22 December, 2024
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«Stiamo dichiarando lo stato di agitazione, in quanto siamo in arretrato di sette mensilità e, giunti l’11 di questo mese alla scadenza del contratto, non sappiamo ancora quale sarà il nostro futuro.» Lo hanno detto questo pomeriggio Giovanni Portolecchia, Emanuele Perda ed Enrico Pilia, tre dipendenti della ditta Multiservizi Sulcis, azienda operante presso la Asl 7 a Carbonia e Iglesias, nella sede centrale della Asl 7 di via Dalmazia, a Carbonia, dove sono andati a manifestare per rivendicare chiarezza sul loro presente e sul loro futuro. «Proseguiremo lo stato di agitazione – hanno aggiunto i tre lavoratori, sostenuti nella loro iniziativa dalla Cisl – fino a quando non avremo una risposta dal commissario straordinario della Asl 7, dottor Antonio Onnis.»

La dura presa di posizione dei tre lavoratori, arriva dopo le denunce fatte dal segretario della Filca Cisl Giorgio Cicilloni e dal segretario generale Ust Cisl Fabio Enne, che alcuni giorni fa hanno chiesto un incontro al commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia, Antonio Onnis, per affrontare le problematiche legate al «perdurare della situazione che grava sui lavoratori della Multiservizi, azienda operante presso la Asl 7 a Carbonia e Iglesias» ed hanno annunciato che, «in attesa dell’incontro, è stato proclamato lo stato di agitazione».

E, stamane, è arrivata la presa di posizione di nove lavoratori della stessa Multiservizi Sulcis (Giuseppe Pinna, Manuela Casula, Daniele Pinna, William Arru, Fabrizio Casula, Massimo Orrù, Tomas Fontana, Graziano Floris e Antonello Granella) che hanno sostenuto che «le asserzioni contenute negli articoli di stampa sono in parte assolutamente non veritiere e corrispondenti alla realtà dei fatti, per altra parte forzano la situazione per drammatizzarla, laddove lamentano la mancanza di stipendio da oltre sei mesi, mentre è noto a tutti i dipendenti che nel corrente mese saranno corrisposti gli stipendi di tre mesi ed a breve i restanti tre… è totalmente falso e non veritiero che i lavoratori della Multiservizi operanti presso la ASL 7 di Carbonia, in numero di 14 unità, siano in stato di agitazione. I presunti lavoratori che potrebbero essere in stato di agitazione sarebbero solo due o tre

Lavoratori Multiservice Sulcis 2

 

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Ospedale Sirai 1 copia

Nove lavoratori della ditta Multiservizi Sulcis S.a.s. prendono le distanze dalle posizioni assunte dal segretario della Filca Cisl Giorgio Cicilloni e dal segretario generale Ust Cisl Fabio Enne, che alcuni giorni fa hanno chiesto un incontro al commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia, Antonio Onnis, per affrontare le problematiche legate al «perdurare della situazione che grava sui lavoratori della Multiservizi, azienda operante presso la Asl 7 a Carbonia e Iglesias».

«I lavoratori della Multiservizi – avevano aggiunto Cicilloni ed Enne – continuano a prestare il loro servizio nonostante vantino un credito di sette mensilità in arretrato, derivanti da salari non corrisposti da parte dell’Azienda Multiservizi. E’ facilmente comprensibile la tensione che si alimenta tra i lavoratori, e il disagio nel dover sollecitare un riscontro da parte della Asl, orientato a fissare una data per un incontro finalizzato ad individuare un percorso che rimedi a tale spiacevole situazione.» La nota di Giorgio Cicilloni e Fabio Enne si concludeva annunciando che, «in attesa dell’incontro, è stato proclamato lo stato di agitazione».

I nove lavoratori hanno inviato una nota al commissario straordinario della ASL 7 di Carbonia, Antonio Onnis, e alla Direzione CISL Sede di Carbonia (all’attenzione di Fabio Enne e Giorgio Cicilloni, nella quale scrivono che, «tramite due diversi articoli di stampa pubblicati on line da www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com e da notiziari del canale Televisivo Canale 40, sono venuti a conoscenza che i dipendenti della Ditta Multiservizi sono in stato di agitazione».

«Le asserzioni contenute negli articoli di stampa sono in parte assolutamente non veritiere e corrispondenti alla realtà dei fatti – aggiungono i nove lavoratori -, per altra parte forzano la situazione per drammatizzarla, laddove lamentano la mancanza di stipendio da oltre sei mesi, mentre è noto a tutti i dipendenti che nel corrente mese saranno corrisposti gli stipendi di tre mesi ed a breve i restanti tre. Con la presente si conferma e sostiene che è totalmente falso e non veritiero che i lavoratori della Multiservizi operanti presso la ASL 7 di Carbonia, in numero di 14 unità, SIANO IN STATO DI AGITAZIONE. I presunti lavoratori che potrebbero essere in stato di agitazione sarebbero solo due o tre, documentato dalla circostanza che non sottoscrivono il presente documento.»

«Ci chiediamo – sottolineano ancora i nove lavoratori della Multiservizi Sulcis – se i Sindacati possono dichiarare lo Stato di agitazione dei dipendenti di una Società, senza che sia stata indetta alcuna riunione e solo sulla base di valutazioni personali di 3 o 4 dipendenti sui 14 operanti nella Ditta presso la ASL. Sarebbe più dignitoso che tali presunti Lavoratori in stato di agitazione rassegnino le proprie dimissioni dalla Ditta, precisando che i sottoscritti garantiscono che il loro lavoro potrà essere portato a termine dai restanti 12. Ci si chiede ancora, se comunicati stampa, così come riportati e palesemente non veritieri in quanto basati su dichiarazioni di 3 o 4 dipendenti su 14 senza alcuna preventiva consultazione, possano essere divulgati senza valutare se possono procurare discredito e danno a terzi. Si può facilmente sostenere che si è in presenza di una dichiarazione di “STATO DI AGITAZIONE” proclamato dai Sindacati e non dai dipendenti che non condividono la proclamazione dello stato di agitazione così come confermato e attestato dalle seguenti firme, con relativi cognomi e nomi in stampatello: PINNA GIUSEPPE, CASULA MANUEL, PINNA DANIELE, ARRU WILLIAM, CASULA FABRIZIO, ORRU’ MASSIMO, FONTANA TOMAS, FLORIS GRAZIANO, GRANELLA ANTONELLO.»

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Fabio Enne 55

«I lavoratori della società MULTI SERVIZI, ditta d’appalto per conto della ASL n. 7 di Carbonia, non versa le mensilità ai dipendenti da oramai sei mesi

La denuncia arriva oggi da Fabio Enne, segretario generale UST CISL e Giorgio Cicilloni, coordinatore FILCA Cisl territoriale settore edili.

«La situazione corre verosimilmente il rischio di degenerare – aggiungono Fabio Enne e Giorgio Cicilloni -. I dodici lavoratori, sei impiegati ad Iglesias e sei a Carbonia sono in attesa di ricevere il loro stipendio da orami troppo tempo. La ASL di Carbonia prosegue imperterrita ad offrire proroghe ad una ditta inadempiente. Vi è da aggiungere che l’anno scorso è stata espletata una gara d’appalto per la nuova aggiudicazione senza che l’iter si concludesse.»

«E’ inaccettabile che un’azienda sanitaria pubblica, che dovrebbe tendere all’efficienza ed alla trasparenza, conceda proroghe a ditte inadempienti che non tutelano i lavoratori. Chiediamo alla ASL – concludono Fabio Enne e Giorgio Cicilloni– di salvaguardare il posto di lavoro dei dipendenti della impresa in appalto, affidando, in attesa della nuova gara, il servizio ad altre ditte già inserite nell’elenco fornitori della ASL, garantendo, in tal modo, lo stipendio mensile ai lavoratori e alle loro famiglie.»