22 November, 2024
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E’ tramontata, a Iglesias, l’ipotesi di accordo elettorale tra il Partito democratico e la lista Piazza Sella (ispirata dall’UDC), in vista dell’ormai prossimo appuntamento delle Amministrative del 10 giugno (con ballottaggio, sulla carta assai probabile, il 24 giugno). L’accordo, dato da molti quasi fatto per diversi giorni, è saltato l’altra sera, come conferma un comunicato stampa del gruppo Piazza Sella (nella consiliatura in scadenza all’opposizione della Giunta Gariazzo, dopo il ballottaggio di cinque anni fa, perso di stretta misura da Gian Marco Eltrudis)

«Dopo tante ed intense riunioni svoltesi con i rappresentanti delle liste interessate alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale – si legge nel comunicato – il gruppo Piazza Sella, in un’ottica di coerenza e di continuità con il percorso di opposizione all’attuale maggioranza di Centrosinistra che governa la città, conferma di proseguire l’impegno diretto e disinteressato per la crescita del tessuto cittadino attraverso una sua chiara proposta politica interpretata da un proprio candidato a sindaco della città di Iglesias. Abbiamo valutato attentamente la scelta tra una comunicazione fredda e formale limitata alle poche righe precedenti e una più doverosa e chiarificatrice rivolta ai nostri elettori ed ai Cittadini Iglesienti in particolare. Nel corso dell’ultima consiliatura che ci ha visti protagonisti e, nonostante gli evidenti vantaggi elettorali derivanti da possibili meri calcoli aritmetici, abbiamo preferito non snaturarci con alleanze Partitiche diverse dalle nostre ideologie ed abbiamo promosso convintamente gli incontri finalizzati all’Accordo con le Liste che si identificano in una colazione di Centro – Centro Destra, con l’esigenza della Città di avere un candidato giovane ma competente, ricco di entusiasmo, un Candidato che andasse direttamente al cuore dei problemi e profondesse tutto l’impegno possibile per risolverli.»
«Purtroppo – si legge ancora nel comunicato del gruppo Piazza Sella – da alcuni queste nostre valutazioni non sono state recepite. Tale progetto, è costruito e condiviso con altre due liste civiche e sarà incentrato sulle tematiche che in questi anni hanno visto il gruppo consiliare e non impegnato per garantire sempre e comunque le esigenze della città e dei cittadini attraverso sia una attività di Opposizione attiva e costruttiva, più di una volta abbiamo garantito con la presenza, le idee, le proposte ed il voto, il miglioramento o l’approvazione di atti indispensabili per la città, sia attraverso una forte discontinuità con le azioni intraprese dall’attuale amministrazione di centrosinistra vertendo su temi fondanti per la nostra comunità come il contrasto alla riforma sanitaria che ha gravemente danneggiato Iglesias, le sue strutture ed i suoi servizi sanitari, sarà inoltre una politica inclusiva e non esclusiva, ovvero rivolta a riportare la nostra città a baricentro del territorio, a riportare il cittadino al centro del dibattito politico amministrativo e soprattutto a restituire dignità al tessuto urbano e sociale che costituiranno le basi sulle quali innestare e dalle quali costruire i percorsi di crescita e di sviluppo economico, attraverso la vera creazione di quelle condizioni affinché sia il turismo che le attività professionali ed artigianali permanere in modo profittevole, abbiano una amministrazione che interloquisca e che sia a misura di cittadino.»
«Nella visione del nostro progetto si intende creare un legame con i valori salienti della politica autonomistica sarda la pianificazione territoriale e sociale non dovrà più essere estemporanea e occasionale ma affidata ad un chiaro principio di valorizzazione del nostro territorio, ambientale e paesaggistico, che deve essere fonte di valorizzazione e di coesistenza con le altre attività che devono perfettamente con esso integrarsi. Ci presentiamo pertanto ai cittadini di Iglesias – conclude il gruppo Piazza Sella – con il consueto entusiasmo dei nostri amici ed elettori che condividono la scelta di Dignità compiuta nel partecipare.»

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Le elezioni Politiche sono ormai alle spalle ed il pensiero di molti è già rivolto alle prossime elezioni Amministrative.

I Comuni del Sulcis Iglesiente che tra un paio di mesi (la data non è stata ancora ufficializzata) saranno chiamati alle urne per eleggere i nuovi sindaci ed i Consigli comunali, sono tre: Iglesias, Teulada e Fluminimaggiore.

Oggi concentriamo la nostra attenzione su Iglesias, il Comune più grande, fino ad alcuni anni fa capoluogo, insieme a Carbonia, della provincia di Carbonia Iglesias.

La campagna elettorale è già iniziata da tempo e, rispetto a cinque anni fa, nel panorama politico cittadino c’è una sostanziale novità che promette di rivoluzionare gli equilibri: la presenza del Movimento 5 Stelle. Nel 2013 il Movimento 5 Stelle non si presentò alla competizione elettorale per dissidi interni agli attivisti, ma questa volta dovrebbe esserci e, stando ai risultati delle recenti elezioni Politiche, molto agguerrito, deciso a conquistare la guida del Comune per i prossimi cinque anni.

I numeri emersi sono clamorosi e, seppure le elezioni Amministrative siano profondamente diverse rispetto alle Politiche, i numeri e la recente esperienza vissuta dalla vicina Carbonia, inducono a profonde riflessioni.

Nei collegi uninominali della Camera e del Senato, il M5S il 4 marzo a Iglesias ha raggiunto rispettivamente il 46,30% e il 46,31%; il PD, alla guida della città con la Giunta del sindaco Emilio Gariazzo, ha registrato un risultato assai negativo, rispettivamente l’11,82% alla Camera e l’11,83% al Senato.

Forza Italia ha raggiunto il 12,63% alla Camera e l’11,99% al Senato; la Lega, con il Psd’Az, l’8,77% alla Camera ed il 9,99% al Senato; l’Udc il 5,95% alla Camera ed il 4,20% al Senato; Fratelli d’Italia il 3,07% alla Camera ed il 4,15% al Senato; Liberi e Uguali il 3,32% alla Camera ed il 3,13% al Senato.

Va detto che cinque anni fa il centrodestra si presentò alle elezioni con una lista civica, Piazza Sella, che raggiunse il ballottaggio con il candidato sindaco Gian Marco Eltrudis che perse di misura lo scontro con Emilio Gariazzo: 51,68% contro 48,32%.

Oggi c’è già in campo una candidata a sindaco, Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias (espressione dei Riformatori sardi, cinque anni alleata con il centrosinistra e poi passata all’opposizione nel corso della consiliatura e, a livello regionale, da anni componente della coalizione di centrodestra), che ha anche il sostegno della lista del Partito Comunista del consigliere Alberto Cacciarru. Nei prossimi giorni potrebbero esserci novità dagli altri schieramenti, perché il tempo stringe e le scadenze per le Amministrative sono ormai alle porte.

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Otto consiglieri di opposizione, primo firmatario e presentatario Luigi Biggio (gli altri firmatari sono Gian Marco Eltrudis, Vito Didaci, Simone Saiu, Valentina Pistis, Giorgio Carta, Alberto Cacciarru ed Andrea Pilurzu), hanno presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale Mauro Usai e al sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, per la sistemazione di uno sportello bancomat nella frazione di Nebida.

«Da tempo gli abitanti di Nebida lamentano un annoso disservizio riconducibile alla mancanza di uno sportello bancomat nella frazione che risulta essere la porta verso il mare della città di Iglesias – si legge nella mozione -. Di fatto lo sportello più vicino per poter effettuare un prelievo di contante risulta essere quello situato in Gonnesa, a 9 km di distanza molti dei quali da percorrere sulla S.P. n. 83, non certo un’arteria particolarmente scorrevole. Nei mesi estivi il problema si ripercuote anche sui numerosi turisti che frequentano la location attratti dalla bellezza del litorale e dai meravigliosi scenari minerari, Porto Flavia su tutti.»

Considerato che la frazione di Nebida risulta essere la più popolosa tra quelle di Iglesias, equiparabile a molti comuni autonomi per estensione e numero di abitanti residenti e preso atto della vocazione turistica della frazione e della volontà di questa amministrazione di renderla sempre maggiormente appetibile in questo senso, la mozione, se approvata, impegnerà il sindaco e la Giunta «a contattare ufficialmente degli istituti di credito interessati al fine di richiedere l’installazione, nella frazione di Nebida, di uno sportello automatico bancomat per il prelievo di denaro contante».

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Sabato 8 aprile 2017, alle ore 11,00, in via Gramsci, presso la Biblioteca comunale, a Iglesias, si terrà una conferenza stampa del consigliere regionale Gianluigi Rubiu e dei consiglieri comunali Gian Marco Eltrudis, Giorgio Carta, Andrea Pilurzu, Piero Carta, Angela Scarpa e del presidente di Progetto per Iglesias Maurizio Cerniglia, sulle problematiche legate ai lavoratori di Casa Serena e agli assistenti degli scuolabus. Alla conferenza stampa parteciperanno le lavoratrici e i lavoratori.

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Domani, venerdì 31 marzo, alle ore 12,00, di fronte a Casa Serena, a Iglesias, si terrà una conferenza stampa con il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale e consigliere comunale Gianluigi Rubiu, i consiglieri comunali Gian Marco Eltrudis, Giorgio Carta, Andrea Pilurzu, Piero Carta, Angela Scarpa e il presidente di “Progetto per Iglesias” Maurizio Cerniglia, sui problemi legati alla presenza dei migranti nella città di Iglesias.

La conferenza stampa è stata convocata dopo l’annuncio dell’ormai certa riconversione dell’ex carcere in centro per l’accoglienza dei migranti e le voci ricorrenti sulla possibile trasformazione della stessa Casa Serena in centro di accoglienza per migranti.

L’ingresso dell’ex carcere di Iglesias.

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«Un rimpasto degno della peggior prima Repubblica. Il Sindaco ha tradito il patto con i cittadini.»

Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias, è durissima sulla nascita della nuova Giunta Gariazzo.

«Non nominerò uomini e donne di partito, aveva tuonato in campagna elettorale, sarò libero di fare le mie scelte. A due anni dal termine della consiliatura – conclude Valentina Pistis – il sindaco Gariazzo nomina ben quattro assessori, uno per ciascuna corrente del PD; intanto la città rimane in balia del mal governo.»

Ricordiamo che la lista Cas@ Iglesias faceva parte della coalizione di centrosinistra che il 26 e 27 maggio 2013 candidò a sindaco Emilio Gariazzo, contribuendo in misura determinante alla sua elezione, come emerge chiaramente dai numeri. Emilio Gariazzo, infatti, al primo turno sfiorò l’elezione diretta, con 7.839 voti, il 49,60%, contro i 7.186 voti, il 45,47%, di Gian Marco Eltrudis, il candidato della coalizione di centrodestra, formata dalla lista Piazza Sella e da quella del Popolo delle Libertà; Emilio Gariazzo vinse poi il ballottaggio con 7.216 voti, il 51,68%, contro i 6.747 voti, il 48,82% di Gian Marco Eltrudis. La lista Cas@ Iglesias al primo turno ottenne 1.131 voti, il 7,61%, eleggendo due consiglieri. Nel corso della prima parte della consiliatura i rapporti tra la lista Cas@ Iglesias, ispirata dai Riformatori Sardi, e i partiti del centrosinistra, in particolare il Partito Democratico, si sono incrinati, fino alla rottura definitiva con il passaggio all’opposizione, divenuta via via sempre più critica.

Valentina Pistis 1230 copia

Valentina Pistis 1230 copia

Nessuno ne parla ancora ufficialmente, ma i toni dello scontro tra i consiglieri del gruppo Cas@ Iglesias e il Partito Democratico, prima forza consiliare che esprime anche il sindaco, Emilio Gariazzo, hanno aperto di fatto la crisi nella maggioranza di centrosinistra al comune di Iglesias, a poco più di un anno e mezzo dall’elezione del sindaco (26 maggio 2013) e dall’insediamento del Consiglio comunale (28 giugno 2013).

Per capire meglio quanto oggi siano distanti le due posizioni politiche, pubblichiamo l’intervento integrale fatto da Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias, durante l’ultima riunione del Consiglio comunale, dedicata al dibattito sullo stato di attuazione del Piano Sulcis, in presenza del coordinatore dello stesso, Tore Cherchi, ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias.

«Grazie.
Grazie di cuore a tutte le donne e gli uomini che questa sera hanno deciso, con consapevolezza, di partecipare a questo Consiglio comunale.
Queste persone sono la dimostrazione che il ragionamento e l’approfondimento dei temi, anche scomodi, paga sempre.
Non lasciatevi intorpidire, non aspettate che gli altri prendano decisioni al posto vostro.
Il dialogo e il confronto sono necessari in politica come nella vita quotidiana.
Vedendovi, qui, questa sera non posso che farmi contagiare dalla vostra determinazione.
E’ arrivato il momento di dire la verità, tutta la verità in merito al Piano Sulcis e a tutto ciò che vi ruota intorno.
Non possiamo più tacere. Non vogliamo più tacere.
Occorre fare chiarezza.
Occorre dire che i fondi del Piano Sulcis, sono praticamente inesistenti, così come le opere da realizzare.
L’Alcoa è chiusa, per l’Eurallumina e per l’Ila, sinceramente, non si intravede alcuna ripartenza, arriverà il turno della Carbosulcis e della Centrale Enel. Insomma un’ecatombe di industrie.
A cui, la politica regionale e nazionale, risponde con un Piano, vuoto e inconsistente.
Il Piano Sulcis finora non ha prodotto nemmeno un posto di lavoro.
Le procedure appaiono inesistenti, all’orizzonte solo ed esclusivamente ghiotte speculazioni ministeriali e non solo.
Speculazioni approvate e certificate da una parte della politica isolana.
Il progetto speculativo del biofuel dei signori Mossi & Ghisolfi è la prova di ciò che sto affermando.
Quel progetto è inaccettabile. Più tardi spiegherò perché.
Non credo che favorendo l’insediamento dei produttori di canne si possa rilanciare il nostro territorio.
Finora niente è stato fatto per risolvere il problema del costo dell’energia, della ripresa produttiva, ancor meno, ahimé, si è fatto per le bonifiche ambientali.
Il gruppo che rappresento, Cas@ Iglesias, lo grida ad alta voce quotidianamente.
La questione ambientale non è più rinviabile.
Non possiamo continuare a traccheggiare sulla salute della popolazione. E mi dispiace contraddirla, ing. Cherchi. Lei ha appena affermato che prima di tutto viene il lavoro, io dico con assoluta determinazione che prima di tutto viene la salute. Senza la salute non può esserci lavoro.
Il report del ministero dell’Economia sul Piano Sulcis, redatto dall’Uver Unità di verifica degli investimenti pubblici, per usare un eufemismo, fa paura.
Certifica sostanzialmente che il Piano Sulcis è un imbroglio di stato.
Procedure inesistenti, progetti irrealizzabili, in molti casi non è stata indicata nessuna tempistica; opere iniziate anni fa e addirittura opere dichiarate concluse, tutte inserite nel piano fantastico del Sulcis.
Fondi stanziati da delibere di Giunta regionale del 2009, 2010, 2011, delibere Cipe del 2011, fondi Fesr 2007-2013. Insomma, fondi vecchi, già stanziati in passato, che non hanno nulla a che fare con il fantomatico Piano Sulcis.
A certificare ciò che sto affermando sono i funzionari del ministero che hanno effettuato i sopralluoghi.
Nel report si evince con chiarezza che in numerosissimi casi, non esiste alcuna procedura in essere.
Alcuni esempi.
Sulla portualità i fondi sono ridicoli, la progettazione è pressoché tutta preliminare o studi di fattibilità da eseguire.
Al progetto dell’impianto fognario di Sant’Antioco manca persino la localizzazione, la variante urbanistica e la stima dei costi. Per non parlare del collegamento all’isola di Sant’Antioco, pare non abbiamo ancora scelto se costruire un ponte o un tunnel… una cosetta da poco conto…
Il progetto che riguarda il tratto di strada Carbonia-Giba è stato definito con un laconico “bassa affidabilità”.
Per non parlare della scelta di abbandonare il progetto GALSI, ossia il progetto relativo al Gasdotto che avrebbe dovuto collegare l’Algeria alla Sardegna e all’Italia. Cancellato.
Insomma, più che un piano di rilancio, mi pare un libro dei sogni. Anzi, oserei dire, un libro che procura i incubi.
Altro esempio su tutti, miniera di Orbai, inizio lavori 2006, oggi siamo all’analisi del rischio, manca il dimensionamento economico. In sostanza, la procedura è indefinita, siamo in alto mare.
Risultano iscritti progetti iniziati del 2006, alcuni addirittura conclusi; progetti del 2007 conclusi nel 2012 inseriti nel piano.
Per quale motivo mi chiedo?
Come fanno a far parte di questo piano?
Per la maggior parte dei progetti la fine lavori indicata nel report è il 2014. Ossia, l’anno appena concluso. Nessuna traccia di inizio e fine cantiere. Senza contare tutti quelli che si sarebbero dovuti concludere nel 2013 e non sono nemmeno iniziati.
Insomma, una vergogna inaudita, l’ennesimo inganno in danno ai sulcitani.
Ma veniamo alla chimica verde e alla coltivazione della canna per la produzione di bioetanolo a Portovesme.
L’impatto ambientale è fortissimo, devastante.
Numeri da capogiro.
300 milioni di euro di investimento.
80mila tonnellate di carburante prodotto all’anno.
Il progetto, del gruppo Mossi & Ghisolfi, (colosso da 3 miliardi di dollari di fatturato all’anno), ha bisogno di un’area industriale attrezzata, di un porto (già esistenti a Portovesme) e di 5.000 ettari di terreno da coltivare a canne, nel raggio di 70 chilometri.
Ha inoltre bisogno di un sostegno finanziario dello Stato, della Regione elevatissimo, non ultimi i 900 milioni chiesti all’Unione europea per finanziarie le bioraffinerie, a tal proposito, vi invito a prendere visione del Piano Juncher.
Insomma Mossi & Ghisolfi oltre ad essere sponsor delle campagne elettorali del premier Renzi e quindi suoi “grandi elettori” evidentemente sono pure simpatici ai governatori regionali che non battono ciglio in merito allo scellerato progetto.
Ricordo che le canne sono una specie infestante che muta il regime ecologico del territorio, rendendolo più arido e soggetto agli incendi.
E’ una specie altamente infiammabile e questo le consente, essendo una specie pirofila, di imporsi a discapito delle altre piante.
Modifica l’ecologia della zona, sottrae acqua in grandi quantità e elementi nutritivi al terreno.
Insomma, all’inquinamento devastante prodotto dall’attività mineraria e dalle industrie, viene associato il rischio di una probabile desertificazione.
E’ chiaro che in Sardegna abbiamo bisogno di tutto fuorchè di piante che favoriscano incendi e aridità dei suoli.
Non possiamo rischiare di lasciare spazio al fenomeno c.d. di “land grabbing”, tipico dei paesi poveri del terzo mondo.
Le multinazionali, come quelle di Mossi & Ghisolfi, acquistano i terreni dai coltivatori, ormai stremati dalle innumerevoli tasse statali, non ultima, l’IMU sui terreni agricoli, per trasformare i nostri terreni nell’ennesima monocoltura di canne o cardi, come sta accadendo dall’altra parte dell’isola.
Non ultimi altri due punti oscuri, ossia l’impianto a biomasse nella zona industriale di Iglesias, a pochi passi dal centro abitato e la centrale termoelettrica per realizzare carbone Sulcis “pulito” dotata di una sezione di cattura e stoccaggio nel sottosuolo di CO2.
Sulla questione energia, dobbiamo necessariamente cambiare marcia, registro. L’andazzo è chiaro, vogliono rendere la Sardegna sempre più dipendente dal resto d’Italia. Visto anche la scelta relativa al piano di dismissione della centrale Enel. Ad oggi non esiste un solo contratto bilaterale per salvare le industrie e la responsabilità è politica, non certamente dell’Enel.
Siamo qui, non per valutare le chiacchiere, siamo qui per leggere la realtà.
E la realtà è sotto gli occhi di tutti, le fabbriche sono chiuse e le bonifiche completamente assentiper chiare incapacità politiche di ieri e di oggi.
Sembra quasi che la nostra isola, la nostra agricoltura sia impossibilitata a puntare ad un futuro basato su uno sviluppo sostenibile, moderno, sui prodotti dell’agroalimentare di qualità.
Alla faccia di Milano e del tema dell’Expo 2015…
Alle condizioni ambientali e sanitarie nelle aree industriali e minerarie, già così precarie, occorre opporre un sistema produttivo innovativo sostenibile; occorre puntare sull’immediata bonifica dei siti contaminati.
Occorre opporre una politica virtuosa, di qualità, tesa alla sovranità alimentare, funzionale alle esigenze di coloro i quali abitano i territori. Una politica che favorisca la riappropriazione da parte delle comunità locali della gestione dei luoghi.
Anche per questo motivo, in questa sede, il gruppo che rappresento, vuole proporre una bozza di piano alternativo al Piano Sulcis, basato su quattro direttive.
Bonifiche ambientali e piano straordinario di recupero produttivo delle discariche.
Come già anticipato le bonifiche ambientali non possono più aspettare, ne va della salute di queste e delle future generazioni.
Le discariche minerarie abbandonate del Sulcis Iglesiente sono innumerevoli, contengono ancora quantità elevate di Piombo e Zinco. Quantitativi che consentirebbero di progettare un piano economico per rilanciare l’intero territorio. Tutto ciò coinvolgendo l’università di Cagliari e facendo ripartire i corsi di Scienze dei materiali di Monteponi. Rilanciando l’IGEA e il Parco Geo Minerario, prima che sia troppo tardi.
Pianificazione territoriale, paesaggistica e urbanistica.
Predisposizione di un Piano strategico, vero, di sviluppo territoriale che possa essere recepito immediatamente, offrendo riequilibrio territoriale e nuove opportunità per il turismo e la ricettività, tenendo sempre ben presente la tutela ambientale e paesaggistica.
Interventi infrastrutturali e collegamenti – Questione energetica/definizione di accordi bilaterali:
– strada ss. 126 a quattro corsie;
– interventi sui porti;
– intervento di connessione dei bacini idrografici del Sulcis con i sistemi del Tirso e del Flumendosa al fine di garantire l’approvvigionamento idrico e irriguo costante dell’intero territorio.

Poli produttivi di eccellenza agricola.
Individuazione di filiere produttive di eccellenze agricole che possano valorizzare al meglio le caratteristiche dei terreni del Sulcis Iglesiente. Ricordo che, solo nel Sulcis si possono trovare quei vitigni europei originari, derivanti da una antichissima e storica tradizione vitivinicola.
Pensiamoci,
pensiamoci bene, prima di trasformare la nostra isola in un campo sterminato di canne.
Le canne utilizziamole solo ed esclusivamente per costruire launeddas. Che è meglio.
Pensiamo al patrimonio di archeologia mineraria che ci resta. Pensiamo all’ambiente sconfinato e paradisiaco tipico della nostra isola. Proviamo seriamente a valorizzarlo, prima che cada definitivamente in rovina.»

 

Il gruppo Cas@ Iglesias conta su due consiglieri, Valentina Pistis e Giorgio Carta, in una maggioranza composta da 15 consiglieri.

PD 8 consiglieri: Mauro Usai, presidente; Franca Maria Fara, vicepresidente; Francesco Melis, capogruppo; Carla Cicilloni; Daniele Reginali, segretario provinciale; Ubaldo Scanu, segretario cittadino; Claudia Caschili; Marco Loddo.

Cas@ Iglesias 2 consiglieri: Valentina Pistis, capogruppo; Giorgio Carta.

Il Tuo segno per Gariazzo 2 consiglieri: Pietro Serio, capogruppo; Pierina Chessa.

Sinistra Ecologia Libertà 2 consiglieri: Simone Pinna, capogruppo; Franco Tocco.

Uniti per Iglesias 1 consigliere: Alberto Cacciarru, capogruppo.

La minoranza di centrodestra conta su 9 consiglieri.

Piazza Sella 7 consiglieri: Gian Marco Eltrudis, capogruppo; Gianluigi Rubiu; Pietro Carta; Vito Didaci; Angela Scarpa; Andrea Pilurzu; Giuseppe Pes.

P.D.L. dal 5/02/2014 ForzaItalia 2 consiglieri: Luigi Biggio, capogruppo; Gianfranca Mannu.

Il Consiglio comunale di Iglesias.

Il Consiglio comunale di Iglesias.

Torna a riunirsi questo pomeriggio, alle 17.00, il Consiglio comunale di Iglesias, convocato dal presidente, Mauro Usai.

All’ordine del giorno sono inseriti i seguenti punti:

– interrogazione orale urgente presentata dal consigliere comunale Andrea Pilurzu (Udc), in merito alla sede del Centro antiviolenza sulle donne;

– interpellanza a carattere d’urgenza, sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani, e in particolare sui centri di raccolta;

1. Proposta n° 6 del 19 luglio 2013 su “individuazione competenze delle Commissioni consiliari permanenti”;

2. Proposta n° 5 del 2 luglio 2013 su “approvazione termini per il versamento del tributo comunale sui rifiuti e i servizi (Tares) relativi all’anno 2013”;

3. Proposta n. 7 del 22 luglio 2013 su “approvazione definitiva della variante al Piano particolareggiato denominato Fragata Nord”;

– ordine del giorno sull’attivazione degli sportelli antiviolenza nel territorio nazionale;

– mozione presentata dai capigruppo consiliari Gian Marco Eltrudis (Udc) e Luigi Biggio (Pdl) in merito alla riduzione delle indennità;

– mozione presentata dal gruppo consiliare Piazza Sella in merito al Parco Geominerario Unesco.

 

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Gian Marco Eltrudis.

Gian Marco Eltrudis, nuovo Capo di Gabinetto dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione.

Gian Marco Eltrudis è il nuovo Capo di Gabinetto dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

43 anni, laureato in Economia, specializzazione in Politica economica all’Università degli studi di Cagliari con 110/110 e lode, Gian Marco Eltrudis è stato candidato a sindaco della coalizione di centrodestra alle recenti elezioni amministrative del Comune di Iglesias ed ha perso il ballottaggio con il candidato a sindaco della coalizione di centrosinistra, Emilio Gariazzo, ottenendo il 48,32% dei voti.

Nella scorsa consiliatura è stato assessore al Bilancio e alle attività produttive nella Giunta Perseu.