22 December, 2024
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«Differenziare il contributo al Conai a carico dei produttori e degli utilizzatori secondo la qualità dell’imballaggio prodotto o utilizzato, così da disincentivare la produzione di imballaggi difficilmente riciclabili.»

E’ la proposta dell’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis, coordinatore della commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni, durante l’audizione odierna presso la commissione Ambiente della Camera dei deputati, nell’ambito di un’indagine conoscitiva sui rapporti tra il Consorzio nazionale imballaggi (Conai) e l’Anci, alla luce della nuova normativa in materia di raccolta e gestione dei rifiuti da imballaggio.

«E’ anche opportuno – ha aggiunto l’assessore Lampis – introdurre una serie di parametri per la fissazione dei corrispettivi che i consorzi di filiera versano ai Comuni, tenendo conto della percentuale di raccolta differenziata e del quantitativo complessivo di rifiuti gestiti, superando quindi l’attuale modalità che prevede invece un corrispettivo fisso seppur differenziato per frazioni. Diventa cruciale stabilire un corretto valore per tale contributo, estremamente basso se confrontato con quello applicato in altri paesi europei.»

«Le Regioni non sono coinvolte – ha sottolineato l’assessore della Difesa dell’Ambiente – non essendo tra le parti contraenti, in quanto l’accordo è stipulato tra Anci e Conai. Per superare le criticità sul fronte dell’efficace utilizzo delle risorse per progetti territoriali, di comunicazione locale e di banca dati ed osservatorio degli enti locali, occorre valorizzare proprio il ruolo delle Regioni, come intermediari tra Comuni e Conai, in accordo con Anci regionale. Così da diffondere le iniziative di comunicazione del Conai e dei consorzi di filiera. Inoltre, è importante che il Conai confermi e implementi fra le sue azioni la possibilità di finanziare una progettualità regionale di area vasta.»

«Insomma – ha concluso Gianni Lampis – aumentare le percentuali di raccolta differenziata è obbiettivo comune, compreso e condiviso dalle stesse Regioni. I Comuni possono e devono avere maggiori contributi per poter migliorare la qualità e la quantità della raccolta differenziata. Le Regioni, che da anni hanno maturato un’esperienza su larga scala di gestione del ciclo dei rifiuti, daranno tutta la propria disponibilità, sia all’Anci che al consorzio Conai, perché insieme si possano veramente raggiungere quantità elevate di raccolta differenziata.»

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L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis ha rivolto alle Province ed alla Città metropolitana di Cagliari, l’invito ad adempiere ai propri compiti istituzionali nei piani pluriennali di controllo della cornacchia grigia nell’Isola, al fine di evitare responsabilità politiche o amministrative.

«Sempre più spesso – ha spiegato l’assessore Gianni Lampis – giungono segnalazioni di inadempienza nell’attuazione dei piani di abbattimento delle cornacchie, con conseguenti ingenti danni in tutto il territorio regionale. La disponibilità manifestata dal Corpo forestale, nell’attuazione dei piani per il controllo delle popolazioni di fauna selvatica, è una concreta risposta alle criticità emerse e consente alle Amministrazioni di proseguire l’attività in corso. Quindi, non ravviso elementi che giustifichino l’interruzione del servizio che compete a Province e Città metropolitana.»

Nell’incontro dello scorso 8 maggio in Assessorato, era stata sottolineata la necessità di implementare il numero di coadiutori ‘proprietari o conduttori dei fondi’, attraverso l’urgente attivazione dei corsi di formazione, e per il conseguimento degli obiettivi stabiliti dal Piano nazionale di monitoraggio del virus ‘West nile’ le Amministrazione provinciali e la Città metropolitana erano state invitate a raccordarsi coi servizi veterinari dell’ATS dei vari territori per programmare il prelievo territoriale di cornacchie grigie e per individuare il personale da abilitare.

«Perciò – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente – ho invitato le Amministrazioni a raccordarsi con gli ispettori del Corpo forestale per l’attuazione dei piani e ad attivarsi sin d’ora per verificare l’adeguatezza del numero dei ‘coadiutori-proprietari’ formati ed eventualmente di provvedere con sollecitudine a formarne nuovi.»

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Verrà discussa in Consiglio regionale martedì prossimo, 9 luglio, al 5° punto all’ordine del giorno, l’interpellanza promossa dal consigliere del M5S Roberto Li Gioi sulla vecchia discarica comunale di Spiritu Santu, frazione di Murta Maria, nel comune di Olbia. Discarica che, dopo le numerose vicissitudini politiche e giudiziarie, resta ancora una “zona franca” in tema di smaltimento dei rifiuti e di tutela ambientale, e spesso alla ribalta della cronaca per i numerosi incendi. L’ultimo rogo risale ad appena quattro giorni fa. Da anni ormai comitati spontanei di residenti chiedono l’immediata chiusura della discarica, che ha raggiunto dimensioni impressionanti. Ancora non soddisfacenti per il Cipnes però, che ha chiesto l’autorizzazione per un mega ampliamento per la produzione di Biogas, per il quale sono previsti ingenti finanziamenti pubblici.

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«Abbiamo trovato risorse statali stanziate per il 2019 non ancora impegnate e le abbiamo assegnate al Cipnes Gallura: oltre un milione di euro destinato alla realizzazione di opere pubbliche per la gestione dei rifiuti urbani.»
Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, presentando il provvedimento per finanziare gli interventi di adeguamento dell’impianto di compostaggio di qualità ubicato in località Spiritu Santu ad Olbia.

«Tra gli obiettivi del Piano è compreso anche l’aumento del riciclaggio dei rifiuti urbani – ha aggiunto l’assessore Lampis – perciò abbiamo individuato le azioni necessarie a garantire l’adeguamento funzionale degli impianti di trattamento della frazione organica da raccolta differenziata.»

Per la realizzazione degli interventi, il Consorzio industriale provinciale nord-est Sardegna della Gallura aveva richiesto un finanziamento di 1.177.234 euro, mentre le risorse assegnate sono pari ad 1.082.768 ed il Consorzio dovrà farsi carico del cofinanziamento dell’intervento.

«Già nei primi giorni del mio insediamento, mi era stato posto il problema del disagio creato dalla discarica di Spiritu Santu ai residenti di Murta Maria e questa rappresenta la prima risposta che la Giunta regionale intende dare alle comunità locali», ha concluso l’assessore dell’Ambiente.

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Su proposta dell’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino, la Giunta guidata da Christian Solinas ha dato il via libera al rendiconto 2018 dell’Agenzia sarda delle Entrate.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia, la Giunta ha deliberato gli indirizzi per la realizzazione di uno studio, affidato all’agenzia Agris, sull’interazione dei cetacei, in particolare i delfini, con le attività di pesca.

Su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, l’Esecutivo ha dato l’approvazione definitiva, dopo il parere espresso dalla II Commissione consiliare, alla programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2019/2020.

Su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis, l’Esecutivo ha autorizzato un gemellaggio fra volontari sardi e volontari di protezione civile provenienti dal resto d’Italia. Scopo dell’intesa è quello di consentire, con l’inserimento del contingente in arrivo dalla Penisola, un significativo potenziamento delle fila del personale assegnato alle strutture operative antincendio del territorio di Muravera-Castiadas, fortemente compromesso dall’alluvione dell’ottobre scorso e soggetto ad alta presenza turistica nel periodo estivo.

Sempre su proposta dell’assessore Gianni Lampis, la Giunta ha concesso il nulla osta alla deliberazione dell’amministratore unico dell’agenzia FORESTAS sul bilancio pluriennale 2019/2021.

Via libera, infine, al finanziamento di 1 milione e 82mila euro a favore del Consorzio industriale provinciale Nord Est Sardegna-Gallura (CIPNES) per la realizzazione degli interventi di adeguamento dell’impianto di compostaggio di Siritu Santu, a Olbia.

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L’assessore regionale dell’Ambiente Gianni Lampis.

Una legge regionale ormai superata, regole confuse e decisioni incomprensibili. Si registra un forte malumore tra i cacciatori sardi a causa delle disposizioni regionali che obbligano le autogestite di caccia a effettuare il censimento della fauna selvatica nei territori a loro assegnati. Una situazione di malcontento che questa mattina è stata evidenziata dai rappresentanti delle associazioni dei cacciatori nel corso di un’audizione davanti alla Quinta Commissione del Consiglio regionale. «Paghiamo una situazione di grande confusione determinata da una normativa inapplicabile (la legge 23 del 1998) e da decisioni calate dall’alto senza sentire le associazioni venatorie – ha spiegato Ausonio Pinna, vicepresidente dell’associazione delle zone di caccia autogestite “Nobile stanziale” la Regione ci chiede oggi di fare il censimento con modalità assurde e con costi a nostro carico». Contestata, in particolare, la decisione della Regione di selezionare 19 autogestite (su 205 presenti in Sardegna) a cui affidare compiti e risorse per procedere al censimento lasciando alle altre la possibilità di aderire su base volontaria. «Si tratta in realtà di un obbligo – ha aggiunto Ausonio Pinna – perché senza il censimento si rischia di vedere bloccata la caccia».

Il giudizio è stato condiviso dai rappresentanti di Acsr, Sarda Caccia, Ucs Federcaccia ed Arci Caccia.

«Per fare un censimento serio occorre coinvolgere tutti i territori e operare con una pianificazione seria – ha detto il presidente dell’Associazione cacciatori sardi riuniti Pinello Cossu – oggi c’è una situazione di totale confusione, non si capisce se la legge 23 sia ancora operativa. Ciò che è certo, invece, è che le oasi faunistiche e le zone di cattura controllata sono in totale abbandono.»

Stesso discorso per i piani di ripopolamento, resi impossibili dalla normativa vigente: «Non si fa ripopolamento ma i cacciatori versano ugualmente le loro quote – ha affermato Bonifacio Cuccu, presidente dell’Unione cacciatori sardi – eppure la Regione continua a chiederci soldi per il censimento della fauna selvatica. C’è da chiedersi che fine abbiano fatto le nostre risorse».

Un colpo di spugna ha invece invocato il presidente di Sarda Caccia Alessandro Lisini: «Non si può chiedere ai cacciatori di operare sulla base di regole farraginose – ha detto Alessandro Lisini – i censimenti vanno fatti ma mettendo i cacciatori nelle condizioni di operare al meglio».

Una strada da percorrere, secondo il presidente di Arci Caccia, Nanni Columbano, potrebbe essere quella della ricostituzione dei comitati venatori comunali: «In passato hanno operato egregiamente, solo chi conosce bene il territorio è in grado di dare un contributo al monitoraggio delle fauna selvatica».

Il presidente della Commissione, Piero Maieli, ha suggerito alle associazioni di produrre un documento unitario con osservazioni e proposte da sottoporre all’attenzione della Giunta: «E’ nostro intento procedere a un’attenta analisi della situazione e trovare una soluzione condivisa con le associazioni dei cacciatori – ha detto Maieli – la Sardegna è l’unica Regione dove si possono ancora cacciare specie selvatiche presenti in natura e non animali allevati per essere immessi nelle riserve di caccia. Abbiamo un patrimonio faunistico e ambientale che tutti ci invidiano e che non va disperso. Ora va risolta la questione dei censimenti per consentire la definizione del calendario venatorio. In seguito decideremo, dopo un’attenta riflessione, se e come intervenire per una rivisitazione complessiva della legge regionale sulla caccia».

La discussione proseguirà la prossima settimana: in programma l’audizione dell’assessore all’Ambiente, Gianni Lampis, a cui saranno presentate le richieste delle associazioni venatorie che contano tra le loro fila circa 35mila doppiette.

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Mercoledì 26 giugno si riuniranno la Terza commissione del Consiglio regionale (Bilancio), alle 11.00, e la Quinta (Attività produttive), alle 10,30.

All’attenzione della Terza Commissione il D.L n. 12 (Rendiconto generale e bilancio consolidato della regione per l’esercizio finanziario 2017); la variazione di bilancio per l’avvio del Mater Olbia e lo stato delle trattative con il Governo per la ridefinizione dei rapporti economici-finanziari alla luce dei nuovi criteri di contribuzione statale sanciti dalla sentenza della Corte Costituzionale in materia di accantonamenti.

La Commissione “Attività produttive” si occuperà invece delle modalità di esercizio della caccia nelle zone autogestite. Alle 10,30, saranno sentiti i rappresentanti dell’Associazione “Nobile stanziale”, subito dopo è prevista l’audizione dell’assessore all’Ambiente Gianni Lampis.

I lavori della Commissione proseguiranno nel pomeriggio, alle 16,00. All’ordine del giorno l’andamento del prezzo del latte ovino.

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«I dati sulla diffusione della Peste suina africana ci dicono che l’eradicazione è ormai a portata di mano. Da nove mesi non sono stati rilevati focolai nei suini domestici e la malattia è in via di autoestinzione nei cinghiali in molte aree della Sardegna, dove solo lo 0,1% degli esemplari controllati nell’ultimo anno sono risultati positivi al virus.»
Sono le parole dell’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, a margine della visita degli ispettori della Commissione europea, iniziata oggi, con un focus sulla situazione attuale da parte dei tecnici dell’Unità di progetto per l’eradicazione della Psa, e che si concluderà il 28 giugno. Grande attenzione della giunta regionale sul tema: presenti all’incontro di questa mattina anche gli assessori all’Ambiente, Gianni Lampis, e dell’Agricoltura, Gabriella Murgia.
«Parliamo di un obiettivo raggiunto a fronte di importanti costi in termini di sacrifici per la Sardegna, e in particolare per gli allevatori e le comunità locali. Come già ribadito dal presidente Christian Solinas crediamo che oggi sussistano tutti i presupposti per richiedere la rimozione delle limitazioni alle esportazioni di prodotti suinicoli e ridare così respiro a un comparto con grandi potenzialità.»

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«Tra le prime iniziative come assessore, quella di contingentare i tempi di erogazione delle risorse ai Comuni che nel 2018 avevano subito ingenti danni a causa del maltempo e che da tempo attendevano di essere ristorati.»
Lo ha detto
l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, illustrando la delibera, approvata ieri durante la seduta della Giunta, sui contributi ai Comuni dove lo scorso anno si erano verificati eventi atmosferici eccezionali.

I sette comuni coinvolti (Luogosanto; Iglesias; Boroneddu; Fluminimaggiore; Arbus; Nurallao; Narcao), dopo le abbondanti piogge ed i nubifragi, verificatisi nel mese di febbraio e tra maggio ed agosto, avevano eseguito importanti opere ed interventi di emergenza. Le spese sono state verificate e dichiarate ammissibili dalla Protezione civile, perciò la Giunta regionale ha deliberato un contributo complessivo di 432.934 euro.

«Un piccolo segnale di vicinanza politica ed istituzionale alle comunità locali ed agli amministratori che quotidianamente devono fare i salti mortali per far quadrare i conti e garantire i servizi essenziali ai cittadini», ha concluso l’assessore Gianni Lampis.

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Si è riunita oggi a Cagliari la Giunta regionale convocata dal presidente della Regione Christian Solinas.

Su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, di concerto con l’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino, la Giunta ha approvato la ripartizione per l’anno 2019 delle risorse destinate alle aziende di editoria libraria (150mila euro) e periodica (50mila). Via libera anche alla ripartizione delle somme destinata ai Centri per il servizi culturali (CSC) della Società Umanitaria e dell’UNLA (Unione Nazionale Lotta all’Analfabetismo) per un totale di 1 milione e 880mila euro; queste le risorse stanziate: la sede di Alghero dell’Umanitaria riceverà 250mila euro; 880mila euro andranno all’Umanitaria di Cagliari; 250mila euro ciascuno all’Umanitaria di Carbonia, all’UNLA di Macomer e a quella di Oristano.

E’ stata poi deliberata l’istituzione di tre borse di studio annuali, ciascuna del valore di 23 mila euro, destinate agli studenti sardi, o figli di emigrati sardi, che risultino vincitori del concorso per merito indetto dalla Commissione italiana per i Collegi del Mondo Unito. Approvati dalla Giunta anche i criteri, per l’anno accademico 2019/2020, per l’assegnazione dei benefici a favore di studenti, capaci e meritevoli e privi di mezzi, iscritti presso le Università, le Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, le Scuole superiori per mediatori linguistici, la Pontificia Facoltà Teologica e gli Istituti Superiori di Scienze Religiose abilitati a rilasciare titoli universitari, aventi sede legale in Sardegna. Questi gli importi stabiliti secondo la tipologia degli studenti: 5.231,58 euro per lo studente fuori sede, 2.884,09 euro per lo studente pendolare e 1.971,89 euro per lo studente in sede. Gli ERSU provvederanno ora alla pubblicazione dei bandi. Lo stanziamento complessivo è di 13 milioni 650mila euro.

Sempre su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione, l’Esecutivo ha dato il via libera allo stanziamento di 150mila euro destinate alle emittenti radiofoniche private e locali per la realizzazione di programmi in lingua italiana sui temi della cultura (storia, archeologia, arte, spettacolo e cinema), della scuola, e dello sport riguardanti la Sardegna. Il contributo è finalizzato a sostenere e ad incentivare la crescita strutturale e professionale nel settore della radiodiffusione. L’intervento tende a sostenere le emittenti radiofoniche locali nell’impegno economico per l’organizzazione della programmazione ed intende promuovere le nuove tecnologie di comunicazione per garantire un’informazione di qualità, meditata ed efficace su temi di sicuro interesse per le comunità locali. Il sostegno regionale costituisce per le radio locali un importante stimolo sia a trasmettere su altri mezzi di comunicazione elettronica – attraverso il proprio sito internet e creazione di app – che a garantire, altresì, un’ulteriore possibilità di rapporto con l’utenza attraverso l’utilizzo dei social network con la creazione della propria pagina dedicata.

In materia di sport, l’Esecutivo ha deliberato il programma preliminare 2019 degli interventi: la dotazione finanziaria disponibile è comunque insufficiente a soddisfare le diverse esigenze e aspettative dei sodalizi sportivi isolani, rimarcando l’esigenza che, in sede di legge di variazione di bilancio, il budget relativo alla programmazione annuale in materia di sport, possa essere incrementato di almeno ulteriori 3.500.000 euro.

Su proposta dell’assessore dell’Igiene e Sanità Mario Nieddu, la Giunta ha dato il via libera definitivo al programma di investimenti in edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico per il triennio 2019-2021. Sempre su proposta dell’assessore della Sanità, l’Esecutivo ha approvato l’atto d’indirizzo sulla ripartizione delle risorse a fare dei Comuni e ATS per gli interventi rivolti a malati affetti da particolare patologie e non autosufficienti, per un totale di 54 milioni 500mila euro. Per l’annualità 2019 i comuni della Sardegna dovranno a continuare a richiedere l’attestazione ISEE 2019, invitando a presentarla anche a coloro che non hanno aderito nell’annualità 2018.

La Giunta, su proposta dell’assessore degli Affari generali, Valeria Satta, ha poi approvato il bilancio di esercizio per l’anno 2018 della società in house SardegnaIT e il suo budget economico di previsione al 31 dicembre 2019.

Su proposta dell’assessore della Programmazione l’Esecutivo ha deciso di sottoscrivere il rinnovo della convenzione con l’Agenzia delle Entrate per la gestione dell’IRAP e dell’addizionale regionale IRPEF. La Giunta ha poi confermato, sino al 31 dicembre, la dottoressa Francesca Lissia nelle funzioni di vice direttore del Centro regionale della programmazione. Via libera, d’intesa con l’assessore della Sanità, anche al disegno di legge di variazione di bilancio per l’avvio delle attività del Mater Olbia.

Su proposta dell’assessore degli Enti locali Quirico Sanna, la Giunta ha nominato un commissario ad acta con lo scopo di provvedere all’approvazione del progetto definitivo-esecutivo dei lavori di manutenzione straordinaria delle strade rurali Pauli Arbarei-Nostra Signora d’Itria e Pauli Arbarei-Lunamatrona. E’ stato deciso  di fissare alla data del 30 giugno 2019 il termine ultimo entro il quale gli enti locali interessati dovranno trasmettere agli uffici regionali gli atti di programmazione e la rendicontazione delle risorse assegnate nel triennio 2011-2013 per finanziare gli interventi speciali per la montagna; il mancato rispetto della scadenza fissata comporterà la revoca del finanziamento e la cancellazione dei corrispondenti residui passivi.

Via libera anche alla sostituzione di due precedenti deliberazioni, perché contenenti alcune criticità riscontrate dagli uffici regionali successivamente alla loro adozione, sui criteri di agevolazione e modalità di attuazione degli interventi di manutenzione, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione finalizzati al recupero e alla riqualificazione del patrimonio immobiliare privato ricadente nel territorio regionale, previsti in attuazione della legge regionale di stabilità 2019. Approvato il disegno di legge sulla ridefinizione dei confini fra i comuni di Magomadas e Tresnuraghes in particolare riguardante la porzione di territorio “Noesola”, a seguito del referendum svoltosi lo scorso 28 aprile. Sempre su proposta dell’assessore Quirico Sanna, la Giunta ha deliberato i criteri per l’assegnazione dei contributi ai Comuni per la manutenzione ordinaria, straordinaria e gestione dei porti con strutture dedicate al traffico passeggeri (Palau, La Maddalena, Santa Teresa di Gallura, Tortolì – Arbatax, Carloforte, Sant’Antioco, Calasetta, Portoscuso-Portovesme); l’importo complessivo stanziato per l’annualità è pari a 400mila euro. Via libera allo scioglimento dei consigli comunali di Tempio Pausania e Siamaggiore, a seguito della dimissioni presentate dai sindaci Andrea Biancareddu e Anita Pili.

Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, la Giunta ha espresso un giudizio positivo, con prescrizioni, sulla compatibilità ambientale riguardante alcuni progetti proposti da Abbanoa nel territorio di Bosa, Magomadas e Tresnuraghes. L’esecutivo ha inoltre espresso l’intesa con la Capitaneria di Porto di Olbia sull’aggiornamento 2019/2021 del piano di raccolta e gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che fanno scalo nel porto di La Caletta, Siniscola. Sempre su proposta dell’assessore Gianni Lampis, la Giunta ha approvato le spese adottate da 8 comuni, a seguito degli eventi eccezionali e calamitosi verificatesi del 2018, per l’esecuzione di opere ed interventi in emergenza. L’importo complessivo riconosciuto e stanziato è pari a 432.934 euro. Via libera anche alla ripartizione delle risorse, per complessivi 400 mila euro, destinate alle attività di soccorso e recupero della fauna selvatica ferita o in difficoltà; 240mila euro sono destinate alla Città Metropolitana di Cagliari, provincia di Sassari, provincia del Sud Sardegna, provincia di Nuoro e provincia di Oristano; i rimanenti 160 mila euro arriveranno alla rete regionale per la conservazione della fauna marina formata dalle cinque Aree Marine Protette (Isola dell’Asinara, Capo Caccia-Isola Piana, Capo Carbonara, Tavolara-Punta Coda Cavallo, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre), dal Parco nazionale di La Maddalena e dal comune di Pula.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, la Giunta ha dato il nulla osta all’esecutività del bilancio di previsione dell’Agenzia Agris per gli anni 2019/2021.

Su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, l’Esecutivo ha autorizzato l’utilizzazione dei fondi Fsc 2014-2020 destinati alla portualità del Piano Sulcis, includendo la progettazione degli interventi dei porti di Calasetta (6 milioni di euro per opere di sottoflutto, banchinamenti ed escavo fondali), Carloforte (4 milioni per nuovi attracchi traghetti e dragaggio fondali) e Sant’Antioco (12 milioni per opere di sottoflutto, banchinamenti ed escavo fondali) che non hanno trovato copertura finanziaria nelle risorse 2007-2013.

E’ stata quindi approvata la programmazione per il completamento ed il miglioramento della rete stradale: tra gli interventi, completamento ed adeguamento dell’asse viario SP 92, collegamento del Porto canale SS 195; circonvallazione di Olbia; collegamento Burcei-Sinnai-Maracalagonis-SS 125; collegamento alla Provinciale Abbasanta-Buddusò-Olbia della SS 389 (tratto Alà dei Sardi-bivio Padru). La Giunta ha poi approvato il Bilancio di previsione finanziario 2019/2021 ed il Bilancio di previsione cassa 2019 dell’Ente acque della Sardegna (Enas). E’ stato anche deliberato lo stralcio del programma di spesa per le opere di prevenzione per interventi urgenti di ripristino di opere pubbliche danneggiate da alluvioni, frane e altre calamità naturali. Sono stati così destinati 300.000 euro per la manutenzione straordinaria degli argini e dell’alveo del fiume Cedrino e 400.000 euro per la ricostruzione e il ripristino delle opere danneggiate dalle mareggiate in località Museddu, demandando la realizzazione degli interventi rispettivamente al Consorzio di bonifica della Sardegna centrale ed al comune di Cardedu. Sempre su proposta dell’assessore Roberto Frongia, l’Esecutivo ha deciso  di predisporre e pubblicare il bando e definire i criteri per individuare i destinatari dei contributi del fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, destinato alle famiglie in condizioni di disagio economico. Lo stanziamento della Regione ammonta a 5 milioni di euro, da integrare successivamente con altri fondi che si rendessero disponibili.