27 December, 2024
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È la storia a unire slovacchi e isola dell’Asinara. Qui, cent’anni fa, furono numerosi i soldati cecoslovacchi che, assieme ai circa 22.000 soldati dell’esercito austro-ungarico, vennero deportati come prigionieri. A loro renderà omaggio il 6 giugno l’ambasciatore slovacco a Roma Jàn Soth che, prima, parteciperà al Mut di Stintino alla chiusura della mostra “Centenario della Prima Guerra Mondiale 1914-1918”, e poi sarà sull’isola dell’Asinara.

Una visita quella dell’ambasciatore che, con la mostra dei pannelli fotografici che ripercorrono la storia di una Nazione, la Cecoslovacchia, e ritraggono i soldati cecoslovacchi al fronte e in Italia durante il primo conflitto mondiale, si inserisce nel lungo programma di eventi organizzato dall’amministrazione comunale di Stintino. Una serie di appuntamenti che hanno preso il via nel 2013, con il progetto “Commemorazioni di pace: i profughi e i prigionieri nell’isola dell’Asinara”.

L’arrivo dell’ambasciatore Jàn Soth è previsto per le 10,50 del 6 giugno al Mut, dove ad attenderlo ci saranno il sindaco di Stintino Antonio Diana, il prefetto Giuseppe Marani ed il comandante della Regione militare autonoma della Sardegna, il generale Giovanni Domenico Pintus.

Dopo i saluti delle autorità civili e militari è prevista la visita alla mostra curata da Gabriela Dudeková dell’Istituto di storia dell’Accademia slovacca delle Scienze, in collaborazione con l’Archivio del Club di storia militare “Beskydy”. L’esposizione ha ottenuto l’alto patronato del ministero degli Affari Esteri della Repubblica Slovacca. All’incontro parteciperanno anche Luciano Gutierrez, delegato del rettore dell’Università di Sassari, e Salvatore Rubino, rappresentante del Comitato di indirizzo della Fondazione di Sardegna.

Alle 14.00, invece, le autorità si sposteranno sull’isola dell’Asinara dove è prevista una cerimonia di commemorazione all’ossario di Campo Perdu, alla presenza dell’ambasciatore slovacco e dell’arcivescovo di Sassari Gianfranco Saba. Dopo una visita a Cala Reale, il rientro a Stintino è previsto per le ore 16,30.

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Sardegna Solidale compie vent’anni e inizia da Sassari una lunga serie di incontri che in tutti i territori dell’isola celebreranno l’anniversario, con l’obiettivo non solo di ricordare il lungo cammino fatto dal 1998 ad oggi dalle associazioni di volontariato ma anche di prefigurare il percorso che verrà, anche alla luce della riforma del Terzo Settore che cambia radicalmente la natura dei Centri di servizio per il volontariato. Appuntamento sabato 26 maggio, a partire dalle 16.00, presso la Sala Angioni della Provincia in Piazza d’Italia, per un incontro ricco di interventi e di testimonianze sul tema “Un volontariato inedito: volontari per volontari”.

All’iniziativa, alla quale porteranno il loro saluto anche il sindaco di Sassari Nicola Sanna e l’arcivescovo mons. Gianfranco Saba, interverranno don Angelo Pittau (presidente del comitato promotore di Sardegna Solidale), il presidente del Centro Giampiero Farru e il presidente del Co.ge. Sardegna Bruno Loviselli.

Nel corso della serata, non mancheranno gli interventi dei protagonisti del volontariato nel territorio, come padre Salvatore Morittu dell’associazione Mondo X Sardegna, di Sergio Melis (Alghero), Salvatore Battelli (Bono), Lucia Poddighe (Ittiri), don Andrea Domanski (La Maddalena), Vincenzo Carta (Olbia), Giovanna Pani (Ozieri), Bruno Uldank (Palmadula), Giovanni Demarcus (Perfugas), Luciano Pere (Porto Torres), Franco Dedola e Luciano Pinna (Sassari) e Maria Luisa Sari (Tempio Pausania). 

La manifestazione sarà animata da Sbandieratori e Musici della Città dei Candelieri e dalla banda musicale Città di Sassari.

 

Sardegna Solidale è un centro di servizio per il volontariato che dal 1998 sostiene le attività delle 1700 associazioni isolane, promuovendo e comunicando nel territorio la cultura della solidarietà, e sviluppando, attraverso specifici percorsi di formazione, le competenze dei 35mila volontari che operano attualmente nella nostra isola. Tra le caratteristiche del Csv Sardegna Solidale è quella di avere diffuso i suoi servizi nel territorio attraverso una rete di quaranta Sa. Sol. Point, centri nei quali le associazioni e i volontari trovano un pronto riferimento per le loro attività. La condivisione dal basso, da sempre un punto caratterizzante del Centro, trova dunque nei Sa. Sol. Point un immediato strumento di attuazione di quello slogan-programma “volontari per volontari” che nel 1998 segnò la nascita di Sardegna Soldale.

 

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«La Sardegna ha bisogno di intrecciare legami sempre più stretti con i paesi del Nord Africa per costruire relazioni stabili nel quadro mediterraneo da cui possono scaturire preziose opportunità per il suo sviluppo. La Giunta, con il presidente Francesco Pigliaru, sta consolidando questi rapporti attraverso il ruolo di coordinamento in materia di cooperazione internazionale che svolge nella Conferenza delle Regioni e in qualità di Autorità di Gestione dell’importante programma ENI CBC Med, ormai un caposaldo per la cooperazione tra attori pubblici e privati nel bacino del Mediterraneo.»

Lo ha detto l’assessore agli Affari Generali Filippo Spanu durante l’incontro «La cooperazione internazionale e la mobilità degli studenti, quale futuro per una nuova generazione mediterranea» che si è svolto a Sassari, nella sede della Fondazione di Sardegna, per iniziativa dell’Università e della stessa Fondazione.

Insieme a Filippo Spanu, hanno preso parte al confronto, moderato dal docente del Dipartimento di medicina veterinaria Eraldo Sanna Passino, il Rettore e il delegato per l’internalizzazione dell’Università di Sassari, Massimo Carpinelli e Luciano Gutierrez, Himaid Ben Aziza e Marcello Scalisi, in rappresentanza dell’Unione delle Università del Mediterraneo, e l’arcivescovo di Sassari monsignor Gianfranco Saba.

«La mobilità studentesca nel contesto del Mediterraneo – ha spiegato Filippo Spanu – è essenziale per migliorare la reciproca conoscenza e favorire il processo di progressiva apertura a territori a noi molto vicini. Soprattutto nella prospettiva di creare nei paesi più fragili, attraverso proficui scambi di esperienze e il trasferimento di preziose conoscenze, le basi uno sviluppo duraturo al fine di arginare i flussi migratori che indeboliscono fortemente il loro tessuto sociale.» 

Filippo Spanu, nel manifestare apprezzamento per i progetti messi in campo dall’Università di Sassari per sostenere la mobilità degli studenti e incentivare il dialogo tra studenti sardi e colleghi che frequentano atenei di altre città del Mediterraneo, ha ribadito l’appoggio della Regione impegnata a promuovere percorsi di questo tipo «che sono un grande investimento per il futuro della Sardegna e di tutti i territori che si affacciano sul mar Mediterraneo». 

L’assessore degli Affari generali ha inoltre partecipato, sempre a Sassari, alla cerimonia per il conferimento della laurea honoris causa al veterinario tunisino Faouzi Kechrid, artefice di studi e ricerche sull’influenza aviaria e sulle patologie veterinarie transfrontaliere in Medio Oriente e Nord Africa.

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Sarà presentato sabato 12 maggio, alle 10.00, nella sala Fondazione di Sardegna in via san Salvatore da Horta 2, a Cagliari, il dossier sul giornalismo sardo a cura dell’Ucsi (Unione cattolica della stampa italiana) Sardegna.

Modererà i lavori Mario Girau, giornalista, già presidente regionale Ucsi Sardegna e co-autore del dossier. Intervengono S.E. monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza episcopale sarda, Franco Siddi, consigliere di amministrazione della Rai e già segretario nazionale della Federazione nazionale della stampa italiana, Alessandro Zorco, giornalista, componente della Giunta e del Consiglio nazionale dell’Unione cattolica della stampa italiana e anch’egli co-autore del dossier, Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Mario Cabasino, presidente del Corecom Sardegna e Celestino Tabasso, presidente dell’Assostampa Sardegna.

Il dossier sarà presentato anche a Sassari sabato 19 maggio, alle 11.00, nei locali del Seminario arcivescovile, nel largo Seminario. La presentazione del dossier sarà preceduta dalla Messa presieduta da S.E. monsignor Gianfranco Saba, arcivescovo di Sassari, nella cappella del Seminario arcivescovile. Modererà la presentazione del dossier Mario Girau, già presidente regionale dell’Ucsi Sardegna e co-autore del dossier. Interverrà S.E. monsignor Gianfranco Saba, arcivescovo di Sassari e Alessandro Zorco, giornalista, componente della Giunta e del Consiglio nazionale dell’Unione cattolica della stampa italiana e anch’egli co-autore del dossier.

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«Questa è una liturgia di festa, perché è una festa quella dell’Annunciazione dell’Angelo a Maria. Nella vita dell’uomo sperimentare l’annuncio della parola del Signore è l’esperienza più bella.» Con queste parole, ieri sera, l’arcivescovo di Sassari Gianfranco Saba ha aperto la celebrazione per la patrona dell’ospedale Santissima Annunziata.

L’alto prelato si è rivolto ai numerosi fedeli, medici, infermieri, personale amministrativo dell’ospedale civile di Sassari e, soprattutto, ai pazienti presenti nella cappella del nosocomio di viale Italia per i festeggiamenti della patrona.

«Quello che chiediamo al Signore per ciascuno di voi – ha detto monsignor Gianfranco Saba – per chi vive l’esperienza del dolore e della malattia, è il dono di parteciparlo in mezzo a noi.»

L’arcivescovo quindi ha esortato i presenti all’esercizio della prossimità verso l’altro e ad essere «noi segno visibile della presenza di Cristo che si fa compagno di strada».

La messa per le celebrazioni della Santissima Annunziata è stata officiata con la partecipazione oltre che del cappellano dell’ospedale, don Bastianino Pirino che a conclusione della liturgia eucaristica ha ringraziato l’arcivescovo per la sua presenza, anche del cappellano delle cliniche don Eugenio Pesenti che sostituisce don Mario Tanca, del parroco di San Vincenzo don Salvatore Fois.

La solennità della patrona dell’ospedale di Sassari rappresenta un importante appuntamento, un momento di ritrovo e di raccoglimento per la comunità sassarese, oltre che per gli operatori sanitari dell’ospedale civile di Via De Nicola e per i pazienti.

Alla celebrazione eucaristica infatti erano presenti numerosi medici, infermieri, pazienti, familiari e operatori del mondo del volontariato. E proprio a questi ultimi, in particolare ai volontari della Sorgente, del Vos e dell’Avo, che si è rivolto monsignor Saba ricordando l’impegno quotidiano verso i pazienti.

Sono intervenuti anche il direttore amministrativo dell’Aou Lorenzo Pescini e numerosi primari del Santissima Annunziata.

La celebrazione eucaristica è stata animata dal coro dei bambini di San Pio X, con la partecipazione del musicista Franco Sechi mentre alla fine della messa si è esibita la Corale studentesca di Sassari diretta dal maestro Vittorio Cossu.

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Dalla domenica delle palme alla Pasqua per poi arrivare alla festa patronale della Santissima Annunziata. Il cappellano dell’ospedale di via De Nicola, don Bastianino Pirino, ha predisposto il calendario delle messe e degli appuntamenti che accompagneranno i fedeli e i pazienti ricoverati dal 25 marzo sino al 9 aprile.

Il primo appuntamento nella cappella al settimo piano del Santissima Annunziata è per il 25 marzo quando, alle ore 9,30, sarà celebrata la messa della domenica delle palme.

Il 29 marzo, giovedì santo, alle 18,30 sarà celebrata la messa in Coena Domini.

Il 30 marzo, venerdì santo, l’appuntamento è sempre per le 18,30 per l’adorazione della croce.

Il 31 marzo, sabato della veglia pasquale, la messa è fissata per le ore 20. La celebrazione sarà animata dal musicista Franco Sechi.

La domenica di Pasqua di Resurrezione, il 1° aprile, la messa sarà celebrata alle ore 9,30.

Nel giorno del lunedì dell’Angelo, 2 aprile, appuntamento con la celebrazione eucaristica sempre alle ore 9,30.

Terminati gli appuntamenti pasquali, prenderanno il via quelli in preparazione della festa dedicata alla patrona dell’ospedale.

Il 6, 7 e 8 aprile nella cappella al settimo piano si svolgerà il triduo in preparazione della festa patronale, alle 18.00 il rosario ed alle 18,30 la messa.

Il 9 aprile quindi sarà festa patronale, con la messa delle ore 17.00, presieduta dall’arcivescovo di Sassari monsignor Gianfranco Saba. I canti liturgici saranno eseguiti dal coro dei bambini di San Pio X, con la partecipazione del musicista Franco Sechi e della Corale studentesca di Sassari.

 

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L’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari il 10 febbraio celebrerà la festa per la Beata Vergine di Lourdes e la ricorrenza della Giornata mondiale del malato.

Sono passati 160 anni da quanto, l’11 febbraio 1858 la vergine Immacolata Concezione apparve alla quattordicenne Bernadette Soubirous che si era recata alla grotta di Massabielle, sulla riva del torrente Gave, per raccogliere legna. E proprio in quella grotta, dove sgorgò miracolosamente una fonte, apparvero i primi prodigi, con la guarigione di alcuni malati.

E la giornata mondiale del malato, quest’anno è arrivata alla XXVI edizione, venne istituita per la prima volta il 13 maggio 1992 da Papa Giovanni Paolo II. Nella lettera che il Santo Padre scriveva al cardinale Fiorenzo Angelini diceva:«Desidero comunicarle che ho deciso di istituire la «Giornata Mondiale del Malato», da celebrarsi l’11 febbraio di ogni anno, memoria liturgica della Beata Maria Vergine di Lourdes. Considero, infatti, quanto mai opportuno estendere a tutta la Comunità ecclesiale una iniziativa che, già in atto in alcuni Paesi e regioni, ha dato frutti pastorali veramente preziosi».

Al presidio ospedaliero di Sassari sarà celebrata il 10 febbraio, alle ore 16.00, nella cappella al settimo piano del Santissima Annunziata. A celebrare la messa sarà l’arcivescovo di Sassari monsignor Gianfranco Saba. Il programma predisposto dal cappellano dell’ospedale di via De Nicola, don Bastianino Pirino, prevede dopo la messa la processione eucaristica, la benedizione dei malati e di tutti i presenti quindi il canto dell’Ave Maria e l’accensione delle candele votive.

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«Una grande attenzione ai servizi delle strutture, dai servizi di Chirurgia alla Medicina e all’assistenza umana, materiale e spirituale, per fare in modo che la persona trovi qualcuno che porga la mano e lo aiuti a camminare lungo un percorso per superare le stanchezze. La Chiesa, le Istituzioni e la società sono chiamate a dialogare per un nuovo umanesimo dell’incontro.»

Così ieri sera l’arcivescovo di Sassari, Gianfranco Saba, si è rivolto ai tanti fedeli che hanno assiepato la piccola cappella del Palazzo Clemente. L’occasione l’ha offerta la festa dedicata a Santa Lucia, la patrona della Clinica oculistica, che quest’anno è stata festeggiata nella struttura sassarese per il trentottesimo anno. Per l’arcivescovo si è trattato della prima visita alle strutture ospedaliere cittadine.

L’arcivescovo nella sua omelia ha ricordato la figura della santa siracusana, morta martire nella sua città per aver manifestato la sua fede, all’epoca delle persecuzioni cristiane sotto l’imperatore Diocleziano. «Lei, patrona dei luoghi di cura – ha aggiunto l’arcivescovo – è un modello perché l’uomo impari ad apprendere e amare in profondità. E Santa Lucia, protettrice della vista, aiuti a sviluppare gli occhi della mente così da aiutare l’uomo a orientarsi».

Alla celebrazione eucaristica hanno partecipato i due cappellani delle cliniche, don Antonio Tanca e don Eugenio Pesenti, il cappellano dell’ospedale Santissima Annunziata don Bastianino Pirino ed il rettore del seminario di Sassari don Diego Pinna con alcuni seminaristi. Ad animare la messa, invece, il coro dei volontari e delle volontarie del Vos.

A conclusione della funzione religiosa, il direttore generale Antonio D’Urso, con il direttore amministrativo Lorenzo Pescini e il direttore della Clinica Oculistica Francesco Boscia, ha accompagnato l’arcivescovo per una visita in alcuni reparti della seconda stecca bianca.

Monsignor Saba si è soffermato a dialogare con i pazienti nelle stanze di degenza sia in Oculistica che nei due reparti attigui, Chirurgia pediatrica e Chirurgia maxillofacciale.

Il direttore generale, che ha illustrato all’alto prelato l’organizzazione dell’azienda ospedaliero universitaria sassarese, e il direttore della Clinica oculistica quindi lo hanno ringraziato per la sua presenza e l’attenzione «che è un riconoscimento della nostra attività».

«Sono convinto che una buona sinergia tra le istituzioni sia un beneficio per tutti e, se posso essere d’aiuto, la mia porta è sempre aperta», ha concluso monsignor Gianfranco Saba.