22 November, 2024
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Paolo Maninchedda ha vinto, com’era ampiamente prevedibile, le Primarias del Partito dei Sardi per la scelta del candidato governatore per le elezioni regionali del prossimo mese di febbraio.

I votanti sono stati ben 18.605 tra i 20.455 iscritti al voto, nei seggi aperti dal 6 dicembre scorso alle 18.00 di ieri, 16 dicembre.

L’ex assessore regionale dei Lavori pubblici, 57 anni il prossimo 28 dicembre, ha ottenuto 15.452 voti. Alle sue spalle, nell’ordine, gli altri quattro candidati: Matteo Murgia, 1.024 voti; Antonio Sardu 1.011; Giovanni Pannunzio 343; Gian Paolo Casula 335. 440 le schede bianche

Paolo Maninchedda è così il quinto candidato alla carica di governatore. Il sesto lo esprimerà la lista Sardi Liberi nata dall’accordo raggiunto tra Unidos, Progres ed alcuni ex esponenti del Partito Sardo d’Azione.

Contestualmente all’indicazione del candidato governatore, le Primarias del Partito dei Sardi prevedevano anche un voto per il referendum sulla Nazione Sarda: «È condiviso che il popolo sardo, con la sua millenaria storia mediterranea ed europea, ha diritto ad autodeterminarsi, vale a dire a scegliere pacificamente le proprie forme di autogoverno. A partire da questa consapevolezza, ritieni che si possa affermare quanto segue? “La Sardegna è una nazione, cioè una comunità portatrice di diritti e interessi propri, che in quanto tale necessita di maggiori poteri per interpretarli, difenderli, affermarli”».

Hanno votato 18.552 dei 20.610 iscritti al voto. Il Sì ha ottenuto 17.725 voti, il No 396. 431 le schede bianche.

 

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Domani, martedì 4 dicembre, gli iscritti abilitati a votare sulla piattaforma Rousseau residenti in Sardegna, saranno chiamati a scegliere il candidato presidente del Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni regionali. L’annuncio ufficiale è stato pubblicato stamane nel sito www.ilblogdellestelle.it , nel quale si ricorda che, da Statuto, possono votare gli iscritti entro il 22 giugno 2018 con documento certificato.
I 5 candidati che sono risultati più votati al termine del primo turno ed ammessi al secondo turno di ballottaggio, sono (in ordine alfabetico): Cherchi Marcello, Desogus Francesco, Forcillo Donato, Mandas Gianluca e Sulis Anna. I partecipanti al primo turno erano 26.
Ogni iscritto avrà a disposizione una preferenza.
La votazione è attiva sulla piattaforma Rousseau, nella giornata di domani, dalle ore 10.00 alle 19.00.
I risultati, con l’indicazione del candidato governatore del Movimento 5 Stelle, che prenderà il posto di Mario Puddu, vincitore della prima consultazione tra gli iscritti e poi uscito di scena per rinuncia spontanea, a seguito della condanna ad un anno inflittagli dal Tribunale di Cagliari, per una vicenda di abuso d’ufficio, in riferimento ad una vicenda verificatasi quando era sindaco di Assemini, dovrebbero conoscersi già in serata.
Il candidato del Movimento 5 Stelle a governatore della Sardegna sarà il quarto, dopo Andrea Murgia per Autodeterminatzione, il senatore sardista Christian Solinas per la coalizione di centrodestra ed il sindaco di Cagliari Massimo Zedda per la coalizione di centrosinistra.
I candidati alla carica di governatore dovrebbero essere sei. Dal 6 al 16 dicembre il Partito dei Sardi sceglierà il suo con le “Primarias” (i candidati sono cinque: Gian Paolo Casula, Paolo Maninchedda, Matteo Murgia, Giovanni Panunzio ed Antonio Sardu). Mauro Pili dovrebbe scendere in campo, infine, come cinque anni fa, con il suo movimento Unidos, questa volta, con ogni probabilità, alleato con alcuni movimenti che si battono per l’autonomia della Sardegna.

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Il Partito dei Sardi sceglierà con le “Le Primarias – Primarie Nazionali Sarde”, dal 6 al 16 dicembre, il candidato alla presidenza della Regione Sardegna per le elezioni in programma nel prossimo mese di febbraio.

I candidati alle “Primarias” sono cinque (vedi scheda allegata).

«Le “Primarias – Primarie Nazionali Sarde” vogliono essere un grande momento di partecipazione, dibattito, mobilitazione popolare dei sardi attorno alla definizione non solo di una candidatura per la presidenza della RAS ma ancor prima di una visione della Sardegna, della sua identità politica, dei suoi poteri istituzionali, delle soluzioni da elaborare e mettere in pratica per cambiare e migliorare radicalmente la vita dei sardi.»
Si vota presentandosi ai seggi con un documento di identità. Possono votare tutti coloro che abbiano compiuto i 18 anni di età. Si voterà on line ed «il voto sulla Nazione Sarda» verrà esteso a coloro che hanno compiuto 16 anni e ai sardi nel mondo.