19 December, 2024
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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, lancia un nuovo appello contro il rischio chiusura del reparto di Emodinamica dell’ospedale Sirai di Carbonia. La Rete emergenziale cardiologica – secondo Gianluigi Rubiu – potrebbe subire uno scossone, non da poco, se scattasse la soppressione del dipartimento.

“Non basta il ridimensionamento di innumerevoli reparti negli ospedali di Iglesias – attacca Gianluigi Rubiu in un’interrogazione urgente -, ora anche la possibile chiusura della divisione di Emodinamica al Sirai conferma la situazione di indifferenza verso il territorio. Con l’interruzione del servizio, a partire da lunedì, centinaia di pazienti (anche con un infarto in corso) sarebbero costretti a viaggi interminabili verso i complessi ospedalieri di Cagliari. La mancanza di personale non può certo giustificare scelte negative che avrebbero un impatto devastante sui cittadini che lamentano patologie cardiologiche – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Si tenga presente che al Sirai il servizio è stato ripristinato con l’attività per dodici ore appena lo scorso luglio. A distanza di appena due mesi, l’Ats non concede un altro primario per portare avanti il reparto. Un eventuale declassamento del reparto di Cardiologia e la paventata chiusura di Emodinamica, dove vengono trattati gli infarti acuti, rappresenterebbe un grave rischio per la salute dei cittadini dell’intera Provincia.”

Il capogruppo Udc auspica una soluzione immediata per il potenziamento degli specialisti nei diversi ospedali del Sulcis Iglesiente. Il quadro che si sta materializzando – conclude Gianluigi Rubiu – richiede un intervento urgente per l’incremento degli specialisti nei nosocomi del territorio, per mantenere in vita dei servizi che potrebbero salvare la vita dei pazienti.”

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu ha presentato un’interrogazione urgente sullo stato di abbandono del poliambulatorio di Buggerru, in cui si registra una «carenza di impianti di condizionamento, avarie degli infissi, condizioni igieniche sanitarie intollerabili, umidità sulle pareti interne e sui soffitti, bacinelle nei corridoi per raccogliere le infiltrazioni d’acqua, il pericolo per la caduta degli intonaci in alcune delle sale».

«La struttura che accoglie importanti servizi di emergenza sanitaria, con alcune delle prestazioni per i pazienti del territorio – spiega Gianluigi Rubiu nell’interrogazione – risulta essere ormai abbandonata senza che mai venga effettuata una manutenzione ad impianti e strutture. I vertici dell’Azienda socio sanitaria del Sulcis Iglesiente dovrebbero fronteggiare subito questo stato di degrado con un intervento immediato per evitare rischi per gli utenti. Nelle diverse sale risulta assente un impianto di condizionamento e, con la temperatura che aumenta nel periodo estivo, è forte il rischio di malori all’interno dello stabile – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Gli infissi restano aperti giorno e notte per lo stato di evidente precarietà. Il livello dei servizi igienico sanitari è equiparabile ad una struttura da terzo mondo. Ancora: ci sono infiltrazioni all’interno del caseggiato con le ultime piogge estive.»

«I pazienti del comune di Buggerru vivono una situazione di svantaggio, visto che il paese più vicino è lontano oltre quindici chilometri. Ci sono poi difficoltà smisurate per raggiungere gli altri presidi sanitari, a causa della mancanza di servizi per il trasporto dei pendolari, con sole quattro corse giornaliere. Ecco perché – conclude Gianluigi Rubiu – diventa urgente fronteggiare il degrado del poliambulatorio, con un intervento urgente di riqualificazione dello stabile.»

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato una mozione sulle zone di ripopolamento e cattura per la caccia.

«I vincoli sono estesi in una grande fetta di territorio del Sulcis Iglesiente, con diversi ettari sottratti all’attività venatoria, adottando tabellazioni approssimative e comportando sanzioni salatissime per gli appassionati della disciplina sportiva – spiega Gianluigi Rubiu –. Le attività di ripopolamento e cattura non vengono svolte da ormai troppo tempo, per via della mancanza dell’Istituto regionale per la Fauna selvatica.»

Con il riordino degli enti locali è venuta meno la gestione della Provincia, priva di personale adeguato e senza le risorse economiche essenziali per la governance delle aree: «E’ chiaro, quindi, che sarebbe necessario intervenire per rivedere la normativa rispetto alle zone di ripopolamento e cattura – conclude conclude Gianluigi Rubiu – restituendo questi siti nella disponibilità dell’universo venatorio».

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, nella quale denuncia i guasti agli ascensori dell’ospedale Sirai di Carbonia, fuori servizio, che costringono i pazienti a percorrere anche cinque piani a piedi per una visita ed obbligano i malati ad utilizzare le scale dopo un intervento chirurgico.

«Gli ascensori del presidio ospedaliero sono inutilizzabili – denuncia Gianluigi Rubiu nell’interrogazione – i pazienti sono privati di un servizio indispensabile all’interno della struttura sanitaria e si trovano giocoforza a raggiungere i diversi reparti attraverso le scale. Una gravissima disfunzione che si ripercuote soprattutto su anziani e bambini, senza trascurare tutti gli operatori sanitari, dai medici agli infermieri sino al personale di società di servizi che sono in attività all’interno dell’ospedale. Un disservizio così importante – conclude Gianluigi Rubiu – meriterebbe un’immediata risoluzione, ma ci troviamo ancora a fronteggiare la mancanza di attenzione verso le strutture sanitarie del Sulcis Iglesiente, con il decadimento della qualità dei servizi senza precedenti, l’assenza totale dei vertici della sanità territoriale su queste inefficienze e la disorganizzazione totale all’interno delle corsie.»

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I violenti acquazzoni hanno mandato le campagne sott’acqua con aziende allagate, raccolti distrutti, coltivazioni devastate e strade interpoderali interrotte per effetto delle precipitazioni violente che in questi giorni stanno colpendo duramente l’agricoltura. Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, stamane ha effettuato un sopralluogo in alcune aziende del Sulcis Iglesiente.

«La situazione è preoccupante – evidenzia Gianluigi Rubiu – perché interi raccolti di ortaggi sono andati ormai perduti. I terreni coltivati a carciofo, tra Giba e Masainas, risultano sommersi dall’acqua e la stagione, di fatto, è compromessa. Inevitabili le ricadute negative anche sulla prossima vendemmia e sulla raccolta delle olive. Si registrano danni anche alle strutture rurali. La stessa circolazione nelle campagne è stata bloccata con alcune strade interpoderali che sono state chiuse in tutta la provincia.»

Il maltempo non concede tregua, la Protezione civile ha diramato l’ennesimo avviso di allerta di colore giallo per rischio idrogeologico per la giornata di domani, dalle 9.00 alle 18.00, e Gianluigi Rubiu rivolge un appello di un intervento urgente alla Giunta regionale.

«La richiesta dello stato di calamità naturale è la logica conseguenza della distruzione delle nostre campagne prodotta dalle bombe d’acqua di questi giorni. E’ un disastro. L’ondata di maltempo, con temporali e nubifragi – conclude Gianluigi Rubiu -, sta irrimediabilmente portando alla perdita di intere produzioni agricole, vanificando programmazione ed investimenti da parte di imprese agrozootecniche che operano all’insegna della qualità e dell’eccellenza.»

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu boccia senza appello la norma in materia di valorizzazione del settore suinicolo sardo. «Tutto come previsto – spiega Gianluigi Rubiu -. I nostri dubbi si sono materializzati con l’evidente stortura nell’applicazione della normativa. Un progetto che rischia di rompere gli ingranaggi già fragili delle aziende ad economia familiare, che rappresentano la spina dorsale del comparto agrozootecnico isolano. I nodi sono venuti al pettine, considerate le maglie troppo strette della legge approvata che impone alle tenute rurali sarde il divieto di allevare il tradizionale porcetto. Il pericolo, va detto, è che si perda un patrimonio identitario dal valore incomparabile per la Sardegna, schiacciando inoltre centinaia di aziende a livello familiare. Si riprenda dunque il dialogo – conclude Gianluigi Rubiu -, per revisionare le parti più controverse della legge e favorire il rilancio del comparto suinicolo isolano». 

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«Gli ambulatori di guardia medica turistica presenti sulle spiagge del Sulcis Iglesiente sono inadeguati. Occorre che l’Ats provveda ad incrementare i presidi, garantendo la sicurezza in mare.»

A richiamare l’attenzione della Giunta regionale sul problema è il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, che sottolinea «l’esigenza di rafforzare il controllo sugli arenili sparsi sull’area rivierasca, per affrontare i malori e le emergenze che si presentano lungo le coste». Un appello che diventa pressante il giorno della nuova tragedia sul lungomare di Carloforte, dove un turista di 86 anni ha perso la vita mentre faceva il bagno sullo specchio d’acqua lungo la battigia della spiaggia di “La Bobba”.

«Il servizio di elisoccorso non ha potuto scongiurare il peggio – conclude Gianluigi Rubiu –. Ecco perché auspichiamo possano essere rafforzati i punti medici lungo le spiagge ed i presidi di continuità assistenziale durante la stagione estiva.»

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«Una legge inadeguata che non tiene conto della realtà sarda e non riavvicina le zone interne alle coste.» Così, la capogruppo di Forza Italia, Alessandra Zedda, ha bollato il testo unificato (approvato con i soli voti del centrosinistra nella Quarta commissione consiliare) in materia di urbanistica ed ha preannunciato la battaglia in Aula del centrodestra per migliorare «un provvedimento che ripropone solo un’altra serie di vincoli e divieti». «È una legge bandierina da sventolare in campagna elettorale – ha affermato il capogruppo Udc, Gianluigi Rubiu – che non tiene conto delle esigenze dei sardi né di quelle dei Comuni». Le ulteriori criticità – a giudizio dei rappresentanti dell’opposizione – riguardano l’assenza di norme per combattere lo spopolamento e la mancanza di una visione in favore dello sviluppo.

«La Sardegna ha bisogno della legge urbanistica – ha insistito il capogruppo FdI, Paolo Truzzu – ma il testo esitato dalla commissione introduce nuovi vincoli e ulteriori appesantimenti burocratici mentre svuota gli Enti locali delle competenze in materia di programmazione e pianificazione del territorio». «Non ci piace una legge fatta di “no” – ha fatto eco il consigliere del gruppo Misto, Paolo Dessì – con il pregiudizio che tutti siano speculatori e deturpatori del paesaggio».

Giovanni Satta (Psd’Az) ha insistito sul tema dello sviluppo e sulla definitiva cancellazione del piano casa: «Negli ultimi dieci anni abbiamo perduto circa 30.000 posti di lavoro nel comparto dell’edilizia e 15.000 da quando l’attuale maggioranza ha abrogato il piano casa». «La legge approvata in commissione non è tutta da buttare – ha però affermato il consigliere di Forza Italia, Antonello Peru – e la legge urbanistica manca ormai da tre legislature, la preoccupazione è rappresentata dalla possibilità che le norme inserite nel testo unificato restino senza concreta attuazione e dalla constatazione che sono in vigore alcune norme restrittive del vigente Ppr che devono essere invece modificate». «Ho partecipato al dibattito per il varo del Ppr nella legislatura guidata da Renato Soru – ha concluso Mariano Contu (Forza Italia) – ed oggi c’è la riprova che le denunce fatte allora, circa il rischio della perdita di migliaia di posti di lavoro in edilizia, erano fondate, così come sarà facilmente dimostrabile che, con la legge urbanistica voluta dal centrosinistra, in Sardegna, la crisi economica e occupazionale continuerà ancora».

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Una nuova strategia per il settore energetico del Sulcis Iglesiente. Il ridimensionamento deciso dall’Enel in Sardegna, con la chiusura della direzione di Cagliari e dell’unità operativa di Macomer, lascia presagire un futuro incerto anche per la centrale “Grazia Deledda” del polo di Portovesme. La denuncia arriva dal capogruppo in Consiglio regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu, che mette in guardia su possibili ricadute negative sull’occupazione.

«Sono in gioco circa 500 di posti di lavoro – spiega Gianluigi Rubiu -. La situazione è simile ad un castello di carte in precario equilibrio che può crollare da un momento all’altro. Occorre una pianificazione seria da parte dell’Enel, con una politica energetica che guardi al futuro, e non solo ai dividendi degli azionisti, che abbia come fulcro la sinergia con gli altri stabilimenti presenti nell’area industriale del Sulcis Iglesiente, ma anche quelli che sorgeranno con nuove iniziative imprenditoriali. In questa logica la Regione non è mai riuscita ad avere un peso significativo in ambito nazionale, riducendosi per l’indole dei suoi politici a ratificare quanto deciso in sedi non istituzionali e sempre esterne all’Isola medesima. Auspichiamo un cambiamento radicale nei confronti del Governo, con l’apertura di un tavolo istituzionale per esorcizzare l’abbandono dell’Isola da parte dell’Enel, con impatti pesantissimi sull’economia del territorio. La Sardegna, come altre aziende sembra abbiano compreso, costituisce il naturale laboratorio di sperimentazione tecnologica grazie alle sue caratteristiche congiunturali, uniche in ambito europeo. L’Enel dovrebbe investire nell’ambito della ricerca e dello sviluppo delle smart grid in Sardegna – conclude Gianluigi Rubiu -, fino a realizzare un centro pilota internazionale in cooperazione con le Università isolane, sul piano progettuale e della realizzazione.»

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«Il territorio sta attraversando una grave emergenza determinata dall’insufficienza di risorse disponibili per la copertura degli ammortizzatori in deroga destinati ai lavoratori delle aree di crisi complessa.»

Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, sollecita una rapida risoluzione dei ritardi dovuti ai mancati pagamenti di diverse mensilità arretrate per fronteggiare la crisi del comparto economico del Sulcis Iglesiente: «Il declino del sistema industriale a Portovesme e dintorni ha portato alla chiusura di diversi stabilimenti con l’inserimento nelle aree di crisi complessa – aggiunge l’esponente dei moderati nell’aula di via Roma -. Il ritardo nella concessione del trattamento di mobilità in deroga segnala ancora una volta un distacco dalla realtà di sofferenza, con molti lavoratori ormai fuori dal ciclo produttivo.»

Gianluigi Rubiu auspica un intervento dell’assessorato regionale del Lavoro per lo sblocco delle risorse ora ferme al ministero del Lavoro: «Secondo le informazioni il dicastero non avrebbe ancora validato gli elenchi dei lavoratori per acconsentire alla corresponsione degli ammortizzatori. Una situazione che sta paralizzando la procedura – conclude Gianluigi Rubiu -. E’ necessario istituire un tavolo lavori celermente con le parti sociali e le Regioni al fine di dare risoluzione e certezza alla vertenza sugli ammortizzatori in deroga in modo da evitare ulteriori peggioramenti per quei lavoratori già penalizzati dalla situazione di crisi».