2 November, 2024
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Gli esterni del reparto Dialisi dell’ospedale Sirai di Carbonia versano in condizioni precarie, come emerge chiaramente dalle foto allegate, scattate da Gianluca Lindiri, paziente in cura dal 1989.
«I pazienti dializzati hanno spesso carenza di ferro e, riflettendo, sono arrivato alla conclusione che l’infinita premura della nostra ASL di Carbonia, con il “Ferro a vista” voglia ricordare ai pazienti di integrarlo, affinché l’organismo non accusi una improvvisa mancanza, che potrebbe portare gravi conseguenzeha scritto ironicamente Gianluca Lindiri in un post pubblicato sul suo profilo Facebook -. Questa è una delle possibili motivazioni che potrebbero giustificare questa insolita, (o consolidata?), situazione.»
«Per le evidenti spaccature nei muri esterniha aggiunto Gianluca Lindiri -, non riesco a trovare una motivazione valida ma una domanda sorge spontanea: sono cedimenti strutturali? Possono o devono preoccuparci? Lascio ai tecnici l’ardua sentenza, invitandoli, in reparto, per un sopralluogo visto che dal 1994, anno in cui il reparto è stato aperto, non si è mai avuta una seria manutenzione.»
«Vorrei inoltre cogliere l’occasione per invitare ad una visita ed una verifica delle condizioni della struttura, il nuovo assessore regionale della Sanità Armando Bartolazzi», ha concluso Gianluca Lindiri.
 

San Giovanni Suergiu ieri ha festeggiato un’altra concittadina centenaria. Annetta Pisanu, nata il 29 agosto 1922, ha raggiunto il meraviglioso traguardo delle 100 primavere, circondata dall’affetto della sua famiglia e dei suoi compaesani. Sposata con Mario Scarteddu nel 1915, quest’ultimo è scomparso nel 2002, quando rimase vittima di un incidente. Tzia Annetta, figlia di ferroviere e di casalinga, è la primogenita di 6 fratelli, tutti maschi, che ha accudito con amore: Firmino 1928, Pinuccio 1931, Salvatore 1933, Franco 1936, Luciano 1939, Antonio 1941. Il marito ha lavorato come operaio a Sant’Antioco e minatore presso la miniera di Serbariu, per poi passare come operaio all’Enel mentre lei si è sempre occupata della casa. Ha 2 figli, Bruno e Giulia; 3 nipoti, Manola, Alessandro e Cristian; 3 pronipoti, Gabriel, Lavinia e Matilda.
Tzia Annetta è giunta al secolo di vita con un grande spirito, è perfettamente autonoma, cucina e pulisce casa tutti i giorni e possiede una memoria incredibile. Il paese sulcitano si conferma ancora patria di centenari: al momento sono presenti due nonne di 100 ed una nonna prossima ai 102!

Nonna Rosa Viotti sabato 25 giugno ha raggiunto le 100 primavere circondata dall’affetto dei suoi cari, presso la Casa dell’anziano di Sant’Antioco. La sindaca Elvira Usai a nome della comunità di San Giovanni Suergiu, accompagnata dall’assessore Eleonora Spiga in rappresentanza del comune ospitante, ha consegnato a Nonna Rosa una targa ricordo per questo incredibile traguardo di vita. Tanti affettuosi auguri di serenità e salute ancora per tanti anni a Dio piacendo!

Il prossimo 18 ottobre, Antioca Serafini compirà 102 anni. Nata il 18 ottobre 1920, Antioca, si sposò con Giovanni Lindiri, nato il 18 novembre 1917, venuto a mancare il 24 aprile 2002, all’età di 84 anni. Ha avuto due figli: Anna Paola, nata nel 1958, e Virginio, nato nel 1946 e venuto a mancare nel 1983, all’età di 37 anni. Quattro i nipoti: Fabio e Mauro Collu, Francesca e Gianluca Lindiri. Due i pronipoti: Nicolò e Mattia Collu.

Giampaolo Cirronis

Nella foto di copertina Annetta Pisanu. Nelle altre foto: Annetta Pisanu, Rosa Viotti ed Antioca Serafini.

Nuovi disagi per il reparto di Dialisi dell’Ospedale Sirai di Carbonia. Le abbondanti piogge delle ultime ore, nel corso della notte hanno provocato il cedimento di alcuni pannelli della controsoffittatura. Fortunatamente, non si sono registrati danni alle persone, né tra il personale né tra i pazienti.
Stamane, abbiamo intervistato Gianluca Lindiri, paziente del reparto e rappresentante dell’associazione Apent.

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Si avvicina il terzo incontro della rassegna culturale “Gli appuntamenti del martedì”, organizzata dal Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis in collaborazione con il comune di Tratalias e l’autore Gianluca Lindiri.

Martedì 23 febbraio, alle ore 18.00 sarà la volta dello scrittore e fumettista Daniele Mocci che presenterà il suo ultimo libro “L’ultimo giorno di primavera” (Condaghes) e il nuovo lavoro dell’Associazione Culturale Chine Vaganti “Cagliari 1970 – Tracce oltre la leggenda” (Catartica Edizioni).

 Si potrà partecipare direttamente sulla piattaforma Zoom, dove sarà possibile interagire con l’autore sia con la chat (se si possiede webcam e microfono) sia in audio/video.

Per accedere all’aula virtuale su Zoom basta cliccare su questo Link https://us02web.zoom.us/j/87661762207 o inquadrare con il tuo dispositivo mobile il QR CODE che trovi nelle locandine che promuovono l’evento.

 La presentazione verrà trasmessa anche in diretta streaming sulla pagina Facebook del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis. In questo caso se si volesse intervenire sarà sufficiente utilizzare i commenti per porre le domanda all’autore.

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Proseguono gli incontri della rassegna culturale “Gli appuntamenti del martedì”, organizzata dal Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis in collaborazione con il comune di Tratalias e l’autore Gianluca Lindiri.
Martedì 16 febbraio, alle ore 18.00, lo scrittore Daniele Aristarco vi aspetta per presentare il suo nuovo libro per ragazzi “Corso di filosofia in tre secondi e un decimo”.

Si potrà partecipare direttamente sulla piattaforma Zoom, dove sarà possibile interagire con l’autore sia con la chat (se si possiede webcam e microfono) sia in audio/video.
Per accedere all’aula virtuale su Zoom basta cliccare su questo link (https://us02web.zoom.us/j/82471116090)

La presentazione verrà trasmessa anche  in diretta sulla pagina Facebook del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis. In questo caso se si volesse intervenire sarà sufficiente utilizzare i commenti per porre le domanda all’autore.

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Il servizio di dialisi notturna dell’ospedale Sirai di Carbonia non verrà sospeso. E’ il risultato dell’incontro svoltosi ieri mattina presso la sede istituzionale di Villa Devoto, a Cagliari, tra il presidente della Regione Christian Solinas, i rappresentanti dell’associazione nefropatici e trapiantati – Apent, Giampiero Bindo e Gianluca Lindiri, il dottor Giorgio Mirarchi, l’infermiere (già sindacalista ed amministratore del comune di Carbonia) Bruno Angioni ed il consigliere regionale Fabio Usai.

Il futuro del servizio di “dialisi notturna” dell’ospedale Sirai di Carbonia nello scorso mese di dicembre era stato messo in discussione dalle annose ristrettezze di organico del reparto Nefrologia-Dialisi. La reazione dei pazienti è stata fortissima ed ha dato vita ad una mobilitazione, accompagnata dalla denuncia del consigliere regionale Fabio Usai che ha sollecitato l’incontro di ieri e di altre forze politiche e sindacali del territorio.

«Da quando abbiamo la possibilità di effettuare la “dialisi notturna”hanno spiegato Giampiero Bindo e Gianluca Lindiri al presidente Christian Solinas -, la nostra qualità di vita è migliorata incredibilmente. Viviamo una vita quasi normale. Ed essendo noi pazienti cronici per i quali, probabilmente, non si potrà più nemmeno tentare la via del trapianto, arrivare a questa condizione di stabilità è fondamentale per vivere meglio e soprattutto più a lungo.»

La posizione dei due rappresentanti dei pazienti è stata ribadita da Bruno Angioni che ha spiegato al presidente Christian Solinas «l’impatto positivo, tangibile nell’osservazione quotidiana dei pazienti, della dialisi notturna. Grazie a essa, ha ribadito Angioni, molti pazienti vivono più a lungo e senza particolari o eccessive complicazioni» e dal dottor Giorgio Mirarchi, colui che per primo introdusse questo protocollo terapeutico all’ospedale Sirai di Carbonia: «Sono qui – ha spiegato Giorgio Mirarchi -, perché anche se in pensione, tengo ancora moltissimo alla vita dei pazienti che per tanti anni ho seguito e aiutato a vivere meglio. Grazie alla dialisi notturna, alla particolare modalità e tempistica con cui la terapia viene applicata la notte, ho registrato con osservazioni scientifiche adottate nel tempo un considerevole innalzamento dell’aspettativa e della qualità di vita dei pazienti. Che, curati in questo modo, accusano molti meno sintomi e conseguenze debilitanti per il proprio organismo rispetto a una terapia tradizionale. Questo protocollo è il più indicato per i pazienti impossibilitati a ricevere il trapianto».

Il consigliere regionale Fabio Usai ha ribadito come l’approccio al tema della “dialisi notturna” non possa essere ragionieristico o legato alla razionalizzazione, perché in gioco c’è il futuro di persone in carne ed ossa: «E’ necessarioha affermato Fabio Usai -, fare di tutto per salvare questo importante servizio. Perché la salute e in generale la qualità di vita dei pazienti deve avere la priorità sopra ogni cosa. Come hanno spiegato i rappresentanti dell’Apent e i professionisti della sanità presenti in sala, questo protocollo terapeutico è il più efficace per curare i pazienti e garantire loro un’esistenza dignitosa e duratura. La mia richiesta al presidente Christian Solinas – ha concluso Fabio Usai –, è che al reparto nefrologia-dialisi dell’ospedale Sirai di Carbonia siano assegnate nuove risorse infermieristiche allo scopo di colmare parte dei buchi in organico e garantire i servizi tra cui, appunto, la dialisi notturna».

Il presidente della Regione Christian Solinas non è rimasto indifferente alle sollecitazioni e alle spiegazioni, alle quali ha risposto assumendo l’impegno a trovare una rapida soluzione. Successivamente arrivata, alcune ore dopo, nell’incontro con il commissario straordinario dell’Ares Massimo Temussi, che ha confermato l’impegno ad implementare gli organici del reparto nefrologia-dialisi di Carbonia con le due unità infermieristiche chieste dal consigliere regionale Fabio Usai per superare l’emergenza e scongiurare la sospensione del servizio.
«In prospettiva, nel contesto più ampio dell’attuazione della nuova riforma sanitaria hanno spiegato Christian Solinas e Massimo Temussi -, le criticità emerse nel suddetto reparto verranno risolte strutturalmente in maniera da assicurare una soluzione definitiva alle problematiche esposte dai pazienti. Ma per adesso la dialisi notturna è salva.»

«Il risultato raggiunto è importante per i pazienti, per l’ospedale Sirai di Carbonia, per la città e per il territorio, arrivato grazie al lavoro di gruppo compiuto tra più livelli, politico, associativo e sanitario ha concluso Fabio Usai -. Quando ci si unisce e si lotta per gli stessi obiettivi, senza polemiche, sgambetti e strumentalizzazioni, i risultati arrivano.»

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Il servizio di dialisi notturna del Sirai di Carbonia sembra destinato alla definitiva soppressione. La notizia, divenuta di dominio pubblico due giorni fa, con una forte presa di posizione del consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai, ha scatenato una durissima reazione dei pazienti che ieri sera hanno manifestato nel corridoio d’ingresso del reparto, dove hanno ricevuto la visita del responsabile facente funzioni del Servizio, il dottor Raffaele Pistis, al quale hanno esternato la loro fortissima contrarietà al Piano che sarebbe stato predisposto dai vertici aziendali per fare fronte alla carenza di personale. Al dirigente medico è stato chiesto di farsi interprete nei confronti della dirigenza aziendale dell’importanza del Servizio, autentico fiore all’occhiello dell’Ospedale Sirai e dell’intera ASSL, dal momento che una sua soppressione, avrebbe ripercussioni pesantissime per diversi pazienti. Il dottor Raffaele Pistis ha assicurato che avrebbe predisposto una relazione dettagliata su quanto è emerso nel corso dell’incontro e sulle legittime rivendicazioni dei pazienti, sottolineando che, comunque, le decisioni finali sono in capo ai vertici dell’Azienda.

I pazienti presenti, molti dei quali sono in dialisi da alcuni decenni, hanno esternato forti perplessità al dottor Raffaele Pistis e stamane alcuni di loro hanno annunciato di aver avuto notizia che la decisione della soppressione del servizio di dialisi notturna sarebbe stata già presa, in quanto sarebbero stati già predisposti i turni delle sedute dei pazienti a partire dal 10 gennaio e quelli che si sottoponevano alle sedute di dialisi nel corso della notte, sarebbero stati spostati nei turni diurni.

Fotografie di Nadia Pische

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Si è svolta questa mattina, a Carbonia, l’iniziativa promossa dall’OPI, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche del Sulcis Iglesiente, sui temi legati allo stato di estremo degrado in cui versa il sistema sanitario pubblico nel Sulcis Iglesiente e sulla nuova, l’ennesima riforma, proposta dalla Giunta regionale guida da Christian Solinas e prossima all’approdo prima in Commissione poi in Consiglio regionale, per la sua approvazione. «Chi ha paura di una ASL nel Sulcis Iglesiente», «Per una riforma equa del Sistema Sanitario Regionale», recitavamo gli striscioni esposti fuori dalla sala polifunzionale, dove i convenuti si sono trasferiti dalla piazza Roma, sede originaria della manifestazione, per l’inclemenza delle condizioni meteo ma, non lo si può negare, anche per la modesta partecipazione. Il sistema sanitario pubblico non funziona, le emergenze non si contano più, i cittadini lamentano ogni giorno, giustamente, gravissimi disagi, ma inspiegabilmente, tutte le iniziative che invitano alla mobilitazione per rivendicare il rispetto dei diritti, previsti nell’articolo 32 della Costituzione, vengono sottovalutate e disertate.

Tra i presenti, c’erano una dozzina di sindaci, con in testa Paola Massidda, padrona di casa e presidente della conferenza socio-sanitaria dei Comuni del Sulcis Iglesiente, rappresentanti di diverse associazioni, medici, paramedici, cittadini. Una delegazione è arrivata dall’Ogliastra, in rappresentanza del Comitato costituito a difesa dei diritti di quel territorio in materia sanitaria che recentemente ha mobilitato la popolazione, riuscendo a portare in piazza oltre 3.000 persone, un numero considerevole, se si tiene conto che l’Ogliastra conta 23 Comuni per complessivi 57,318 abitanti, contro lo stesso numero di Comuni, 23, del Sulcis Iglesiente, che conta però 136.345 abitanti…

Dopo la relazione introduttiva di Graziano Lebiu, presidente dell’OPI del Sulcis Iglesiente, è intervenuta Paola Massidda e sono poi seguiti quindici interventi: Giorgio Madeddu, presidente dell’associazione Amici della Cita Sulcis; Efisio Aresti, segretario della UIL Funzione pubblica del Sulcis Iglesiente; don Salvatore Benizzi, direttore diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro; Gianluca Lindiri, dializzato di Tratalias; Gianfranco Trullu, sindaco di Perdaxius; Bruno Piras, rappresentante del Comitato dei cittadini dell’Ogliastra; Andrea Deiana, giovane diversamente abile impegnato nell’associazionismo a difesa dei diritti dei cittadini; Giorgio Vidili, segretario regionale di Cittadinanza Attiva; Rita Melis, coordinatrice territoriale della Rete Sarda per la difesa della Sanità pubblica e gratuita; Peppino La Rosa, ex consigliere regionale; Loriana Pitzalis, ex assessore del comune di Carbonia; Manolo Mureddu, giornalista; Paolo Zandara, medico pediatra; e, infine, i consiglieri regionali eletti nel territorio, Michele Ennas (Lega) e Fabio Usai (PSd’Az).

Non riportiamo i contenuti degli interventi, perché li abbiamo registrati e ve li proporremo nelle prossime ore, allegate a questo articolo.

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