21 November, 2024
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Si è conclusa con lo sbarco dalla Nuova Antonina, a Sant’Antioco, l’esperienza di un gruppo di giornalisti e bloggers del settore turistico. Il gruppo era stato invitato nell’ambito dell’iniziativa “Noi Camminiamo in Sardegna”, seconda edizione, ideata dalla Regione, con il patrocinio del ministero del Turismo, curata dall’editore specializzato Terre di Mezzo, e con la collaborazione di enti locali e delle cooperative e società che operano nei diversi territori, che si è svolta in ambito regionale dal 2 al 7 ottobre.

A Sant’Antioco, il programma dei tre giorni, iniziato mercoledì 4 all’ora di pranzo ed è proseguito fino a venerdì 6 alle 14,30, è stato pensato dalla guida CEAS Carlotta Puddu, che collabora con la società che gestisce il Muma Ostel, il museo del mare con l’Ostello, e ha visto coinvolti il Centro commerciale naturale, con il presidente Gianni Esu che ha supportato tutte le iniziative e con la fattiva collaborazione dell’Amministrazione comunale, presente per tutte le iniziative con l’assessore del Turismo Roberta Serrenti e con la funzionaria dell’Amministrazione regionale Roberta Ventura che ha seguito le giornate.

La Regione Sardegna vuole, con questa iniziativa, fare in modo che la stampa italiana funzioni da cassa di risonanza per favorire il turismo dei percorsi religiosi, la maggior parte dei percorsi, 15, che sono Il cammino di Santu Jacu, quello di Santa Barbara, Sant’Efisio, San Giorgio Vescovo, da Osini a Suelli, Percorso Francescano, il cammino di Sant’Antioco, Via dei Santuari da Sorgono a Orani-Sarule, quello delle 100 Torri, lungo la costa da Villasimius ad Arbatax, Dorgali, Galtellì, Orgosolo, Luogosanto, Borutta, il monastero di San Pietro di Sorres, Gesturi, Genoni e Laconi. Per Terre di Mezzo, a Sant’Antioco, ha seguito l’esperienza Fausto Trucillo, tra i giornalisti, Pietro Rusconi, un free lance che fa parte del GIST, l’associazione dei giornalisti italiani che si occupano di turismo, e scrive per la Gazzetta di Parma, per Il Tirreno, Golf e Turismo, e per le testate on line Travel News, Emotions, e Latitude. Per Radio Capodistria, emittente pubblica slovena che trasmette in italiano, Barbara Urizzi, Paolo Villa per il sito Acchiappamappa.com che gestisce con la moglie Elisa e che, insieme ai loro due bambini, testano e propongono vacanze per famiglie; Noemi Nieddu, torinese con antiche radici ad Alà dei Sardi, che studia ingegneria gestionale e cura il blog Noe.theexplorer.com, amante del viaggiare lento, e Silvia Scano, avvocato che posta su Instagram con il suo nome e cognome, esperienze dei suoi viaggi in Sardegna.

La proposta prevedeva, dopo l’accoglienza del primo giorno, un pranzo alla Sulcitana e poi la camminata per il paese, nel corso della quale i visitatori hanno potuto vedere la Basilica e le catacombe, poi il villaggio ipogeo, dopo un passaggio per il lungomare si sono ritrovati presso il salone del palazzo I Sufeti, per conoscere, grazie al presidente e ad altri rappresentanti della Pro Loco, la storia della devozione al Santo e i costumi tradizionali con i diversi tessuti utilizzati per gli abiti maschile e femminile, i gioielli e un piccolo assaggio di dolci locali, la cena si è tenuta al piccolo ristorante Casa di Pinuccia.

Il giorno 5 è cominciato con la visita alle saline di Sant’Antioco, gestite dall’Atisale, con ingresso dall’entrata principale nel comune di San Giovanni Suergiu, e visita guidata da Carlotta Puddu lungo le vasche fino al ritorno a Sant’Antioco, e pranzo al ristorante Il Passeggero, nel pomeriggio partenza per Maladroxia e cammino lungo il sentiero Serra de Is Tres Portus, zona SIC e passaggio per Coacuaddus e poi arrivo a Turri. Qui gli ospiti sono stati accolti dal segretario regionale di Italia Nostra Graziano Bullegas e dal guardiano Matteo Guglielmini, e altri collaboratori che avevano predisposto un rinfresco a base di frutta e altri cibi accompagnati dai vini della cantina Sardus Pater, il cui presidente Lello De Matteis ha raccontato la storia del Carignano del Sulcis in Sardegna, ha presentato alcune nuove produzioni e bottiglie dei prodotti più tradizionali. Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha incontrato il gruppo. Al termine della serata, cena presso la birreria pizzeria Rubiu. Venerdì mattina, infine, gli ospiti hanno potuto fare un breve giro dell’isola con la motopesca Nuova Antonina, grazie alla quale hanno potuto fare il bagno a Portu Sciusciau e pranzre a sud di Maladroxia, per arrivare al porto alle 14.30 e ripartire alla volta di Laconi, dove sabato mattina siè tenuto il convegno conclusivo, alla presenza di diverse autorità fra le quali l’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa.
Ai partecipanti abbiamo chiesto le loro impressioni sull’esperienza sulcitana.

«Credo che l’amministrazione comunale dovrebbe dotarsi di un addetto stampa specializzato nel turismoha sottolineato Pietro Rusconil’esperienza è stata molto bella, ho pensato al titolo per un articolo che dice “gli antiochensi devono finire all’inferno perché vivono in un paradiso”. Scherzi a parte, i luoghi sono molto belli, chiaro che sarebbe importante definire degli itinerari, ho visto un solo tracciato, specificando i tempi di percorrenza e indicando eventuali punti di sosta e/o ristoro. Sarebbe necessario per gli amministratori e per gli operatori economici del settore, scegliere su quale target puntare. Ho trovato cibi ottimi, e cucina veramente buona, luoghi fantastici, e ho sempre avuto l’impressione che questo sia un paese da tantissime risorse, naturalistiche, ambientali ed archeologiche che meriti delle visite approfondite. Magari si potrebbe organizzare per alcuni eventi delle giornate per i giornalisti del settore, il turismo giovanile va bene con i bloggers, ma il turismo lento è in genere preferito dagli anziani che ancora vogliono leggere sui giornali. Vorrei tornare in periodi più verdi, penso alla primavera per vedere anche altri colori.»

«Bellissima esperienzaha detto Barbara Urizziè stato molto importante conoscere la storia e le storie delle persone che vivono nei luoghi, ero già stata qui ma praticamente di passaggio, in questi giorni invece ho potuto conoscere meglio la realtà locale, la professoressa che ci ha raccontato la storia della comunità, gli abitanti delle grotte, il culto del santo, e alla fine sono importanti le persone che abitano nei luoghi e il turismo lento si fonda su questa possibilità di conoscere non solo i paesaggi ma anche gli abitanti, le loro esperienze, forse non abbiamo camminato molto ma abbiamo conosciuto tanto. Magari chi abita qui non si rende conto che questi sono posti davvero molto belli.»

«Non conoscevo questo paeseha dichiarato Paolo Villa il bello del turismo lento è che puoi vedere come tutti ci mettano la faccia, le persone sono importanti e chi visita i luoghi vuole conoscere e sentire le persone che abitano nei paesi visitati, certo c’è molto da fare, occorre porre attenzione ai luoghi e ai sentieri che devono essere ben tracciati e identificabili, uno deve sapere dove sta andando, in quanto tempo e se troverà punti di accoglienza o di ristoro, soprattutto per famiglie che girano con bimbi certe informazioni sono importanti.»

«Bilancio ottimo di questa esperienzaha aggiunto Fausto Trucillo – ci ha consentito di conoscere in modo abbastanza approfondito il territorio, il Muma è il posto che funge da punto di riferimento per esplorare le differenti realtà, dalla Torre ai mestieri, e che ha costruito nel tempo una rete di luoghi e persone che raccontano al meglio la comunità e i lavori, sarebbe necessario ora predisporre diversi itinerari e renderli fruibili da tutti, il tempo in genere è clemente e consente davvero una fruizione in gran parte dell’anno. E certamente sarebbe importante predisporre una rete di tutti questi luoghi in Sardegna.»

«Io racconto il turismo esperienzialeha detto Noemi Niedduviaggi con lo zaino in spalla, e da questo punto di vista è stata una bellissima esperienza. Ho incontrato le persone e sentito le storie della comunità, ho visto il territorio da diversi punti di vista, sono davvero soddisfatta” e ultima degli operatori specializzati.»

«Ho l’impressionesottolinea Silvia Scanoche questa isola nell’isola abbia una ricchezza che secondo me è poco valorizzata, qui si può conoscere una Sardegna più autentica, meno contaminata dal turismo di massa e secondo me questo è importante. Qui chi è interessato a vedere e conoscere anche gli abitanti e non solo i portieri d’albergo e le spiagge può trovare molto. Mi sono trovata molto bene anche nel gruppo.»

Ovviamente non poteva mancare il parere del funzionario regionale che ha seguito l’iniziativa.

«I camminiha detto Roberta Venturasono una realtà ormai abbastanza delineata e che va crescendo, il turismo religioso è una parte davvero importante e consente un allargamento della stagione e soprattutto, con il coinvolgimento delle piccole comunità, portare i benefici di un turismo più lento, anche nei piccoli comuni dell’isola. Il turista che cammina vede e vuol vedere bene i luoghi, il patrimonio paesaggistico e naturalistico e naturalmente anche quello archeologico e monumentale, credo possa essere occasione di lavoro anche per diverse persone. Qui c’è un gran culto del Santo e molti vengono anche da altre località questi circuiti sono diversi dal turismo estivo che conosciamo e dobbiamo forse imparare ad offrire anche a loro un prodotto di qualità. Dovremo predisporre dei prodotti da presentare ai Tour Operator specializzati del settore e poi dobbiamo essere bravi a vendere, nessuno ci regalerà nulla. Questi turisti non viaggiano sui voli charter, e hanno tempi ed esigenze diverse, i prodotti ela rete di accoglienza devono essere pensati in funzione di esigenze diverse da quelle del turismo vacanziero e ci possono consentire di valorizzare meglio le nostre risorse.»

«Stiamo lavorando sul turismo da molti anni ormai ha sottolineato l’assessore del Turismo del comune antiochense, Roberta Serrentidal 2017 raccogliamo dati e cerchiamo di capire che tipo di visitatore abbiamo di fronte, quali possano essere le sue esigenze, abbiamo avuto l’interruzione legata al Covid, ma non abbiamo fermato la rilevazione delle informazioni, se vogliamo qualificare la nostra offerta non possiamo prescindere da questo. Ci sono ancora alcuni problemi, tipo l’accesso alla città dal ponte, vi sono punti che non sono agevoli nemmeno per le persone che camminano senza sostegni di qualsiasi tipo, dobbiamo lavorare per migliorare la nostra offerta e certamente dobbiamo tracciare e rendere identificabili altri itinerari, il nostro territorio offre diverse possibilità, dobbiamo lavorare per valorizzarle tutte.»

Ha concluso i commenti sui tre giorni, la progettista degli itinerari. «Ovviamente sono molto soddisfatta ha detto Carlotta Puddu questo è un posto che amo , che mi ha accolto e ci tengo a valorizzarlo al massimo, in questo senso ho pensato agli itinerari proposti per consentire ai visitatori la conoscenza dei luoghi, della storia, delle persone. Dobbiamo migliorare nell’attenzione alle persone con disabilità, dobbiamo rendere possibile davvero a tutti accedere alla maggior parte dei luoghi, compatibilmente con le difficoltà proprie di alcuni monumenti, penso a certi nuraghi ma anche alla stessa Turri, la cui scala non è percorribile da tutti, ma se miglioreremo da questo punto di vista potremo proporre la nostra realtà ad un numero maggiore di persone e ce ne avvantaggeremmo tutti.»

Carlo Floris

 

Aree food&wine, animazione per bambini, musica dal vivo e concorso-shopping a premi. Sant’Antioco si prepara a vivere un lungo fine settimana ricco di appuntamenti di intrattenimento dedicati a grandi e piccini, da sabato 30 ottobre a lunedì 1 novembre. Una serie di eventi tutti incentrati sulla festa di Halloween e sulla riscoperta della tradizione sarda legata alla commemorazione dei defunti, “su beni po’ s’anima”.

La tre giorni è organizzata dal comune di Sant’Antioco con la collaborazione fattiva del Centro Commerciale Naturale Welcome to Sant’Antioco e della sua fitta rete di attività.

«Compra, gioca e vinci. Questo è lo slogan che abbiamo scelto per il concorso a premispiega Gianni Esu, presidente del CCNchi acquista nelle attività commerciali indicate nei tre giorni potrà chiedere il gadget “porta scontrini” in regalo. Si accumuleranno così tagliandi che dovranno essere consegnati nel punto gioco allestito in Piazza Italia dalle 17.00 alle 21.00: più scontrini si accumulano, più si avrà possibilità di vincere tentando la sorte con le zucche della fortuna. Tra i premi, cashback – rimborso di ciò che si è speso, cene, 5 Capodanno a Cagliari, ovvero soggiorno e cenone dal valore di 300 euro ciascuno, e tanti altri premi offerti dalle attività aderenti».

Oltre alle iniziative che hanno l’obiettivo principale di stimolare gli acquisti e di dare impulso all’economia antiochense, sono numerose le attività dedicate ai bambini.

«Teniamo tanto a questa tre giorni commenta l’assessore del Turismo Roberta Serrenti – e ci auguriamo che l’isola venga scelta per trascorrere questo lungo fine settimana autunnale. Di certo non mancheranno l’animazione e i giochi per grandi e bambini. In Piazza Umberto abbiamo pensato di allestire l’area gonfiabili dedicata ai bambini (sabato solo sera, domenica e lunedì mattina e sera), mentre in piazza Italia dalle 17.00 alle 21.00 sono in programma animazione e intrattenimento musicale. Ci saranno inoltre degli spazi di musica dal vivo e di food&wine distribuiti in tutto il paese, in particolare in prossimità delle attività commerciali aderenti: un modo per vivere il paese, parlando con i suoi commercianti e con i produttori da loro ospitati.»

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Al via sabato 27 giugno, a Sant’Antioco, la prima edizione de ‘Lo Sbaracco’, vendita promozionale organizzata dal Centro Commerciale Naturale “Welcome to Sant’Antioco” in collaborazione con l’Amministrazione comunale, per accendere le serate dell’estate 2020.

Una manifestazione che vede il coinvolgimento delle attività commerciali che, per animare il Paese in tempi di ordinanze sul Covid-19, si attivano per affascinare i visitatori offrendo il meglio di sé, sia in termini di attrattività, sia in termini di offerta dei loro prodotti a condizioni irripetibili. Sono un centinaio gli esercizi commerciali che riempiranno le strade e le piazze per una manifestazione che sarà arricchita da eventi collaterali organizzati durante tutta la giornata.

L’idea de “Lo Sbaracco” è proporre la merce sia dentro che all’esterno dell’attività, predisponendo appositi spazi espositivi nelle immediate vicinanze del negozio ed esponendo i prodotti in condizioni d’acquisto vantaggiose con il massimo della attrattività per il cliente, il quale potrà trascorrere (dalle 10.00 alla mezzanotte di ogni sabato, con intrattenimento musicale intorno alle 19) una giornata piacevole nelle vie, nei negozi e nelle attività di bar e ristorazione

«Abbiamo voluto dare un segnale di ripresa ascoltando le istanze delle varie attività del Paese – commenta Gianni Esu, rappresentante del CCNda un lato, quelle dell’attenzione assoluta alla norme sanitarie vigenti, dall’altro, quelle di imprese che vogliono continuare a far vivere la città. Dalle aziende antiochensi abbiamo ricevuto una testimonianza concreta della loro volontà di contribuire a far ripartire il Paese con partecipazione e collaborazione, consegnando l’immagine migliore del tessuto economico ancora una volta a servizio della promozione del territorio.»

«È necessario stimolare la ripresa del commercio dopo un lockdown duro per tutto il comparto – spiega Roberta Serrenti, assessore del Turismo e Spettacolo del comune di Sant’Antioco -. Le azioni di rete come questa sono fondamentali e le sosteniamo con decisione.»

 

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“L’immaginario malato”, colloquio a due fra il grande bastonatore dei nostri tempi, Goffredo Fofi, saggista, attivista, giornalista e critico cinematografico, letterario e teatrale italiano, e Stefano Salis, giornalista antiochense de Il Sole 24 Ore, alla continua ricerca delle ultime meraviglie. Appuntamento culturale, nell’aula del Consiglio comunale di Sant’Antioco, giovedì 17 ottobre, alle 19.00. Un “confronto” a due, che verterà su cinema, letteratura, società. L’evento è organizzato dal Sulki Centro Commerciale Naturale di Sant’Antioco, con la collaborazione del Comune, del Mab Museo Archeologico Ferruccio Barreca, dell’Archeotur, del Circolo del Cinema “Immagini” e della Cooperativa “Studio 87”.

«Il progetto culturale presentato dal Sulki CCN – commenta l’assessore della Cultura Rosalba Cossu – meritevole del nostro sostegno, ci consente di ospitare un importante evento culturale che si inserisce nel più ampio scenario regionale e nazionale. Un evento che, per la sua valenza, rientra negli obiettivi di questa Amministrazione: incentivare e sostenere attività culturali che favoriscono momenti di scambio, aggregazione, sviluppo culturale e sociale. Senza sottovalutare il fatto che non capita tutti i giorni di ospitare un uomo di cultura quale è Goffredo Fofi.»

«Siamo orgogliosi di poter accogliere una delle firme storiche più autorevoli del panorama culturale italiano come Goffredo Fofi in un incontro pensato e costruito proprio per lui –commenta Gianni Esu, presidente del Sulki CCN -. A colloquio con Stefano Salis, Fofi analizzerà la produzione artistica contemporanea alla ricerca del filo delicato che ancora ci lega alle grandi produzioni del ‘900. Un percorso che, dalla decadenza annunciata del mondo contemporaneo, ci conduca fino alla scoperta di quanto ancora ci sia di meraviglioso nella letteratura, nel cinema e nell’arte di oggi. Siamo felici di poter dar vita a collaborazioni che si estendono anche a questo tipo di eventi. Sant’Antioco mostra il lato migliore dell’ospitalità anche in queste occasioni, dove il benvenuto lo si dà a pezzi storici della cultura italiana e oltre. Già a fine settembre abbiamo avuto l’onore di accogliere una buona parte dei nomi presenti al Premio Giuseppe Dessì di Villacidro ed il segno lasciato dal nostro territorio è sembrato indelebile nelle impressioni degli ospiti. Ora, sempre grazie alla collaborazione con il nostro Stefano Salis, avremo la possibilità di un incontro unico nel suo genere. Un altro momento per riflettere e riscoprire i valori di civiltà che ancora possono elevare una comunità.»

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E’ in programma il prossimo 8 settembre, a Sant’Antioco, la seconda edizione de L’Isola del Tesoro, caccia al tesoro a squadre il cui obiettivo è superare tutte le prove e conquistare il bottino di 5mila euro in gift card.

L’appuntamento è fissato per sabato 7 settembre, dalle ore 21.00, per la presentazione del gioco e delle squadre, più una serie di 5 giochi da svolgere in massimo 60 minuti, e per domenica 8 settembre, dalle ore 9.00 alle ore 19 .00per il gioco vero e proprio – 15 prove di prestanza fisica, cultura, strategia ed intuito – e dalle ore 21.00 per le premiazioni e lo spettacolo finale.

L’evento ludico-culturale, organizzato anche quest’anno dal centro commerciale naturale Sulki – welcome to Sant’Antioco, in collaborazione con il comune di Sant’Antioco, coinvolgerà partecipanti da tutta la Sardegna e non solo, in una due giorni di divertimento in cui sarà protagonista tutto il territorio.

«L’Amministrazione comunale ha appoggiato ancora una volta con entusiasmo la proposta di Sulki – Welcome to Sant’Antioco – spiega Roberta Serrenti, assessore comunale dello Sport, Turismo e Spettacolo – perché è perfettamente in linea con la stagione di eventi che ci ha permesso di raggiungere grandi numeri e molte soddisfazioni. Siamo davvero felici della collaborazione con Sulki, una rete in continua crescita che è diventata ormai parte operativa e imprescindibile di questa amministrazione.»

«Venire a Sant’Antioco nei giorni dell’Isola del Tesoro vuol dire vedere un paese in festa e scoprirne tutte le sue peculiarità – aggiunge il presidente di Sulki Gianni Esu -: attraverso le varie prove guideremo i giocatori alla scoperta del territorio mostrando loro i siti più importanti, i luoghi più rappresentativi e le location turistiche più suggestive di Sant’Antioco».

La macchina organizzativa dell’evento ha visto protagonisti anche i quattro giovanissimi volontari del Servizio Civile Nazionale selezionati per il progetto L’Isola del Tesoro, presso l’Ufficio Cultura e Turismo del comune di Sant’Antioco. I ragazzi hanno collaborato nella realizzazione degli spot promozionali e saranno impegnati durante le giornate dell’evento nell’organizzazione e realizzazione di materiale video e fotografico.

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Imprimere una forza propulsiva all’economia locale, garantendo nel contempo la tutela della peculiare identità tabarchina. Con questo doppio principio di fondo, a Calasetta, si fa sempre più concreto il progetto mirato alla nascita del Centro Commerciale Naturale.

Direttivo e presidente, del resto, ci sono, insieme all’adesione amplissima di attività (circa 40), enti e associazioni: manca soltanto l’atto formale – previsto nei giorni prossimi – che certifichi la nascita del CCN calasettano. Ed esiste anche l’appoggio forte del Centro Commerciale Naturale dell’altro capo dell’isola, Sant’Antioco, nell’ottica della costituzione di una realtà collaborativa e sinergica di respiro isolano, e non soggetta alle logiche delle distinzioni fra Comuni.

Proprio su questa volontà di “fare rete” si è imperniato l’incontro-dibattito, giovedì 16 maggio al Centro Velico di Calasetta, tra una delegazione del CCN antiochense (rappresentato da Roberta Serrenti, assessore a Turismo e Spettacolo del comune di Sant’Antioco e Gianni Esu, presidente del Centro Commerciale lagunare) e la “parte calasettana” costituita dal futuro presidente Roberto Porseo, dalla rappresentanza del Comune e da una foltissima formazione di commercianti e componenti di associazioni del paese.