18 July, 2024
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Venerdì 21 giugno, Festa europea della musica, un intrigante programma chiude in bellezza l’edizione 2019 di Echi lontani, la manifestazione ideata per far conoscere tutto il fascino della musica antica proposta nei luoghi più suggestivi della città di Cagliari.

Alle 21.00, nella Chiesa di Santa Maria del Monte, arriva il ContrArco Consort (composto da Valentina Nicolai, alla viola da gamba e basso, Marco Ottone, alla viola da gamba e tenore, Matteo Coticoni, al violone, Massimiliano Dragoni, alle percussioni, e Gianfranco Russo, alla viola da braccio rinascimentale e alla direzione) che proporrà un concerto dal titolo “Opera Nova De Balli. Danze del Rinascimento italiano per sonar a quattro voci. Musiche di G. Mainerio, F. Bendusi, V. Ruffo e altri”.

Si legge nelle note di sala scritte dall’ensemble: «L’invenzione della stampa e l’ascesa della borghesia che, ricalcando i modelli cortigiani, si dilettava di musica, favorirono nel ‘500 la diffusione di raccolte musicali edite per soddisfare la richiesta, sia professionale che amatoriale, di materiale musicale a costo relativamente contenuto. Da queste pubblicazioni sono tratti i brani del programma “Opera novelli de balli” che propone una panoramica della musica per danza del Rinascimento italiano, eseguita da un ensemble “cortese” di strumenti ad arco, con tre viole da gamba, nelle loro varie taglie, e una viola da braccio rinascimentale, supportati dalla percussione».

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Domani, sabato 26 maggio, a Cagliari, il festival Echi lontani prosegue con una serata dedicata alle “frottole”, un genere musicale che si sviluppa in Italia tra il XV e XVI secolo contendendo il primato al “madrigale”.

L’appuntamento è alle 21.00, nella chiesa di Santa Maria del Monte dove l’ensemble ContrArco Consort (composto da Antonella Tatulli, canto, Valentina Nicolai alla viola da gamba basso, Marco Ottone alla viola da gamba e tenore, Gianfranco Russo alla viola da braccio rinascimentale, direzione) proporrà un concerto dal titolo Non val acqua al mio gran foco, fioretti di frottole del Rinascimento italiano.

Saranno proposti brani da Bartolomeo Tromboncino a Johannes Martini, sino a Vincenzo Ruffo.

Le “frottole” furono un genere musicale sviluppatosi specialmente nella corte mantovana dei Gonzaga, grazie soprattutto a Isabella d’Este, sposa mecenate del duca Francesco che, scrive nel testo di presentazione al concerto, Gianfranco Russo, «secondo le convenienze di una dama del suo rango, si dilettava nel Canto accompagnandosi sul Liuto, come ci testimonia Baldassarre Castiglione nel De Elisabella Gonzaga canente».

A Mantova operarono i più apprezzati compositori, gli stessi che saranno proposti nella serata di sabato.

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Sabato 26 maggio a Cagliari il festival Echi lontani prosegue con una serata dedicata alle “frottole”, un genere musicale che si sviluppa in Italia tra il XV e XVI secolo contendendo il primato al “madrigale”.

L’appuntamento è alle 21.00, nella chiesa di Santa Maria del Monte dove l’ensemble ContrArco Consort (composto da Antonella Tatulli, canto, Valentina Nicolai alla viola da gamba basso, Marco Ottone alla viola da gamba tenore, Gianfranco Russo alla viola da braccio rinascimentale, direzione) proporrà un concerto dal titolo Non val acqua al mio gran foco, fioretti di frottole del Rinascimento italiano.

Saranno proposti brani da Bartolomeo Tromboncino a Johannes Martini sino a Vincenzo Ruffo.

Le “frottole” furono un genere musicale sviluppatosi specialmente nella corte mantovana dei Gonzaga, grazie soprattutto a Isabella d’Este, sposa mecenate del duca Francesco, che, scrive nel testo di presentazione al concerto, Gianfranco Russo, «secondo le convenienze di una dama del suo rango, si dilettava nel Canto accompagnandosi sul Liuto, come ci testimonia Baldassarre Castiglione nel De Elisabella Gonzaga canente».

A Mantova operarono i più apprezzati compositori, gli stessi che saranno proposti nella serata di sabato.

Organizzata dall’associazione Echi lontani, in partenariato con il Conservatorio “G.P. da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”, il festival vuole fare riscoprire il prezioso patrimonio della musica antica proponendo concerti in alcuni dei luoghi più suggestivi di Cagliari. La direzione artistica è affidata a Dario Luisi, violinista genovese e grande esperto di musica antica.

Echi lontani è tra i membri del network Rema, l’unico rappresentante per la musica antica in Europa nato con lo scopo di favorire lo scambio di conoscenze, informazioni e collaborazioni nel campo della musica antica.

Ensemble L'Artificio

Sabato 26 aprile, alle 21.00, la chiesa monumentale di Santa Chiara – Piazza Yenne-Salita Santa Chiara – per la diciottesima edizione delle Feste Musicali per Sant’Efisio, ospita il concerto “Lo specchio di Narciso La rappresentazione degli Affetti nella musica italiana della prima metà del ‘600”. Musiche di Claudio Monteverdi, Tarquinio Merula, Johannes H. Kapsberger, Stefano Landi, Benedetto Ferrari, Giovanni Felice Sances, Andrea Falconieri, Raffaello Rontani, Giovanni Pietro Berti, Giulio Caccini. In scena l’ensemble L’Artificio. La serata rientra nella rassegna di Echi lontani – Musiche d’epoca in luoghi storici. La ventesima edizione – patrocinata dagli assessorati regionali, provinciali e comunali alla Cultura e al Turismo e dalla Fondazione Banco di Sardegna – si dispiega dal 21 marzo al 21 giugno.

L’evento va in diretta streaming live dalla piattaforma culturale americana U-Sophia, raggiungibile anche dal sito www.echilontani.net. Il Festival fa parte del REMA (Rete Europea Festival Musica Antica).

Sant’Efisio: religione, musica e turismo. Le Feste musicali per il santo guerriero costituiscono un momento cult per la città. Fede, tradizioni, patrimonio di conoscenze e saperi, l’appuntamento calamita turisti e visitatori da mezzo mondo. La rassegna Echi lontani cura da sempre con particolare attenzione i luoghi e le musiche che promuovono oltre Tirreno la musica antica e Cagliari.

L’ensemble. Antonella Tatulli (canto), Elisabetta Di Filippo (salterio, percussioni), Olga Ercoli (arpa a tre ordini), Gianfranco Russo (chitarra alla spagnola, violino barocco, direzione) compongono l’ensemble L’Artificio. Diretto da Gianfranco Russo, è una compagine di recente formazione composto da musicisti che vantano collaborazioni con i più grandi interpreti di Musica Antica e incidono per EMI, Virgin, Deutsche Harmonia Mundi, Deutsche Grammophon, Sony, Symphonia, Stradivarius, Tactus, Bongiovanni, Brilliant, K617, Passacaille, Pan Classic, III Millennio, Musicaimmagine records, etc.. L’ensemble nasce dal desiderio dei musicisti, che già collaboravano tra loro in altri ensembles, di approfondire il repertorio del primo barocco italiano per Voce e Basso Continuo.