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Torna nel Sulcis Iglesiente “Mare e Miniere”, la rassegna è organizzata dall’Associazione Elenaledda vox con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e del Comune di Portoscuso.
Dal Sulcis Iglesiente la rassegna si irradierà in tutta l’isola con concerti ed eventi che coinvolgeranno le comunità e richiameranno appassionati e turisti non solo interessati a consumare il magnifico blu delle acque mediterranee, ma anche a trovare benessere psico-fisico personale e a dedicarsi alla bellezza culturale.
Il programma dei concerti.
27 luglio ore 21,00 Iglesias, Piazza Municipio
28 luglio ore 21,00 Sarroch, Villa Siotto
DANZE DAL MARE 2.0
Al via il tour di “Danze dal Mare 2.0″ firmato da Mvula Sungani e Mauro Palmas. C’è il mare, crocevia di storie, popoli e culture nello spettacolo “Danze dal Mare 2.0” opera firmata dal regista e coreografo Mvula Sungani e musicata del compositore cagliaritano Mauro Palmas che tornano insieme sull’Isola, Il mare, crocevia di storie, popoli, culture e sogni, ispira l’opera del regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani e del compositore cagliaritano Mauro Palmas che tornano nuovamente a lavorare insieme dopo la bella esperienza di Etnika, spettacolo dedicato alla Sardegna. La poetica coreografica ispirata alla tradizione popolare italiana viene stilizzata da Mvula Sungani mediante le nuove tendenze contemporanee e fusa con la Physical Dance, uno stile peculiare utilizzato da danzatori che partono da una solida base tecnico- accademica e la completano con un’importante preparazione fisico-atletica. La filosofia del linguaggio espressivo del coreografo italo- africano è il corpo, inteso come danza, unita all’esaltazione e alla bellezza del fisico. La drammaturgia, le suggestioni, i tableaux vivants, le costruzioni visive, sono tutte basate sul corpo e la fisicità, senza l’ausilio di strutture, appendimenti e supporti. Un successo personale quello di Mvula Sungani, i cui quadri coreografici, sono anche andati in onda su Rai 1 in occasione del programma “Una notte per Caruso” (in scena la prima ballerina Emanuela Bianchini ed Emanuele Pironti) e sono stati apprezzati da oltre 3 milioni di telespettatori. Uno spettacolo raffinato e di grande suggestione visiva: il ritmo e le melodie restituiscono ai movimenti, dapprima sincopati e poi rituali, la forza evocativa delle terre di origine, mentre le composizioni originali di Mauro Palmas, ispirate alle musiche popolari e trasfigurate dalla sua personalissima scrittura, si uniscono e si fondono alle trascrizioni delle danze di origine classica e popolare, creando un rarefatto moto emotivo.
1 agosto ore 21,30 Sant’Anna Arresi, Piazza del Nuraghe
CANTI, RICHIAMI D’AMORE
Ginevra Di Marco, Voce e percussioni
Francesco Magnelli, pianoforte
Andreino Salvadori, chitarra, tzouras e armonium
Dalle storie struggenti della musica popolare toscana, alla proposta di nuove e variegate sonorità che accompagnano il raccontare l’uomo e le sue passioni, la ricerca spirituale, il limite, la caduta, la possibile rinascita. L’intensa voce di Ginevra Di Marco e le morbide note di due eclettici musicisti/compositori (Francesco Magnelli: pianoforte; Andreino Salvadori: chitarra, tzouras e armonium) per un concerto che fa una scelta di essenzialità formale, puntando ad essere massima sostanza possibile. Un concerto che diventa magico momento di vita in comunione con il pubblico. Ginevra Di Marco: straordinaria interprete, fra le più note della musica italiana contemporanea, si è mossa dalla scena del Rock indipendente con i CSIe PGR per poi dedicarsi alla carriera solista vincendo subito il Premio Tenco come artista esordiente. Nel progetto Stazioni Lunari di Francesco Magnelli si è confrontata con artisti di stili differenti, dal rock alla canzone d’autore al folk, dimostrando ancora una volta la sua grande ecletticità e forza interpretativa. Nel corso delle sue ricerche è approdata alla musica popolare (in particolare quella toscana) alla quale ha dedicato i suoi ultimi album. Andrea Salvadori: Compositore, chitarrista e sound designer, condivide dal 2000 il percorso artistico di Ginevra Di Marco. Dal 2003 collabora, sempre in qualità di musicista e arrangiatore, al progetto musicale Stazioni Lunari, diretto da Francesco Magnelli, cui partecipano moltissimi artisti del panorama musicale Italiano. La predilezione per la composizione musicale unita al sound design lo avvicinano al teatro in qualità di drammaturgo musicale con Armando Punzo direttore della Compagnia della Fortezza – non a caso regista-autore della scena – con cui stabilisce un vero sodalizio. Francesco Magnelli: compositore e produttore, ha suonato con i Litfiba, CCCP ed è stato promotore della nascita dei CSI – Consorzio Musicisti Indipendenti. Con Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni da vita al Consorzio Produttori Indipendenti. È anche ideatore e direttore artistico di Stazioni Lunari, spettacolo musicale itinerante al quale prendono parte ogni volta autori e musicisti diversi, che interagiscono tra di loro in una fusione musicale che travalica stili e generi. La musica proposta proviene in parte dal repertorio di ogni artista e in parte da brani della tradizione della musica popolare di varie parti del mondo. Unico ospite fisso del progetto è Ginevra Di Marco, mentre tra gli altri artisti che hanno preso parte a Stazioni Lunari si ricordano: Cisco, Cristiano Godano, Simone Cristicchi, Giovanni Lindo Ferretti, Teresa De Sio, Piero Pelù, Morgan, Paola Turci.
2 agosto ore 21,00 Iglesias, Cattedrale
GLORIA ET HONORE CORONASTI DOMINE. MELODIE DALL’ANTICA LITURGIA ED ECHI DELLA TRADIZIONE RELIGIOSA IN ONORE DI SANT’ANTIOCO
con Giacomo Baroffio, Luigi Lai, Elena Ledda, Simonetta Soro, Pietro Cernuto, Mauro Palmas, Marcello Peghin, Silvano Lobina, Alessandro Foresti e il Coro Laus Cordis diretto da Kim Eun Ju Anastasia
Gloria et Honore Coronasti Domine. Melodie dall’antica liturgia ed echi della tradizione religiosa in onore di Sant’Antioco, è stato realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale di Sant’Antioco, la Diocesi e l’Archivio Storico Diocesano di Iglesias. Una lunga e intensa serata che inizierà con l’esecuzione di un frammento di una copia apografa di un intero uffizio gregoriano dell’epoca medievale, dedicato a Sant’Antioco martire. Interpreti di questo straordinario documento saranno Giacomo Baroffio, uno dei maggiori studiosi, cultori e interpreti del canto gregoriano, e il Coro Laus Cordis, diretto da Kim Eun Ju Anastasia. Sempre nell’eccezionale serata live, la cui direzione artistica è curata dal compositore e virtuoso della mandola e del liuto cantabile Mauro Palmas, saranno eseguiti “Gocius” campidanesi per launeddas e voce dedicati al martire sulcitano, “Gosos” in lingua spagnola di matrice medievale e musiche liturgiche, che rappresentano i punti più alti del patrimonio devozionale-popolare della Sardegna. Protagonisti sul palco il maestro di launeddas Luigi Lai, le voci di Elena Ledda e Simonetta Soro, il maestro di organo Alessandro Foresti, i fiati di Pietro Cernuto, il liuto cantabile di Mauro Palmas, la chitarra di Marcello Peghin e il mandoloncello di Silvano Lobina.
22 agosto ore 21,00 Sant’Anna Arresi
23 Agosto ore 21,00 Iglesias, Giardini dell’Associazione Mineraria
SCAVI, STORIE DI MINIERA
Musiche originali: Mauro Palmas
Arrangiamenti musicali: Mauro Palmas e Silvano Lobina
Testo di Mariangela Sedda
Con
Simonetta Soro, voce narrante
Mauro Palmas, mandole
Silvano Lobina, basso
L’idea produttiva nasce dall’esigenza di rappresentare sotto forma di concerto le vicende e le storie umane della gente di miniera. La vicenda è ancorata solidamente alla storia delle miniere sarde, alla descrizione minuziosa dei territori negli anni in cui le miniere furono protagoniste di benessere e sviluppo economico. Lo spettacolo si articola attraverso brevi scene, presentate da una narratrice ormai adulta come una sorta di memoria collettiva, che raccontano storie di miniera attraverso le vicende umane e i cambiamenti che gli anni e il lavoro hanno prodotto nelle comunità dagli anni trenta fino agli anni cinquanta, al culmine dello sviluppo delle città minerarie. Sullo sfondo la grande Storia filtrata attraverso la quotidianità di piccole esistenze. I flash – back accendono singole storie individuali, storie comuni, private, che fanno rivivere il clima di quegli anni. Ogni ricordo si porta dietro storie di lavoro, di lotte, di amori e di feste, che hanno riempito di vita e di fervore villaggi oggi desolati dall’abbandono. La musica, strettamente legata alla narrazione e che di quel mondo cattura suoni, voci e sentimenti, renderà possibile il dialogo tra realtà diverse, transitando fra tradizione e innovazione e incontrando tempi musicali che daranno vita a vividi orizzonti sonori.
27 agosto ore 19,00 Sant’Anna Arresi, Località Candiani(porto Pino)
RICCARDO TESI – NUOVO CAMERISTICO
Michele Marini (clarinetto); Damiano Puliti (violoncello); Riccardo Tesi (organetto diatonico); Daniele Biagini (pianoforte)
Cameristico – questo il significativo titolo del progetto musicale di Riccardo Tesi – prende spunto da una occasionale collaborazione, avvenuta alcuni anni fa, tra il musicista toscano e Harmonia Ensemble, un trio del quale in questo nuovo gruppo è rimasta la presenza del violoncello di Damiano Puliti, che con l’organettista aveva collaborato in più occasioni. Al pianoforte siede invece il pistoiese Daniele Biagini, anch’egli più volte collaboratore di Tesi, che ha anche contribuito agli arrangiamenti del disco. Infine, al clarinetto un altro musicista pistoiese, il brillante Michele Marini, che nonostante la giovane età ha esperienze nientemeno che nella Vienna Art Orchestra. Da quella prima esperienza “cameristica”, Tesi ha tratto una ben precisa idea di suono, ripresa, ampliata ed esplorata in molteplici direzioni in questo suo nuovo lavoro, che inanella una serie di composizioni connotate da un comune colore di fondo – quello camerstico, appunto – benché nate per occasioni e in tempi diversi, nonché caratterizzate da ispirazioni tra loro anche assai dissimili. Alcune traggono origine dalle danze popolari, grande ed affascinante serbatoio dal quale Tesi è solito attingere per dar corpo alle sue idee musicali: “La valse a Pierre”, dedicato alla memoria di Pierre Imbert, suonatore di ghironda, tema delicato e intimo con il quale i quattro protagonisti giocano assieme; “Mazurkazione”, originariamente nel bel CD Colline con Patrick Vaillant e Gianluigi Trovesi, qui caratterizzata dal suono del violoncello che offre agli altri tre la possibilità di reinterpretare, ciascuno a proprio modo, il bel motivo; “Ciclamino”, altro valzer dal forte sapore popolare (nasce infatti per un quadretto di ballo all’interno di un film ambientato nella Toscana tra le due guerre), ma che con questo suono assume una veste sorprendentemente intima; il curioso “Taranta Samurai”, nel quale i tamburelli di Alfio Antico e le percussioni di Gigi Biolcati arricchiscono il suono da camera e sostengono il ritmo proveniente dal nostro meridione. Dai nostri fratelli mediterranei arrivano invece le ispirazioni per “Macedonia” e “Istanbul”. La prima, nata per il festival della zampogna di Scapoli e poi entrata nel repertorio di Banditaliana, vede il quartetto cameristico duettare sui ritmi balcanici con un trio di musicisti – Ettore Bonafé alle tabla, Puccio Castrogiovanni allo scacciapensieri, Luisa Cottifogli alla voce – che mantengono acuminati quelli stessi ritmi, creando un contrasto affascinante. La seconda, introdotta da un lirico e toccante assolo del piano di Biagini, ha poi una bella struttura bipartita, con una parte dolente che precede un’impennata ritmica, sempre su atmosfere mediorientali. La fantasia è alla base de “Il funambolo”, che quasi illustra il delicato sforzo – così simile a quello dei musicisti – di chi cammina sul filo, e de “L’azzurro del pesce”, nata per uno spettacolo teatrale per bambini e nel quale ancora le percussioni di Bonafé e lo scacciapensieri di Castrogiovanni conferiscono un’aria sognante. Pura poesia, infine, attraversa “Praga la notte”, anche questa nata per il teatro e dedicata a Franz Kafka, nella quale a dominare sono i suoni, dolcissimi, del violoncello e dell’organetto. Un CD soave, dalle molte sfaccettature, nel quale la poetica che caratterizza da sempre i lavori di Riccardo Tesi mostra il suo lato più intimo e riflessivo, senza però rinunciare alla vivacità popolare.