22 November, 2024
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Martedì 27 luglio a Piscinas, si sono svolti due importanti eventi: l’intitolazione di una piazza parcheggio dedicata all’ex assessore regionale del Turismo e dei Lavori pubblici Roberto Carlo Frongia, scomparso due anni fa, all’età di 60 anni, e l’inaugurazione di un murale realizzato dall’artista, di Carbonia, Rita Deidda, nota come DeRita.

Nella prima parte della serata, alla presenza di diversi amministratori locali del Sulcis Iglesiente (il sindaco e il vice sindaco di Piscinas, Mariano Cogotti e Gianluca Trastus; i sindaci di Santadi Massimo Impera e Masainas Gian Luca Pittoni; il vicesindaco di Carbonia Michele Stivaletta; il vicesindaco di Giba Alberto Pittoni) e del Cagliaritano (la sindaca di Sestu Paola Secci), del fondatore dei Riformatori sardi Massimo Fantola (partito nel quale ha militato Roberto Carlo Frongia), del consigliere regionale Michele Cossa, del Commissario Straordinario dell’Agenzia Argea Sardegna Patrizia Mattioni, dopo la presentazione del sindaco Mariano Cogotti, alcuni interventi hanno ricordato la figura di avvocato, amministratore comunale e regionale, del compianto Roberto Carlo Frongia. Alcuni, dopo il ricordo, hanno raccontato degli aneddoti, creando così una sorta di sorriso e commozione allo stesso tempo. Commossa e grata per il gesto anche la sorella di Roberto Carlo Frongia, Sabrina, che dopo il taglio del nastro, ha scoperto la targa della piazza, benedetta dal parroco, don Gianni Cannas.

Poco dopo, nella stessa piazza, dopo il taglio eseguito dallo stesso sindaco, con le forbici della scomparsa nonna Maria, l’artista DeRita, visibilmente commossa ha scoperto il murale realizzato su invito del comune di Piscinas. L’opera, come ha spiegato DeRita, vuole essere un omaggio del Comune al paese, ai suoi abitanti…nelle sue tradizioni, simboli, colori e sapori. Unico spunto lo stemma del paese, per il resto l’artista ha avuto carta bianca. Il bozzetto presentato agli amministratori, è stato subito approvato. Il murale riporta lo stemma del Comune al centro, ai due lati, quasi in trasparenza la chiesa e al lato opposto, in bella e particolare prospettiva, Villa Salazar o Villa Bice, edificata alla fine dell’Ottocento dall’architetto Giorgio Asproni, figlio dell’omonimo deputato sardo vissuto nell’Ottocento. Al centro, quattro personaggi simbolo movimentano la scena, rappresentando l’insieme delle tradizioni, usi e costumi, l’anima di una comunità. Alla donna con “Sa mantiglia”, ha sottolineato DeRita, ho voluto affidare la bellezza del cardo mariano o carciofo selvatico, dal bellissimo fiore di colore viola. Per ampliare la superficie del murale, l’artista ha inserito una decorazione a elle, con all’interno una spugnatura di bianco e celeste tenue. L’ispirazione per la realizzazione della cornice è arrivata dalla recinzione moderna della nuova piazzetta che deRita ha colorato utilizzando un color rame intenso. In alcuni spazi della cornice spiccano, oltre al cardo mariano, due mazzi di spighe con papaveri e la firma in bella vista sul lato sinistro. Per arrivare a questo risultato, DeRita ha messo in evidenza le non poche difficoltà incontrate per realizzare l’opera. Un mese di lavoro faticoso, su un ponteggio, il classico che utilizzano i muratori, non idoneo perché attraversato da tubi di ferro che dividevano la parete, e impediva di tracciare liberamente le linee iniziali, su un calpestabile di 45 centimetri e senza la possibilità di verificare la prospettiva a distanza. Il clima torrido, dalle temperature proibitive, infine, ha rallentato ancor di più il lavoro, a causa del sole che “picchiava” duramente per almeno 6/7 ore.

Tutti i presenti si sono complimentati per il grande lavoro. Ancora una volta l’artista DeRita, nonostante le difficoltà incontrate, ha realizzato una bellissima opera che arriva dopo un lungo percorso artistico segnato da premi, riconoscimenti e stima per la sua arte poliedrica. Un’artista a tutto tondo, capace di stupire e comunicare con facilità l’essenza delle sue opere, caratterizzate sempre, oltre che dalla bellezza estetica, dalla capacità di far scaturire un’armonia interna, un senso di appagamento in chi dedica più di uno sguardo, lasciandosi trasportare dall’immaginazione.

Al termine dell’inaugurazione, si è tenuto un rinfresco offerto dall’Amministrazione comunale che ha dato spazio alla socializzazione e allo scambio di opinioni dei presenti, intervenuti numerosi. Da martedì 27 luglio, gli abitanti di Piscinas e chiunque passerà da lì, avrà il piacere di godere di un angolo che mette in mostra le nostre tradizioni sarde.

Nadia Pische

 

Sabato 24 luglio scorso il vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, ha proceduto alle seguenti nomine nel presbiterio diocesano:
Don Gianni Cannas, parroco della Vergine della Neve in Piscinas; don Cannas, 74 anni, aveva rinunciato alla parrocchia di San Carlo Borromeo, in Carloforte, proprio un anno fa.
Don Giulio Demontis, parroco di San Nicolò, di B.V. di Fatima e di Santa Maria di Montefracca in Santadi e di San Giovanni Bosco in Terresoli; don Demontis, 52 anni, da sei anni era il parroco della parrocchia della Vergine d’Itria di Portoscuso e, dopo la rinuncia di don Salvatore Atzori anche di San Giovanni Battista sempre in Portoscuso. In Santadi succede al compianto don Giampiero Marongiu, scomparso improvvisamente nello scorso mese di gennaio.
Don Antonio Mura, 60 anni nel prossimo mese di ottobre, parroco della Vergine d’Itria e di San Giovanni Battista in Portoscuso; don Mura ha appena concluso l’incarico affidatogli nel 2015 dai vescovi sardi quale rettore del seminario maggiore di Cagliari.
Don Marco Olianas, 38 anni e sacerdote dal 2018, sarà il nuovo cancelliere vescovile, nel ruolo subentrerà a don Carlo Cani, ma anche parroco di Santa Barbara in Nebida;
Don Francesco Lai, già indicato come nuovo cancelliere vescovile, incarico a cui ha rinunciato un mese fa, lascia la parrocchia di Nebida, in cui era arrivato nel 2008, e sarà parroco di San Maurizio in Calasetta; don Lai subentra a don Giovanni Cauli che ha guidato la parrocchia per ben 59 anni, essendovi giunto nel lontano 1962.
Il vescovo di Iglesias ha ricordato inoltre a tutte le Parrocchie di attenersi alle disposizioni CEI riguardo alla sospensione di tutte le manifestazioni esterne in occasione delle feste patronali e liturgiche, in particolare delle processioni, fino a che non ci siano nuove disposizioni a riguardo.
Guido Cadoni

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Il vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, al termine della solenne celebrazione per la riapertura della basilica di Sant’Antioco Martire con la dedicazione della chiesa e dell’altare, in Sant’Antioco, ha annunciato alla diocesi alcune nomine e trasferimenti di parroci: per la rinuncia di don Gianni Cannas, 73 anni, originario di Sant’Antioco, don Andrea Zucca, 41 anni, attualmente parroco di San Ponziano in Carbonia, è stato nominato parroco della parrocchia San Carlo Borromeo in Carloforte. Don Zucca lascia San Ponziano dopo appena un anno e otto mesi dalla nomina; giunse a Carbonia, dopo un breve periodo in cui fu amministratore parrocchiale della medesima parrocchia, in seguito alla dipartita del compianto don Amilcare Gambella. Don Zucca proveniva da Villarios, in cui fu amministratore parrocchiale per pochi mesi.

La parrocchia principale di Carbonia non resterà scoperta, Don Cristian Lilliu, 45 anni, attuale parroco della parrocchia Vergine Assunta in Domusnovas, sarà parroco della parrocchia di San Ponziano. Don Lilliu, ordinato sacerdote il 25 giugno 2005, è vice assistente regionale dell’Oftal, Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes.

A Domusnovas giunge don Vittorio Scibilia, parroco di Sant’Antonio di Padova in Fluminimaggiore dal 2014. E’ il direttore dell’ufficio liturgico diocesano.

Don Gianfranco Nonnis, vicario di San Ponziano e Cristo Re in Carbonia dal 2018, è nominato parroco della parrocchia di Sant’Antonio di Padova in Fluminimaggiore.

Mons. Giovanni Paolo Zedda ha anticipato che non saranno le uniche nomine, ma altre potrebbero seguire nelle prossime settimane: «Stiamo riflettendo sull’esigenza di rinnovare le strutture parrocchiali con nuove modalità di amministrazione pastorale delle parrocchie per il cambiamento d’epoca che stiamo vivendo nel mondo e la conseguente necessità per la Chiesa di una vera conversione pastorale in senso missionario».

Non può mancare una riflessione sul numero sempre più esiguo dei sacerdoti, peraltro sempre più avanti in età e con un numero risicato di seminaristi. Il seminario minore di Iglesias è chiuso da tempo e al maggiore, a Cagliari, sono appena in sei: due al I anno: due al V anno e due nella Comunità propedeutica. Una nota felice: sabato 5 settembre, alle ore 10.30, nella Cattedrale Santa Chiara, mons. Giovanni Paolo Zedda ordinerà sacerdote il diacono Francesco Mannu della Comunità parrocchiale, della Vergine Assunta in Domusnovas.

Guido Cadoni

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Riccardo Pietro Cardia è il nuovo presidente della sezione ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Carbonia. Lo ha eletto lo scorso 11 marzo l’Assemblea generale degli iscritti, riunitasi per rinnovare le proprie cariche sociali, come previsto da statuto e regolamento.

L’elezione degli organi direttivi si è svolta «dopo un dibattito partecipato ed appassionato sulle ragioni che hanno portato alla nascita dell’antifascismo, sull’importanza e attualità di essere antifascisti oggi, nello spirito del 25 aprile e della Costituzione, e sulla necessità di una militanza convinta ed attiva, con il coinvolgimento delle nuove generazioni che, fortunatamente, non hanno vissuto in prima persona la immane tragedia del fascismo, della guerra e dei campi di sterminio».

L’Assemblea generale ha approvato, all’unanimità, l’elenco dei candidati proposti dalla commissione elettorale, appositamente nominata. Sempre all’unanimità sono stati così eletti i componenti del nuovo Comitato direttivo della sezione ANPI di Carbonia: Franca Lilliu, Riccardo Pietro Cardia, Alessandra Pusceddu, Gianni Cannas, Monica Porcedda, Andrea Murgia e Angelo Loi. Sono stati nominati componenti del Collegio dei revisori dei conti: Maria Grazia Mannai e Antonio Orrù, mentre Liliana Loi è stata nominata in qualità di componente supplente. 

Il Comitato direttivo, riunitosi a chiusura dell’Assemblea, infine, ha eletto presidente  della sezione Riccardo Pietro Cardia.

Riccardo Pietro Cardia.

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Straordinario successo, sabato sera, al Cineteatro Mutua di Carloforte, dello spettacolo “Un Mare di Musica”, antologia di ricordi ed emozioni musicali, organizzato dall’associazione turistica Pro Loco di Carloforte, scritto da Claudio Mereu, messo in scena sotto la regia di Duccio Ferrando e presentato da Mariangela Aste e Duccio Ferrando.

Il pubblico ha risposto come meglio non avrebbe potuto all’iniziativa culturale, riempiendo lo storico Cineteatro Mutua, in ogni ordine di posti (360 i posti a sedere).

«Non è un caso che Carloforte – ha detto Duccio Ferrando – possa vantare numerosissimi interpreti, esecutori e compositori di musica, perché nel loro animo c’è sempre stata questa esigenza di manifestare le più intime e personali sensazioni attraverso la musica e il canto. Questa “antologia di ricordi e di emozioni” costituisce un enorme patrimonio che le generazioni attuali difficilmente conoscono appieno e che, invece, merita di essere tramandato, perché si possa continuare a godere dell’eterno fascino dei un’isola baciata dalle note.»

Le esecuzioni musicali che hanno ripercorso oltre un secolo di tradizione e cultura tabarchine, con la riproposizione di vecchie registrazioni e immagini dei più grandi protagonisti della scena musicale dell’isola, approdati spesso ai massimi palcoscenici nazionali e internazionali, sono state curate da Gianfranco Rivano alla tastiera e alla fisarmonica, Paolo Napoli alla chitarra, Marina Figus e Maria Dessì al flauto traverso, Alessandro Petrollese al clarinetto e Tina Dessì al sax. Sul palco si sono alternate le straordinarie voci di Francesco Leone, Marina Figus, Maria Dessì, Caterina Rivano e Maddalena Chiappe e la recitazione di Cristiana Garau e Carlo Quaquero.

Lo spettacolo, diviso in due parti, per la durata complessiva di circa tre ore, è stato aperto da una breve esibizione del gruppo folk di Carloforte; sul palco si sono alternati cantanti e musicisti che in diversi momenti hanno letteralmente entusiasmato il pubblico del Cineteatro Mutua.

I disegni sono stati curati da Mario Curcio, tecnico Luci Isidoro Rombi, tecnico audio Renato Palomba, tecnico video Carlo Cambiaggio, scenografia e grafica di Silvio Vitiello. Il coordinamento tecnico è stato curato da Gianni Repetto, presidente della Pro Loco di Carloforte.

Ha partecipato alla serata, tra gli altri, don Gianni Cannas, da alcune settimane nuovo parroco della chiesa di San Carlo Borromeo, al posto di Francesco Pau, nuovo parroco della Cattedrale di Iglesias. Al suo ritorno nell’Isola, dove 35 anni fa ebbe un’esperienza da viceparroco con don Daniele Agus, è stato accolto dalla comunità con lo stesso entusiasmo con il quale ha accolto la scelta del vescovo, mons. Giovanni Paolo Zedda, che – come ha detto sul palco – lo ha «riportato a casa».

I risultati del progetto “Un Mare di Musica” sono andati al di là delle stesse aspettative degli organizzatori, al punto che, come ha annunciato Gianni Repetto, lo stesso verrà replicato in altri teatri della Sardegna (ad iniziare da Cagliari, dove è presenta una vasta comunità tabarchina) e in Liguria, regione che ha antichi legami con Carloforte, con la quale negli ultimi anni sono state coltivate numerose iniziative di gemellaggio.

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Don Luigi Sulas, nato 49 anni a Carbonia, parroco della chiesa di San Narciso, a Serbariu, è il nuovo cappellano dell’Ospedale Sirai di Carbonia. Subentra a don Giulio Demontis, 46 anni, nominato alcune settimane fa nuovo parroco della chiesa della Vergine d’Itria, a Portoscuso, al posto di don Antonio Carta, 55 anni, nominato parroco della chiesa della Beata Vergine Addolorata, a Carbonia, in sostituzione a sua volta di don Gianni Cannas, 68 anni, nominato parroco della chiesa di San Carlo Borromeo, a Carloforte. Quest’ultimo, nell’Isola di San Pietro, ha preso il posto lasciato vacante da don Francesco Pau, 45 anni, nuovo parroco della Cattedrale di Santa Chiara, a Iglesias, al posto di don Antonio Mura, da un paio di mesi rettore del seminario regionale. Oltre alla nomina a cappellano dell’Ospedale Sirai, don Luigi Sulas ha ricevuto anche quella di parroco della chiesa San Camillo di Sirai che dividerà con quella della parrocchia San Narciso di Serbariu.

Il panorama delle nuove nomine nelle parrocchie della diocesi di Iglesias, si va via via completando. Don Giampaolo Cincotti, nato 46 anni fa a Carbonia, parroco della chiesa di Gesù Divino Operaio, a Carbonia, ha ricevuto anche la nomina ad amministratore parrocchiale della chiesa della Vergine delle Grazie di Barbusi, lasciata da don Giulio Demontis unitamente a quelle di parroco della chiesa di San Camillo e di cappellano dell’Ospedale Sirai.

Ad oggi resta da coprire solo un posto vacante, quello di parroco della chiesa di San Giovanni Battista, a Masainas, lasciato da don Bachisio Carta, 60 anni, nominato recentemente parroco della chiesa della Vergine delle Grazie di Palmas.

Ricordiamo le altre nomine recenti: Ignazio Porcu, 62 anni, è il nuovo parroco delle due chiese di Teulada, quella della Beata Vergine del Carmelo (lasciata da don Melchiorino Dore per aver raggiunto i limiti di età, 83 anni) e quella della chiesa di San Giovanni Battista.

Alla chiesa della Vergine della Neve, a Villamassargia, lasciata da don Ignazio Porcu, è stato nominato don Antonio Manunza, 48 anni, che ha lasciato a sua volta, le parrocchie di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine di Villarios e Vergine delle Grazie di Palmas. A Villarios è arrivato don Gabriele Culurgioni, amministratore parrocchiale.

Don Antonio Rubiu, 66 anni, già parroco della chiesa di San Giuseppe Artigiano, a Iglesias, è stato nominato anche nella chiesa della parrocchia di San Benedetto Abate, sempre a Iglesias; don Franco Pometti, 74 anni, già parroco della chiesa di San Paolo Apostolo, a Iglesias, guida ora anche la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, sempre a Iglesias e, in entrambe le parrocchie, ha come vice parroco don Maurizio Mirai.

Don Giuseppe Tilocca, 48 anni, infine, è stato nominato Vicario Episcopale per la Pastorale.

Don Luigi Sulas.

Don Luigi Sulas.

Don Giampaolo Cincotti.

Don Giampaolo Cincotti.

Don Luigi Sulas.

Don Luigi Sulas.

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Giulio Demontis 66 copia

Don Giulio Demontis, 46 anni, originario di Giba, ordinato sacerdote il 26 aprile 2003, è il nuovo parroco della chiesa della Vergine d’Itria di Portoscuso. E’ stato chiamato a ricoprire il vuoto lasciato da don Antonio Carta, 55 anni, nominato parroco della chiesa della Beata Vergine Addolorata, a Carbonia. Giulio Demontis lascia la chiesa della Vergine delle Grazie di Barbusi e la Cappella dell’ospedale Sirai di Carbonia.

La nomina di Giulio Demontis a parroco della chiesa della Vergine d’Itria di Portoscuso arriva dopo una serie di nomine iniziata con quella di don Antonio Mura, 53 anni, parroco della Cattedrale di Iglesias, a rettore del seminario regionale, decisa due mesi fa dalla Conferenza Episcopale Sarda, sostituito da don Francesco Pau, 45 anni, parroco della chiesa di San Carlo Borromeo, a Carloforte. Nell’Isola, al posto di Francesco Pau, è arrivato don Gianni Cannas, 68 anni, parroco della chiesa della Beata Vergine Addolorata, a Carbonia, dove è stato nominato don Antonio Carta, 55 anni, parroco della chiesa della Vergine d’Itria, a Portoscuso, ora sostituito da don Giulio Demontis.

Ignazio Porcu, 62 anni, parroco della Vergine della Neve, a Villamassargia, è stato nominato a Teulada, al posto di don Melchiorino Dore che, a 83 anni, è andato in pensione, ed ha assunto sia la guida della chiesa della Beata Vergine del Carmelo (lasciata da don Dore) sia quella della chiesa di San Giovanni Battista.

Alla guida della parrocchia della Vergine della Neve, a Villamassargia, è stato nominato don Antonio Manunza, 48 anni, che ha lasciato le parrocchie di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine di Villarios e Vergine delle Grazie di Palmas. A Villarios è arrivato don Gabriele Culurgioni, amministratore parrocchiale; a Palmas il nuovo parroco è don Bachisio Carta, 60 anni, che ha lasciato la parrocchia di San Giovanni Battista di Masainas, dove non è stato ancora nominato il successore.

Don Antonio Rubiu, 66 anni, già parroco della chiesa di San Giuseppe Artigiano, a Iglesias, è stato nominato anche nella chiesa della parrocchia di San Benedetto Abate, sempre a Iglesias; don Franco Pometti, 74 anni, già parroco della chiesa di San Paolo Apostolo, a Iglesias, guida ora anche la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, sempre a Iglesias e, in entrambe le parrocchie, ha come vice parroco don Maurizio Mirai.

Don Giuseppe Tilocca, 48 anni, infine, è stato nominato Vicario Episcopale per la Pastorale.

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Cattedrale Iglesias 29 copia

E’ tempo di nomine di nuovi parroci nelle chiese della diocesi di Iglesias. La nomina di don Antonio Mura, 53 anni, parroco della Cattedrale di Iglesias, a rettore del seminario regionale, decisa due mesi fa dalla Conferenza Episcopale Sarda, ha dato il via ad una serie di nomine da parte del vescovo, mons. Giovanni Paolo Zedda, non ancora conclusa, nelle parrocchie della diocesi, iniziata proprio con l’investitura di don Francesco Pau, 45 anni, parroco della chiesa di San Carlo Borromeo, a Carloforte, come suo successore.

Gianni Cannas, 68 anni, parroco della chiesa della Beata Vergine Addolorata, a Carbonia, è il nuovo parroco della chiesa di San Carlo Borromeo, a Carloforte, in sostituzione di Francesco Pau. Al suo posto, a Rosmarino, arriva don Antonio Carta, 55 anni, parroco della chiesa della Vergine d’Itria, a Portoscuso, il cui sostituto non è stato ancora nominato.

Ignazio Porcu, 62 anni, parroco della Vergine della Neve, a Villamassargia, va a Teulada, al posto di don Melchiorino Dore che, a 83 anni, va in pensione, ed assume sia la guida della chiesa della Beata Vergine del Carmelo (lasciata da don Dore) sia quella della chiesa di San Giovanni Battista.

Alla guida della parrocchia della Vergine della Neve, a Villamassargia, arriva don Antonio Manunza, 48 anni, che lascia le parrocchie di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine di Villarios e Vergine delle Grazie di Palmas. A Villarios arriva don Gabriele Culurgioni, amministratore parrocchiale; a Palmas arriva don Bachisio Carta, 60 anni, che lascia la parrocchia di San Giovanni Battista di Masainas, dove non è stato ancora nominato il successore.

Don Antonio Rubiu, 66 anni, già parroco della chiesa di San Giuseppe Artigiano, a Iglesias, guiderà anche la chiesa della parrocchia di San Benedetto Abate, sempre a Iglesias; don Franco Pometti, 74 anni, già parroco della chiesa di San Paolo Apostolo, a Iglesias, guiderà anche la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, sempre a Iglesias e, in entrambe le parrocchie, avrà come vice parroco don Maurizio Mirai.

Don Giuseppe Tilocca, 48 anni, infine, è stato nominato Vicario Episcopale per la Pastorale.

Festa grande questa sera all’oratorio di Rosmarino, per la visita di Gianfranco Matteoli e Gianluca Festa, due ex calciatori degli anni ’80 e ’90 che hanno saputo tener vivo l’interesse di tutta la società sportiva (atleti, tecnici e dirigenti) riunita per la straordinaria occasione. Dopo il saluto iniziale di don Gianni Cannas ed il benvenuto del presidente della polisportiva Rosmarino Orione, Antonello Mereu, la serata ha preso colore con le voci dei calciatori in erba che, visibilmente emozionati, hanno intervistato gli ex calciatori (Gianfranco Matteoli oggi è responsabile del settore giovanile del Cagliari; Gianluca Festa fa l’allenatore), i quali si sono distinti, come facevano in campo, per parole e consigli.

«Divertitevi, giocate per il gusto del gioco, non sempre si può vincere ma di sicuro si può giocare serenamente, senza eccessivi carichi di aspettative da parte dei genitori o degli allenatori.» Parole ricche di significato che hanno fatto breccia nel cuore di tutti.

Al termine della serata, un piccolo buffet ha chiuso l’evento che, per la grande riuscita, è auspicabile possa ripetersi nel breve e medio termine, per alimentare in piccini e giovani la speranza e l’entusiasmo di vivere un sogno.

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