2 November, 2024
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Si terrà venerdì 14 maggio, a partire dalle 17.30, un tavolo di discussione sulla proposta dell’Arcipelago del Sulcis inserita nell’ambito del Just Transition Fund: la Metropolitana di superficie Carbonia-Arcipelago del Sulcis, ovvero una proposta di sviluppo sostenibile e per la transizione energetica. L’evento, si svolgerà sul web, in diretta, nella pagina Facebook istituzionale del comune di Sant’Antioco.

Interverranno il presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Christian Solinas, l’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde, l’amministratore unico dell’ARST, Roberto Neroni, il sindaco di Cagliari e vice presidente nazionale Anci, delegato alla mobilità urbana, Paolo Truzzu, il presidente della Fondazione di Sardegna, Antonello Cabras.

E ancora i docenti dell’Università di Cagliari, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura, Italo Meloni (professore ordinario) e Gianfranco Fancello (professore associato).

Parteciperanno inoltre i consiglieri regionali Michele Ennas e Fabio Usai. Infine, i Sindaci dei Comuni dell’Arcipelago: Sant’Antioco, Ignazio Locci; Calasetta, Claudia Mura; Carloforte, Salvatore Puggioni.

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«Con l’annunciata liquidazione di Air Italy, ancora una volta la questione trasporti da e per la Sardegna diventa emergenza drammatica da affrontare con urgenza e soluzioni certe, viste anche le imminenti scadenze delle convenzioni attualmente in vigore, sia per la continuità territoriale aerea (16 aprile) che per quella marittima (24 luglio).»

E’ quanto ha dichiarato Serafina Mascia, presidente nazionale della FASI, Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, richiamando l’attualità e concretezza del convegno organizzato a Saronno per sabato 15 febbraio, alle ore 14,30, presso l’Hotel La Rotonda. Sarà una occasione di confronto e di analisi sulla questione della continuità territoriale, tra i sardi emigrati, esperti, imprenditori del turismo e dei trasporti, rappresentanti del Governo, del Parlamento e della Regione.

«Ci auguriamo vivamente ha aggiunto Serafina Mascia – che l’incontro di ieri a Bruxelles del presidente della Regione Solinas con la Commissione Trasporti della UE possa produrre risultati concreti e positivi in tempi rapidi.»

“Continuità territoriale per la Sardegna. L’impegno degli emigrati sardi in Italia”: questo il tema a centro del convegno di Saronno, a cui è stata confermata la partecipazione di Alessandra Zedda, vice presidente Giunta Regione Autonoma della Sardegna e di Salvatore Margiotta, sottosegretario di Stato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I lavori si apriranno con i saluti di Serafina Mascia, presidente FASI, Luciano Aru, presidente del Circolo di Saronno e di Alessandro Fagioli, sndaco di Saronno. Sono previsti quindi gli interventi di Tonino Mulas, responsabile trasporti FASI; Gianfranco Fancello, docente di Sistemi dei Trasporti facoltà di Ingegneria, Università di Cagliari su “Modelli di continuità nell’Unione Europea”; Michele Cossa, presidente Commissione Insularità, Consiglio regionale della Sardegna su“Il principio di insularità nella Costituzione”; Paolo Manca, Presidente Federalberghi della Sardegna su “Continuità territoriale e turismo”; Andrea Frailis, Gruppo PD – Camera dei deputati su legge sulla continuità su ”Proposta di legge sulla continuità”; Gianni Marilotti, Gruppo 5 Stelle Senato della Repubblica su “Svantaggi dell’insularità e continuità territoriale”; Roberto Patrizi, Tirrenia; Ermanno Sereni, Sardinia Ferries; Laura Nadalini, Grandi Navi Veloci e Eleni Valoglou, Grimaldi.

Sono 700.000 circa i sardi che vivono con le loro famiglie nella penisola italiana e la questione dei collegamenti con l’isola è al centro dei loro interessi, per questo sono particolarmente sensibili alla questione della Continuità Territoriale e alla condizione di insularità della Sardegna: è una questione che interessa lo sviluppo infrastrutturale ed economico dell’isola e, a livello europeo, il principio di coesione.

«Il diritto alla mobilità dei sardi residenti, in primis – ha sottolineato Tonino Mulas, responsabile trasporti FASI – ma occorre affrontare e risolvere anche lo svantaggio dei sardi emigrati e di tutti coloro che vogliono raggiungere la Sardegna, oltre che per il trasporto delle merci. Richiediamo, pertanto, la massima attenzione della Regione e del Governo Nazionale affinché i sardi emigrati e le loro famiglie siano compresi nella fruizione della continuità territoriale marittima, come avviene attualmente.»

«Per il rinnovo della continuità aerea – ha aggiunto – la FASI resta del parere che la “continuità per tutti” sia la soluzione migliore per incoraggiare anche i segmenti di turismo ambientale e non solo balneare, dentro una riconversione “green”, in linea con la nuova idea di sviluppo della Commissione Ursula von der Leyen. Come pure resta importante la tanto disattesa CT2: la Sardegna è assolutamente sguarnita di voli da numerose regioni di interesse per gli operatori economici sardi, per gli studenti sardi fuori sede e per la presenza di comunità sarde. Per il rinnovo continuità marittima, siamo convinti che mantenere tutte le rotte attuali (Arbatax compresa) a prezzi calmierati sia vitale per la Sardegna.»

La scadenza del 24 luglio è vicina e taglia in due l’alta stagione turistica: la FASI chiede che il governo, per motivi di emergenza stagionale, possa ottenere dall’Unione Europea una proroga adeguata fino alla operatività del nuovo bando. La stesura della nuova convenzione dovrà coinvolgere la Regione Sardegna e con essa le forze politiche, sociali ed economiche dell’isola.

Bisogna anche prevedere (nell’ambito dell’utilizzo dei fondi europei per le politiche di riconversione ambientale) misure concrete per non far ricadere ulteriormente sul costo dei biglietti e del trasporto merci il nuovo obbligo europeo di sostituzione dei carburanti più inquinanti.

«La continuità marittima – ha detto ancora Tonino Mulas – è stata da sempre oggetto di lotta, è ancora oggi la più utilizzata per i rientri estivi e festivi dei sardi emigrati e delle loro famiglie. Ricordiamo che il contributo dei sardi emigrati, in termini economici, alla terra di origine continua in particolare con le ristrutturazioni delle seconde case nelle zone interne e delle case al mare, oltreché con la presenza nelle vacanze estive e con il consumo dei prodotti tipici regionali. Per questo è essenziale che si possa mantenere aperta una possibilità di ritorno anche più volte l’anno.»

  

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Si terrà venerdì 25 ottobre, a Cagliari, l’incontro pubblico organizzato dal gruppo consiliare regionale dei Progressisti e da “Possibile”, su urbanistica e governo del territorio in Sardegna.

«Ad ogni cambio di maggioranza del governo regionale si riapre puntualmente il dibattito sul modello di sviluppo della Sardegna e sugli strumenti urbanistici più adatti a garantirlo», sostengono i promotori dell’iniziativa», secondo i quali «il confronto su temi così rilevanti non può chiudersi all’interno del Consiglio regionale. Ritengono invece fondamentale attivare processi di confronto e partecipazione di cittadini. L’inedificabilità della fascia dei 300 metri dal mare, la tutela dei parchi e delle zone umide, dei beni culturali e degli usi civici, non sono principi che possano essere sistematicamente messi in discussione. Con i tentativi di diminuire il lotto minimo in agro – decisione che consentirebbe l’edificazione indiscriminata nelle campagne – si promuovono interventi e misure di contro-sviluppo.»

Le posizioni annunciate dagli organizzatori verranno sviluppate e dibattute a partire dalle ore 17.30 presso il Centro di Produzione per lo Spettacolo Intrepidi Monelli, in viale Sant’Avendrace 100.

L’incontro sarà articolato in due parti.
La prima avrà un carattere più tecnico e sarà introdotto da Thomas Castangia (Possibile) e coordinato da Umberto Aime (La Nuova Sardegna). Con i relatori Carlo Crespellani Porcella, Gianfranco Fancello, Barbara Cadeddu, Paolo Falqui e Sandro Roggio, verranno affrontate, tra le altre, le questioni inerenti la programmazione urbanistica, il sistema di mobilità interno dell’isola, lo sviluppo turistico e la semplificazione delle procedure.

La seconda prevede un dibattito politico, introdotto da Maria Laura Orrù, consigliera regionale e componente della commissione Governo del territorio, e coordinato da Alessandra Carta (SardiniaPost).
Interverranno Daniela Falconi (sindaco di Fonni), Francesca Ghirra (consigliera comunale di Cagliari, ex assessora alla pianificazione strategica e urbanistica), Antonio Piu (consigliere regionale, componente della commissione Governo del territorio), Renato Soru (ex governatore della Sardegna) e Massimo Zedda (consigliere regionale, ex sindaco di Cagliari).

 

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Potenziare le realtà imprenditoriali attraverso la valorizzazione del turismo in chiave sostenibile: questo l’obiettivo che ha guidato per due anni ItinERA (Itinerari Ecoturistici in Rete per Accrescere la competitività delle PMI e la qualità dei servizi), il progetto di cooperazione transfrontaliera a valere sul Programma Interreg. PO Italia/Francia Marittimo.

Giunto all’evento conclusivo, ha visto protagonisti 5 regioni – Sardegna, Toscana, Liguria, Corsica e Var – e 8 soggetti promotori – CCIAA di Cagliari, capofila del progetto, l’assessorato del Turismo della Regione Sardegna, la Camera di Commercio e d’Industria del Var (Tolone), la CCIAA della Maremma e del Tirreno, la CCIAA di Genova, GIP FIPAN (Nizza), il Centralabs (Cagliari) e la Camera di Commercio e d’Industria di Bastia e dell’Alta-Corsica.

Beneficiari del progetto sono stati le PMI, i tour operator e le compagnie di crociera operanti nell’area di cooperazione, ma anche gli altri soggetti che a vario titolo operano nell’area interessata dai percorsi esperienziali.

Il principale destinatario di ItinERA è il turista luxury, con focus sul crocierista di lusso: a partire dallo studio del suo identikit, della sua capacità di spesa e delle sue scelte in viaggio, si è lavorato su aspetti tecnici come la durata massima delle escursioni a lui dedicate e gli orari in cui proporle, per ottimizzare le risorse e consentire al turista una migliore esperienza di viaggio. «Naturalmente gli itinerari pensati e realizzati per i crocieristi sono fruibili a tutti i viaggiatori che nutrano interesse per la cultura del mare, del mangiare e del vivere in maniera sostenibile – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio di Cagliari Maurizio De Pascale – nell’ottica di creare un turismo di qualità e un’opportunità di sviluppo per l’Isola e per gli altri territori partner».

A contraddistinguere il lavoro svolto dal 2017 a oggi è stato lo studio, lo sviluppo e la realizzazione di 4 importanti attività complementari fra loro al fine di garantire un’offerta turistica con approccio sistemico, ovvero non solo come sequenza di escursioni ma come modalità attraverso la quale veicolare settori importanti come quello trasportistico e territoriale.

Elaborazione di linee guida (LG) per costruire progetti di promozione del territorio con un fine altamente ecosostenibile (es. prodotti locali e filiera corta, uso di materiali a minimo impatto ambientale);

• progettazione di macro itinerari ecoturistici conformi ai requisiti previsti nelle LG e relativi all’esperienza enogastronomica e storico-culturale en plein air. Nel caso dell’itinerario enogastronomico, per esempio, significa che il visitatore non solo potrà visitare i luoghi della filiera e degustare i piatti, ma partecipare attivamente alla loro preparazione, dal campo al tavolo;

• sviluppo di attività di formazione in e-learning, in lingua italiana e in lingua francese, rivolte agli operatori con l’obiettivo di insegnare loro le LG da applicare nella formulazione dei percorsi turistici;

• realizzazione di una piattaforma web che include sia la parte relativa all’e-learning sia il sito vetrina dove vengono presentati territori ed escursioni ma anche LG da rispettare.

Sono inoltre stati attivati dei focus group e degli educational tour che hanno visto il coinvolgimento attivo di diverse aziende operanti nei territori del progetto.

Con questo incontro si conclude il progetto, ma si dà inizio al turismo esperienziale secondo le LG di ItinERA, con l’auspicio di un prossimo ItinERA 2 «perché per la disponibilità eccezionale dei territori coinvolti e l’ottimo lavoro svolto da tutti i partner, il progetto dovrà assolutamente proseguire», ha concluso nel suo intervento Gianfranco Fancello, responsabile scientifico ItinERA.

Uno di questi si svolgerà tra oggi e domani, con visita alle saline Conti Vecchi di Cagliari e del centro urbano col suo Mercato e i laboratori ad esso legati, escursione al villaggio minerario di Montevecchio, illustrato dagli ex minatori, al Birrificio 4 Mori, al museo Casa Zapata e al nuraghe di Barumini.

«L’Europa è la principale meta turistica mondiale, eppure il turismo non ha un programma europeo. Lo hanno gli altri settori ma non quello turistico, considerato trasversale, e costretto pertanto al ruolo di sussidiarietà in rapporto alle altre tematiche». Lo ha affermato Marco Celi, esperto di programmazione e progettazione europea, che ha illustrato i trend del turismo soprattutto in vista degli obiettivi Onu per il 2030: saranno sempre più strategici i collegamenti fra turismo e sport, fra cultura e turismo (affinché il motore mobile sia l’aspetto culturale), il silver tourism (turismo rivolto alle terza età), il turismo per famiglie (con incentivi per famiglie più numerose di 6 componenti) e il turismo scolastico, oltre al blue tourism (legato ai mari e ai porti).

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Il Cirem (Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità, Università Cagliari e Sassari, capofila del progetto Go SMarT Med, Gouvernance des Services Maritimes des Transports dans la Méditerranée), ha un bersaglio: la gestione innovativa dei servizi di trasporto marittimo merci per mitigare l’isolamento dei territori insulari. Il tutto consente l’abbattimento dei costi generali, un’efficienza strategica dei collegamenti e dei trasporti, tempi di consegna certi e il rafforzamento delle economie locali. Con Go SMarT Med gli ingegneri trasportisti dell’ateneo di Cagliari, coordinati da Paolo Fadda, elaborano una nuova governance volta a coordinare le connessioni tra i porti e migliorare la connessione dei nodi secondari e terziari dell’area di cooperazione alle reti TEN-T. La sfida comune del progetto ha per bacino l’Alto Tirreno e dura diciotto mesi. Lo studio di fattibilità è un lavoro transfrontaliero strettamente coordinato, realizzato con il contributo dei partner delle regioni coinvolte nel programma. Il prossimo comitato di pilotaggio si tiene a Bastia il 18 febbraio 2018.

Venerdì scorso, la Camera di  commercio Maremma e Tirreno (Livorno) ha ospitato il primo seminario informativo e la prima edizione di incontri B2B (BusinessToBusiness) del progetto Go SMarT Med, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale nell’ambito del primo avviso del Programma Italia-Francia Marittimo 2014-2020 (Asse 3 – Lotto 1 – PI 7B – OS 1). Giovedì 28 settembre lo staff dell’ateneo si è riunito con i partner a Livorno per il secondo Comitato di pilotaggio. Ai lavori hanno preso parte per il Cirem i professori Paolo Fadda (responsabile scientifico) e Gianfranco Fancello (responsabile tecnico), gli specialisti Patrizia Serra (coordinatore tecnico), Francesca Esu (amministrazione). Tra i temi trattati, gli aspetti inerenti i dati acquisiti, utilizzo in funzione delle attività, sviluppo del progetto, tempistica, avanzamento della spesa,  scadenze di rendicontazione, piano e strumenti di comunicazione. Ai lavori – seguiti dai team dei partner del progetto – sono intervenuti anche M.M. Guidicelli (Camera commercio, Bastia), Gloria Dari (Camera commercio Maremma e Tirreno), Riccardo Di Meglio (Autorità portuale Tirreno settentrionale) e Antonio Musso (Grendi). Ai BusinessToBusiness hanno preso parte anche le aziende Conad Tirreno, Corsica Ferries, Steb (Bastia – Corsica), Tdt-Terminal darsena Toscana (Livorno), Spedimar (Associazione imprese spedizioni marittime), Euromar srl.

Al seminario hanno partecipato partner di progetto, enti, istituzione e aziende. Un’occasione proficua per incontrare i propri omologhi negli altri territori, scambiare esperienze e stringere nuovi rapporti commerciali. CentraLabs (IT), Camera commercio e industria Bastia e alta Corsica (FR), Centro servizi polo universitario sistemi logistici Livorno-Università di Pisa (IT), Camera commercio Maremma e Tirreno (IT), Camera commercio Genova (IT), GIP FIPAN-Groupement d’Intérȇt public Formation et Insertion Professionelles Académie de Nice (FR) sono i partner del progetto.

Beneficiarie del nuovo sistema orientato all’integrazione delle tariffe (minori costi per il cliente), degli orari (minore tempo di viaggio) e delle frequenze di linee, sono le compagnie marittime, le aziende che inviano/ricevono merci (clienti del servizio), gli operatori portuali (agenzie marittime, spedizionieri, agenzie di lavoro portuale, trasportatori). Tali soggetti sono invitati a partecipare agli eventi di Livorno insieme ai rappresentanti di istituzioni pubbliche e i decisori politici.

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Domani, martedì 13 giugno, alle 10.30, al CentraLabs – Cittadella universitaria, Monserrato – viene presentato il simulatore fisico per cabina di pilotaggio di aerei. Il simulatore impiegato riproduce  la cabina di un Airbus A 320.

Il simulatore impiegato permette di operare nella riproduzione di manovre normali, anormali e di emergenza. L’istruttore ha la possibilità, con uno schermo dedicato, di variare i livelli di funzionamento degli impianti di bordo, in qualsiasi condizione meteorologica proposta e con tutte le interferenze esterne tipiche dei voli di linea: dal controllo del traffico aereo alle comunicazione operative dalla compagnia, agli altri velivoli eccetera.

L’obiettivo dei ricercatori cagliaritani è nitido: fondere le esperienze di addestramento svolte in campo aeronautico con quelle di rilevamento di parametri psicofisiologici legati all’accumulo di stress e di fatica operativa, già rilevati con l’ausilio di simulazione avanzata  nelle strutture di Centralabs. Di fatto, i laboratori – che ospitano da anni Chameleon e BBBus (simulatori fisici di gru portacontainer e autobus e camion) – con un bouquet formativo di altissimo profilo sono il primo polo avanzato in Italia del settore addestramento e ricerca nell’ambito della trasportistica e della mobilità. Addestramento all’avanguardia, assistenza alle imprese e al tessuto produttivo, consulenza, sviluppo scientifico e trasferimento tecnologico sono i bersagli delle attività dei laboratori di ricerca. Un fiore all’occhiello per l’intero ateneo.

Alla presentazione del simulatore – che può essere visitato, fotografato e filmato – oltre agli specialisti dello staff coordinato da Paolo Fadda e Gianfranco Fancello (amministratore unico e direttore generale di CentraLabs), sono attesi i vertici dell’ateneo di Cagliari, Maria Del Zompo e Francesco Mola, e le massime istituzioni regionali. A illustrare le potenzialità del simulatore provvedono i piloti e docenti Antonio Depau e Beniamino Giovanni Fanni, istruttori di volo con un curriculum ultradecennale e internazionale maturato alla guida dei principali aerei di linea.

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Domani, giovedì 20 aprile, alle 9.30, l’Hotel Aston La Scala (Nizza) ospita l’evento di lancio del progetto Go Smart Med, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale nell’ambito del primo avviso del Programma Italia-Francia Marittimo 2014-2020. Stamane, alle 12.00, i partner si riuniscono per il primo Comitato di pilotaggio. I docenti della facoltà di Ingegneria dell’Ateneo di Cagliari, Paolo Fadda e Gianfranco Fancello, ricoprono i ruoli di responsabile scientifico e coordinatore tecnico.

Il Cirem (Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità dell’Università di Cagliari) è capofila del progetto Go SMarT Med (Gouvernance des Services Maritimes des Transports dans la Méditerranée). La sfida comune del progetto, che ha una durata di diciotto mesi, è la gestione innovativa dei servizi di trasporto marittimo merci per mitigare l’isolamento dei territori insulari. Go SMarT Med studia una nuova governance strategica per coordinare le connessioni tra i porti e migliorare la connessione dei nodi secondari e terziari dell’area di cooperazione alle reti TEN-T.

Go SMarT Med realizza uno studio di fattibilità che verifica il grado di efficienza di un nuovo sistema di rete ottimizzato per il coordinamento di servizi esistenti di trasporto marittimo delle merci via ro-ro e container. Il sistema, oggetto del progetto di governance, è orientato all’integrazione delle tariffe (minori costi per il cliente), degli orari (minore tempo di viaggio) e delle frequenze di linee di trasporto marittime operanti nell’area di studio. Beneficiari del nuovo sistema sono le compagnie marittime, le aziende che inviano/ricevono merci (clienti del servizio), gli operatori portuali (agenzie marittime, spedizionieri, agenzie di lavoro portuale, trasportatori), i rappresentanti di istituzioni pubbliche/decisori politici. Lo studio di fattibilità è un lavoro transfrontaliero strettamente coordinato, realizzato con il contributo di partner delle regioni coinvolte nel programma.

CentraLabs (Centro di competenza della Sardegna sui trasporti: struttura d’eccellenza dell’Università di Cagliari, Cittadella universitaria di Monserrato), Camera di commercio e dell’industria di Bastia e dell’Alta Corsica, Centro di servizi polo universitario sistemi logistici di Livorno-Università di Pisa, Camera di commercio della Maremma e del Tirreno, Camera di commercio di Genova, Gip Fipan – Groupement d’Intérȇt public Formation et Insertion Professionelles Académie de Nice costituiscono i partner del progetto internazionale che si snoda fino al 14 settembre 2018.

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Municipio di Villacidro copia

Martedì 3 maggio si è tenuta la giornata finale del percorso di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale diretta alle scuole di Villacidro nell’ambito del progetto Oiss (Osservatorio intercomunale sicurezza stradale dei comuni di Villacidro, Gonnosfanadiga, Guspini e Sanluri). Realizzato dal Cirem (Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità – Università Cagliari) per i comuni di Villacidro, Gonnosfanadiga, Guspini e Sanluri. Il coordinatore dei progetti è Paolo Fadda, il responsabile scientifico del progetto Oiss è Gianfranco Fancello, entrambi docenti dell’ateneo di Cagliari.

Il progetto Oiss ha coinvolto le scuole in varie attività. Con le quinte delle scuole elementari e con le terze medie è stato compiuto un percorso di educazione stradale chiamato “Carreralonga”: mediante tecniche di gaming, insegna ai ragazzi le regole base di comportamento sulla strada. I ragazzi sono stati coinvolti in attività di educazione all’uso della bicicletta dalla Fiab (Federazione italiana amici bicicletta) di Cagliari. Le quinte delle superiori, hanno seguito tre seminari specifici sulla sicurezza stradale, curati da esperti dell’Università, della Polizia Stradale e dei Carabinieri, della Asl e dei volontari del soccorso.

«Il progetto – spiega il professor Fadda – è tra le iniziative che il Cirem segue nell’ambito del Piano nazionale sulla sicurezza stradale, finanziato e promosso dal ministero delle Infrastrutture e dalla Regione Sardegna. Infatti, sono in corso iniziative simili quali i progetti Ossispo (Siniscola e Posada), Ossprot (territorio ex Provincia Olbia Tempio), Miss x Ades (Elmas, Assemini, Decimomannu e Sestu) e “Governo della sicurezza stradale e interventi in ambito urbano” (Oristano)”. Ma non è tutto. “L’obiettivo? Costituire un osservatorio comunale per monitorare gli incidenti stradali nei centri abitati, utile a individuare i punti neri e pianificare gli interventi di messa in sicurezza. Peraltro – prosegue Paolo Fadda – il tema è di forte interesse: a Villacidro, dal 2009 al 2013, sono avvenuti 211 incidenti stradali il 60 per cento in ambito urbano, con 9 morti e 168 feriti (dati Carabinieri e Polizia stradale).»

«Di fatto, la sensibilizzazione verso i ragazzi deve essere forte e costante – spiega Gianfranco Fancello –. Diffondere la cultura della sicurezza stradale sin dall’infanzia stimola lo sviluppo di una sensibilità diffusa sull’importanza del rispetto delle regole in strada. Nel progetto Oiss abbiamo coinvolto le scuole di Villacidro con la partecipazione diretta degli allievi in attività formative e nei concorsi sulla sicurezza stradale.»

Il concorso “Un logo per il Piedibus” è stato vinto dalla quinta B di Via Cavour, con il logo del Piedibus (rilanciato con l’Associazione Progetto Comune) denominato “La città del piedi bus”. “La sicurezza stradale in un click – cattura la tua idea con una foto” è stata la sfida tra le terze  medie: vittoria per Azzurra Ligas (Istituto Loru, sezione B) con le foto “Sono in pericolo” e “Il pedone deve utilizzare il marciapiedi”.  “La sicurezza stradale in un ciack – cattura la tua idea con un video” per le quinte delle superiori, premia Marta Follesa, Alice Pani, Barbara Ecca e Jacopo Mattia Concas (liceo classico “E. Piga”) con il video “What else could have happened?”.

Con il professor Fancello (dipartimento Trasporti, facoltà di Ingegneria), alla cerimonia hanno preso parte, il capitano Valerio Cadeddu (Carabinieri, Villacidro), Raffaele Angioni (dirigente Polizia Stradale, Cagliari), il vice comandante Monica Loi (Polizia Municipale, Villacidro), Gabriella Picci (dirigente Istituto Loru, Villacidro), Giuliana Orrù (Istituto Dessì, Villacidro), Antonio Macchis (dirigente Liceo Piga), Marco Cazzaniga (Associazione Progetto Comune) e Andrea Angioi (Progetto Carreralonga). Tra i giurati Antioco Floris, docente dipartimento Storia, beni culturali e territorio dell’ateneo di Cagliari.

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Mare

Il Som ((Senior official of the member states), organo tecnico dell’UfM, l’Unione che raggruppa 43 Paesi del Mediterraneo, ha “promosso” nei giorni scorsi il progetto del Cirem inerente i traffici marittimi e le autostrade nel Mare Nostrum. Il lavoro dei ricercatori del Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità, con Paolo Fadda coordinatore scientifico e Gianfranco Fancello responsabile del coordinamento tecnico, insiste su un Hub&Spoke che vede lo scalo di Porto Torres strategico per lo sviluppo degli scambi e del comparto. Dopo il primo positivo passaggio il progetto Enpi-Optimed è atteso da una seconda verifica con i tecnici del Som. Il “parlamentino” deve confermare la Labellizzazione, ovvero l’approvazione per il finanziamento da parte delle Banche europee tipo Bei. Un risultato di pregio che premia sia le qualità dei ricercatori dell’ateneo di Cagliari, sia le strategie della Regione, in particolare dell’assessorato ai Trasporti e della Giunta, abili nel supportare le analisi e gli studi.Le ricerche degli specialisti del Cirem hanno avuto il via libera dal Som anche in relazione alla coerenza degli studi con le politiche di sviluppo nel Mediterraneo. Ottenuto il parere positivo della Regione, con l’imprimatur della Giunta e la delibera dell’assessorato ai Trasporti, nel giro dei prossimi 45 giorni il progetto approda alla valutazione finale che apre le porte ai finanziamenti. Un risultato che il “parlamentino” dell’UfM ha dato solo a un altro elaborato, realizzato in Germania e inerente le politiche del lavoro.Lo scalo di Porto Torres riveste – con Beirut nell’altro versante – un ruolo centrale con carattere internazionale per raccolta, smistamento e distribuzione delle merci dei porti dell’arco dell’alto Tirreno, con riferimento all’area che va da Valencia a Napoli. I traffici coinvolgerebbero anche la sponda sud orientale del Mediterraneo, in particolare, dall’Egitto alla Turchia. L’OPTIMED Rationalising Mediterranean Sea Ways: from Southern-Eastern to Northern-Western ports viene finanziato con il Programma di cooperazione transfrontaliera ENPI CBC Med 2007-2013. Al progetto partecipano, con l’ateneo di Cagliari e il Cirem, la Regione, l’Autorità portuale del Nord Sardegna, l’Ascame (Associazione Camere commercio Mediterraneo), la scuola europea di Navigazione (Spagna), la Camera di commercio di Beirut (Libano), il ministero dei Trasporti e dei lavori pubblici (Libano).

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Si è chiuso oggi a Barcellona, al Palacio de Pedralbesospitato dall’Unione per il Mediterraneo, organismo dell’Unione Europea, partner istituzionale – il progettoOPTIMED Rationalising Mediterranean Sea Ways: from Southern-Eastern to Northern-Western ports”. Finanziato con il Programma di cooperazione transfrontaliera ENPI CBC MED 2007-2013, ha visto lo sviluppo di relazioni tra comunità, enti e amministrazioni locali, porti, armatori, società e compagnie di navigazione, operatori portuali. Ma non solo. L’incremento di accordi tra le aziende del settore trasporti e logistica che operano tra le sponde Nord e Sud del Mediterraneo sono stati al centro del progetto. Gli specialisti del Cirem (Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità) hanno evidenziato studi (su 24 porti e 79 compagnie europee della logistica) ad alto valore aggiunto in un percorso biennale che ha coinvolto le istituzioni della Spagna, del Libano, della Francia, e dell’Egitto, vari partner (i porti di Beirut e Barcellona), Ascame (Associazione Camere commercio Mediterraneo), l’Autorità portuale del Nord Sardegna.

Lo scalo di Porto Torres è candidato principe – con Beirut nell’altro versante – a un ruolo centrale e transfrontaliero per raccolta, smistamento e distribuzione delle merci dei porti dell’arco dell’alto Tirreno. I riferimenti vanno da Valencia a Napoli e, per la sponda sud orientale del Mediterraneo, dall’Egitto alla Turchia.

«Un percorso proficuo, che introduce il concetto di hub-and-spoke tipico del trasporto aereo in un settore quale è quello del Ro-Ro marittimo, nel quale attualmente si opera spesso con linee spot, senza una certezza di frequenza né di orari. Dobbiamo rendere il sistema affidabile ed efficiente: va garantito il door to door e il just in time per cui i tempi di collegamenti e i costi siano competitivi anche rispetto ai traffici via terra» dice Paolo Fadda, coordinatore scientifico di Optimed e docente dell’ateneo di Cagliari.

«Un progetto proficuo che lascia segnali importanti sul territorio regionale. In un momento di scelte politiche, economiche e di sviluppo, decisive e inderogabili. Il sistema Paese può solo beneficiare della Sardegna centrale e ponte transcontinentale nei traffici marittimi del Mediterraneo» dice Massimo Deiana, assessore regionale dei Trasporti.

«Abbiamo supportato con entusiasmo e operatività il progetto, siamo certi che possa diventare fondamentale per lo sviluppo dei traffici inerenti la nostra regione e gli scambi del Mediterraneo» spiega Gabriella Massidda, direttore generale assessorato regionale dei Trasporti. 

«Per trasferire un Ro-Ro dall’area di Milano a quella della Siria occorrono dodici giorni, con l’applicazione dei nostri studi, basati anche su analisi finanziarie ed economiche, i tempi si dimezzano» rilancia Gianfranco Fancello (Cirem, ricercatore Unica e coordinatore tecnico di Optimed).

Al meeting catalano si è tenuta anche una tavola rotonda con Massimo Deiana, Pietro Preziosi (Autorità portuale Nord Sardegna), Hassan Kraytem (presidente porto di Beirut) e Jordi Torrent (porto di Barcellona). Tra i temi, l’agenda fino al 2020, le analisi dei ricercatori dell’Università di Cagliari su fattibilità, innovazione, contesto, scambi, ruolo operatori e catene logistiche. Ai lavori sono intervenuti Giovanni Fabio Sechi (Segretario Generale Autorità portuale Nord Sardegna), Rami Semaan (porto di Beirut) e Elisa Gagatsi (Istituto trasporti, Grecia).