1 August, 2025
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«Ferma condanna per chi devasta la nostra isola viste le conseguenze devastanti per l’ambiente, la salute pubblica, le attività economiche e la sicurezza dei cittadini. Non possiamo restare inermi davanti a questi ignobili che ogni anno distruggono migliaia di ettari della nostra regione.»

Lo scrive, in una nota, Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«E’ indispensabile realizzare una “Carta del rischio incendi” regionale, con aggiornamenti periodici per attivare interventi preventivi mirati in base al livello di pericolosità delle aree maggiormente a rischio. Necessario definire vie di esodo delle zone con maggiore concentrazione di persone – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Troppo spesso anche la burocrazia Le attuali normative, vincoli paesaggistici e ambientali (SIC, PAI, SIN, parchi, demani, ecc.), rendono di fatto quasi impossibile – o eccessivamente onerosa – la realizzazione di attività preventive quali: piste tagliafuoco, laghetti collinari, pulizia del sottobosco, raccolta ramaglie, viabilità di accesso, ecc. Il 50% del territorio sardo è boscato: parliamo di circa 1.250.000 ettari. Necessitano dunque di un presidio permanente. Le attuali forze in campo sono totalmente insufficienti, è indispensabile chiamare urgentemente i 600 vincitori di concorso FORESTAS che ancora attendo di entrare in servizio.»

«Gli strumenti e le tecniche per la lotta agli incendi devono essere rinnovatisottolinea Gianluigi Rubiu -. La Sardegna deve dotarsi di tutte le tecnologie disponibili in materia di prevenzione e controllo. Termoscanner, fototrappole, droni, sono solo alcuni dei nuovi strumenti che oggi possono essere d’aiuto nel prevenire gli eventi incendiari e scongiurare immani tragedie. E’ necessario affiancare alla lotta attiva un vero modello di prevenzione permanente fondato sulla manutenzione del territorio, la formazione professionale degli operatori, nuove assunzioni e la partecipazione attiva della popolazione.»

«In queste ore ho presentato come primo firmatario, insieme a tutto i consiglieri di minoranza una mozione per chiedere l’impegno della presidente Todde e dell’assessore all’Ambiente su tutti queste tematiche – conclude Gianluigi Rubiu -. La Sardegna non può più attendere. I fatti di questi giorni ci ricordano drammaticamente che in ballo non c’è solo il nostro patrimonio boschivo ma anche la vita umana.»

«La presidente Todde impedisce l’ampliamento dell’azienda Rwm a Domusnovas e l’avvio di alcuni nuovi reparti produttivi, mettendo a rischio non solo un centinaio di assunzioni, ma anche i 500 posti di lavoro attualmente occupati. Malgrado l’Azienda abbia adempiuto a tutte le richieste burocratiche e l’istruttoria amministrativa si sia conclusa da alcuni mesi con esito positivo, la Giunta regionale, nonostante il superamento dei termini previsti, non ha ancora adottato l’atto necessario per il rilascio definitivo della Valutazione d’impatto ambientale (Via). Ora sarà il Tar Sardegna, al quale l’Azienda si è rivolta, a decidere su questa vicenda amministrativa, verosimilmente con conseguenti danni economici per le casse regionali.»

Lo hanno denunciato Paolo Truzzu e Giganluigi Rubiu, capogruppo e consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«Un pregiudizio ideologico non può e non deve ostacolare la lecita attività di un’azienda che in un territorio come il Sulcis, già in grosse difficoltà economiche e sociali, rappresenta un’importante fonte di reddito per tante famiglie e potrebbe rappresentarla per tante altre», ha aggiunto Gianluigi Rubiu.

«Un altro illuminante episodio della saga che vede protagonisti gli attori del ‘Campo largo’. Da una parte i pentastellati, arroccati nelle stanze del potere a difesa della poltrona della presidente Todde, indebolita dall’incombente decadenza, dall’altra, a turno, Pd e Progressisti che cercano, inutilmente, di scalfire il potere presidenziale di fare il bello e il cattivo tempo, senza far toccare palla agli alleati. Tutto si svolge in un clima apparentemente disteso, almeno fino a quando non saranno definite le candidature nelle Regioni che andranno al voto in autunno. Poi, ‘liberi tutti’ e non mancheranno le sorprese», ha concluso Paolo Truzzu.

«La prima vera conseguenza dell’impossibilità di produrre carni bovine sarà l’autonomia di massimo 3 mesi di carni sarde, dovuta al blocco delle movimentazioni a tempo indefinito e all’impossibilità di portare all’ingrasso nuovi vitelli. Attivare tutte le procedure per dare risorse immediate agli allevatori con anticipazione delle somme da parte della RAS per abbattimenti e mancati redditi, con criteri congrui quali il Bollettino di Modena e/o ISMEA.»

A dirlo è Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«La Sardegna non può diventare un laboratorio per sperimentazioni vaccinali non validate o ancora in fase di testaggiunge Gianluigi Rubiu -. È doveroso garantire la massima trasparenza e sicurezza nelle campagne vaccinali, evitando di trasformare la nostra terra in un campo di prova. Occorre cambiare approccio nella gestione degli abbattimenti. Ricorrere in modo massiccio e incondizionato all’eliminazione di intere mandrie è un errore che non possiamo permetterci.»

«È possibile e doveroso valutare soluzioni più mirate, come l’utilizzo dei test PCR che rileva la presenza di agenti patogeni come il virus, che con un costo medio di 30-40 euro a capo permetterebbero di individuare con precisione i soggetti realmente infetti e isolare quelli sani, evitando inutili abbattimenti», conclude Gianluigi Rubiu.

Il consigliere regionale del Partito Democratico Alessandro Pilurzu interviene sulle problematiche del servizio sanitario del Sulcis Iglesiente.
«In merito alle recenti dichiarazioni del consigliere di opposizione Gianluigi Rubiu, è doveroso fare chiarezza e riportare il dibattito sulla sanità del Sulcis Iglesiente entro i confini delle responsabilità istituzionali e della verità dei fattiscrive in una nota Alessandro Pilurzu -. La situazione dei presìdi di Iglesias (CTO) e Carbonia (Sirai) è ben nota a questa maggioranza e all’assessorato regionale della Sanità, che sin dall’inizio della legislatura hanno avviato un percorso di ricostruzione e potenziamento del sistema sanitario regionale, dopo anni di tagli e abbandono, che affondano le radici nei precedenti governi regionali, sostenuti anche da chi, oggi, si erge a paladino del territorio. Non è certo con allarmismi, titoli da effetto speciale o narrazioni imprecise, che si affronta un tema tanto complesso quanto delicato.»
«I problemi legati alla carenza di personale non sono esclusivi del Sulcis, ma rappresentano una criticità nazionale, a seguito della grave crisi di reclutamento che interessa tutto il comparto sanitario, specie nelle aree più perifericheaggiunge Alessandro Pilurzu -. Non solo non stiamo voltando le spalle al Sulcis Iglesiente, ma al contrario, stiamo mettendo in campo azioni concrete. Tra queste:
• Il rafforzamento degli accordi con l’Azienda ospedaliera Brotzu per garantire la continuità del servizio ortopedico, pur nelle difficoltà oggettive di disponibilità di personale specialistico;
• L’attivazione di bandi e concorsi dedicati al primariato, fermi da oltre 5 anni e utili ad attrarre, a cascata, il personale medico di base, incentivandolo a prestare servizio laddove ci sono primari di alta professionalità.
È all’analisi la possibilità di fornire incentivi specifici per attrarre professionisti nei territori disagiati;
• Lavori di riqualificazione e investimenti strutturali per garantire il pieno funzionamento dei presìdi ospedalieri;
Un confronto costante con la ASL, i sindaci del territorio e le parti sociali, che prosegue anche in queste settimane.»
«Riteniamo infondata e pretestuosa l’accusa di voler chiudere le sale operatorie del CTO di Iglesias ad agosto: si tratta di una rimodulazione temporanea e organizzativa, peraltro già adottata dai tempi del week surgery, necessaria per garantire la sicurezza delle prestazioni in un periodo notoriamente critico sul piano delle risorse umane. Non siamo, pertanto, difronte a uno  smantellamento del presidiosottolinea il consigliere regionale del Partito Democratico -. Siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà del Sulcis Iglesiente, i cittadini hanno bisogno di risposte serie, non di proclami.»
«La Commissione Sanità continuerà a monitorare costantemente la situazione, sostenendo il lavoro dell’assessorato e delle direzioni sanitarie localiconclude Alessandro Pilurzu -. Lo faremo, come sempre, con senso di responsabilità e nell’interesse esclusivo dei cittadini sardi.»

«La situazione nei presìdi ospedalieri di Iglesias (CTO) e Carbonia (Sirai) è gravissima: l’organico ortopedico è ridotto a sole quattro unità, del tutto insufficienti per garantire i servizi minimi. L’accordo con il Brotzu per l’invio di personale non basta: le disponibilità risultano inadeguate come monte ore complessivo e vengono comunicate solo settimanalmente, rendendo impossibile una pianificazione stabile e funzionale dei turni. È vergognoso che si pensi di chiudere le sale operatorie del CTO di Iglesias ad agosto, lasciando scoperti gli ambulatori, che oggi garantiscono oltre 30 visite giornaliere e i consulti del Pronto Soccorso. È una strategia folle, che mette a rischio i pazienti e massacra il personale rimasto in trincea. Nessuno ha pensato a un piano straordinario di assunzioni, nessuno ha alzato un dito per difendere i cittadini del Sulcis. Indispensabile rafforzare CTO e Sirai, evitando accorpamenti illogici.»

Lo scrive, in una nota, Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«Mentre altre ASL, come quella di Nuoro, per citare un esempio, festeggiano per un servizio di ortopedia attivo 7 giorni su 7, il Sulcis Iglesiente resta il fanalino di coda della sanità sardaaggiunge Gianluigi Rubiu -. Qui i servizi si smantellano, le emergenze si affrontano solo di giorno, e i presidi che dovrebbero essere DEA di I livello non rispettano nemmeno i requisiti minimi previsti dalla legge. Il Sulcis Iglesiente è stato abbandonato dalla Regione. I cittadini sono costretti a vivere in una terra dove il diritto alla salute viene sistematicamente calpestato. L’assessore della Sanità Armando Bartolazzi è il principale responsabile di un disastro annunciato, figlio dell’incapacità politica e amministrativa di una maggioranza che continua a ignorare i territori più fragili della Sardegna.»

«La Giunta regionale ha scelto deliberatamente di voltare le spalle a un territorio già provato da anni di tagli e disattenzione. Abbiamo chiesto l’istituzione immediata di un tavolo tecnico straordinario con ASL, sindaci e rappresentanti istituzionali locali: non servono passerelle, servono soluzioni urgenti e strutturaliconclude Gianluigi Rubiu -. Il Sulcis Iglesiente ha diritto a una sanità dignitosa, non a elemosine. E ha diritto a politici che rispondano con i fatti, non con il silenzio.»

«I paventati tagli del 20% ai fondi della Politica Agricola Comune (PAC) da parte dell’Unione Europea sono ora una drammatica certezza. I numeri presenti nel Quadro Finanziario Pluriennale del Parlamento Europe rappresentano un attacco diretto al mondo agricolo e, in modo particolare, alle regioni come la Sardegna, dove l’agricoltura non è solo un settore economico, ma parte fondamentale dell’identità e della tenuta sociale dei territori interni.»
A dirlo è Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
«Una scelta folle e profondamente sbagliata: significherebbe sottrarre miliardi di euro agli agricoltori italiani e sardi, privandoli di strumenti vitali come i pagamenti diretti, il sostegno alle calamità naturali, allo sviluppo rurale e alla modernizzazione delle impreseaggiunge Gianluigi Rubiu -. Con il rischio concreto di paralizzare migliaia di aziende e di spopolare ancora più velocemente le campagne della nostra isola. 70 milioni di euro in meno alle aziende agricole sarde. Questa è la perdita ipotizzata qualora i dati fossero confermati. Un taglio delle risorse imprevisto e privo di qualsiasi logica. Il futuro dell’agricoltura in Sardegna sarà segnato inevitabilmente. Per i nostri giovani investire in agricoltura diventerà impossibile.»
«Siamo di fronte a un colpo gravissimo alla nostra agricoltura. È inaccettabile che, nel silenzio generale, si pensi di affondare un comparto già provato da crisi di mercato, costi in aumento e calamità climaticheconclude il consigliere regionale di Fratelli d’Italia -. Serve una presa di posizione forte da parte del Governo e della Regione Sardegna per difendere la PAC, i fondi agricoli e la dignità dei nostri agricoltori. L’Europa non può scaricare sui territori rurali le conseguenze dei propri fallimenti strategici.»

«E’ inaccettabile la situazione in cui versa la sanità nel Sulcis, con particolare riferimento alla gestione delle Commissioni Mediche per l’accertamento dell’invalidità civile. Una situazione drammatica, che rasenta il collasso istituzionale, e che grida vendetta. Ad oggi, a distanza di mesi da un precedente allarme, sono ancora oltre 8.000 le pratiche inevase e 3.500 i pazienti in attesa di visita, molti dei quali affetti da patologie oncologiche o gravi disabilità, costretti ad affrontare lunghe attese o trasporti in ambulanza pur di essere esaminati.»

La denuncia arriva da Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«A nulla è servito il cambio ai vertici, con la sostituzione del direttore generale a favore di un commissario nominato dalla Giunta Todde aggiunge Gianluigi Rubiu -. La gestione delle commissioni è gravemente deficitaria, con personale ridotto al minimo, assenza di coordinamento tra attività in orario e fuori orario, e una programmazione del tutto inesistente. Oggi ho presentato un’interrogazione urgente con richiesta di risposta scritta alla presidente della Regione e all’assessore della Sanità per far luce su diversi aspetti per i quali, a nome dei pazienti del Sulcis. Resta da chiarire il perché della mancata valorizzazione di medici legali con maggiore anzianità e competenza e l’assenza totale di trasparenza nei processi di nomina.»

«Siamo di fronte a una paralisi burocratica, che calpesta i diritti dei cittadini più fragili e mina la credibilità dell’intero sistema sanitario regionale ed in particolar modo della Asl 7 del Sulcis Iglesienteconclude il consigliere regionale di Fratelli d’Italia -. Chiediamo immediatamente che vengano effettuate verifiche puntuali e si accerti il corretto funzionamento delle commissioni mediche.»

«L’accordo siglato a Carloforte, promosso da Coldiretti Pesca, per la creazione della prima filiera ittica completamente italiana, che certifica la garanzia dell’origine nazionale del pescato, rappresenta un traguardo storico, che dimostra l’impegno del Governo Meloni e del ministro Francesco Lollobrigida nel valorizzare le eccellenze del nostro territorio e sostenere un settore strategico come la pesca. Di grande valore simbolico la scelta di Carloforte, che coinvolge direttamente i pescatori sardi.»

Lo scrive, in una nota, Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«E’ la prova tangibile di come le istanze della Sardegna e del Sulcis siano al centro dell’agenda politica nazionale – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Finalmente, il comparto ittico, ed in particolar modo la pesca del tonno rosso, ricevono l’attenzione che meritano, con un progetto che punta a ridurre la dipendenza dall’estero, garantire tracciabilità e qualità dei prodotti e rafforzare l’economia locale, con una attenzione particolare alle marinerie di Carloforte, Calasetta, Portoscuso, Sant’Antioco, Sant’Anna Arresi e Teulada, che rappresentano in Sardegna un numero importante di tutto il settore della pesca.»

«Esprimo soddisfazione per il lavoro svolto da Coldiretti, dal presidente Ettore Prandini e dalla responsabile Daniela Borriello, che hanno saputo tradurre in azioni concrete le esigenze del territorio. Un ringraziamento speciale va al ministro Lollobrigida, sempre vicino alle realtà produttive sarde, e a tutti gli attori istituzionali che hanno contribuito a questo risultato – conclude Gianluigi Rubiu -. Fratelli d’Italia continuerà a sostenere con determinazione politiche che promuovono l’autonomia alimentare, la sovranità marittima e lo sviluppo delle comunità costiere, perché la Sardegna e il Sulcis possano essere protagonisti di un rilancio economico sostenibile e duraturo.»

«L’ennesima tragedia che si è consumata nelle strade del Sulcis evidenzia ancora una volta l’estremo pericolo rappresentato dalla viabilità sulcitana e la mancanza di interventi concreti nonostante ripetute segnalazioni degli amministratori locali. Nell’esprimere piena solidarietà alla comunità di Nuxis per quanto accaduto gli scorsi giorni, mi impegno a chiedere all’esecutivo regionale degli interventi urgenti per la messa in sicurezza  della strada Statale 293 e delle altre strade che negli anni sono state teatro di incidenti analoghi.»

Lo scrive, in una nota, Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«I dati parlano chiaro: nel solo 2025, tre incidenti gravi, di cui uno mortale, hanno segnato il tratto urbano di Nuxisaggiunge Gianluigi Rubiu -. Questo è inaccettabile. La sicurezza stradale non può essere un optional, ma deve essere garantita come diritto fondamentale dei cittadini. E’ necessaria una riorganizzazione complessiva della viabilità stradale tale da garantire la percorrenza delle strade del Sulcis in sicurezza. A rendere pericolose la maggior parte delle strade del Sulcis non è solo l’usura del manto stradale e dell’asfalto ma anche la carenza di idonea cartellonistica stradale, dissuasori di velocità e segnalatori catarifrangenti nei tratti di maggior pericolosità.»

«E’ necessario convocare un tavolo tecnico con i sindaci del Sulcis, le associazioni e i cittadini per ascoltare le loro proposte e programmare gli interventi necessari. La sicurezza è una priorità che non ammette più alibi. Nelle prossime ore depositerò un’interrogazione urgente in Consiglio per chiedere all’esecutivo regionale di intraprendere tutte le azioni possibile per coinvolgere tutti gli enti interessati (Anas, Provincia, Unione dei Comuni) al fine di addivenire in tempi brevi ad interventi mirati e risolutiviconclude Gianluigi Rubiu -. Non possiamo più permettere che la vita dei cittadini sia messa a rischio dall’inerzia delle istituzioni.»

«Con profondo dolore ho appreso della prematura scomparsa di Dario Melis, vicesindaco del comune di Nuxis, uomo di soli 41 anni che ha dedicato la sua vita all’impegno civico e politico con passione, competenza e grande umanità.»
Lo scrive in una nota Gianluigi Rubiu, consigliere regionale e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia.
«Dario Melis è stato una figura di riferimento per la sua comunità: sempre presente, attento ai bisogni del territorio, capace di coniugare concretezza e visione. Il suo impegno nelle file di Fratelli d’Italia, partito al quale era iscritto con convinzione, ha rappresentato un punto di forza per tutto il Sulcis Iglesienteaggiunge Gianluigi Rubiu -. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, non solo nell’amministrazione comunale di Nuxis, ma anche nella famiglia di Fratelli d’Italia e in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e collaborare con lui. Alla famiglia di Dario, ai colleghi amministratori e alla comunità di Nuxis, giungano le mie più sentite condoglianze e la vicinanza in questo momento di grande dolore.»