17 August, 2024
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«Gli sforzi e i sacrifici dei cittadini e delle amministrazioni locali cominciano a produrre importanti risultati nella raccolta dei rifiuti urbani: nel 2018, la Sardegna ha raggiunto la percentuale del 66,78%, con una continua progressione nel corso degli anni, considerando che nel 2002 la percentuale era del 2,8%. Siamo al settimo posto tra le regioni in Italia, ma possiamo e dobbiamo migliorare: l’obiettivo, entro il 2022, è l’80%.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, durante la conferenza stampa di presentazione dei risultati della raccolta differenziata del 2018.

«Un risultato raggiunto anche grazie all’applicazione del meccanismo premialità/penalità – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis -. I Comuni sono stati premiati o penalizzati in base al conseguimento delle percentuali di raccolta differenziata, fissate annualmente dalla Giunta regionale. La prima applicazione di questo meccanismo si deve ad una delibera della Giunta Masala nel marzo 2004 e da allora questo meccanismo si è rivelato efficace·»

Nell’Isola, i territori hanno risposto diversamente, anche in funzione delle specificità territoriali, perciò le province con agglomerati urbani non particolarmente estesi hanno abbondantemente superato l’obbiettivo: Oristano (74,94%); Nuoro (74,78%); Sud Sardegna (73,18%); Sassari (65,72%); Città metropolitana di Cagliari (57,86%). Tra i 377 comuni sardi, 82 hanno superato l’80%; 175 si pongono tra il 70% e l’80%; 84 tra il 65% ed il 70%. Perciò, 341 Comuni (il 90%) hanno superato l’obbiettivo di legge del 65%, mentre 36 devono ancora raggiungere il traguardo per evitare le penalità regionali.

«La grande quantità di rifiuti umidi raccolti nella nostra Isola viene interamente recuperata mediante compostaggio in impianti sardi – ha evidenziato l’assessore regionale dell’Ambiente -. Una filiera autosufficiente che consente di creare economia circolare grazie al fertilizzante prodotto ed utilizzato nei nostri campi e nel nostro territorio. Sarà indispensabile, inoltre, realizzare investimenti nell’impiantistica per migliorare la filiera sarda di carta/cartone ed avviare quella di plastica, vetro e metalli. Vogliamo trasformare la Sardegna in ‘isola verde del Mediterraneo’ anche grazie ad una virtuosa raccolta differenziata.»

L’assessore Gianni Lampis, infine, ha sottolineato «altre azioni previste per conseguire i prossimi positivi risultati sono il completamento della transizione verso la raccolta ‘porta a porta’; la dotazione di almeno un ecocentro in ogni Comune, poi valuteremo la creazione di quelli costieri; un programma di sensibilizzazione e informazione verso i cittadini per ridurre i conferimenti impropri; il meccanismo di premialità per i Comuni che raggiungono percentuali dell’80%; il passaggio alla ‘tariffa puntuale’, che essendo commisurata all’effettiva produzione dei rifiuti, risulterà più equa per i cittadini».

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Domani, mercoledì 27 novembre, alle 10.00, l’assessore regionale dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, terrà una conferenza stampa, al terzo piano dell’Assessorato in via Roma 80, per la presentazione dei risultati della raccolta differenziata del 2018.

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Venerdì 29 novembre, a partire dalle 9.30, nella Sala Congressi della Fiera di Cagliari si svolgerà l’iniziativa “Sosteniamo il futuro”, l’agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile.
Interverranno:

Claudio Atzori, presidente della Legacoop Sardegna
Pierluigi Stefanini, presidente della Fondazione Alleanza per lo sviluppo sostenibile
Gianni Lampis, assessore regionale della Difesa dell’Ambiente
Maria Del Zompo, magnifico rettore dell’Università di Cagliari
Emiliano Deiana, presidente dell’Anci Sardegna
Daniela Ducato, imprenditrice della Filiera Edizero industrie verdi

Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna
Antonello Arru, presidente del Banco di Sardegna
Michele Carrus, segretario della Cgil Sardegna
Maurizio de Pascale, presidente regionale della Confindustria Sardegna
Silvia Mongili, La Factoria, responsabile Scuola Ecopsicologia Sardegna
Annalisa Columbu, presidente regionale Legambiente
Don Marco Lai, direttore della Caritas.

Coordinerà i lavori Marco Girardo, giornalista di Avvenire.

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«La Sardegna, per le sue condizioni di insularità, dimensioni e collocazione geografica, risente e risentirà in maniera significativa degli effetti del cambiamento climatico, rendendo necessario dotarsi di strumenti e strutture adeguati ed efficaci.»

Lo ha sottolineato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, durante l’incontro organizzato, questa mattina nei locali dell’Assessorato regionale, nell’ambito del “Progetto Creiamo PA” (Competenze e reti per l’integrazione ambientale e per il miglioramento delle organizzazioni della Pubblica amministrazione).

Un workshop tematico (“Sostenibilità come politica integrata: costruzione della strategia regionale di sviluppo sostenibile”) che ha visto coinvolti alcuni settori delle amministrazioni regionali di Sardegna, Liguria, Lazio e Puglia sul tema della relazione tra le strategie di sviluppo sostenibile e quelle di adattamento al cambiamento climatico.

«Nel 2019, la Regione ha adottato la propria ‘Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici’ (Sracc), riconosciuta come buona pratica su scala nazionale ed europea – ha aggiunto l’assessore Lampis -. La nostra condizione di svantaggio può, comunque, rappresentare una grande opportunità per l’Isola, che potrebbe candidarsi come laboratorio per ricerca, sperimentazione e ideazione di processi amministrativi, indispensabili per tradurre i grandi obiettivi internazionali in un processo efficace di adattamento. Una grande opportunità per la Sardegna, su questi temi – ha concluso Gianni Lampis -, è rappresentata anche dall’avere la titolarità del coordinamento nazionale della commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni.»

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L’ingresso di Sant’Antioco ai tempi della Sardamag (poi Seamag).

Questo l’argomento del convegno che si terrà lunedì 25 novembre, alle 16.30, nell’aula consiliare del comune di Sant’Antioco, Piazzetta Italo Diana, 1. Organizzato dalla Cgil e dalla Filctem Cgil con il patrocinio del Comune di Sant’Antioco,  propone un focus sulle bonifiche e, in particolare, sul caso della Seamag di Sant’Antioco, le cui operazioni di risanamento ambientale non sono state ancora terminate, nonostante siano trascorsi parecchi anni dalla dismissione della fabbrica che sorgeva alle porte del centro abitato.

Il programma prevede la relazione introduttiva di Emanuele Madeddu, segretario Filctem SSO, i saluti del sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e del segretario della Camera del Lavoro SSO Antonello Congiu. Seguiranno la relazione tecnica di Mario Cabriolu (“Bonifica e progettazione area Seamag”) e gli interventi degli assessori regionali dell’Industria, Anita Pili, dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, e dell’Ambiente, Gianni Lampis, nonché dell’amministratore unico di Igea, Michele Caria. Concluderà io lavori il segretario generale della CGIL sarda Michele Carrus. Coordina i lavori Francesco Garau, segretario regionale Filctem.

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«La Sardegna può e deve essere l’isola verde del Mediterraneo, perché il nostro paesaggio e i nostri alberi possono contribuire a distinguerci da altri contesti regionali.»

Lo ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, dopo aver dichiarato aperto l’Anno Forestale 2019/20, durante la cerimonia svoltasi questa mattina al Teatro Eliseo di Nuoro.

«Bisogna garantire una gestione sostenibile delle foreste – ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia – per consentire il rispetto della biodiversità, la produttività, la capacità di rigenerazione e la possibilità di svolgere importanti funzioni ecologiche, economiche e sociali. Tra le aree prioritarie di intervento c’è in primo luogo il sostegno alle comunità rurali, il miglioramento della competitività delle industrie forestali e il rafforzamento della capacità di adattamento delle foreste.»

«Oltre un milione di ettari di foresta rappresentano per la Sardegna un grande patrimonio ambientale da tutelare e preservare, ma soprattutto valorizzare economicamente – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis -. Un valore aggiunto per l’affermarsi di un turismo ecosostenibile, che può diventare un segmento economico e strategico sul quale la politica regionale deve investire maggiormente e con convinzione per creare sviluppo e occupazione. L’agenzia Forestas ha una prospettiva da consolidare dando attuazione alla propria legge istitutiva, trasformandola non solo in braccio operativo della Regione, ma anche in una fucina di occasioni, utili a mitigare e combattere lo spopolamento delle zone interne dell’Isola.»

«La Sardegna – ha evidenziato l’assessore Gabriella Murgia – è ricca di foreste d’importanza mediterranea, la prima regione in Italia. Finora però è mancata un’adeguata pianificazione forestale e la filiera del sughero è andata perdendo competitività a causa di una minore qualità della produzione che ha comportato una contrazione del comparto. Il Programma di sviluppo rurale si è pertanto prefisso di sviluppare un maggiore coordinamento tra enti pubblici con competenze forestali puntando anche sul rilancio della filiera del sughero. Nell’ambito dell’attuazione del Psr, l’Assessorato ha provveduto a pubblicare i bandi per l’accesso ai finanziamenti. Per programmare opportunamente le risorse del prossimo Psr è quindi importante rinnovare la collaborazione, oltre che con l’assessorato della Difesa dell’Ambiente, con gli altri servizi regionali coinvolti: Corpo forestale, Agenzia Foresta ed Agris.»

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L’apertura dell’Anno Forestale, dedicato per questa edizione all’Agroforestazione, sarà l’occasione per confrontarsi sull’immenso patrimonio agroforestale della Sardegna: una risorsa da tutelare, proteggere ma anche da valorizzare.

Inserito alla vigilia della festa degli alberi, l’evento dal titolo “Agroforestry” si svilupperà in una cerimonia inaugurale ed in un ricco programma aperto a tutti, che durerà un’intera settimana.

Istituzioni, ricercatori, studenti, imprese e professionisti del settore porteranno un contributo al dibattito intorno ai temi della valorizzazione delle risorse agroforestali della Sardegna in un susseguirsi di seminari, workshop, comunicazioni, incontri, esposizioni, proiezioni, visite guidate.

Particolare attenzione sarà rivolta alle scuole, che potranno usufruire di un percorso didattico dedicato, disponibile per le visite a partire dal 18 fino al giorno 23 novembre.
Un vasto partenariato locale e regionali (Comune di Nuoro, Provincia di Nuoro, Banco di Sardegna, Ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali di Nuoro, Unione Comuni Barbagia, BIM Taloro, Agenzia LAORE) nazionali (Rete Rurale Nazionale, Associazione Italiana Agroforestry, Consiglio Nazionale delle Ricerche,  Università Sant’Anna Pisa, Consiglio nazionale per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Agenzia Veneto Agricoltura della Regione Veneto) e internazionale (European Agroforestry Federation, European Forestry Institute) parteciperà al ricco programma settimanale.

Tra gli appuntamenti principali si ricorda la cerimonia inaugurale di lunedì 18 che vede la presenza, tra gli altri, degli assessori regionali Murgia (agricoltura) e Lampis (Ambiente) oltre che al presidente della European Agroforestry Organisation).

Al termine della cerimonia, e dopo una parte dedicata alle premiazioni e a proiezioni video, l’assessore Gianni Lampis dichiarerà l’apertura dell’Anno Forestale della Sardegna

Seguirà nel pomeriggio la  Presentazione del  Centro Regionale di Competenza R.E.S.T.A.R.T. presso il Consorzio Universitario in cui le imprese i gruppi di ricerca coinvolti, il Centro Regionale di Programmazione e il personale del Centro RESTART presenteranno le linee di ricerca su un progetto per la valorizzazione delle risorse agroforestali della Sardegna e l’istituzione di un Centro Agroforestale Mediterraneo a Marreri.

Il martedì e il mercoledì si dibatterà sui sistemi agro-silvopastorali caratterizzati dalla coltivazione di specie legnose con altre colture agrarie e l’allevamento di animali, al fine di massimizzare i benefici economici ed ambientali ottenibili dalle interazioni di queste diverse componenti.

L’Evento costituisce il primo incontro organizzato dal CREA, in collaborazione con FORESTAS, AIAF, NRD/UNISS e CNR ISPAAM, nell’ambito delle attività finanziate dalla Rete Rurale Nazionale, sui sistemi agro-silvo-pastorali in Italia.

Nell’occasione, in un breve workshop, verranno presentate le principali iniziative tecnico-scientifiche in campo agro-silvopastorale in atto o recentemente concluse in campo nazionale.

Il giovedì ed il venerdì si terrà un workshop internazionale dal titolo “Sugherete e servizi ecosistemici: quali strumenti per lo sviluppo del mercato?”

Questo evento di due giorni discuterà del ruolo delle sugherete nella fornitura di servizi ecosistemici (SE) e mostrerà quali strumenti possono contribuire al sostegno delle economie rurali, dei proprietari e gestori forestali, e delle industrie impegnate nella gestione sostenibile delle foreste (SFM). Al fine di ottenere una visione collettiva più realistica, saranno presentati esempi di strumenti e migliori pratiche provenienti da tutto il Mediterraneo, unitamente alle condizioni locali indispensabili alla loro adozione.

L’evento è rivolto a proprietari e gestori forestali e di sistemi silvo-pastorali, associazioni di proprietari forestali, imprese sughericole, comunità locali, decisori politici, autorità locali e nazionali del bacino del Mediterraneo.

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«E’ importante ottimizzare la risposta del sistema regionale di protezione civile con l’organizzazione di attività di prevenzione, esercitazioni ed attività addestrative e formative sul rischio idraulico e idrogeologico, che coinvolgano anche le comunità.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, spiegando lo stanziamento di 300mila euro a favore degli enti locali per attività nell’ambito dei rispettivi piani di protezione civile.

«Le esercitazioni – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis – hanno l’obiettivo di testare l’efficienza operativa delle azioni previste nei piani comunali o intercomunali, coinvolgendo ed informando i cittadini sui rischi e sui comportamenti da tenersi in situazioni di emergenza, così da favorire l’eventuale azione di soccorso,  mitigare gli effetti dì un evento calamitoso e garantire la sicurezza della popolazione.»

Inoltre, le esercitazioni servono anche a sperimentare l’efficienza della catena di comando e controllo e le modalità di coordinamento; valutare l’adeguatezza di risorse umane, materiali e mezzi disponibili; coinvolgere le organizzazioni locali di volontariato, i gruppi comunali di protezione civile, le compagnie barracellari e le strutture operative dell’amministrazione locale, regionale e statale; incentivare la predisposizione e/o l’aggiornamento dei Piani di protezione civile; favorire le attività di pianificazione e gestione delle emergenze a livello intercomunale.

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Riprenderanno lunedì prossimo 11 novembre, i lavori delle commissioni del Consiglio regionale.

La prima a riunirsi sarà la Commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità, convocata dal presidente Michele Cossa (Riformatori) lunedì alle 17.15 per la programmazione dei lavori.

Martedì 12 novembre, alle 16.00, si riunirà invece la Quinta Commissione “Attività produttive”, presieduta da Piero Maieli (Psd’Az). All’ordine del giorno i progetti di legge n. 45 “Modifica dell’articolo 6 della legge regionale 29 luglio 1998, n. 23 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna)”; n. 47  “Promozione dell’istituzione delle comunità energetiche” e n. 4 “Istituzione dell’imposta regionale di sbarco”. I lavori della Commissione proseguiranno mercoledì 13 novembre 2019 alle ore 10,30 con l’audizione dell’assessore regionale dell’Agricoltura Gabriella Murgia, dell’assessore regionale del Personale, Valeria Satta, e dei commissari straordinari delle Agenzie regionali ARGEA e LAORE sulla carenza di personale in capo all’Agenzia ARGEA da destinare all’istruttoria delle pratiche relative al Programma di Sviluppo rurale 2014-2020.

Sempre mercoledì 13 novembre, si riuniranno le Commissioni “Autonomia” e “Sanità”.

La Prima Commissione guidata da Pierluigi Saiu (Lega) proseguirà, a partire dalle 10.00, l’esame del P.L n. 58 “Modifiche alla legge regionale 9 gennaio 2014, n. 2 (Razionalizzazione e contenimento della spesa relativa al funzionamento degli organi statutari della Regione)” mentre la Sesta, presieduta da Domenico Gallus (Udc), occuperà l’intera mattinata con le audizioni dell’assessore al Lavoro Alessandra Zedda sul Doc. 2 “L.R. n. 7 del 15.1.1991. Proposta al Consiglio regionale per la nomina di tre esperti in seno alla Consulta regionale per l’emigrazione” e dell’assessore alla Sanità Mario Nieddu sui programmi nn. 15/17/18 (Borse di studio per specializzandi in medicina, Reddito di inclusione sociale e Servizi per la tutela della salute mentale). Sulle problematiche del Reis sarà sentito in mattinata anche il presidente dell’Anci Emiliano Deiana.

Giovedì 14 novembre, infine, si riuniranno, le Commissioni “Lavoro e Cultura” ed “Urbanistica”.

La Seconda Commissione presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) aprirà i lavori alle 10.30, con l’esame della relazione annuale del Garante per l’infanzia e l’adolescenza. Successivamente saranno sentiti i vertici aziendali di Conad Sardegna sulla vertenza Auchan-Conad..

All’ordine del giorno della Quarta, guidata da Giuseppe Talanas (Forza Italia), l’audizione dell’assessore all’ambiente Gianni Lampis sulla gestione della posidonia spiaggiata.

Le due commissioni proseguiranno i lavori, in seduta congiunta, nel pomeriggio alle 16.00. In programma l’audizione dell’Assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda, del direttore generale dell’ASPAL e dei sindaci dei comuni di Alà dei Sardi, Bono, Bottida e Monti, sulle problematiche dei cantieri forestali dell’Agenzia Forestas.

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Il ministero dell’Ambiente ha emesso il decreto di approvazione del progetto definitivo di bonifica relativo agli interventi di messa in sicurezza permanente delle aree degli ex bacini fanghi di flottazione, a ridosso dell’area portuale e della discarica mineraria vicino alla spiaggia di Buggerru, ricadenti nel Sito di interesse nazionale (Sic) del Sulcis-Iglesiente-Guspinese.

«Concluso un complesso procedimento istruttorio, coordinato dall’Assessorato regionale – ha spiegato l’assessore della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis – possiamo finalmente procedere con questo strategico intervento, funzionale al contenimento della contaminazione da metalli pesanti nell’area costiera di Buggerru vicino al centro abitato.»

Il decreto ministeriale fissa l’inizio dei lavori entro sei mesi dall’approvazione del progetto ed il costo stimato dal comune di Buggerru è di 5 milioni di euro. L’assessorato regionale dell’Ambiente ha già destinato 4 milioni 100mila euro all’area mineraria dismessa e si appresta a dare una completa copertura finanziaria con ulteriori risorse del bilancio regionale.