15 November, 2024
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Più di 80 adesioni all’incontro regionale sulla privacy che si è svolto venerdì 22 novembre, nel centro di spiritualità “N.S. del Rimedio” a Donigala Fenughedu (OR). L’evento, voluto dalla Conferenza Episcopale Sarda, ha permesso di affrontare il tema della protezione dei dati personali alla luce della nuova normativa canonica sulla riservatezza promulgata con Decreto generale della Conferenza Episcopale Italiana.

Dopo i saluti dell’arcivescovo Gian Franco Saba, delegato per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Sarda, il tema è stato introdotto dall’avv. Gianni Pireddu, moderatore dell’incontro. Il primo relatore a prendere la parola è stato Carlo Acquaviva, avvocato, collaboratore dell’Ufficio nazionale per i problemi giuridici della Conferenza episcopale italiana. L’avvocato si è soffermato sul concetto di dato personale che deve essere considerato un bene al pari di un oggetto prezioso e per ciò stesso meritevole di tutela e protezione. Ma ha anche rimarcato il fatto che occorre adottare sempre il cosiddetto criterio di ragionevolezza sia nella trattazione sia nella protezione per evitare di esporre la Chiesa a un eccesso di burocrazia. Daniela Scano, responsabile delle pagine di cronaca nella redazione centrale del quotidiano La Nuova Sardegna, ha raccontato le tante esperienze legate alla tutela delle dignità nei casi di cronaca: «Perché – ha spiegato – malgrado si rispettino le regole comunque il rischio di violare la dignità personale è sempre dietro l’angolo, in particolare quando i casi di cronaca riguardano bambini, donne, vittime in generale, o suicidi».

Una particolarità dell’incontro sono stati i laboratori tematici che hanno permesso ai partecipanti di riflettere sull’applicazione delle norme legate alla privacy in alcuni ambiti specifici: i sacramenti, gli annuari e la cancelleria, il web. Dopo la fase dei laboratori, le conclusioni della conferenza sono state affidate al giornalista Michele Spanu, incaricato regionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Sarda. Il prossimo passaggio operativo, come chiarito durante le conclusioni, è quello di fare in modo che le singole diocesi possano avviare analoghi processi di formazione e informazione per tutti i soggetti che sono coinvolti in questo settore, come parroci e responsabili di associazioni. Il filmato dell’incontro, realizzato grazie alla redazione del settimanale diocesano “Libertà”, sarà disponibile tra pochi giorni sul sito sardegna.chiesacattolica.it .

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La nuova normativa canonica sulla riservatezza, la gestione della privacy, il rispetto della dignità della persona umana. Sono questi i temi che saranno affrontati venerdì 22 novembre, dalle ore 16,00 alle 18.30, nel centro di spiritualità “N.S. del Rimedio” a Donigala Fenughedu (OR), in occasione dell’incontro regionale sul tema: “La protezione dei dati personali: aspetti giuridici e comunicativi”.

L’evento, voluto dalla Conferenza Episcopale Sarda, è rivolto in primo luogo a quanti si occupano a vario titolo del trattamento dei dati nelle Diocesi: vicari generali, cancellieri diocesani, moderatori di curia, direttori degli uffici diocesani ma è aperto a tutti coloro che sono coinvolti a vario titolo nella vita pastorale delle comunità, come parroci e responsabili di associazioni.

L’incontro verrà moderato dall’avv. Gianni Pireddu. L’introduzione sarà affidata a S.E. mons. Gian Franco Saba, arcivescovo di Sassari e delegato della Conferenza Episcopale Sarda per le comunicazioni sociali. Avranno poi inizio le relazioni: l’avvocato Carlo Acquaviva, collaboratore dell’ufficio nazionale problemi giuridici della Conferenza Episcopale Italiana, presenterà le nuove disposizioni per la tutela del diritto alla buona fama e alla riservatezza mentre Daniela Scano, caposervizio del quotidiano “La Nuova Sardegna” parlerà di alcuni casi concreti legati alla privacy e alla tutela della dignità della persona umana nell’attività giornalistica. Saranno previsti tre laboratori tematici, dedicati ai Sacramenti, agli annuari e alla gestione del web.

L’appuntamento intende essere la prima tappa di un processo, affidato alle singole Diocesi, che consentirà di formare e aggiornare tutti i soggetti che in ambito ecclesiale hanno precise responsabilità in merito alla tutela della privacy.