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Il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, sollecita l’assegnazione dei 36 alloggi popolari ultimati da mesi nella città di Iglesias.
«A Iglesias – denuncia Gianluigi Rubiu – ci sono oltre cento famiglie nell’elenco degli assegnatari di una casa popolare, ma alle quali non è stato offerto nessun alloggio. Eppure in città ci sono 36 appartamenti dell’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa, a ridosso della residenza sanitaria Rosa del Marganai, ristrutturati ed immediatamente disponibili, vuoti da mesi perché necessitano di alcune opere di manutenzione da tempo promesse. Una situazione paradossale, da sbloccare subito per venire incontro alle esigenze delle famiglie disagiate.»
Più che una contestazione, è una denuncia quella lanciata dal capogruppo regionale Udc Gianluigi Rubiu che sulla questione ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore dei lavori pubblici.
«E’ assurdo che la burocrazia provochi la mancata assegnazione delle abitazioni alle famiglie in condizioni disagiate, con una grande fetta di disoccupati e senza lavoro presenti nel territorio – aggiunge Rubiu -. Le strutture avrebbero necessità di piccoli interventi non particolarmente dispendiosi. L’azienda regionale dovrebbe essere più efficiente nel venire incontro alle esigenze di un territorio già in forte sofferenza, mettendo fine ai ritardi.»
Il capogruppo dell’UDC invoca l’assegnazione delle case: «Un passo indispensabile per favorire l’incasso del canone di locazione e scongiurare il rischio di una possibile occupazione abusiva degli alloggi – conclude Rubiu -. Non è pensabile lasciare ancora vuote le case in una città dove c’è una lunga lista d’attesa per le abitazioni».
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Il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, sollecita la Giunta regionale a stanziare nuove risorse per l’artigianato sardo per uscire dalle secche della crisi.
«Dalla manovra finanziaria non emerge nessun segnale significativo a favore dell’artigianato isolano, un settore sempre più schiacciato dalla crisi che certifica la recessione del comparto, mai come ora evidente secondo gli ultimi dati resi noti dal dossier della Confartigianato imprese – dice Gianluigi Rubiu che ha presentato un’interpellanza alla Giunta -. Un documento che indica l’arretramento di uno dei pilastri dell’economia sarda, con le aziende isolane che boccheggiano, senza il sostegno degli istituti di credito e con un costo del denaro diventato ormai insostenibile.»
«Uno dei territori che dovrebbe avere il maggior supporto, il Sulcis Iglesiente – sottolinea Gianluigi Rubiu – è invece stretto nella morsa nell’emergenza, senza che si intraveda una via d’uscita. Eppure le eccellenze non mancano, si pensi all’artigianato tessile di Villamassargia e dintorni, con i tappeti realizzati dai maestri del settore, i coltelli di Fluminimaggiore, l’arte del bisso di Sant’Antioco, le produzioni ittiche, il comparto dell’edilizia. Ecco perché crediamo che la Regione debba ridare un valore aggiunto all’artigianato sardo, favorendo la riapertura dei rubinetti finanziari anche attraverso gli istituti di credito isolani, per assegnare un ruolo strategico alle imprese del settore.»
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Speranze disilluse e impegni traditi. Il Sulcis Iglesiente che prefigura il timore di una nuova beffa. A evidenziare le problematiche del territorio sul fronte lavoro è il capogruppo Udc Gianluigi Rubiu che in un’interpellanza sottolinea come «ancora una volta il Sulcis Iglesiente si sente ingannato, con centinaia lavoratori ormai allo stremo», riferendosi agli accordi siglati a luglio, che parevano aver aperto degli spiragli per il ricollocamento degli operai ex Ila, ex Rockwool, Sms e alcuni lavoratori delle imprese d’appalto: «Una cosa è certa – sottolinea Gianluigi Rubiu -. In base alle intese, i dipendenti si sono rimessi in gioco con un percorso formativo orientato ad un veloce inserimento lavorativo».
I lavoratori sarebbero dovuti rientrare nel circuito sin da gennaio: «Ancora non è stato concretizzato nessun passaggio per il riassorbimento dei lavoratori negli stabilimenti. Nel frattempo tantissimi di questi operai (una grande parte qualificati) sono usciti dal percorso lavorativo perdendo ogni tipologia di ammortizzatore sociale, con famiglie intere che si ritrovano dunque senza stipendio o sostegno finanziario per poter sopravvivere – conclude Rubiu -. Insomma, il rischio è di una ripresa delle proteste con un allarme per una devastazione sociale del territorio».
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Il Consiglio regionale ha dato il via libera al terzo mese di esercizio provvisorio di bilancio. La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito e prima di iniziare l’esame dell’ordine del giorno, il presidente ha sospeso brevemente la seduta per convocare una riunione della conferenza dei capigruppo.
Alla ripresa dei lavori, il presidente ha comunicato che, a seguito della sentenza Corte d’Appello di Cagliari n. 43/2016 relativa al contenzioso Tatti-Marras, la Giunta per le elezioni ha riferito che, data la complessità della materia e la non univocità della normativa, appare opportuno non dichiarare l’immediata decadenza dell’on. Tatti dalla carica di consigliere regionale, attendendo l’esito del ricorso in Cassazione proposto dallo stesso Tatti. Il presidente Ganau ha infine precisato che l’eventuale voto contrario del Consiglio equivale ad attribuire esecutività immediata alla sentenza della Corte d’Appello.
Il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu ha presentato formale richiesta di procedere a scrutinio segreto.
Annamaria Busia, consigliere di Sdl-Centro democratico, ha ricordato in apertura la correttezza formale e sostanziale dell’operato della Giunta per le elezioni osservando però che «il problema pone la politica di fronte alla necessità di riacquistare il ruolo anche la politica deve avere in tali circostanze, per cui è auspicabile un voto libero senza la paura della spada di Damocle della magistratura e di alcune voci provenienti dall’esterno». «La materia è complessa – ha proseguito la Busia – è la stessa legge non chiara sul punto dell’esecutività della sentenze di corte d’appello a differenza delle sentenze di primo grado, ragione di più per esprimere un voto non condizionato da timori su possibili conseguenze ed una decisione che consideri anche quello che è giusto dal punto di vista politico».
Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha chiesto una breve sospensione della seduta.
Il presidente Ganau ha accolto la richiesta, rinviando però la sospensione al termine del dibattito.
Il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde ha definito «condivisibili». le argomentazioni della consigliera Busia, ma ha sottolineato la necessità di ulteriori ragguagli tecnici a cominciare dal parere tecnico giuridico del segretario generale.
Il presidente Ganau ha ricordato che i pareri richiesti sono inseriti, come allegati, nella delibera della Giunta per le elezioni. Subito dopo, non essendoci iscritti a parlare, ha sospeso la seduta.
Alla ripresa dei lavori e prima di procedere alla votazione, il presidente ha ricordato le modalità dello scrutinio a voto segreto: votare Sì tasto col tasto verde significa confermare la delibera della Giunta per elezioni, votare No col tasto rosso comporta la decadenza immediata del consigliere Tatti.
Successivamente il Consiglio ha approvato la delibera della Giunta per le elezioni con 35 voti favorevoli e 18 contrari.
Subito dopo, l’Assemblea ha esaminato il secondo punto all’ordine del giorno, il disegno di legge n. 308/A – Proroga all’autorizzazione dell’esercizio provvisorio della Regione per l’anno 2016.
Illustrando il parere della Giunta l’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha comunicato la presentazione di un emendamento, di natura squisitamente tecnica, che modifica alcune parti del testo del Dl con cui è stato approvato il primo provvedimento di esercizio provvisorio. Questa modifica, ha concluso Paci, si è resa necessaria dopo una nota formale del ministero dell’Economia pervenuta ieri.
Dopo l’intervento dell’assessore il Consiglio ha approvato il passaggio agli articoli ed avviato l’esame dell’art. 1 con l’emendamento proposto dall’assessore.
Il vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda ha sottolineato «l’atteggiamento saggio della minoranza» ricordando inoltre che il Governo centrale «ha sempre piena responsabilità politica anche degli atti che provengono da organismi sottoposti al suo controllo; ciò significa in concreto che non si può essere disponibili a prescindere nei confronti di chi lavora con i cavilli, come Consiglio abbiamo il dovere di fare gli interessi a cominciare dalla prossima legge finanziaria».
Non essendoci altri iscritti a parlare il presidente ha messo in votazione l’art.1 e l’emendamento presentato dall’assessore Paci che sono stati approvati con 34 voti a favore e 17 contrari. A seguire, via libera dell’Aula anche per l’art. 2 (31 favorevoli, 19 contrari e 4 astenuti) e per il testo finale della legge (31 favorevoli, 18 contrari e 5 astenuti).
Il consigliere questore, Piermario Manca (Sovranità, democrazia e lavoro) ha quindi illustrato sinteticamente la proposta di proroga dell’esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio regionale: «E’ un atto dovuto e con la proroga dell’esercizio provvisorio della Regione ne consegue la richiesta di proroga anche per il Consiglio regionale fino al 31 marzo 2016».
Il presidente ha quindi posto in votazione la proroga dell’esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio regionale che è stata approvata con 43 voti a favore e 9 astenuti.
Il presidente Ganau, infine, ha dichiarato conclusi i lavori dell’Aula: il Consiglio sarà convocato al domicilio.
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Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, ha presentato una mozione con la quale propone l’stituzione di un tavolo per ridare speranza ai lavoratori ex Ila, Alcoa e alle aziende in crisi.
«La vertenza ancora irrisolta degli ex lavoratori Ila, inglobata nel polo industriale di Portoscuso – sottolinea Gianluigi Rubiu -. Il prossimo blocco della cassa integrazione per molti operai, da tempo finiti nel tunnel interminabile degli ammortizzatori sociali. I gravi malumori sociali che affliggono un territorio diventato un deserto industriale, con l’area di Portovesme e dintorni che si è trasformata in un cimitero di fabbriche. La provincia del Sulcis subisce ancora oggi i contraccolpi di una crisi che appare senza via d’uscita, i cui problemi fondanti, come il nodo del costo dell’energia, sono ancora oggi al centro delle trattative, malgrado sia stata confermata la deroga della super interrompibilità per il 2016, ma ancora pare del tutto assente una soluzione che sia duratura nel tempo – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Sono numeri davvero spaventosi certificano la preoccupazione per la congiuntura economica negativa. La progressiva flessione delle attività ha portato all’apertura della vertenza, con l’assegnazione degli ammortizzatori sociali a circa 700 lavoratori diretti; famiglie che da troppi anni hanno perso una posizione sociale e dignitosa e per questo si trovano in una condizione di disperazione e disorientamento.»
«Un caso emblematico è costituito dagli ex dipendenti Ila, ora Port.Al. Promesse non mantenute e troppe incertezze legate alla ripresa della produzione. Una situazione che appare riprodurre le vertenze Alcoa ed Eurallumina. Gli impegni presi con gli ex lavoratori Ila nell’incontro svolto nell’aula consiliare del Comune di Portoscuso, alla quale hanno partecipato, oltre ai quattro consiglieri regionali del Sulcis Iglesiente, anche le forse sociali, non sono stati rispettati. In tempi brevissimi i lavoratori perderanno gli ammortizzatori sociali. Un incubo senza via d’uscita. La Regione – conclude Gianluigi Rubiu – deve trovare soluzioni urgenti per le numerose vertenze del sistema industriale iglesiente, ridando speranza ad un territorio per ora dilaniato da tanti accordi disattesi.»
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Il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, esprime forti perplessità sui risultati dell’indagine svolta dalla società americana Fitch che promuove i conti economici della Sardegna, sostenendo la strada del risanamento finanziario e caldeggiando una ripresa grazie alle iniziative messe in campo dalla giunta. Un dossier che – secondo Gianluigi Rubiu – lascia tanti interrogativi, anche in previsione del prossimo passaggio della manovra economica in consiglio regionale.
«E’ ovvio che l’auspicio verso un rilancio economico non può che essere gradito – sottolinea Rubiu -. Purtroppo, i numeri si scontrano per ora con una realtà ben diversa, con le tabelle del bilancio che non lasciano presagire nessuna risalita. E’ solo lo specchio di una fetta della nostra Isola, con l’epilogo di tantissime realtà produttive – conclude Rubiu -. La cosa più drammatica è che non si intravedono alternative per dare una scossa all’economia isolana, vista la recessione dei settori strategici come turismo, agricoltura, artigianato ed edilizia.»
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Il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, sollecita un maggiore sostegno alle università isolane, con un incremento delle risorse destinate al diritto allo studio.
«Una situazione scaturita – sottolinea Gianluigi Rubiu – anche dall’introduzione del nuovo Isee, che limita la platea degli studenti beneficiari degli aiuti. Abbiamo chiesto alla Regione di intervenire per una modifica volta ad implementare le risorse. Nulla è stato fatto. Non basta. Gli atenei isolani aspettano ancora degli investimenti sulle infrastrutture, tesi a riqualificare gli spazi destinati agli studenti.»
Da qui la protesta di UniCa 2.0 sotto il palazzo del consiglio regionale di via Roma.
«La Sardegna è ancora in ritardo nella spesa per borse di studio, formazione e ricerca – conclude Gianluigi Rubiu -. Ecco perché tantissimi giovani scelgono un percorso di studi nelle università della Penisola o, peggio ancora, negli atenei esteri».
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La commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale, presieduta da Luigi Lotto, ha sentito nel pomeriggio gli assessori al Turismo, Francesco Morandi e all’Industria, Maria Grazia Piras, sulle parti di competenza della manovra finanziaria 2016-2018.
L’assessore Morandi ha confermato alla Commissione la scelta della Giunta di procedere a una verifica complessiva delle risorse disponibili per l’attuazione delle scelte strategiche. «Dopo aver predisposto nel 2015 un bilancio per l’emergenza, quest’anno le risorse saranno orientate verso la ripresa – ha detto Morandi – fondi europei e fondi regionali diventeranno un unico strumento finanziario per il rilancio del sistema produttivo».
L’assessore del Turismo è poi entrato nello specifico dei settori di sua competenza. «Registriamo incoraggianti segnali di ripresa nel turismo che nel 2015, dopo anni di sofferenza, ha ripreso il trend positivo – ha sottolineato Morandi – segnali di crescita, anche se in forma meno marcata, arrivano dall’artigianato grazie alle risorse messe a disposizione per le opere immediatamente cantierabili e agli interventi finanziati con una parte del mutuo regionale. Più problematica, invece, la situazione del commercio che sconta ancora gli effetti negativi della crisi». Su questo fronte, l’assessore ha annunciato lo stanziamento di 1,5 milioni per i centri commerciali naturali più virtuosi: «Obiettivo della Giunta e sostenere i piccoli esercizi in una Regione dove la grande distribuzione sta prendendo il sopravvento».
Per le imprese artigiane, il bilancio regionale mira a mettere in sicurezza le piccole e medie imprese e, allo stesso tempo, a investire in innovazione per renderle competitive sui mercati. «Le azioni saranno finanziate soprattutto con fondi europei – ha spiegato Morandi – le risorse saranno messe a disposizione delle imprese attraverso bandi periodici a sportello». Confermato anche il sostegno all’artigianato artistico: la dotazione finanziaria sarà portata da 150 a 400mila euro.
Al settore del turismo andranno 18 milioni di euro da spendere per la promozione, comunicazione e l’innovazione tecnologica. Risorse che serviranno a finanziare gli eventi sul territorio (6,5 milioni di euro per 200 manifestazioni), la comunicazione attraverso stampa e tv, i progetti per l’implementazione dei social network. Su quest’ultimo fronte, l’assessore Morandi ha annunciato che verrà rispolverato il vecchio progetto di un portale per la promo commercializzazione delle offerte turistiche e la creazione di un’agenzia web che si occupi di informazione digitale.
Confermati anche i finanziamenti (7 milioni nel triennio) per il bando “Lunga estate”. «Nel 2016 puntiamo a consolidare l’allungamento della stagione turistica nei mesi maggio-ottobre per arrivare a aprile-novembre nel 2017».
L’assessore, sollecitato dai consiglieri Gianluigi Rubiu (Udc), Piero Comandini (Pd) e Luigi Criponi (Riformatori) ha poi fornito un chiarimento sul dimezzamento dei fondi destinati alle Pro loco ( -750mila euro). «Quelle risorse sono state messe nel Fondo Unico degli enti locali, le Pro loco potranno riceverle dai comuni. Non sono comunque contrario a un ritorno alla situazione quo ante».
Subito dopo è stato il turno dell’assessore all’Industria Maria Grazia Piras che ha illustrato alla Commissione le voci della manovra dedicate al settore di sua competenza. «Una parte consistente del bilancio è destinata alle società partecipate della Regione – ha spiegato Piras – 18,5 milioni di euro andranno all’Igea per la manutenzione, sorveglianza e messa in sicurezza dei siti minerari dismessi; 29 milioni serviranno per attuare il piano di dismissioni della Carbosulcis che dovrà essere portato a termine nel 2018; 5,5 milioni saranno invece a disposizione per le attività di manutenzione e custodia della miniera di fluorite di Silius».
Nella manovra 2016-2018 sono poi previste altre due voci importanti per le bonifiche ambientali e gli interventi nelle aree di crisi. «Oltre 42 milioni di euro andranno alla riqualificazione di siti minerari – ha detto l’assessore all’Industria – di questi, circa la metà serviranno per finanziare le bonifiche dell’ex miniera d’oro di Furtei. Per i progetti nelle aree di crisi la dotazione finanziaria è di 22 milioni di euro, 11 dei quali saranno disponibili per il 2016».
L’assessore, infine, ha parlato delle iniziative a sostegno del sistema produttivo. «Su questo fronte – ha rimarcato – tutti gli investimenti saranno a carico dei fondi Por. Quattro i settori di intervento: internazionalizzazione delle imprese, competitività e innovazione, attuazione del piano energetico regionale e venture capital».
I lavori della Commissione proseguiranno domani mattina alle 10.00 con l’audizione dell’assessore all’agricoltura Elisabetta Falchi.
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«Il progetto dell’idroscalo di Tratalias è bloccato a causa della Regione». La denuncia arriva da Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale.
Si tratta di un progetto volto alla realizzazione di un idroscalo sul lago di Monte Pranu, che si ritaglia nelle campagne di Tratalias, come possibile strada per la valorizzazione delle acque interne e per lo sviluppo turistico del Sulcis Iglesiente – sottolinea Gianluigi Rubiu -. L’amministrazione comunale, attraverso i fondi della ex Provincia ed i finanziamenti inseriti nel piano Sulcis, ha approvato il disegno per la costruzione del complesso con l’esecuzione di un mega piazzale destinato agli idrovolanti, ma la Regione ancora non ha concesso l’autorizzazione per mettere in pista un pontile galleggiante.
«E’ un’occasione unica ed imperdibile per l’incremento turistico delle zone interne, grazie alla valorizzazione delle acque interne e dei territori circostanti – sottolinea ancora Gianluigi Rubiu -. E’ necessario solo fare l’ultimo passaggio con il nulla osta per l’attracco degli idrovolanti in arrivo dalla Sardegna e dalla Penisola.»
Un investimento complessivo pari a 100mila euro, con una struttura parzialmente completata, che non può entrare in funzione per la mancata autorizzazione da parte della Regione.
«L’idroscalo, già collaudato, rappresenterebbe la prima idrosuperficie in acqua dolce della Sardegna – conclude Gianluigi Rubiu – risultando un banco di prova su scala regionale, su cui poi è possibile svolgere numerose attività quali, canoa, canottaggio, vela, pesca sportiva, solo per citare alcuni esempi, che fungono da fondamentali animatori per le aree interne. Tra i proponenti del progetto ci sono figure professionali che hanno maturato grandi esperienze all’interno di compagnie aeree di linea e che oggi, vogliono mettere a disposizione del territorio le proprie competenze e la propria passione, in favore di un’opportunità che il Sulcis Iglesiente e le sue amministrazioni, desiderano sfruttare. Ecco perché la Regione dovrebbe favorire l’ultimo passaggio per la realizzazione di una struttura unica sul territorio.»