22 November, 2024
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Verrà inaugurata sabato 27 febbraio, alle 18.00, nella Casa anziani di via San Gavino, a Villacidro, nuova sede temporanea del Museo d’arte grafica del Mediterraneo Marchionni (MAGMMA), la mostra Evviva Villacidro – Villacidro.

In uno spazio espositivo di 350 metri quadrati Walter Marchionni, nella doppia veste di direttore del Magmma e di artista con lo pseudonimo di Giò Tanchis, coinvolge i due artisti Gavino Ganau, di Sassari, e Max Mazzoli, livornese ma sassarese d’adozione, in un percorso espositivo in cui ciascuno rappresenta Villacidro con il proprio stile.

In totale sono esposti 50 quadri, realizzati apposta per l’occasione utilizzando varie tecniche di grafica. Così se Mazzoli predilige l’acquarello, Ganau utilizza la matita morbida, mentre Marchionni/Tanchis lavora con tempera su carta cotone. Il risultato è una gradevole commistione di generi che esaltano la peculiarità urbanistica ed ambientale di Villacidro.

Sullo sfondo aleggia la figura dell’incisore urbinate Dino Marchionni (padre di Walter e a cui il Magmma è intitolato) che di Villacidro fece la propria musa. Cimentandosi in questo singolar tenzone allargato a tre gli autori, la cui fama ha oltrepassato il Tirreno,  dimostrano la voglia di esprimere al meglio la propria tecnica e la propria vena ispiratrice. Ecco allora, la rappresentazione della vecchia stazione delle Ferrovie Complementari da parte di Max Mazzoli, scuotere l’anima del villacidrese in un tripudio di rosa antico “forgiato” per l’occasione dall’autore. Oppure quella croce di Seddanus, magnificamente stilata da Gavino Ganau, dove tutto ciò che è attorno svanisce come per esaltarne l’esclusività materiale, lei che rappresenta l’immateriale. Ancora, il Lavatoio, vero vanto del popolo di Villacidro, plasmato e sospeso nel vuoto apparente da WalterMarchionni/Giò Tanchis.

L’esposizione è un passaggio fondamentale del percorso avviato più di un anno fa dal Museo MAGMMA, ideato e realizzato da Walter Marchionni. Che con questa mostra ha ribadito l’appartenenza al territorio, intestardendosi e volendo assolutamente  che il MAGMMA restasse ed avesse  la sede proprio a Villacidro… il suo paese.

Evviva Villacidro – Villacidro è viva coincide con l’inaugurazione della nuova sede temporanea del MAGMMA, in attesa che inizino e si concludano i lavori di ristrutturazione del Palazzo Vescovile dove il Museo ha la sua sede storica.

Nella soluzione della sede temporanea del MAGMMA, la cui ricerca  per alcuni mesi ha conosciuto traversie di vario genere, è stata di fondamentale importanza l’intervento di istituzioni private come la Fondazione Banco di Sardegna ed il Centro Culturale di Alta Formazione, garantendo continuità alle attività museali.

La mostra resterà aperta sino al 30 aprile 2016, tutti i giorni dal martedì alla domenica, dalle 16.00 alle 19.00, e la mattina su appuntamento.

L’esposizione è realizzata con il contributo di: Fondazione di Sardegna, Centro d’Ascolto Madonna del Rosario e Centro Culturale d’Alta Formazione.

In occasione della mostra sarà realizzato un catalogo con testi di Angelo Pittau, Antonio Piras e Walter Marchionni.

MAX MAZZOLI - Stazione complementari - acquerello su carta GIO' TANCHIS (Walter MArchionni)-(Walter MArchionni) Lavatoio - tempera su carta cotne (arches)

 

 

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Si intitola Evviva Villacidro – Villacidro è viva la mostra che verrà inaugurata sabato 27 febbraio, alle 18.00, nella Casa anziani di via San Gavino, a Villacidro, nuova sede temporanea del Museo d’arte grafica del Mediterraneo Marchionni (MAGMMA).

In uno spazio espositivo di 350 metri quadrati Walter Marchionni, nella doppia veste di direttore del Magmma e di artista con lo pseudonimo di Giò Tanchis, coinvolge i due artisti Gavino Ganau, di Sassari, e Max Mazzoli, livornese ma sassarese d’adozione, in un percorso espositivo in cui ciascuno rappresenta Villacidro con il proprio stile.

In totale sono esposti 50 quadri, realizzati apposta per l’occasione utilizzando varie tecniche di grafica. Così se Mazzoli predilige l’acquarello, Ganau utilizza la matita morbida, mentre Marchionni/Tanchis lavora con tempera su carta cotone. Il risultato è una gradevole commistione di generi che esaltano la peculiarità urbanistica e ambientale di Villacidro.

Sullo sfondo aleggia la figura dell’incisore urbinate Dino Marchionni (padre di Walter e a cui il Magmma è intitolato) che di Villacidro fece la propria musa. Cimentandosi in questo singolar tenzone allargato a tre gli autori, la cui fama ha oltrepassato il Tirreno, dimostrano la voglia di esprimere al meglio la propria tecnica e la propria vena ispiratrice. Ecco allora,  la rappresentazione della vecchia stazione delle Ferrovie Complementari da parte di Max Mazzoli, scuotere l’anima del villacidrese in un tripudio di rosa antico “forgiato” per l’occasione dall’autore. Oppure quella croce di Seddanus, magnificamente stilata da Gavino Ganau,  dove tutto ciò che è attorno svanisce come per esaltarne l’esclusività materiale, lei che rappresenta l’immateriale. Ancora, il Lavatoio, vero vanto del popolo di Villacidro, plasmato e sospeso nel vuoto apparente da WalterMarchionni/Giò Tanchis.

L’esposizione è un passaggio fondamentale del percorso avviato più di un anno fa dal Museo MAGMMA, ideato e realizzato da Walter Marchionni. Che con questa mostra ha ribadito l’appartenenza al territorio, intestardendosi e volendo assolutamente  che il MAGMMA restasse ed avesse  la sede proprio a Villacidroil suo paese.

Evviva Villacidro – Villacidro è viva coincide con l’inaugurazione della nuova sede temporanea del MAGMMA, in attesa che inizino e si concludano i lavori di ristrutturazione del Palazzo Vescovile dove il Museo ha la sua sede storica.

Nella soluzione della sede temporanea del MAGMMA, la cui ricerca  per alcuni mesi ha conosciuto traversie di vario genere,  è stata di fondamentale importanza l’intervento di istituzioni private come la Fondazione Banco di Sardegna ed  il Centro Culturale di Alta Formazione, garantendo  continuità alle attività museali.

La mostra resterà aperta sino al 30 aprile 2016, tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle 16.00 alle 19.00 e la mattina su appuntamento.

MAX MAZZOLI - Stazione complementari - acquerello su carta GIO' TANCHIS (Walter MArchionni)-(Walter MArchionni) Lavatoio - tempera su carta cotne (arches) foto sede via san gavinoGAVINO GANAU - seddanus 02 matite su carta, 35 X 50 cm., 2016 (1)

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Il pittore Giò Tanchis, pseudonimo di Walter Marchionni, vola a Milano per esporre nella prestigiosa sede dell’Archivio Galleria Lazzaro by Corsi. Da giovedì 24 settembre, sino a sabato 10 ottobre, “Enigma abbacinante”, la mostra dedicata alla città di Carbonia già esposta la scorsa primavera nel Museo PAS della Grande miniera di Serbariu, sarà visitabile nell’esposizione curata per l’occasione dalla critica d’arte Alessandra Radaelli.

Nelle venti opere di grande e medio formato realizzate tra il 2014 e primi mesi di quest’anno, Giò Tanchis ha trasformato le sue suggestioni in visioni oniriche, scenografie geometriche e metafisiche, arcane  misteriose, dai vividi colori e nitidissimi contorni, com’è del resto il suo stile – di ispirazione espressionista, qui istintivamente corretto in apparizioni magiche e inquietanti, accostate una all’altra fuori da logiche realistiche. Nessun aspetto nuovo, sconosciuto o dimenticato, anzi figure riconoscibili nella loro schematicità, ma immerse nella luce, sospese nel silenzio e prive di presenza umana. Nel dialogo dei rapporti spaziali e cromatici (bianco assoluto, rosso, nero, verde o azzurro) e nella luminosità pura, ecco appare la Torre Velasca. Fra linee razionaliste e semplificazioni classiciste. Tanchis porge visioni senza tempo, un’esplorazione d’interiorità urbanistica dando alla città ed alle sue strutture un aspetto  più fascinoso di quanto non appaia attraverso i frettolosi sguardi quotidiani.

Non è la prima volta che Tanchis espone nella Galleria Lazzaro: la prima fu nel 2008 quando i suoi imponenti tori campeggiarono nella mostra “Spagna- Sardegna, viaggio pittorico”, patrocinata dall’Ambasciata di Spagna.

Poche settimane dopo quelle di Giò Tanchis, l’Archivio Lazzaro esporrà le opere di un altro grande artista a cui la Sardegna è particolarmente legata: Aligi Sassu.

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Quadro di Giò Tanchis 

E’ stata prorogata sino a domenica 14 giugno “Enigma metafisico – Carbonia abbacinante”, la mostra di Giò Tanchis (nome d’arte di Walter Marchionni) allestita nel Museo PAS – Paleo Ambienti Sulcitani- della Grande miniera di Serbariu, a Carbonia.

L’esposizione propone venti opere di grande e medio formato realizzate da Giò Tanchis tra il 2014 e primi mesi di quest’anno.

Lavori ispirati all’artista dalla città di Carbonia che, scrive Tanchis nel testo che accompagna l’esposizione, «mi viene in mente come dei frame mnemonici sintetizzati in elementi nitidi, con geometrie metafisiche e colori futuristici». Una Carbonia, quella ripercorsa dall’artista, «più che mai metafisica che si caratterizza per la presenza folgorante della luce che traccia i limiti fisici delle strutture e degli spazi».

I blu profondi e i bianchi “abbacinanti” tracciano linee geometriche alla ricerca di prospettive infinite di de chirichiana memoria. Colori piatti e pieni, privi di sfumature confermano lo stile di Tanchis,  già visto nelle tele futuriste/espressioniste che rappresentano i tori e i cavalli, per niente abbandonati in questa kermesse di Carbonia, ma che anzi, «riappaiono nella loro completezza ad intarsiarsi tra le linee urbanistiche come forme incombenti della nostra quotidianità».

La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 19.00.

L’evento è realizzato con il patrocinio di: Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Carbonia, Fondazione Banco di  Sardegna, Fondazione Estetica e progresso, Museo Magmma di Villacidro, Archivio  Lazzaro di Milano.

Piazza Roma Carbonia 4 copia

Sabato 2 e domenica 3 maggio, Carbonia partecipa alla diciannovesima edizione di Monumenti aperti.

La manifestazione è curata dall’Amministrazione comunale di Carbonia, in collaborazione con il coordinamento regionale affidato all’Associazione culturale Imago Mundi. Cittadini e turisti potranno visitare 20 proposte tra siti e monumenti di interesse storico-archeologico e aree di interesse paesaggistico, che rappresentano l’importante patrimonio culturale della nostra Città.

Come nelle passate edizioni grande attenzione sarà rivolta alla riscoperta del passato minerario della città con il complesso di archeologia industriale della Grande miniera di Serbariu che ospita anche il Museo del carbone C.I.C.C. e il Pozzo Castoldi a Bacu Abis.

Per i curiosi e gli appassionati di archeologia saranno visitabili: il Parco archeologico di Monte Sirai e quello di Cannas di Sotto, l’Area archeologica di Corona Maria, nella Pineta di Cortoghiana, il Museo archeologico di Villa Sulcis, il Museo dei Paleo Ambienti Sulcitani E.A. Martel (all’interno della Grande Miniera di Serbariu) e la Fortezza del Nuraghe Sirai.

È stato confermato anche il percorso di riscoperta della fondazione di Carbonia: con il CIAM, Carbonia Itinerari di Architettura Moderna, la Torre Civica, il Dopolavoro Centrale, Piazza Venezia a Cortoghiana e la Chiesa di San Ponziano.
Saranno visitabili, inoltre, il Rifugio antiaereo, l’esposizione etnografica Tanit e l’Ospedale civile (Ospedale Sirai).

L’edizione 2015 presenta alcune importanti novità. La prima riguarda l’apertura del Centro Ricerche Sotacarbo, fiore all’occhiello del Polo tecnologico dell’Energia pulita voluto da ministero dello Sviluppo economico e dalla Regione Sardegna. L’inaugurazione nel 2008 del modernissimo Centro Ricerche, realizzato negli edifici del vecchio magazzino materiali, ha assicurato contenuti innovativi all’operazione di valorizzazione dell’archeologia industriale portata avanti dal comune di Carbonia nell’ex Miniera di Serbariu. Il Centro Ricerche Sotacarbo è ormai un punto di riferimento internazionale nei campi dell’innovazione tecnologica e della ricerca sulle energie pulite: dal 2014 fa parte della rete Eccsel che comprende i 15 centri di ricerca più avanzati in Europa sulla cattura e lo stoccaggio della CO2. Sarà possibile visitare impianti, laboratori e gli uffici.

Saranno visitabili nuovamente la “Casa del mutilato” di viale Trento (angolo via Asproni), che mancava da tanti anni da “Monumenti aperti” e la chiesetta operaia di via Sicilia che l’anno scorso era in fase di restauro.

La Casa del mutilato e invalido di guerra di Carbonia fu costruita nel 1956 e venne inaugurata il 25 ottobre del 1959. L’edificio, la cui tipologia edilizia è in stile razionalista, è caratterizzata dalla torre realizzata in trachite ed è perfettamente adeguata all’architettura della Città. All’interno è stata allestita una mostra fotografica e storica che racconta la posa della prima pietra.

La chiesetta operaia di via Sicilia nacque nei primi anni ‘40 per volontà dei parroci di San Ponziano per stimolare la partecipazione alla vita religiosa del popoloso quartiere operaio “Lotto B”. Il progettista Granata caratterizzò la facciata della chiesetta con un campanile a vela e un arco campanario. All’interno fu costruito un altare in muratura e alcune balaustre. Nella chiesetta si potevano ammirare un crocifisso ligneo, la statua della Beata Vergine Addolorata e quella di San Giovanni. Dietro la chiesetta fu realizzata la casa canonica e nel cortile, tra i due edifici, i bambini potevano intrattenersi nei giochi. La chiesetta è stata riaperta nel settembre del 2014.

I monumenti saranno visitabili, gratuitamente, il pomeriggio di sabato 2 maggio dalle 16.00 alle 20.00 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

Numerose le iniziative collaterali organizzate nella due giorni di Monumenti aperti a Carbonia, che troverete in allegato al comunicato.

Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.

L’Amministrazione comunale al fine di garantire la sicurezza e la buona riuscita dell’evento ha disposto la chiusura al traffico per il 2 maggio, dalle ore 16.00 alle ore 20.00 e domenica 3 maggio, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00, di: via Roma (tratto compreso tra via Grazia Deledda e Piazza Roma), via Manno (tratto compreso tra via Fosse Ardeatine e Piazza Roma), via Oberhausen, (tratto compreso tra via Napoli e Piazza Roma) e via Nuoro (nel tratto dove si trova il rifugio antiaereo).

Il programma dettagliato di tutte le iniziative legate a Monumenti aperti è disponibile all’interno della guida cartacea, nel sito del comune di Carbonia (www.comune.carbonia.ci.it), nel sito ufficiale della manifestazione: www.monumentiaperti.com.

EVENTI COLLATERALI

Chiesa San Ponziano

Mostra presepe all’interno del campanile della Chiesa di San Ponziano, accessibile al pubblico esclusivamente in questa occasione.

Chiesa San Ponziano

Sabato 2 maggio ore 19.00: Concerto in “limba” con i cori di Serbariu, Santadi, Musei, Is Urigus (a cura dell’Associazione Culturale “Su Conti”).

Medau “Sa Grutta” (Cannas di Sotto)

Laboratorio e mostra delle arti povere.

Nel locale annesso, “Sa domu de sa farra”, sarà effettuata la dimostrazione della panificazione tradizionale con cottura del pane nel forno a  legna e realizzazione della fregola sarda.

Laboratorio di tessitura.

Teatro Centrale

Mostra fotografica dedicata agli artisti che si sono esibiti al Teatro Centrale, a cura e di Ignazio Vacca.

Sezione di Storia Locale (Grande Miniera di Serbariu)

Mostra documentaria e fotografica “Le attività ricreative a Carbonia dalla nascita agli anni ’70 – tempo libero e svago tra manifesti e locandine”.

Museo del Carbone: Sala Argani 2 (Grande Miniera di Serbariu)

“Strumenti e ricordi: la casa e l’albergo operaio”. IV edizione della mostra Strumenti e Ricordi, dedicata alla ricostruzione dei luoghi riservati al riposo e alla famiglia. A Cura dell’Istituto d’Istruzione Superiore G.M. Angioy

Museo del Carbone: Sala docce Lampisteria (Grande Miniera di Serbariu)

Mostra fotografica “Il mio Sulcis Iglesiente” di Fabio Murru.

Auditorium (Grande Miniera di Serbariu)

Mostra di sculture di Luigi Angius.

C.I.A.M. – Carbonia Itinerari di Architettura Moderna

Percorso cittadino con trenino gommato.

Partenza da Piazza Roma.

Ospedale Civile – Servizio Psichiatrico

All’interno del servizio psichiatrico si trova una mostra fotografica permanente sulle attività degli operatori, pazienti e familiari che collaborano con la psichiatria.

2 maggio ore 17.00: letture brani delle rappresentazioni teatrali dell’Associazione Albeschida

2 maggio ore 18.30: lettura e poesie dei pazienti. Dal corso di poesie di recente è nato il libro “Poesie più o meno perfette” a cura di Claudio Moica e Nino Laddomada.

Rifugio Antiaereo

Mostra fotografica sulla II Guerra Mondiale a cura della Pro Loco di Carbonia.

Museo PaleoAmbientiSulcitani “E. Martel” (PAS)

Mostra di Anna Saba ”Camera Obscura”

Falsosimilitudini pensate, cercate e create.

Museo PaleoAmbientiSulcitani “E. Martel” (PAS)

Mostra permanente “Un bosco di alberi bianchi” di Nicola Filia.

Museo PaleoAmbientiSulcitani “E. Martel” (PAS)

Mostra Giò Tanchis “Enigma Metafisico – Carbonia Abbacinante”

L’artista racconta Carbonia come dei frame mnemonici sintetizzati in elementi nitidi, con geometrie metafisiche e colori futuristici.

Casa del Mutilato

All’interno della Casa del Mutilato è stata allestita una mostra fotografica – storica che racconta la realizzazione del Monumento dei Caduti situato in Piazza Rinascita e dalla posa della prima pietra della Casa sino ai giorni nostri.

Saletta del Portico adiacente Teatro Centrale

Mostra a cura di Bonaccattu Deligias “Sa Sennoreddas de Arriu” (le signore delle fonti). Donnine realizzate con la canna che vestono abiti in costume nell’antica tradizione sarda.

Centro Ricerche Sotacarbo – Miniera di Serbariu

Sabato 2 Maggio ore 20.30: proiezione del film “Quando Olivetti inventò il PC” (Ita2011, 52′) di Alessandro Bernard e Paolo Ceretto. A seguire momento conviviale e visita notturna del Centro Ricerche.

(Ingresso libero e gratuito)