22 November, 2024
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Massimo Melis e Mario Corongiu 1 copia

Ponte di Sant'Antioco 1 copia

Il Consiglio comunale di Sant’Antioco, convocato alle 16.00 in seduta straordinaria, il 3 maggio discuterà la mozione di sfiducia al sindaco, Mario Corongiu, e alla Giunta, presentata dagli otto consiglieri dell’opposizione.

Massimo Melis, Salvatore Massa, Giovanni lnguscio, Alberto Fois, Luca Cabras, Valerio Lecca, RenatoAvellino e Giorgio Corsini, accusano il sindaco e la Giunta di aver assunto una posizione di immobilismo che favoriva il proseguimento dell’iter per la realizzazione di opere diverse da quelle chieste con i deliberati del Consiglio (il progetto preliminare per il nuovo itinerario con l’Isola di Sant’Antioco, inserito nel “Piano Sulcis“ )di non aver ritenuto opportuno neanche informare, per dargli modo di partecipare, i consiglieri di opposizione in occasione della presentazione delle carte progettuali da parte dei tecnici di Anas, tenutasi presso il comune di Sant’Antioco il 15 novembre 2015; rimarcano che, risulta evidente, in definitiva, l’assenza di fiducia formale e sostanziale nei confronti del sindaco e della sua Giunta, da parte di otto consiglieri su sedici integranti l’organo elettivo rappresentativo della volontà dei cittadini antiochensi e per queste ragioni chiedono al Consiglio comunale l’approvazione della mozione per mandare a casa il Sindaco e la sua Giunta.

Ricordiamo che i numeri della maggioranza sono risicatissimi, in quanto a fare la differenza con l’opposizione (8 consiglieri di maggioranza, 8 consiglieri di minoranza) è il voto del sindaco.

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Massimo Melis e Mario Corongiu 1 copia

Ponte di Sant'Antioco 1 copia

Ponte o tunnel? A Sant’Antioco il dibattito sul progetto destinato a rivoluzionare l’accesso all’isola e, probabilmente, il suo sviluppo nei prossimi decenni, si fa sempre più acceso e dopo l’approvazione da parte dell’Anas del progetto preliminare per il nuovo itinerario con l’Isola di Sant’Antioco, inserito nel “Piano Sulcis“ (diviso in due interventi funzionali e prevede un nuovo ponte di collegamento con l’isola e la circonvallazione dell’abitato di Sant’Antioco, per un importo complessivo di 67 milioni di euro), otto consiglieri comunali hanno presentato una mozione di sfiducia contro il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, e la sua Giunta.

Massimo Melis, Salvatore Massa, Giovanni lnguscio, Alberto Fois, Luca Cabras, Valerio Lecca, Renato Avellino e Giorgio Corsini, sottolineano che il Piano strategico provinciale, per il Lavoro con un nuovo modello di sviluppo, nell’atto di indirizzo indicava, tra le varie opere, la realizzazione del sottopasso nell’lstmo, indicazione confermata da una delibera della Giunta regionale e che il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una prima mozione avente per oggetto: Piano Sulcis, infrastrutturazione Porto di Sant’Antioco sottopasso-tunnel e una seconda mozione avente per oggetto: tunnel-sottopasso SS 126.

«Durante il Consiglio comunale tenutosi il 29 marzo 2016 – sottolineano gli otto consiglieri di opposizione il sindaco, mentre si svolgeva il dibattito, riguardante la proposta di deliberazione, a firma di tutti i consiglieri comunali di opposizione, avente per oggetto: Piano viario straordinario del Sulcis, Referendum consultivo relativamente alle opere di realizzazione della rete viaria nell’isola di Sant’Antioco, “ponte” – “tunnel”, ha dichiarato che il 90% della popolazione era favorevole alla realizzazione del sottopasso-tunnel; risulta inequivocabile la volontà espressa negli anni dal Consiglio comunale, riguardo alla realizzazione del sottopasso-tunnel; il sindaco ufficialmente ha sempre dichiarato di essere favorevole alla realizzazione del sottopasso-tunnel e che la volontà popolare ha espresso interesse solo per la realizzazione del sottopasso-tunnel, rifiutando la proposta progettuale per la realizzazione di un ponte alto circa trenta metri.»

Gli otto consiglieri di opposizione accusano il sindaco e la Giunta di aver assunto una posizione di immobilismo che favoriva il proseguimento dell’iter per la realizzazione di opere diverse da quelle chieste con i deliberati del Consiglio; di non aver ritenuto opportuno neanche informare, per dargli modo di partecipare, i consiglieri di opposizione in occasione della presentazione delle carte progettuali da parte dei tecnici di Anas, tenutasi presso il comune di Sant’Antioco il 15 novembre 2015; rimarcano che, risulta evidente, in definitiva, l’assenza di fiducia formale e sostanziale nei confronti del sindaco e della sua Giunta, da parte di otto consiglieri su sedici integranti l’organo elettivo rappresentativo della volontà dei cittadini antiochensi e chiedono al Consiglio comunale l’approvazione della mozione per mandare a casa il Sindaco e la sua Giunta.

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Sant'Antioco.

«Sant’Antioco non può farsi sfuggire di mano l’occasione di vedere realizzate le imponenti opere contenute nel Piano Sulcis, tra l’infrastrutturazione dell’isola con la Terra madre e la nuova pianificazione del porto. La partita è troppo importante per lasciarla nella disponibilità di una sola parte politica o, più in generale, di pochi rappresentanti. È una responsabilità immensa, e per questo occorre rendere questa fase procedurale trasparente, informando i cittadini e richiamando la comunità al senso di unità, affinché si raggiunga quella centralità indispensabile per una decisione condivisa. Perché dietro la solita e anche un po’ stantia contrapposizione tra ponte amovibile e ponte fisso, c’è tutto un lavoro di studio, di mediazione e concertazione che i cittadini non vedono e non conoscono, in quanto non sono mai stati coinvolti nel processo. Non si può vanificare il lavoro fatto fin qui dal Coordinamento del Piano Sulcis, che va anzi valorizzato.»

E’ l’appello lanciato oggi da Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia Sardegna, e dai consiglieri comunali del gruppo Città Nuova Gianni Inguscio, Renato Avellino e Giorgio Corsini.

«Il rischio è che si rimanga arenati nella discussione sul nuovo collegamento terrestre tra l’isola e la Sardegna e che si inneschino fenomeni capaci di rallentare il procedimento. E questa è un’ipotesi assolutamente da scongiurare perché ogni giorno che passa sono fondi che “bruciano” (così come dispone il meccanismo di finanziamento per le opere del Piano Sulcis). Gli antiochensi (e non solo) hanno il diritto di essere informati sullo stato dell’arte e devono poter essere coinvolti nelle attività che li riguardano in prima persona, anche grazie a momenti pubblici di condivisione. Questa è un’occasione imperdibile: davanti a noi c’è la possibilità di dare una svolta a Sant’Antioco e a tutto il Sulcis, visto che con queste opere l’isola si candida a ruolo guida di tutto il territorio. Abbiamo, quindi, la possibilità fattiva di attrarre risorse private.

Ma i rischi che tutto sfumi sono concreti. Nessuno li vede, evidentemente, perché si è rimasti bloccati nella contrapposizione sulla tipologia di infrastruttura da realizzare in sostituzione dell’attuale ponte (sembra, insomma, che il Piano Sulcis sia soltanto questo), anche a causa di chi, certamente in buona fede, fino a oggi non ha creato alcuna occasione di condivisione. Ma, ripeto, la partita è troppo grande per non coinvolgere i cittadini: confido nell’individuazione di momenti di confronto pubblico con lo scopo di rendere questa fase trasparente, nonché un’occasione di partecipazione. Si lavori per trasformare questo delicato momento in opportunità di lavoro per il tanto atteso rilancio economico del nostro territorio. Uniti e non divisi. Informati e non ignorati – concludono Ignazio Locci, Gianni Inguscio, Renato Avellino e Giorgio Corsini -, partecipi al destino di questa meravigliosa Isola.»