22 December, 2024
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L’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha presentato ieri nel mercato ortofrutticolo di Sestu il PSR 2014-2020.
 «La nostra agricoltura potrà crescere e avere la forza di sfidare i mercati internazionali solo se riusciremo a fare sistema fra aziende, istituzioni e ricerca, se riusciremo a valorizzare i percorsi di aggregazione e di filiera non solo per chi produce, ma anche per chi commercializza i prodotti di eccellenza – ha l’assessore dell’Agricoltura -. Come Regione abbiamo deciso di fare la nostra parte con misure specifiche nel nuovo Programma di sviluppo rurale che accompagnerà questo percorso in tutti i suoi passaggi. Già dal prossimo mese di gennaio saremo al lavoro con tutti i portatori di interesse del comparto per elaborare tali percorsi di filiera. Abbiamo deciso di presentare la futura programmazione agricola nei territori, fra gli operatori del mondo delle campagne. La scelta di farlo proprio qui, nel mercato ortofrutticolo, non è stata casualePensiamo, infatti, che i Progetti integrati di filiera (Pif), che abbiamo in cantiere, debbano partire da un luogo simbolo di lavoro dove i diversi attori dell’agroalimentare sardo si confrontano quotidianamente.» 
I Pif hanno come obiettivo la realizzazione di investimenti nel campo della produzione primaria, della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Intervengono inoltre nella gestione integrata di temi come la sanità pubblica, la qualità delle produzioni, la salute delle piante, il benessere animale e la sicurezza sul lavoro. «I Pif sono un percorso da sostenere per creare migliori condizioni di mercato per il nostro agroalimentare – ha precisato la titolare dell’Agricoltura -. Partendo dalla progettazione integrata, dove mondo della produzione, trasformazione e commercializzazione si aggregano, per proseguire poi sulla riorganizzazione e il consolidamento delle principali filiere agroindustriali regionali. L’ideale – ha aggiunto – sarebbe lavorare alla progettazione di Pif territoriali, che riguardano il miglioramento della competitività di aziende che operano su più filiere ubicate in territori specifici».
Il direttore generale dell’assessorato, Sebastiano Piredda, ha illustrato ai tanti partecipanti all’assemblea i passaggi centrali delle Misure del nuovo PSR. Novità importanti arrivano per i giovani a cui sono dedicate premialità esclusive con il primo insediamento in agricoltura. Un cambio di rotta interesserà anche la sburocratizzazione delle procedure nella gestione delle domande di contributo. Si partirà infatti, in via sperimentale e solo per alcune misure, con l’istituzione dei bandi a sportello che accorceranno di almeno 10 mesi i tempi di attesa di pastori e agricoltori. «Chi presenterà un progetto – ha concluso l’assessore Falchi – avrà una risposta entro 60 giorni da parte delle strutture regionali competenti».
I lavori della giornata si erano aperti con i saluti del direttore del mercato ortofrutticolo, Giorgio Licheri, e del sindaco, Maria Paola Secci. Prima del dibattito finale, il tecnico di Laore, Tonino Selis, ha presentato alcuni progetti studio finanziati all’Agenzia agricola con la Misura ex 111 che si sono occupati, fra gli altri settori, di comparto suinicolo, benessere animale, difesa e controllo integrato delle coltivazioni, lattiero caseario, filiera vitivinicola e delle piante officinali.

 

Elisabetta Giuseppina Falchi 3 copia

L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha visitato ieri mattina il #Mercato ortofrutticolo di Sestu, in occasione dell’iniziativa organizzata dall’agenzia #Laore sulla valorizzazione dell’anguria gonnese “Call’e Boi“, esempio della biodiversità e della ricchezza agricola della Sardegna.

«L’ortofrutticolo è un comparto dalle grandi potenzialità – ha affermato l’assessore dell’Agricoltura – e dobbiamo lavorare per valorizzare le nostre produzioni attraverso il marchio di qualità Sardegna che serve, sempre più, a distinguere i prodotti locali da quelli importati.» 

Sul versante delle merci che sbarcano sulla nostra isola, l’assessore ha incontrato il personale dell’#Ispettorato centrale della tutela della qualità e delle repressioni frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF Sardegna) impegnato nella verifica dei prodotti presenti nei box. «Questa mattina a Cagliari, in collaborazione con la #Capitaneria di porto, – ha detto l’ispettore Corrado Asunis – abbiamo effettuato dei controlli istituzionali su una nave che trasportava merci spagnole e italiane. Poi abbiamo completato le verifiche qui a Sestu». 

«È fondamentale, per il rilancio del settore, favorire l’aggregazione dei produttori e la programmazione delle produzioni. Avviamo quindi da subito – ha aggiunto Elisabetta Falchi – la raccolta dati su produzioni locali e importazioni e, nei prossimi giorni, apriremo il confronto con gli operatori dell’ortofrutta sulle problematiche legate alla nuova Organizzazione comune dei mercati (Ocm), varata con la nuova Politica agricola comunitaria (Pac) 2014-2020.» 

Per il centro ortofrutticolo di Sestu passa circa il 50% dei prodotti del mercato isolano. «Quasi 1.500 aziende agricole sarde – ha spiegato il direttore del mercato, Giorgio Licheri – conferiscono i loro prodotti da noi, mentre sono 800 i clienti che acquistano e immettono le merci nella distribuzione al dettaglio».

Circa 200 persone sono impiegate fra le tre cooperative di produttori, che vendono anche le proprie merci, le 67 aziende specializzate nella commercializzazione di produzioni locali e di importazione, e il personale del mercato.