19 November, 2024
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Con il brano “Billy Blu“, Marco Sentieri compie la straordinaria impresa di raggiungere il palco dell’Ariston, dove si esibirà tra i finalisti di Sanremo Giovani al 70° Festival della Canzone Italiana, dal 4 all’8 febbraio 2020. Nel serratissimo “duello” con Shari, dopo il pareggio decretato dalla giuria in studio (composta da Pippo Baudo, Carlo Conti, Antonella Clerici, Gigi D’AlessioPiero Chiambretti a cui Marco ha ricordato Giorgio Faletti in “Minchia signor tenente“) ed un punto a testa tra giuria demoscopia e commissione RAI capitanata da Amadeus, è stato decisivo il televoto da casa ed il pubblico televisivo ha premiato l’artista campano. Il brano di Marco Sentieri, che tratta la delicata tematica del bullismo, porta la prestigiosa firma del compianto autore scomparso a febbraio di quest’anno, Giampiero Artegiani.

«Ieri sera ho vissuto un’emozione fortissima, ma allo stesso tempo ero concentrato nel far arrivare un messaggio a cui tengo troppo – dice Marco Sentieri -. Spero di essere arrivato al cuore di tutti, sia dei bullizzati che dei bulli. Il mio risveglio non c’è ancora stato, mi sembra di sognare.»

 

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Quinto ed ultimo appuntamento, domani sera (venerdì 23) a Sarroch, con Cabaret al Parco 2.0, il “comedy festival” organizzato dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz con il contributo del Comune del paese sulla costa cagliaritana. Aperto il 14 luglio da Jacopo Cullin, e proseguito nelle settimane successive con gli spettacoli delle LucidoSottile, di Debora Villa e con lo Zelig Live Show di Vincenzo Albano, Cinzia Marseglia e Daniele Raco, il cartellone si chiude in bellezza con uno dei volti più noti della comicità degli ultimi trent’anni, Gene Gnocchi. Il poliedrico artista emiliano sarà in scena alle 21.30 nel cortile di Villa Siotto (anziché all’Anfiteatro del Parco Pubblico), nella doppia veste di attore e cantante, con il suo spettacolo “Sconcerto Rock”: accompagnato da Diego Cassani alla chitarra, Gene Gnocchi indossa i panni di “The Legend“, una matura rockstar che torna sul palco per quello che dovrebbe essere un grande concerto celebrativo ma si trasforma presto in un disastro, fra problemi tecnici e critiche di stampa e pubblico, in un susseguirsi di gag e siparietti comici, con travestimenti e singolari personaggi da lui stesso interpretati.
Artista eclettico e sempre originale, capace di far emergere con ironia pungente e sottile il nonsense che alloggia in ognuno di noi, Gene Gnocchi, al secolo Eugenio Ghiozzi, nato a Fidenza sessantaquattro anni fa, ha iniziato il suo lungo cammino artistico nel 1989, debuttando come cabarettista allo Zelig di Milano, per partecipare, poco dopo, a uno dei programmi più popolari della televisione di quegli anni, “Emilio” (in onda su Italia 1), accanto a volti noti dello spettacolo come Zuzzurro e Gaspare, Teo Teocoli, Giorgio Faletti, Silvio Orlando, Athina Cenci. Parte da lì una carriera costellata di successi di pubblico e di critica sul piccolo schermo ma non solo: nel curriculum di Gene Gnocchi, oltre alla tv, ai recital e agli spettacoli teatrali, non mancano infatti le esperienze cinematografiche e una bibliografia che conta una dozzina di titoli.
Artista eclettico e sempre originale, capace di far emergere con ironia pungente e sottile il nonsense che alloggia in ognuno di noi, Gene Gnocchi, al secolo Eugenio Ghiozzi, nato a Fidenza sessantaquattro anni fa, ha iniziato il suo lungo cammino artistico nel 1989, debuttando come cabarettista allo Zelig di Milano, per partecipare, poco dopo, a uno dei programmi più popolari della televisione di quegli anni, “Emilio” (in onda su Italia 1), accanto a volti noti dello spettacolo come Zuzzurro e Gaspare, Teo Teocoli, Giorgio Faletti, Silvio Orlando, Athina Cenci. Parte da lì una carriera costellata di successi di pubblico e di critica sul piccolo schermo ma non solo: nel curriculum di Gene Gnocchi, oltre alla tv, ai recital e agli spettacoli teatrali, non mancano infatti le esperienze cinematografiche e una bibliografia che conta una dozzina di titoli.