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Uno spazio restituito ai cittadini che diventa una sede moderna ed efficiente per l’Azienda regionale della emergenza e urgenza della Sardegna: la nuova sede di AREUS, inaugurata questa mattina a Nuoro, è un pezzo di storia della città, l’ex convento delle Carmelitane scalze, che grazie alla collaborazione fra il Comune e la Regione rinasce con un ruolo centrale per l’intera isola, a distanza di anni dalla sua ristrutturazione.
L’AREUS, istituita con la legge regionale 23 del 2014, nasce sul modello dell’AREU della Lombardia. «L’obiettivo era quello di raggiungere una condivisione di protocolli – ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru – per superare una visione competitiva del sistema sanitario e garantire un servizio di emergenza e urgenza omogeneo in tutto il territorio regionale. Lo abbiamo fatto collaborando con la Lombardia e abbiamo così aperto una strada, tanto che ora stanno nascendo AREU in Sicilia e altre regioni italiane».
La Sardegna, infatti, è stata la prima regione a intuire che le buone pratiche della Lombardia potevano essere trasferite e organizzate con un sistema omogeneo, per affrontare esigenze e funzioni che sono comuni: una scommessa resa possibile dalla decisiva collaborazione dell’AREU lombarda, il cui direttore, Alberto Zoli, ha partecipato alla cerimonia di questa mattina.
«Ringrazio Fulvio Moirano per lo sforzo che sta facendo – ha aggiunto Luigi Arru – per realizzare la nostra visione integrata e reticolare, in cui l’elisoccorso e l’elitrasporto hanno un ruolo fondamentale. AREUS diventa il tessuto connettivo che lavora con la rete ospedaliera per le patologie tempo dipendenti: da quando abbiamo esordito – dice ancora l’Assessore – sono stati fatti interventi giorno e notte per patologie gravissime, di cui solo 23 a La Maddalena.»
«Oltre che essere la nostra sede operativa regionale – ha detto il Direttore Generale di Areus Giorgio Lenzotti – sarà un luogo aperto, uno spazio della città e per la città – e ringrazio il sindaco di Nuoro Andrea Soddu per averlo messo a disposizione. Stiamo facendo un buon lavoro, e questa sede assume anche un significato simbolico, a dire: noi ci siamo. Nati da appena 11 mesi – ha aggiunto Giorgio Lenzotti – stiamo raggiungendo tutti gli obiettivi che ci sono stati dati. Uno era l’attivazione dell’elisoccorso e ci siamo riusciti, con oltre 400 interventi nei primi tre mesi. Continueremo a lavorare molto sulla formazione degli operatori e sulla riorganizzazione delle postazioni avanzate e di base. Una delle prossime sfide è quella di attivare il numero unico europeo 112.»
E sulle cose da fare nell’imminente futuro si è concentrato l’intervento del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau: «Per rendere operativa l’Areus non si può prescindere dalla gestione diretta di tutto il personale e della presa in carico di tutte le convenzioni con le associazioni di volontariato e con le cooperative che forniscono i mezzi e gli equipaggi di base, affrontando il tema annoso del rinnovo e dell’adeguamento delle convenzioni in essere. Occorre inoltre definire una politica di formazione che sia in grado di colmare le attuali carenze di medici abilitati all’Emergenza Territoriale, uniformando i protocolli d’azione su tutto il territorio regionale».
Soddisfatto il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, che ha ringraziato «tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di questo obiettivo: la Regione, il Consiglio regionale che ha votato affinché la sede di AREUS fosse a Nuoro, le precedenti amministrazioni che hanno ristrutturato il convento. L’importanza di avere qui in città la sede regionale dell’Azienda – ha detto Soddu – sta nel fatto di aver potuto aprire questa struttura e renderla fruibile, sta nei posti di lavoro, sta nell’essere il centro regionale di una formazione continua degli operatori. Un grande risultato per la nostra città».
All’inaugurazione erano presenti anche il Direttore Generale di ATS Fulvio Moirano ed il presidente della commissione Sanità Raimondo Perra.
L’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza della Sardegna (AREUS) è stata istituita con la legge regionale n. 23 del 17 novembre 2014.
Le principali attività strategiche di AREUS sono:
L’implementazione del servizio di elisoccorso HEMS (Helicopter Emergency Medical Service) e di eliambulanza (HAA) regionale, sulla base degli indirizzi forniti dalla Giunta regionale con deliberazione n. 67/9 del 16/12/2016;
Garantire, gestire e rendere omogeneo nel territorio della Sardegna il soccorso sanitario di emergenza-urgenza territoriale. Pertanto gestisce, oltre al 118 con l’elisoccorso, anche il servizio di trasporto del sangue, i trasporti secondari tempo dipendenti e coadiuvare le attività connesse con i trapianti mettendo a disposizione la logistica.
Dal 1 luglio 2018 è operativo il servizio di elisoccorso per l’emergenza-urgenza per garantire non solo tempi brevi ma anche cura e rianimazione già durante il trasporto.
Tra luglio e agosto sono stati effettuati 292 interventi (147 e 145 rispettivamente).
Gli “interventi primari” – sul luogo dell’evento che ha determinato la richiesta di soccorso – sono stati il 75%. Nella maggior parte dei casi erano rivolti a malati gravi e classificati come “codici rossi”; negli altri casi si è provveduto al trasporto di malati tra ospedali, intra ed extraregionali.
Nel mese di settembre sono stati complessivamente effettuati 129 interventi.
I mezzi di soccorso hanno raggiunto tutte le aree dell’Isola effettuando trasporti anche fuori Regione (Alessandria, Torino e Milano) con indubbi vantaggi rispetto al trasporto aereo tradizionale
Per l’87% degli interventi, gli elicotteri hanno soccorso pazienti in codice rosso, per lo più politraumatizzati o con problemi neurologici. La base maggiormente attivata è stata quella di Olbia (che dal 1 agosto è partita con i voli notturni, quindi h24) per il 49% dei casi, quindi quella di Cagliari (h12) per il 41%, poi quella di Alghero Fertilia (partita dal 15 agosto), con il 10%.
Dal 15 agosto è operativo il terzo elicottero del servizio regionale di elisoccorso, h12, di stanza nella base della Aeronautica Militare di Alghero.
Prossime sfide:
L’ attivazione del Numero Unico europeo dell’Emergenza (NUE) 112
Il reclutamento e la formazione continua del personale
Il potenziamento e la messa in sicurezza delle elisuperfici
Il rinnovo del parco ambulanze
Il rinnovo della convenzione col volontariato
L’integrazione e collaborazione con tutti i servizi sanitari
La collaborazione con tutte le istituzioni e le forze del tessuto sociale.