Massimo Zedda (progressisti) i cui consiglieri sottoscrivono anche loro il testo. «Ringrazio tutti – ha detto Massimo Zedda – per aver trovato le risorse a favore dei comuni». Anche i Riformatori sardi aggiungono le firme a questo emendamento. «E’ un emendamento dovuto – ha detto il capogruppo Michele Cossa – rivolgo un appello alla Giunta, speriamo che in futuro non si  ingeneri una situazione complicata come quella della legge n. 7 del 2019». Firme aggiunte anche dai consiglieri della Lega, di Forza Italia, di Fratelli d’Italia, dai consiglieri Alessandro Solinas, Li Gioi e Manca  (5 stelle) e dai consiglieri del gruppo UDC Cambiamo!

E’ stato approvato l’emendamento 287 (Giunta) che introduce variazioni in aumento e in diminuzione nel prospetto della spesa, sono stati approvati con distinte e successive votazioni l’allegato 1parte B (prospetto delle variazioni alle spese per titoli, missioni e programmi); l’allegato 2 (prospetto delle coperture finanziarie); l’allegato 3 (Prospetto delle ulteriori riduzioni di spesa autorizzate con legge o ai sensi del comma 2 dell’articolo 1 della legge regionale n. 48 del 28 dicembre 2018 – legge di stabilità 2019); l’allegato 4 (Prospetto di riepilogo delle variazioni delle autorizzazioni di spesa finanziate dal margine corrente); l’allegato 5 (prospetto dimostrativo degli equilibri di bilancio); l’allegato 6 (del tesoriere). L’assessore Giuseppe Fasolino ha chiesto una modifica, in sede di coordinamento del testo, all’emendamento n. 305 e il presidente del Consiglio ha quindi posto in votazione il testo finale della quarta variazione di bilancio che è stato approvato con 31 favorevoli e 22 contrari.

Il presidente Michele Pais ha, dunque, dichiarato conclusi i lavori ed ha preannunciato la convocazione del Consiglio al domicilio.

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Il consigliere regionale del gruppo dei Progressisti Gian Franco Satta ha presentato una mozione in Consiglio regionale, sottoscritta dall’intero gruppo dei Progressisti, PD e LeU Sardigna, per garantire alla totalità dei pazienti diabetici sardi l’assegnazione dei nuovi dispositivi che evitano il ricorso alla puntura per la misurazione della glicemia.

In Sardegna, i numeri complessivi associati al diabete presentano uno scenario allarmante: su una popolazione di 1.658.138 abitanti, ben 110.000 persone sono diabetiche. L’Isola paga un prezzo altissimo al diabete mellito, infatti è la Regione che presenta il più alto numero annuale di nuovi casi di diabete di tipo 1, con un’incidenza del diabete infanto-giovanile di oltre 50 casi per 100.000 abitanti (nella fascia d’età 0-30 anni), mentre nel resto d’Italia i nuovi casi annuali registrati si aggirano intorno a 6-7 per 100.000 abitanti. Nel resto del mondo, questi numeri vengono raggiunti solo dalla Finlandia.

Ogni anno in Sardegna si hanno circa 700 nuovi casi di diabete tipo 1, che è quello che richiede almeno quattro somministrazioni giornaliere di insulina per la sopravvivenza.

I soggetti diabetici, come risaputo, devono monitorare costantemente la loro concentrazione di glucosio nel sangue per capire quale farmaco o dose di insulina sia meglio adottare. Questo, che spesso ha luogo varie volte al giorno, di norma avviene mediante l’analisi di una goccia di sangue ottenuta attraverso la puntura di un dito. Questa operazione, tra le diverse problematiche causate, tende addirittura dopo anni a far perdere la sensibilità delle dita.

Considerato che attualmente sul mercato risultano essere disponibili nuovi dispositivi che consentono di misurare la glicemia evitando di “pungersi”, e che in taluni casi l’ATS ha prescritto l’utilizzo di tale apparecchio, si ritiene che il nuovo sistema debba essere messo nella disponibilità di ogni paziente diabetico.

Questo nuovo metodo, che facilita sensibilmente il controllo dei valori glicemici, permetterebbe un miglior monitoraggio della malattia e soprattutto, nel caso dei pazienti più piccoli, diminuirebbe l’impatto fisico e psicologico sui bambini in quanto i genitori potrebbero monitorare i valori anche durante la notte.

Per tali ragioni, i sottoscrittori chiedono al presidente della Regione ed all’assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale che, nel più breve tempo possibile, sia garantita l’assegnazione dei nuovi dispositivi che evitano il ricorso alla puntura per la misurazione della glicemia alla totalità dei pazienti diabetici sardi.

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Il Consiglio regionale ha approvato la mozione sulla situazione del Centro addestramento e istruzione professionale (CAIP) della Polizia di Stato con sede ad Abbasanta.

La seduta si è aperta sotto la presidenza dell’on. Michele Pais. Dopo le formalità di rito il presidente ha aperto la discussione sul primo punto all’ordine del giorno: la mozione n. 60 “sulla situazione del Centro di addestramento e istruzione professionale (CAIP) della Polizia di Stato di Abbasanta”.

Il primo firmatario Francesco Mura, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha ripercorso la storia del centro di addestramento della Polizia di Stato di Abbasanta, inaugurato negli anni ’60. «In passato ha formato centinaia di poliziotti e ha svolto un ruolo decisivo nella lotta ai sequestri di persona in Sardegna – ha detto Francesco Mura – qui si sono formati gli uomini dei servizi scorte e sicurezza, i Nocs e altre forze speciali della Polizia. Senza dimenticare il Reparto prevenzione crimine e il gruppo cinofilo per l’addestramento dei cani antidroga e antiesplosivi». Il presentatore della mozione ha poi ricordato la rilevanza, anche economica, rappresentata dal Caip per l’oristanese e per tutta la Sardegna. «Oggi si prospetta l’ipotesi che il Caip possa diventare un centro nazionale di addestramento per allievi agenti della Polizia di Stato – ha proseguito Francesco Mura – ciò sarebbe un’importante iniezione di fiducia per le nuove generazioni con un conseguente incremento degli organici della polizia in tutta la regione e in particolare nella Provincia di Oristano. Da qui la richiesta alla Giunta: «Siamo contrari a qualsiasi ipotesi di trasformare il Caip in un centro di accoglienza per migranti – ha concluso il capogruppo di Fratelli d’Italia – la Giunta si attivi per sollecitare l’inserimento, nel piano nazionale, sul corso per allievi agenti della Polizia di Stato nel Caip di Abbasanta».

Prima di aprire la discussione sulla mozione, il presidente Michele Pais ha espresso vicinanza e cordoglio alle famiglie dei Vigili del Fuoco caduti la scorsa notte ad Alessandria.

Ha quindi preso la parola Annalisa Mele (Lega): «Si temeva la chiusura del Caip, oggi si apre una nuova opportunità per l’oristanese e per tutta la Sardegna – ha detto Annalisa Mele – nella programmazione europea del prossimo settennio la Sardegna retrocederà nell’obiettivo 1. C’è l’opportunità di inserire da subito la nostra Isola nel PON nazionale sulla sicurezza. Non dobbiamo attendere il 2021 per fare questo».

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha garantito il sostegno del suo partito alla mozione. «Il Caip è un’eccellenza della Sardegna, apprezzata a livello internazionale per l’alto livello tecnico della formazione. In questo centro sono stati formati centinaia di poliziotti per la lotta al terrorismo, i servizi scorte, i Nocs e i reparti speciali. La notizia che possa diventare un centro di addestramento di agenti a livello nazionale deve essere accolta in modo positivo. E’ una nuova opportunità. Scongiurato il rischio chiusura c’è la possibilità di incrementare gli organici della polizia con importanti ricadute per i giovani sardi. Ecco perché occorre attivarsi da subito con il ministro dell’Interno per trasformare questa opportunità in realtà».

Il presidente della seconda commissione Alfonso Marras (Riformatori sardi) ha rivolto un plauso ai consiglieri che hanno presentato la mozione: «E’ arrivato il momento di fare in modo che il Caip possa diventare un centro di addestramento a livello nazionale Tutto il gruppo dei Riformatori sardi sottoscrive in modo convinto l’iniziativa».

Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo della Lega Dario Giagoni: «La trasformazione del Caip avrebbe effetti positivi non solo per la provincia di Oristano ma per tutta l’Isola. Progetti di questo calibro sono importanti per ribadire quanta attenzione viene riservata da questo Consiglio alle forze dell’ordine e al principio di legalità. Uomini e donne in divisa rivestono una grande importanza nel tessuto sociale. Occorre farlo capire ai giovani. Stiamo lavorando per  l’apertura di altri centri di formazione rivolti ad altri corpi delle forze armate». Dario Giagoni ha poi rivolto un plauso alla proposta presentata dall’assessore all’agricoltura del comune di Siniscola per l’intitolazione del nuovo commissariato di Polizia a Emanuela Loi e proposto di approvare un ordine del giorno del Consiglio a sostegno dell’iniziativa.

Il capogruppo di Forza Italia, Angelo Cocciu, ha annunciato il suo voto favorevole alla mozione: «Bisogna fare di tutto perché il Caip continui la sua attività. Diciamo no a chi vorrebbe trasformarlo in un centro di accoglienza per migranti. Il Consiglio regionale deve opporsi a questa eventualità».

Anche il capogruppo di Leu, Daniele Cocco, ha dichiarato il suo voto favorevole: «Il Caip ha avuto un grande merito in tutti questi anni. Bene ha fatto Mura a presentare la mozione. Non bisogna infatti dimenticare i passi indietro fatti dallo Stato in altre circostanze – ha detto Daniele Cocco – quanto avvenuto qualche anno fa nel centro di addestramento della polizia a cavallo di Foresta Burgos, chiuso dopo investimenti di milioni di euro per adeguare la struttura, è una ferita ancora aperta. Il Caip serve non solo per l’attività specifica ma rappresenta un importante presidio del territorio anche dal punto di vista economico. E’ urgente che la Giunta si faccia parte attiva per tradurre l’impegno della mozione in atti concreti».

Favorevole alla mozione anche Roberto Caredda (Misto): «Lo dico da ex poliziotto, conosco bene l’attività di questo centro che ha rappresentato un punto di riferimento a livello nazionale. Grande merito va dato a chi lo ha fatto nascere e crescere come il generale Angioni».

Domenico Gallus a nome del gruppo Udc ha annunciato il sostegno alla mozione: «Tutti riconoscono la funzione svolta dal Caip in passato. Ricordo la presenza, negli anni ’60 e ’70, dei baschi blu ospitati ad Abbasanta per la lotta al banditismo. La storia dice che il centro deve essere potenziato».

Sull’ordine dei lavori ha chiesto la parola il consigliere Eugenio Lai (Leu): «E’ stato presentato un ordine del giorno sugli sbarchi dei migranti – ha detto Eugenio Lai – in base a quale articolo del Regolamento il Presidente ha accolto questo argomento? Non è ammissibile che lei usi un filtro a maglie larghe quando si tratta di iniziative del suo gruppo. Se si vuole discutere l’argomento si porta in Conferenza di Capigruppo. Pensare di applicare il Regolamento a piacimento di un solo gruppo politico è assurdo, non è mai accaduto. Chiediamo un parere agli uffici sulla congruità dell’iniziativa».

A Lai ha replicato il presidente Michele Pais: «Il Regolamento è applicato in modo letterale. Ho sempre valutato ordini del giorno ammissibili o inammissibili sulla base del Regolamento. I giudizi prognostici non hanno senso».

In apertura del suo intervento Massimo Zedda, a nome del gruppo dei Progressisti, ha espresso solidarietà alle famiglie dei Vigili del Fuoco caduti sul lavoro ieri ad Alessandria. Sulla mozione, invece, Massimo Zedda ha auspicato che il Caip possa continuare a svolgere il suo ruolo anche in futuro. «Serve però immaginare un incentivo da parte dello Stato, anche dal punto di vista economico, per chi decide di venire a lavorare in Sardegna».

Sugli ordini del giorno presentati anche Massimo Zedda ha espresso forti perplessità sull’attinenza del loro contenuto con i temi in discussione. Rivolto al capogruppo della Lega Dario Giagoni, Massimo Zedda ha invitato a una riflessione sull’opportunità di chiedere l’intitolazione del nuovo commissariato di Siniscola ad Emanuela Loi: «Premesso che Emanuela Loi merita tutto il nostro rispetto per il suo sacrificio al servizio dello Stato – ha detto l’ex sindaco di Cagliari – suggerirei però di non interferire su immobili non di pertinenza della Regione scavalcando coloro che hanno titolo a proporre la medesima iniziativa. Non attiverei meccanismi che rischiano di degenerare. Occorre stare molto attenti anche perché c’è una polemica in atto sugli ultimi concorsi della Polizia di Stato dai quali, per un emendamento presentato dalla Lega che ha cambiato i requisiti richiesti, sono stati esclusi molti sardi, tra i quali proprio la nipote di Emanuela Loi».

Contrarietà alla presentazione dell’ordine del giorno sugli sbarchi ha espresso invece il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula: «Il problema è serio, su questo argomento abbiamo presentato una mozione. Andare a votare un ordine del giorno rischia di far perdere valenza a quella mozione. Se andrà in discussione il nostro gruppo si asterrà. Non ci interessano le primogeniture ma crediamo che vada aperta una discussione più ampia».

Sull’ordine dei lavori è intervenuto il consigliere della Lega Pierluigi Saiu: «Ieri abbiamo assistito a una discussione appassionata sulla sclerosi multipla innescata da una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle e sfociata nell’approvazione di un atto diverso. Anche in questo caso abbiamo assistito a una disputa sulla primogenitura. Per il secondo giorno consecutivo si rischia di fare lo stesso dibattito – ha detto Pierluigi Saiu – faccio un appello al Psd’Az: misuriamoci sui contenuti. L’ordine del giorno collegato è coerente con due mozioni in discussione oggi in Aula. Vogliamo rinunciare a discuterne per una questione di primogenitura o vogliamo invece confrontarci sul merito degli atti? Sarebbe un comportamento deludente. Lo dico soprattutto alle forze della maggioranza. La Lega ne trarrà le conseguenze».

Sull’ordine dei lavori ha chiesto la parola il consigliere Gianfranco Ganau (Pd): «L’ordine del giorno sui migranti introduce argomenti che esulano dall’argomento in discussione. Lei, on. Pierluigi Saiu, può collegare questo ordine del giorno ad altre mozioni con questa non è attinente. Deve smetterla di dare lezioni agli altri. Deve avere rispetto».

Al termine dell’intervento del consigliere Ganau si è accesa una vivace discussione in Aula che ha indotto il presidente Pais a sospendere i lavori.

Alla ripresa dei lavori il presidente Pais ha annunciato la presentazione di due ordini del giorno, a firma Michele Ennas e Dario Giagoni, e ne ha dichiarato l’ammissibilità ai sensi del Regolamento.

L’on. Francesco Agus (Progressisti) sull’ordine dei lavori ha precisato che l’ordine del giorno 1 “non è strettamente connesso ma nemmeno connesso e basta con il tema in discussione. Se quel che viene deciso in capigruppo non vale nulla allora l’alternativa è il caos e si decide volta per volta in Aula. Questa è una palese forzatura regolamento ad uso e consumo della forza politica del presidente del Consiglio”.

Per la maggioranza l’on. Stefano Tunis (Sardegna 20/venti) ha detto che non è possibile mettere in discussione l’interpretazione del presidente  e l’onorevole Agus se ne faccia una ragione”. Altre critiche sono giunte dal centrosinistra. L’on. Daniele Cocco (Progressisti) ha detto che “tutto questo non fa bene al Consiglio perché noi abbiamo votato un presidente garante di tutti. Chiedo che questi ordini del giorno non siano ammessi, perché sarà un precedente pericoloso”.

Anche l’on. Massimo Zedda (Progressisti) ha criticato l’ammissione dei due ordini del giorno: “Qualcuno dovrebbe spiegarci in via logica come si collegano gli sbarchi dei migranti con la caserma di Abbasanta. Qualcuno può motivare questa connessione? Anche le sentenze vanno motivate, figurarsi decisioni così”.

Anche l’on. Piero Comandini (Pd) ha contestato “la forzatura di questi ordini del giorno” e così l’on. Gianfranco Ganau, che si è detto “preoccupato dalle interpretazioni del Regolamento che  vengono fornite nelle ultime settimane. E’ evidente che questi emendamenti non c’entrino nulla con la mozione”.

Anche gli onorevoli Laura Caddeo ed Antonio Piu (Progressisti) hanno insistito nella richiesta: “Voglio sapere come possano essere accettati ordini del giorno così, sono davvero curioso”, ha detto l’on. Antonio Piu rivolto al presidente Michele Pais.

Per i Progressisti l’on. Eugenio Lai ha spiegato ironicamente che “il fenomeno delle migrazioni è interessante, soprattutto le migrazioni all’interno della maggioranza da un gruppo all’altro. Non capiamo però che collegamenti ci siano con il tema di cui discutiamo”.

Il vice capogruppo del’on. Roberto Deriu (Pd) ha invitato la maggioranza a riflettere: “Questo è un momento per sospendere e consentire alla maggioranza di fare chiarezza al suo interno, a fronte di una evidente forzatura interpretativa. Siamo spettatori interdetti e allibiti, non è il caso che ci sfidiate visto che non vi stiamo sfidando”.

Accogliendo l’invito dell’on. Deriu, il capogruppo della Lega, on. Dario Giagoni ha chiesto poi una sospensione dei lavori che il presidente Pais ha disposto.

Alla ripresa dei lavori, il consigliere dei Progressisti Gian Franco Satta ha ribadito la posizione espressa dal suo gruppo, cioè che l’ordine del giorno della Lega è inammissibile e l’iniziativa di quel partito è legata solo all’esigenza di segnare un punto politico coerente con una certa strategia nazionale. C’è uno strappo interno alla maggioranza fra Lega e Psd’Az, ha osservato, che fa male al Consiglio ed alla sua produttività nell’interesse della Sardegna.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha chiesto chiarimenti sull’esito della precedente sospensione.

Il presidente si è riservato di fare comunicazioni in un secondo momento.

Il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi, ricordando l’ampia condivisione della mozione di Fdi, ha invitato al presidente a dichiarare l’inammissibilità dell’ordine del giorno anticipando comunque la sua posizione contraria.

Il consigliere Alessandro Solinas del M5s ha comunicato che per il suo gruppo l’ordine del giorno della Lega è inammissibile, invitando la presidenza a passare alla votazione della mozione di Fdi sul Caip di Abbasanta.

Il consigliere della Lega Michele Ennas, primo firmatario dell’ordine del giorno, ha difeso il documento sostenendo l’importanza dell’argomento per la Sardegna e per il territorio del Sulcis, proprio mentre il presidente della Regione sta incontrando i componenti della commissione bicamerale sull’immigrazione. La sinistra, ha proseguito, sta strumentalizzando tutto perché a livello nazionale vuole modificare la recente normativa in materia di sicurezza che invece va ancora rafforzata.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha ribadito che il suo gruppo non ha mai presentato mozioni contro gli assessori. Occorre un maggiore rispetto dell’Aula, ha aggiunto, fermo restando che non sempre la si può pensare allo stesso modo e vanno stigmatizzate le forzature del regolamento. Ieri, ha lamentato, è stato interrotto l’intervento del collega Giovanni Antonio Satta sulla continuità territoriale, per cui occorre capire se l’ordine del giorno è ammissibile.

Il consigliere Pietro Moro (Misto) ha lamentato che la mattinata sia trascorsa a discutere del nulla perché se l’ordine del giorno non è ammissibile è inutile continuare a parlarne; a prescindere dai contenuti della mozione sui quali noi siamo d’accordo, ha concluso, la questione va chiarita.

Il presidente Pais ha sostenuto che le sue scelte sono state sempre ponderate ed adottate senza distinzioni sulla base delle appartenenze; l’ordine del giorno, ha aggiunto, suscita oggettivamente divisioni fra le forze politiche ed i gruppi ma non si può impedire ad un consigliere di formulare proposte in quadro normativo nel quale l’interpretazione del regolamento è prerogativa del presidente e, nel merito, le problematiche riguardanti le forze di polizia e quelle dell’ordine ordine pubblico hanno attinenza con il fenomeno degli sbarchi. Pertanto, ha concluso, confermo l’ammissibilità dell’ordine del giorno.

In sede di replica a conclusione del dibattito sulla mozione, il primo firmatario della mozione Francesco Mura (Fdi) si è detto stupito di quanto accaduto a seguito della proposta del suo gruppo, precisando che i consiglieri hanno diritto di proposta ed ogni iniziativa può essere contestata nel quadro del potere del presidente di interpretare il regolamento. Io preferisco stare sui contenuti, ha concluso, ringrazio per il consenso manifestato dai gruppi e per questo rivolgo a tutti un appello per il voto unanime sulla mozione con oggetto il Caip di Abbasanta.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha criticato sia l’andamento di un dibattito che si è attardato su questioni di metodo che l’interpretazione, a suo avviso scorretta, del presidente del Consiglio, ad uso e consumo del suo partito politico. Abbiamo sempre riconosciuto le esigenze della maggioranza anche se non ha presentato leggi, ha ricordato, ma ora sono stanco di perdere tempo; in capigruppo si era deciso che il presidente della Regione dovesse essere qui a parlare di entrate (argomento di cui abbiamo appreso dai giornali), mentre sempre informalmente veniamo a sapere che è a colloquio col i componenti della commissione bicamerale sull’immigrazione.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, sull’ordine dei lavori, ha ricordato che l’accordo dei capigruppo era di incontrare prima in sede in conferenza il presidente della regione nel pomeriggio prima di riferire in Aula, confermando che nel pomeriggio il presidente sarà in Consiglio.

Il capogruppo di Leu Daniele Cocco, dopo aver detto che la presenza del governatore gli giunge nuova, ha annunciato il voto favorevole alla mozione precisando che, se è stato stravolto l’ordine dei lavori non è colpa nostra. Cocco ha poi suggerito al capogruppo della Lega di ritirare l’ordine del giorno per evitare un vulnus al regolamento.

Il consigliere Alessandro Solinas del M5S, favorevole alla mozione, si è associato all’invito formulato dal collega Daniele Cocco contestando l’interpretazione del presidente che, fra l’altro, a suo avviso crea un precedente molto pericoloso.

Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda, citando l’art.54 della Costituzione che obbliga i dipendenti pubblici ad operare con disciplina e onore ha sostenuto che il vincolo del regolamento riguarda tutti e le sue violazioni sono soggette alle previsioni della legge anche con il coinvolgimento del prefetto e del ministero dell’Interno, come accade nei confronti di eletti ai vari livelli. Se questa è la strada che si vuole intraprendere, ha aggiunto, apriremo un grande dibattito consapevoli di muoverci in un campo minato.

Sempre per i Progressisti il consigliere Maria Laura Orrù ha lamentato la piega inaccettabile dei lavori che rischia di portare ad una delegittimazione dell’Aula, con forti riflessi negativi verso l’esterno, verso quanti chiedono alle istituzioni un grande recupero di credibilità. Le forzature del regolamento, ha continuato, creano precedenti che potrebbero avere ripercussioni negative in futuro ed anche la mozione se collegata all’ordine del giorno che contestiamo diventa un problema.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau, favorevole alla mozione, ne ha sostenuto l’importanza in ambito regionale ma nello stesso tempo ha criticato con forza la decisione di dichiarare ammissibile l’ordine del giorno, ricordando che forse in passato è accaduto ma solo in presenza di una totale condivisione dell’Aula.

Il consigliere di Forza Italia Emanuele Cera si è detto favorevole alla mozione sulla quale ha auspicato un voto unitario del Consiglio, in considerazione dell’impatto positivo della struttura sia per la Sardegna che per il territorio dell’Oristanese.

Il consigliere di Leu Eugenio Lai, favorevole, ha però osservato che solo chi vuole alimentare un clima di paura vuole collegare i problemi della polizia con il fenomeno dei migranti, perché i veri temi che stanno a cuore alle forze dell’ordine sono risorse per le dotazioni, retribuzioni, contratti e turn over.

Il consigliere della Lega Michele Ennas, favorevole, riprendendo alcuni temi del dibattito ha polemizzato con il collega Massimo Zedda (con il quale ha dialogato vivacemente) che aveva richiamato la maggiore importanza di alcune vertenze industriali rispetto al problema dell’immigrazione.

Ha assunto la presidenza il vice presidente Giovanni Antonio Satta.

Il consigliere del Psd’Az, Giovanni Antonio Satta, ha espresso rammarico “per ciò che sta accadendo in Aula” ed ha chiesto una sospensione dei lavori “per verificare se all’interno della maggioranza ci sia unità di intenti”. Il presidente Pais ha confermato la sospensione “ma soltanto a conclusione della votazione della mozione n.70”.

Il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, ha dichiarato voto favorevole alla mozione ma, riferendosi all’ordine del giorno sui migranti presentato dalla Lega, ha invitato ad una riflessione,  parlando “di opportunità dei temi da discutere anche alla luce delle previste comunicazioni del presidente della Giunta sulla vertenza entrate”. Il consigliere dei Progressisti, Gian Franco Satta, ha dichiarato voto di astensione sulla mozione n.70 “perché si è consentita l’ammissibilità di un ordine del giorno che non è attinente con gli argomenti in discussione”. Il consigliere dell’Udc, Pietro Moro, ha invitato il gruppo della Lega al ritiro dell’ordine del giorno («non siamo nelle condizioni di poterlo votare»).

Posta dunque in votazione la mozione n. 70 (Mura e più) che impegna la Giunta – “a porre in essere ogni utile iniziativa al fine di prevedere l’inserimento, nel piano nazionale, del corso per allievi agenti della Polizia di Stato da svolgersi nel Centro addestramento e istruzione professionale (CAIP) di Abbasanta” – è stata approvata con 48 a favore e 8 astensioni.

Il presidente Pais ha quindi dichiarato sospesi i lavori dell’Aula, per alcuni minuti. Alla ripresa dei lavori il capigruppo della Lega, Dario Giagoni, ha annunciato il ritiro dell’ordine del giorno sul fenomeno degli sbarchi dei migranti nel Sulcis ed il presidente del Consiglio ha posto in votazione l’ordine del giorno n. 2 per l’intitolazione ad Emanuela Loi del commissariato di Siniscola. Il capogruppo dei Riformatori, Michele Cossa, ha dichiarato la sottoscrizione del documento e l’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità con 42 sì su 42 consiglieri votanti.

Il presidente del Consiglio ha dichiarato conclusi i lavori ed ha convocato l’Assemblea alle 17.00.