22 November, 2024
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Gianmario Demuro 55

L’assessore regionale del Personale, Gianmario Demuro, stamane ha tenuto un’iniziativa nella sala conferenze della Biblioteca regionale, in viale Trieste, a Cagliari, per avviare la definizione di un quadro preciso delle professionalità esistenti all’interno del Sistema Regione e creare una banca dati con tutte le informazioni relative alle competenze dei dipendenti.

A tutti i dipendenti verrà somministrato un questionario allo scopo di acquisire informazioni sulle conoscenze maturate e sulla loro esperienza professionale.

«È un momento di chiarezza e trasparenza in grado di contribuire al miglioramento dell’organizzazione – ha spiegato l’assessore Demuro -. Vogliamo avere una fotografia di quello che c’è nell’amministrazione, negli enti e nelle agenzie. I dati raccolti ci consentiranno di utilizzare al meglio le risorse umane e di innalzare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.»

I dipendenti riceveranno, nelle prossime settimane, una mail al loro indirizzo istituzionale con i quesiti relativi alla formazione, ai titoli studio e alla loro storia lavorativa.

«Il questionario – ha aggiunto l’assessore Demuro – sarà la base per la creazione di una banca dati delle competenze che rappresenterà per l’amministrazione un fondamentale patrimonio di conoscenze su cui impostare le scelte future.» 

All’incontro hanno preso parte Maria Giuseppina Medde, direttore generale dell’Organizzazione e del Personale e Michela Melis, direttore generale per la Comunicazione.

L’assessore Demuro ha preannunciato un ciclo di incontri con tutte le sigle sindacali sui temi che riguardano il contratto e l’organizzazione del lavoro.

«Nel corso del confronto – ha concluso l’assessore Demuro – saranno approfondite le questioni più importanti. Sono convinto che, con un dialogo sereno e costruttivo, si possano affrontare e risolvere molti problemi.»

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Gianmario Demuro 2
«Sul taglio dei permessi e dei distacchi sindacali ci siamo attenuti ai principi della normativa nazionale nella logica del contenimento della spesa pubblica, senza alcuna volontà di ledere i diritti delle organizzazioni sindacali con le quali ci siamo costantemente confrontati, in diverse fasi, per discutere la materia». Lo precisa l’assessore del Personale Gianmario Demuro.
«I nuovi criteri adottati nella ripartizione di distacchi e permessi sono il frutto di un dialogo continuo con tutti i sindacati che, lo scorso 29 luglio, hanno sottoscritto con il Coran il contratto collettivo quadro per la definizione delle modalità applicative della deliberazione della Giunta regionale n. 16/2 del 14 aprile 2015 sul nuovo assetto delle prerogative sindacali – aggiunge l’assessore Demuro -. Il nuovo assetto, definito in un tempo congruo senza forzature e imposizioni, è fondato su criteri oggettivi legati all’esito delle elezioni per il rinnovo delle Rsu che hanno certificato la nascita di due nuove organizzazioni.»«Sono disponibile a confrontarmi con tutte le sigle sindacali – conclude l’assessore del Personale della Regione Sardegna – nella convinzione che un dialogo sereno e costruttivo sia il miglior viatico per trovare le migliori soluzioni nell’interesse di tutti.»

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Cristiano Erriu 2

L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha presieduto ieri pomeriggio il tavolo tecnico tra la Regione e le organizzazioni sindacali, per iniziare a tracciare un percorso condiviso sui processi di trasferimento del personale delle Province verso altre Amministrazioni. In linea generale ha poi illustrato i capisaldi della riforma. L’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, è stato rappresentato dal consulente Giovanni Coinu a causa di altri impegni istituzionali.

«Dobbiamo definire in tempi stretti – ha esordito Erriu – i criteri di trasferimento del personale che saranno poi recepiti con una specifica delibera di Giunta. Pertanto, è necessario precisare i rispettivi compiti e il sistema di cooperazione che ci attendono nelle prossime settimane, e governare questa fase in modo corretto e trasparente. Il frutto del lavoro istruttorio sarà poi presentato alla Conferenza permanente Regione-Enti locali.»

«Ora è necessario un aggiornamento del protocollo d’intesa tra la Regione e le organizzazioni sindacali sul riordino di servizi e funzioni – ha sottolineato l’assessore Erriu -. Occorre un percorso lineare e condiviso, per garantire tutti i lavoratori nel rispetto della continuità amministrativa. Nei prossimi mesi, anche le Unioni di Comuni dovranno dotarsi di pianta organica. La legge di riforma, inoltre, prevede che passino dalle Province alla Regione le funzioni relative a turismo, protezione civile e politiche attive del lavoro.»

I rappresentanti dei sindacati confederali regionali e delle Federazioni di Cgil, Cisl e Uil hanno espresso apprezzamento per l’attenzione che è stata rivolta loro con la sottoscrizione di accordi che poi trovano puntuale attuazione con forme di confronto improntate sul reciproco rispetto dei ruoli. Nello spirito di proficua collaborazione, hanno chiesto di poter verificare quanto prima dati più chiari su cui sviluppare i criteri dell’accordo che si andrà a sottoscrivere. L’assessorato degli Enti locali renderà noto al più presto il prospetto delle macrofunzioni del personale delle Province, le quali resteranno in piedi sino al referendum nazionale fissato per ottobre 2016. Le parti si incontreranno nuovamente la prossima settimana per valutare lo stato di avanzamento dei lavori e condividere i contenuti del protocollo.

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Sono iniziati, in Sardegna, gli interventi per la banda ultralarga con fondi regionali della precedente programmazione.
Il dato è scaturito dalla conferenza stampa che si è svolta a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, alla presenza del sottosegretario con delega alle Comunicazioni Antonello Giacomelli e dell’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro. I primi cantieri saranno aperti nel prossimo mese di marzo mentre la fine dei lavori è prevista per la primavera del 2017.
Anche altre 7 regioni stanno partendo in questi giorni con piani per la banda ultralarga (Abruzzo, Calabria, Marche, Lazio, Puglia, Lombardia, Toscana) per un totale di 700 Comuni. L’intervento diretto in Sardegna ha un costo di 56 milioni di euro (frutto anche del prezioso lavoro dell’assessorato dell’agricoltura che ha rimodulato i fondi destinati allo sviluppo rurale). Nell’isola saranno interessati 324 comuni per un totale di 507.577 cittadini e 278.768 unità immobiliari (UI). I primi cantieri apriranno nel prossimo mese di marzo. La fine dei lavori è prevista nella primavera del 2017.

Secondo i dati dell’ultima consultazione pubblica – quindi compreso questo intervento – al 2018 in Sardegna la copertura con reti Bul sarà dell’87 per cento (50 per cento investimenti privati e 37 per cento con soldi pubblici) mentre le unità immobiliari a fallimento di mercato saranno pari al 13 per cento (comunque molto al di sotto della media nazionale pari al 26,2 per cento).
Il fabbisogno totale in Sardegna per il raggiungimento degli obiettivi 2020 è pari a 279.175.305 euro. Le risorse disponibili a livello regionale (FESR/FEASR) per il raggiungimento degli obiettivi 2020 sono pari a 95.084.390 euro. Necessarie risorse aggiuntive dello Stato stimate in 184.090.915 euro.

«La Sardegna – ha dichiarato il sottosegretario Giacomelli – ha utilizzato al meglio le risorse disponibili e meritoriamente si colloca in cima alla classifica delle regioni italiane per la tempestività degli interventi. Voglio inoltre sottolineare il valore di questi progetti per lo sviluppo economico dell’Isola che vanta una consolidata esperienza nel campo delle nuove tecnologie.»

«È un dato di cui andare orgogliosi – ha commentato il presidente della Regione Francesco Pigliaru – ed è un esempio eloquente dei risultati ambiziosi che è possibile raggiungere attraverso la programmazione unitaria. L’approccio integrato permette un impiego intelligente delle risorse, che attraverso la collaborazione preziosa tra assessorati, come in questo caso, possono essere utilizzate per dare concretezza a una visione complessiva. Portare la banda ultralarga in centinaia dei nostri piccoli centri, soprattutto dell’interno, significa creare collegamenti digitali che sono fondamentali per garantire gli stessi servizi e gli stessi i diritti a tutti i nostri cittadini, così come per offrire a tutti i nostri giovani strumenti essenziali per la loro formazione.»

Gianmario Demuro 2

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Palazzo della Regione 1
Il piano di reclutamento del personale regionale terrà conto dei vincoli che derivano dalla normativa nazionale, dando corso, prima di tutto, alla mobilità del personale proveniente da altre pubbliche amministrazioni. Lo ha spiegato oggi l’assessore regionale del Personale, Gianmario Demuro. L’assessore ha chiarito che «una quota di almeno il 50% dei nuovi ingressi nel sistema Regione deve essere riservato, per legge, a personale in arrivo da altre pubbliche amministrazioni».«Il calcolo della capacità assunzionale – ha aggiunto Gianmario Demuro – è stato effettuato tenendo conto delle percentuali del turn-over ammesso nel pubblico impiego, calcolato sul dato della cessazione dal servizio nel triennio 2012-2015 (320 unità) e della previsione 2016-2017 stimata in ulteriori 70 unità. Occorre dunque coprire vuoti dell’organico e, contestualmente, far fronte alle mutate esigenze gestionali attraverso l’acquisizione delle figure professionali qualificate di cui il Sistema Regione ha maggiormente bisogno. Tutto questo nella piena consapevolezza di come ciò vada conciliato con la valorizzazione delle professionalità esistenti.»

«A questo proposito – ha concluso l’assessore del Personale – sarà a breve sottoposto alle organizzazioni sindacali un questionario finalizzato alla realizzazione della banca dati delle competenze, condizione indispensabile per avere un quadro esauriente dei profili professionali all’interno del Sistema Regione. Inoltre si sta alacremente lavorando per concludere la fase di esame delle istanze di mobilità interna del personale, presentate da circa 260 dipendenti di ruolo dell’amministrazione e degli Enti.»

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Nuovo passo avanti del percorso previsto nel Piano di chiusura della miniera di Nuraxi Figus approvato dalla Commissione Europea il 1° ottobre 2014, che tra le varie misure di accompagnamento prevedeva gli incentivi all’esodo per i lavoratori della Carbosulcis Spa. Con la delibera proposta dall’assessore Maria Grazia Piras è stato dato mandato all’amministratore unico della Carbosulcis di utilizzare le disponibilità finanziarie della società per anticipare la corresponsione degli incentivi. Le fuoriuscite del personale avverranno gradualmente, in quattro scaglioni. Il personale che usufruirà del provvedimento non potrà essere assunto in nessun’altra società partecipata, controllata o in house della Regione.
La Giunta guidata da Francesco Pigliaru ha approvato, in materia di sanità, su proposta dell’assessore Luigi Arru, il nuovo schema di contratto e dei tetti di spesa per gli anni 2016-2018 per prestazioni di specialistica ambulatoriale dalle strutture private accreditate, nel settore della salute mentale e delle Rsa. Confermati per tre mesi gli attuali commissari di Asl e Aziende ospedaliere. Via libera anche al documento con gli indirizzi strategici sull’appropriatezza e l’efficacia dei ricoveri ospedalieri, con relativo sistema di controllo; al tetto di spesa per gli erogatori privati di assistenza termale e il riparto, per quest’ultima, tra le Asl di Sassari, Oristano e Sanluri. Sono state inoltre attribuite alle Asl le risorse destinate al finanziamento indistinto della spesa sanitaria di parte corrente per l’esercizio 2015 e approvate le modifiche del procedimento di autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio e di accreditamento istituzionale.
Su proposta dell’assessore degli Gianmario Demuro, sono state approvate le linee guida per autorizzare le delegazioni convenzionali di pagamento mediante trattenute sullo stipendio dei dipendenti della Regione. Rispondendo alle richieste crescenti dei dipendenti regionali di poter accedere a prestiti personali con delegazione sullo stipendio, tramite questo istituto, disciplinato dalle norme del Codice Civile, il lavoratore affida all’amministrazione regionale l’incarico di corrispondere, mediante trattenute sulla busta paga, le somme dovute al proprio creditore a seguito di un contratto di finanziamento o assicurazione. Approvati gli indirizzi per la contrattazione collettiva a favore del personale regionale di turno presso la Protezione Civile per il triennio 2013-2015 e affidato al direttore generale della Protezione Civile la gestione del lavoro straordinario con riferimento alle attività svolte in occasione di eventi urgenti ed emergenze che richiedono l’intervento del personale in base allo modalità previste dalla legge approvata dal Consiglio regionale lo scorso 23 dicembre.
Carbosulcis 2

 

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Erriu - Demuro 6

Il principale obiettivo del riordino degli enti locali è quello di creare un modello virtuoso in grado di intercettare nuovi investimenti e creare sviluppo. E’ quanto emerso dall’incontro organizzato, a Cagliari, dall’assessorato degli Enti locali. Al confronto, coordinato da Silvano Tagliagambe, hanno preso parte gli assessori regionali degli Enti locali e degli Affari generali, Cristiano Erriu e Gianmario Demuro.
«Si tratta di un’occasione importante, un momento di riflessione che ci consente di approfondire il tema della città metropolitana e delle Reti di città che abbiamo previsto nel testo di riordino. Attorno a esse si possono costruire le condizioni perché i cittadini fruiscano di servizi di qualità e i territori siano capaci di attrarre investimenti, nuove risorse e opportunità di sviluppo», ha commentato l’assessore Erriu, prima di annunciare che a breve ci saranno altri appuntamenti come questo in tutta l’Isola.

Gianmario Demuro ha anticipato alcuni punti del testo unico che riguarda la riorganizzazione dell’amministrazione regionale. Il relativo disegno di legge, strettamente collegato al riordino degli enti locali, sarà esaminato nelle prossime settimane dalla Giunta per l’approvazione.

«Tra gli obiettivi – ha chiarito l’esponente della Giunta Pigliaru – è quello di ridefinire la presenza della Regione nei territori per realizzare un concreto decentramento amministrativo e garantire servizi efficienti e puntuali a tutti. L’uguaglianza tra le diverse aree si misura infatti sulla qualità dei servizi offerti.»

Per quanto riguarda gli altri aspetti della riforma, l’assessore degli Affari generali ha chiarito che, anche grazie alla nuova legge Statutaria, altro importante passaggio di questa legislatura, «verrà confermata l’elezione diretta del presidente della Regione, ridotto il numero degli assessorati e modificato il sistema dell’attribuzione delle deleghe da assegnare in modo flessibile. Dobbiamo abbandonare lo schema attuale che ha un’impronta ottocentesca».

Roberto Camagni, docente del Politecnico di Milano, ha spiegato che «l’incremento delle città non dipende tanto dalla loro dimensione fisica, quanto dalla cosiddetta dimensione pertinente: infatti, a mio avviso è troppo grande la Città metropolitana di Torino e troppo piccola quella di Milano. Inoltre, è fondamentale la qualità dei servizi ai cittadini. La Città metropolitana serve al capoluogo, ma ancor più ai piccoli Comuni che ne fanno parte perché potranno beneficiare di una massa critica più adeguata ai loro servizi. L’importante è salvaguardare le identità, perché Unioni e Città metropolitane non significano fusione. E sulla pianificazione territoriale e strategica occorre una reale partecipazione di tutte le parti sociali e istituzionali».

Il sindaco di Sassari Nicola Sanna ha sottolineato che «la dimensione nazionale del rapporto tra Città Medie e Città Metropolitane mal si adatta alla nostra specificità e specialità della dimensione regionale sarda. Va dunque riconosciuto alle città sarde il loro ruolo strategico di “nodo funzionale e gestionale” di realtà territoriali più ampie che necessitano di essere integrate e coordinate e al tempo stesso valorizzate nelle loro vocazioni diverse e specifiche. Oggi la necessità di “fare rete” emerge sempre più e in maniera diffusa e dobbiamo pensare a una dimensione di assetto variabile. Le Unioni dei Comuni ben si adattano alle comunità più piccole, nei maggiori centri urbani dell’Isola i Comuni devono aggregarsi con uno strumento istituzionale certo e flessibile, basato sulla visione e sulla pianificazione strategica di un’area vasta o di un ambito sub – regionale.

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Il sindacato SDIRS critica la Giunta regionale per i ritardi nella nomina del direttore generale di Agris. “Disinteresse e disimpegno” da parte della Giunta regionale: solo queste motivazioni possono spiegare i silenzi e i ritardi nella nomina del nuovo direttore generale dell’Agenzia Agris. Lo scrive lo SDIRS in una nota inviata al presidente Francesco Pigliaru e agli assessori Elisabetta Falchi e Gianmario Demuro.

Due mesi fa, il 16 ottobre, il sindacato dei dirigenti e direttivi della Regione aveva segnalato alcune anomalie nella procedura di selezione dei candidati alla carica di DG per Agris, chiedendo che la procedura fosse annullata “in termini di autotutela”. Dopo 60 giorni tutto tace: nessuna risposta dall’Assessorato dell’agricoltura, nessuna nomina e neppure una notizia sulla commissione incaricata di esaminare l’idoneità dei candidati.

«Rimarchiamo con preoccupazione come tale situazione faccia pensare a un disinteresse e un disimpegno della Giunta regionale nei confronti di un’agenzia che dovrebbe essere trainante per i processi di innovazione non rimandabili» per lo sviluppo del sistema agricolo regionale, si legge nel documento firmato dal segretario generale del sindacato, Cristina Malavasi.

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Questa mattina, alle 9.30, nella sala Anfiteatro di via Roma 253 a Cagliari, è in programma un seminario sulla legge di riordino delle autonomie locali dal titolo “Il ruolo delle città nella pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori”. All’evento, organizzato dall’assessorato degli Enti locali, parteciperanno gli assessori degli Enti locali, Cristiano Erriu, e della Riforma della Regione Gianmario Demuro.

Tra gli interventi più qualificati quello di Roberto Camagni, docente del Politecnico di Milano, che parlerà di “Economia regionale ed economia delle città: Città metropolitane e Reti di città”, un tema che nelle ultime settimane ha dato vita ad appassionati dibattiti in tutta l’Isola. Il presidente di Anci Sardegna, Pier Sandro Scano, illustrerà “Il ruolo dei Comuni nel processo di riforma”, il presidente della Commissione Autonomia del Consiglio regionale Francesco Agus “Il nuovo assetto amministrativo tra riforme e autonomia”, il consigliere regionale Roberto Deriu “Le prospettive di sviluppo nel governo del territorio” mentre il sindaco di Cagliari Massimo Zedda tratterà “La programmazione d’area vasta”. I lavori saranno coordinati da Silvano Tagliagambe.

 

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Palazzo della Regione 3 copia

La Giunta regionale ha approvato il mandato alla Direzione generale della sanità di integrare, entro il 31 dicembre, l’elenco degli idonei alla nomina a direttore generale delle ASL della Sardegna, al fine di garantire in tal modo la massima adeguatezza e qualità nella scelta dei professionisti.
L’Esecutivo ha approvato inoltre lo schema di convenzione da stipularsi tra l’amministrazione regionale e gli enti beneficiari di interventi di edilizia scolastica. Tale schema permette di accelerare le procedure per gli interventi prioritari di Iscol@ da finanziare con risorse del mutuo regionale, caratterizzati da una dimensione sovraterritoriale e/o da un decisivo processo di accorpamento degli edifici. Su proposta dell’assessore Claudia Firino, la Giunta ha inoltre stanziato 400mila euro per la mobilità giovanile internazionale. L’intervento finanzia le esperienze di vita all’estero, in paesi europei ed extraeuropei, dei giovani sardi. In questo modo i ragazzi avranno la possibilità di acquisire abilità e competenze attraverso diversi sistemi di apprendimento, utili anche ai fini della prospettiva occupazionale.
Su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, di concerto con l’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro, è stato approvato l’atto che integra l’accordo di programma per la banda larga nelle aree rurali.