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L’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana è stato sentito ieri in commissione Trasporti sulla privatizzazione dell’aeroporto di Alghero.
«Il Piano industriale per l’aeroporto di Alghero in vista della privatizzazione presenta una tendenza positiva – ha detto Massimo Deiana -: prevede una crescita dei volumi di traffico (anche del low cost) fin dal 2017, un nuovo assetto tariffario coerente con le indicazioni dell’autorità nazionale, investimenti infrastrutturali in parte già previsti, l’incremento dei ricavi non aviation, alcuni interventi di esternalizzazione e misure di razionalizzazione dell’organico che in questa fase potrebbero portare ad una quota di esuberi, cui si farà fronte anche con il ricorso alla cassa integrazione ed ai pre-pensionamenti.»
L’audizione, come ha chiarito in apertura il presidente della commissione Antonio Solinas, ha riguardato quindi non i contenuti del disegno di legge all’attenzione del Consiglio, sul quale la commissione si è espressa il 4 agosto scorso, ma le linee principali del Piano industriale della società di gestione dell’aeroporto algherese (la Sogeaal Spa) predisposto da un advisor privato. «Un documento di programmazione strategica – ha ricordato Deiana – che, essendo espressione di una società che opera sul mercato, contiene dati sensibili che non possono essere divulgati e, comunque, questo compito non spetterebbe alla Regione, come è stato detto nei giorni scorsi.»
Soffermandosi poi sulla parte del Piano relativa all’incremento dei ricavi, l’assessore dei Trasporti ha sottolineato l’importanza di quelli definiti “non aviation” (provenienti cioè dal traffico non di linea e dai servizi, come i parcheggi) che rappresentano «risorse fresche che le società di gestione possono utilizzare per investire e sviluppare accordi commerciali con i vettori». «Sotto questo profilo – ha precisato – la situazione dell’aeroporto di Alghero è deficitaria perché ha introiti non aviation appena superiori ai 2 euro per passeggero a fronte dei 6.5 di Cagliari e degli 11 di Olbia.»
«Anche per quanto riguarda gli organici – ha proseguito l’assessore – lo scalo algherese ha dati piuttosto complessi, con 242 addetti a fronte di un volume di traffico annuale di 1.600.000 passeggeri; ciò significa un addetto ogni 6000 passeggeri mentre lo stesso rapporto è di 1 a 9000 per Cagliari ed 1 a 10.000 per Olbia.»
Nel dibattito successivo hanno preso la parola i consiglieri Paolo Zedda (Rossomori), Gianluigi Rubiu (Udc) ed Alberto Randazzo (Forza Italia), che hanno sollecitato rispettivamente alcuni chiarimenti sulla strategia della Regione per i vettori low cost, il possibile ruolo degli Enti locali nella nuova compagine azionaria dell’aeroporto di Alghero e le prospettive dell’aeroporto di Cagliari.
Rispondendo ai quesiti dei consiglieri, l’assessore Deiana ha ribadito che la Regione punta su una strategia che poggia su un vettore stabile affiancato da soggetti cosiddetti sussidiari, azioni che saranno facilitate dall’ingresso di partner privati anche dal punto di vista della compatibilità con la normativa comunitaria di settore.
Quanto all’ingresso degli Enti locali nell’azionariato, Deiana si è dichiarato favorevole in linea di principio, ricordando però “in base all’esperienza” che «la presenza di vincoli di bilancio mette le amministrazioni pubbliche in una posizione piuttosto difficile in presenza di proposte di aumento di capitale».
Infine, sull’aeroporto di Cagliari, l’assessore ha messo l’accento sulle significative differenze rispetto a quello di Alghero. «Cagliari, ha concluso – ha conti in ordine e buone prospettive, anche per la quota di ricavi derivante dalla gestione di servizi, come i parcheggi, che aumenta la capacità contrattuale della società di gestione nei confronti dei vettori».