15 November, 2024
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Due appuntamenti a cavallo tra la cultura del buon bere e la fotografia d’autore, domani (venerdì 28) e sabato 29  Neoneli, ultime anteprime del festival letterario Licanìas e della rassegna enogastronomica “Sa Fregulada”, in programma la settimana prossima nell’antico borgo del Barigadu.  

Domani (venerdì), a partire dalle 19.00, il Salone di Corrale ospita la presentazione in anteprima della “Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2019 di Doctor Wine”, con un incontro con il suo direttore e curatore: Daniele Cernilli, giornalista e scrittore, già insegnante di storia e letteratura, ha trasformato nel tempo la sua passione in lavoro, pubblicando libri tecnici di divulgazione, di degustazione e analisi dei vini, per le più prestigiose case editrici italiane. Co-fondatore di Gambero Rosso, Cernilli ha vinto diversi premi per il suo contributo alla diffusione della cultura enogastronomica. Seguirà la presentazione una degustazione dei vini delle cantine presenti nella guida.

Sabato 29 settembre l’appuntamento è invece in Piazza Italia, per l’inaugurazione – alle 18.00 – di “Sogni meridiani. Viaggio nella poesia contemporanea in Sardegna”, una mostra fotografica di Salvatore Ligios, artista e fotografo le cui opere sono state esposte in tutta Europa. La mostra si compone di 63 ritratti di grande formato in bianconero. L’autore utilizza ancora il sistema della pellicola che sviluppa personalmente in camera oscura. Da oltre quarant’anni Ligios continua a battere la Sardegna con gli strumenti del linguaggio visivo e dell’esplorazione fotografica nella cultura contemporanea. Questa volta ha puntato l’obiettivo sul mondo della poesia isolana in tutte le sue varianti: lingua sarda, lingua italiana, scritta, orale, improvvisata, recitata o cantata, versioni locali e municipalistiche, superando ostacoli e diffidenze.

L’inaugurazione sarà preceduta dagli interventi del sindaco di Neoneli Salvatore Cau, di Martino Demuro, presidente di Vigne Surrau, di Sandro Marchi, sindaco di Villa Verde, di Gigi Littarru sindaco di Desulo, di Sonia Borsato, storica dell’arte, e dello stesso Salvatore Ligios. La mostra rimarrà aperta sino al 28 ottobre 2018 e potrà essere visitata senza limiti di orario.

Nicola Farina, Orgosolo, 2018

Poetessa Antonella Anedda, Roma, 2018

Alberto Masala, Bologna 2018

 

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In Consiglio regionale prosegue l’esame della Manovra finanziaria 2018-20. In discussione l’articolo 2 Disposizioni in materia di enti locali e politiche territoriali”.

La seduta è stata aperta dal presidente Gianfranco Ganau. Il relatore di maggioranza Franco Sabatini (Pd) e l’assessore della Programmazione Raffaele Paci hanno fornito il parere sugli emendamenti.

Aprendo la discussione generale il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde ha affermato che «il dato politico di fondo è che il centro sinistra ha cominciando la campagna elettorale utilizzando la stampa amica per contrabbandare il raggiungimento di obiettivi inesistenti ed incrementando il flusso degli annunci, dai senatori che parlano di hotel a 5 stelle all’Asinara o della difesa dell’aeroporto di Alghero che prima consideravano spacciato». In realtà, ha sostenuto Tedde, «sono state ignorate le grandi difficoltà dei Comuni che avrebbero meritato invece il sostegno dell’esecutivo e della maggioranza, perché i numeri parlano chiaro: c’è un aumento del 2% circa delle entrate e a questo deve corrispondere un aumento del fondo unico degli Enti locali, mentre troviamo 1 milione per la Città metropolitana di Cagliari nonostante le dichiarazione del presidente Pigliaru che aveva assicurato un bilanciamento con la Rete metropolitana di Sassari».

Il consigliere Alfonso Marras dell’Udc ha parlato di una realtà della Sardegna «molto diversa dalle dichiarazioni della maggioranza, che ancora una volta ha dimostrato una scarsa capacità programmatica, dai rapporti insufficienti con lo Stato centrale alla situazione drammatica in cui versano gli Enti locali del territorio regionale». La stessa programmazione territoriale troppo accentrata, ha lamentato Alfonso Marras, «non ha prodotto risultati contro lo spopolamento delle aree periferiche e la stessa ripartizione Fondo unico, discutibile, in molti casi insufficiente e sotto dimensionata rispetto alle esigenze delle comunità locali, vanifica il percorso di cambiamento avviato dagli enti locali ma non supportato dalla Regione, salvo sporadici interventi tampone».

Il consigliere dei Riformatori sardi Michele Cossa ha dichiarato che nell’articolo 2 della manovra «non ci sono grandissime novità per cui la norma, a nostro giudizio, dovrebbe essere qualificata con l’introduzione di misure contro lo spopolamento, questione complessa che può essere affrontata (oltre che con un programma di infrastrutture) solo con nuove politiche di sviluppo, perché le persone ed i giovani vanno dove possono trovare lavoro e mettere su famiglia». Noi, ha proseguito Cossa, «rilanciamo il nostro progetto di favorire l’insediamento di pensionati con reddito medio alto (oltre i 40.000 euro l’anno) provenienti soprattutto dal Nord Europa per creare oggi le condizioni favorevoli per creare forza lavoro domani». Ritengo, ha aggiunto ancora Cossa, «che se l’economia della Sardegna non riparte non si possa nemmeno parlare di alcune politiche di accoglienza, mentre con la misura che proponiamo la Sardegna può diventare la Florida d’Europa con una strategia virtuosa che prevede l’utilizzo della leva fiscale e di rimborsi destinati al recupero del tessuto edilizio ed all’insediamento di aziende».

Il vice capogruppo del Pd Roberto Deriu ha ricordato che «non si può parlare di Enti locali dimenticando il passato, perché ci è voluta tutta la legislatura a rimediare ai danni causati dal centro destra al sistema delle autonomie locali, oggi formato da Comuni Province e Città metropolitana di Cagliari, nata per volontà dell’assessore Erriu». Abbiamo ricostituito cioè, ha continuato, «un quadro di praticabilità degli enti territoriali gravato da milioni di euro di danni che oggi stiamo riparando con grande difficoltà dato le Province delle Regioni ordinarie sono state ricostituite ma non quelle della Sardegna, mentre oggi la finanziaria dà attuazione dalla riforma e ad un restauro dell’edificio degli enti locali con nuovo sistema di programmazione dal basso che, fra l’altro, razionalizza tutto l’apparato amministrativo». Il modello di oggi è molto più armonico anche se non del tutto attuato, «con misure e risorse (pari a metà del bilancio regionale al netto della sanità) che danno vita e gambe capaci di rilanciare il sistema in un quadro unitario e non campanilistico fondato sulla cooperazione».

Il consigliere del Misto-Fdi Paolo Truzzu ha dichiarato che «non più tardi di qualche giorno fa, in occasione del dibattito con il Cal, abbiamo ascoltato gli amministratori locali che chiedevano più attenzione mentre la maggioranza ha lanciato la palla al Governo nazionale, ignorando perfino il richiamo dello stesso Sindaco metropolitano Massimo Zedda a risolvere i problemi a Cagliari senza cercare sempre le responsabilità più lontane». Quindi a giudizio di Truzzu «Deriu sbaglia a ragionare sul passato e, del resto, quanto sostiene ed auspica non è contenuto nell’articolo, perché gli interventi cadono sempre sugli stessi territori salvo poi cercare di tappare i buchi con emendamenti successivi destinati ad amministratori vicini o personaggi con una certa influenza in determinate realtà locali». In commissione, ha lamentato infine Truzzu, «non c’è stato alcun filtro sulla qualità delle proposte e molti emendamenti sono stati bocciati senza nemmeno essere esaminati, dimenticando uno sguardo di prospettiva che in futuro dovrà veder l’accorpamento del fondo unico con le leggi di settore».

Il consigliere di Forza Italia Antonello Peru ha detto che «Enti locali e politiche territoriali sono temi centrali della Sardegna ma su questi temi l’articolo non dice tantissimo, limitandosi a distribuire un fondo unico che può solo raffreddare alcune emergenze e non interviene, fra l’altro, sulla rete metropolitana di Sassari come strumento di rilancio dell’area Nord». Bisogna invece mettere in campo, ha proposto Peru, «strumenti diversi come quelli nazionali e comunitari che potrebbero dare un impulso incisivo all’economia della Sardegna, soprattutto delle zone interne che sono un grande patrimonio della nostra Regione e vanno messe a reddito sfruttando cultura, storia e identità». Ho proposto un emendamento che va in questa direzione ma è stato ritenuto inammissibile, ha concluso Peru, «ma ne dovremo riparlare perché resto convinto della sua validità per consentire al Consiglio di contribuire alle scelte di programmazione su fondi nazionali e comunitari attraverso le commissioni di merito».

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha sostenuto di essere rimasto interdetto da alcune argomentazioni «perché non si è colto il nodo più importante del problema, apprezzo l’intelligenza del collega Roberto Deriu ma lui stesso sbaglia a mortificarla, facendo finta di dimenticare che l’abolizione della Province l’hanno voluta il Pd e Forza Italia e sempre al Pd va attribuita la volontà di istituire a suo tempo le nuove Province regionali». Facciamo tabula rasa e ricostruiamo tutto il sistema degli Enti locali, ha esortato Attilio Dedoni, «perché l’autonomia della Sardegna non è solo il Consiglio regionale ma tutta la rete delle amministrazioni locali, per cui è necessario costruire una piattaforma forte per una nuova stagione autonomistica»

Dopo l’on. Attilio Dedoni ha preso la parola l’on. Pietro Pittalis (FI), che ha detto: «Dai banchi della maggioranza si è rivolto lo sguardo al passato ma ci saremmo aspettati che l’analisi sul passato fosse completata da quello che avete fatto o non avete fatto in questi quattro anni e in questa manovra finanziaria. Nella scorsa legislatura gli enti intermedi non hanno sofferto quel che stanno patendo in questa». Il capogruppo di Forza Italia ha aggiunto: «Sugli enti locali state facendo un’operazione al ribasso, il fondo unico va implementato rispetto agli stanziamenti che avete previsto».

Respinti gli emendamenti 107, 108 e poi 109, 211, 289, 283,  351, 352, 468, 215. Discusso l’emendamento 806 (Sabatini e più) che stanzia 100 mila euro per il 2018 a favore dell’Unione dei Comuni dell’Ogliastra: l’emendamento è stato approvato e a seguire anche il testo dell’articolo 2, sul quale ha preso la parola l’on. Stefano Tunis (FI). Che ha detto: «Siamo intervenuti nel sistema degli enti locali sulla base di emergenze e di rancori».

Sul riordino degli enti locali ha preso anche la parola l’on. Giuseppe Fasolino (FI): «Cos’altro dovrà accadere prima che facciamo giustizia?  Se la maggioranza non lo ha ancora capito è il caso di spiegare che cosa è capitato negli ultimi trent’anni nell’economia del nord Sardegna». Sempre per dichiarazione di voto l’on. Mariano Contu (FI) ha detto: «Le nostre autonomie locali sono  allo stremo e con questo articolo state stanziando davvero poche risorse». Dai banchi dei Riformatori sardi è intervenuto l’on. Michele Cossa, che ha detto: «Da parte della Regione si fa fatica a governare il processo degli enti locali, l’unica realtà che sta emettendo i primi vagiti è la città metropolitana di Cagliari, che necessità di essere regolamentata perché non è una monarchia. Vi invito tutti a un maggiore pragmatismo».

Per l’on. Tedde (FI) «la maggioranza è davvero molto lontana dagli enti locali e dai cittadini e la prova sono questi stanziamenti del tutto inadeguati, nonostante le sollecitazioni degli enti locali e del Cal.  Non vi basterà la propaganda».

Per l’on. Fuoco (Sardegna) «al di là della Gallura è urgente mettere mano all’area metropolitana di Cagliari, che nella provincia unisce Carbonia con Muravera. Territori che non hanno alcun legame tra loro sono stati affiancati e messi contro i territori ricchi, quelli di Cagliari. E’, dunque, necessario rivedere questi aspetti e modificarli, cominciando dal lavoro in Prima commissione».

Anche l’on. Paolo Truzzu (Sardegna) ha annunciato il voto contrario all’articolo 2 e così l’on. Pietro Pittalis (FI), che ha espresso solidarietà al sindaco di Desulo, Gigi Littarru: «Sta patendo lui come tanti altri la solitudine delle istituzioni, sottoposti alla gogna mediatica e talvolta anche giudiziaria. Dov’è la vostra attenzione verso le autonomie locali? Non c’è un solo atto concreto verso i tanti piccoli comuni della Sardegna: vada a Genoni il sindaco di Cagliari, per capire come si vive».

Per l’Udc ha preso la parola l’on. Giuseppino Pinna, secondo cui «i processi spesa sono congelati, siamo ancora fermi ai bandi e alla verifica dei progetti, nel migliore dei casi». L’oratore ha annunciato  il suo  voto contrario.

Il presidente Gianfranco Ganau ha messo in votazione il testo dell’articolo 2, che è stato approvato.

Respinto l’emendamento 110 (comprensivo dell’emendamento 1068)  e così il 111 (comprensivo del 1069), 196 (con emendamento 1070), 212 (con emendamento 1071).

Sull’emendamento 213 e sul collegato 1072 l’on. Pietro Pittalis (FI) ha detto: «Stiamo chiedendo dieci milioni di euro per rifare la viabilità che porta ai Comuni, come quella che dalla statale 131 porta a Bitti ed è assolutamente pericolosa per mancanza di manutenzione. Qui non registro contrapposizione politica tra noi ma bisogno di buon senso». Della stessa opinione l’on. Fasolino (FI): «Lo dico da sindaco, la situazione delle provinciali è disastrosa. Ci sono strade crollate e transennate da anni. Vi farei vedere la strada di Golfo Aranci, percorsa ogni anno da un milione di turisti. Sarò costretto a chiuderla o ad asfaltarla con i fondi comunali».

L’on. Sabatini (Pd) ha detto: «Condivido il problema ma un mese fa abbiamo stanziato 50 milioni  per questi interventi e altri 27 in Finanziaria per il fondo per le opere di interesse locale».

Per Forza Italia l ‘on. Tunis ha detto: «Ci attendevamo che la riforma degli enti locali portasse anche a soddisfare le esigenze dei territori, come sistemare le strade. La responsabilità di tutto questo è della maggioranza».

L’emendamento 1072 è stato respinto e così anche il 2013. Respinto anche l’emendamento 815 (con emendamento 1074).

Sugli emendamenti 1075 e 816, dedicati al ripristino della viabilità sul ponte di Oloè nella provinciale di Nuoro, l’on. Pietro Pittalis (FI) ha chiesto al Consiglio «uno sforzo straordinario, perché un anno fa l’assessore Paci fu prodigo di pubbliche rassicurazioni. Ma invece tutto è rimasto come prima e i pastori devono sopportare sacrifici e costi che non sono sopportabili. Rivolgo un appello, davvero».

L’assessore Raffaele Paci ha replicato. «I finanziamenti ci sono e l’assessore ai Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, proprio in questo momento è riunito con Anas sulla questione di Oloè e non solo. Ci sono questioni di tecnica ingegneristica da risolvere e spero che i lavori partano presto». Respinti gli emendamenti 1075 e 816.

Sono stati poi approvati gli emendamenti aggiuntivi 18 e 19.  L’emendamento 18, approvato con 35 sì e 2 no,  autorizza per l’anno 2018 la spesa di 40.000 euro in favore del Comune di Aritzo per la manifestazione sportiva “ritiro Cagliari calcio”. Sull’emendamento 18 è intervenuto il capogruppo di Forza italia Pietro Pittalis che ha chiesto di capire la ratio dell’articolo. Segnalo – ha detto – che ci sono tante altre squadre che meritano attenzione, non solo il Cagliari Calcio. Il presidente della Terza commissione Franco Sabatini ha sottolineato che sono previsti numerosi  emendamenti nel settore sport e  non solo per il mondo professionistico. Lorenzo Cozzolino (Pd)  ha precisato che questo emendamento non serve al Cagliari calcio ma al comune che deve intervenire nella struttura sportiva. . La squadra – ha aggiunto – quando si allena viene vista in tutta Italia ed in Europa. E’ necessario dare un’immagine del paese diversa. Roberto Desini (Partito dei sardi)  ha dichiarato di aggiungere la sua firma e del gruppo all’emendamento che  è significativo anche per di evitare lo spopolamento nelle zone marginali. Vota contro, invece, Paolo Truzzu (Sardegna)  perché la formulazione non è accettabile.

L’emendamento 19, approvato con 28 sì e 14 no, autorizza la spesa di 120.000 euro per la redazione del Piano regionale dei Trasporti. Su questo emendamento non ci sono stati interventi.

Dibattito acceso, invece, sugli emendamenti 847 e 1076 (poi ritirati) che prevedevano interventi contro lo spopolamento delle zone interne. Michele Cossa (Riformatori) ha chiesto un pronunciamento della giunta; Pietro Pittalis (Forza Italia) ha sottolineato che su questo tema non ci devono essere divisioni tra schieramenti. Il capogruppo di Forza Italia ha ricordato che esistono tre proposte di legge in  materia che hanno  la comune finalità di trattare il tema dello spopolamento non più come tema di studio ma per risolvere effettivamente il problema. Bisogna creare politiche di vantaggio per queste popolazioni senza distinzioni di partito.  Roberto Deriu (PD), concordando con Pittalis, ha affermato che  si debba arrivare ad un testo unico. “Non è il caso di approvare emendamenti parziali – ha aggiunto – bisogna incontrarsi in commissione per fare una legge”. Pietro Pittalis  e Michele Cossa hanno ritirato gli emendamenti

Sull’emendamento 853 (inquinamento luminoso) è intervenuto Michele Cossa (Riformatori) che ha sottolineato l’importanza del problema. L’emendamento è stato bocciato.

Sull’emendamento 854 (3.000.000 per  finanziamenti ai comuni per edifici di culto, restauro e consolidamento di chiese di particolare interesse storico e artistico) Mariano Contu (Forza Italia)  e Michele Cossa (Riformatori) hanno sottolineano la necessità di incrementare le risorse in questo settore. L’assessore agli enti Locali Cristiano Erriu ha ricordato l’accordo stilato tra la Regione Sardegna e la Conferenza Episcopale sarda.  C’è stato già un intervento di 4 milioni di euro e c’è un altro accordo che ci permette di intervenire sulle priorità. C’è tanto da fare – ha affermato l’esponente dell’esecutivo – ma stiamo lavorando in maniera coordinata.  Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha detto però  che finora gli interventi sono stati insufficienti.  Il presidente Sabatini ha aggiunto che l’accordo con la Cei in sostanza raddoppia i fondi regionali. L’anno scorso è stato gia fatto un primo intervento, quest’anno la giunta ha stanziato 4 milioni.  L’emendamento è stato bocciato.

L’emendamento 1 (1.500.000 ridurre rischio idrogeologico in cui versa la città di Bosa) è stato ritirato da Alfonso Marras (UDC);  Augusto Cherchi (Patito dei sardi) ha ritirato l’emendamento 10 perché l’opera è stata già finanziata. Entrambi hanno ringraziato l’esecutivo per aver mantenuto le promesse fatte nella scorsa finanziaria.

Per l’emendamento n.20 che proponeva lo stanziamento di 2 milioni di euro a favore dei comuni per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle case di riposo è arrivato un invito al ritiro. Richiesta accolta dal primo firmatario Antonio Solinas (Pd) che ha però auspicato un intervento urgente da parte della Giunta per evitare la chiusura delle strutture.

L’emendamento, fatto proprio nel frattempo dal gruppo di Forza Italia su richiesta del consigliere Giuseppe Fasolino,  è stato respinto con 29 voti contrari e 15 a favore.

Via libera invece agli emendamenti nn. 21 e 22 (Piscedda e più) che stanziano due contributi straordinari a favore del Comune di Ozieri (100mila euro per la ristrutturazione della sede del Centro di documentazione e 30mila per l’organizzazione del premio “Città di Ozieri”).

Approvato all’unanimità anche l’emendamento n. 24 (Forma e più) per il completamento degli interventi nel museo “Casa Cambosu” di Orotelli e la realizzazione di un parco letterario multimediale. Il finanziamento di 300mila euro che rischiava di essere ridotto a 150mila è stato confermato su sollecitazione del capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis. Dopo un’interlocuzione tra il presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini e l’assessore alla Programmazione Raffaele Paci si è deciso di spalmare l’intervento nel biennio 2018-2019.

Ritirati gli emendamenti nn. 25, 26 e 27, l’aula è passata all’esame del n. 29 (Meloni e più) che propone un intervento di 150mila euro a favore del comune di Calangianus per la messa a norma del Museo del sughero. La proposta è stata approvata all’unanimità.

Via libera, con il consenso di tutti, anche all’emendamento n. 75 (Ruggeri) che rifinanzia con 236mila euro il completamento dei lavori della parrocchia di San Giovanni Evangelista di Quartu Sant’Elena.  

Approvato con 40 voti a favore e tre contrari l’emendamento n. 101 (Christian Solinas) che stanzia 200 mila euro per il biennio 2018-2019 a favore dell’Archivio Diocesano di Sassari per la ristrutturazione della sede presso il Collegium Mazzotti.

Sull’emendamento n. 112 (Rubiu e più) che proponeva lo stanziamento di 100mila euro a favore del comune di Iglesias per combattere il fenomeno del randagismo è intervenuto  il capogruppo di Fi Pietro Pittalis: «L’emendamento pone un problema serio. Solo sostenendo i comuni si può contrastare il fenomeno del randagismo di cani e gatti». Pietro Pittalis ha poi rivolto un appello a tutta l’aula a favore della campagna per il consumo dell’agnello sardo. Il presidente della Commissione Bilancio Franco Sabatini ha invitato i presentatori a ritirare l’emendamento: «Per la lotta al randagismo – ha detto Franco Sabatini – è stato presentato un altro emendamento che porta la dotazione finanziaria a 200mila euro». Posto in votazione l’emendamento è stato respinto.

L’aula ha quindi bocciato, in rapida successione, gli emendamenti n.113,118,119, 120, 121, 122, 123, 124, 125, 126, 128 e 129.

Sull’emendamento n. 1050, correttivo rispetto al 193 (Demontis e più), che propone lo stanziamento di 50mila euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei candelieri che partecipano alla discesa del 14 agosto a Sassari, il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis si è detto favorevole auspicando, però, uguale attenzione per tutti i grandi eventi della Sardegna.

L’assessore Raffaele Paci ha ricordato che le grandi manifestazioni della Sardegna sono finanziate ogni anno in modo continuativo. «Questo – ha detto Raffaele Paci – è un intervento specifico per la manutenzione dei ceri».

Stesso giudizio da parte del primo firmatario dell’emendamento Salvatore Demontis (Pd): «L’assessore ha spiegato la finalità. Alla discesa dei Candelieri partecipano undici ceri molti dei quali in condizioni critiche. C’è bisogno di un intervento urgente, i Gremi non hanno la disponibilità finanziaria. Il contributo andrà al Comune che valuterà come intervenire». Posto in votazione l’emendamento n.1050 è stato approvato.

Respinti invece gli emendamenti n.307,309 e 310 presentati dall’opposizione. Stessa sorte per l’emendamento n. 311 (Truzzu) che proponeva un intervento a favore del comune di Belvì per il rifacimento in erba sintetica del campo di calcio. «Non si capisce perché per Aritzo sì e per Belvì no – ha detto Paolo Truzzu – questo emendamento ha la stessa finalità: l’utilizzo delle strutture sportive nel pieno spirito della lotta allo spopolamento».

Disco rosso anche per il n. 312 (Contu e più) che prevedeva lo stanziamento di 3,5milioni per il ripristino della funzionalità idraulica del Riu Nou di Selargius. «E’ un emendamento per aiutare il comune di Selargius a scongiurare il rischio idrogeologico – ha detto Mariano Contu – le amministrazioni si trovano in difficoltà». Posto in votazione l’emendamento è stato respinto.

Respinti successivamente anche il n. 313, 314, 315, 316, 317, 319, 320 e 321, tutti presentati dalla minoranza.

Sul 322 è intervenuto il consigliere Paolo Truzzu (FdI): «Proponiamo 400mila euro a favore del Comune di Cagliari per la realizzazione di una copertura calpestabile sul sito archeologico di Corso Vittorio Emanuele – ha affermato Paolo Truzzu – l’opera consentirebbe di liberare la sede stradale e consentire il passaggio di pedoni e auto. Una copertura trasparente permetterebbe inoltre di apprezzare il patrimonio archeologico». L’emendamento n.322 è stato respinto.

Bocciato anche il n. 323, sempre dell’on. Paolo Truzzu, che proponeva un intervento di 400mila euro a favore del Comune di Oristano per la manutenzione straordinaria dei “portali campestri”. «C’è il rischio che prima o poi questi portali cadano – ha detto Paolo Truzzu – sarebbe una perdita grave per il patrimonio artistico e paesaggistico della Sardegna».

Voto favorevole all’emendamento ha annunciato il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni: «Alcuni portali sono già a rischio con l’allargamento della SS131 da Oristano al Rimedio». Messo in votazione l’emendamento è stato bocciato.

Respinti anche gli emendamenti n. 324, 325, 326, 327, 328, 329, 330, 331, 332, 333, 334 e 335.

Sul n.340 è intervenuto il primo firmatario Paolo Truzzu (FdI): «La proposta mira a finanziare con 300mila euro la predisposizione di un progetto preliminare per la  metropolitana leggera tra Cagliari e Pula – ha detto Paolo Truzzu – la statale 195 è una delle strade più trafficate in Sardegna. Sarebbe bene incominciare a investire qualche soldo per consentire a residenti e turisti di utilizzare un mezzo di trasporto alternativo alla gomma».

A favore si è schierato il consigliere Michele Cossa (Riformatori): «E’ necessario pianificare il sistema di trasporto attraverso la metropolitana di superficie che copra tutta l’area vasta di Cagliari – ha sottolineato Michele Cossa – la SS 195 patisce in modo particolare l’aumento di traffico in estate». L’emendamento è stato respinto.

Sono stati bocciati anche gli emendamenti nn. 341, 342, 343, 344, 361, 363 e 365.

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La commissione Sanità, presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) ha iniziato un ciclo di audizioni sulla proposta di legge n. 164 (Rosella Pinna e più) che prevede “Interventi per la promozione e la valorizzazione dell’amministratore di sostegno a tutela dei soggetti deboli”, ascoltando l’Anci e le associazioni di settore.

A nome dell’Anci il presidente Piersandro Scano, prima di affrontare il tema oggetto della riunione, ha invitato la commissione ad un approfondimento sul problema della peste suina, ricordando che il sindaco di Desulo Gigi Littarru è stato rinviato a giudizio (udienza il 6 dicembre prossimo) a seguito di una denuncia del responsabile dell’Unità di missione della Regione. «Noi sosteniamo la posizione del sindaco Littarru – ha detto Scano – ma soprattutto riteniamo che il principio della cooperazione istituzionale debba sempre prevalere nei rapporti fra Regione e Comuni, che costituiscono le articolazioni decentrate dello Stato».

Entrando poi nel merito della legge, Scano ne ha sottolineato l’impatto positivo sul sistema delle Autonomie, aggiungendo che «troppo spesso i Comuni devono fare fronte, in una materia delicatissima che tocca da vicino la condizione di vita dei soggetti più deboli, ad un pesante carico di responsabilità rispetto al quale non sono preparati». Dopo aver auspicato lo snellimento di alcuni passaggi procedurali, il presidente dell’Anci ha suggerito di inserire il provvedimento nel più ampio contesto della riforma degli Enti locali e dei nuovi organismi di governo del territorio.

Daniela Sitzia, vice presidente dell’Anci, ha messo l’accento sulla necessità di inserire la norma «in un nuovo sistema pubblico in grado di assicurare più efficacia alle politiche sociali e maggior coordinamento con gli Enti locali e le altre istituzioni interessate». Soprattutto nel settore delle malattie malati mentali, ha precisato, «occorre ridurre al minimo le situazioni di incertezza in cui si sovrappongono problematiche riguardanti assistenza, salute, diritti della persona e progetti di vita; perciò è necessario anche potenziare la formazione degli operatori per evitare possibili conflitti con i servizi sociali dei Comuni ed altri soggetti pubblici, in particolare dei settori sanitario e giudiziario, che hanno competenze in materia».

Anche dal mondo dell’associazionismo è arrivata la sollecitazione a considerare la figura dell’amministratore di sostegno come parte di un sistema che, finora, ha avuto difficoltà ad agire in maniera unitaria.

Per l’Amso il presidente regionale Mario Cuccu ha espresso una valutazione positiva sulla legge, «che può rivelarsi uno strumento utile per accompagnare, nel versante pubblico, la gestione di problematiche complesse». Istituti come lo sportello di consulenza previsto dalla legge, ha spiegato, «vanno incontro sia alle esigenze delle famiglie che a quelle dei Comuni e, in prospettiva, possono consentire un intervento molto più efficace se ben coordinato con i programmi Plus e con l’attività dei Distretti socio sanitari».

Alessio Allena, sempre in rappresentanza dell’Amso, ha suggerito l’introduzione di alcune misure di tutela del lavoro degli amministratori di sostegno, come la copertura assicurativa dei rischi professionali legati soprattutto alle malattie psichiatriche ed amministrativi, riguardanti l’accesso e la gestione di leggi di settore, rapporti con le banche.

«Sarebbe opportuna a questo scopo – ha concluso – l’istituzione di un fondo regionale apposito.»

Luisanna Loddo dell’associazione Abc ha invece portato all’attenzione della commissione l’esperienza delle famiglie. Come genitori, ha affermato, «abbiamo una sorta di paura degli interventi esterni che comunque svolgono una funzione diversa da quella di un congiunto o di una persona vicina alla famiglia del malato». Ci sentiamo a disagio, ha raccontato, «anche di fronte alla situazione estrema che porta alla dichiarazione di incapacità di intendere e di volere perché le persone, sia pure con problemi che impediscono una normale vita di relazione, possono comunicare a fare scelte autonome».

Le nostre esperienze, ha dichiarato Rita Polo (anch’essa dell’Abc), «fanno emergere in modo costante prospettive di vita possibili, per questo manifestiamo dubbi sulla presenza di figure esterne; auspichiamo comunque che non ci sia una concentrazione di casi da seguire in capo alla stessa persona perché le situazioni sono sempre diverse anche in ambito familiare, penso ad esempio ai coniugi separati o con problematiche di coppia».

Il punto centrale, ha sostenuto Elisabetta Mossa dell’Anfass, «sta nella sua capacità di prevenire la misura dell’interdizione, favorendo la collaborazione con la magistratura, migliorando un lavoro che già svolgiamo come associazioni, ferma restando la centralità del ruolo delle famiglie; le figure esterne hanno certamente bisogno di acquisire una professionalità particolare, che richiede la disponibilità ad un grande ascolto attivo della persona, per questo è molto importante sia la formazione che l’individuazione di requisiti culturali e personali molto precisi».

Raimondo Perra

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Un maggiore impegno per fronteggiare le situazioni di emergenza nei piccoli Comuni isolani, con un incremento delle risorse per la sicurezza degli amministratori pubblici. E’ la richiesta del capogruppo Udc Gianluigi Rubiu che, con i consiglieri regionali Giorgio Oppi, Giuseppino Pinna e Gianni Tatti, manifesta la solidarietà al direttore dell’Anci Umberto Oppus per l’atto intimidatorio degli scorsi giorni.

«Un gesto da condannare con forza – sottolineano gli esponenti del gruppo centrista dell’assemblea di via Roma – garantendo una maggiore attenzione verso i centri più piccoli, che diventano il primo fronte del malessere sociale».

Solo per un caso fortuito non si è compiuta la tragedia, ma le fucilate contro la casa della madre a Mandas sono state l’ennesimo atto da non sottovalutare: «Una lunga sequenza di intimidazioni che mettono in pericolo la convivenza civile e la vita democratica nei paesi sardi – concludono Rubiu, Oppi, Pinna e Tatti -. Non dimentichiamo gli attentati contro l’ex sindaco di Ottana Giampaolo Marras, il gesto intimidatorio contro il primo cittadino di Desulo Gigi Littarru e la preoccupazione per l’atto contro il sindaco di Bottida Daniele Cocco. La violenza non può certo fermare l’impegno amministrativo e politico delle istituzioni, sempre in prima linea per dare una spallata alle emergenze della Sardegna. La giunta regionale è però chiamata ad un rinnovato impegno per un aumento dei fondi per la prevenzione e la sicurezza dei Comuni.»