22 November, 2024
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Da mercoledì 25 a lunedì 30 dicembre, alle 18.00, la compagnia Akròama propone al Teatro delle Saline, lo spettacolo “Peter Pan”. Con la regia di Elisabetta Podda va in scena una sequela di avventure ricche di emozioni, colpi di scena, personaggi strepitosi.

Dieci anni di tradizione cagliaritana. Sono ornai 10 anni che il Teatro delle Saline si è “inventato” lo spettacolo di Natale, un appuntamento destinato non solo ai bambini e alle loro famiglie, ma anche agli adulti che per un giorno vogliono tornare a sognare ad occhi aperti.

Quest’anno è la volta di Peter Pan, una storia imperdibile. Con la riscrittura vivace e divertente di Elisabetta Podda si entra nel mondo creato da Matthew Barrie, un universo pieno di avventure. Dal terribile Capitan Uncino con la mano ad artiglio e il suo fedele braccio destro Spugna, alla volubile fatina Trilly e l’indomita figlia di capo indiano Giglio Tigrato, i teneri Bimbi Sperduti capitanati da Peter Pan sempre alla ricerca di una mamma, la ciurma dei cattivissimi pirati e la giovane Wendy alla scoperta dell’Isola che non c’è e dei personaggi che la abitano. Un insieme eterogeneo che offre e fa rivivere il mondo incantato di un bambino che non voleva crescere: Peter Pan.  Le avventure di Peter Pan, spesso accompagnate da canti originali, contengono quella punta di ironia e critica ai contemporanei che è  sempre presente anche nell’autore inglese.

La regista Elisabetta Podda continua la sua esplorazione del mondo inglese iniziata con l’allestimento di Alice nel paese delle meraviglie. “Peter Pan nei giardini di Kensington” e “Peter e Wendy”,  non sarebbero mai stati scritti senza i libri di Carroll, senza “Alice nel paese delle meraviglie”, e “Alice oltre lo specchio”. Ma il loro significato è esattamente opposto: la protagonista non  è una bambina dell’epoca vittoriana con le sue rigide regole, ma un bambino-uccello  che vive sempre sul margine, sul limite, senza appartenere ad un mondo. Veloce e imprevedibile, Peter Pan è molteplice e stravagante: è onnipresente e nascosto. Detesta gli adulti, le persone normali, la scuola, le abitudini e le istituzioni.  Il suo mondo è l’Isola che non c’è, è lì che vengono portati i Bimbi sperduti, è lì che si trovano gli indiani pellerossa, i lupi, le fate, i Pirati, le Sirene e tutte quelle figure che un tempo facevano parte dell’ immaginario infantile. Non conosce l’ assoluto rigore matematico di Alice e di Attraverso lo specchio: pare sempre lievemente ebbro. La sua è un’ avventura fantastica, un racconto piratesco, un racconto filosofico.

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Ad ogni edizione di “Primavera a Teatro”, l’associazione Estemporada diretta da Livia Lepri propone una serata indimenticabile dedicata ai più piccoli. E se lo scorso anno “La bella e la bestia” è stato uno degli spettacoli più seguiti, venerdì 7 giugno alle 20.30, a Palazzo di Città arriva un evento che promette di non essere da meno: dalla Toscana la compagnia Versiliadanza propone “Neverland – L’isola che non c’è”.

Sul palcoscenico del Civico si vedranno danzare Peter Pan, Wendy e Capitan Uncino. E ancora Trilly, Giglio Tigrato, i pirati e le sirene e il solito coccodrillo che, oltre ad aver divorato la mano di Uncino, ha ingurgitato una sveglia con il suo inconfondibile tic tac.

Sarà un viaggio a ritroso nei ricordi, intervallati da flash back, tra le avventure e i personaggi di una delle storie per bimbi e ragazzi più note al mondo, tratta dal capolavoro di James Mattew Barrie ed entrata a buon diritto nell’immaginario collettivo.

L’opera gode della regia di Lotte Lohrengel, mentre le scenografie sono realizzate da Sergio Cangini e i costumi da Ilaria Ariemme. Nell’interpretazione di Valentina Sechi e Leonardo Diana, che è anche autore delle coreografie, Peter e Wendy si ritrovano fatalmente adulti, colti di quando in quando da un ricordo, da qualcosa di non definito, che trasforma magicamente ai loro occhi gli oggetti di uso più comune.

Passo dopo passo, avventura dopo avventura, il loro viaggio tra mare e cieli stellati gli permetterà di ritornare nel fantastico paese che somiglia a un sogno misterioso, come misteriosa è Neverland, l’isola che non c’è.

Lo spettacolo si presenta di poetico impatto visivo. A parlare sono le immagini e il gesto, la musica, il corpo e la danza che traducono sulla scena il mito di un’infanzia avventurosa e fantastica. Il tutto espresso con una formula narrativa e immediata, fruibile anche dai più piccoli, e capace di traghettare verso profondi déjà vu, quelle ammalianti sensazioni di aver già visto le stesse scene in passato, magari da bambino.

Con la sola forza di due efficaci interpreti e il supporto di semplici elementi scenici, la rappresentazione è capace di ricreare sul palcoscenico un mondo di fantasia dove tutti i ragazzi hanno sognato almeno una volta di essere catapultati.

Regia Lotte Lohrengel
Con Giuditta Mingucci e Andrea Soffiantini
Scene Sergio Cangini
Costumi Francesca Carta

Regia Lotte Lohrengel
Con Giuditta Mingucci e Andrea Soffiantini
Scene Sergio Cangini
Costumi Francesca Carta

Regia Lotte Lohrengel
Con Giuditta Mingucci e Andrea Soffiantini
Scene Sergio Cangini
Costumi Francesca Carta

Regia Lotte Lohrengel
Con Giuditta Mingucci e Andrea Soffiantini
Scene Sergio Cangini
Costumi Francesca Carta