4 November, 2024
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A distanza di 12 giorni dalla sfida di Coppa Italia, persa nettamente per 4 a 1, il Cagliari ritorna al Giuseppe Meazza di Milano (inizio ore 12.30, dirige Gianluca Manganiello di Pinerolo), per affrontare la vicecapolista Inter, per la seconda giornata del girone di ritorno. Non è certamente l’avversario più agevole per una squadra qual è il Cagliari che arriva a Milano reduce da una serie di 4 sconfitte consecutive ed un pareggio che hanno parzialmente vanificato tutto ciò che di buono che era riuscita a fare nelle precedenti 13 partite, caratterizzate da 8 vittorie e 5 pareggi, balzando sorprendentemente ma con grande merito al quarto posto in classifica, in piena zona Champions League. L’inter è strafavorita, anche perché è reduce da un pareggio imprevisto, maturato a Lecce, che l’ha fatta scivolare a quattro punti dalla capolista Juventus, ma il Cagliari non ha alcuna intenzione di recitare il ruolo di vittima predestinata ed è deciso a giocarsi fino in fondo tutte le sue carte per tornare nell’Isola con un risultato positivo.

Rolando Maran deve rinunciare a Fabio Pisacane (squalificato) in difesa, a Marko Rog a centrocampo, ad Alberto Cerri e Daniele Ragatzu in attacco. Torna tra i pali, Alessio Cragno, all’esordio stagionale, dopo il disgraziato infortunio rimediato nell’amichevole estiva di Istanbul.

Antonio Conte ha a disposizione la rosa quasi al completo, assente il solo Antonio Candreva, appiedato per un turno, come Fabio Pisacane, per somma di ammonizioni.

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Anticipo di lusso, questo pomeriggio, alle 18.00, allo stadio Olimpico di Roma, tra la squadra di Claudio Ranieri ed il Cagliari di Rolando Maran. Dirige Gianluca Manganiello di Pinerolo, assistenti di linea Mauro Galetto di Rovigo e Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia, quarto ufficiale Luca Pairetto di Nichelino, addetti al VAR Marco Di Bello di Brindisi e Damiano Di Iorio di Vico.

Rolando Maran deve fare a meno di Lucas Castro e Ragnar Klavan, infortunati, e dello squalificato Paolo Faragò, ma affronta questa delicata sfida, importante ai fini della classifica sicuramente più per la Roma, in piena corsa per la qualificazione alla prossima Champions League, che non per il Cagliari, ormai quasi salvo, con grande fiducia.

«In questo momento tutti riescono a dare un grande contributo – ha detto alla vigilia il tecnico rossoblu -. Ne abbiamo avuto una dimostrazione domenica scorsa, mancavano tanti giocatori ma chi è andato in campo non ha fatto rimpiangere gli assenti. Di questo i ragazzi sono pienamente consapevoli, tutto passa per le loro prestazioni.»

«Abbiamo trascorso questa settimana con molto entusiasmo, abbiamo ottenuto una vittoria che ci ha fatto raggiungere i 40 punti, un traguardo che inseguivamo da tempo. Dobbiamo correre ancora perché vogliamo arrivare più in fretta possibile alla salvezza matematica – ha aggiunto Rolando Maran -. Dopo avremo certamente ancora entusiasmo per consolidare il piazzamento: c’è la voglia di fornire altre buone prove e fare felici i nostri tifosi. Ci attende una partita non semplice. La Roma è in lotta per l’obiettivo Champions, copre bene il campo e tiene il baricentro alto in modo da togliere il pallino agli avversari. Noi però siamo in grado di rendere la vita difficile a qualunque squadra: dovremo sfoderare questo tipo di prestazione se vogliamo riuscire a portare a casa un risultato positivo.»

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Cagliari-Parma, in programma alle ore 18.00 alla Sardegna Arena, è una delle partite più importanti della stagione per la squadra di Rolando Maran. Gli ultimi risultati negativi hanno tolto alla squadra rossoblu quella tranquillità in classifica che era riuscita a conquistare nella prima parte della stagione ed oggi è fondamentale tornare alla vittoria, per ritrovare la fiducia smarrita e mettere in cascina punti importantissimi in chiave salvezza.

L’avversario odierno non è certamente il più agevole. Il Parma, matricola, è 12° con 29 punti, bottino messo insieme, soprattutto, con un grande rendimento esterno. Lontano dal “Tardini”, infatti, la squadra di Roberto D’Aversa ha vinto ben cinque delle otto partite complessive (è la settima squadra della seria A per punti conquistati in trasferta).

Rolando Maran anche oggi ha la rosa decimata dalle assenze: Lucas Castro, Ragnar Klavan, Valter Birsa, Favrizio Cacciatore e Cyril Théréau. Il tecnico fa molto affidamento su Leonardo Pavoletti, l’uomo che potrebbe fare la differenza.

Dirigerà l’incontro Gianluca Manganiello di Pinerolo, assistenti di linea Domenica Rocca di Catanzaro e Salvatore Longo di Paola, quarto ufficiale Francesco Fourneau di Roma, addetti al VAR Gianluca Rocchi di Firenze e Stefano Liberti di Pisa.

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Il Cagliari affronta questa sera il Milan, al Giuseppe Meazza di Milano, nel posticipo della 4ª giornata del girone di ritorno del campionato di serie A (inizio ore 20.30, dirige Federico La Penna di Roma, assistenti di linea Giorgio Schenone di Genova e Fabrizio Posado di Bari, quarto ufficiale Davide Ghersini di Genova, addetti al VAR Gianluca Manganiello di Pinerolo e Ciro Carbone di Napoli).

In un momento difficile (una sola vittoria nelle ultime 12 giornate), per il Cagliari il Milan rappresenta uno degli avversari più difficili. La squadra di Rino Gattuso vive un momento positivo, dopo gli innesti di Krzysztof Piątek e Lucas Paquetá, e punta con sempre maggior convinzione alla qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Dopo le vittorie di Lazio e Roma negli anticipi con Empoli e Chievo (risultati favorevoli al Cagliari nella corsa salvezza), i rossoneri sono stati scavalcati al quarto posto in classifica e per riportarsi in quella posizione, devono assolutamente superare oggi il Cagliari.

Quello che scenderà in campo al Meazza sarà un Cagliari decimato dalle assenze. Rolando Maran deve fare a meno di Ragnar Klavan, Alberto Cerri, Lucas Castro, Valter Birsa, Cyril Théréau e Fabrizio Cacciatore. Tra i convocati, per la prima volta, c’è il nuovo acquisto Christian Oliva, centrocampista uruguayano.

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Cagliari in campo alle 21.00, alla Sardegna Arena, contro la Sampdoria dell’ex Marco Giampaolo, per la sesta giornata di andata del campionato di serie A (dirige Gianluca Rocchi di Firenze, assistenti di linea Antonino Santoro di Catania e Domenico Rocca di Vibo Valentia; quarto ufficiale Antonio Giua di Olbia; l’arbitro addetto al VAR Gianluca Manganiello di Pinerolo, assistente Damiano Di Iorio di Verbano-Cusio-Ossola).

Obiettivo del Cagliari è la conquista della prima vittoria casalinga stagionale, dopo i pari conseguiti con Sassuolo e Milan, ma la Sampdoria non è certamente avversario agevole verso il raggiungimento del risultato.

Marco Giampaolo anche quest’anno sembra aver costruito una squadra competitiva che pratica un bel calcio, esaltato dalle qualità degli attaccanti Quagliarella, Defrel e Kownacki, che stanno smentendo chi alla vigilia vedeva proprio nell’attacco, dopo i mancati acquisti al calcio mercato estivo, il punto debole della squadra.

Rolando Maran recupera Leonardo Pavoletti al centro dell’attacco, affiancato da Joao Pedro e Diego Farias.

Questa la formazione iniziale del Cagliari: Cragno, Srna, Klavan, Pisacane, Padoin, Castro, Cigarini, Barella, Joao Pedro, Pavoletti, Farias.

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Dalla grande paura alla gioia sfrenata per una rimonta ed una vittoria clamorosa, maturata nei minuti di recupero che rilancia le quotazioni rossoblu nella corsa salvezza.

Benevento-Cagliari è una partita che la squadra di Diego Lopez ricorderà a lungo. Per 90′ è stata una grande sofferenza, perché il Benevento ha giocato decisamente meglio, costruito diverse occasioni da goal, realizzandone uno in avvio di ripresa, ma il Cagliari ha saputo soffrire e nel finale ha costruito il clamoroso sorpasso che, per la squadra campana, ha il sapore di una beffa atroce.

Dopo un avvio equilibrato, il primo brivido per la porta rossoblu è arrivato al 24′, quando Enrico Brignola ha superato Alessio Cragno con un rasoterra forte e preciso che si è stampato su un palo. La seconda metà del primo tempo non ha fornito grandi emozioni.

Al 2’ della ripresa è arrivato il goal del Benevento, con un gran tiro dalla distanza che si è infilato all’incrocio dei pali, imprendibile per Alessio Cragno.

Il Benevento ha continuato ad attaccare alla ricerca del goal della tranquillità ma il Cagliari è riuscito ad evitarlo e nel finale, dopo una lunga serie di cambi, ha cambiato atteggiamento, alla ricerca del goal del pareggio, senza risultato fino al 90′.

La svolta, nei minuti di recupero. Un tiro di Diego Farias, subentrato all’80’ a Leandro Castán, è stato deviato in angolo, sulla battuta dello stesso Farias, Senna Miangue sul primo palo ha prolungato di testa per Leonardo Pavoletti che, sempre di testa, ha messo la sfera alle spalle del portiere campano, il sardo Christian Puggioni (37 anni). Tutto finito? Per niente!

Il Cagliari, ritrovato il pari e fiducia nei propri mezzi, ha continuato ad attaccare alla ricerca del goal-vittoria che è arrivato al 97′: Nicolò Barella ha crossato dal fondo, il brasiliano Sandro in tuffo ha deviato con una mano, l’arbitro Gianluca Manganiello in un primo momento non è intervenuto ma è stato richiamato dagli uomini del VAR e costretto a cambiare la sua decisione, con l’assegnazione del calcio di rigore. Sul dischetto si è portato il 21enne Nicolò Barella che ha trasformato con grande freddezza, con un tiro forte ed angolato alla destra di Christian Puggioni.

Dopo un ultimo disperato tentativo del Benevento, neutralizzato da Alessio Cragno, l’arbitro ha fischiato la fine ed il Cagliari ha dato sfogo alla sua gioia per la conquista di 3 punti che potrebbero avere un peso decisivo in chiave salvezza. Per il Benevento, viceversa, potrebbe essere tramontata anche l’ultima speranza di risalire la china, in un campionato iniziato con 14 sconfitte consecutive, ed una classifica che oggi lo vede fermo a quota 10 punti, ben 15 meno della quart’ultima, a 9 giornate dal termine.