22 November, 2024
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Torna per l’edizione 2023 il Carbonia Film Festival, un lungo weekend di cinema che da giovedì 4 a domenica 7 maggio, grazie al progetto How to Film the World, proseguirà il suo lavoro di indagine della contemporaneità. Da sempre il festival ha posto l’accento su migrazione e lavoro, temi cruciali del nostro tempo e fortemente radicati nel territorio che lo ospita. Proprio il territorio sarà l’altro grande protagonista di questa edizione, in una dimensione che connette locale e globale attraverso le nuove generazioni e il loro sguardo sul mondo.

La manifestazione, organizzata dalla Società Umanitaria di Carbonia, con la direzione artistica di Francesco Giai Via, proporrà quattro giornate di cinema, declinato attraverso proiezioni, incontri e masterclass, musica e fotografia, per offrire uno spaccato sul nostro tempo, sulla città e sul territorio, attraverso un approccio multidisciplinare. CFF – How To Film the World come sempre intende focalizzarsi sulla riflessione e l’approfondimento, cercando di favorire un sempre maggiore dialogo con il pubblico.

L’edizione 2023 porterà a Carbonia diversi ospiti che con il proprio lavoro ed esperienza hanno cercato di raccontare la realtà del nostro tempo. Significativa è in tal senso la presenza di Claire Simon, regista internazionale che con il suo cinema del reale, fatto di documentari ma anche di fiction, ha aperto uno spaccato su piccole e grandi storie del quotidiano. Claire Simon presenterà a Carbonia il film Il figlio del droghiere, il sindaco, il paese e il mondo, e incontrerà il pubblico del festival per una masterclass sul suo cinema. Saranno a Carbonia anche il montatore e regista Jacopo Quadri che presenterà al pubblico il filmUltimina; Paolo Pisanu con Tutti i cani muoiono soli; Nicola Prosatore con Piano Piano, esordio alla regia sullo sfondo della Napoli degli anni Ottanta; i registi Giulia Camba, Michela Anedda, Antonello Carboni, Peter Marcias.

I film

Anche quest’anno il Carbonia Film Festival propone un programma che alternerà le proiezioni in sala a momenti di incontro e approfondimento.

Si parte giovedì 4 maggio con la proiezione deIl figlio del droghiere, il sindaco, il paese e il mondo, film che racconta la vita del paese di Lussas, diventato punto di riferimento del cinema documentario in Francia e nel resto del mondo. Simon per tre anni compie un lavoro di osservazione della vita del villaggio agricolo, documentando la quotidianità e la genesi della piattaforma streaming Tënk, nata proprio a Lussas e dedicata al documentario d’autore. Al termine della proiezione Claire Simon dialogherà con il pubblico del festival.

Protagonista della giornata di venerdì 5 maggio sarà invece Jacopo Quadri, montatore cinematografico e regista che nella sua carriera ha lavorato a più di90 lungometraggi, collaborando con autori come Bernardo Bertolucci, Paolo Virzì, Zhang Yuan, Apichatpong Weerasethakul, Mario Martone, Gianfranco Rosi. Quadri presenterà al pubblico il suo Ultimina, bellissimo ritratto di Ultima Capecchi, 86enne che vive sola vicino al borgo di Sovana, nella campagna maremmana. Un vero e proprio viaggio nel tempo e nel passato che, anche attraverso l’aiuto delle fotografie di famiglia, racconta la storia diuna donna che ha attraversato il secolo a testa alta, non smettendo mai di lavorare.

Sabato 6 maggio fa tappa a Carbonia il tour promozionale – in collaborazione con Fondazione Sardegna Film Commission – di Tutti i cani muoiono soli, l’esordio alla regia del sassarese Paolo Pisanu, prodotto da Ang film e distribuito da Fandango. Presentato in anteprima al Bif&st di Bari, dove Orlando Angius ha vinto il premio come miglior attore protagonista, il film racconta il ricongiungimento tra un padre e una figlia, l’ultima speranza di una ragazza senza più nessuno al mondo, l’ultima occasione di un uomo alla deriva, che ha più passato che futuro. Mette in scena la storia del tempo perduto che non ritorna e del destino, a volte imprevedibile, a volte segnato. Il regista sarà in sala per incontrare il pubblico.

Domenica 7 maggioconsolidato appuntamento con loSpazio Sardegnaper la presentazione di alcuni progetti Made in Sardinia. Verranno proiettati i teaser diUomini in marciadiPeter Marcias,film tutt’ora in lavorazione che racconta lo storico evento della Marcia per il Lavoro ovvero la mobilitazione che nei primi anni ‘90 riunì forze sindacali, politiche e sociali del Sulcis Iglesiente per chiedere un nuovo sviluppo;Le neoavanguardie in SardegnadiAntonello Carboni, sui primi gruppi di giovani artisti che a partire dalla fine degli anni ‘50 si riunivano essendo spesso accomunati più dalle teorie che dal segno;OpplàdiGiulia Camba, un’estate umida nel Sud Sardegna e una bambina di 7 anni che soffre di insonnia e si perde tra realtà e immaginazione.La regista Giulia Camba presenterà anche il cortometraggio Eréntzia, un lavoro di ricerca che riflette sulla componente immateriale dell’artigianato sardo in un dialogo continuo tra materiali di archivio e immagini filmate nel presente.

Chiude il programma delle proiezioniPiano Piano, sorprendente esordio nel lungometraggio di finzione di Nicola Prosatore, storia di crescita e di speranza ambientata in una palazzina di periferia a Napoli nel 1987, anno in cui la squadra partenopea vinse lo scudetto. Insieme al regista sarà a Carbonia anche la protagonista del film, Dominique Donnarumma, volto noto del piccolo schermo per le sue interpretazioni nelle serie Il Commissario Ricciardi e Generazione 56k.

La serata di sabato prevede due momenti musicali molto diversi ma in qualche modo complementari, entrambi espressione della ricchezza culturale e artistica del territorio.

Entra a far parte del programma del Festival anche il classico concerto di Primavera a cura della Banda musicale cittadina Vincenzo Bellini (ore 20,30, Cine-Teatro Centrale). Il concerto verrà arricchito dalla proiezione di un montaggio di filmati di Cinema di Famiglia donati alla Società Umanitaria attraverso il progetto regionale di raccolta delle memorie famigliariLa tua memoria è la nostra storia.

Ma il festival vuole anche essere spazio di espressione per giovani realtà artistiche. Alle 22,30, al Nuovo Caffé del Portico, andrà in scena lo spettacolo QJAY DjSet DamaDì al Mic: l’artista urbana classe 2000 made in Carbonia Alessia Diana, al microfono, accompagnata alla consolle da Jacopo Piredda, in arte QJAY.

Carbonia Film Festival How to Film the World, attraverso il bando Carbonia Cinema Giovani, è da sempre orientato alla formazione e anche quest’anno proporrà un programma di proiezioni e incontri destinati ai più giovani. Oltre agli 8 partecipanti, selezionati in tutta Italia tramite il bando Carbonia Cinema Giovani, di cui due provenienti dal Cineclub Agorà di Pontedera attraverso una partnership con la rete nazionale dell’UCCA – Unione Circoli Cinematografici Arci – il programma coinvolgerà anche gli studenti delle scuole del territorio. Claire Simon dialogherà con i ragazzi a partire dalla visione del suo Giovani solitudini, mentre il direttore artistico del festival Francesco Giai Via terrà una masterclass sul tema Festival di Cinema e Territorio: lo sviluppo creativo di un evento cinematografico in rapporto con il suo contesto. Jacopo Quadri terrà invece un incontro pubblico e una masterclass suThe Dreamers, capolavoro di Bernardo Bertolucci di cui Jacopo Quadri è stato il montatore e che in questo 2023 compie 20 anni. L’appuntamento è per venerdì 5 maggio alle 17,00 alla Fabbrica del cinema.

La mostra

Come da tradizione il Carbonia Film Festival ospiterà anche quest’anno una mostra fotografica, che sarà inaugurata giovedì 4 maggio presso gli spazi della Biblioteca Comunale.

La mostra, realizzata dal fotografo documentarista Alessio Cabras, è un progetto originale pensato appositamente per il festival nel quale l’artista, proseguendo un lavoro iniziato nel 2020 e incentrato sull’adolescenza, compie un viaggio attraverso gli sguardi dei giovani che vivono la città di Carbonia.

Una serie di 24 scatti realizzati nei mesi di marzo e aprile 2023 per approfondire il rapporto tra adolescenti e scuola ma anche le loro aspettative per il futuro, in un periodo storico molto complesso come quello che stiamo vivendo.

Volevo colori forti, il cui titolo riprende una celebre citazione del romanzo di Sergio Atzeni Il figlio di Bakunin, è una serie fotografica in cui i ritratti dei ragazzi e delle ragazze di Carbonia sono accompagnati dalle immagini di luoghi e paesaggi da loro abitualmente frequentati.

Eventi collaterali

A completare il cartellone anche una serie di eventi collaterali che coinvolgono il territorio urbano in connessione con il tessuto rurale e naturalistico. Sabato e domenica, a partire dalle 19.00, il centro di Carbonia sarà protagonista dei dueAperitivi Sonori: il 6 maggio al Gsg Concept Store con dj set di Lady Galluga, alla riscoperta dei suoni soul e funk tra gli anni ‘50 e i ‘70; e il 7 maggio al Nuovo Caffè del Portico con Agata Eyesin consolle per un tuffo nostalgico e spensierato negli scintillanti anni ‘80.

La mattina di domenica sarà invece dedicata alla scoperta del territorio grazie all’iniziativa Festival in cammino, un trekking in collaborazione con laFondazione Cammino Minerario di Santa Barbarache partirà alle 10.30 dal Museo del Carbone – Grande Miniera di Serbariu: un percorso adatto a tutte e tutti verso lo splendido Nuraghe Sirai, ammirando intorno un paesaggio che è il frutto della stratificazione e del passaggio dell’uomo tra le epoche.

L’immagine del Festival

A firmare il poster di Carbonia Film Festival 2023, con un nuovo letteringe un nuovo concept grafico, è l’illustratrice Camilla Falsini. È una Carbonia immaginaria quella rappresentata: come in un collage emerge nell’immagine uno skyline surreale e surrealista, che parte da alcuni elementi architettonici iconici della città e del suo territorio, mentre nel cielo fluttua un enorme diamante nero che richiama il carbone sulla cui epopea Carbonia si è fondata. Un paesaggio urbano con un gigantesco minerale, lieve e che fluttua nel cielo, come nel famoso dipinto di Magritte, un’eredità storica che è al contempo destino e possibilità. Se è vero che Carbonia esiste perché è stata fondata in funzione del carbone, è altrettanto vero che il peso della realtà storica può diventare un progetto e un’ipotesi di riscatto e sviluppo culturale. Un pezzo di carbone può essere prezioso come un diamante e leggero come aria.

Dal mondo al territorio e ritorno

di Paolo Serra – Direttore del CSC Carbonia della Società Umanitaria

Ci siamo lasciati lo scorso anno con un’edizione del Festival che provava a ragionare sulla condizione difficile di un mondo sospeso tra guerre, con una nuova guerra in Europa, e possibili resistenze realizzate da donne e uomini comuni, artiste e artisti straordinari che hanno provato a non farsi schiacciare da un mondo che a volte appare davvero troppo orribile per essere vero. A distanza di un anno le guerre non sono finite e siamo qui, circondati da un mondo fatto ancora di orrori e resistenze.

E allora abbiamo pensato che una bella rappresentazione di cosa significhi coltivare la speranza e produrre dei percorsi di auto affermazione potessimo cercarla in casa, per tutto ciò che questo termine può significare, e rappresentarla in due parole chiave: territorio e generazioni.

Generazioni e territori a confronto dunque. I volti dei giovani adolescenti di Carbonia immortalati da Alessio Cabras nella mostra “Volevo colori forti”. Alessia Diana, in arte DamaDì, un’artista urbana di Carbonia, che proporrà un set dai forti toni metropolitani. Ancora socialità e giovani nella proposta degli aperitivi sonori nei locali del centro cittadino. E ovviamente tanto Cinema con al centro la formazione e otto ragazze e ragazzi che da tutta Italia saranno ospiti del Festival e al centro di un percorso di formazione appositamente pensato per loro all’interno del programma Carbonia Cinema Giovani. E una passeggiata alla scoperta del territorio in collaborazione con la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara.

Territorio, giovani, generazioni. Luoghi, persone e concetti con cui, come CSC Carbonia della Società Umanitaria, costantemente cerchiamo di dialogare.

Il cinema per leggere il mondo

di Francesco Giai Via – Direttore artistico Carbonia Film Festival

Torna Carbonia Film Festival, anche quest’anno nella sua versione dedicata all’approfondimento e alla formazione con il format “How to Film the World”, assetto che abbiamo deciso di mantenere per per diverse ragioni. Siamo finalmente tornati nelle sale cinematografiche e negli spazi di incontro, ma le complessità non sono affatto diminuite: il mondo è percorso da conflitti, tensioni e un forte senso di precarietà attraversa anche quei grandi temi che sono alla base del festival. Non possiamo poi nascondere una situazione contingente non semplice che ha portato ad un generale appesantimento dei processi di accesso alle risorse.

Anche per questo abbiamo dunque deciso di ripartire dal territorio, con un programma che, pur mantenendo una linea editoriale di qualità fortemente ancorata al DNA della manifestazione, problematizza in modo universale quelli che sono i tanti temi che attraversano il Sulcis.

Non a caso abbiamo scelto di aprire il festival con Claire Simon e il suo “Il figlio del droghiere, il sindaco, il villaggio e il mondo”, film che mescola cultura, territorio, eventi e industria cinematografica, per capire quanto la spinta idealistica e la progettazione culturale possano scontrarsi con la realtà di un mondo complesso e di difficile lettura. Ancora territorio nella giornata dedicata ad un maestro del cinema italiano contemporaneo, il montatore e regista Jacopo Quadri, che con il suo “Ultimina” ribadisce la centralità del valore testimoniale del cinema, in linea con quello che è il lavoro sul territorio e la memoria che da sempre contraddistingue il CSC Carbonia della Società Umanitaria e tutte le sue attività. Entrambi questi ospiti d’eccezione saranno protagonisti di due masterclass.

Domenica sera sarà poi il turno di “Piano Piano”, opera prima di Nicola Prosatore che si è imposta come una delle rivelazioni dell’ultima stagione del cinema italiano e che vede tra i protagonisti dei giovani attori finiti oggi sulla ribalta grazie ad alcune interpretazioni nella serie “Mare fuori”. Insieme al regista parleremo di periferie e di giovani in cerca di un futuro migliore.

 

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L’assessorato della Cultura del comune di Sant’Anna Arresi promuove la Rassegna AngoLazioni; in questa prima edizione, tratterà il tema delle migrazioni. Le proiezioni saranno accompagnate da una mostra sulla migrazione italiana, un laboratorio e da eventi musicali. In sala due registi Andrea Castoldi e Mohamed Challouf. Da segnalare una Masterclass il 15 dicembre alle 11.00 col regista Andrea Castoldi.

12 dicembre 2019

Centro di Aggregazione Sociale Ore 18.00 Presentazione del laboratorio di scenografia: “Lascia una traccia… iniziamo un cammino” curato dalla scenografa Daniela Madeddu. Ore 18.30 Apertura mostra “Popoli in movimento” realizzata dalla Fondazione Paolo Cresci di Lucca. Ore 19.15 Preludio musicale con il coro Polifonico Sant’Isidoro di Sant’Anna Arresi e Teulada Ore 19.30 Proiezione del film documentario “Italia addio, non tornerò“. Un docufilm di 50 minuti che raccoglie le testimonianze di giovani che vivono e lavorano all’estero: da Barcellona a Londra fino a Los Angeles e New York. Prodotto dalla “Fondazione Cresci per la storia dell’emigrazione italiana” di Lucca, il lungometraggio è stato presentato alla Camera dei deputati il 12 febbraio 2019. Per realizzare il documentario, la Fondazione Cresci ha contattato tramite i social circa 350mila persone. A seguire si parlerà del progetto Erasmus con l’intervento dei consiglieri comunali dr. Damiano Cruccu e dr. Antonello Scanu.

13 dicembre 2019

Ore 9.00 Proiezione film “Vado a scuola” di Pascal Plisson. Genere Documentario – Francia, Cina, Sudafrica, Brasile, Colombia, 2013, durata 75 minuti. Distribuito da Academy Two, storia di quattro bambini che pur in luoghi diversi (dal Kenya alle montagne del Marocco, dal sud dell’India agli altipiani della Patagonia) sanno che il loro futuro passa attraverso la conoscenza e l’istruzione, e lottano per averle. C/o Scuola Primaria. Introduce: Ing. Claudio Mei, vicesindaco. Ore 11.00 La bicicletta verde”, Regia di Haifaa Al-Mansour. Titolo originale: Wadjda. Genere Drammatico – Arabia Saudita, Germania, 2012, durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 6 dicembre 2012 distribuito da Academy Two. Wadjda è una bambina di 10 anni che vive alla periferia di Riyadh, la capitale Saudita. Nonostante viva in un mondo tradizionalista, Wadjda è una bambina affettuosa, simpatica, intraprendente e decisa a superare i limiti imposti dalla sua cultura. C/o Scuola Secondaria I, classi prima e seconda.

Ore 11.00 proiezione del film “Il sole dentro”, regia di Paolo Bianchini. Un film con Angela Finocchiaro, Giobbe Covatta, Diego Bianchi, Gaetano Fresa, Fallou Kama, Giuseppe Vitale. Genere Drammatico – Italia, 2012, durata 100 minuti, distribuito da Medusa. È la storia di Yaguine e Fodè, due adolescenti guineani che scrivono, a nome di tutti i bambini e i ragazzi africani, una lettera indirizzata “alle loro Eccellenze, i membri responsabili dell’Europa”, chiedendo aiuto per avere scuole, cibo e cure. Con la preziosa lettera in tasca Yaguine e Fodè si nascondono nel vano carrello di un aereo diretto a Bruxelles. Inizia così il loro straordinario viaggio della speranza. C/o Scuola Secondaria I°, classi terze. Ore 14.00 Proiezione del film/cartone animato: “Kiriku e la strega Karabà” c/o Scuola Infanzia. Introduce: dr.ssa Cristiana Caredda, consigliere comunale. Centro di Aggregazione Sociale Ore 15.30 Laboratorio di scenografia: “Lascia una traccia…iniziamo un cammino” a cura della scenografa Daniela Madeddu. Aula Consiliare Ore 17.30 Italiani di Eritrea” durata ’30 di Giampaolo Montesanto. Introduce prof.ssa Laura Meloni. A seguire Anastasia di Biserta” di Mahmoud BenMahmoud, Doc 52 min. Tunisia 1996. Introduce il regista e produttore Mohamed Challouf, film documentario, racconta la storia dei seimila rifugiati della marina imperiale zarista russa e le loro famiglie scappati nel 1920 della rivoluzione bolscevica per finire come rifugiati a Biserta nel Nord della Tunisia. Anastasia Chirinsky l’ultima rappresentante di questa comunità ricorda con molta nostalgia gli avvenimenti che l’anno fatta fuggire dal suo paese e la sua vita per più di settant’anni nel suo paese adottivo la Tunisia. Centro di Aggregazione Sociale 19.15 Preludio musicale con il coro Polifonico Sant’Isidoro di Sant’Anna Arresi e Teulada 19.30 Proiezione film “Vista mare”, regia di Andrea Castoldi. Un film con Arturo Di Tullio, Pietro Sarubbi, Lorenza Pisano, Toni Pandolfo, Alberto Agnoletto. Genere Drammatico – Italia, 2017, durata 85 minuti. Uscita cinema venerdì 3 febbraio 2017 distribuito da CF-Film.

14 dicembre 2019

Ore 9.30 Proiezione film “Vista mare”. Masterclass del regista Andrea Castoldi. Introduce: prof. Antonello Scanu, delegato per P.I. e ex dirigente scolastico, c/o Scuola Secondaria Centro di Aggregazione Sociale Ore 15.30 Laboratorio di scenografia: “Lascia una traccia…iniziamo un cammino” a cura della scenografa Daniela Madeddu

Aula Consiliare Ore 17.30 Proiezione documentario “Italiani dell’altra riva”, regia di Mahmoud Ben Mahmoud, Doc 70 min., Tunisia 1992. Sarà presente in sala Mohamed Challouf, Co-autore e produttore del film. Fino agli anni cinquanta la comunità degli italiani in Tunisia contava più di 120.000. Gli ultimi sopravvissuti di questa antica comunità presente nel paese nord africano evocano la storia straordinaria di coabitazione pacifica tra le diverse culture e religione che la Tunisia ha accolto per più di un secolo. Il film racconta attraverso rare testimonianze e molto materiale d’archivio l’immigrazione italiana in Tunisia che è durata più di un secolo e che ha contributo molto allo sviluppo della vita nel paese e alla consolidazione dell’identità mediterranea della Tunisia. Centro di Aggregazione Sociale Ore 19.30 proiezione del film “Fuocoammare” di Francesco Rosi, Lampedusa 2016 108′. Gianfranco Rosi andato a Lampedusa, nell’epicentro del clamore mediatico, per cercare, laddove sembrerebbe non esserci più l’invisibile e le sue storie. Seguendo il suo metodo di totale immersione, Rosi si è trasferito per più di un anno sull’isola facendo esperienza di cosa vuol dire vivere sul confine più simbolico d’Europa raccontando i diversi destini di chi sull’isola ci abita da sempre, i lampedusani, e chi ci arriva per andare altrove, migranti. Da questa immersione è nato Fuocoammare. Racconta di Samuele che ha 12 anni, va a scuola, ama tirare con la fionda e andare a caccia. Gli piacciono i giochi di terra, anche se tutto intorno a lui parla del mare e di uomini, donne e bambini che cercano di attraversarlo per raggiungere la sua isola. Ma non è un’isola come le altre, è Lampedusa, approdo negli ultimi 20 anni di migliaia di migranti in cerca di libertà. Samuele e i lampedusani sono i testimoni a volte inconsapevoli, a volte muti, a volte partecipi, di una tra le più grandi tragedie umane dei nostri tempi.

15 dicembre 2019

Aula Consiliare Ore 11.00 Masterclass del regista Andrea Castoldi “lezioni di cinema”. Centro di Aggregazione Sociale Ore 15.30 Laboratorio di scenografia: “Lascia una traccia…iniziamo un cammino” a cura della scenografa Daniela Madeddu Aula Consiliare Ore 17.30 Proiezione del film “Come un Uomo sulla Terra” Regia di Andrea Segre, Dagmawi Yimer con la collaborazione di Riccardo Biadene. Un viaggio di dolore e dignità, attraverso il quale Dagmawi Yimer riesce a dare voce alla memoria quasi impossibile di sofferenze umane, rispetto alle quali l’Italia e l’Europa hanno responsabilità che non potevano rimanere ancora a lungo nascoste. Italia, 2008 – 60′. Introduce il regista Mahomed Challouf.

Centro di Aggregazione Sociale

Ore 19.00 Preludio con perfomance di Luisa Zedda ed esposizione della tela creata nel laboratorio “Lascia una traccia…iniziamo un cammino”.

Ore 19.30 Proiezione del film “Benvenuti al Sud” Regia di Luca Miniero anno 2010. Alberto Colombo, un direttore delle Poste che vive in un paesino della Brianza, viene trasferito a guidare l’ufficio postale del piccolo paese di Castellabate in seguito ad una richiesta andata non propriamente a buon fine. L’uomo, inizialmente perplesso dalla situazione, viene accolto a braccia aperte dal postino Mattia e dai colleghi, iniziando ad apprezzare le bellezze e le abitudini del piccolo centro campano.

Conclusione con il Coro Voci di Sant’Anna. Le proiezioni a scuola sono riservate agli studenti.

Mission della Rassegna

Il progetto intende dare un contribuito all’ educazione al cinema, in particolare si intende finalizzato a comunicare attraverso un suo uso didattico, messaggi utili ad affrontare temi attuali. La rassegna che si intende realizzare avrà come tema specifico, per questa annualità, quello della migrazione. Sant’Anna Arresi è terra di approdo e contemporaneamente di partenza. Il progetto nasce da un bisogno, quello di rispondere in maniera il più possibile adeguata, alla volontà di accogliere. Il linguaggio cinematografico può aiutare a comprendere meglio un fenomeno, quello delle migrazioni, che ci interessa in quanto terra di arrivo e terra da cui partire.

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Il celebre montatore Jacopo Quadri arriva in Sardegna ospite del Cagliari film festival, rassegna di cinema di impegno civile organizzata dall’associazione Tina Modotti.

L’appuntamento è venerdì 18 e sabato 19 maggio, quando Quadri sarà nel capoluogo sardo in una doppia veste: il 18, alle 21.00, nel Cinema Greenwich d’essai, di via Sassari 67, presenterà in anteprima regionale il film da lui diretto “Lorello e Brunello” (Italia, 2017, 86’), un documentario che segue per un anno intero, lungo le quattro stagioni, la vita di due gemelli contadini nella Maremma toscana: Lorello e Brunello Biondi.

Il giorno dopo, dalle 10,30, negli spazi della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta, 2, Quadri terrà una masteclass gratuita sul montaggio nel cinema: metterà a disposizione dei partecipanti l’esperienza della sua carriera trentennale maturata non solo in ambito nazionale ma anche internazionale (Quadri è stato montatore del film premio Oscar “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi e di tutti i film di Mario Martone). Sarà un viaggio lungo un itinerario che illumina il lavoro, poco conosciuto, ma in realtà decisivo, di chi conferisce al film quella che sarà la sua forma definitiva. Quella che giunge infine agli occhi del pubblico.

Mercoledì 20 maggio, presso l’auditorium “Giovanni Lilliu”, verrà proiettato “Sacro GRA” il pluripremiato film di Gianfranco Rosi.
Sacro GRA rappresenta il film simbolo che, con la sua vittoria al Festival di Venezia del Leone d’Oro come miglior film, ha proclamato la definitiva affermazione del cinema documentario portando sotto i riflettori il talento e l’eccellente livello del Cinema del Reale italiano.
Il film è l’ultimo dei cinque lavori in concorso a Il Mese del Documentario, l’unico festival che raggiunge il suo pubblico in 14 città italiane ed europee per offrirgli il meglio del documentario scelto dai professionisti di questo settore.
Il documentario sarà introdotto dal regista Salvatore Mereu.
Il GRA, il Grande raccordo anulare di Roma, con i suoi 70 km è la più estesa autostrada urbana d’Italia. Ma pochi considerano il Raccordo come spazio urbano da esplorare. Rosi ha deciso di raccontare il suo Paese girando e perdendosi per tre anni con un mini-van sul Grande Raccordo Anulare di Roma per scoprire i mondi invisibili e i futuri possibili che questo luogo magico cela oltre il muro del suo continuo frastuono. E dallo sfondo emergono personaggi invisibili e apparizioni fugaci.
Queste le altre quattro opere con le quali il film si contenderà il Doc/it Professional Award: Dal profondo di Valentina Pedicini, The Stone River di Giovanni Donfrancesco, SmoKings di Michele Fornasero, Stop the Pounding Heart di Roberto Minervini.