18 July, 2024
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Le dimissioni di Zdenek Zeman da tecnico del Cagliari scrivono la parola fine sul sogno cullato la scorsa estate dal presidente Giulini e da larga parte della tifoseria rossoblù e, a parte alcuni singoli episodi, pur bellissimi (il 4 a 1 a San Siro con l’Inter, il 4 a 0 di Empoli e il 3 a 3 di Napoli), mai realizzato. Chi aveva sperato che a Cagliari potesse rinascere “Zemanlandia”, è rimasto profondamente deluso, prima con l’esonero e, dopo il ritorno seguito all’esonero di Gianfranco Zola che nel frattempo ne aveva rilevato il posto, ora, a retrocessione ormai certa, con le sue dimissioni irrevocabili.

La decisione del tecnico boemo, al di là delle dichiarazioni ufficiali, non giunge proprio inattesa, Gli ultimi disastrosi risultati e lo scontro tra un gruppo di tifosi e i giocatori verificatosi qualche giorno fa ad Assemini, hanno creato una situazione difficilissima, nella quale, evidentemente, Zeman non ha visto più via d’uscita, malgrado continuasse a dire di credere ancora nella salvezza, ed ha preferito chiudere anzitempo la sua travagliata esperienza in terra sarda.

Ora la società deve cercare un sostituto, al quale chiederà di chiudere con dignità il campionato, e dovrà nel frattempo iniziare già a programmare la prossima stagione che, al 99,99%, vedrà la squadra al via del campionato di serie B.

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E’ stato un Cagliari bellissimo per un tempo e sfortunato nel finale, quello visto ieri sera allo stadio Sant’Elia contro l’Empoli nel secondo esordio di Zdenek Zeman sulla panchina del Cagliari (subentrato all’esonerato Gianfranco Zola dopo la sconfitta di Genova, sul campo della Sampdoria). Il risultato finale di 1 a 1 tra Cagliari ed Empoli non rispecchia l’andamento di un incontro che per oltre un’ora la squadra rossobolù ha letteralmente dominato, andando in goal con Joao Pedro al 20′ (stupendo destro piazzato alla sinistra del portiere toscano Luigi Sepe), cogliendo due pali a portiere battuto con lo stesso Joao Pedro al 27′ e Paul Josè M’Poku al 33′, sfiorando ancora il goal al 24′ con Lorenzo Crisetig.

Quella vista fino al riposo al Sant’Elia è stata una squadra letteralmente trasformata rispetto a quella vista nelle ultime settimane, nonostante le numerose assenze che hanno condizionato le scelte iniziali di Zdenek Zeman. Il pubblico del Sant’Elia, accorso numeroso per il ritorno del tecnico boemo, s’è divertito ed ha accompagnato gli sviluppi del gioco con scroscianti applausi, tutti meritati. La prestazione rossoblù a tratti è stata strepitosa, con trame nel segno del credo calcistico di Zeman: aggressività e pressing a tutto campo, diagonali, continue sovrapposizioni, inserimenti sulle fasce, tutto ad altissima velocità, e per l’Empoli c’è stato veramente poco da fare. Il tecnico toscano Maurizio Sarri ha temuto di rivedere gli spettri della gara d’andata che vide il Cagliari dominare e travolgere la sua squadra con quattro goal realizzati nel primo tempo, ma è riuscito ad andare al riposo con il risultato ancora in bilico e nella ripresa ha gettato le basi per la rimonta.

Nel secondo tempo s’è visto subito che il Cagliari non sarebbe stato lo stesso ma, nonostante un buon possesso di palla, l’Empoli è riuscito a costruire poche occasioni per impensierire Zeljko Brkic e la difesa non ha faticato a controllare la situazione e a difendere il prezioso goal del vantaggio. Il peggioramento delle condizioni meteo con vento e pioggia, ha reso il compito delle due squadre più difficile e il Cagliari è andato vicino al goal della sicurezza al 29′ con Daniele Dessena e quattro minuti più tardi è stato Daniele Rugani a portare un pericolo dalle parti di Brkic, con una conclusione deviata in angolo.

Il finale di partita ha offerto decisamente poche emozioni ma quando il Cagliari pensava di essere ormai riuscito a centrare l’obiettivo della prima vittoria casalinga della gestione Zeman, a 60″ dal termine dei tre minuti di recupero il neo entrato Caio Rangel Da Silva ha regalato un pallone a centrocampo, Mario Rui si è lanciato sulla sinistra e sul suo traversone invitante, la difesa rossoblù s’è fatta trovare impreparata e sull’altro lato dell’area è arrivato l’ex Matias Vecino che con un preciso diagonale ha beffato Brkic, uscitogli vanamente incontro.

Il goal che ha fissato il risultato finale sull’1 a 1 ha gelato il Sant’Elia e i ragazzi di Zeman che hanno visto vanificati tutti i loro sforzi. Il punticino raccolto porta il Cagliari a quota 21, lontano dalla quota salvezza (l’Atalanta che oggi ospita l’Udinese si trova a 24 punti, il Chievo di scena a Marassi contro il Genoa a 26. Il campionato è ancora lungo e tempo per recuperare ce n’è ancora ma è chiaro che d’ora in avanti non basterà più contare solo sulle proprie forze, e occorrerà sperare anche nelle disgrazie altrui, a partire da oggi. Il Cagliari visto nel primo tempo, al quale peraltro mancavano elementi di grande qualità quali sono Godfred Donsah. Daniele Conti, Danilo Avelar e Albin Ekdal, è vivo e non merita certamente di retrocedere, ma la classifica impietosa e contrasta con quelli che sono i potenziali valori delle squadre impegnate nella lotta per non retrocedere.

Domenica prossima il Cagliari è atteso dalla trasferta di Milano, contro la squadra di Pippo Inzaghi. Il “Giuseppe Meazza” quest’anno ha già visto un Cagliari bellissimo travolgere l’Inter allora allenata da Walter Mazzarri per 4 a 1. Ripetere quell’impresa non sarà facile ma dal Cagliari di Zdenek Zeman, nel bene e nel male, c’è da aspettarsi sempre veramente di tutto!

 

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Ora è ufficiale: Zdenek Zeman torna alla guida del Cagliari. L’annuncio della società pochi minuti fa, con un breve comunicato.

«Il Cagliari Calcio comunica che la guida tecnica della squadra rossoblu è stata affidata a Zdenek Zeman e al suo staff composto da Vincenzo Cangelosi, Giacomo Modica e Roberto Ferola.

A Zeman e al suo gruppo di lavoro i migliori auspici per il raggiungimento degli obbiettivi che Società e tifosi si aspettano.»

Il tecnico boemo dovrebbe arrivare a Cagliari già stasera e domani guiderà il primo allenamento.

Il nuovo ko subito sabato nell’anticipo del Marassi di Genova con la Sampdoria, dunque, è stato fatale a Gianfranco Zola che ha concluso con l’esonero, ufficializzato pochi minuti dopo le 13.00 dalla società rossoblù, con una breve comunicato ufficiale, la sua esperienza alla guida del Cagliari, durata dieci giornate.

«Il Cagliari Calcio comunica di avere esonerato Gianfranco Zola e il suo staff dalla guida tecnica della prima squadra.

Una decisione presa a malincuore nei confronti di un grande uomo che ha scritto pagine indimenticabili della storia del Cagliari, dando lustro e prestigio internazionale alla terra sarda.

A lui e ai suoi collaboratori vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto in questi mesi con dedizione, professionalità e passione, e il più sentito in bocca al lupo per il prosieguo della carriera.»

Il bilancio del Cagliari di Gianfranco Zola è di 8 punti in 10 giornate, frutto di due vittorie, due pareggi e sei sconfitte.

Zdenek Zeman trova a Cagliari una squadra con un organico molto diverso, sicuramente più completo e competitivo, rispetto a quello lasciato il 23 dicembre, cinque giorni dopo la sconfitta interna con la Juventus. Dopo l’arrivo di Zola, infatti, la società ha migliorato l’organico, con giocatori che probabilmente avrebbero fatto comodo a Zeman fin dall’inizio. Un esempio su tutti: Zeljko Brkic, un ottimo portiere che anche se non esiste prova contraria, probabilmente avrebbe assicurato alla gestione Zeman qualche risultato diverso e una classifica meno precaria di quella odierna (e forse non ci sarebbe stato il primo avvicendamento in panchina).

Gli altri acquisti del mercato invernale sono i difensori Modibo Diakité e Alejandro Damian Gonzalez, il centrocampista Josef Husbauer e gli attaccanti Paul Josè Mpoku e Duje Cop.

Non si può certamente affermare che il ritorno di Zdenek Zeman garantirà al Cagliari la salvezza, ma se c’è un tecnico che in 12 giornate, quante ne mancano alla conclusione del campionato, può avere delle chances di salvare la squadra rossoblù dalla retrocessione, questo è certamente il boemo. Ed anche in prospettiva, nella malaugurata ipotesi di una retrocessione, con Zeman si potrebbe costruire una rapida risalita, sulla falsariga di quanto è accaduto al Pescara tre stagioni fa (la squadra abruzzese tornò sorprendentemente in serie A, lanciando tre giovani talenti finiti insieme in Nazionale ai Mondiali brasiliani: Marco Verratti, oggi al Paris Saint Germain, campione di Francia; Ciro Immobile, oggi al Borussia Dortmund, impegnata in Champions League nell’ottavo di finale contro la Juventus; Lorenzo Insigne, oggi al Napoli, terzo in classifica in serie A).

Zdenek Zeman ritrova un Cagliari terz’ultimo in classifica con 20 punti, alla pari con il Cesena, formazione in grande recupero, capace di rimontare quattro punti ai rossoblù nelle ultime due giornate. La quota salvezza è lontana quattro punti ed è occupata dall’Atalanta, ieri bloccata a sorpresa sullo 0 a 0 dal derelitto Parma. Due punti più sù c’è il Chievo, altra formazione sicuramente alla portata del Cagliari.

L’esordio di Zdenek Zeman è in programma sabato sera, allo stadio Sant’Elia, contro l’Empoli, formazione oggi in grande salute ma all’andata strapazzata dalla squadra di Zeman a domicilio, con quattro goal realizzati nel primo tempo. E’ stata quella una delle tre grandi prestazioni della squadra di Zeman, unitamente all’impresa di San Siro sull’Inter, travolta per 4 a 1, e al pirotecnico pareggio di Napoli (3 a 3).

Il Cagliari Calcio ha esonerato Gianfranco Zola. La notizia, nell’aria da ieri sera, dopo la sconfitta di Genova, è stata ufficializzata pochi minuti fa con un breve comunicato pubblicato sul sito internet della società.

«Il Cagliari Calcio comunica di avere esonerato Gianfranco Zola e il suo staff dalla guida tecnica della prima squadra.

Una decisione presa a malincuore nei confronti di un grande uomo che ha scritto pagine indimenticabili della storia del Cagliari, dando lustro e prestigio internazionale alla terra sarda.

A lui e ai suoi collaboratori vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto in questi mesi con dedizione, professionalità e passione, e il più sentito in bocca al lupo per il prosieguo della carriera.»

A breve dovrebbe essere ufficializzato il nome del nuovo tecnico che, salvo sorprese, sarà Zdenek Zeman.

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Il nuovo ko subito sabato nell’anticipo del Marassi di Genova con la Sampdoria, dovrebbe essere stato fatale a Gianfranco Zola che quasi certamente ha concluso la sua esperienza alla guida del Cagliari, durata dieci giornate. Nelle prossime ore, la società rossoblù potrebbe ufficializzare la nuova rivoluzione tecnica, con il ritorno di Zdenek Zeman. Già dalla scorsa settimana, dopo la sconfitta interna con il Verona, i tifosi hanno chiesto a larghissima maggioranza il ritorno del tecnico boemo, ma la società ha preferito dare ancora fiducia al tecnico di Oliena, sperando in una reazione d’orgoglio del gruppo. A Genova, purtroppo, anche per le numerose assenze, la squadra non ha dato i segnali sperati e la situazione è precipitata. Sono così circolati tanti nomi per la successione in panchina, ma la scelta attesa dalla tifoseria, anche perché la più logica sotto ogni punto di vista, anche tecnico, è sempre quella del ritorno di Zdenek Zeman.

La squadra oggi ha un organico diverso rispetto a quello lasciato da Zeman, sicuramente più completo e competitivo. Dopo l’arrivo di Zola, la società ha migliorato l’organico, con giocatori che probabilmente avrebbero fatto comodo a Zeman fin dall’inizio. Un esempio su tutti: oggi con Zeljko Brkic il Cagliari ha un ottimo portiere e anche se non esiste prova contraria, probabilmente con lui tra i pali, sotto la gestione Zeman qualche risultato sarebbe stato diverso e la classifica meno precaria di quanto lo sia oggi (e forse non ci sarebbe stato il primo avvicendamento in panchina).

Non si può certamente affermare che il ritorno di Zdenek Zeman garantirà al Cagliari la salvezza, ma se c’è un tecnico che in 12 giornate, quante ne mancano alla conclusione del campionato, può avere delle chances di salvare la squadra rossoblù dalla retrocessione, questo è certamente il boemo. Ed anche in prospettiva, nella malaugurata ipotesi di una retrocessione, con Zeman si potrebbe costruire una rapida risalita, sulla falsariga di quanto è accaduto al Pescara tre stagioni fa (la squadra abruzzese tornò sorprendentemente in serie A, lanciando tre giovani talenti finiti insieme in Nazionale ai Mondiali brasiliani: Marco Verratti, oggi al Paris Saint Germain, campione di Francia; Ciro Immobile, oggi al Borussia Dortmund, impegnata in Champions League nell’ottavo di finale contro la Juventus; Lorenzo Insigne, oggi al Napoli, terzo in classifica in serie A).

Sarà sufficiente attendere qualche ora per conoscere le decisioni del presidente Tommaso Giulini.

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Archiviata “Zemanlandia”, un sogno estivo tramontato con l’arrivo dell’inverno, il Cagliari ha deciso di ripartire con Gianfranco Zola al timone. Una scelta ragionata quella della società guidata dal presidente Tommaso Giulini, che ha sicuramente un fondamento tecnico ma, al tempo stesso, porta con sé connotati d’amore verso un campione che ha fatto grande il calcio sardo in Italia e in Europa ed ha dedicato al Cagliari e alla Sardegna l’ultima parte di una carriera assolutamente straordinaria.

Da tecnico Gianfranco Zola non ha avuto fino ad oggi grandi fortune, alla guida di due squadre inglesi, West Ham e Watford, e della Under 16 azzurra. Il Cagliari e Cagliari rappresentano una grande quanto rischiosa scommessa che potrebbe lanciarlo nel gotha dei tecnici italiani ed europei, così come frenarne lo slancio verso una carriera quanto più possibile vicina a quella straordinaria vissuta da calciatore, prima in Italia, Nuorese, Torres, Napoli, Parma; poi in Inghilterra, con il Chelsea, squadra con la quale ha accumulato 229 presenze e 59 reti, per chiudere la carriera nel Cagliari (74 presenze e 22 reti).

A Cagliari il tecnico di Oliena trova una squadra in evidente difficoltà che necessita di una scossa per rimettersi in carreggiata e puntare al campionato tranquillo che era nei programmi societari di inizio stagione. L’organico necessita di alcuni ritocchi, soprattutto in difesa (un difensore e un centrale) e in attacco (manca un vice Sau). I tifosi hanno accolto positivamente il suo arrivo ma non hanno mancato di presentare le loro rimostranze alla società per l’esonero di Zednek Zeman, un tecnico che ha spesso diviso tra suoi estimatori convinti e suoi detrattori altrettanto convinti. Ora, per voltare realmente pagina, occorrono alcuni risultati positivi, perché diversamente gli oppositori alla “cacciata” di Zeman ritroverebbero vigore e la strada verso la salvezza diverrebbe sempre più in salita.

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