15 November, 2024
HomePosts Tagged "Gianluigi Rubiu" (Page 16)

[bing_translator]

La direzione dell’azienda socio-sanitaria locale di Carbonia ha diffuso una nota in riscontro all’interpellanza presentata dal capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, «sulla paventata chiusura del centro trasfusionale di Iglesias».

«Il Centro trasfusionale di Iglesias non è a rischio chiusura – si legge nella nota -. Nonostante qualche difficoltà di questo periodo – legata all’assenza per malattia di due medici – l’attività è regolare e quanto paventato dall’on. Rubiu è privo di fondamento.»

[bing_translator]

«Ancora una volta la carenza di personale potrebbe mettere a rischio la funzionalità del Centro trasfusionale di Iglesias, con la chiusura della sala prelievi inglobata nel complesso sanitario del Santa Barbara. Un colpo durissimo per i talassemici del Sulcis Iglesiente, avvalorato dalle voci trapelate dagli ambienti ospedalieri negli ultimi giorni. Non solo. I vuoti nell’organico – con operatori insufficienti per il servizio – potrebbero determinare la drastica riduzione delle attività e l’interruzione delle uscite dell’autoemoteca.»

La denuncia arriva da Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale.

«Il quadro è abbastanza allarmante – spiega Gianluigi Rubiu -. I medici, tra pensionamenti e trasferimenti in altri presidi, non possono assicurare un adeguato supporto al centro con cronici disservizi. Ci sono poi le assenza per malattia degli operatori a completare la situazione di disagio, La chiusura del servizio potrebbe mettere a rischio le donazioni di sangue. E’ un fatto grave ed inaccettabile che l’Ats, nonostante i solleciti, non abbia provveduto a rinforzare l’organico – conclude Gianluigi Rubiu, che ha presentato un’interrogazione urgente -. La preoccupazione aumenta soprattutto in vista dei mesi estivi, con la carenza cronica di sangue in Sardegna e il blocco delle attività nel centro.»

[bing_translator]

L’emergenza della Struttura di Emodinamica dell’ospedale Sirai di Carbonia, snodo indispensabile nei casi di infarto nel Sulcis Iglesiente, nella quale il dirigente Salvatore Ierna è rimasto solo dopo che il secondo medico in servizio ha chiesto ed ottenuto un’aspettativa di un anno, è stata portata all’attenzione del Consiglio regionale con un’interrogazione urgente, dal capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu.

«L’insufficienza del personale medico è stata accentuata dai tagli decisi con la riforma della rete ospedaliera – rileva il Gianluigi Rubiu -. La riduzione dell’organico è stata intrapresa da qualche anno, con la struttura dell’Emodinamica costretta a garantire un numero ristretto di interventi per otto ore, dal lunedì al venerdì. Non c’è terapia sub intensiva e rianimazione – attacca Gianluigi Rubiu -. Il Sirai si ritrova con un unico cardiologo che deve dividersi tra ambulatorio, pronto soccorso, esami cardiologici e altre visite. Un solo operatore interventista non può assicurare un servizio così importante del presidio, dalle diverse operazioni programmate sino alle emergenze urgenze. Si sta demolendo uno dei pezzi fondamentali della sanità sul territorio.»

La situazione provoca l’inevitabile allungamento dei tempi di attesa per i consulti medici specialistici e la drammaticità delle condizioni all’ospedale Sirai si allunga all’intero reparto di Cardiologia, eccellenza del comparto, con i responsabili costretti all’interruzione del servizio di ecografia del cuore.

«Il motivo – conclude Gianluigi Rubiu – è legato alla mancanza di apparecchi ecocardiografici adeguati. Un disservizio incomprensibile in un territorio vasto come il Sulcis Iglesiente, ancora una volta tradito dalle scelte dell’Azienda Tutela della Salute, con il taglio di indispensabili attività sanitarie.»

[bing_translator]

Ancora un rinvio per le autorizzazioni necessarie per la discarica di Genna Luas, necessarie per portare avanti la produzione della Portovesme Srl, con il deposito degli scarti di lavorazione. Sull’ennesimo rinvio, con la richiesta di ulteriore documentiazione, interviene il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu.

«E’ una situazione inammissibile – attacca Gianluigi Rubiu -. Auspichiamo che il presidente Pigliaru si faccia nominare dal Governo commissario straordinario per l’ambiente in Sardegna, per sbloccare l’iter autorizzativo sull’impianto ed evitare la fermata dello stabilimento. Sono inevitabili i riflessi negativi sul piano occupazionale. Non possiamo consentire che la burocrazia tenga in ostaggio 1.500 famiglie – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Senza la costruzione del decimo argine della discarica l’azienda non potrebbe smaltire i rifiuti e si troverebbe costretta alla fermata degli impianti. L’approvazione del deposito dei residui avrebbe rappresentato una certezza, ancora una volta smarrita nel nulla – conclude Gianluigi Rubiu -. Per questo il governatore dovrebbe autorizzare subito l’ampliamento del sito per consentire che si prosegua l’attività produttiva.»

[bing_translator]

Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu ha presentato una mozione urgente, sull’onda della proposta dell’Anci Sardegna, per sollecitare una maggiore attenzione sui casi di meningite, con una campagna straordinaria di vaccinazione nei presidi sanitari isolani.

«La Regione deve investire ulteriori risorse per il personale e per l’acquisto dei vaccini necessari – spiega Gianluigi Rubiu – per scongiurare spese folli delle famiglie. Con il moltiplicarsi dei casi negli ultimi giorni è aumentata l’emergenza in Sardegnacon una corsa senza fine nelle strutture sanitarie sparse per il territorio. Siamo convinti che la Regione abbia sottovalutato il problema. La situazione si è complicata negli ultimi giorni, con il pericolo che possa aggravarsi, sfuggendo di mano ad una politica distratta e confusa. Non si può giocare con le vite umane. Ora si ponga rimedio con un piano di vaccinazione diffuso.»

«Si segua l’esempio della Toscana – conclude Gianluigi Rubiu – con la disponibilità delle dosi di vaccino, a titolo gratuito, per i bambini e ragazzi. Si faccia ricorso ad una variazione di bilancio per supportare le famiglie nelle spese per le inoculazioni contro la meningite.»

[bing_translator]

 

Il capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu non risparmia critiche al disegno di legge sull’Urbanistica predisposto dalla Giunta regionale.

«Si tratta – spiega Gianluigi Rubiu – di una legge che ambisce a diventare unica e semplificativa, racchiudendo tutte le norme del comparto edilizio. Con questo disegno si rischia di mettere ulteriormente in ginocchio un settore strategico dell’economia sarda con l’edilizia che potrebbe essere ingessata da un insieme di norme restrittive e vincolante. La maggioranza intende imporre un caos semplificativo in una dei settori maggiormente colpiti dalla crisi.»

«Nell’impianto della legge si registra – aggiunge Gianluigi Rubiu – un eccessivo e indiscriminato  ricorso allo strumento della conferenza di servizi, con un utilizzo fuorviante della concertazione. Perché valori del paesaggio, territori costieri e vocazione agricola dovrebbero essere i temi di crescita e sviluppo invece sono dei concetti utilizzati per congelare o, peggio ancora, anestetizzare il territorio sardo.»

«A distanza di dieci anni dal varo del piano paesaggistico – sottolinea ancora Gianluigi Rubiu – si tenta di completare l’opera con una  legge disorganica e punitiva. Gli unici aspetti di coerenza sono dei doppioni ai principi già utilizzati nei diversi tasselli del piano casa. La legge snatura i piani urbanistici comunali, sottraendo alle amministrazioni locali il compito di decidere sul loro territorio. La tanto proclamata “Analisi dei fabbisogni” racconta di una Sardegna unica e uguale, senza tenere minimamente conto delle esigenze delle zone interne sempre più disabitate, e con una forte incidenza dello spopolamento. Non si nota nessun passo avanti sulle zone turistiche. C’è poi la mortificazione e penalizzazione delle aree agricole – conclude Gianluigi Rubiu -, concepite come un deserto perenne senza prospettive di sviluppo.»

[bing_translator]

L’annuncio fatto ieri dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda circa la pubblicazione entro questa o la prossima settimana, del decreto ministeriale Ambiente/Sviluppo per la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee al deposito nucleare di superficie, sta scatenando fortissime reazioni sia tra le forze politiche sia tra le popolazioni, in particolare in due regioni, Basilicata e Sardegna, in cui si teme possano rientrare alcuni siti.

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha annunciato la netta e non negoziabile contrarietà della Regione qualora dovesse essere la Basilicata individuata tra i possibili siti, come già avvenuto in passato. «Saremo pronti in quel caso ad una seconda Scanzano», ha detto Marcello Pittella, esponente del Partito democratico, riferendosi al “decreto per la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee al deposito nucleare di superficie”. Nel 2003 Scanzano Jonico (Matera) venne individuata dal Governo Berlusconi per ospitare il sito unico: ma, dopo una protesta popolare di oltre due settimane, il decreto venne ritirato.

Durissimo anche l’intervento della senatrice di Liberi e Uguali Loredana De Petris, secondo la quale «è inconcepibile che un governo in carica solo per il disbrigo degli affari correnti, che non esprime alcuna maggioranza parlamentare, si arroghi il diritto di indicare per decreto le aree nelle quali dovrebbero essere depositate le scorie nucleari. Pd e governo continuano a mostrare la stessa arroganza del potere che ha funestato l’ultima legislatura. Ma una questione come quella delle scorie nucleari è troppo importante per la vita e la salute delle persone – ha concluso Loredana De Petris – per poter essere affidata a un governo privo di ogni legittimità in materia».

In Sardegna, ieri si sono pronunciati, nettamente contrari, il portavoce di AutodeterminAtzione Anthony Muroni e il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu, mentre il deputato uscente di Unidos, Mauro Pili, che negli ultimi anni ha condotto una durissima battaglia contro l’ipotesi che in Sardegna possa essere individuato un sito idoneo ad ospitare le scorie nucleari, ha ripubblicato su facebook, il suo intervento fatto alla Camera quattro anni fa.

[bing_translator]

Un secco “no” al deposito nazionale per i rifiuti radioattivi in Sardegna. A ribadire la contrarietà il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, che palesa perplessità e preoccupazione sulla scelta del Governo.

«La nostra Isola ha già espresso la volontà contro la dislocazione delle scorie nucleari con un referendum popolare, con un’espressione poi rilanciata dalle assemblee comunali e dall’aula del consiglio regionale – ricorda Gianluigi Rubiu -. Non può certo essere disatteso questo giudizio. Sarebbe un colpo ulteriore alla nostra economia, già indebolita da una sofferenza senza via d’uscita – conclude Rubiu – L’arrivo delle scorie radioattive nell’Isola metterebbe a dura prova l’immagine turistica, senza poi dimenticare il pericolo derivante da una possibile individuazione del sito all’interno del territorio.»

[bing_translator]

Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato una mozione, nella quale auspica «un tavolo di confronto con il Governo finalizzato a rivedere le discipline restrittive sulla pubblica sicurezza, che stanno ostacolando l’organizzazione di eventi legati alla tradizione culturale e storica della Sardegna (dalle feste alle sagre religiose e laiche sino alle corse equestri e alle sfilate folcloristiche), onde evitare l’eccessiva burocrazia e la cancellazione degli aspetti identitari».

I primi risultati si sono riverberati sulla Sartiglia di Oristano: «Durante l’ultima edizione – spiega Gianluigi Rubiu – i cavalieri della giostra hanno palesato il loro malcontento per l’eccessiva burocratizzazione ad opera dell’autorità preposta alla pubblica sicurezza, così da stravolgere la centralità della corsa. Un numero di controlli antidoping giudicato eccessivo – almeno una sessantina – cui gli atleti sono stati obbligati a sottoporsi prima della sfilata».

In forte pericolo anche l’Ardia, con aspetti troppo rigidi da rispettare. E molti degli eventi estivi che si tengono nel Sulcis Iglesiente: «Queste prescrizioni debbono ragionevolmente essere concordate con le amministrazioni comunali e i sindaci, che già intervengono con le loro ordinanze – conclude Gianluigi Rubiu – e, soprattutto, con gli organismi che da secoli presiedono a queste feste. I costi troppo elevati per l’organizzazione degli eventi potrebbero la soppressione di tantissimi appuntamenti legati alla tradizione isolana, con la Regione che si dovrebbe attivare per ulteriori stanziamenti per fronteggiare queste spese».

[bing_translator]


Una tariffa della Tari sui rifiuti meno pesante per aziende agricole e strutture agrituristiche. Alcuni Comuni isolani si sono già mossi per varare il nuovo disegno. Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, invita la Giunta regionale a dare impulso alle agevolazioni, così da favorire la ripresa delle attività produttive.

«Si parte da un principio indiscutibile – spiega Gianluigi Rubiu -. Ovvero, le imprese rurali del comparto agrozootecnico e le strutture agrituristiche sono delle sentinelle del territorio, non possono quindi essere equiparate a ristoranti e alberghi nella tassazione comunale sui rifiuti. Si vuole favorire la istintività dell’agriturismo quale attività di grande valore della multifunzionalità agricola. Una funzione – aggiunge Gianluigi Rubiu, che ha presentato un’interrogazione urgente – delle imprese agricole che si lega quindi al cibo di qualità ed alla difesa del territorio. Una singolarità che rende appunto l’agriturismo – alla pari delle aziende agricole – una sentinella ambientale e un luogo di accoglienza nel territorio rurale.»

«La Regione dovrebbe avviare le interlocuzioni con gli amministratori e i funzionari dei diversi centri isolani – conclude Gianluigi Rubiu – con la finalità di ridurre l’imposizione tributaria derivata dalla Tari e incoraggiando così le attività legate all’universo rurale.»