22 November, 2024
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La defezione del sassofonista svedese Mats Gustafsson ha costretto gli organizzatori del 35° Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” a modificare il programma della terza serata. L’associazione culturale Punta Giara ed il direttore artistico Basilio Sulis hanno elaborato una modifica per la serata di oggi che avrà comunque grandissimi protagonisti. Aprirà Giancarlo Schiaffini, con il suo “Pinocchio Parade”, come già da calendario, mentre il secondo set vedrà salire sul palco il duo formato dal pianista Alexander Hawkins e dal batterista Hamid Drake per un esclusivo progetto elaborato per il Festival. I due musicisti sono stati protagonisti già ieri sera di due concerti straordinari: il primo in un “solo”, il secondo in trio con il sulcitano Alberto Balia ed il siciliano Alfio Antico.

     

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Domenica ritorna Interzone, una giornata per ricordare l’eclettica figura di Roberto Pellegrini. Dalle 11.00 alle 21.00, nei diversi spazi del Conservatorio, appuntamento con concerti di musica contemporanea, elettronica, jazz, teatro musicale e installazioni audio-video.

Una giornata di musica, volta interamente alla ricerca e alla sperimentazione, per ricordare, a quattro anni dalla scomparsa, Roberto Pellegrini, musicista ecelettico che ha dedicato la sua vita allo studio e all’insegnamento delle percussioni.

L’appuntamento è domenica 13 maggio, negli spazi del Conservatorio di Cagliari (in piazza Porrino) quando, dalle 11.00 alle 21.00, si svolgerà l’edizione 2018 della rassegna “Interzone”.

Grazie alla generosa partecipazione di tutti gli allievi, musicisti, docenti ed amici a Roberto Pellegrini legati, la manifestazione punta a far vivere la sua idea di un Conservatorio aperto al pubblico ed alla città e a dar seguito alle sue idee d’innovazione, nel solco del percorso professionale e umano da lui tracciato.

Attraverso le classi dei dipartimenti di percussioni, di jazz e di musica e nuove tecnologie, il musicista sarà ricordato nella maniera che a lui sarebbe piaciuta: un programma ricco di eventi volto alla sperimentazione ed alla divulgazione delle nuove pratiche musicali, proponendo concerti di musica contemporanea, teatro musicale, musica elettronica, jazz e installazioni audio-video.

Diplomato al Conservatorio di Cagliari, prima in contrabbasso poi in strumenti a percussione, Roberto Pellegrini è sempre stato un artista attivissimo nel mondo del jazz, dell’improvvisazione e della musica contemporanea. Negli anni ha collaborato con compositori e interpreti di altissima levatura – tra i quali Mauricio Kagel, James Wood, David Cossin, Giancarlo Schiaffini, Michiko Hirayama, Lester Bowie, Furio Di Castri, Paolo Fresu, Enrico Rava – intervenendo in numerosi festival internazionali e divenendo con la sua gentilezza e professionalità un riferimento imprescindibile in Sardegna.

Ha ricoperto il ruolo di docente di percussioni e di batteria jazz prima nel Conservatorio di Sassari poi in quello di Cagliari, creando nell’isola una moderna scuola di percussionisti, che ha formato e continua a formare ottimi professionisti. Musicista, percussionista ed improvvisatore moderno, versatile e colto, era capace di esprimersi e di comunicare in qualsiasi ambito musicale; i suoi molteplici interessi spaziavano dal cinema alla letteratura e all’arte.

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Dopo il successo delle prime due serate che hanno visto alternarsi sul palco prima il solo di Evan Parker ed il jazz contemporaneo ed elettronico della band Nu Grid, poi il solo di Rob Mazurek, il progetto “Carved in the Air” di Keith Tippett e il concerto del quintetto di Evan Parker, questa sera il palco del Nuraghe ospiterà due concerti di rara intensità artistica. L’atto di apertura spetta a Graham Haynes, grandissimo cornettista e compositore che ha spinto i confini del jazz verso una dimensione elettronica e contemporanea. Dopo il concerto con i Nu Grid, Haynes si produrrà in un solo che spingerà il suono oltre la concezione classica del suono stesso.

Di seguito, sul palco della Piazza del Nuraghe, sarà il turno di Evan Parker e del suo Large Ensemble. Progetto originale allestito in esclusiva per il nostro Festival, il Large Ensamble vuole rendere omaggio al compositore californiano. Parker, che ha lavorato in diverse occasioni con Butch e nel 2010 proprio a Sant’Anna Arresi, ha colto al volo l’idea di realizzare un progetto sull’improvvisazione guidata di Morris costruendo un ensemble composto da musicisti di rango internazionali, tra gli altri, Peter Evans, Hamid Drake, Giancarlo Schiaffini e John Edwards.

La conferenza stampa per il nuovo disco di Evan Parker prevista per il 1 settembre è stata spostata a stamane, 3 settembre, per la presentazione di tutti i progetti discografici e fotografici ispirati a Butch Morris e prodotti in collaborazione con l’Associazione Culturale Punta Giara. Per volere di Evan Parker, Rob Mazurek e Luciano Rossetti la presentazione dei lavori è stata organizzata in comune, proprio per rendere un omaggio forte e concreto alla memoria ed al lavoro del Maestro californiano. L’evento, come previsto, con la presenza degli autori, è stato programmato per questa mattina presso l’aula consiliare del comune di Sant’Anna Arresi.

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Cagliari 7

Entrano nel vivo a Cagliari le celebrazioni per il 70° anniversario della liberazione dal nazifascismo, promosse dal Comitato 25 Aprile. Al tradizionale corteo del 25 aprile (che sabato si snoderà per le vie cittadine, da piazza Garibaldi a piazza del Carmine) si aggiungeranno mostre, concerti e dibattiti, in un cartellone di iniziative che proseguirà poi per tutto il mese.

Tre gli appuntamenti in programma venerdì 24. A Quartu Sant’Elena l’associazione Chenàbura e l’Associazione Autonoma Partigiani Sardi organizzano l’incontro su “Emilio Lussu e le leggi razziali”. Appuntamento alle ore 9.30 nella sala del Consiglio comunale. Dopo il saluto del presidente del Consiglio comunale, del sindaco e dell’assessore alla cultura, interverranno Mario Carboni (presidente dell’associazione Chenàbura), Alessandro Matta (direttore dell’associazione Memoriale Sardo della Shoah) e il presidente dell’Uaps Franco Boi. Sono previste letture a cura di Carlo Antonio Angioni, coordina l’iniziativa Tore Amos Pirino.

A Cagliari, alle ore 18.00, si inaugura nel centro d’arte “Il Ghetto” (in via Santa Croce 18) la mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista”, una personale dedicata ad uno straordinario testimone del Novecento. Nato a Sassari nel 1918 ma cresciuto a Cagliari, trasferitosi a Verona dove diviene a membro del CLN cittadino, incarcerato in Italia, viene deportato nei lager nazisti di Flossenburg ed Hersbruck. Alla fine della guerra, tornato in Italia, intraprende la carriera di artista prima in America Latina, poi di accademico negli Stati Uniti (ha insegnato spagnolo e letteratura comparata in diverse università). Bocchetta ha raccontato le sue vicende in numerosi libri, mostrando così anche il suo talento letterario.

La mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista” (curata da Emanuela Falqui) è divisa in due sezioni; la prima parte è dedicata all’attività sulla memoria storica e riprende le fila dell’opera letteraria, “Prima e dopo ‘quadri’ 1918-1949”, un’autobiografia accompagnata da una serie di disegni, collage che ritraggono diversi episodi della resistenza a Verona, il carcere, la tortura, gli interrogatori, il lager e la liberazione; la seconda parte riguarda il periodo statunitense, durante il quale ha lavorato intensamente sperimentando forme e materiali diversi nel suo atelier di Chicago. In America è stato invitato ad esporre in diverse città; definito dalla critica “Uomo del Rinascimento”, ha realizzato diversi monumenti pubblici. Nel 1989 è considerato tra gli artisti più amati per la scultura “Mother Earth” presso il Chicago Public Library Cultural Center. Oggi alcune sue opere sono catalogate e tutelate tra i monumenti della Smithsonian Institution.

Grazie al prezioso archivio conservato dal nipote cagliaritano di Vittore, Alberto Bocchetta, saranno inoltre visibili una serie di documenti, lettere, articoli, fotografie che raccontano alcuni momenti salienti dalla vita dell’artista.

Nel corso dell’inaugurazione verrà proiettato il documentario del 2007 su Vittore Bocchetta “Wider das Vergessen / Non dimenticare” di Claus Dobberke e Stefan Mehlhorn.

Bocchetta non sarà presente il giorno dell’inaugurazione ma sarà invece protagonista di un incontro sabato 2 maggio, al Ghetto, a partire dalle ore 17.30.

La mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista” resterà aperta fino al 17 maggio (dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 20.00; lunedì riposo), ed è promossa dal Comitato 25 Aprile, dal Comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari, dall’Uaps, dall’Anppia e dall’associazione Asibiri, con il patrocinio del Comune di Cagliari e l’organizzazione di Emanuela Falqui, Andrea Mameli e Alberto Bocchetta.

Il terzo appuntamento di venerdì sarà ancora a Cagliari dove alle ore 19, nella sala della Cineteca Sarda in viale Trieste 126, è in programma “Un caffè con contorno di jazz”, con gli interventi di Paolo Zucca, Giorgio Ariu, Clara Murtas, Luciano Uras e Basilio Sulis. A seguire “Gramsci in concert”, con la voce recitante di Clara Murtas, il trombone di Giancarlo Schiaffini e il contrabbasso di Adriano Orrù che accompagneranno le immagini di un documentario su Gramsci firmato da Giorgio Baratta.

Sabato 25 aprile, giorno in cui si celebra la festa nazionale della Liberazione, a Cagliari si terrà il tradizionale corteo organizzato dal Comitato 25 Aprile, con la partecipazione di gruppi, associazioni, sindacati e rappresentanti delle istituzioni. Il ritrovo sarà alle 9.30 in piazza Garibaldi. Il corteo si fermerà al Parco delle Rimembranze di via Sonnino dove verrà deposta una corona in memoria dei caduti e dove i rappresentanti delle istituzioni terranno i loro interventi. Il corteo proseguirà poi fino a piazza del Carmine dove, coordinati dai giornalisti Alessandra Addari e Vito Biolchini, sono previsti interventi e letture da parte di giovani e studenti e un intervento di un rappresentante del Comitato 25 Aprile.

Nella mattina di sabato 25 aprile è prevista una iniziativa commemorativa a San Nicolò Gerrei. Nel pomeriggio invece le commemorazioni si spostano a Quartu (piazza Sant’Elena) e a Monserrato, dove alle ore 18 presso la chiesa di Sant’Ambrogio verrà celebrata una Messa in suffragio. Seguirà la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti e la posa di una targa commemorativa presso la facciata della casa dove nacque e visse l’antifascista Giuseppe Zuddas.

A Cagliari la festa della Liberazione continuerà nel pomeriggio sotto il segno del teatro e della musica.

Alle ore 18, al Teatro “La Vetreria” di Pirri, l’attore Maurizio Mezzorani, accompagnato da un gruppo di musicisti capitanato da Mauro Palmas, porta in scena “Partigiani fratelli maggiori”, ispirato ad un testo di Gianfranco Macciotta.

A partire dalle 17.30 in piazza del Carmine prenderà il via una maratona musicale che per tre ore vedrà protagoniste diverse band giovanili. La serata si concluderà nel segno del jazz con il concerto, a partire dalle 20.30, della cantante Francesca Corrias, accompagnata dal suo quartetto.

Adri e Antonio

Domenica 16 novembre 2014, alle ore 19.00, all’Arco Studio di via Portoscalas 17, Cagliari, per la stagione di Musica da camera de Il Crogiuolo, si terrà il concerto Experiment 2, con Adriano Orrù al contrabbasso e Antonio Pinna alle percussioni.

Adriano Orrù e Antonio Pinna collaborano dal 2011 quando insieme a Mario Faticoni e Clara Murtas diedero vita a “Isola di Pietra” sonorizzando le poesie di alcuni dei più significativi poeti sardi. In seguito hanno collaborato al progetto “Geometrie Variabili” insieme a Silvia Corda ed Elia Casu. Questo quartetto ha prodotto nel 2013 il CD “The Breath”. Experiment 2, che viene presentato per la prima volta all’Arco Studio, è un duo atipico (contrabbasso e percussioni) in cui l’essenza del progetto è il dialogo tra due strumenti emancipati finalmente dal ruolo subalterno di “accompagnatori” per assumere, a turno o insieme, quello di solisti.

Adriano Orrù è un contrabbassista che si occupa di jazz, di improvvisazione radicale, di musica da camera e progetti multimediali. Ha collaborato in varie formazioni con Giancarlo Schiaffini, Paolo Fresu, Tony Oxley, Lenka Zupkova, AN MOKU, Ettore Fioravanti, Roberto Cipelli, Marco Tamburini, Tino Tracanna, Andy Gravish, Tim Hodkinson, Paulo Chagas, Joao Pedro Viegas, Mauro Sambo, Marcello Magliocchi, Victor Nubla, White Noise Generator, Moex, Simon Balestrazzi, Silvia Corda, Takatsuna Mukai, Henning Frimann, Renato Ciunfrini, Guro Skumsnes Moe, Håvard Skaset, Angelo Contini, G.P. Campus, Corrado Altieri, Monica Serra, Mauro Cossu, Clara Murtas, Stella Veloce, Sebastiano Meloni, Alessandro Garau, Alessandro Olla, Paolo Angeli, Manuel Attanasio, Elia Casu, Mauro Usai, Paolo Sanna, Roberto Pellegrini, Carla Onni, Giacomo Calabrese, Enrica Spada, Sara Marasso, Mario Faticoni, Rita Atzeri.

Antonio Pinna dal 2002 inizia ad avvicinarsi al mondo del Teatro collaborando come percussionista a diversi reading musicali e spettacoli teatrali. Nel 2006 frequenta i seminari estivi di Nuoro jazz con Ettore Fioravanti, e nel 2007 frequenta i seminari di Sant’Anna Arresi con Roberto Dani, Butch Morris, Umberto Petrin. Partecipa ai seminari di canto difonico dei maestro vietnamita Tran Quang Hai, e alle masterclass di tecnica per Zarb di Francois Bedel e Mohsen Kasirossafar. Attualmente prosegue il lavoro di ricerca del suono, sonorizzazione di reading e di improvvisazione radicale.