[bing_translator]
Si è concluso ieri sera con l’intervento dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, in V commissione del Consiglio regionale, il primo ciclo di audizioni sul testo unificato in materia di turismo.
Nel corso del suo intervento, l’assessore, al di là delle considerazioni attinenti le parti del provvedimento di specifica competenza dell’assessorato (in particolare i compiti di Forestas nell’ambito del turismo escursionistico e la fruibilità delle aree protette) ha svolto alcune considerazioni di carattere più generale ed ha auspicato un miglioramento del testo in esame attraverso «uno sforzo di innovazione nel segno della sostenibilità»”.
Donatella Spano ha parlato di «una filiera della sostenibilità, che deve essere trasversale a tutte le norme contenute nella proposta unificata sul tema del turismo, «Sostenibilità che non significa vincoli e divieti ma che deve essere intesa come il valore aggiunto nella gestione dell’immenso e prezioso patrimonio naturalistico della Sardegna».
«Insieme con la sostenibilità – ha aggiunto Donatella Spano – particolare attenzione va prestata alla accessibilità dei luoghi, soprattutto con riferimento alle famiglie, ai bambini e a tutte le categorie deboli, perché è evidente che sul tema permangono sostanziali debolezze al livello regionale.».
L’assessore ha inoltre posto l’accento sull’opportunità di valutare tra i diversi tematismi del turismo anche il turismo venatorio («argomento delicato ma di grande importanza») e di introdurre nell’ambito delle norme che pongono in capo alla Regione funzioni e compiti di controllo, attualmente di competenza comunale, anche le misure di contrasto contro tutti quei reati al patrimonio naturalistico tipici della stagione turistica, ad incominciare dall’asportazione di sabbia dagli arenili. «Resta inteso – ha concluso l’assessore Spano – che insieme con le iniziative sanzionatorie devono essere valorizzate tutte quelle iniziative che attengono la prevenzione e la sensibilizzazione».
In precedenza i rappresentanti di “Fiab città ciclabili” (Virgilio Scanu e Giovanni Vargiu) e di “Italia Nostra” (Gianni Fanni) hanno svolto positive considerazioni in ordine alle norme riferite all’escursionismo e al cicloturismo («settore in espansione per il quale auspichiamo più coordinamento tra le diverse azioni») mentre Gigi Pambira e Giovanni Pigozzi con Giampaolo Aresu, hanno illustrato le osservazioni, rispettivamente, dell’associazione camperisti sardi e della Faita-Federcamping. Pambira ha insistito sull’introduzione di incentivi per le strutture che contribuiscono all’allungamento della stagione turistica garantendo l’apertura di aree sosta, attrezzate e di servizi anche nei periodi al di fuori della stagione estiva, nonché su azioni tese a valorizzare le opportunità offerte dalla settore della camperistica che in Italia produce un fatturato complessivo stimato intorno ai tre miliardi di euro e che interessa 3,9 milioni di turisti italiani e 2,8 milioni di stranieri.
L’architetto Pigozzi della Federcamping ha salutato con favore il varo di nuove norme che regolino il comparto del turismo all’aria aperta e sottolineandone l’importanza per l’economia isolana (30% del fatturato delle strutture classificante a fronte di una media nazionale del 17%) ha proposto puntuali integrazioni e modifiche all’articolo 18 (specificazione delle strutture ricettive all’aria aperta), all’articolo 26 (aree attrezzate di sosta temporanea) e all’articolo 32 prevedendo, nell’ambito della promozione del turismo balneare, la possibilità per le strutture alberghiere e all’aria aperta di ottenere «gli essenziali servizi di spiaggia finalizzati alla balneazione».
Le ragioni dei gestori dei Bed & Breakfast sono state illustrate, invece, da Enrico Marras (Domus Kalaritanae), Ugo Masala e Antonio Roccabianca (Associazione piccoli proprietari B&B) che hanno rigettato la vulgata comune sul fenomeno delle gestioni abusive («coloro che agiscono al di fuori delle norme non possono essere definiti gestori di B&B abusivi ma sono abusivi e basta») ed hanno ribadito la correttezza del loro operato. «Offriamo un’opportunità di soggiorno in strutture extra alberghiere – hanno dichiarato – come avviene in tutta in Europa e come il mercato delle vacanze domanda».
Marras e Masala hanno quindi contestato l’entità delle sanzioni indicate nel testo unico (oltre 6mila euro per posto letto aggiuntivo non consentito) ed hanno provocatoriamente invitato quanti affermano di conoscere casi di gestioni abusive e illecite a sporgere denuncia alle forze dell’ordine, in Comune o alla procura della Repubblica.
Sull’ipotesi prevista dalla proposta di legge di distinguere i B&B familiari (6 posti letto con tre stanze massimo) dai B&B imprenditoriali (fino a 18 posti letto ma con partita Iva) i rappresentanti di Domus e dei piccoli proprietari hanno ribadito l’opportunità di riaffermare la validità del B&B tradizionale, dunque familiare (magari con l’innalzamento di qualche unità dei posti letto) come modello da seguire.
Michela Mura, in rappresentanza di “Argts”, l’associazione regionale delle guide turistiche della Sardegna, ha manifestato favore per la confermata prova d’esame per l’ottenimento dell’abilitazione all’esercizio della professione, nonché l’esigenza di stringenti requisiti d’acceso. Non sono mancati rilievi critici per il dilagare del fenomeno dell’abusivismo («bene la sanzione per chi si avvale di guide non professioniste») e suggerimenti al fine di garantire adeguati livelli di aggiornamento professionale attraverso specifici corsi di formazione.
Le audizioni della V commissione sul testo unificato in materia di turismo proseguiranno la prossima settimana con i rappresentanti degli Enti locali, dei sindacati, dei rappresentanti degli artigiani e delle cooperazione.