22 November, 2024
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A Villanovaforru, sabato 27 luglio e domenica 28 luglio 2019, seconda edizione di “Archeomeet. Incontri e scontri sull’archeologia sarda”. “Archeomeet” ha un solo obiettivo, far dialogare i professionisti dell’archeologia con i cultori di questa materia. I cosiddetti “esperti” con i semplici appassionati: un incontro non sempre facile, che in passato ha provocato scintille. Con la giusta moderazione e con un po’ di attenzione, invece, il dialogo è possibile.

Ecco il programma della manifestazione.

Sabato 27 luglio
ore 18.00 – Piazza Costituzione
Presentazione del volume Archeomeet. Archeologia e divulgazione in Sardegna
Fabio Pinna intervista gli autori.

Il volume riporta le trascrizioni dei dibattiti tenutisi per la prima edizione di “Archeomeet”, nel 2018. I dibattiti riguardano temi cruciali come il rapporto tra accademia e divulgazione, le connessioni tra archeologia e geologia, il ruolo degli Shardana nella protostoria sarda, i Giganti di Mont’e Prama.

Fabio Pinna è docente di Archeologia Medioevale all’Università di Cagliari e da anni è impegnato nel far dell’archeologia una disciplina partecipata e mezzo di costruzione dell’identità nelle comunità locali. Interverranno gli autori Ilaria Montis, Nicola Dessì, Matteo Tatti, Luigi Sanciu, Alfonso Stiglitz, Fiorenzo Caterini, Maurizio Onnis, Giacomo Paglietti.

ore 19.00 – Piazza Costituzione
I nuragici scrivevano? Discussione sulla scrittura al tempo dei nuraghi
Intervengono: Raimondo Zucca, Gigi Sanna
Modera: Giorgio Galleano.

L’esistenza di una scrittura nuragica è da molti anni al centro delle dispute sulla protostoria sarda. Per la prima volta ne discutono in pubblico Raimondo Zucca, archeologo e docente all’Università di Sassari e Gigi Sanna, insegnante e divulgatore. Modera Giorgio Galleano giornalista e inviato del Tg3, autore del recente servizio sui “Tesori troppo nascosti” della Sardegna nella rubrica FuoriTg.

Domenica 28 luglio
ore 18.30 – Piazza Costituzione
Archeoastronomia in Sardegna: gli antichi sardi e le stelle
Intervengono: Marina De Franceschini, Michele Forteleoni, Paolo Littarru
Modera: Giorgio Galleano.

L’archeoastronomia è una disciplina scientifica accreditata nelle università di tutto il mondo, ma è praticamente assente in Italia. Su questo tema e sulle recenti novità si confronteranno Marina De Franceschini archeologa e autrice delle scoperte archeoastronomiche di Villa Adriana-Tivoli e del Pantheon di Roma, Michele Forteleoni, curatore del “2° Convegno internazionale di Archeoastronomia in Sardegna” e Paolo Littarru autore del recente libro Il contadino che indicava la luna. Storia di un cambio di paradigma nell’archeologia sarda. Modera ancora il tema Giorgio Galleano.

Ore: 21.30 – Anfiteatro Santa Marina
Recital Dalla Luna ai Menhir
Voce recitante: Rita Atzeri
Musiche e launeddas: Nicola Agus.

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Venerdì 26 luglio 2019, a partire dalle ore 19,30 presso la Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche di Cagliari – spazio all’aperto viale S. Ignazio 74, seconda tappa del progetto “Sardegna e Cuba si incontrano – laboratori, musiche e danze” promosso dal Circolo Ricreativo dell’Università degli Studi di Cagliari, in collaborazione con l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno e la Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Pubblica Istruzione, Beni Culturali Informazione Spettacolo e Sport.

Una serata che focalizza ed approfondisce lo studio, l’apprendimento e la fruibilità della musica isolana e delle sonorità caraibiche, attraverso laboratori, dialoghi e concerti condotti e firmati da artisti di rilievo internazionale.

L’evento si apre alle ore 19,15 con uno stage di movimento e danza latina a cura di Alexis Castor. Un momento godibilissimo progettato per  favorire la sensibilizzazione alla danza, in una visione ampia e articolata della stessa, intesa quindi non solo nell’ottica di un risultato artistico, ma come completamento psicofisico e culturale dell’individuo. I suoni e i ritmi di Cuba, le loro contaminazioni ed evoluzioni nel tempo, si fondono per dar vita a danze allegre e travolgenti che coinvolgono con la loro carica vitale e socializzante, donando entusiasmo e allegria. Nel laboratorio di Alexis Castor, si sperimenta, divertendosi, come un corpo che balla, nella sua espressione figurativa, diventa strumento di comunicazione non verbale, ma facilmente accessibile, in grado di superare barriere linguistiche e culturali. Col movimento si veicola una grande ricchezza di emozioni e significati, oltre che accedere ad una dimensione nuova e creativa della propria fisicità e della realtà in cui siamo immersi. Lo stage diretto da Alexis Castor prevede sia l’apprendimento di passi, movimenti e gesti delle danze caraibiche, sia la valorizzazione delle potenzialità creative dei partecipanti, attraverso l’improvvisazione guidata.

Alle ore 20.10, si prosegue con il laboratorio di musica d’insieme “Sonheros” a cura di Rinaldo Pinna, in collaborazione con: Antonello Carta al piano, Marco Solinas alla chitarra, Sergio Farci Congas, Tony Piliu Cajon, Maurizio Piasotti tromba e Dario Pirodda sax. Ci sono molti modi per suonare, uno di questi è appunto suonare insieme, perchè la musica è condivisione, estemporanea esperienza, gioco per unire e comunicare, grazie alla magia del ritmo. I partecipanti scoprono così che si può suonare con gli altri anche conoscendo pochi accordi, semplicemente battendo il tempo all’unisono, con i piedi, con oggetti e con semplici strumenti. Diventano inoltre protagonisti di un ensemble spontaneo in cui domina l’emozione e l’energia positiva, in un crescendo sonoro che oltre agli strumenti, segue il ritmo del cuore e dell’empatia.

Chiude la serata, alle 21,15, il concerto “El Caramelo” in cui l’artista cubano Beni Medina, accompagnato da Anabell Rodriguez, Stefano Casti e Gigi Sanna, in assoluta anteprima per la Sardegna, presenta la sua ultima produzione musicale. Un disco che, tra suoni e parole, rivela un toccante excursus sulla vita dell’artista in cui ricordi, esperienze, affetti e carriera dipingono un quadro esistenziale segnato dalla continua ricerca di valori, amore, ispirazioni e libertà. Durante il live, Geraldine Cousqueur e Betty Oro, coinvolgeranno il pubblico in piccole coreografie, dimostrando che  ballare è innanzi tutto esprimere un’emozione con un gesto, a prescindere dal proprio livello tecnico, e che ogni persona che danza fa del proprio corpo uno strumento di preziosa comunicazione.

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Lunedì 8 aprile, alle 12.25, andrà in onda su Rai3 Tesori troppo nascosti, puntata speciale della rubrica Tg3-Fuori TG dedicata alle meraviglie archeologiche della Sardegna nuragica e pre-nuragica e alla loro difficile gestione e valorizzazione. Nel corso della puntata, condotta da Maria Rosaria De Medici e curata da Mariella Venditti, l’inviato del TG 3 Giorgio Galleano presenterà i servizi realizzati sull’Isola l’inverno scorso.

Il primo servizio, dedicato alle Domus de Janas decorate e alla loro candidatura a far parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco, vedrà le telecamere del tg3 entrare per la prima volta nella Domu de Janas di Sa Pala Larga di Bonorva, scoperta nel 2008 e da allora chiusa per monitoraggio e restauri. Ad illustrare agli spettatori Sa Pala Larga e la Tomba del Capo di Sant’Andrea Priu sarà Nadia Canu, archeologa della Soprintendenza di Sassari e Nuoro. Altra meraviglia poco nota la Domus S’Incantu di Putifigari, che a trent’anni dalla scoperta non è ancora stata a messa a gara per la gestione/fruizione. A descrivere la tomba, e a presentare la candidatura Unesco, sarà l’archeologa Giuseppa Tanda, madrina della proposta.

Le Tombe di Giganti saranno, insieme al culto delle acque e all’uso cultuale e astronomico dei nuraghi, l’oggetto del secondo servizio: fra i monumenti visitati troviamo le Tombe di Giganti di Pascaredda (Calangianus) e di Madau (Fonni), i Pozzi sacri di Predio Canopoli (Perfugas) e Santa  Cristina, e i nuraghi Santu Antine e Su Mulinu (Villanovafranca). Fra gli intervistati, gli archeologi Angela Antona, Ilaria Montis, Vittoria Pilo, Augusto Mulas e Mauro Perra, l’architetto Danilo Scintu e l’archeoastronomo Arnold Lebeuf – con una riflessione sullo scarso “appeal” dell’antica storia sarda, affidata allo scrittore Fiorenzo Caterini.

Nel terzo servizio verranno approfondite altre possibili destinazioni d’uso dei nuraghi e si farà il punto su alcune delle scoperte che negli ultimi anni hanno riscritto – o tentato di riscrivere – la storia della Sardegna e del Mediterraneo: dalle nuove datazioni che attribuiscono ai Sardi, e non più ai Fenici, una serie di innovazioni e scoperte, fino alle ipotesi più controverse relative all’identificazione fra Sardi e Shardana o alla scrittura e alla lingua dei Nuragici: fra gli intervistati ancora Mauro Perra (al nuraghe Arrubiu), l’archeologo Giovanni Ugas, il divulgatore Pierluigi Montalbano, l’enologo Sergio Frau.

Tonino Arcadu, lo scrittore Sergio Frau, il glottologo Salvatore Dedola e alcuni studiosi “dilettanti” come l’architetto Valeria Putzu – che ha di recente pubblicato un libro sui rapporti fra Sardegna e penisola iberica – ed il medico Marcello Onnis, che ha individuato un interessante schema di distribuzione territoriale dei nuraghi.

Infine, un ritorno agrodolce alla cronaca con in primo piano il disagio degli operatori delle cooperative di gestione dei siti e il caso del sito di Arcu Is Forros (Villanova Strisaili) dove le guide lavorano da due anni senza stipendio.

Un montaggio più lungo e articolato (circa 35’) del reportage – sempre a metà fra il documentario vero e proprio e la cronaca – sarà disponibile, sulla pagina Facebook del TG 3, al termine della trasmissione: in questa versione saranno mostrati altri importanti monumenti e siti (dal santuario di Romanzesu a Bitti a quello di Santa Vittoria di Serri alla necropoli di Su Murrone a Chiaramonti) e verranno approfonditi gli aspetti legati ai presunti culti religiosi dei Nuragici nonché alcune delle teorie più innovative (e controverse) sulla civiltà Nuragica, con altri contributi di studiosi fra cui gli archeologi Gianfranca Salis, Giacomo Paglietti e Raimondo Zucca e il prof. Gigi Sanna. Ci sarà anche spazio per i temi dell’”Archeologia Pubblica”, con i contributi dell’archeologa Giovanna Tanda e del fotografo e divulgatore Nicola Castangia, che ha anche collaborato alla realizzazione del reportage curando l’illuminazione di alcuni monumenti.

Le musiche utilizzate per il documentario sono di Gavino Murgia Megalitico 5tet – Elena Ledda – Coro Ortobene – Tenores di Bitti – Franco Melis – canto armonico di Luca Galzerano.

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

A San Giovanni Suergiu Ugo Cappellacci è stato il candidato più votato (37,36%) e i Riformatori Sardi, con il sindaco Federico Palmas candidato, sono il primo partito (21,55%),. davanti al Partito Democratico (19,11%), a Comunidades che aveva come candidata la vice sindaco Elvira Usai (11,61%) e a Unidos con l’11,17%. Francesco Pigliaru s’è attestato al 29,96%, davanti a Mauro Pili con  il 16,04% e a Michela Murgia con il 15,94%. In coda Gigi Sanna con lo 0,41% e Pier Franco Devias con lo 0,27%.

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Nella circoscrizione di Carbonia Iglesias, in 101 sezioni su 144, Francesco Pigliaru è avanti di 449 voti su Ugo Cappellacci: 14.973 voti (36,26%) contro 14,524 (35,17%). Le liste del centrodestra sono avanti con 14.156 voti (39,77%) contro i 13.541 voti (38,04%) delle liste del centrosinistra.

Al terzo posto Mauro Pili con 6.024 voti, il 14,59% (le liste si sono fermate a 4.526 voti con il 12,71%), al quarto posto Michela Murgia con 5.348 voti, il 12,95% (le liste si sono fermate a 3.176 voti con l’8,92%); al quinto posto Gigi Sanna con 213 voti, lo 0,51% (la lista ha ottenuto 192 voti con lo 0,54%); al sesto e ultimo posto Pier Franco Devias con 206 voti, lo 0,49%.

Carbonia 855 copia

A Carbonia lo spoglio è arrivato a 25 sezioni su 32 e Francesco Pigliaru comanda con 4.595 voti, il 42,73%. Ugo Cappellacci ha ottenuto 2.918 voti, il 27,14%; Mauro Pili 1.921 voti, il 17,86%; Michela Murgia 1.226 voti, l’11,40%; Pier Franco Devias 63 voti, lo 0,59%; Gigi Sanna 30 voti, lo 0,28%.

Tra le liste al primo posto, come ampiamente previsto, c’è il Partito Democratico con 3.015 voti, il 30,56%; al secondo posto c’è Unidos con 1.179 voti, l’11,95%; al terzo posto Forza Italia con 1.093 voti, l’11,08%; al quarto posto Sinistra ecologia Libertà con 932 voti, il 9,45%; al quinto posto l’UDC con 767 voti, il 7,77%, al sesto posto i Riformatori Sardi con 709 voti, il 7,19%.

Iglesias 16 copia

A Iglesias lo spoglio è quasi terminato, il centrodestra avanti, UDC primo partito con il 24,745%. Ugo Cappellacci, in 32 sezioni su 33, ha ottenuto 4.389 voti, il 40,05%; Francesco Pigliaru 3.506 voti, il 31,99%; Mauro Pili 1.719 voti, il 15,70%; Michela Murgia 1.025 voti, il 9,35%; Gigi Sanna 210 voti, l’1,93%; Pier Franco Devias 109 voti, lo 0,99%.

Tra le liste, sempre in 32 sezioni su 33, UDC al primo posto con 2.404 voti, il 24,745%; il Partito Democratico 1.346 voti, il 13,855%; Forza Italia con 1.125 voti, l’11,58046%; Sinistra Ecologia Libertà con 1.106 voti, l’11,384%.

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Lo spoglio è arrivato quasi a metà strada, 839 sezioni su 1.839 e Francesco Pigliaru sempre più vicino al trionfo. Francesco Pigliaru ha ottenuto 136.595 voti, il 43,88%, contro i 119.163 voti, il 38,28%. Più vicini i due schieramenti per i voti di lista: 114.582 voti, il 45,01% per le undici liste del centrosinistra; 105.971 voti, il 41,63%, per le sette liste del centrodestra.

Michela Murgia si mantiene sopra il 10%, con 32.212 voti, il 10,35%, ma non con le sue tre liste, che hanno ottenuto 17.005 voti, il 6,68%; Mauro Pili ha ottenuto 17.667 voti, il 5,67% (le sue quattro liste hanno ottenuto 13.553 voti, il 5,32%.

Pier Franco Devias è arrivato a 3.253 voti, l’1,04% (1.902 voti e lo 0,74% per la lista); Gigi Sanna a 2.352 voti, lo 0,75% (1.547 voti, lo 0,60% per la lista).

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Lo scrutinio dei voti nelle sezioni non è ancora concluso ma è ormai pressoché certo che il nuovo presidente della Regione, tra qualche ora, sarà Francesco Pigliaru. Il vantaggio accumulato fin qui, unito ai dati già maturati nelle sezioni e non ancora ufficializzati, portano a pensare che una rimonta di Ugo Cappellacci sia praticamente impossibile.

A questo punto sarà importante verificare se il candidato del centrosinistra si terrà al di sopra del 40%, per strappare un premio di maggioranza del 60% e quindi poter contare su un rassicurante margine di 36 consiglieri a 24 per governare con una certa serenità (l’art. 13 fissa la ripartizione dei seggi ed il premio di maggioranza: a) il 60 per cento dei seggi del Consiglio regionale se il presidente proclamato eletto ha ottenuto una percentuale di voti superiore al 40 per cento; b) il 55 per cento dei seggi del Consiglio regionale se il presidente proclamato eletto ha ottenuto una percentuale di voti compresa tra il 25 ed il 40 per cento).

Ciò che emerge dai dati è la quasi certezza che l’Assemblea di via Roma nei prossimi cinque anni sarà composta da due soli schieramenti: Centrosinistra (36 consiglieri) e Centrodestra (24 consiglieri). La legge statutaria, infatti, all’art. 1, comma 7, prevede due soglie di sbarramento, con l’esclusione dall’attribuzione dei seggi:

a) dei gruppi di liste che fanno parte di una coalizione che ottiene meno del 10 per cento del totale dei voti validi ottenuti da tutti i gruppi di liste a livello regionale;

b) dei gruppi di liste non coalizzati che ottengono meno del 5 per cento del totale dei voti ottenuti da tutti i gruppi di liste a livello regionale.

Michela Murgia al momento supera il 10% dei voti come candidato alla presidenza ma le sue liste sono ben al di sotto di questa soglia e quindi, salvo miracolose rimonte, resteranno fuori dal nuovo Consiglio regionale, anche perché nessuna delle liste singole, così come le liste che sostengono gli altri candidati alla presidenza, Mauro Pili, Pier Franco Devias e Gigi Sanna, arriveranno a superare il 5%.

 

Iglesias 16 copia

A Iglesias, a spoglio molto avanzato, Ugo Cappellacci è davanti a Francesco Pigliaru e il primo partito si conferma l’UDC. In 27 sezioni su 33 Ugo Cappellacci ha ottenuto 3.513 voti, il 39,41%, davanti a Francesco Pigliaru con 2.861 voti, il 32,10%. Al terzo posto c’è Mauro Pili con 1.405 voti, il 15,76%; al quarto posto Michela Murgia con 832 voti, il 9,33%; al quinto posto Gigi Sanna, con 203 voti, il 2,28%; al sesto posto Pier Franco Devias, con 100 voti, l’1,12%.

Tra le liste, in 22 delle 33 sezioni, al primo posto c’è l’UDC con 1.380 voti, il 24,004%; il Partito Democratico ha ottenuto 817 voti, il 14,211%; al terzo posto Forza Italia con 673 voti, l’11,706%; al quarto posto Sinistra Ecologia Libertà con 639 voti, l’11,115%.