19 July, 2024
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Alcoa a Rioma 16 febbraio 2016 4

Il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, sollecita una convocazione immediata del Consiglio regionale sulla drammatica situazione di Alcoa. «L’annuncio del colosso americano che ha comunicato lo smantellamento della fabbrica di Portovesme – dice Gianluigi Rubiu – pone fine alle prese in giro del Governo. Una commedia durata quattro anni, con illusioni e promesse ai dipendenti, senza una mossa per invertire la tendenza e garantire un futuro per il territorio. In questa partita la Regione è stata incapace di dare una prospettiva ai lavoratori, con il tracollo definitivo della filiera dell’alluminio che rischia di trascinare nel baratro il tessuto industriale del Sulcis Iglesiente già messo sotto scacco con la chiusura di altre importanti attività produttive. Una decisione che Alcoa ha adottato con l’impossibilità a trovare un acquirente per la produzione di alluminio. La vertenza è stata avviata nel 2012 – sottolinea Gianluigi Rubiu – con l’interruzione delle attività, poi c’è stata la chiusura dello stabilimento nel 2014. In questi quattro anni si sono susseguiti solo annunci e promesse, con Governo e Regione incapaci di trovare una soluzione. Il pericolo è di un effetto domino sul territorio – conclude Gianluigi Rubiu – con migliaia di famiglie senza stipendio e prive del necessario sostegno economico. Per questo è necessario che la Regione si impegni per far ripartire il Sulcis con un apposito decreto del Governo.»

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Sbarco - Porto Botte

Gianluigi Rubiu (Udc) sollecita maggiori controlli sulle coste contro gli sbarchi di migranti irregolari. «La situazione nel Sulcis Iglesiente si sta trasformando in un vero e proprio allarme, vista la difficoltà di gestione dei profughi sul territorio – spiega Gianluigi Rubiu, che ha presentato un’interpellanza urgente al presidente Pigliaru -. Si tenga conto che in pochi mesi sono arrivati nei litorali del Sulcis quasi 400 migranti».

«E’ un dato di fatto – osserva ancora Gianluigi Rubiu –  che le coste del Sulcis, da Porto Pino a Cala Cipolla sino ai litorali attorno a Teulada e Maladroxia, non siano controllati, con gli sbarchi di disperati che avvengono senza difficoltà. Occorre attrezzare il territorio sotto l’ottica della prima ricezione dei migranti ma non si può certo pensare che il Sulcis Iglesiente possa trasformarsi in un territorio ripopolato dai profughi. Il territorio soffre già di drammi sociali e economici, considerato il declino del tessuto socio economico. Le strutture ricettive sono ormai al collasso con l’ospitalità di centinaia di migranti. La condizione sta diventando insostenibile, con il rischio connesso all’ordine pubblico. Sarebbe necessario l’intervento della Regione – conclude Gianluigi Rubiu – per evitare un’invasione senza controllo di disperati in cerca di un approdo, con un vertice con il Governo finalizzato al trasferimento dei profughi.»

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, lancia l’allarme sulla situazione della formazione professionale nell’Isola.

In un’interpellanza il consigliere regionale di Iglesias sottolinea che «la Regione non sta effettuando i pagamenti agli operatori, con il rischio che si blocchino le misure per le politiche attive del lavoro e migliaia di dipendenti finiscano in un tunnel senza certezza».

«Il settore è al tracollo – sottolinea Gianluigi Rubiu -. I lavoratori delle filiere della Formazione professionale in Sardegna sono ridotti alla fame per gli stipendi non retribuiti, sviliti dalle incertezze sul loro futuro. Non è più tollerabile e concepibile che le agenzie formative, vantando crediti esigibili per milioni di euro, possano essere private dei pagamenti dovuti con disagi che si allargano ai lavoratori, agli utenti e a tutto l’indotto occupazionale del comparto della formazione professionale, che porta avanti importanti attività svolte su affidamento della Regione, concluse già alla data del 31 dicembre 2015 – conclude Gianluigi Rubiu – i cui pagamenti non sono stati né effettuati né tantomeno si ha certezza dei tempi previsti per la loro erogazione. Sarebbe dunque opportuno garantire certezza al comparto, con lo stanziamento dei contributi dovuti.»

Gianluigi Rubiu 65 copia

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Gianluigi Rubiu 5 copia

Un progetto in grado di dare una nuova spinta al settore dell’edilizia in Sardegna, mettendo regole certe e meno stringenti anche sul mondo delle campagne. A sollecitarlo è il capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu che ha presentato una mozione per sbloccare la legge urbanistica: «Il rischio è, alla scadenza della normativa sul Piano casa (alla fine dell’anno) – sottolinea il capogruppo dell’Udc – che non ci possa essere nessuna legge di settore, creandosi così un pericoloso vuoto normativo, deleterio per il comparto, privo di una base operativa».

La Confartigianato lamenta un declino senza fine dell’edilizia isolana risucchiata nel vortice della crisi e con un piano casa ormai inadeguato a dare ossigeno al settore: «Il barometro dell’edilizia in Sardegna segna ancora bassa pressione, visto che tra il 2014 e il 2015 le imprese sono calate del 3,2 % (- 461 unità) e gli addetti del 15,6 per cento (pari a una contrazione di 6mila occupati) – aggiunge Gianluigi Rubiu -. C’è la necessità di ridare centralità all’industria del mattone, ponendo le basi per la ripresa delle imprese, con regole chiare sul territorio». L’assessore Cristiano Erriu ha promesso che l’intervento approderà presto in aula: «Ancora nulla è stato fatto – conclude Gianluigi Rubiu -. Diventa necessario, dunque, approvare una mozione per dare una legge urbanistica alla Sardegna, mettendo ordine ad un settore immobilizzato da norme restrittive e punitive. Un provvedimento snello e operativo che agevoli imprese, famiglie e il sistema economico isolano, uscendo da questioni puramente ideologiche che hanno sinora ingessato l’edilizia. Solo con una nuova legge l’urbanistica potrà trascinare in modo virtuoso i comparti del turismo, dell’artigianato e dell’agricoltura».

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«Il Sulcis Iglesiente è tagliato fuori dal Patto per la Sardegna. Un pacchetto di risorse – pari a circa 3 miliardi di euro – che consentiranno di far ripartire diversi interventi per l’Isola, ma escludendo diversi territori dell’interno.» La denuncia arriva oggi da Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale.

«La Giunta Pigliaru ha sbandierato il patto come uno dei risultati più importanti per ridare slancio alla Sardegna. Non si nega che sia stato fatto un passo in avanti, ma senza la dovuta attenzione a diverse porzioni dell’Isola che continuano ad essere dimenticate – sottolinea Gianluigi Rubiu -. Ad esempio, per le strade ci sono 162 milioni di euro del Fondo sociale comunitario, 512 della Cabina di regia più 931 milioni 26mila euro inseriti nel contratto di programma dell’Anas fino al 2020, per un totale di 1 miliardo e 700mila euro. Non si registra però alcuna infrastruttura nel Sulcis Iglesiente, con tracciati che si avvicinano sempre di più a sentieri di guerra, strade ridotte a percorsi di rally. I collegamenti per Tratalias, Giba, Calasetta, Fluminimaggiore e Buggerru costituiscono importanti avamposti del territorio, che avrebbero necessità di un ammodernamento, ma non emerge nessun intervento che possa ridurre il rischio di incidenti mortali.»

Gianluigi Rubiu ha presentato un’interrogazione urgente per comprendere il motivo dell’esclusione del Sulcis Iglesiente dalle grandi opere: «Ammesso che le risorse siano immediatamente spendibili, con opere cantierabili – aggiunge Gianluigi Rubiu – non si capisce la cancellazione di un’area economicamente depressa dai progetti per il patto per la Sardegna. Si concentra l’attenzione sui poli urbani di Cagliari e Sassari, ma non si fa nulla per colmare il gap infrastrutturale – conclude Gianluigi Rubiu – e l’isolamento degli altri territori, che appaiono destinati a subire gli effetti negativi di una crisi senza precedenti.»

Gianluigi Rubiu 65 copia

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Dura presa di posizione del capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, sulla scelta fatta dalla Giunta regionale di escludere manifestazioni importanti dal cartellone regionale dei grandi eventi.

«L’assessore regionale del Turismo venga in aula e spieghi quali motivazioni scellerate hanno determinato l’individuazione dei discutibili requisiti per l’attribuzione dei contributi destinati alle manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico indicati dalla deliberazione della Giunta regionale dello scorso marzo.»

«La scelta di macrocriteri in delibera ed un avviso pubblico privo di criteri di valutazione delle proposte in base ad un punteggio attribuibile secondo una griglia predefinita, con successiva redazione di una graduatoria di soggetti idonei, nonché la mancanza di copertura finanziaria del bando – aggiunge Gianluigi Rubiu – rende questa azione dell’Assessorato del Turismo assolutamente contestabile ed incomprensibile».

Tra gli appuntamenti esclusi dal finanziamento c’è anche l’estate medioevale con la discesa dei Candelieri di Iglesias, importante appuntamento di richiamo turistico del territorio. Una cancellazione che si ripercuote negativamente sul territorio.

«Anche la scelta di stabilire gli importi da attribuire alle istanze, con la successiva delibera dello scorso luglio – conclude Gianluigi Rubiu – solo dopo la presa visione dei soggetti proponenti appare quantomeno priva di logica e non propriamente trasparente.»

candelieri 2004

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I lavoratori dell’Arst protestano con uno sciopero ad oltranza per rivendicare maggiore attenzione e interventi urgenti da parte della Giunta regionale per migliorare il parco mezzi, potenziare l’organico e quindi la funzionalità dell’azienda ed il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, denuncia questa situazione in un’interpellanza presentata alla Giunta Pigliaru.

«E’ una situazione ormai insopportabile per i 210 dipendenti che operano all’interno dell’Arst nel territorio del Sulcis – denuncia Gianluigia Rubiu -. A preoccupare maggiormente sono le condizioni dei mezzi, con bus antiquati e alcune corriere che hanno alle spalle anche trent’anni di servizio. La gran parte delle corriere presenta dei problemi meccanici, senza un’adeguata sicurezza per i pendolari>>. Una situazione che provoca, inevitabilmente, la riduzione delle corse o il ritardo dei pullman. <<Da qui i disagi per gli utenti, con le tratte che saltano in diversi centri del Sulcis Iglesiente. Un’odissea senza fine – aggiunge Gianluigi Rubiu – con richieste per la messa a norma dei mezzi sempre rimandata dall’azienda.»

«I dipendenti sono sempre sotto scacco dell’azienda – conclude Gianluigi Rubiu – senza una programmazione del proprio lavoro e privi di un’assistenza adeguata per i propri mezzi. E’ opportuno che l’assessore regionale pensi ad investire per l’ammodernamento e il potenziamento dei pullman dell’Arst nel Sulcis Iglesiente per scongiurare danni ad autisti e utenti che viaggiano ogni giorno in condizioni da terzo mondo.»

Autobus Arst 1 copia

 

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, denuncia che nei presidi ospedalieri di Iglesias «è vietato avere delle patologie cardiache nei giorni festivi della settimana, almeno sino al 21 agosto,, in quanto saranno chiusi sino alla settimana dopo Ferragosto i reparti di cardiologia. Sospese dunque le visite per controllare le malattie cardiologiche, a causa di un’aspettativa di tre mesi richiesta da uno dei componenti lo staff del reparto. Si tratta dell’ennesimo disservizio alla sanità di Iglesias e dintorni».

«E’ davvero assurdo come si lascino i presidi sanitari di Iglesias – osserva Gianluigi Rubiu – sprovvisti di un reparto fondamentale per la salute degli anziani, considerato che le patologie cardiologiche riguardano soprattutto la terza età. E’ ovvio che – conclude Gianluigi Rubiu – non si può gestire l’azienda sanitaria come un’attività commerciale. Per questo auspichiamo che il commissario straordinario della Asl 7 possa assicurare il ripristino del reparto, con le visite cardiologiche anche il fine settimana e i giorni festivi».

CTO Iglesias copia

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INCONTRO CAPIGRUPPO AIAS 1 Aias Cortoghiana

Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, in una nota si dice «preoccupato per le lungaggini infinite della vertenza Aias che danneggiano i lavoratori, da ormai sei mesi senza stipendio». «E’ stato assicurato un tavolo di confronto coordinato dall’assessorato alla Sanità – aggiunge Gianluigi Rubiu – per raccogliere tutti gli elementi necessari, analizzando la situazione creditoria e debitoria fra l’Associazione italiana assistenza spastici della Sardegna e Asl, con l’obiettivo di sbloccare la vertenza riguardante i dipendenti. Non è stato invece compiuto alcun passo in avanti. Si tratta di un contenzioso da portare a termine – conclude Gianluigi Rubiu – soprattutto per assicurare un futuro certo ai lavoratori dell’Aias e a centinaia di persone disagiate accolte nelle strutture socio assistenziali sparse in ogni angolo della Sardegna. Non si può trascinare ancora a lungo una vertenza che avrebbe necessità di una soluzione immediata.»

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Precipita la situazione alla Casa dell’anziano di via Mazzini, a Carbonia, occupata dai dipendenti e dai familiari degli anziani ospiti per contrastare la chiusura disposta dall’Amministrazione comunale per gravi carenze della struttura. La vicenda è la prima emergenza che si è trovata di fronte la nuova Amministrazione comunale guidata dal sindaco Paola Massidda subito dopo il suo insediamento. La struttura, di proprietà di Area, necessita di urgenti interventi per porre rimedio alle carenze ma il problema è la sistemazione della ventina di anziani ospiti, nella fase transitoria.
Oggi, sulla vicenda, interviene il consigliere regionale Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc che in una nota esprime solidarietà agli anziani ospiti e ai dipendenti e sollecita Area ad accelerare i tempi per l’esecuzione dei tempi necessari a rendere la struttura agibile.

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