24 November, 2024
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Terza giornata densa di musica per l’edizione numero trentadue di Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu, in programma fino a venerdì 16 tra il paese natale del trombettista, Berchidda, e gli altri centri e località del nord Sardegna che partecipano quest’anno alla kermesse.

Domani – venerdì 9 – si comincia alle 11.00, nel parco eolico di Sa Turrina Manna, nei pressi di Tula, con il primo dei due piano solo di Ramberto Ciammarughi in programma al festival (il secondo sarà domenica 11 mattina a Bortigiadas). Attivo dai primi anni Ottanta, il musicista di Assisi firma una produzione originale, “Invenzioni – pensieri – canzoni”, un concerto basato su brani originali e pezzi noti riletti con libertà espressiva e libere improvvisazioni; «Tutto contenuto in un’unica ‘arcata drammaturgica – dichiara Ramberto Ciammarughi – un unico respiro, come in uno spettacolo teatrale».

La rotta del festival fa scalo alle 18.00, in Anglona, a Erula, nella Chiesa del Cuore Immacolato di Maria, dove il pubblico ritrova Claudio Fasoli, già in azione il giorno prima in trio (con Michele Calgaro e Gianni Bertoncini), stavolta alla guida del Samadhi Quartet, con Michelangelo Decorato al pianoforte, Andrea Lamacchia alla chitarra e Marco Zanoli alla batteria. Una formazione che promette emozioni sul piano dell’intensità espressiva e dell’imprevedibilità degli sviluppi tematici e improvvisativi, con un repertorio basato su recenti composizioni del leader sassofonista, suonate con freschezza e spirito di ricerca.

Si respira aria di mare, in serata (ore 21.30), alla Torre costiera di Porto Rotondo: Sade Mangiaracina, anche lei reduce dal duo con Franca Masu della sera prima, si propone in questa occasione in trio con Marco Bardoscia al contrabbasso e Gianluca Brugnano alla batteria. La pianista siciliana (di Castelvetrano, classe 1986) presenta il suo disco “Le mie donne“, pubblicato un anno fa dall’etichetta Tǔk Music di Paolo Fresu: otto ritratti in musica di grandi figure femminili, otto brani originali composti e arrangiati da lei stessa, che mettono in evidenza l’anima mediterranea di Sade Mangiaracina inserita nel contesto della musica improvvisata.