22 November, 2024
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A seguito dei rilievi formulati dai tecnici del ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Direttore a scavalco, ing. Gian Nicola Cossu, ha rassegnato le dimissioni dall’incarico attribuito con atto deliberativo n. 7 del commissario straordinario Leonardo Deri lo scorso 15 febbraio.

La Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare a seguito della nomina dell’ing. Gian Nicola Cossu si è espressa in termini ostativi rilevando che: «L’assunzione dell’incarico di direzione dell’Ente Parco da parte di un dirigente del Comune che già ricopre le funzioni Direzione della Tutela e dello sviluppo Territoriale e ad interim la Direzione Opere Pubbliche, potrebbe comportare l’insorgenza di problematiche nell’ambito delle previste attività di rilascio nullaosta». 

La delibera è stata precauzionalmente annullata e, pertanto, il commissario straordinario Leonardo Deri ha attivato le procedure per l’individuazione di un Direttore facente funzioni scelto tra il personale di livello apicale dell’Ente Parco. Compatibilmente con i tempi di espletamento della procedura, il nuovo Direttore f.f. dovrebbe essere nominato entro la tarda mattinata di domani.

 

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Parte dalla nomina dell’ingegner Gian Nicola Cossu nuovo dirigente apicale dell’Ente Parco, una nuova stagione di collaborazione con l’Amministrazione comunale di La Maddalena: un percorso condiviso per rilanciare e costruire il futuro dell’Arcipelago. La richiesta del commissario straordinario Leonardo Deri di individuare il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune come direttore a scavalco dell’Ente Parco, favorevolmente raccolta dal Sindaco Luca Montella e dall’amministrazione, evidenzia una comune volontà di collaborazione tra le due istituzioni. L’impegno specifico rivolto al perseguimento di obiettivi condivisi trova una sintesi operativa nell’individuazione di un dirigente comune che possa raggiungere risultati utili a entrambe le amministrazioni. Il superamento del difficile rapporto tra Parco e Comune è la base di partenza necessaria per la valorizzazione del Parco come soggetto motore di sviluppo e come valore aggiunto offerto alla comunità locale.

«Appena insediatomi – spiega il comandante Deri – ho affermato che fosse necessario in primis una riorganizzazione dell’Ente Parco. C’era pertanto la necessità di nominare un manager pubblico per superare tutte le inefficienze che hanno caratterizzato in questi anni il funzionamento di questa amministrazione. Pur ringraziando i dipendenti e in particolare coloro che hanno ricoperto fino ad oggi il ruolo di direttore facente funzioni – sottolinea il commissario dell’Ente Parco – era corretto nominare una figura professionalmente qualificata per rivedere la macchina amministrativa e la capacità di spesa di un Ente che può essere un motore per l’economia maddalenina nel rispetto delle norme di tutela ambientale e della missione attribuitagli per legge. È evidente – aggiunge il commissario dell’Ente Parco – che il dirigente non potrà incorrere in alcun conflitto d’interesse nel momento in cui gli organismi di indirizzo sono, per il comune il Sindaco e il Consiglio comunale mentre per l’Ente Parco il Commissario, pertanto lo stesso dovrà necessariamente rispondere alle indicazioni ricevute da questi organi. Il sacrificio chiesto al Comune potrà essere senz’altro un investimento per il futuro cercando di superare criticità annose.»

Un’esplicita volontà di collaborazione manifestata pubblicamente anche dal sindaco Luca Montella che ha espresso, in una nota inviata al ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e all’assessorato all’Ambiente della Regione Sardegna, l’importanza del passaggio amministrativo.

«E’ un messaggio chiaro alle superiori e onorevoli istituzioni regionali e nazionali, una occasione storica per questa comunità – scrive il sindaco Luca Montella – sostituire anni di inutile conflitto con l’opportunità di consentire al Comune e al Parco di lavorare finalmente in sinergia negli interessi reciproci. Una linea di partenza superata la quale si entra in quel percorso che consiste nella corsa a risolvere i problemi assieme e definitivamente.»

L’incontro con i giornalisti è stato inoltre l’occasione per concludere la vicenda rappresentata dal Piano di gestione Sic – Zps “Arcipelago di La Maddalena” e del suo regolamento. Lo scorso 15 Febbraio a firma del Commissario straordinario, è stata pubblicata la deliberazione che rettifica la precedente n. 31 del 22 novembre 2016 approvata dal Consiglio direttivo stralciando dal testo le Schede d’azione recanti la “Regolamentazione degli usi e delle attività nel sito” e gli ambiti di applicazione del regolamento stesso. Il superamento del regolamento SIC- ZPS non condiviso con la comunità locale rimanda la discussione rispetto alle norme da osservare all’interno del perimetro del Parco nazionale all’approvazione del Piano del Parco e del relativo regolamento: strumenti fondamentali e indispensabili di governo del territorio, previsti dalla legge quadro delle aree protette e dai quali non si potrà assolutamente prescindere.

L’impegno del commissario Leonardo Deri lo ha portato dapprima ad un confronto con i tecnici del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, successivamente con quelli dell’assessorato regionale all’Ambiente per individuare una soluzione positiva rispetto ad una vicenda che aveva creato fortissimi malumori in seno alla comunità maddalenina. A risultato ottenuto il Commissario ha voluto esprimere la soddisfazione per essere riusciti a superare un problema di non poco conto:

«La disponibilità dei tecnici del ministero dell’Ambiente prima e di quelli della Regione Sardegna in una fase successiva ci ha consentito di superare l’impasse legata all’approvazione del Piano SIC – ZPS con all’interno un regolamento non condiviso con la comunità – spiega Leonardo Deri -. Abbiamo lavorato intensamente in queste settimane per trovare una soluzione riuscendo a superare le diverse difficoltà di natura amministrativa che abbiamo incontrato. La discussione rispetto agli strumenti di gestione del territorio del Parco non è chiusa, ma semplicemente rinviata al momento di stesura del Piano e del regolamento del Parco. Una discussione che dovrà essere il più possibile aperta e partecipata.»