22 December, 2024
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Dopo il rinvio a causa del maltempo, stasera comincia il Festival “Notti a Monte Sirai”, edizione 2018. L’evento, organizzato dal comune di Carbonia edall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, con il cofinanziamento della Fondazione di Sardegna, si svolgerà in 4 serate consecutive, da oggi, mercoledì 8 agosto, a sabato 11 agosto.
Si comincia oggi, alle ore 21.30, con Galanìas: Canti delle donne sarde, con Valeria Pilia, Elisa Marongiu, Diana Puddu, Roberta Locci e Tore Agus. La regia è a cura di Gianfranco Angei e la Compagnia Actores Alidos.
La manifestazione, denominata “Notti a Monte Sirai: Di-Vino Show”, consiste in quattro appuntamenti dedicati alla cultura del vino del Sulcis e alle sue influenze nella letteratura, nel teatro, nel musica, nel canto, nella danza e nella storia, e al sodalizio tra due isole sorelle: Sardegna e Corsica. La direzione artistica è curata da Orlando Forioso, attore, autore e regista di teatro e opere liriche.
Si tratta di un evento a tutto tondo in cui sarà possibile partecipare, per ogni giornata della manifestazione, alle visite guidate all’interno del Parco Archeologico di Monte Sirai, realizzate in collaborazione con la Società Cooperativa Sistema Museo. Spazio anche alle attività per bambini con lo spettacolo-gioco “La piccola Demetra e Bes: il gatto magico”, previsto alle ore 19.30, con la regia di Anna Pina Buttiglieri della compagnia La Clessidra Teatro. Alle ore 20.00 si svolgerà, sempre a cura della Clessidra Teatro, un altro spettacolo: “Dioniso è nato due volte”
Ovviamente le serate saranno accompagnate dal filo conduttore dell’edizione 2018 “Notti a Monte Sirai”, ovvero il vino, che si potrà degustare in abbinamento con i piatti preparati da Maxwell Frongia, chef del Tanit, che attualmente gestisce il punto di ristoro recentemente inaugurato all’interno del parco di Monte Sirai.

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Il maltempo ha provocato il rinvio del primo appuntamento della rassegna “Notti a Monte Sirai”, in programma questa sera alle ore 21.30, a venerdì 10 agosto. Il comune di Carbonia, organizzatore dell’evento con l’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo con il cofinanziamento della Fondazione di Sardegna, ha diffuso una nota per annunciare il rinvio, nella quale si scusa per l’inconveniente, con tutti coloro che avevano prenotato o acquistato il biglietto. Date le previsioni per domani, anche lo spettacolo Galanias di Valeria Pilia e Actores Alidos, è stato rinviato a mercoledì 8 agosto, alle 21.30.

La manifestazione, denominata “Notti a Monte Sirai: Di-Vino Show” consiste in quattro serate (ora 8, 9, 10 e 11 agosto) dedicate alla cultura del vino del Sulcis e alle sue influenze nella letteratura, nel teatro, nel musica, nel canto, nella danza e nella storia, e al sodalizio tra due isole sorelle: Sardegna e Corsica. La direzione artistica è curata da Orlando Forioso, attore, autore e regista di teatro e opere liriche. 

L’appuntamento odierno, rinviato a venerdì 10 agosto, avrebbe dovuto avere come protagonista l’attrice Caterina Murino, nell’interpretazione di Dioniso in “Dioniso & Figlie: Premiata Vineria”. Il dio del vino e del teatro inebrierà le Baccanti con danze e riti sfrenati. 

Caterina Murino venerdì prossimo reciterà insieme a Orlando Forioso (Cadmo), Simeone Latini (Tiresia e il Messaggero), Cristina Maccioni (Agave) ed Andrea Tedde (Penteo). Lo spettacolo è a cura della Compagnia TeatrEuropa di Corsica.

Il primo appuntamento di “Notti a Monte Sirai” è previsto ora mercoledì, 8 agosto, alle ore 21.30, con Galanìas: Canti delle donne sarde, con Valeria Pilia, Elisa Marongiu, Diana Puddu, Roberta Locci e Tore Agus. La regia sarà a cura di Gianfranco Angei e la Compagnia Actores Alidos.

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Da domani, sabato 4 agosto, all’11 agosto, ritorna la rassegna “Notti a Monte Sirai”, organizzata dal comune di Carbonia e l’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo con il cofinanziamento della Fondazione di Sardegna. Nel suggestivo Parco Archeologico di Monte Sirai riti e spettacoli andranno alla scoperta delle civiltà nuragiche, fenicio-puniche e romane. Un viaggio affascinante tra letteratura, teatro, musica, storia, giochi, tradizione, territorio e degustazioni.

La manifestazione, denominata “Notti a Monte Sirai: Di-Vino Show” consiste in quattro serate (il 4, 5, 9 e 11 agosto) dedicate alla cultura del vino del Sulcis e alle sue influenze nella letteratura, nel teatro, nel musica, nel canto, nella danza e nella storia, e al sodalizio tra due isole sorelle: Sardegna e Corsica. La direzione artistica è curata da Orlando Forioso, attore, autore e regista di teatro e opere liriche. 

Il primo appuntamento vedrà protagonista l’attrice Caterina Murino che, domani, sabato 4 agosto, alle ore 21.30, a Monte Sirai, interpreterà Dioniso in “Dioniso & Figlie: Premiata Vineria”. Il dio del vino e del teatro inebrierà le Baccanti con danze e riti sfrenati. 

Caterina Murino reciterà insieme a Orlando Forioso (Cadmo), Simeone Latini (Tiresia e il Messaggero), Cristina Maccioni (Agave) ed Andrea Tedde (Penteo). Lo spettacolo è a cura della Compagnia TeatrEuropa di Corsica.

Il secondo appuntamento di “Notti a Monte Sirai” è previsto per domenica 5 agosto, alle ore 21.30, con Galanìas: Canti delle donne sarde, con Valeria Pilia, Elisa Marongiu, Diana Puddu, Roberta Locci e Tore Agus. La regia sarà a cura di Gianfranco Angei e la Compagnia Actores Alidos.

«Notti a Monte Sirai è una rassegna che riproponiamo alla luce del successo registrato nelle precedenti edizioni, oltreché per la sua capacità di essere un volano per la promozione turistico-culturale del nostro territorio. La rassegna costituisce uno degli eventi principali della programmazione di Estiamoinsieme 2018», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«Si tratta di un evento a tutto tondo in cui sarà possibile partecipare, per ogni giornata della manifestazione (4, 5, 9 e 11 agosto), alle visite guidate all’interno del Parco Archeologico di Monte Sirai, realizzate in collaborazione con la Società Cooperativa Sistema Museo. Spazio anche alle attività per bambini con lo spettacolo-gioco “La piccola Demetra e Bes: il gatto magico”, previsto alle ore 19.30 con la regia di Anna Pina Buttiglieri della compagnia La Clessidra Teatro. Alle ore 20.00 si svolgerà, sempre a cura della Clessidra Teatro, un altro spettacolo: “Dioniso è nato due volte”», ha spiegato l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu. 

Ovviamente le serate saranno accompagnate dal filo conduttore dell’edizione 2018 di “Notti a Monte Sirai”, ovvero il vino, che si potrà degustare in abbinamento con i piatti preparati da Maxwell Frongia, chef del Tanit, che attualmente gestisce il punto di ristoro recentemente inaugurato all’interno del parco di Monte Sirai. Un aperitivo al tramonto in una location mozzafiato e densa di significati storico-culturali e archeologici.

Le Cantine ospiti di “Notti a Monte Sirai” saranno, per le serate del 4 e 5 agosto, la Cantina Sardus Pater di Sant’Antioco, per il 9 agosto la Cantina Coop. di Santadi e per l’11 Agosto la Cantina Aru di Iglesias. L’iniziativa, denominata “In vino veritas”, prevede la possibilità di gustare un pregiato tonno rosso accompagnato dal Carignano, al prezzo di 15 euro.

A cena, dopo gli spettacoli serali, il menù sarà composto da un Main Dishes con “Maccheroni di Busa alla Selvaggina” e Wellington di Arista e Vegetali di stagione agli aromi, sempre accompagnati da un ottimo Carignano, al prezzo di 25 euro.

 

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L’arte espressionista per una “Mobilit-Azione” in nome della cultura e della libertà d’espressione: al Teatro Centrale di Carbonia domanigiovedì 4 febbraio, alle 20.45, va in scena lo spettacolo di “corpi in esposizione” del Teatro Actores Alidos, ideato e diretto da Gianfranco Angei, pensato come un variegato racconto per quadri sul dramma dell’esistenza umana, inserito nella stagione de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna.

Un’affascinante e coinvolgente pièce (ideale prosecuzione del percorso iniziato con “(S)mobilit-azione – Esposizione s/composta di corpi in r/esistenza disse/minati nel teatro”) per una riflessione sul ruolo dell’arte – e in particolare del teatro – nella società, attraverso l’osmosi e la contaminazione di codici e linguaggi differenti caratteristica del postmoderno, alla ricerca di una nuova estetica capace di raccontare il presente.

Mobilit-Azione” è una performance/ installazione, interpretata da Valeria Pilia, Manuela Sanna, Roberta Locci, Valeria Parisi, Manuela Ragusa, Michela Atzeni, Felice Montervino, Federico Saba e Mariano Anni, che si ispira alle avanguardie del primo Novecento per rappresentare le infinite contraddizioni, le differenze e le ingiustizie, l’astrazione del potere e la distanza siderale tra governanti e sudditi, la ferocia della guerra e i mezzi di distruzione di massa, il mito del consumismo e l’omologazione, la corruzione della coscienza e la pericolosa vertigine del potere. 

La potenza evocativa del teatro, la sua capacità di far accadere tutto nella dimensione dell’hic et nunc, “qui e ora” direttamente sotto lo sguardo degli spettatori, sollecitando una reazione e un’empatia profonda si intreccia alla fusione di etica ed estetica dell’Espressionismo, capace di dar voce alle emozioni, a ciò che avviene oltre le apparenze, attraverso “gli occhi dell’anima”.

Una trama onirica e visionaria, sospesa tra realtà e sogno, per un vivace affresco della società, da cui affiorano debolezze e vizi e (rare) virtù, il ritratto di un’umanità sofferente, prigioniera di assurdi riti come di pregiudizi e paure, ma quasi ignara della propria condizione: la tristezza celata sotto il belletto delle convenienze, dietro la maschera irridente della morte in un tragico cupio dissolvi, scaturisce dalla rinuncia agli ideali, alle speranze, al desiderio di trasformare e migliorare il mondo.

La verità lascia il posto ad una piacevole menzogna, ci si consola in un’illusione di felicità, abbandonandosi ad un’orgia consumistica, rinunciando all’essere per il gusto dell’apparire, ma resta nel fondo della coscienza una vaga consapevolezza di quel che siamo e dovremmo essere, dei diritti e dei doveri, dell’ingiusto predominio della forza, del pericolo di un ritorno alla barbarie e della perdita della bellezza.

Mobilit-Azione” è un manifesto della ribellione contro i tagli alla cultura, simbolo di una perdita di significato e valore di quel patrimonio materiale e immateriale costruito attraverso secoli e millenni, fatto di idee e intuizioni, passioni e creatività: una scelta dissennata, perfino incostituzionale, che parrebbe risultato di una precisa volontà di ostacolare ed eliminare ogni forma di dissenso, ogni spazio di riflessione, discussione e confronto sulla società e il bene comune. L’arte in tutte le sue forme e declinazioni ha rappresentato uno dei punti più alti della civiltà, l’espressione di un sapere in cui si fondono tecnica e talento, immaginazione e dialettica con il passato, frutto del genio individuale e insieme di una memoria collettiva, al fine di suscitare emozioni, in una sintesi perfetta di etica ed estetica.

La rivolta degli artisti si esprime attraverso il linguaggi della scena, con chiari rimandi alla pittura, in una sequenza di quadri animati che si compongono e scompongono affrontando temi cruciali in forma allegorica, con i toni grotteschi della satira, smascherando l’ipocrisia e il perbenismo, le ingiustizie e gli abusi del potere, mostrando l’orrido volto della guerra e dello sfruttamento a fronte del triste banchetto dei “grandi” della terra, ironicamente trasfigurato in danse macabre.

Uno spettacolo di forte impatto, e grande eleganza, che risolve attraverso la cifra espressionistica, nel duplice senso di una critica dei valori della borghesia, del materialismo e dei processi di mercificazione, e della rivelazione dei tormenti dello spirito in un’epoca travagliata e irta di contraddizioni. In un raffinato, e moderno kabaret, sfilano le icone del potere e della corruzione, tra musica e canzoni e numeri di clownerie, in un divertissement dall’umorismo decisamente “nero”, capace di far sorridere (delle nostre disgrazie presenti, passate e future) e pensare.

Nella finzione del teatro, si ottiene la più profonda verità, intuibile al di là delle apparenze; e come sottolinea Gianfranco Angei nelle note di regia: «A cavallo tra visibile ed invisibile, tra sogno e realtà, la nostra azione teatrale (da sempre impegnata a far coincidere arte e vita), così come il colore nell’Espressionismo, non vuole significare bensì esprimere, senza distinzione tra corpo e anima.»

Mobilit-Azione small Mobilit-Azione small Valeria Pilia Mobilit-Azione small Michela AtzeniMOBILIT-AZIONE

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Prende il via il 27 dicembre la stagione 2015-16 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna al Teatro Centrale di Carbonia con il patrocinio e il sostegno del comune di Carbonia. Sette i titoli in cartellone dal 27 dicembre al 2 aprile, tra grandi classici e testi contemporanei, per un vivido affresco di varia umanità con tutte le sue debolezze, i vizi e le (rare) virtù, e tutto il fascino della Danza con una fiaba sulle punte e la sensualità del tango argentino.

Tra i protagonisti, artisti come Isa Danieli e Lello Arena, accanto a Michela Andreozzi, Roberto Ciufoli, Max Pisu e Barbara Terrinoni con Nino Formicola e Nini Salerno, gli attori del Teatro Stabile della Sardegna (ora diventato TRIC – con il nome di Sardegna Teatro) e la Compagnia Teatro Actores Alidos, il danzatore e coreografo Miguel Angel Zotto – stella internazionale del tango – e il corpo di ballo e i solisti del Royal Ballet di Mosca, e poi l’affiatato cast di Elsinor/ Teatro Stabile d’Innovazione alle prese con una divertente commedia di Molière.

L’ouverture – il 27 dicembre – è affidata alla “Cenerentola” del Royal Ballet di Mosca, una deliziosa versione del celebre balletto sulle musiche di Sergej Prokof’ev con le coreografie di Anatoly Emelianov: la storia della fanciulla orfana, maltrattata da matrigna e sorellastre, che grazie all’incantesimo della sua bellezza conquisterà l’amore del principe, è incentrata sulla scarpetta di vetro perduta a mezzanotte in una vorticosa fuga, simbolo di grazia femminile e purezza di cuore. Sotto i riflettori il corpo di ballo e i solisti del Royal Ballet of Moscow“The Crown of Russia” – primi ballerini Viktoria Truposkiadi (Cenerentola) e Eughenij Truposkiadi (il Principe) con Nataly Odinokova (la Fata) e lo stesso Anatoly Emelianov (nel ruolo quanto mai appropriato di Maestro dei divertimenti) – per un poetico e coinvolgente racconto sulle punte in cui, come accade nelle favole, il bene trionfa – attraverso l’intervento di una fata.

S’intitola “Forbici & Follia” la scoppiettante commedia di Paul Portner in scena il 19 gennaio (nella versione italiana di Marco Rampoldi e Gianluca Ramazzotti) con Michela Andreozzi, Roberto Ciufoli, Max Pisu e Barbara Terrinoni, e la partecipazione di Nino Formicola e Nini Salerno, per la regia dello stesso Marco Rampoldi: la pièce è ambientata in un salone da parrucchiere, dove improvvisamente tra shampoo e messe in piega, pettegolezzi e timide avances, irrompe la vita, o meglio il delitto. La vicenda si tinge così di giallo, con gli interrogatori e le indagini della polizia: il pubblico stesso diventa testimone del misterioso omicidio della padrona dello stabile, mentre si scoprono segreti e possibili moventi, in un crescendo di suspense e sospetti, e ogni personaggio mette a nudo il suo vero carattere, le sue paure e le sue piccole manie. Un piccolo thriller, messo in scena con la chiave della leggerezza e dell’ironia.

Spazio poi – il 4 febbraio – all’originale “Mobilit-Azione” del Teatro Actores Alidos, uno spettacolo di “corpi in esposizione” ispirato all’arte espressionista, ideato e diretto da Gianfranco Angei: Valeria Pilia, Manuela Sanna, Valeria Parisi, Roberta Locci, Manuela Ragusa, Michela Atzeni, Felice Montervino, Federico Saba e Mariano Anni sono i protagonisti di un racconto per quadri, un’affascinante e grottesca allegoria di umanissimi vizi e virtù. Ritratto della società in tutte le sue contraddizioni, e stravaganze, in un “mosaico drammaturgico” che mostra le piccole crudeltà quotidiane e la ferocia della guerra, sottolineando cause ed effetti della crisi economica ma soprattutto dello smarrimento dei valori e del senso stesso dell’esistenza – la pièce propone, in una sequenza non casuale, un gioco di accostamenti e contrasti dalla cifra spietatamente ironica e insieme onirica e poetica.

La magia del “Sogno di una notte di mezza estate” di Ruggero Cappuccio, liberamente ispirato all’opera di William Shakespeare – il 4 marzo – per un’intrigante e moderna rilettura del capolavoro dell’artista elisabettiano, nel bell’allestimento di Ente Teatro Cronaca/Vesuvioteatro con due interpreti d’eccezione, Isa Danieli e Lello Arena, accanto a Fabrizio Vona e Renato De Simone, Enzo Mirone, Rossella Pugliese, Antonella Romano, con la regia di Claudio Di Palma. «Nel perimetro simbolico della sala di un antico palazzo napoletano, Titania e Oberon attivano una drammaturgia di capricci e smanie riducendo le sorti degli uomini a fragili trame da vecchi teatri dei burattini». La regina e il re delle fate tirano i fili di vite sospese e decidono le sorti dei giovani innamorati come del sovrano di Atene e dell’Amazzone, e dei buffi artigiani, elargendo a capriccio felicità e infelicità, con ingenua crudeltà di fanciulli.

La passione e l’eleganza del “pensiero triste che si balla” – l’11 marzo – con “Tango Zotto Tango” di e con un artista come Miguel Angel Zotto – stella di prima grandezza e interprete straordinario del popolare ballo argentino in coppia con Daiana Guspero, e con quindici artisti della Tango X2 Company sulle note della Tango Sonos Orchestra. Un intrecciarsi di sguardi e di passi, di corpi allacciati che danzano sul ritmo sincopato delle musiche per comporre sinuose geometrie, secondo una grammatica insieme rigorosa e libera, per dar vita ad un susseguirsi di figure armoniose e ricche di pathos e rievocare l’atmosfera di una milonga con le storie di donne e uomini uniti dall’amore per il ballo. Uno spettacolo suggestivo, sul filo delle emozioni, e dei contrasti, in una perfetta fusione tra suono e gesto, tra le metriche incalzanti e le sequenze danzate, acrobatiche e virtuosistiche, di un tango moderno, raffinato e sensuale.

Tra mito e storia – il 22 marzo – “Incendi” di Wajdi Mouawad, nella mise en scène di Sardegna Teatro, con Maria Grazia Bodio, Lia Careddu, Corrado Giannetti, Paolo Meloni, Isella Orchis, Marta Proietti Orzella, Cesare Saliu, Giorgia Senesi, Marco Spiga, Mariagrazia Sughi, Luigi Tontoranelli, Agnese Fois e Leonardo Tomasi, per la regia di Guido De Monticelli, racconta l’epopea amara di una guerra fratricida. La tragedia moderna si intreccia agli archetipi antichi, la descrizione del caos, tra stragi, deportazioni, fughe e disastri di un paese sconvolto da un conflitto affiora attraverso i ricordi, rompendo il muro del silenzio, in una singolare eredità che una madre lascia ai figli, con il compito di scoprire le proprie radici, per ritrovare se stessi sulle tracce di un padre e un fratello scomparsi. La verità si rivelerà d’improvviso, tra l’eco delle parole della “donna che canta”, in una catena di odio che può essere spezzata e vinta solo dall’amore.

Suggellerà – il 2 aprile – la stagione de La Grande Prosa firmata CeDAC al Teatro Centrale di Carbonia una celebre e divertente commedia di Molière, “Le intellettuali”, nella versione di Elsinor con adattamento e regia di Monica Conti: la classica traduzione di Cesare Garboli restituisce il gusto di una lingua arcaica e sapiente, adatta al gioco scenico e ai duelli verbali di un affascinante affresco della società. Un cast affiatato – formato da Maria Ariis, Stefano Braschi, Marco Cacciola e la stessa Monica Conti, Federica Fabiani, Gaia Insegna, Miro Landoni, Stefania Medri e Roberto Trifirò – per una giostra delle passioni in cui si contrappongono l’ambizione e la presunzione delle “femmes savantes” e del loro prediletto ospite e mentore, un insulso pedante che si svelerà pure avido cacciatore di dote, e la sincerità dei sentimenti di due giovani. La pièce irride l’ingenuità e la cieca insensibilità delle matrone, ma anche le sottigliezze di un sapere fine a se stesso – monito sempre valido, nella civiltà dell’apparire – per premiare la semplicità e l’onestà.

La stagione 2015-16 de La Grande Prosa e Danza al Teatro Centrale di Carbonia è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna con il fondamentale patrocinio e sostegno del MiBACT/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Sardegna e del Comune di Carbonia, con il prezioso contributo della Fondazione Banco di Sardegna e l’apporto della Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per la Sardegna – e ritorno.

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Giovedì 20 agosto, alle ore 21.00, il Teatro Actores Alidos porterà in scena lo spettacolo-concerto “Galanìas” presso l’Anfiteatro di Piazza Marmilla a Carbonia.

Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con il Comune di Carbonia nell’ambito del progetto ARCHEOMEDSITES Projects “Tutela, valorizzazione e qualità della gestione. Applicazione dei modelli di gestione nei siti archeologici e nei contesti urbani”. Capofila del progetto è il MIBACT; il comune di Carbonia è partner insieme al ministero della Cultura del Libano, l’Institut National du Patrimoine della Tunisia, la Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanea (PaBAAC), la Soprintendenza archeologica per le province di Avellino-Benevento-Caserta e Salerno, la Soprintendenza Archeologica delle province di Cagliari e Oristano, il Comune di Siena e di Firenze, Università di Sassari, FederCultura, Ricerca e Cooperazione.

“Galanìas”, con la regia di Gianfranco Angei, è affidato alla calda voce dell’interprete principale boghe sola Valeria Pilia (autrice di alcuni testi e di tutti gli arrangiamenti in chiave polifonica), che guida le altre quattro interpreti, Elisa Marongiu, Valeria Parisi, Roberta Locci e Manuela Ragusa, in canti tradizionali e di nuova composizione, con l’accompagnamento del polistrumentista Orlando Mascia.

Il nuovo progetto musicale degli Actores Alidos segue la scia del successo del primo disco “Canti delle Donne Sarde”, che ha debuttato nel 2001 al Festival “Waves” in Danimarca ed ha partecipato a prestigiosi Festival di venti nazioni europee, ottenendo numerosi riconoscimenti e Premi tra cui il Primo Posto al Festival Malzhaus Folkherbst di Plauen e il Premio Maria Carta in Sardegna nel 2007.

In “Galanìas” le Donne Sarde di Alidos affrontano, con spirito innovativo, un nuovo progetto musicale ispirato alle bellezze armoniche e interpretative dei canti femminili della Sardegna. In equilibrio tra innovazione e tradizione, suggestioni antiche e contemporanee Galanìas propone canti femminili rivisitati in chiave polifonica che si alternano a canti inediti e vanti appartenenti al repertorio maschile.

Il concerto offre una grande varietà musicale, passando dai canti a ballo a quelli di lavoro, dalle ninna nanne ai canti sacri, dalle filastrocche ai canti d’amore, dai canti di festa a quelli di tradizione maschile per rendere uno spaccato antico e nello stesso tempo moderno delle sonorità della nostra terra. Ricchezza timbrica ed espressiva delle voci, sonorità di vari strumenti di lavoro, delicate atmosfere teatrali, danza tradizionale e videoproiezioni di antichi filmati, trovano armonia in un concerto dalla forte componente spettacolare e concorrono a divulgare i valori della cultura identitaria del canto femminile della Sardegna.

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Primi appuntamenti con la rassegna Famiglie d’Arte 2013 dell’Associazione Figli d’Arte Medas. Giovedì 21 novembre alle 21.00, sul palco del Teatro Fratelli Medas di Guasila (piazza Municipio 1) va in scena il debutto dello spettacolo Ecce Homo, Audiodramma liberamente ispirato a “1984” di George Orwell. La replica il giorno successivo a Cagliari, alle ore 21.00, nella cornice della Chiesa monumentale di Santa Chiara.
Scritto e interpretato da Gianluca Medas, con la partecipazione degli attori Fausto Siddi e Franco Siddi, l’accompagnamento musicale di Enrica Sirigu al flauto traversiere, Andrea Congia alla chitarra classica, e l’apporto della musica elettronica di Walter Demuru e Francesco Medas, Ecce Homo è il racconto di un mondo distopico in cui l’uomo è prostrato ai piedi del potere assoluto del Bipensiero, impersonato dal pervadente occhio del Grande Fratello.
Biglietti Guasila: ingresso 5 euro con buffet.
Biglietti Cagliari: ingresso intero 10 euro – ridotto 7 euro (under 26 anni e over 65 anni).
Gianluca Medas, artista poliedrico ed erede dell’unica famiglia d’arte della Sardegna, è il direttore artistico dell’Associazione Figli d’Arte Medas. Fausto Siddi, fondatore del Teatro Actores Alidos con il regista Gianfranco Angei, nel 1997 vince il premio Sacher come migliore attore per il cortometraggio “Prima della fucilazione”. Franco Siddi, attore della cooperativa Olata, interprete di vari spettacoli teatrali e cortometraggi, ha di recente curato la regia dello spettacolo “Aligheri No!”. Enrica Sirigu, specializzata nello studio del flauto traverso, è fondatrice e componente dell’Ensemble “L’Invenzione”, del “Duo Divérbium”, del “Diagramma Ensemble”. Andrea Congia, compositore e chitarrista (chitarra classica, baritono e fretless), è impegnato da tempo nella coniugazione di Parola e Musica. Walter Demuru laureato al corso di Musica e nuove tecnologie al Conservatorio di Cagliari, nel 2011 ha iniziato l’attività concertistica (live electronics), partecipando a numerosi festival. Francesco Medas diplomato in Musica e nuove tecnologie al Conservatorio di Cagliari, è attualmente impegnato con i progetti Snake platform, Amy’s Lair, SST e AnarKick, e prosegue il lavoro solista con il nome d’arte Madhesse.
Famiglie d’Arte 2013 prosegue domenica 24 novembre, ore 21.00, al Teatro Fratelli Medas di Guasila, con lo spettacolo Canne al Vento di Grazia Deledda.