18 December, 2024
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Unire le forze verso obiettivi utili a risollevare il territorio dalla crisi ed avviare un nuovo modello di sviluppo. Sono le indicazioni emerse ieri a Carbonia nel corso di un incontro promosso da Sardegna Avanti, la formazione politica guidata dall’ex consigliere regionale Fabio Usai, cui hanno partecipato l’ex presidente della Regione Antonello Cabras, l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani (Pd), il consigliere regionale Gianluigi Rubiu (Fratelli d’Italia), rappresentanti di diverse forze politiche di diversa estrazione, l’amministratore unico della Provincia del Sud Sardegna Sergio Murgia, amministratori locali (assessori e consiglieri di diversi Comuni), amministratori di società.

“Le buone pratiche della politica” è lo slogan scelto, condiviso da tutti i presenti. E di buona politica, in una fase storica importantissima e decisiva, nella quale non mancano le risorse per avviare percorsi virtuosi (JTF, PNRR, Piano Sulcis), il Sulcis Iglesiente ha assoluto bisogno, perché – come è stato sottolineato in diversi interventi – nel territorio, nel passato più o meno recente, le risorse sono arrivate ma spesso non sono state investite in progetti di lungo respiro, a volte addirittura non sono state spese interamente (l’esempio più recente è il Piano Sulcis).

«Purtroppo, viviamo in un contesto in cui troppo spesso la politica si trasforma in un’arena di rivalità e odio. Questo approccio distruttivo non solo alimenta tensioni inutili, ma allontana i cittadini dalla fiducia nelle istituzioni. Noi dobbiamo essere diversi. Sardegna Avanti, con la sua visione aperta e pragmatica, si distingue proprio per questa volontà di superare i vecchi steccati ideologiciha detto Fabio Usai -. Quando affrontiamo situazioni complesse, come ad esempio la condizione sanitaria del nostro territorio, non possiamo permetterci di basarci su slogan, emozioni o interessi di parte. Dobbiamo utilizzare parametri oggettivi, dati concreti e analisi approfondite. La politica deve essere al servizio delle soluzioni, non dei conflitti. Parlare di sanità significa guardare ai bisogni reali delle persone: investire nelle infrastrutture, rafforzare i servizi nei territori più isolati, garantire personale qualificato. Non si tratta di un problema di destra o di sinistra, ma di una questione che riguarda la dignità di ogni cittadino. La politica deve essere in grado di cogliere le opportunità che si presentano, come il Just Transition Fund o i fondi del PNRR. Questi strumenti rappresentano occasioni straordinarie per trasformare il nostro territorio, ma solo se riusciamo a collaborare per utilizzarli al meglio – ha concluso Fabio Usai -. La politica non è un’arena per dimostrare chi urla più forte, ma un luogo dove si decide il destino di una comunità. Sta a noi scegliere se essere costruttori di ponti o demolitori di speranze.»

Sono stati numerosi gli interventi, in materia di Sanità, Lavoro, Industria e Agricoltura, per una panoramica che ha gettato le basi per un lavoro a medio e lungo termine, da sviluppare in successivi incontri, dedicati a singoli settori. Nei diversi interventi è emersa chiaramente l’importanza dell’unità del territorio, ritrovata negli anni in cui venne istituita la provincia di Carbonia Iglesias e poi nuovamente persa dopo la sua cancellazione sancita dal referendum abrogativo, con il risultato che le comunità locali hanno ripreso a pensare e programmare iognuna per proprio conto.

Il consigliere comunale di Carbonia Nino Spanu ha evidenziato le difficoltà dei Comuni, alle prese con una grave carenza di personale che rallenta la macchina amministrativa, in particolare in una fase come quella attuale che vede gli enti locali alle prese con la programmazione degli interventi sui progetti finanziati dai fondi comunitari.

Il dottor Antonio Macciò, Responsabile UOC Ginecologia Oncologica, Ospedale A. Businco, di Cagliari, si è soffermato sulla difficile situazione vissuta dal sistema sanitario regionale, dalla quale si potrebbe venire fuori se si valorizzassero le competenze, che non mancano.

Sono poi intervenuti Bruno Angioni, ex consigliere comunale di Carbonia ed infermiere in pensione; Antonello Cuccuru, Direttore della SC Professioni Sanitarie della Asl Sulcis Iglesiente; l’ex consigliere regionale Peppino La Rosa; l’ingegner Mario Porcu, amministratore unico della Sotacarbo; il professor Cristian Galbiati, responsabile del progetto Aria nelle miniere della Carbosulcis; Marco Antonio Piras, assessore e vicesindaco del comune di Tratalias; Paolo Luigi Dessì, sindaco di Sant’Anna Arresi ed ex consigliere regionale; Andrea Pisanu, sindaco di Giba e presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis; Manolo Mureddu, assessore dei Lavori pubblici e Ambiente del comune di Carbonia; Michele Stivaletta, assessore delle Attività produttive e vicesindaco del comune di Carbonia; l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani; il consigliere regionale Gianluigi Rubiu.

L’intervento conclusivo è stato quello di Antonello Cabras, ex presidente della regione e sottosegretario di Stato del Ministero del Commercio con l’Estero, oggi vicepresidente della Bper, che riportiamo integralmente.

Giampaolo Cirronis

Il vicepresidente e assessore regionale della Programmazione Giuseppe Meloni e gli assessori dell’Industria Emanuele Cani e della Cultura Ilaria Portas hanno presentato questo pomeriggio a Carbonia il bando territoriale di sostegno alle imprese del Sulcis.
All’interno del Piano Sulcis, coordinata dall’assessorato dell’Industria, viene avviata una misura di interventi a sostegno delle imprese, promossa dal Centro regionale di programmazione, con l’obiettivo di rilanciare l’economia e creare nuove opportunità occupazionali. Il bando è volto a dare supporto agli investimenti materiali e immateriali realizzati dalle micro, piccole e medie imprese per avviare, ampliare, ammodernare o diversificare la propria attività nei settori della ricettività, della ristorazione e dei servizi per il turismo, la cultura e l’ambiente, e per le attività di enoturismo dei comuni del Sulcis Iglesiente, per un importo complessivo di 6 milioni di euro da risorse regionali e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2007-2013.
L’incontro è stato aperto dal sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, e ha visto l’intervento della presidente dell’Anci Sardegna, Daniela Falconi, del consigliere regionale Gianluigi Rubiu, del presidente del Gal Sulcis Iglesiente, Luciano Piras, di amministratori, amministratrici e diversi operatori e operatrici del territorio che hanno presentato le necessità su turismo, sul settore agroalimentare, sulle produzioni tipiche locali e sull’artigianato che il territorio potrà raccogliere grazia alla proposta con l’indispensabile coinvolgimento e la partecipazione delle amministrazioni locali, delle associazioni di categoria, delle imprese, dei cittadini.
        

«Si intervenga subito per porre rimedio a una situazione che da troppi anni causa incidenti e morti nel Sulcis Iglesiente.
E’ necessario trovare quanto prima delle soluzioni alternative che permettano di eliminare ogni ingresso laterale presente, affinché non si possano creare interferenze tra i flussi veicolari in transito sulla strada statale e la viabilità secondaria delle aree attigue.»

La sollecitazione arriva da Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«I tristi fatti di cronaca di questi giorni, riportano alla luce la necessità urgente di una revisione della viabilità nel tratto in cui la SS 130 si innesta con il centro abitato di Iglesiassottolinea Gianluigi Rubiu -. Si ponga in essere subito ogni strumento idoneo alla messa in sicurezza dei tratti più a rischio. Rallentatori ad effetto acustico-vibratorio, markers stradali (occhi di gatto) porre subito in campo ogni soluzione temporanea per limitare velocità e garantire una adeguata visibilità, in attesa di una rimodulazione degli svincoli. La viabilità della zona di innesto tra la strada statale e il centro abitato necessita una
revisione totale e sostanziale, che permetta di dividere i flussi veicolari in ingresso e in uscita dalla cittàconclude Gianluigi Rubiu -. Troppi incidenti, troppe morti, troppe giovani vite stroncate.»
L’interrogazione presentata questa mattina, di cui sono è primo firmatario Gianluigi Rubiu con tutti i consiglieri di Fratelli d’Italia, chiede alla presidente Alessandra Todde e all’assessore regionale dei Lavori pubblici Antonio Piu delle risposte in tal senso.

«Il piano di fermata della linea zinco è una scelta unilaterale folle e scellerata che mette a rischio 1.200 famiglie. Impensabile tenere in marcia solo i forni Waelz con la produzione di ossidi di zinco che potranno impegnare un limitato numero di lavoratori. Avviare subito un’interlocuzione tra Regione e Ministero per convincere la Glencore a desistere o trovare soluzioni alternative per la tutela dei lavoratori.»
Lo ha detto oggi Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelki d’Italia.

«Le strade provinciali del Sulcis necessitano di un’immediata manutenzione e messa in sicurezza. Strade totalmente abbandonate, presenza di buche, crepe e dissesti, assenza di segnaletica orizzontale e verticale, guardrail incompleti o non correttamente posizionati, questa è la situazione nella quale si trovano le maggiori arterie stradali del Sud Sardegna. Ogni giorno di ritardo nella manutenzione delle strade provinciali comporta nuovi articoli nei giornali, nuovi feriti e nuovi morti.»

Lo scrive, in una nota, Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«La Regione continua parlare di riordino delle Province, vengono nominati amministratori, commissari, commissari dei commissari ma la gente continua ad assistere al degrado delle infrastrutture di competenza della provincia e questo mette in pericolo la sicurezza di chi, ogni giorno, percorre quelle stradeaggiunge Gianluigi Rubiu -. Ben venga la riorganizzazione delle Province, fulcro importante nel governo del territorio, ma i tempi burocratici le lungaggini burocratiche e politiche non possono e non devono mettere in pericolo la vita di migliaia di sardi che quotidianamente transitano nel Sud Sardegna.»

«Ho presentato, come primo firmatario, un’interrogazione, unitamente a tutti i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, per chiedere quali siano gli interventi in programma e le risorse che si intendono stanziare per la messa in sicurezza della viabilità del Sulcisconclude Gianluigi Rubiu -. La Regione intervenga immediatamente per mettere in sicurezza le strade provinciali del Sulcis.»

«Giusto riconoscimento al settore ittico. E’ inaccettabile che la pesca sia relegata ad una delle tante competenze in capo all’assessorato dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale. Si proceda con tempestività all’istituzione di un dipartimento che si occupi esclusivamente della pesca. Non possiamo lasciare un settore produttivo strategico per la Sardegna tra le competenze dell’Agricoltura. Non devono esserci settori produttivi di Serie A e di Serie B.»

Lo scrive in una nota Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«Stesso ragionamento per gli indennizzi che cronicamente vengono erogati con forti ritardi e, soprattutto, senza nessuna certezza sulle tempistiche d’erogazione conclude Gianluigi Rubiu -. La presidente Todde riceva urgentemente i rappresentanti delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali del settore per ascoltare le loro istanze. Come primo firmatario, ho presentato una mozione che impegni la Giunta su questi temi.»

«Dopo i tagli al numero delle prestazioni sanitarie erogabili delle RSA, per le Residenze Sanitarie Assistenziali sarde diventerà impossibile erogare lo stesso numero di prestazioni del 2023. ARES definisce i nuovi budget per le RSA convenzionate e pubbliche costringendo quindi tutte le strutture ad un immediata riduzione dei posti letto occupati. Ancora una volta a farne le spese saranno i sardi, ancora una volta l’incapacità nel gestire l’emergenza sanitaria in Sardegna finirà per costringere tantissimi sardi, che non potranno permettersi i costi di strutture private, a viaggi della speranza in cerca di accoglienza in altre RSA fuori dal territorio regionale.»

Lo scrive, in una nota, Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«In prima battuta, la riduzione dei posti letto, avverrà semplicemente non riassegnando i posti letto che vengono a liberarsi a seguito di dimissioni già programmate, ma non si esclude che a breve dovranno effettuare una vera e propria dimissione di massa per poter rientrare nel numero delle prestazioni erogabili consentite dal nuovo Piano di acquisto delle strutture private accreditate per le prestazioni di RSA/CDI e Hospice per il triennio 2024/2026 ( approvato con la delibera n. 226 del 20.09.2024) che riduce il numero delle prestazioni erogabiliaggiunge Gianluigi Rubiu -. In Sardegna sono presenti 20 Residenze Sanitarie Assistenziali, di cui 13 private accreditate e 7 pubbliche per un totale di 1.431 posti letto accreditati. Strutture di ricovero temporaneo in regime di lungodegenza rivolte a persone non autosufficienti, affette da patologie cronico-degenerative o da patologie invalidanti, non assistibili a domicilio e bisognose di una riabilitazione di tipo globale.»

«In una Sardegna già provata da una crisi del settore sanitario, la giunta degli scienziati continua ad assistere inerme allo sfascio della sanità sarda – conclude Gianluigi Rubiu -. Sono primo firmatario, insieme a tutti i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, di un’interrogazione nella quale a gran voce chiediamo alla giunta risposte in merito a questa situazione.»

Errare è umano, perseverare è diabolico. In data 30.07.24 è stata adottata la deliberazione di Giunta n. 27/1 con la quale si dichiarava lo stato di emergenza in relazione al rischio derivante dalla situazione di deficit idrico in atto nel territorio della Regione Sardegna, confondendo lo “stato di emergenza” con lo “stato di calamità naturale”… cose completamente diverse.
Già da allora si sarebbe dovuto, infatti, contestualmente avviare l’iter per l’ottenimento dello stato di calamità naturale per i danni causati dalla siccità, strumento indispensabile per il riconoscimento economico delle perdite subite dal settore agricolo.
Solo in data 11.09.24, a seguito delle ripetute sollecitazioni della minoranza, l’assessore Gian Franco Satta inviava al ministero una sommaria richiesta di risarcimento dei danni per le produzioni assicurabili.
Tutto questo tralasciando:
• una preventiva concertazione con il governo, per il tramite del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, come correttamente fatto dalla Regione Sicilia concertando il tutto con la Conferenza Stato-Regioni;
• la richiesta del riconoscimento delle condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali dovute alla persistente siccità;
• la richiesta delle dovute deroghe in ambito di politica agricola comune, per ottenere il beneficio di rinvio dei pagamenti, sanzioni e oneri previdenziali;
Le aziende sarde, già provate da una forte crisi del settore, non devono, ancora una volta, subire il doppio danno della siccità e dell’incompetenza della politica.

Gianluigi Rubiu

Consigliere regionale Fratelli d’Italia

Oggi il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianluigi Rubiu ha presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta alla presidente Alessandra Todde e all’assessore Armando Bartolazzi, per conoscere quali azioni voglia mettere in atto la Giunta per garantire l’erogazione dei servizi alla Casa della Salute di Fluminimaggiore.

«La Casa della Salute di Fluminimaggiore potrebbe rappresentare un’eccellenza nella Sanità del Sulcis e per questa ragione è urgente che si proceda all’autorizzazione dell’ampliamento dell’orario anche nella fascia pomeridiana e serale – spiega Gianluigi Rubiu -. Si consenta il servizio H12 al personale infermieristico della struttura.»
«La Direzione Generale ad oggi non ha dato seguito alla richiesta della Direzione del Distretto Socio Sanitario di Iglesias che chiede l’ampliamento dell’orarioaggiunge Gianluigi Rubiu -. La Casa della Salute di Fluminimaggiore rappresenta la sede pubblica dove trovano allocazione, in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie, ivi compresi gli ambulatori di Medicina Generale e specialistica ambulatoriale quali Dermatologia, Oculistica, Reumatologia, Neurologia, Cardiologia, Ginecologia e Pediatria, oltre che un consultorio, un ambulatorio infermieristico e un centro prelievi.»
«L’attuazione dell’orario H12 della struttura consentirebbe conclude Gianluigi Rubiu -, unitamente agli orari della guardia medica presente in loco, una copertura sanitaria H24 in un territorio distante dalle strutture ospedaliere, già sacrificato in virtù della viabilità e della posizione geografica.»

Si è svolta ieri sera, a Carbonia, una seduta del Consiglio comunale aperta, convocata dal presidente Federico Fantinel su sollecitazione del gruppo consiliare del Partito democratico per discutere in merito alla crisi del settore industriale di Portovesme.
«L’incontro ha rappresentato un importante momento di riflessione collettiva per generare una mobilitazione consapevole e forte, a partire dalla città di Carbonia, con la partecipazione di interlocutori che a vario livello hanno dato il loro sostegno e la loro vicinanza ai lavoratori, presentando nel contempo proposte costruttive per il rilancio del polo industriale di Portovesme», ha sottolineato il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu.
E’ stata un’occasione di condivisione, partecipazione e dibattito, che ha visto la presenza in aula, tra gli altri, del cardinale Arrigo Miglio, amministratore apostolico della diocesi di Iglesias, dell’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani, dei consiglieri regionali Luca Pizzuto e Gianluigi Rubiu, della senatrice Sabrina Licheri, dei sindaci e dei rappresentanti di diversi comuni del Sulcis, delle organizzazioni sindacali, datoriali e dei lavoratori.
Dal Consiglio comunale di Carbonia è arrivato un messaggio forte e chiaro, improntato sull’importanza dell’unità di intenti e di obiettivi da parte di tutte le parti per risolvere le principali vertenze del polo industriale, dalla Portovesme Srl all’Eurallumina, dalla Sider Alloys all’Enel, remando tutti nella stessa direzione e – come ha richiamato il cardinale Arrigo Miglio – esternando sempre la verità, anche quando questa può essere amara.
Un primo importante incontro, cui ne seguiranno altri, per tenere sempre alta l’attenzione sulla necessità di salvaguardare i posti di lavoro attualmente presenti nel settore industriale del territorio del Sulcis Iglesiente, disegnando anche una nuova traiettoria di sviluppo per il futuro, all’insegna della diversificazione dei comparti produttivi.