21 November, 2024
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ROY PACI a Voci per la libertà - foto di Artax

Dopo il successo delle due prime serate con l’incontro con gli Zen Circus e la presentazione del libro di Maurizio Crosetti “Il suo nome è Fausto Coppi”, la rassegna piemontese “PeM! Parole e Musica in Monferrato” prosegue fino al 3 ottobre tra San Salvatore Monferrato, Valenza e Lu Cuccaro Monferrato, con appuntamenti, a ingresso gratuito, in luoghi di grande fascino tra le colline del Monferrato, sito Unesco, in provincia di Alessandria, a un’ora da Torino, Milano e Genova.

Il prossimo evento sarà il 30 settembre con “Di passi e di respiri”, una camminata letteraria al tramonto con Giuseppe Cederna, il noto attore di vari film di Gabriele Salvatores e di spettacoli teatrali di successo. Cederna accompagnerà i camminatori leggendo racconti e poesie sul tema dell’ambiente. La camminata prenderà il via alle 19,15 a San Salvatore Monferrato in località Salcido e si snoderà in un percorso di circa 5 km, entrando nel comune di Lu-Cuccaro Monferrato.

Cuore del festival sono una serie di incontri con artisti di primo piano della musica italiana, che non daranno vita a un concerto ma si racconteranno accompagnati da una manciata di canzoni al Parco della Torre di San Salvatore, intervistati dal direttore artistico di PeM, Enrico Deregibus.

Giovanni Truppi

Il primo sarà il 3 settembre Giovanni Truppi, uno dei personaggi più inventivi della nuova musica italiana, incensato dalla critica e ora anche dal pubblico, imprevedibile e mai banale.

Dopo di lui toccherà a Marina Rei, una vera musicista oltre che un punto fermo della canzone del nostro Paese (10 settembre); Roy Paci, trombettista e musicista di levatura internazionale, artefice di vari brani di successo (17 settembre); Ensi, rapper di grande notorietà, considerato il più grande freestyler italiano (20 settembre).

Valenza ospiterà due momenti della rassegna, il 22 settembre ed il 3 ottobre. Il primo (alle 18.30 all’Agriturismo Cascina Nuova, Strada per Pavia), intitolato “Outside inside”, sarà una conversazione sull’arte con Maria Luisa Caffarelli ed Antonio De Luca e con gli interventi musicali di Carlot-ta, pianista e cantautrice di forte personalità e talento. Il secondo, “La Sicilia di Camilleri”, vedrà protagonista la musica della cantautrice Francesca Incudine (vincitrice della Targa Tenco 2018 nella sezione dialetto) e il ricordo e le letture dello scrittore recentemente scomparso. La serata sarà al Centro comunale di Cultura.

In un ulteriore appuntamento, “Open Day A Villa Fortuna”, previsto per il 27 settembre, la Fondazione Capellino, che presto inizierà a San Salvatore i lavori di recupero urbanistico e agricolo-paesaggistico della sua futura sede proprio presso Villa Fortuna, inviterà il pubblico in questo meraviglioso scenariopresentando progetti di agricoltura sostenibile, con le musiche e i racconti di ospiti che il fondatore, Pier Giovanni Capellino, accogliesotto gli alberi secolari della villa.

PeM !” è diventato ormai un punto di riferimento a livello nazionale, come dimostrano la grande attenzione della stampa e i tanti artisti che vi hanno partecipato, nomi come Nada, Luca Barbarossa, Ghemon, Ex-Otago, Frankie Hi Nrg Mc, Irene Grandi, Diodato, Giorgio Conte, Vittorio De Scalzi, Massimo Bubola, Francesco Baccini, Zibba, Pino Marino e, in ambiti non musicali, Guido Catalano, Ernesto Ferrero, Rosetta Loy, Gianluigi Beccaria, Natalino Balasso, Guido Davico Bonino, Anita Caprioli. A coadiuvare nella direzione artistica Enrico Deregibus è Riccardo Massola, ideatore della manifestazione nel 2007.

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Zen Circus

Ci saranno Roy Paci, Zen Circus, Marina Rei, Ensi, Giuseppe Cederna e molti altri nella 14a edizione di “PeM! Parole e Musica in Monferrato”, la rassegna piemontese di incontri e musica tra San Salvatore Monferrato, Valenza e Lu Cuccaro Monferrato, in programma dal 25 agosto (con gli Zen Circus) al 3 ottobre. Una calendario di appuntamenti di qualità, a ingresso gratuito, in luoghi di grande fascino tra le colline del Monferrato, sito Unesco, in provincia di Alessandria, a un’ora da Torino, Milano e Genova.

Cuore della rassegna saranno una serie di incontri con artisti di primo piano della musica italiana, che si racconteranno accompagnati da una manciata di canzoni al Parco della Torre di San Salvatore Monferrato.

Si tratta di The Zen Circus, portabandiera del miglior rock italiano e reduci quest’anno dal successo a Sanremo (in programma in apertura, il 25 agosto); Giovanni Truppi, personaggio geniale e unico della nuova scena cantautorale e indie (il 3 settembre); Marina Rei, una vera musicista oltre che un punto fermo della canzone del nostro Paese (il 10 settembre); Roy Paci, trombettista e musicista di levatura internazionale, artefice di vari brani di successo (il 17 settembre); Ensi, rapper di grande notorietà, considerato il più grande freestyler italiano (il 20 settembre). Gli artisti saranno intervistati dal direttore artistico di PeM, Enrico Deregibus.

Ma quest’anno sarà fitto anche il calendario degli appuntamenti che mescolano la musica con altro. Il 26 agosto a Villa Genova a San Salvatore ci sarà una serata dedicata a Fausto Coppi con il giornalista di Repubblica Maurizio Crosetti, il critico letterario Giovanni Tesio e le canzoni degli anni Cinquanta e sul ciclismo, mentre il 30 agosto toccherà a una camminata letteraria (con partenza alle 19.30 da Salcido di San Salvatore e un percorso che si snoderà fra San Salvatore e Lu Cuccaro) con l’attore Giuseppe Cederna intitolata “Di passi e di respiri”. Valenza ospiterà invece due momenti della rassegna il 22 settembre e il 3 ottobre. Il primo (alle 18.30 all’Agriturismo Cascina Nuova, Strada per Pavia), intitolato “Outside to inside”, sarà una conversazione sull’arte con Maria Luisa Caffarelli ed Antonio De Luca e con gli interventi musicali di Carlot-ta, pianista e cantautrice di forte personalità e talento. Il secondo, “La Sicilia di Camilleri”, vedrà protagonista la musica della cantautrice Francesca Incudine (vincitrice della Targa Tenco 2018 nella sezione dialetto) e il ricordo e le letture dello scrittore recentemente scomparso. La serata sarà al Centro comunale di Cultura.

In un ulteriore appuntamento, il 27 settembre, la Fondazione Capellino, che presto inizierà a San Salvatore i lavori di recupero urbanistico e agricolo-paesaggistico della sua futura sede a Villa Fortuna, inviterà il pubblico in questo meraviglioso scenario presentando in un open day dalle 11 alle 21 progetti di agricoltura sostenibile, con le musiche e i racconti di ospiti che il fondatore, Pier Giovanni Capellino, accoglierà sotto gli alberi secolari della villa.

PeM !” è diventata ormai un punto di riferimento a livello nazionale, come dimostrano i tanti artisti che vi hanno partecipato, nomi come Nada, Luca Barbarossa, Ghemon, Ex-Otago, Frankie Hi Nrg Mc, Irene Grandi, Diodato, Giorgio Conte, Vittorio De Scalzi, Massimo Bubola, Francesco Baccini, Pino Marino, Zibba e, in ambiti non musicali, Guido Catalano, Ernesto Ferrero, Rosetta Loy, Gianluigi Beccaria, Natalino Balasso, Guido Davico Bonino, Anita Caprioli.

A coadiuvare nella direzione artistica Enrico Deregibus è Riccardo Massola, ideatore della manifestazione nel 2007.

 

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Un festival unico, in cui gli artisti si raccontano accompagnati da una manciata di canzoni e in luoghi di grande suggestione. È “PeM ! Parole e Musica in Monferrato”, la rassegna piemontese di incontri e musica tra San Salvatore Monferrato e Valenza, che anche quest’anno ha in serbo una edizione di alto livello, una serie di succosi appuntamenti a ingresso gratuito da fine agosto a fine settembre.

Lo testimoniano i primi ospiti annunciati, che confermano anche la vocazione della manifestazione a toccare mondi musicali molti diversi. Si tratta di Marina Rei, un punto fermo nella musica italiana (in programma il 10 settembre), Ensi, rapper di grande notorietà e fra i più apprezzati (il 20 settembre), Giovanni Truppi, personaggio geniale e unico della nuova scena cantautorale ed indie (il 3 settembre), senza dimenticare una incursione dentro alla storia del costume e dello sport italiano, con una serata (il 26 agosto) dedicata a Fausto Coppi con il giornalista di Repubblica Maurizio Crosetti, il critico letterario Giovanni Tesio ed uno spazio dedicato alle canzoni degli anni Cinquanta e a quelle sul ciclismo.

Altri nomi e appuntamenti sono in via di definizione e saranno annunciati prossimamente, così come le sedi di ogni singola serata, tutte comunque in luoghi in cui spiccano la bellezza e i colori delle colline del Monferrato, sito Unesco.

È questa una caratteristica fondamentale di una rassegna diventata ormai un punto di riferimento a livello nazionale, come dimostrano i tanti artisti che vi hanno partecipato, nomi come Nada, Ghemon, Ex-Otago, Frankie hi nrg, Luca Barbarossa, Irene Grandi, Diodato, Giorgio Conte, Vittorio De Scalzi, Massimo Bubola e, in ambiti non musicali, Guido Catalano, Ernesto Ferrero, Rosetta Loy, Gianluigi Beccaria, Natalino Balasso, Guido Davico Bonino, Anita Caprioli.

Anche quest’anno la rassegna si avvale della direzione artistica del giornalista Enrico Deregibus, coadiuvato da Riccardo Massola, ideatore della manifestazione nel 2007. Sarà proprio il direttore artistico a intervistare gli artisti, che si sveleranno con le parole e non solo con le loro canzoni.

In uno degli appuntamenti, la Fondazione Capellino, che presto inizierà a San Salvatore Monferrato i lavori di recupero urbanistico e agricolo-paesaggistico della sua futura sede Villa Fortuna, inviteràil pubblico in questo meraviglioso scenario presentando progetti di agricoltura sostenibile, con le musiche e i racconti di illustri ospiti che il fondatore, Pier Giovanni Capellino, accogliesotto gli alberi secolari della villa.

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L’armonica a bocca sarà la protagonista assoluta questa sera, al festival blues “Narcao Blues”, che nell’edizione di quest’anno (la numero ventisette) onora la memoria di un grande interprete proprio di quello strumento a fiato: l’americano James Cotton, nome di spicco  a Narcao cinque estati fa, venuto a mancare lo scorso marzo, quasi ottantaduenne; un musicista che è stato capace di trasformare l’armonica in una “nave a vapore, un treno, un sassofono, un uragano, un usignolo”, come scrisse in un suo numero la celebre rivista statunitense Down Beat

A salire per primo, alle 21.30, sul palcoscenico di piazza Europa sarà una vecchia conoscenza del festival nel paese dell’alto Sulcis: Fabio Treves, tra i musicisti più importanti della scena blues nazionale, che ha festeggiato di recente i suoi prolifici quarant’anni di carriera (nel 2014 ha ricevuto l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano per i suoi meriti artistici), quattro decenni percorsi con coerenza e passione sulla lunga e tortuosa strada della “musica del diavolo”: un cammino cominciato nel 1974 quando l’allora ventiquattrenne armonicista lombardo fonda la Treves Blues Band con l’intento di divulgare i valori del blues, le sue storie e i suoi impareggiabili interpreti. Unico italiano ad aver condiviso il palcoscenico con Frank Zappa, “il puma di Lambrate” ha suonato nel corso della sua carriera con pilastri del genere come Sunnyland Slim, Johnny Shines, Homesick James, Billy Branch, Dave Kelly, Paul Jones, Alexis Korner, Bob Margolin, Sam Lay, David Bromberg, Eddie Boyd e Mike Bloomfield, ha ospitato nei suoi dischi e dal vivo Roy Rogers, Chuck Leavell, Willy DeVille, John Popper, Linda Gail Lewis, Warren Haynes e ha prestato la sua armonica anche a molti artisti italiani, come Angelo Branduardi, Pierangelo Bertoli, Elio e le Storie tese, Eugenio Finardi, Ivan Graziani, Shel Shapiro, Francesco Baccini, Giorgio Conte, Marco Ferradini, Riccardo Cocciante. Domani sera (giovedì 20) si presenterà al pubblico di Narcao alla testa della Treves Blues Band, affiancato da Ale “Kid” Gariazzo (chitarre, mandolino, ukulele, lap steel, voce), Gabriele “Gab D” Dellepiane (basso) e Massimo Serra (batteria, percussioni). 

Alle 22.30 un altro gradito ritorno sotto le stelle del Sulcis: il secondo set vedrà infatti al centro dei riflettori Charlie Musselwhite, autentico genio dell’armonica a bocca, artista rivoluzionario sin dai primi anni Sessanta, capace sempre di innovare e rinnovarsi ma rimanendo allo stesso tempo fermamente legato alle radici del blues. Accanto a lui, sul palco di piazza Europa, Matt Stubbs alla chitarra, Randy Bermudes al basso e June Core alla batteria. Nato nel 1944 da una famiglia di manovali a Kosciusko, nel Mississippi, cresciuto a Memphis dove, ancora ragazzino, lavora come scavatore, è a Chicago che Charlie Musselwhite inizia a costruire la sua carriera di bluesman: di giorno fa il manovale, la sera si intrattiene nei club coltivando amicizie con musicisti come Little Walter, Big Walter, Sonny Boy Williamson, Big Joe Williams, Muddy Waters e Howlin’ Wolf  e  iniziando a venire pagato per suonare nel quartiere dove vive nel South Side. La sua singolare vocalità, la sua melodica armonica e il sound profondamente country blues della sua chitarra, accompagnano perfettamente le sue spesso autobiografiche e memorabili canzoni originali nate nel corso di una carriera costellata di premi e riconoscimenti e che conta oltre trenta album all’attivo, dal primo “Stand Back! Here Comes Charlie Musselwhite’s South Side Band” del 1967, ai più recenti “Get Up!” con Ben Harper, del 2013, e “I Ain’t Lyin’…”, un live del 2015.

Spenti i riflettori sul palco di piazza Europa, la notte a Narcao proseguirà all’insegna dell’armonica anche con l’appuntamento dopo concerto, in località Santa Croce. A tenere banco, stavolta, il giovane talento isolano Moses Concas, musicista che lo scorso anno ha riscosso ampi consensi di pubblico e critica conquistando la corona dell’Italia’s Got Talent (programma televisivo basato sul format anglo-statunitense Got Talent, ideato da Simon Cowell) con il suo trascinante mix di armonica e beatbox: una scelta stilistica maturata attraverso un percorso artistico che dalla Sardegna l’ha portato a viaggiare per l’Europa per approdare successivamente nella ricca e multietnica scena londinese. 

Venerdì 21 luglio il festival vivrà la sua terza serata interamente a stelle e strisce con i concerti del chitarrista Eric Sardinas e del poliedrico Otis Taylor, mentre nel dopo concerto saranno ancora i Superdownhome, già in azione nella serata inaugurale, ad accompagnare ai confini dell’alba la penultima notte della rassegna. 

Il biglietto intero per l’ingresso a ciascuna serata del festival in programma in piazza Europa costa 12 euro, il ridotto 10. 30 euro il prezzo dell’abbonamento per le quattro serate. Prevendita nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna.

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Terza giornata per Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu nel suo paese natale, Berchidda, ma con tappe anche in altri centri del nord Sardegna, che  lunedì (8 agosto) ha aperto i battenti della sua ventinovesima edizione a bordo del traghetto della Sardinia Ferries e che prosegue fino al 16 agosto con un calendario fitto di eventi.

Oggi il programma si snoda attraverso una fitta serie di appuntamenti musicali, dal mattino a notte fonda, in piena sintonia con il tema degli Occhi, titolo e leitmotiv di questa edizione.

La giornata si apre alle 11.00, sul mare di Posada, alla Torre di San Giovanni: sotto il titolo “Cecità”, si presenta infatti una produzione originale di Time in Jazz ispirata all’omonimo romanzo di José Saramago che narra la storia di una misteriosa epidemia che rende ciechi uomini e animali di un intero paese. A dare voce e atmosfere sonore al libro dello scrittore portoghese (premio Nobel per la letteratura nel 1998), un originale terzetto che vede accanto alla tromba e al flicorno di Paolo Fresu e al bandoneon di Daniele Di Bonaventura l’attore friulano Giuseppe Battiston, che ha iniziato il suo cammino artistico in teatro per approdare presto al cinema. Al debutto sul grande schermo in “Italia-Germania 4-3” (1990) di Andrea Barzini, segue la collaborazione con Silvio Soldini, fra cui spicca il film “Pane e tulipani”, che gli vale il primo David di Donatello come miglior attore non protagonista nel 2000. Apparso sul grande schermo in film di Pier Giorgio Gay, Gianni Zanasi, Roberto Benigni, Peter Greenaway e Carlo Mazzacurati, tra gli altri, Giuseppe Battiston in teatro lavora diretto da registi come Roberto Andò, Giorgio Gallione e Mario Martone.

Nel pomeriggio, alle 18.00, Time in Jazz resta sulla costa nordorientale della Sardegna, per fare tappa allo Stagno della Peschiera nei pressi di San Teodoro, con un altro progetto originale del festival: il titolo, “Due per centotré e cinque“, allude alla somma dei tasti (duecentosette in tutto) degli strumenti a mantice dei due protagonisti del concerto, qui per la prima volta insieme: ancora Daniele Di Bonaventura con il suo bandoneon e Gianni Coscia, uno dei più grandi fisarmonicisti in attività. Classe 1931, l’ex avvocato alessandrino ha all’attivo esperienze e collaborazioni variegate: ha suonato con grandi musicisti italiani e d’oltre oceano, eseguito con orchestre la musica di Kurt Weill e Astor Piazzolla, partecipato alle registrazioni di dischi di Fabrizio De André (“Anime Salve”) e di Giorgio Conte, accompagnato cantanti come Gioconda Cilio, Maria Pia De Vito, Lucia Minetti, Milva. Da sempre dedito al jazz, ha improntato la sua ricerca al recupero e alla rivisitazione in chiave jazzistica della musica tradizionale, del suo retroterra culturale.

In un programma sul tema degli occhi non poteva mancare la giusta attenzione per gli artisti non vedenti: in serata infatti il compito di inaugurare la serie di appuntamenti sul “palco centrale” del festival in Piazza del Popolo, a Berchidda spetta al pianista americano Justin Kauflin, trent’anni compiuti da poco, ma con una carriera già quindicennale, che sarà al centro di due diversi atti. Il primo, alle 21.30, è la proiezione (forse solo per la seconda volta in Italia) di “Keep on keepin’ on”, il pluripremiato documentario diretto da Alan Hicks e prodotto nel 2014 da Quincy Jones, che racconta l’avvincente storia di Justin Kauflin e del suo mentore, Clark Terry, il grande trombettista scomparso un anno e mezzo fa che lo aveva inserito, giovanissimo, nel suo ensemble. Dal grande schermo al palco: al termine del film Justin Kauflin sarà al centro dei riflettori per un’avvincente concerto di piano solo, un’occasione da non perdere per apprezzare il talento del musicista di Silver Spring, non vedente dall’età di undici anni.

Intorno alla mezzanotte e trenta, dopoconcerto al Museo del Vino di Berchidda con il sestetto Triple Point: Daniela Pes (voce), Dora Scapolatempore (arpa), Paride Pignotti (chitarra), John Bramley (pianoforte), Filippo Mundula (contrabbasso) e Alessandro Ruocco (batteria). Si tratta del gruppo formato dai migliori allievi della scorsa edizione dei seminari jazz di Nuoro, l’iniziativa didattica che si tiene ogni estate, dal 1989, nel capoluogo barbaricino, e che rinnova così, ancora una volta, la sua collaborazione con il festival di Berchidda. A precedere l’esibizione, un appuntamento di rito a Time in Jazz: la presentazione (In collaborazione con le “Cantine del jazz”: Aini, Atlantis, CSM, Sas Seddas) della bottiglia di vino da collezione che ad ogni edizione riproduce sull’etichetta l’immagine grafica del festival.

Paolo Fresu _2015 (ph © Roberto Cifarelli1905)

Triple Point (2m)

Daniele Di Bonaventura (@Andreas Brugger)01 (m) Gianni Coscia (foto Chris Tribble - ECM) (m) Giuseppe Battiston

Scatta il 3 luglio, con l’esibizione della Treves Blues Band che si esibirà in Piazza Tola, a Sassari, alle ore 21.00, l’edizione 2014 del Narcao Blues Festival, anteprima organizzata dall’Associazione Culturale Progetto Evoluzione, in collaborazione con l’assessorato alle Culture del comune di Sassari. La band, capitanata dall’armonicista Fabio Treves (soprannominato il Puma di Lambrate, portavoce del verbo blues, inventore di “blues alle masse”) nel 2014 festeggia i 40 anni di attività, tutti percorsi con coerenza e passione la lunga strada della “musica del diavolo”. L’avventura della Treves Blues Band nasce, infatti, nel 1974 quando un giovane armonicista di Lambrate decide di partire con una “missione impossibile”: divulgare i valori del Blues, la sua storia e i suoi grandi interpreti. L’armonicista in questione è Fabio Treves da qui in poi ribattezzato il “Puma di Lambrate”, che con la sua band ha viaggiato in lungo e in largo per l’Italia e per il mondo ed ha tenuto alta la bandiera del “Blues made in Italy”.

I suoi concerti sono un viaggio nella storia di questa musica, dai primi canti di lavoro a quello arcaico e campagnolo, dal blues elettrico di Chicago a quello più moderno. Rassegne estive, blues festival, locali, scuole, università, radio, televisioni, tanti e diversi tra di loro sono i luoghi che hanno ospitato la TBB, la prima band italiana a proporre un genere musicale che sembrava avere radici tanto lontane ma che era capace di coinvolgere tanto pubblico. Ricordiamo tra gli altri i festival di Memphis Tennessee, Leningrado, Francoforte, Trasimeno, Pistoia, Torrita, Blues in Idro, Narcao, Capo d’Orlando, Rovigo, Samedan, Umago, Rapperswille… Fabio Treves ha al suo attivo numerose collaborazioni con vere e proprie leggende del blues con cui ha suonato nel corso della sua carriera, come Sunnyland Slim, Johnny Shines, Homesick James, Billy Branch, Dave Kelly, Paul Jones, Alexis Korner, Bob Margolin, Sam Lay, David Bromberg, Eddie Boyd e Mike Bloomfield. Ha ospitato nei suoi dischi e suonato dal vivo con Roy Rogers, Chuck Leavell, Willy DeVille, John Popper, Linda Gail Lewis, Warren Haynes ed è l’unico artista italiano ad aver suonato sul palco con il grande genio Frank Zappa.

Il Puma ha prestato la sua armonica anche a molti artisti italiani, suonando nei loro dischi. Ne citiamo alcuni: Angelo Branduardi, Elio e le Storie tese, Mina, Pierangelo Bertoli, Eugenio Finardi, Ivan Graziani, Shel Shapiro, Gianluca Grignani, Francesco Baccini, Giorgio Conte, Marco Ferradini, Riccardo Cocciante… In questi 40 anni di intensa e fortunata carriera Fabio e la TBB hanno inaugurato festival e stagioni importanti non solo per il genere da loro proposto, ma in generale per tutta la musica di qualità che nasce da una passione profonda e da una ricerca attenta delle vere radici della musica tradizionale nordamericana. Nel 2011 Treves ha realizzato il suo progetto di un nuovo spettacolo musicale ”Blues in Teatro”: un passo in avanti verso la diffusione popolare della musica origine, una scommessa vinta alla grande e un tour indimenticabile che ha portato nei teatri di tutta Italia quasi 4000 persone, cosa mai successa a una blues band prima della felice intuizione del Puma di Lambrate. E da questo fortunato tour e dalle registrazioni dei concerti è nato l’ultimo cd live della TBB, dall’omonimo titolo ”Blues in Teatro”, pubblicato nel mese di giugno 2011. Formazione. Fabio Treves: armonica e voce; Alex “Kid” Gariazzo: chitarre, mandolino, ukulele, lapsteel e voce; Massimo Serra: batteria e percussioni; Alberto Catasso: basso e voce.

SASSARI CITY BLUES 2011