22 December, 2024
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La sagra della patata 2017 sbanca il “tavolo amico” di Monastir. Il comune sardo viene invaso dai visitatori, e l’ultimo weekend di marzo si trasforma in una continua festa a cielo aperto. Presi d’assalto i tantissimi stand gastronomici: chi si è messo in fila per gustare i vari piatti proposti non è rimasto deluso. Grandissimo successo hanno riscosso tutti gli eventi proposti: dalla sfilata dei boes e merdules di Ottana, passando per il folk del gruppo Janas, i “giogus antigusu” di Gonnesa, la musica di Nicola Agus, la presentazione del volume “Ricerca sull’abbigliamento monastirense”, con la partecipazione di tre super esperti di tradizioni popolari sarde: Ottavio Nieddu, Carlo Peddio e Nazareno Orrù. Senza dimenticare il contest culinario con la presenza di chef Giuseppe Falanga della “Italian chef cooking school”, dove in tanti hanno potuto proporre la propria ricetta basata sulla patata. Un risultato, nei numeri, che supera qualunque più rosea previsione della vigilia. E c’è già una certezza: la sagra della patata torna anche l’anno prossimo.

«Numeri altissimi, trentamila persone fanno sì che la prima edizione non sarà l’unica. Torneremo con la sagra della patata l’anno prossimo, anche per identificare la città con il nostro principale prodotto tipico – afferma Gianluca Lampis, assessore comunale alle Attività produttive -. Grazie a tutti gli organizzatori, dalla Pro Loco a Invitas, oltre alle tantissime associazioni che hanno garantito la fruibilità dei siti archeologici e la possibilità di effettuare visite guidate tra i nostri gioielli».

Soddisfatto Ivan Scarpa, di Invitas: «È stato un grandissimo onore collaborare con Comune e Pro Loco, il risultato raggiunto a livello di presenze ci riempiono di gioia, speriamo di poter continuare a collaborare, in futuro, con una realtà fantastica quale è Monastir».

Migliaia i pasti cucinati dallo chef Manuele Fanutza, numero uno del Letizia di Nuxis, così come da chef Tony Porseo: «Bellissimo vedere tanta gente felice e soddisfatta dai nostri prodotti culinari. Eventi di questo tipo servono a raccontare, anche attraverso i piatti, la nostra splendida Isola».

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Una festa lunga due giorni, tra degustazioni, show cooking e animazione. Protagonista principale: la patata, uno dei simboli dell’economia di Monastir. Sabato 25 e domenica 26 marzo 2017, il Comune del Cagliaritano è pronto a mettere in vetrina le sue eccellenze agricole, artigianali e culinarie. Non solo: spazio anche alla millenaria cultura sarda, con i merdules e boes di Ottana pronti a sciamare per le strade. L’intera città si apre, letteralmente, a turisti e semplici curiosi, per quarantotto ore all’insegna dell’identità locale. E i sapori tipici monastirensi sono pronti a spandersi ovunque. Nutrita la presenza degli espositori da tutta l’Isola, con prodotti di alta qualità, ovviamente cento per cento made in Sardegna. L’organizzazione della due giorni è curata dall’associazione Primavera Sulcitana, insieme alla Pro Loco di Monastir e all’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Luisa Murru. Proprio il Comune, con la sagra della patata, dimostra di voler mettere grande attenzione per la valorizzazione della città. Durante il weekend, grazie all’impegno delle associazioni locali, possibile partecipare a visite guidate ai siti culturali e fare escursioni tra le bellezze del territorio. Prevista la partecipazione di chef molto famosi, su tutti Manuele Fanutza e Tony Porseo. Sono anche loro a proporre numerose e varie ricette dove l’ingrediente principale è proprio la patata. E, nella serata finale dell’evento, in scaletta anche un contest molto speciale: chiunque, infatti, può cimentarsi nella preparazione di questa o quella ricetta a base di patata. Esperti o amatori, nessuna differenza: a giudicarli un gruppo di food blogger e giornalisti di settore, in palio c’è un corso di cucina, totalmente gratuito, per affinare sempre più le tecniche davanti ai fornelli.

«Si tratta di una manifestazione nata per valorizzare sia i prodotti locali sia le unicità del territorio. Monastir è una bellissima città e un punto strategico, una realtà intrisa di storia, l’obbiettivo è far arrivare gente da tutta l’Isola e anche da fuori  spiega l’assessore comunale alle Attività produttive, Gianluca Lampis -. La patata è il prodotto che va per la maggiore, ma sono tante le specialità. Vogliamo dare una boccata d’ossigeno a tutti i produttori locali: da chi fa pane a chi fa dolci a chi produce salumi. Riporteremo, anche grazie alla sagra della patata, la nostra città alla luce della ribalta regionale.»

Scalda i motori anche Primavera Sulcitana, con Ivan Scarpa: «È un grande onore poter supportare il Comune nell’organizzazione di una sagra davvero importante, un territorio come quello di Monastir è una tra le principali vetrine naturali di tutta la Sardegna».

Fornelli, idealmente, già accesi, sono quelli di Manuele Fanutza: «La patata è uno dei prodotti più usati in cucina, si presta a innumerevoli usi. Quella di Monastir rientra tra le tipicità sarde. Con un po’ di fantasia culinaria, sono pronto a realizzare frittelle di patate con erbe aromatiche tipiche del periodo e anche torte di patate, oltre a timballi farciti».