21 November, 2024
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Venerdì 13 dicembre, alle 10.00, a Santadi, presso la Cantina sociale, si terrà l’evento conclusivo del progetto Competenza e impresa per lo sviluppo rurale sostenibile, che ha visto coinvolti 52 potenziali nuovi imprenditori del territorio.

L’evento chiude il progetto Competenza e impresa per lo sviluppo rurale sostenibile, attuato nell’ambito dell’avviso Pubblico Misure integrate tra sviluppo locale partecipativo e occupazione negli ambiti della Green & Blue Economy, Linee di sviluppo progettuale 2 e 3 POR Sardegna 2014/2020, dalla RTI composta dall’agenzia formativa IFOLD e dal GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari, con il supporto tecnico della società Poliste.

«I precorsi sulla creazione di impresa per lo sviluppo rurale sostenibile – sottolinea Cristoforo Luciano Piras, presidente del GAL – hanno coinvolto 52 partecipanti e nascono dalla convinzione del GAL  che lo sviluppo del territorio passi necessariamente attraverso un cambiamento culturale che i giovani e meno giovani, possono attuare con successo nei prossimi anni. L’evento, vedrà il coinvolgimento dei vertici del Centro Regionale di Programmazione e dell’Assessorato al lavoro, saranno infatti presenti gli assessori regionali e ci sarà una parte relativa alle opportunità di finanziamento presenti al momento per il territorio. Durante l’incontro i partecipanti ai percorsi avranno inoltre modo di raccontare la propria idea, in un momento di confronto e discussione utile, anche per mettere le basi per nuove reti e valorizzare tutto il lavoro fatto.»

Interverranno all’incontro Cristoforo Luciano Piras, presidente del GAL Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari; Antonello Pilloni, presidente della Cantina Santadi; Elio Sundas, sindaco del comune di Santadi; Mariolina Fusco, direttrice regionale Agenzia formativa Ifold; Marco Naseddu, Centro Regionale di Programmazione, Regione Sardegna; Gianluca Cadeddu, Centro Regionale di Programmazione, Regione Sardegna; Gianmarco Verachi, Invitalia; Nicoletta Piras, direttore del GAL Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari; Roberto Doneddu, Autorità di Gestione per il FSE in ambito Regionale; chiuderà i lavori Giuseppe Fasolino, assessore regionale della Programmazione.

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Terzo appuntamento a Nuoro, dopo quelli di Cagliari e Sassari, per far conoscere il bando Resto al Sud, il programma del Governo che sostiene la nascita di nuove iniziative imprenditoriali in cinque Regioni del Mezzogiorno, tra cui anche la Sardegna. All’appuntamento, organizzato alla Camera di Commercio nuorese da Regione, Invitalia e Aspal, erano presenti l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, il responsabile nazionale del bando, Gianmarco Verachi, di Invitalia, il presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò, il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, e centinaia di giovani interessati al bando.

«Le domande partite dalla Sardegna per Resto a Sud sono oltre 200. Si tratta di un ottimo risultato che può e deve ancora crescere. Ecco perché – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – supportiamo con impegno incontri come questo di oggi a Nuoro, in un territorio che la Giunta sta sostenendo con numerosi strumenti legislativi e finanziari. Con Resto al Sud, ai giovani stiamo dicendo una cosa importante: coltivate il vostro sogno di fare impresa in Sardegna. Contate su voi stessi, accettate la sfida dell’autoimpiego, portate avanti le vostre idee imprenditoriali. Noi, la Regione, l’Aspal e Invitalia siamo e saremo al vostro fianco perché questo sogni si realizzi. Dare vita a un’impresa, farla crescere e stimolare la creazione di posti di lavoro oggi è più semplice. L’autoimpiego in Europa è già una realtà importante – ha aggiunto l’assessore dell’Industria – il numero di imprese individuali cresce di anno in anno e molti giovani in cerca di lavoro hanno trovato una sistemazione grazie all’autoimprenditorialità. Le testimonianze ascoltate oggi a Nuoro di chi questo percorso l’ha già fatto o lo sta facendo sono significative, e sono convinta che possano incoraggiare altri giovani a fare un passo decisivo verso la richiesta di adesione al Bando. Il messaggio è: impegnatevi e scommettete su un percorso imprenditoriale da compiere qui, in Sardegna, nella nostra terra. Non c’è solo Resto al Sud – ha sottolineato l’assessore Piras – la Giunta in questi 4 anni ha profuso un impegno notevole per costruire un contesto favorevole alla nascita e lo sviluppo delle imprese. Dal programma Talent Up ai bonus alle aziende per assumere nel 2018, il microcredito, gli investimenti nell’istruzione, gli incentivi per le micro, piccole e medie imprese e il Programma per l’Internazionalizzazione. Inoltre i nuovi centri per l’impiego, sempre più efficienti, possono offrire assistenza completa per i progetti di autoimpiego».

Resto al Sud ha una dotazione finanziaria complessiva di 1 miliardo e 250 milioni di euro. L’obiettivo è sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani in Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. Le agevolazioni riguardano gli under 36 e ciascun imprenditore può ottenere 50mila euro, fino a un massimo di 200mila nel caso di più imprenditori. Le agevolazioni coprono il 100% delle spese e prevedono un contributo a fondo perduto pari al 35% del programma di spesa e un finanziamento bancario pari al 65%, garantito dal Fondo di Garanzia per le Pmi. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi. Per sensibilizzare i giovani sardi, l’Aspal ha organizzato finora 120 seminari che hanno coinvolto 800 persone interessate al bando.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha aperto stamane, a Sassari, nella Sala Angioy del Palazzo della Provincia, il secondo incontro di approfondimento su Resto al Sud, il programma del Governo per la creazione di nuove imprese nel Mezzogiorno. All’appuntamento, organizzato dalla Regione e da Invitalia che lo scorso 10 maggio avevano promosso un’iniziativa analoga a Cagliari, sono intervenuti Gianmarco Verachi, di Invitalia, responsabile nazionale del bando Resto al Sud, Giuseppe Cuccurese, presidente dell’ABI Sardegna e il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi che ha chiuso i lavori. In platea tanti ragazzi pronti a sfruttare l’opportunità offerta dal bando. 
«Dalla Sardegna sono partite quasi 200 domande per Resto al Sud. È già un buon risultato, ma vogliamo che questo numero cresca ancora, e di molto. Perciò stiamo sostenendo con impegno questi incontri, perché più forte e chiaro arriva il messaggio, più persone ne sono informate, tanto maggiori sono le possibilità di raggiungere il miglior risultato – ha detto il presidente della Regione -. Alle istituzioni spetta il compito di creare un contesto favorevole, come stiamo facendo noi, ma poi sono le imprese a creare lavoro e sviluppo e ce ne servono molte di più rispetto a quelle che abbiamo. Ci serve che ogni giovane di talento sappia che oggi esiste un’opportunità straordinaria, unica, per trasformare la propria idea in impresa reale. E neanche una goccia di questo talento deve andare sprecata, vogliamo che le potenzialità diventino successi concreti e che non debbano mai dissolversi nella rassegnazione o nell’emigrazione. Per questo stiamo girando la Sardegna – ha concluso il presidente Francesco Pigliaru, che ha ricordato come il programma Resto al Sud si integri perfettamente con le politiche portate avanti dalla Regione, da LavoRas a Talent Up – perché è fondamentale far crescere il più possibile queste scommesse sulle imprese, che sono scommesse sullo sviluppo e quindi sul futuro della Sardegna.»
Alcuni giovani imprenditori hanno poi raccontato le loro esperienze positive, portate avanti grazie a programmi e incentivi regionali.
Di particolare interesse le testimonianze di due giovani imprenditori algheresi che hanno avviato un fast food di pasta fresca grazie al microcredito regionale così come quella di un’imprenditrice nel settore della moda e di altri giovani che hanno già inoltrato la domanda per gli incentivi della misura Resto al Sud. Durante i lavori gli operatori dell’Aspal hanno fornito informazioni specifiche e materiali sul bando. Proprio l’Aspal sta svolgendo un capillare lavoro di informazione e sensibilizzazione in tutto il territorio regionale.
«Per Resto al Sud l’Aspal – ha spiegato il direttore generale Massimo Temussi – ha messo in campo la sua ampia rete di Centri per l’impiego attraverso 110 seminari territoriali, che hanno coinvolto circa 800 giovani. Abbiamo voluto puntare su un’informazione diffusa per far conoscere il più possibile la misura e accompagnare gli aspiranti imprenditori verso lo sviluppo dell’idea d’impresa. L’Aspal fornisce un supporto tecnico per la realizzazione del business plan fino alla predisposizione della domanda. Un servizio che consente ai giovani di acquisire una maggiore consapevolezza e incoraggiarli a intraprendere la strada imprenditoriale. Crediamo – ha concluso Massimo Temussi – che questa sia una ricetta per la disoccupazione oltre al lavoro dipendente.» 
In Sardegna sono 190 le domande presentate finora a Invitalia per Resto al Sud con investimenti che ammontano a 9 milioni e 500mila euro. I posti di lavoro che le nuove idee potrebbero generare sono circa 600. Turismo, servizi, artigianato e manifatturiero i settori in cui i giovani vogliono operare.
Come ha illustrato nel suo intervento Gianmarco Verachi di Invitalia l’incentivo introdotto dal Governo sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali da parte dei giovani under 36, residenti in 8 regioni del Mezzogiorno tra le quali la Sardegna. Lo strumento prevede un finanziamento di 50 mila euro per ogni richiedente fino a un massimo di 200 mila e finanzia beni immobili, macchinari e attrezzature oppure programmi e servizi informatici. Le agevolazioni coprono il 100% delle spese e consistono in un contributo a fondo perduto pari al 35% del programma e un finanziamento bancario per il restante 65%.

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Locandina Resto al Sud

Dopo la giornata dello scorso 10 maggio a Cagliari, il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru interverrà a Sassari domani, 31 maggio, nel nuovo incontro di approfondimento sul bando Resto al Sud, che sostiene la nascita di nuove iniziative imprenditoriali in cinque Regioni del Mezzogiorno.

I lavori saranno aperti dai saluti del Presidente Pigliaru, alle 10.00, nella sala Angioy di Palazzo Sciuti, in piazza d’Italia. Seguiranno gli interventi di Gianmarco Verachi, di Invitalia, responsabile nazionale del bando Resto al Sud e di Giuseppe Cuccurese, presidente dell’ABI Sardegna. Le conclusioni saranno affidate al direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi.

Parteciperanno all’incontro anche quattro testimonial, due giovani imprenditori che hanno realizzato la loro idea e avviato la propria impresa con il supporto dell’Aspal e dei suoi Cpi e altri due giovani aspiranti futuri imprenditori, che hanno già inoltrato la domanda per gli incentivi della misura statale.

Durante i lavori, i tecnici e gli operatori dell’Aspal saranno a disposizione per dare informazioni specifiche e materiali sul bando.

Con una dotazione complessiva di 1.250 milioni di euro, Resto al Sud sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani nelle regioni del Mezzogiorno (Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia) prevedendo agevolazioni per gli under 36. Ciascun imprenditore può ottenere 50 mila euro, fino a un massimo di 200mila euro nel caso di più imprenditori. Le agevolazioni coprono il 100% delle spese e prevedono un contributo a fondo perduto pari al 35% del programma di spesa e un finanziamento bancario pari al 65%, garantito dal Fondo di Garanzia per le Pmi. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi.

Gli incontri informativi sugli incentivi di Resto al Sud proseguiranno nelle prossime settimane nei principali centri della Sardegna.