16 November, 2024
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Un’occasione unica per confrontarsi e aggiornarsi sulle buone politiche di welfare del nostro tempo, insieme ad alcuni fra i maggiori esperti italiani del settore, da Vito Mancuso a Mario Giro, da Laura Dalla Ragione ad Augusto Consoli: è questo che offre Aprire Orizzonti, la conferenza che lAssociazione Casa Emmaus Impresa Sociale di Iglesias organizza il 22 novembre nellaula magna de Sa Manifattura, in viale Regina Margherita 33 a Cagliari, dalle ore 8.30 alle 20.00.

Le aree prese in esame sono cinque: Immigrazione, Povertà Educativa, Disturbi Alimentari, Dipendenze Patologiche Adulti e Dipendenze Patologiche Minori, corrispondenti ai settori di cui si occupa l’Associazione Casa Emmaus.

Non solo: questa giornata formativa permetterà agli iscritti di acquisire 10 crediti ECM per le seguenti professioni: psicologo (specializzazioni in psicologia e psicoterapia), medico chirurgo (specializzazioni in psichiatria), biologo, educatore professionale, infermiere, assistente sociale. Verrà inoltre rilasciato un attestato al termine dei lavori. Per iscriversi esiste un’area dedicata: http://www.casaemmausiglesias.it/registrazione/.

Si comincia alle 8.30 con i saluti istituzionali di Christian Solinas, presidente della Regione Sardegna; Mario Nieddu, assessore della Sanità della Regione autonoma della Sardegna; Gianni Salis, direttore della Formazione ATS Sardegna ed il senatore Giuseppe Lumia.

Alle 8.45 Stefano Zamagni, professore ordinario di economia politica allUniversità di Bologna, si collega per affrontare le “Luci e ombre del sistema di welfare in Italia”.

Il primo incontro “Sono qui, guardami!”, sulle Dipendenze dei minori, vede come relatori Arturo Casoni, neuropsichiatra delletà evolutiva e Roberto Mazza, docente di psicologia e metodologia dei servizi sociali dellUniversità di Pisa; il moderatore è Biagio Sciortino, responsabile del DSMD dellArea Vasta Nord Sardegna ATS.

“Fammi scendere”, sulle Dipendenze Patologiche negli adulti, pone in dialogo Mauro Cibin, direttore del Centro SORANZO; Augusto Consoli, direttore del Dipartimento Patologia delle Dipendenze ASL Torino 5 e Leopoldo Grosso, psicoterapeuta, presidente onorario del Gruppo Abele. Modera Guido Faillace, presidente nazionale della Società scientifica FEDERSERD.  

Dopo il light lunch Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta, direttrice della Rete per i DCA della USL 1 dellUmbria; Maria Gabriella Gentile, primario emerito in SC Dietetica e Nutrizione Clinica all’AO Niguarda e Paolo Santonastaso, professore ordinario di psichiatria alla Scuola di Medicina dellUniversità di Padova, si confrontano sui disturbi alimentari (“Linganno dello specchio”); modera Alessandro Coni, direttore del Dipartimento Salute Mentale – Zona Sud di ATS.  

“Barche di pace”, sull’Immigrazione è il tema dell’intervento di Mario Giro, responsabile del settore internazionale della Comunità di Sant’Egidio, ex viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, che dialoga con Barbara Barbieri, psicologa, ricercatrice e docente di Psicologia delle risorse umane allUniversità di Cagliari.

L’ultimo incontro Hanno tutto, non hanno niente”, sulla Povertà Educativa, prevede gli interventi di Vito Mancuso, docente di Teologia moderna e contemporanea dellUniversità San Raffaele di Milano ed Andrea Morniroli, coordinatore del Forum delle Disuguaglianze e delle Diversità. Modera Riccardo Sollini, direttore della Fondazione Capodarco ETS.

Segue la discussione finale / tavola rotonda su “Aprire orizzonti: il domani del welfare”, con Francesco Birocchi, presidente dellOrdine dei Giornalisti della Regione Sardegna e Fernando Nonnis, presidente dell’Associazione Casa Emmaus Impresa Sociale

La giornata si chiude con la compilazione del questionario ECM.

Tutti gli interventi sono seguiti da una parte di confronto domanda/risposta e accompagnati dalle elaborazioni grafiche su schermo di Marco Serra, esperto di metodologie visuali della comunicazione, realizzate in diretta durante la conferenza.

Nell’aula magna saranno inoltre allestite alcune mostre tematiche.

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Tra le società più rappresentative nel settore ITC in Sardegna, IT Euromedia si rafforza e sigla una sinergia che gli consentirà di affacciarsi sul mercato della comunicazione digitale e cartacea. La società guidata da Efisio Pisano, specializzata nello sviluppo di tecnologie informatiche con particolare attenzione al settore delle infrastrutture informatiche, Internet delle cose (IoT) e della sicurezza dati, ha infatti acquisito la maggioranza azionaria di Ablativ, la società dell’imprenditore Sandro Usai con esperienza nelle soluzioni di sistemi editoriali digitali e degli ipergiornali.

«Abbiamo voluto unire le forze per competere al meglio e offrire ai clienti una visione sempre più completa sugli scenari tecnologici e della comunicazione», spiegano i due imprenditori, che hanno deciso di proiettare le loro aziende verso un nuovo percorso che metterà la comunicazione e l’editoria al centro delle iniziative di espansione e al servizio della divulgazione delle nuove tecnologie al servizio delle persone e delle imprese.

Nata nel 1997, IT Euromedia vanta oggi un fatturato consolidato di tre milioni di euro l’anno, con oltre venti dipendenti che lavorano nella sede della zona industriale di Selargius. La società ha inoltre una sede a Roma e un’altra a Rende (in provincia di Cosenza), dove vengono sviluppati progetti di ricerca legati al polo tecnologico dell’innovazione dell’Università della Calabria.

In Sardegna IT Euromedia si è conquistata una posizione di rilievo, arrivando ad occuparsi di infrastrutture informatiche e di ricerca applicata all’interno del Joint Innovation Center attivato presso il CRS4 di Pula, in collaborazione con un gigante mondiale come Huawei.

«La sinergia con Ablativ ci consentirà di lanciare una nuova sfida al mercato sardo – spiega Efisio Pisano – in un settore interessante come quello editoriale. Siamo orgogliosi di questa acquisizione perché ci apre prospettive nuove, potendo contare su esperienze e professionalità di alto livello.»

«Sono sicuro che tra IT Euromedia e Ablativ ci sarà la possibilità di sviluppare una interessante sinergia progettuale che, accompagnata da una componente di ricerca, ci porterà a offrire nel mercato nazionale e internazionale soluzioni interessanti che andranno a soddisfare le aspettative degli editori e delle società che desiderano iniziare a fornire contenuti professionali ai loro clienti, soprattutto nell’ambito del brand journalism», prosegue Sandro Usai.

Oggi IT Euromedia si distingue per la capacità di operare ad alti livelli sia nel settore tecnico che in quelli progettuale e commerciale. «L’azienda investe una consistente quota del suo bilancio in formazione ed oltre il dieci per cento in ricerca e sviluppo – spiega il direttore operativo Gianni Salis – e questo ci consente di lavorare in ambiti di elevata specializzazione e di ricevere commesse dirette dalle grandi multinazionali dell’ITC». 

«Dipendenti giovani e con ottime referenze tecniche sono la ricetta migliore per contrastare gli effetti della globalizzazione dei mercati, che anche in Sardegna mostra tutta la sua forza dirompente occupando ogni spazio di fornitura nella pubblica amministrazione – afferma Efisio Pisano -. La nuova sinergia con Ablativ ci apre ora a nuove prospettive in un mercato interessante come quello editoriale.»

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Giornata di bilancio per l’Azienda per la Tutela della Salute della Sardegna domani, mercoledì 23 gennaio, al Seminario Arcivescovile di via Monsignor Giuseppe Cogoni n. 9 a Cagliari, a cominciare dalle ore 10.00. Alla presenza del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che chiuderà i lavori della mattina, sarà avviata una riflessione collettiva sui risultati ed i possibili miglioramenti della riorganizzazione del sistema sanitario locale nell’Isola, a due anni dalla istituzione dell’ATS.

L’iniziativa sarà articolata in due momenti: il primo diretto a mettere in comune dati, fatti, informazioni che descrivano accuratamente i due anni di attività e forniscano diverse chiavi di lettura; il secondo con riflessioni di gruppo organizzate in tavoli che discuteranno dei possibili miglioramenti e formuleranno raccomandazioni indirizzate all’ATS nell’ambito di specifici temi di approfondimento. Il percorso d’informazione ed ascolto sulla riforma si articolerà in tre giornate, nelle sedi di Cagliari, Sassari, Nuoro.

La giornata di lavoro, organizzata dall’ATS, sarà introdotta dal Direttore formazione e ricerca di ATS Gianni Salis. Quindi, il Direttore amministrativo di ATS Stefano Lorusso, parlerà del percorso per l’organizzazione della nuova Azienda, con i risultati ed i punti critici di due anni di lavoro, seguito dal Direttore sanitario di ATS, Francesco Enrichens, che presenterà una relazione incentrata sulla qualità e l’appropriatezza delle cure.

Il Direttore del Servizio di sanità animale ASSL Sassari/Olbia, Francesco Sgarangella, farà un focus di approfondimento sulla lotta alla Peste suina nell’Isola quale esempio di successo in Europa. Alle 12, invece, la parola passerà ai pazienti: due anni di attività secondo le associazioni del progetto TRAMAS.

Fulvio Moirano, direttore generale di ATS, farà una panoramica generale sull’Azienda dopo i due anni di attività, e, in particolare, sullo stato dell’arte delle liste d’attesa, le azioni in atto e quelle in programma per il futuro. Chiuderà la mattina il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, con un intervento sulle ragioni della riforma sanitaria.

Nel pomeriggio verranno organizzati cinque tavoli di lavoro sui seguenti temi:

– Personale e Risorse finanziarie;

– Organizzazione della Rete sanitaria;

– Esiti del Servizio sanitario;

– Liste d’attesa;

– Rapporto tra salute umana e animale.

I partecipanti ai tavoli lavoreranno con l’ausilio di un servizio di facilitazione e con il supporto tecnico di operatori dell’ATS. Nei tavoli si formuleranno raccomandazioni indirizzate all’ATS nell’ambito dei temi oggetto di discussione.

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La Rsu Eurallumina ha convocato l’assemblea informativa straordinaria delle lavoratrici e dei lavoratori diretti, per martedì 12 dicembre, alle ore 10.00, presso la sala assemblee dello stabilimento di Portovesme. «Dopo la manifestazione del 7 novembre  a Cagliari e l’ incontro che la RSU aveva avuto con il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, quattro assessori della giunta coinvolti nel procedimento autorizzativo in corso (Ambiente, Industria, Sanità ed Enti locali), alcuni dei direttori generali degli stessi enti (Ambiente e Sanità) ed il coordinatore del Piano Sulcis, alle richieste dei rappresentanti dei lavoratori, sullo stato del percorso procedurale e sui tempi per la conclusione del lunghissimo iter – si legge in una nota della RSU Eurallumina -, erano arrivate risposte tecnico specifiche nel merito ed assicurazioni sull’impegno politico e di indirizzo della Giunta sull’importanza del progetto di ripartenza, sul mantenimento degli accordi in campo nazionale e regionale, confermando la priorità nel cercare di  pervenire alla conclusione nel rispetto delle norme».

«L’impegno, in conclusione era che indicativamente, alla prima settimana di dicembre, tempo stimato dall’Azienda per il deposito di documenti ad ulteriore completamento dell’imponente mole progettuale – si legge ancora nella nota della RSU Eurallumina – si sarebbe riconvocato lo stesso tavolo con gli stessi partecipanti, per verificare la possibile conclusione dell’iter (al 12 dicembre 1.241 giorni, 41 mesi e la delibera regionale che sancirebbe almeno dal punto di vista autorizzativo l’inizio dell’applicabile possibilità di riavvio delle produzioni, previa partenza degli ingenti investimenti programmati. Alla scadenza dell’appuntamento della prima settimana di dicembre (mercoledì 6 dicembre) la RSU ha incontrato (concordando con la segreteria della presidenza), a Villa Devoto, a Cagliari, il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori dell’Industria Maria Grazia Piras, della Sanità Luigi Arru e del Lavoro Virginia Mura, con lei ed il suo staff c’è stato successivamente un secondo integrativo e proficuo appuntamento presso la sede assessoriale nella tarda mattinata (per le questioni relative agli ammortizzatori sociali, per i quali il 28 ottobre la RSU aveva incontrato il ministro Giuliano Poletti, ricevendo nelle interlocuzioni successive riscontro alle richieste avanzate), e con l’ assessore del Bilancio Raffaele Paci, particolarmente attento agli sviluppi sul fronte riciclo e ricerca sui residui delle lavorazioni.»

«Si sono potuti fare un necessario aggiornamento ed una verifica dello stato di avanzamento, un incontro che verrà  formalizzato ufficialmente nella settimana antecedente le prossime festività, appena verrà completato il deposito (già avvenuto nella gran parte), dei documenti a completamento, presumibilmente nella settimana in corso  tra il 12 ed il 15 dicembre) – sottolinea ancora la RSU Eurallumina -. Gli impegni con le istituzioni della RSU, per monitorare e verificare diverse fasi del procedimento, sono proseguiti, con gli incontri con l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, con i capi delle segreteria di Ambiente Franco Corosu e della Sanità Gianni Salis. I dettagli e gli importanti approfondimenti – conclude la RSU Eurallumina – verranno portati a conoscenza dei diretti interessati nell’assemblea generale delle tute verdi di martedì 12 dicembre.»

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Accordo raggiunto tra l’assessorato della Sanità e le organizzazioni sindacali sulla mobilità del personale delle Aziende sanitarie della Sardegna.
Al termine di un lungo confronto con Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Fsi, Nursind e Nursing Up, dall’assessorato (rappresentato dal direttore generale, Giuseppe Sechi, e dal capo di Gabinetto dell’assessore Arru, Gianni Salis) è arrivato l’impegno a dare immediatamente indirizzi alle Aziende sanitarie sul dimensionamento del personale, avviato dall’ ATS e che dovrà concludersi entro il 30 giugno; sullo sblocco della mobilità extra-regionale e delle mobilità compensative intra-aziendali e inter-aziendali.
L’assessorato si è impegnato, inoltre, a presentare entro venti giorni una bozza di proposta da sottoporre al tavolo tecnico per la definizione di criteri trasparenti per la mobilità del personale, connessa ai processi di riorganizzazione delle Aziende Sanitarie e fatta salva l’autonomia della contrattazione aziendale.

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Si è tenuto questa mattina negli uffici dell’assessorato della Sanità l’incontro tra l’assessore Luigi Arru, il suo capo di Gabinetto, Gianni Salis, e i rappresentanti della Federazione italiana medici pediatri (FIMP) della Sardegna. Al centro dei colloqui, l’applicazione dell’accordo integrativo regionale di settore. Entro i prossimi 10 giorni sarà convocato il Comitato regionale in cui si avvieranno i lavori di verifica sulla capienza dei fondi necessari per venire incontro alle richieste dei medici pediatri.

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Primo incontro ufficiale per Fulvio Moirano con i sette commissari delle Aziende sanitarie sarde. Come direttore generale della ASL di Sassari, che ha due mesi e mezzo di tempo per chiudere l’accorpamento delle altre ASL, Moirano ha fatto il punto della situazione affiancato dal Direttore generale dell’Assessorato della Sanità, Giuseppe Sechi, e dal capo di Gabinetto, Gianni Salis. All’ incontro erano presenti anche i dirigenti dell’Assessorato e l’amministratore unico dell’agenzia in house della Regione Sardegna.it, David Harris.
Il direttore generale ligure ha chiesto a tutti i commissari rapide informazioni sullo stato dei pagamenti, sugli adempimenti informatici e il sistema centralizzato, sulla situazione dei bilanci e sul personale, sull’accreditamento degli erogatori privati.
Nei prossimi giorni il confronto proseguirà con singoli incontri.
Sia ai commissari che al direttore generale della ASL 1 sono stati dati obiettivi dalla Giunta regionale, con i passaggi necessari a favorire l’incorporazione.

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Le Asl sono in regola con i pagamenti delle fatture all’Aias. È stato ribadito nel pomeriggio, nel corso dell’incontro con le organizzazioni sindacali.
Il capo di Gabinetto dell’assessorato, Gianni Salis, ha spiegato quanto certificato martedì nell’incontro in Prefettura con i rappresentanti dell’Aias: le aziende sanitarie sono in regola con il pagamento delle fatture e anche per le risorse per le quote sociali del 2014-2015, già trasferite ai Comuni insieme al 70% dell’acconto per il 2016. Ai Sindaci viene ora chiesto di accelerare nei pagamenti delle quote sociali a tutti gli erogatori privati.
L’Aias, per quanto riguarda l’assessorato, non ha validi motivi per non pagare gli stipendi ai lavoratori.

Assessorato regionale della Sanità 6 copia

Nuoro copia
Dopo le tappe cagliaritane, sono partiti oggi con Nuoro i primi incontri pubblici sui territori in cui la Giunta Pigliaru ha iniziato a presentare le misure di intervento per sconfiggere la Peste suina africana (Psa) in Sardegna. Il direttore generale della Presidenza della Regione e responsabile dell’Unità di progetto per l’eradicazione della Psa, Alessandro De Martini, ha aperto i lavori dell’incontro “La peste suina africana si può sconfiggere”, in cui è stato illustrato il nuovo programma di lotta all’epidemia che affligge gli allevamenti sardi da 37 anni. De Martini ha portato i saluti del Presidente Pigliaru e spiegato la forte volontà della Giunta nel voler cancellare la malattia dall’isola. «La presenza della Psa – ha spiegato il responsabile dell’Unità di progetto – ha depresso il settore suinicolo regionale, portando la Sardegna ad essere un grande importatore. Debellare l’epidemia vuol dire quindi aprire numerose occasioni di forte sviluppo per l’economia agroalimentare sarda, che tanto può costruire nei mercati dell’export».
All’iniziativa sono intervenuti gli assessori della Sanità e dell’Agricoltura, Luigi Arru ed Elisabetta Falchi, il capo di gabinetto dell’assessorato della Sanità, Gianni Salis, la veterinaria del servizio zootecnico dell’agenzia regionale LAORE, Daniela Sardo (in sostituzione del direttore generale dell’Agricoltura, Sebastiano Piredda), e il funzionario dell’assessorato dell’Ambiente, Davide Brugnone. Hanno poi preso la parola il consulente dell’Unità di progetto e professore di Sanità animale dell’università di Madrid, Josè Manuel Sànchez-Vizcaino, e il componente della direzione generale della Sanità della Commissione europea, Alberto Laddomada. Olivia Bessi, del ministero della Salute, ha seguito gli interventi in collegamento Skype da Roma, augurando un buon lavoro e una buona riuscita all’Unità di progetto. Numerosi sono poi stati gli interventi dal pubblico.
«Come Regione puntiamo sull’agroalimentare di qualità, che possiamo raggiungere garantendo il benessere dei nostri animali». Così l’assessore Falchi che ha aggiunto: «Dobbiamo lavorare sull’emersione dei soggetti che praticano l’allevamento con animali non regolari. Per questo abbiamo iniziato a costruire percorsi che favoriscono tale passaggio: partiamo con il benessere animale per il suino, simile a quello già esistente per gli ovini. Si tratta di una misura completamente nuova, che sarà operativa nel momento in cui giungerà da Bruxelles il via libera».
Sempre la titolare dell’Agricoltura ha spiegato che per il futuro gli «allevatori dovranno tenere gli animali confinati e seguirli con regimi alimentari particolari». La Regione farà la sua parte destinando, per iniziare, 10 milioni di euro per la costruzione dei recinti che verranno finanziati sempre con il via libera della Commissione europea sul benessere animale. «Intanto – ha concluso Elisabetta Falchi – continuiamo con il percorso, già avviato, di formazione e informazione nei territori per far capire le opportunità positive che può portare a tutta l’economia delle campagne sarde l’eradicazione della Psa, perché allevare in biosicurezza non è impossibile. Le carni suine o il maialetto sardo hanno una storia che si può vendere in tutto il mondo, dobbiamo crederci e dobbiamo lavorare per raggiungere l’obiettivo sfruttando anche il nuovo Marchio qualità su cui stiamo lavorando per definire i disciplinari».
L’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha ringraziato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per l’apertura di credito e per la fiducia data alla Sardegna, che fino a pochi mesi fa rischiava il commissariamento per i pessimi risultati e la cattiva gestione delle politiche di eradicazione della Psa collezionati nel passato.
«L’incontro di oggi è il primo passo di una serie di iniziative che terremo sui territori – ha detto l’esponente della Giunta Pigliaru – io, l’intero esecutivo, tutti noi, ci stiamo mettendo la faccia perché la Sardegna deve dare una risposta di credibilità al governo e all’Unione europea. Si tratta di un impegno di mandato che portiamo avanti insieme agli assessorati dell’Agricoltura, dell’Ambiente e al Presidente Pigliaru. Fino a oggi purtroppo abbiamo fatto l’errore di litigare fra noi, di dividerci e di perderci per strada. Da adesso in poi cambiamo strada: confrontiamoci, bisticciamo, ma poi andiamo avanti verso l’obiettivo.»
L’assessore della Sanità ha poi concluso con un invito alla collaborazione fra politica, di maggioranza o opposizione, fra gli allevatori e i veterinari. «Se perdiamo questa battaglia – ha ribadito Arru – la Sardegna sarà commissariata e ci penserà il governo o l’Europa a gestire il problema. Da oggi in poi quindi diamoci del “noi” e tutti assieme puntiamo verso il traguardo».
Un intervento carico di ottimismo e responsabilità quello di Josè Manuel Sànchez-Vizcaino. «È la prima volta che trovo una vera volontà per eradicare la Psa in Sardegna – ha osservato il consulente dell’Unità di progetto -. Non esiste una ricetta unica per debellare l’epidemia, ma esiste una soluzione per ogni luogo e questa è la prima volta che si prepara una ricetta pensando alla Sardegna». I risultati, ha aggiunto Vizcaino, si possono raggiungere solo con una «forte collaborazione fra allevatori e veterinari, perché altrimenti anche la tecnologia più avanzata non sarà sufficiente per sconfiggere la malattia».

La Giunta regionale ha approvato oggi un disegno di legge che dispone misure urgenti per l’eradicazione della malattia e prevede un Piano d’azione straordinario che sarà messo in atto da un Comitato ristretto d’indirizzo che opererà attraverso una Unità di progetto. Gli interventi costeranno circa 4 milioni di euro all’anno e, oltre all’azzeramento dell’epidemia, hanno come obiettivo il rilancio della produzione agroalimentare sarda garantendone qualità e sicurezza.
Prima di formalizzare la legge, sono stati avviati contatti con l’Unione Europea e il Ministero della Salute per costruire i presupposti di una azione condivisa. Uno dei risultati incassati è stato quello di ottenere dalla Direzione Generale della Sanità della Commissione europea il distacco, dal 1 dicembre per sei mesi con costi a carico della stessa Unione Europea, di Alberto Laddomada, vice capo unità della direzione generale Salute e tutela dei consumatori ed esperto riconosciuto in materia di peste suina africana. Viene ufficialmente avviata anche la collaborazione con Josè Manuel Sanchez-Vizcaino del Centro de Investigacion Visavet di Madrid considerato il massimo esperto di peste suina africana e di piani per eradicarla, ingaggiato attraverso una convenzione triennale da 100mila euro con l’Universita di Madrid. «L’Europa ci chiede di interrompere il ciclo biologico della peste suina africana e su questo lavoriamo dal primo giorno – dice l’assessore della Salute Luigi Arru –. Stiamo già ottenendo ottimi risultati sulla lingua blu, abbiamo fatto talmente bene rendendo obbligatoria la vaccinazione che l’Europa ci rimborserà metà dei costi sostenuti, circa 1 milione e 250mila euro dei 2,5 spesi. Non solo: una delegazione di Taiwan ci ha attribuito un punteggio di 9,5 su 10 per la politica sulla blu tongue. Nello stesso solco – aggiunge Arru – dobbiamo muoverci per la peste suina, facendo capire agli allevatori che eradicarla significa creare ricchezza per loro. Anche per i soldi messi in campo per la peste suina contiamo di ottenere il rimborso di metà della cifra dall’Europa, mettendo in atto un percorso virtuoso che ci venga ufficialmente riconosciuto».
Oltre a Laddomada e Vizcaino ne faranno parte il direttore generale della Presidenza Alessandro De Martini, che sarà il coordinatore, il consulente dell’assessorato della Salute Gianni Salis, il direttore generale dell’Agricoltura Sebastiano Piredda, il delegato dell’Assessorato dell’Ambiente Davide Brugnone, il delegato del direttore generale del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale Carlo Masnata e il commissario straordinario dell’Ente regionale Foreste Giuseppe Pulina. Entro 20 giorni dalla pubblicazione della delibera L’Unità dovrà predisporre un Piano d’azione straordinario per lotta ed eradicazione alla peste suina da sottoporre all’approvazione della Giunta regionale che individui priorità e strategie d’azione, compresi tempi e risorse messi in campo. Il responsabile dell’Unità di progetto può attivare collaborazioni e convenzioni con Università, Enti e Centri di ricerca o singoli esperti, necessarie per fornire supporto scientifico, e con esperti esterni per la fornitura di servizi ritenuti necessari per l’eradicazione. Secondo l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi «il momento per imprimere una svolta alla lotta alla peste suina africana è favorevole, la mentalità sta cambiando. Dunque non ha più senso e non dà più risultati avere soltanto un atteggiamento di tipo repressivo: bisogna invece – conclude l’assessore Falchi – accompagnare gli allevatori in un percorso che li faccia definitivamente uscire dall’illegalità. Dobbiamo essere tempestivi per bloccare una volta per tutte la diffusione dell’epidemia». Secondo l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano per combattere l’epidemia «sono fondamentali la tutela ambientale e la vigilanza, per essere certi che le regole vengano rispettate».