14 November, 2024
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«Noi pensiamo, e non da oggi, che il problema della famiglia, con strumenti adeguati di sostegno, debba essere al centro delle politiche pubbliche.»
Lo ha dichiarato il presidente di Fortza Paris Gianfranco Scalas illustrando la proposta del “Reddito di maternità”, sostenuta a livello nazionale dal Popolo della Famiglia che ha in corso la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare.

Ripercorrendo brevemente la sua lunga esperienza nelle missioni di pace all’estero, Gianfranco Scalas ha ricordato che la centralità della famiglia rappresenta l’elemento costitutivo di qualunque comunità a prescindere dalle cultura e dalle appartenenze religiose, «che si tratti di società organizzate per etnie, tribù o clan. Per questo riteniamo – ha concluso – che di fronte ad una preoccupante crollo della natalità che vede la Sardegna  all’ultimo posto in Italia, sia importante lanciare il segnale di una inversione di tendenza».

Quella del reddito di maternità, ha poi sottolineato il neo consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa, «sarà una delle prime proposte che presenteremo non appena si sarà insediato il nuovo Consiglio regionale, assieme ad un provvedimento organico sulla famiglia che ha lo scopo di riunire e mettere a sistema una serie di interventi ora frammentati fra la sanità e l’assistenza sociale».

Il coordinatore nazionale del Popolo della Famiglia Mirko De Carli, infine, si è soffermato su alcuni contenuti della proposta di legge di iniziativa popolare, che consiste «in un’indennità di 1.000 euro da corrispondere per 8 anni a tutte le donne che sceglieranno liberamente di fare le mamme a tempo pieno, per convinzione personale o magari per dedicare parte del loro tempo allo studio. Non si tratta – ha precisato Mirko De Carli – di auspicare il ritorno della donna ai fornelli quanto di affermare un principio di libertà che fra l’altro, assieme ad altre misure a favore delle lavoratrici e dei figli, contrasti l’attuale schiavitù del lavoro, fatta di precariato, bassi stipendi, dimissioni in bianco e turni di lavoro incompatibili con la famiglia».

«E’ la scelta di tutte le società che crescono in Europa e fuori dall’Europa – ha concluso Mirko De Carli -, e all’Italia costerebbe 1 miliardo, di gran lunga meno del reddito di cittadinanza, portando consistenti flussi finanziari all’interno ell’economia reale.»

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Archiviate le elezioni regionali, i Riformatori sardi riprendono la battaglia per il riconoscimento del principio di insularità. La trattativa avviata dalle regioni ricche del nord (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) per nuove forme di autonomia preoccupa i vertici del partito: «Il regionalismo differenziato di cui si parla oggi va contro gli interessi della Sardegna – ha detto l’ex deputato dei Riformatori sardi Pierpaolo Vargiu – noi non osteggiamo una riforma che punta a una sana competizione tra le regioni e combatte le politiche assistenzialiste per il Mezzogiorno. Chiediamo però di poter combattere ad armi pari. La Sardegna è una regione con problemi speciali che vanno affrontati in un tavolo specifico. Siamo un’isola e per giunta periferici, nessuna altra regione è nelle nostre condizioni di svantaggio. Per questo, già da due anni, stiamo portando avanti la battaglia per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione e per la restituzione dei diritti economici sulle accise».

Sulla stessa lunghezza d’onda i componenti del Centro Studi del partito, Gianbattista Melis e Stefano Altea: «Il riconoscimento del principio di insularità e la definizione della partita sulle accise ci consentirebbe di drenare nuove risorse – ha detto Gianbattista Melis – anche se non basterebbe a risarcire la Sardegna per i danni ambientali provocati dall’Industria».

«La nostra non è una richiesta di assistenzialismo – ha aggiunto Stefano Altea – la Sardegna deve avere le stesse opportunità delle altre Regioni. La nuova formulazione dell’art. 119 della Costituzione apre la strada all’accoglimento delle nostre istanze.»

Alla conferenza stampa è intervenuto anche il leader di Fortza Paris Gianfranco Scalas che ha suggerito di tener presente il tema della lingua sarda: «Siamo la più grande minoranza linguistica della Repubblica italiana – ha detto Gianfranco Scalas – questo ci dà più forza nel confronto con lo Stato e, soprattutto, con l’Europa. E’ un elemento da sfruttare per veder riconosciuta la nostra specialità».

Dal riconoscimento del principio di insularità passa il futuro della Sardegna, secondo il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Pietrino Fois: «Occorre che il nuovo esecutivo regionale concluda al più resto il contratto con lo Stato – ha detto Pietrino Fois – la Sardegna ha un bilancio ingessato con una massa manovrabile molto ridotta. Senza nuove risorse la nostra Regione è destinata ad arrancare».

I temi cari ai Riformatori sardi saranno posti con forza all’attenzione del nuovo presidente della Regione Christian Solinas: «Abbiamo sollecitato a più riprese la giunta uscente e lo stesso faremo con la maggioranza di centrodestra di cui facciamo parte – ha detto ancora Pierpaolo Vargiu – chiediamo a tutti i sardi e a tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento di unirsi alla nostra battaglia sull’insularità e sulle accise».

 

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«La scelta del candidato Governatore alla guida della Coalizione autonomista, civica e di centrodestra di cui anche Fortza Paris fa parte, spetta solo ai Sardi.»

Gianfranco Scalas, presidente di Fortza Paris, commenta con queste parole la situazione politica in vista delle elezioni regionali sarde del 2019.

«Bene ha fatto stamane il Ministro Matteo Salvini a ribadire un concetto così palese, chiarissimo fin da subito al tavolo di coalizione. I partiti che la compongono, hanno da mesi avviato un confronto con i sardi per definire il programma, le priorità e la futura squadra di governo. Fortza Paris sta partecipando a questo percorso con un contributo di idee, energie e personalità per rendersi partecipe di un cambiamento che devo portare la nostra Isola fuori da una crisi gravissima. Ribadiamo che dare ai Sardi le stesse possibilità date agli altri cittadini italiani, in campo energetico, infrastrutturale, strategico. Il nostro Popolo – ribadisce Gianfranco Scalas – non chiede assistenza o aiuti, chiede solo di poter esser messo nelle condizioni di dare il meglio, di crescere e prosperare. Bene lavorare su Zona Franca, sistema sanitario, continuità territoriale, potenziamento delle infrastrutture però ancor prima di metanizzare l’Isola andrebbero ridotte, e portate ai costi del continente le tariffe energetiche, a sostegno delle famiglie e delle tante imprese in sofferenza.»

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«L’Autonomia non è un neonato avvolto dalla bandiera dei 4 mori. È una conquista del 1948 pensata con passione e coraggio ma cresciuta male, soffocata da una classe dirigente spesso debole e incapace. L’Autonomia è una conquista che deve essere rinnovata ogni giorno, attualizzata, rafforzata, resa viva e coinvolgente.»

Così Gianfranco Scalas, presidente del partito Fortza Paris, commenta le celebrazioni de Sa Die de sa Sardigna dedicate quest’anno ai 70 anni dello Statuto Sardo. Per Gianfranco Scalas «in 70 anni non siamo riusciti né ad attuare realmente le prerogative del nostro statuto speciale, né a farlo diventare la bandiera attorno a cui unire il Popolo Sardo. Non è più il tempo di aspettare. La pazienza dei Sardi è finita. Ci vuole un cambio, un radicale rovesciamento della visione autonomista. Fortza Paris si candida a diventare il luogo in cui le nuove generazioni e i militanti storici di un sardismo spesso diviso e atomizzato possano confrontarsi, fuori dagli schemi destra/sinistra, per lavorare alla costruzione di una Sardegna forte. I temi sono gli stessi da molti anni la continuità territoriale, le infrastrutture, il riconoscimento dell’indennità di bilinguismo, l’avvio dei punti franchi, il sostegno a turismo, agricoltura e imprese, la riconversione delle aree industriali. Ma ora c’è bisogno di una nuova generazione di Sardi, giovani, forti, appassionati – conclude Gianfranco Scalas – che prendano per mano il proprio destino e quello della propria terra».

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Il campo civico e sardista, aperto dall’accordo Psd’Az e La Base, si allarga al partito Fortza Paris del colonnello Gianfranco Scalas che, insieme a Christian Solinas e Efisio Arbau, ha siglato l’intesa politico programmatica che candida la coalizione identitaria al governo della Sardegna e dà il via alle liste comuni, sotto il simbolo dei Quattro Mori, per il Parlamento e per le prossime regionali.

«Ci uniamo sotto la bandiera della Sardegna – ha dichiarato il segretario Psd’Az, Christian Solinas – per combattere a Roma e nell’Isola nell’interesse dei sardi, rifiutando la logica della testimonianza a favore di quella della rappresentanza». Di una “data da ricordare” ha parlato il presidente di Fortza Paris, Gianfranco Scalas, che ha dedicato “la giornata del ricompattamento con Psd’Az” all’ex presidente del Consiglio regionale, Efisio Serrenti, scomparso di recente e fondatore del raggruppamento politico nato dall’unione di “Sardistas” e “Popolari sardi”. Soddisfazione per la nuova intesa è stata espresse dal leader della Base, Efisio Arbau, che ha salutato con favore «il nuovo accordo che pone al centro della politica sarda l’alleanza civica e sardista e che parla con un’unica voce nel confronto con le altre forze politiche in vista delle possibili alleanze».

«Alleanze solo su basi programmatiche – hanno precisato Solinas, Arbau e Scalas – senza preclusioni di schieramento né steccati ideologici» con l’obiettivo dichiarato di realizzare una serie di punti fondamentali del programma sardista, come il  riconoscimento nello Statuto del bilinguismo, la zona franca, la fine del monopolio Tirrenia e una nuova politica delle entrate. «Sfidiamo il sistema politico italiano su un programma chiaro e su punti concreti e riconoscibili – hanno insistito i vertici di Psd’Az, La Base e Fortza Paris – con l’obiettivo di costringerli a cambiare marcia e soprattutto a cambiare la guida della Sardegna».

Sollecitati anche dalle domande dei giornalisti, Christian Solinas, Efisio Arbau e Gianfranco Scalas hanno ribadito «apertura e disponibilità politiche» verso tutte le altre forze autonomiste, indipendentiste e identitarie: «È sufficiente riconoscersi nei valori storici del sardismo, accettare la partecipazione alle competizioni elettorali sotto il simbolo dei 4 Mori e partecipare ad eventuali alleanze solo su base programmatica».

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Domani, giovedì 16 novembre, alle 10.00, nella sala stampa del Consiglio regionale, il segretario nazionale del Partito Sardo d’Azione, Christian Solinas, e il presidente del movimento La Base, Efisio Arbau, illustreranno termini e prospettive dell’accordo politico con il movimento Fortza Paris. Parteciperà ai lavori il presidente di Forza Paris, Gianfranco Scalas.

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Il generale Gianfranco Scalas è stato confermato presidente di Fortza Paris. L’assemblea per il rinnovo delle cariche, si è svolta ieri ad Assemini.

Tra gli obiettivi programmatici presentati dal confermato presidente, vi sono il riconoscimento della minoranza linguistica, l’attuazione della legge sui punti franchi e la continuità territoriale ed energetica.

Gianfranco Scalas, inoltre, ha lanciato un appello «a tutte le associazioni e i movimenti che condividono con noi queste rivendicazioni, per dire basta al deserto provocato dalle forze di centrodestra e di centrosinistra che hanno governato alternativamente l’Isola negli ultimi trent’anni», già accolto dal Movimento Zona Franca e da Cagliari Anno Zero di Giorgio Cugusi.

Su uno dei temi più dibattuti, i punti franchi, Gianfranco Scalas ha sottolineato che «non aver fatto la legge ha condannato a morte Portovesme, se ci fosse stato il porto franco nessuna multinazionale sarebbe andata via».

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2014-06-26 Guasila Raimondo Scintu Locandina

Penultimo evento di #Teatro Popolare 2014, la rassegna di teatro in lingua sarda organizzata dall’Associazione Figli d’Arte Medas e incentrata quest’anno sulla Lingua Madre. Per giovedì 26 giugno, il cartellone della manifestazione prevede una giornata celebrativa dal titolo Guasila ricorda Raimondo Scintu, dedicata al caporale della Brigata Sassari insignito della medaglia d’oro al valor militare per le imprese della Prima guerra mondiale. Il programma è realizzato con il contributo della L.R. 14/2006 per le manifestazioni celebrative di figure di protagonisti della storia e della cultura della Sardegna.

Le celebrazioni inizieranno la mattina, alle ore 10:30 in piazza Trexenta a Guasila, con l’esibizione della banda musicale della Brigata Sassari guidata dal Capo Musica 1° Maresciallo Andrea Atzeni. A seguire, al Teatro Fratelli Medas, Gianluca Medas e Andrea Congia presenteranno uno spettacolo per i bambini sulla figura di Raimondo Scintu. La sera previsti altri due incontri nel teatro di piazza Municipio: alle ore 19.00 la tavola rotonda dal titolo Raimondo Scintu – L’Eroe in Bicicletta con gli interventi di Guido Cadoni, esperto di lingua sarda, Antonio Quartu, coordinatore dei Comuni sardi nell’ambito dei progetti interregionali sui caduti della Brigata Sassari nella Prima guerra mondiale, e Gianfranco Scalas, generale in pensione della Brigata Sassari ed ex addetto stampa dell’Esercito italiano; alle ore 21.00 la rappresentazione Storie di Storia – Raimondo Scintu, narrazione con musiche di scena scritta e interpretata da Gianluca Medas con l’accompagnamento musicale della chitarra classica di Andrea Congia e la tromba di Riccardo Pittau.

Lo spettacolo racconta la storia di un ragazzo del cuore della Trexenta che, in un’Europa devastata dalla guerra, nella quale i confini si confondono e il senso di appartenenza si disperde, si trova nel bel mezzo di uno scontro di portata mondiale. Tra fango e filo spinato, un’amicizia troncata ed il coraggio di affrontare il nemico.

Medas-Congia-Pittau (Foto di Alessandro Murgia)