23 December, 2024
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Gianmario Demuro 2

Un gruppo di lavoro costituito da dirigenti regionali e rappresentanti degli organi giudiziari e degli ordini degli avvocati dovrà mettere a punto nuovi progetti nell’ambito della giustizia digitale.
E’ la novità scaturita dall’incontro che si è svolto a Cagliari, nella sede dell’assessorato degli Affari generali, tra l’assessore Gianmario Demuro e una rappresentanza di magistrati e avvocati che svolgono la loro attività nei tribunali sardi. E’ stato lo stesso Demuro a lanciare la proposta di unire le forze per elaborare azioni che diano ulteriore impulso al processo di digitalizzazione della giustizia.
Magistrati e avvocati hanno espresso apprezzamento per i risultati sinora raggiunti grazie al sostegno dell’amministrazione regionale che, nell’ampio quadro dell’Agenda Digitale, ha agevolato l’informatizzazione di atti e procedimenti civili e penali.
Le iniziative, già attuate, hanno riguardato l’ambito delle infrastrutture con azioni finalizzate a garantire una maggiore connettività a banda larga ai tribunali e forniture hardware.
Per il futuro sono disponibili fondi europei con i quali sarà possibile sviluppare applicativi, far fronte alla formazione del personale e garantire ulteriori forniture hardware.
«Restano da risolvere alcuni problemi legati alla completa digitalizzazione delle procedure nell’ambito dei processi civili e penali», hanno sottolineato i rappresentanti del mondo giudiziario.
Il capo della Procura della Repubblica di Cagliari, Mauro Mura, ha messo in evidenza l’urgenza di dotare la polizia giudiziaria, impegnata nel campo dei reati informatici, di supporti hardware necessari a svolgere in modo più efficace l’attività di indagine. La spesa stimata è di circa 20mila euro.
C’è la piena disponibilità della Regione a risolvere il problema con le risorse già inserite nell’Agenda Digitale.
All’incontro ha preso parte il direttore degli Affari generali e della società dell’Informazione Antonello Pellegrino che ha illustrato tutte le iniziative sinora attuate per lo sviluppo dei sistemi tecnologici degli uffici dei tribunali.

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Gianmario Demuro 2

Tutti i dati prodotti dalla pubblica amministrazione regionale consultabili e utilizzabili dai cittadini in modalità libera e senza costi. Lo prevede la delibera con la quale la Giunta, su proposta dell’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro, ha approvato il documento “Linee guida sull’Open Data per la Regione Sardegna“. Nella strategia dell’Agenda Digitale della Sardegna ai “dati aperti” viene attribuito un ruolo di grande significato per la crescita complessiva del sistema Regione, con l’obiettivo di rendere la pubblica amministrazione più moderna e trasparente.
L’open data è un sistema legato all’idea di una pubblica amministrazione trasparente, aperta ai cittadini e in grado di garantire la loro partecipazione al processo decisionale, anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie. I limiti riguardano l’utilizzo dei dati personali e quelli la cui diffusione comporta violazioni di norme vigenti e di interessi pubblici prevalenti.
«L’approvazione delle linee guida sull’Open Data – ha detto l’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro – è un passaggio fondamentale per dare concreta attuazione al principio per cui i dati prodotti delle istituzioni pubbliche nell’espletamento delle loro funzioni appartengono alla collettività. Il riutilizzo delle informazioni del settore pubblico può dare slancio allo sviluppo economico e sociale e alla diffusione delle nuove tecnologie digitali. Si tratta di uno dei progetti inseriti nell’Agenda Digitale, che individua gli interventi per assicurare, grazie agli strumenti informatici, una maggiore efficienza ai servizi offerti dagli uffici regionali.»
Le linee guida sull’Open Data sono state elaborate da un gruppo di lavoro costituito da funzionari regionali della Direzione generali degli Affari generali e della società dell’informazione, del centro di programmazione, della Direzione generale per la comunicazione e di quella del lavoro.
La Giunta regionale, sempre su proposta dell’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro, ha inoltre approvato la delibera che prevede l’aggiornamento delle infrastrutture tecnologiche di rete del Data Center della Regione. Prevista la razionalizzazione del sistema di erogazione e di gestione dei servizi applicativi con la finalità di contenere i costi che derivano dalla complessità degli apparati tecnologici dell’Amministrazione.
«L’aggiornamento delle infrastrutture di rete – sottolinea l’assessore Demuro – garantirà un adeguato funzionamento dei servizi legati ai sistemi di base dell’amministrazione regionale e dei servizi rivolti agli enti locali e al comparto sanitario.»
L’intervento, del valore di 9 milioni di euro, utilizza risorse finanziarie previste nell’ambito dell’Agenda Digitale della Sardegna.

 

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Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, nelle battute iniziali della seduta di questa mattina, ha comunicato all’Assemblea la presa d’atto da parte della Giunta delle elezioni della decisione del Consiglio di Stato che il 13 novembre scorso ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dal consigliere di Fratelli d’Italia Gianni Lampis contro la sentenza del Tar che lo aveva escluso dall’Assemblea sarda.

Il presidente ha poi rivolto un messaggio di solidarietà al popolo francese e un pensiero speciale a Valeria Solesin, la giovane dottoranda veneziana morta nell’attentato al Bataclan.  «Quanto accaduto a Parigi  lo scorso venerdì sconcerta e addolora – ha detto Gianfranco Ganau – i drammatici e sanguinosi attentati compiuti da miliziani dello Stato islamico che hanno sconvolto la capitale francese e con essa l’Europa e l’intero Occidente, lasciano un triste quanto terribile bilancio: 129 morti, oltre 350 feriti. Un attacco senza precedenti da parte del terrorismo fondamentalista islamico, feroce e mirato a distruggere quei valori di civiltà, democrazia, libertà e pace, così duramente conquistati».

Il presidente ha poi proseguito auspicando unità, determinazione e impegno costante contro ogni forma di estremismo «perché la pace fra i popoli è un percorso lungo, difficile ma obiettivo primario da raggiungere e alimentare costantemente. Prima la tragedia del 7 gennaio con la strage alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo e ora gli attacchi del 13 novembre. L’assalto all’Europa continua e la repressione messa in atto finora non è riuscita ad intimorire le cellule dell’Isis – ha detto ancora Ganau – il Califfato è attrattivo e affascina, ma soprattutto continua a reclutare. La violenza e la pericolosità di quanto accaduto impone uno sforzo ulteriore per garantire la sicurezza dei cittadini e la loro incolumità. “Estirpare la capacità di attrazione del terrorismo” – ha dichiarato ieri il ministro Gentiloni alla Camera riferendo in aula dopo la strage di Parigi -, deve essere l’obiettivo dell’Europa unita. “Li combatteremo, non dichiarando guerra all’Islam” – ha detto ancora il ministro degli Affari Esteri -, un principio che mi sento di condividere appieno perché è questo il vero pericolo che si rischia di correre: un vortice di violenza e terrore che porterà ancora morte e distruzione. Credo che la morte e l’orrore di questi ultimi giorni impongano a noi tutti una seria riflessione su quale siano le strategie da attuare. Ricordiamo che l’Isis colpisce anche  le centinaia di migliaia di persone in fuga dalla Siria e dall’Iraq, non terroristi ma vittime, ricordiamo Beirut, appena un giorno prima la strage di Parigi,  dove hanno perso la vita  43 persone e 239 sono rimaste ferite». 

Il presidente ha quindi rivolto un pensiero speciale alla giovane dottoranda veneziana Valeria Solesin, morta nel corso degli attentati al Bataclan. «Ai suoi genitori, alla loro dignità e compostezza nel terribile dolore per la morte di una figlia, esprimiamo tutto il nostro cordoglio. Alla Francia e al suo popolo – ha concluso il Ganau – quest’Assemblea esprime tutta la propria vicinanza».

Su invito del presidente, il Consiglio ha quindi osservato un minuti si silenzio in memoria delle vittime degli attentati di Parigi e delle persone morte un anno fa in Sardegna a causa del ciclone Cleopatra.

Successivamente l’Aula ha iniziato la discussione, in base all’art. 102 del Regolamento, della Proposta di legge n. 279 (“Differimento del termine di entrata in vigore della centrale unica di committenza”), firmata da tutti i capigruppo.

Il relatore Pietro Cocco, capogruppo del Pd, ha ricordato in apertura l’aggancio alla legge Del Rio operato dal Consiglio con un emendamento che fissava la scadenza a novembre e determinando di fatto, ha ricordato, «una situazione in cui i Comuni non possono più bandire gare d’appalto, fare concorsi ed avviare i cantieri di lavoro, in pratica le amministrazioni sono totalmente bloccate» Il testo, quindi, «è molto urgente, mentre dal prossimo anno è opportuno che la Regione intervenga tenendo conto sia delle necessità dei Comuni che, soprattutto, delle esigenze reali dei cittadini».

Il consigliere Gianmario Tendas, anch’egli del Pd, ha messo in luce l’aspetto riguardante i limiti temporali indicati a suo tempo per le centrali uniche di committenza sottolineando che «tale atto non era in effetti obbligatorio come confermato dall’autorità nazionale anti-corruzione rispondendo ad un quesito della Regione Friuli Venezia Giulia, che esclude dall’applicabilità della norma le Regioni a Statuto speciale». «Va bene quindi la proroga che consente l’utilizzo immediato delle risorse – ha sostenuto – ma per il futuro è opportuna una riflessione più ampia».

Il consigliere Michele Cossa (Riformatori sardi) ha affermato che il provvedimento interviene su un problema reale precisando però che «non è vero che i Comuni sono tutti nelle stesse condizioni, in effetti si sta allineando verso il basso la situazione degli Enti locali mentre sarebbe meglio tenere conto dei comportamenti virtuosi anche introducendo meccanismi di premialità».

Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia) ha detto che, a suo avviso, «il provvedimento è utile ed è stato sollecitato più volte dall’Anci, perché buona parte dei Comuni che non hanno attivato per tempo le procedure previste ed in attesa della riforma degli Enti locali le amministrazioni rischiano il blocco dell’attività e soprattutto il blocco della spesa dei fondi europei». «Piuttosto – ha concluso – bisognava intervenire qualche settimana fa prima della scadenza del termine».

A nome della Giunta l’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro ha espresso parere positivo. Successivamente il Consiglio ha approvato il passaggio agli articoli con 53 voti favorevoli.

Subito dopo è iniziato l’esame dell’art. 1.

Il consigliere Walter Piscedda (Pd) ha annunciato il ritiro dei suoi emendamenti ricordando che il suo Comune ha costituito la centrale unica e lamentando il fatto che «ogni volta che i Comuni sono in ritardo si fa una norma tampone; tutti conoscevano la scadenza e sarebbe stato utile un segnale in direzione della premialità».

Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia) si è detto contrario alla tesi di Piscedda perché, a suo avviso, «il meccanismo di premialità e penalità non avrebbero trovato spazio; l’Anci ha ricordato con preoccupazione le grandi difficoltà dei Comuni ed introdurlo sarebbe stato un segnale fortemente negativo».

Il consigliere Angelo Carta (Psd’Az) ha osservato che «forse anche la Regione non sa sempre cosa deve fare ed in quali tempi; la chiarezza farà bene anche ai Comuni».

Il consigliere Alessandra Zedda (Forza Italia) ha dichiarato che il termine del 31 gennaio può andare bene in situazioni di emergenza ma, ha precisato, «proprio gennaio è un mese difficile sia per la Regione che per i Comuni perché è un grande incrocio di complesse questioni finanziarie e contabili, sarebbe dunque meglio il 28 febbraio, sia per la Regione che per i Comuni».

Il consigliere Giuseppe Fasolino (Forza Italia) si è espresso in modo crtico nei confronti delle dichiarazioni del collega Piscedda «che ha fatto bene a ritirare emendamenti che non sarebbero stati adatti in questi casi; tutti i Sindaci hanno grandissimi problemi per le amministrazioni a causa della confusione legislativa di questo momento e stupisce che proprio un Sindaco abbia fatto una dichiarazione del genere».

Il consigliere Gianni Tatti (Udc) ha detto, da sindaco, di sentirsi «offeso». «I Comuni sardi –ha aggiunto – stanno aspettando una parola definitiva dalla Regione sulla riforma degli Enti locali e, sul piano amministrativo, le cose non stanno come dice Tendas perché si possono fare acquisti ma non bandire gare d’appalto».

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha osservato che la questione all’attenzione del Consiglio «è solo quella della proroga al 31 dicembre perché dal primo gennaio cambierà tutto con la legge di stabilità; in questo mese e mezzo dobbiamo intervenire per consentire ai Comuni di operare correttamente nei loro ambiti, sotto questo profilo gennaio è una soglia di sicurezza». «La riforma degli Enti locali – ha concluso – dovrà disciplinare autonomamente anche questo aspetto per dare a tutti certezze per il futuro».

Non essendoci altri iscritti a parlare il presidente Ganau ha messo in votazione l’emendamento orale proposto dalla consigliera di Forza Italia Alessandra Zedda sull’allungamento della scadenza alla fine di febbraio. Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha invitato la consigliera Zedda a ritirare l’emendamento e la consigliera Zedda ha accolto la richiesta.

Chiarito questo aspetto procedurale, il Consiglio ha esaminato ed approvato i 2 articoli della legge e, con 55 voti favorevoli, il testo finale del provvedimento.

Il presidente del Consiglio ha quindi concesso la parola al relatore della Pl 275 Disposizioni in tema di anticipazioni finanziarie a favore dei Gruppi di azione locale” per illustrarne forma e contenuto. Il consigliere Piero Comandini (Pd) dopo aver rivolto parole di ringraziamento ai colleghi e a tutti i capigruppo per la sottoscrizione della proposta che ha come obiettivo quello di garantire le anticipazioni finanziarie a favore dei Gal, previste dall’articolo 9 della legge finanziaria 2015. «Le anticipazioni ai Gal – ha spiegato l’esponente della maggioranza – non sono state erogate in quanto, in fase attuativa del fondo, l’organismo pagatore Agea ha manifestato l’impossibilità di attivare il flusso dei pagamenti così come indicato al comma 2 della stessa previsione normativa». «Agea – ha proseguito Comandini – ha, infatti, segnalato l’impossibilità per i Gal di rilasciare procura irrevocabile all’incasso del contributo pubblico a favore della Sfirs da notificare alla stessa Agea, in quanto la procura comporta che i benefici dell’agevolazione vengano direttamente o indirettamente trasferiti ad un altro soggetto giuridico diverso dai Gal, che non risulta beneficiario, e pertanto non è rimborsabile da Agea».

Il consigliere dei democratici ha quindi ricordato il ruolo dei Gal per la spendita delle risorse comunitarie della precedente programmazione ed ha sottolineato che l’approvazione del provvedimento non comporterà alcun onere aggiuntivo per l’amministrazione regionale.

Il consigliere di Forza Italia, Marco Tedde, ha espresso perplessità sulle motivazioni addotte da Agea ed ha dichiarato: «La Sfirs è titolare di una procura irrevocabile». L’esponente della minoranza ha lamentato che la Giunta “sembra inchinarsi alle volontà di Agea” e più in generale “alla burocrazia”. Marco Tedde ha concluso auspicando una riflessione su atteggiamenti e comportamenti dell’Agenzia per l’erogazione in agricoltura.

Il consigliere del gruppo “Sovranità, democrazia, lavoro”, Pier Mario Manca, nell’esprimere favore alla proposta illustrata dal consigliere Comandini ha colto l’occasione per rimarcare l’urgenza della istituzione del soggetto pagatore in Sardegna «così da non dipendere più da Roma e da Agea».

Il capogruppo di “Soberania e Indipendentzia”, Emilio Usula, ha espresso favore alla Pl 275 e ribadito la necessità di un superamento “del problema delle anticipazioni ai Gal, anche per scongiurare il blocco delle attività di sviluppo locale condotte dai Gal della Sardegna”. Il consigliere della maggioranza ha concluso con l’auspicio che le cifre destinate come anticipazione siamo trasformate “in fondo di rotazione“ e le procedure utilizzate anche con la nuova programmazione.

Il capogruppo di Sel, Daniele Cocco, ha dichiarato voto favorevole alla proposta Comandini ed ha sollecitato la presentazione di un documento in Consiglio, anche con le procedure d’urgenza, per dare operatività all’ente pagatore sardo.

A seguito del parere favorevole alla Pl 275 dichiarato dalla Giunta il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, dopo aver riscontrato l’assenza di iscritti a parlare ha posto in votazione l’articolo 1 Modifiche all’articolo 9 della legge regionale n. 5 del 2015 (Concessione di anticipazioni ai Gruppi di azione locale)” che è stato approvato e così è stato per l’articolo 2 “Entrata in vigore”.

Il consigliere di Forza Italia, Oscar Cherchi, intervenendo per dichiarazione di voto ha espresso favore per la Pl 275 ed ha manifestato rammarico per l’impossibilità, vista l’assenza dall’Aula, di avere rassicurazione dall’assessore dell’Agricoltura sui tempi per dare piena operatività all’ente pagatore sardo.

Il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, ha sollecitato la riforma di tutti gli enti e delle agenzie del comparto agricolo ed ha auspicato l’intervento “diretto” del presidente della Giunta per accelerare l’istituzione dell’ente pagatore sardo per le agevolazioni in Agricoltura.

Il consigliere Piero Comandini è intervenuto per dichiarare il voto a favore del gruppo del Pd.

Il consigliere dei democratici, Antonio Solinas, ha ricordato, invece, le resistenze manifestate nel corso della precedente legislatura dall’allora direttore Argea per svolgere i compiti di organismo pagatore in Sardegna.

Il presidente del Consiglio ha quindi aperto la votazione sul testo finale della legge che è stata approvata all’unanimità con 54 voti. 

L’Aula è quindi passata all’esame dei documenti n. 10 “Richiesta di parere sul disegno di legge costituzionale n. 895 relativo a Modifica degli articoli 18 e 43 dello Statuto speciale per la Sardegna, di cui alla legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, in materia elettorale e di ordinamento degli enti locali” e n.13 “Richiesta di parere sulla proposta di legge costituzionale n. 3212 recante Modifiche alla legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna)”.

Il presidente della Commissione Autonomia Francesco Agus ha spiegato che i due documenti sono stati esaminati dal parlamentino da lui presieduto contestualmente al Disegno di legge di riordino degli enti locali.

Francesco Agus ha manifestato la necessità di un supplemento di discussione e di un confronto con i relatori delle due proposte di legge di modifica dello Statuto, chiedendo un rinvio in commissione dei due documenti e la convocazione di una serie di audizioni con i presentatori dei testi parlamentari.

 Sulla richiesta di rinvio, è intervenuto il consigliere Tedde che ha espresso perplessità sulla posizione del presidente Agus: «Non capisco il motivo di un rinvio – ha sottolineato Tedde – ci sono tempi che devono essere rispettati. Per uno dei pareri siamo già in ritardo. Non vedo nel merito una motivazione valida».

Marco Tedde ha poi ricordato che l’articolo 43 dello Statuto, così come formulato, blocca le riforme: «I contenuti della proposta di legge costituzionale si possono discutere perché vanno nella direzione di un miglioramento dello Statuto e introducono modifiche di buon senso – ha affermato Tedde – sarebbe stato più utile che i proponenti si fossero confrontati con la Giunta e con il Consiglio».

Il consigliere dell’Uds Mario Floris  ha definito “singolare” la proposta del presidente della Commissione Autonomia. «E’ necessario aprire la discussione su argomenti di fondamentale importanza – ha rimarcato Floris – siamo di fronte a un atteggiamento contradditorio: prima si dice che le riforme costituzionali si intersecano con la riordino degli Enti Locali e poi si chiede il rinvio in Commissione Autonomia dei documenti. Una Commissione, tra l’altro, che si riunisce da tempo senza la minoranza»

Pietro Cocco, capogruppo del Pd, ha invece detto di condividere la richiesta del presidente Agus: «I provvedimenti vanno discussi nel merito – ha detto Cocco – non capisco perché non si debbano sentire i parlamentari. I due provvedimenti saranno all’esame di Camera e Senato, è una questione delicatissima. Arrivare in Aula con un parere più tecnico che di sostanza non va bene. Giusto il rinvio in Commissione».

Per il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni «il problema non è di poca entità, dobbiamo esprimere un parere su alcune modifiche statutarie che toccano l’autonomia e le istituzioni regionali. La Commissione lavora senza la minoranza, è necessario fare un passo indietro e ragionare con attenzione su questi argomenti».

Attilio Dedoni ha poi ricordato che giace da tempo in Consiglio la proposta di una legge costituzionale sarda. «Accettiamo che il Parlamento nazionale ci tagli un abito su misura – ha detto il consigliere di minoranza – non diamo risposte alle aspettative del popolo sardo. Prima di presentare una legge a livello nazionale occorre confrontarsi con il Consiglio».

Angelo Carta, capogruppo Psd’Az, si è detto sorpreso dalla lettura dei pareri. «La Commissione Autonomia prima esprime parere positivo e poi dice che si tratta di un argomento non più attuale – ha affermato Carta – lo Statuto sardo è figlio di nessuno, il primo che si alza la mattina propone una modifica. C’è l’esigenza di occuparsi della Carta della Sardegna e di discutere la proposta di istituzione dell’Assemblea Costituente, unica strada per evitare incidenti come questo. I parlamentari sardi non sanno quale strada prendere».

Il presidente della Commissione Autonomia Francesco Agus ha precisato che è stato dato parere positivo sulla proposta di modifica dell’art. 43 dello Statuto. «Ciò che non è più attuale è la parte che prevede lo svolgimento delle elezioni regionali contestualmente a quelle nazionali ed europee. Il rinvio in Commissione non è una frustrazione ma consentirebbe una discussione più ampia».

Emilio Usula, capogruppo di Soberania e Indipendentzia ha espresso parere favorevole alla richiesta di rinvio in Commissione dei due provvedimenti: «Le parole di Agus mi convincono della necessità di un allargamento del dibattito. Sarebbe utile sentire tutte le forze politiche anche quelle non rappresentate in quest’aula».

Il presidente ha quindi messo in votazione la proposta di rinvio in Commissione dei documenti n.10 e 13 che è stata accolta dal Consiglio.

Subito dopo l?Assemblea ha iniziato la discussione della mozione n. 200 (Zanchetta e più) “Sulla necessità di ottenere dal Governo nazionale il riconoscimento di La Maddalena quale sede del vertice G7 del 2017, per l’avvio dell’immediato intervento di recupero e riqualificazione delle opere già realizzata per il “Grande Evento” relativo alla Presidenza italiana del G8 del 2009 e procedere alla non più differibile riconversione economica e sociale dell’isola, già sancita dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2007”.

Il presidente ha quindi dato la parola al primo firmatario, il capogruppo del Cps Pierfranco Zanchetta, per illustrare il contenuto della mozione.

In apertura il consigliere Zanchetta, pur comprendendo l’irritualità della proposta, ha manifestato la necessità di discutere la mozione alla presenza del presidente della Regione, «per il suo alto contenuto politico – ha sottolineato – ma anche per i significati di riscatto morale, economico e sociale che riguardano l’isola di La Maddalena». «Del resto – ha concluso – il fatto che la mozione sia stata sottoscritta da tutti i capigruppo rafforza l’iniziativa della Regione sul Governo nazionale per tenere il prossimo G7 a La Maddalena».

Il presidente Ganau ha definito la proposta irrituale, anche perché potrebbe costituire un precedente delicato, posto che qualunque consigliere potrebbe chiedere per la discussione di mozioni, interrogazioni od interpellanze, la presenza del presidente della Regione il quale, ovviamente, non può sempre garantire la sua partecipazione ai lavori dell’Aula. E’ preferibile, ha aggiunto, rinviare la discussione della mozione ad altra data ma su questo è necessario che si esprima il Consiglio.

Non essendo state espresse posizioni contrarie, l’Assemblea ha approvato la proposta di rinvio.

Successivamente, il presidente ha ricordato che il punto successivo all’ordine del giorno riguarda l’elezione di tre rappresentanti della Regione nel consiglio di amministrazione dell’Ersu di Cagliari, osservando che nella giornata odierna scade il termine per l’esercizio dei poteri sostitutivi. Il presidente ha chiesto quindi all’Aula di verificare la possibilità di procedere la votazione e, in attesa dell’esito dei necessari approfondimenti, ha sospeso la seduta.

Alla ripresa dei lavori, il presidente ha chiuso la seduta riconvocando il Consiglio per mercoledì prossimo alle ore 10.00.

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

 

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Gli assessori degli Affari generali Gianmario Demuro e del Turismo Francesco Morandi hanno partecipato oggi alla prima tappa del ciclo di incontri programmato dalla Giunta regionale per illustrare gli interventi realizzati e quelli ancora da realizzare nell’ambito del processo di informatizzazione dell’Isola. «L’Agenda Digitale è un’opportunità straordinaria per lo sviluppo tecnologico della Sardegna», hanno detto Gianmario Demuro e Francesco Morandi. L’assessore Demuro, dopo aver ricordato il tragico anniversario dell’alluvione che, due anni fa, ha provocato lutti e distruzione a Olbia e in Gallura, ha delineato i contenuti dell’Agenda: «Si tratta di un grande investimento sulle infrastrutture immateriali. Vogliamo portare i benefici della banda larga anche nelle aree più svantaggiate. Una connessione più veloce a internet accresce le potenzialità della rete e assicura, a cittadini e imprese, maggiori strumenti di conoscenza e servizi più efficaci. Nella pubblica amministrazione saranno rafforzati i servizi on line per “dematerializzare” le pratiche e rendere più facile la vita al cittadino-utente».

Francesco Morandi, nel dibattito moderato da Alex Giordano, ha sottolineato «l’importanza di far partire da Olbia, città con una forte vocazione turistica, il tour di presentazione della strategia dell’Agenda Digitale, considerata la stretta connessione tra sviluppo digitale e crescita dell’industria dell’accoglienza. La sfida tecnologica va affrontata per migliorare l’offerta e presentarsi con maggiore convinzione ed efficacia nei mercati stranieri. L’orizzonte ideale per la Sardegna è uno scenario che riesca a coniugare qualità ambientale ed efficienza tecnologica».
Al confronto hanno preso parte il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, il direttore degli Affari generali e della Società della Comunicazione Antonello Pellegrino e Viviana Maxia del Servizio Comunicazione Istituzionale della Regione. Dagli imprenditori turistici, presenti in platea, sono giunti stimoli al dibattito e concrete indicazioni per gli assessori. Domani nuovo incontro a Oristano per ulteriori chiarimenti sulla strategia dell’Agenda Digitale. Nei giorni successivi sono previsti altri appuntamenti a Sassari, Nuoro e Cagliari. Per partecipare c’è l’hashtag #agendadigitalesardegna. E’ possibile seguire gli eventi in diretta streaming attraverso il sito www.sardegnaprogrammazione.it.

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Si apre mercoledì 18 novembre, a Olbia, il ciclo di incontri promosso dalla Giunta regionale per illustrare i contenuti della strategia dell’Agenda Digitale della Sardegna.
Al Museo Archeologico, alle ore 9.30, gli assessori degli Affari Generali Gianmario Demuro e del Turismo Francesco Morandi incontrano gli operatori del settore turistico. Al confronto partecipa anche il sindaco Gianni Giovannelli. Questo appuntamento coincide con il tragico anniversario dell’alluvione che, due anni fa, ha colpito in modo particolarmente violento la Gallura.
«Non possiamo dimenticare quello che è successo – ha detto Gianmario Demuro -. La nostra presenza a Olbia vuole essere testimonianza di partecipazione a un dolore sempre forte ma anche segno di attenzione a una città e a un territorio che dopo quella tragedia, nonostante le difficoltà, hanno reagito con grande coraggio e vigore. Nella giornata di mercoledì vogliamo parlare di futuro, di nuove tecnologie e dei progetti che l’esecutivo guidato da Francesco Pigliaru ha messo in campo per modernizzare la Sardegna.»
Al centro dell’attenzione le opportunità di crescita e sviluppo che l’Agenda Digitale è in grado di garantire alle imprese che operano nell’ambito dell’industria turistica.
Si parlerà dell’evoluzione della Piattaforma Sardegna Turismo, dell’Osservatorio del Turismo, Artigianato e Commercio e dei progetti per promuovere l’idea della cittadinanza digitale.
Gli assessori Gianmario Demuro e Francesco Morandi dialogheranno con il conduttore Alex Giordano e risponderanno alle domande del pubblico. Dalla platea sarà possibile inviare messaggi/tweet che verranno proiettati su un monitor per essere letti e commentati. Per partecipare al confronto c’è l’hashtag #agendadigitalesardegna.
L’Agenda Digitale della Sardegna recepisce a livello regionale i principi dell’Agenda Digitale Europea, una delle sette iniziative faro della strategia “Europa 2020” e rappresenta un programma innovativo per promuovere, indirizzare e sostenere la crescita dell’ICT, ossia delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Le risorse disponibili per realizzare i progetti ammontano a 307 milioni di euro e sono, per la gran parte, di provenienza europea (tra fondi Por Fesr, Feasr e Fse in totale circa 200 milioni di euro). Altre somme sono state stanziate dal Governo nazionale (19 milioni) e dalla Giunta regionale che ha messo a disposizione 85 milioni di euro.

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Gianmario Demuro 2

Al via gli incontri nei territori per illustrare i progetti dell’Agenda digitale della Sardegna a cittadini e imprese, per far crescere la consapevolezza sulle grandi potenzialità connesse alla strategia definita nella delibera approvata dalla Giunta regionale lo scorso 6 ottobre.
Nel corso di cinque incontri, in altrettanti Comuni sardi, l’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro insieme ad altri esponenti dell’Esecutivo regionale, i dirigenti degli assessorati competenti ed esperti illustreranno gli interventi già realizzati e quelli ancora da attuare. Gli obiettivi sono quelli di migliorare, attraverso le nuove tecnologie, i servizi della pubblica amministrazione e avviare un processo di diffusione capillare della cultura digitale. 
«Andiamo nei territori per raccogliere idee e suggerimenti per la parte dell’Agenda digitale ancora da sviluppare. Esiste un’intelligenza collettiva che è chiamata ad esprimersi e che può offrire, in questa fase, un contributo prezioso alla causa della digitalizzazione dell’Isola. Vogliamo creare tutte le sinergie possibili», ha dichiarato Demuro. La prima tappa è prevista a Olbia (al Museo Archeologico) il prossimo 18 novembre. Si discuterà delle opportunità per il settore turistico e dei progetti per garantire informazione e trasparenza sugli atti della pubblica amministrazione. Il successivo incontro, il 19 novembre, si svolgerà a Oristano (Hospitalis Sancti Antoni).
Il dibattito riguarderà i benefici che il mondo delle imprese può ricavare dal processo di digitalizzazione. Nella terza tappa, a Nuoro (Auditorium della Camera di Commercio), il 23 novembre, si parlerà in particolare dei nuovi servizi digitali nell’ambito della sanità e delle politiche sociali. Il tour, il 27 novembre, proseguirà a Sassari (sala convegni della Camera di Commercio), dove la discussione sarà incentrata sui progetti che riguardano beni culturali e pubblica istruzione. Nell’evento conclusivo, a Cagliari, il 30 novembre (Ex Vetreria di Pirri), con una visione d’insieme verranno esaminati i temi affrontati nel corso degli incontri precedenti.
Ad ogni incontro parteciperanno, oltre agli assessori e ai dirigenti regionali, sindaci amministratori locali, rappresentanti del mondo delle imprese, delle professioni e delle università, dirigenti scolastici, insegnanti, studenti e cittadini che potranno offrire indicazioni e suggerimenti sui progetti inseriti nell’Agenda.
Il format del confronto tra i relatori e la platea sono quelli del talk-show, moderato da Alex Giordano, considerato tra i massimi esperti di ‘social innovation’. Il pubblico potrà inviare messaggi/tweet che verranno proiettati su un monitor per essere letti e commentati. Sarà possibile intervenire utilizzando l’hashtag _agendadigitalesardegna_. L’evento sarà proposto in diretta streaming.
L’Agenda digitale rappresenta gli interventi per lo sviluppo delle nuove tecnologie e dell’innovazione nei diversi contesti (pubblica amministrazione, imprese, giustizia, scuola, sanità, politiche sociali, ambiente). Tra le iniziative intraprese, nell’ottica della semplificazione e modernizzazione della macchina amministrativa, ci sono quelle del ‘fascicolo sanitario elettronico’ e della ‘giustizia digitale’. Vengono previsti il potenziamento dei servizi on line e la diffusione della banda ultra larga per connessioni più rapide e veloci.
Le risorse disponibili per realizzare i progetti ammontano a 307 milioni di euro e sono, per la gran parte, di provenienza europea (tra fondi Por Fesr, Feasr e Fse in totale circa 200 milioni di euro nell’ambito del ciclo di programmazione 2014-2020). Altre somme sono state stanziate dal Governo nazionale (19 milioni) e dalla Giunta regionale, che ha messo a disposizione 85 milioni di euro.

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Palazzo della Regione 3 copia

La Giunta regionale ha nominato Angela Quaquero rappresentante della Regione all’interno del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari. La nomina si è resa necessaria e urgente all’indomani delle dimissioni rassegnate dal precedente componente designato dalla Regione, Alessio Loi, che ha ritenuto di doversi astenere dall’esame delle candidature a Sovraintendente della Fondazione per conflitto d’interesse con uno dei candidati. L’iter dell’esame delle candidature, avviato lo scorso 15 ottobre, era bloccato in quanto anche uno dei rappresentanti del Comune si è astenuto. La Giunta ha dunque deciso di designare subito il sostituto di Alessio Loi per consentire la ripresa del lavoro da parte del Consiglio di Indirizzo. L’Esecutivo ha poi deciso di emendare il disegno di legge 192/A, “Disciplina della partecipazione della Regione, degli enti regionali e degli enti locali a società di capitali e consortili”, attualmente al vaglio del Consiglio regionale, in tema di società partecipate. Sono stati approvati quattro articoli per applicare la normativa sulla prevenzione della corruzione e favorire la celerità e l’efficienza delle procedure di liquidazione delle partecipate. In particolare, si introduce il divieto di conferire incarichi per più di due mandati consecutivi negli organi di amministrazione e controllo.
Su proposta dell’assessore Virginia Mura, la Giunta ha assegnato contributi per un totale di 400mila euro a favore delle Organizzazioni dei Lavoratori, per favorire attività sui problemi dello sviluppo economico-sociale regionale, ai sensi della legge regionale 31 del 1978. Una parte di queste risorse, per complessivi 130mila euro, verrà assegnata in quota fissa, mentre i restanti 270mila euro saranno per metà (135 mila euro complessivi) assegnati a ciascuna sigla in ragione del numero di sedi attive sul territorio e per l’altra metà in considerazione del radicamento di ciascuna organizzazione nelle Rappresentanze Sindacali Unitarie delle aziende sarde. E’ stata approvata anche una direttiva che semplifica e in parte innova le modalità di erogazione dei contributi ai patronati per l’assistenza ai lavoratori per l’anno 2015 e successivi.
La Giunta, accogliendo la proposta dell’assessore Luigi Arru, ha autorizzato il prelievo di 14 milioni di euro per una serie di interventi. Tra questi, i contributi alle Università per l’istituzione di borse di studio per le scuole di specializzazione destinate a medici e non medici e i finanziamenti al Progetto di ricerca per la Prevenzione dell’Infortunistica stradale. Sono stati approvati anche gli interventi per la razionalizzazione e il contenimento della spesa farmaceutica.
Su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda, l’Esecutivo ha approvato, per la Strada Statale 128, lo schema di convenzione tra la Regione Sardegna, la Provincia di Cagliari e l’Anas per la gestione delle infrastrutture viarie nel tratto dell’itinerario compreso tra Senorbì e Suelli. Grazie alla convenzione, la Provincia cede la strada all’Anas che la prende in carico per riaprirla al più presto. Nominato anche il nuovo commissario di Area, scaduto l’incarico del precedente, nella persona di Simona Murroni.
La Giunta, su proposta dell’assessore Gianmario Demuro, ha approvato il disegno di legge per misure urgenti su alcuni aspetti del contratto dei dipendenti regionali. In particolare, si stanziano 160 mila euro per avviare una fase contrattuale per la definizione di disposizioni particolari sull’orario di lavoro della Protezione Civile.
Il presidente Pigliaru ha disposto con proprio decreto lo scioglimento del Consiglio comunale di Monserrato e la nomina del commissario straordinario. Su proposta dell’assessore degli Enti locali, la Giunta ha deciso di affidare l’incarico di guidare il Comune sino alle prossime elezioni amministrative a Michele Lavra, 64 anni, segretario comunale in pensione. Il 27 ottobre scorso la Giunta aveva nominato commissario ad acta il funzionario dell’Assessorato regionale degli Enti locali, Marco Pisano, che ha completato l’iter per l’approvazione del bilancio comunale.
L’Esecutivo, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha deciso di non sottoporre a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), condizionato al rispetto di una serie di prescrizioni, l’intervento nel territorio di San Teodoro denominato “Recupero delle terre e rocce da scavo provenienti dalla realizzazione di una galleria lungo la S.S. 131 DCN Lotto IV e Lotto V, Tratta San Simone – San Teodoro”. E’ stato inoltre prorogato per altri 6 mesi il commissariamento dell’Ente Foreste in attesa della legge di riforma, attualmente all’esame della competente commissione consiliare. Per l’incarico è stato confermato Giuseppe Pulina.

 

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Donatella Spano 5

La Giunta, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, e di concerto con l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, ha approvato oggi gli indirizzi per la predisposizione di un disegno di legge di riforma del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.

«Il Corpo forestale della Sardegna, Regione a Statuto speciale con competenza primaria in materia forestale, viene salvaguardato e valorizzato nelle sue specificità. Ma sarà un Corpo più specializzato per dare risposta immediata a emergenze e bisogni, al passo con l’innovazione tecnologica e con un personale maggiormente formato e continuamente aggiornato», ha dichiarato l’assessore Spano, spiegando che, dopo trent’anni dalla legge istitutiva del Corpo, la riforma si rende necessaria per adeguare e specializzare compiti e struttura organizzativa a esigenze di tutela ambientale cresciute rispetto al passato. «Crediamo in un salto di qualità nella protezione della salute e dei beni naturali – conclude l’esponente dell’Esecutivo – e l’attività istituzionale del Corpo dovrà inquadrarsi nelle più articolate politiche di tutela dell’ambiente e del territorio».

Secondo l’assessore Demuro «gli indirizzi approvati dall’esecutivo rappresentano un passaggio fondamentale per adeguare i compiti del Corpo Forestale ai nuovi scenari e al mutato quadro sociale ed economico della Sardegna. Non possiamo restare legati agli schemi del passato, occorre valorizzare l’esperienza e la professionalità dei forestali tenendo conto degli strumenti offerti dalle nuove tecnologie. Auspico che il nuovo modello organizzativo apra la strada a un necessario ricambio generazionale».
La Giunta intende modernizzare e attualizzare i compiti istituzionali del Corpo forestale, con particolare riferimento alle esigenze di innovazione, specializzazione e sviluppo delle funzioni tecniche, di prevenzione e repressione. L’attività viene inquadrata nelle politiche di tutela di ambiente e territorio e si procede alla ridefinizione e ottimizzazione delle funzioni del Corpo con particolare riferimento alle funzioni di protezione civile, prevenzione del rischio idrogeologico e del rischio incendi, vigilanza ambientale, terrestre e marino-costiera. Valorizzate e potenziate le conoscenze specialistiche, la formazione continua e l’alta specializzazione del personale, anche attraverso la Scuola forestale regionale, il cui funzionamento e compiti saranno definiti presto dalla Giunta. Grande attenzione alla diffusione dell’adeguamento tecnologico e dell’innovazione delle strutture. Gli indirizzi contemplano una specializzazione territoriale e per funzioni, per rispondere a casi di emergenza e a specifici bisogni di tutela sul territorio.
Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale è una direzione generale dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente con una struttura diffusa sull’Isola che opera attraverso 3 servizi centrali, 7 servizi territoriali, 82 stazioni forestali e 10 basi navali. Con l’approvazione della delibera odierna viene costituito un gruppo di lavoro, incaricato di studiare e di predisporre il disegno di legge di riforma, composto dai direttori generali del Corpo Forestale, dell’Organizzazione e del Personale, della Protezione civile e della Difesa dell’Ambiente.

 

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Gianmario Demuro 2

Il fenomeno del precariato nell’amministrazione regionale è stato esaminato nella II commissione, con l’audizione dell’assessore regionale del Personale, Gianmario Demuro.

I numeri sono i seguenti: i dipendenti con posizioni precarie all’interno dell’amministrazione regionale sono 137, tra questi, 86 hanno i requisiti per la stabilizzazione, 36 non risultano in possesso di tali requisiti e 15 hanno raggiunto i 30 mesi di servizio alla data del 18 agosto 2009.

Negli enti e nelle agenzie regionali i cosiddetti precari sono in totale 317, così suddivisi: 301 in servizio all’Agenzia regionale del lavoro (Csl e Cesil), 3 all’Ersu di Sassari, 3 all’Ersu di Cagliari e 10 all’Agris.

Il personale precario all’Ente foreste raggiunge la cifra di 1.955 unità (1.672 con contratto semestrale e i restanti con contratto trimestrale). A questo proposito l’assessore Demuro ha ricordato che lo scorso 18 ottobre  la giunta ha approvato le procedure di stabilizzazione per 312 lavoratori.

Per quanto attiene i comparti, il record è del “comparto sanità” con 563 unità a tempo determinato, mentre il “comparto Enti locali”, in riferimento ai Comuni, conta 239 precari (48 Cococo e 191 a tempo determinato) a cui si aggiungono i 57 precari delle Province (15 Cococo e 42 a tempo) per un totale di 296 unità.

L’assessore ha confermato l’impegno a completare la ricognizione sul fenomeno entro la prossima settimana, così da definire il quadro certo della situazione.

Il presidente della commissione ha quindi comunicato i dati forniti dall’assessorato del Lavoro sui lavoratori socialmente utili risultanti in organico nelle diverse società in house degli Enti locali e che saranno ricompresi, dunque, nella stesura finale della ricognizione curata dall’assessorato del Personale. Si tratta di 290 unità in servizio presso le cosiddette municipalizzate la cui crisi è stata portata all’attenzione della stessa commissione anche nell’ultimo ciclo di audizioni che ha interessato nel particolare i casi della “Romangia servizi” e della “Algheroinhouse”.

Gavino Manca ha sottolineato con soddisfazione l’imminente conclusione del primo monitoraggio sul fenomeno del precariato nell’amministrazione regionale ed ha concordato con l’assessore Demuro sulla necessità di procedere con successivi approfondimenti sulla questione, non secondaria, della natura giuridica dei rapporti di lavoro ed in particolare sulle modalità di assunzione. «Fermo restando il principio – hanno dichiarato Manca e Demuro – che per l’accesso alla pubblica amministrazione la strada maestra resta quella dei pubblici concorsi».

Il presidente Manca ha inoltre ricordato la necessità di predisporre interventi straordinari per affrontare le diverse emergenze fino al termine dell’anno in corso, così come previsto dalla risoluzione congiunta n.14 del 14 ottobre 2015.

Il presidente e l’assessore Demuro hanno concluso rimarcando l’impegno per «mettere in campo ogni azione possibile per avviare un piano di stabilizzazione» ed in riferimento alla cosiddetta “capacità assunzionale” (la legge di stabilità in discussione nel Parlamento prevede il tetto del 25%) hanno auspicato un confronto con il governo finalizzato all’ottenimento di eventuali deroghe in favore della Regione sarda.

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Si è svolta stamane a Pula una cerimonia per ricordare il maggiore della Brigata Sassari Giuseppe La Rosa morto in Afghanistan. L’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Gianmario Demuro, è intervenuto, a Pula, alla cerimonia per ricordare il maggiore della “Brigata Sassari” Giuseppe La Rosa, morto in Afghanistan, l’8 giugno del 2013, in seguito a un attentato ai danni di un convoglio militare italiano sulla strada per Farah.

Giuseppe La Rosa era nato in Sicilia, a Barcellona Pozzo di Gotto, ma aveva un rapporto molto stretto con la Sardegna e con Pula in particolare.
Per iniziativa dell’Amministrazione comunale, nel cortile della casa Frau, è stata scoperta una lapide commemorativa.
Erano presenti il sottosegretario della Difesa Domenico Rossi, i sindaci di Pula e Teulada Carla Medau e Daniele Serra.
L’assessore degli Affari generali si è soffermato sui valori di cui il giovane Giuseppe La Rosa, morto all’età di 31 anni, è stato interprete. Gli stessi valori che hanno sempre contraddistinto la storia gloriosa della Brigata Sassari.