22 November, 2024
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Sant’Antioco piange Virginio Locci, sindaco dal 21 novembre 1993 al 24 aprile 2001, morto oggi all’età di 93 anni. Stimato avvocato, esponente di spicco della destra antiochense, Virginio Locci dopo alcune consiliature tra i banchi della minoranza, è stato eletto sindaco il 21 novembre 1993. Subentrò a Dino Gellon. Sono stati gli anni di maggiore crescita della destra, con Alleanza Nazionale, che portarono all’elezione di Gianni, figlio di Virginio, in Consiglio regionale, il 12 giugno 1994.

Nei quattro anni di consiliatura, Virginio Locci si è fatto molto apprezzare dalla comunità antiochense, tanto da essere rieletto il 16 novembre 1997, per un secondo mandato quadriennale.

La seconda consiliatura si è conclusa alcuni mesi prima della scadenza naturale con le dimissioni di 9 consiglieri su 16 (4 della maggioranza e 5 della minoranza) e lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, il 24 aprile 2001. Il Comune è stato guidato per un anno dal commissario straordinario Paola Pani, nominata dal prefetto di Cagliari, fino alle nuove elezioni che il 26 e 27 maggio 2002 portarono all’elezione a Sindaco dell’ex assessore regionale Eusebio Isauro Baghino.

Il 31 maggio 2001 il figlio Gianni è tornato in Consiglio regionale, subentrando in qualità di primo dei non eletti alle elezioni del 1999, a Francesco Onnis, dimessosi dopo essere stato eletto deputato.

Il 19 marzo 2009, l’altro figlio Giorgio, medico cardiologo, è stato eletto consigliere regionale nelle liste del Popolo delle Libertà.

L’11 giugno 2017 il nipote Ignazio è stato eletto sindaco di Sant’Antioco.

Giampaolo Cirronis

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Giovedì 24 gennaio, alle ore 17,30, presso l’aula consiliare del Municipio di Iglesias, verrà presentato il progetto “Il cuore dell’anziano a Iglesias”, relatore il prof. Alessandro Boccanelli. Interverranno il dott. Giuseppe Pes, Responsabile Cardiologia Presidio Ospedaliero Binaghi di Cagliari, la dott. Rosanna Pes, responsabile Struttura Complessa di Cardiologia-UTIC P.O. Olbia ed il dott. Pierfranco Terrosu, responsabile dell’Unità Complessa di Cardiologia della ASL di Sassari.

Congresso

«Cardiologia: alla ricerca di un’integrazione tra ospedale e territorio»

Hotel Corte Rubja Iglesias

25 – 26 gennaio 2019

«Lo scopo di questo incontro è quello di ricercare, attraverso un processo univoco e libero da personalismi, punti di incontro fra Ospedale e Territorio, con percorsi diagnostici e terapeutici condivisi, sempre disponibili a stare al passo con l’evoluzione della Cardiologia e per il bene del paziente.»

Dott. Giuseppe Pes

Programma scientifico

25 gennaio 2019

«Sessione Cardiopatia ischemica»

I Parte

Moderatori: Luigi Meloni, Paolo Bonomo, Giuseppe Sabino

15.00 Gestione e trattamento dello STEMI (infarto miocardico con ST sopraslivellato)

Mauro Cadeddu

15.20 Gestione e trattamento N STEMI (infarto miocardico con ST non sopraslivellato)

Salvatore Ierna

15.40 Rete dello STEMI (infarto miocardico con ST sopraslivellato) in Sardegna: modello da rivedere?

Gavino Casu

16.00 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella prima parte della Sessione Cardiopatia Ischemica)

II Parte

Moderatori: Tonino Bullitta, Enrico Cuozzo, Alfonso Dessì

16.20 Gestione farmacologica nella Cardiopatia Ischemica Cronica

Rosanna Pes

16.40 Organizzazione territoriale del post infarto

Gianmarco Fiori

17.00 Microbioma e Rischio Cardiovascolare

Stefano Pintus

17.20 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella seconda parte della Sessione Cardiopatia Ischemica)

17.40 Coffeee break

18.00 Lettura Magistrale Il cuore nell’anziano

Alessandro Boccanelli

Presenta: Giannetto Congiu

III Parte

Moderatori: Gianfilippo Grova, Giovanni Gazale, Paolo Vargiu

18.30 Sindrome di Brugada: cambia qualcosa per il medico sportivo con la terapia ablativa?

Pietro Delise

18.50 Sacubitril/Valsartan: giusta posizione nelle Linee Guida dello Scompenso Cardiaco

Luca Bullitta

19.10 Ipertensione Arteriosa: la ricerca di una terapia ottimale; cosa dicono le Linee Guida ESC 2018 Pier Sergio Saba

19.30 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella terza parte della Sessione Cardiopatia Ischemica)

19.45 Chiusura lavori prima giornata

26 gennaio 2019

«Sessione Scompenso Cardiaco»

I Parte

Moderatori: Franco Uras, Giuseppe Mercuro, Stefano Masia

9.00 Trattamento dello Scompenso Cardiaco acuto: quali nuove evidenze

Maurizio Porcu

9.20 Trattamento dello Scompenso Cardiaco cronico: quali nuove evidenze

Marco Corda

9.40 Scompenso Cardiaco e Diabete

Efisio Cossu

10.00 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella prima parte della Sessione Scompenso Cardiaco)

II Parte

Moderatori: Antonio Caddeo, Isabella Simongini, Gianfranco Delogu

10.20 Gestione territoriale dello Scompenso Cardiaco cronico: modello sperimentale ASSL Cagliari Andrea Pili

10.40 Riabilitazione nel paziente con Scompenso Cardiaco cronico

Andrea Bianco

11.00 Cuore e terapia oncologica

Giorgio Locci

11.20 Ruolo dell’ecocardiografia nella valutazione precoce del danno muscolare da chemioterapici Christian Cadeddu De Salvi

11.40 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella seconda parte della Sessione Scompenso Cardiaco)

III Parte

Moderatori: Paolo Cherchi, Antonio Arru, Giacomo Perpignano

12.00 Nutraceutici: quale ruolo nella pratica clinica

Giuseppe Pajes

12.20 Nuovi target del Colesterolo LDL: quali rischi o solo benefici

Pierfranco Terrosu

12.40 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella terza parte della Sessione Scompenso Cardiaco) 13.00-15.00 LUNCH

«Sessione Miscellanea Cardiologica»

I Parte

Moderatori: Rinaldo Aste, Carlo Balloi, Graziana Viola

15.00 Rischio aritmico nella Cardiomiopatia Ipertrofica

Giancarlo Molle

15.20 Fibrillazione atriale e sindrome coronarica

Salvatore Ocello

15.40 Fibrillazione Atriale nell’anziano: ruolo dei NOAC (nuovi anticoagulanti orali)

Eligio Rosas

16.00 Fibrillazione Atriale nel paziente oncologico: ruolo dei NOAC (nuovi anticoagulanti orali) Silvio Nocco

16.20 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella prima parte della Sessione Miscellanea Cardiologica)

II Parte

Moderatori: Carlo Lai, Giampaolo Scorcu, Carmela Mossa

16.30 Ablazione transcatetere nella FA (fibrillazione atriale) versus terapia medica: criteri di scelta

Franco Isola

16.50 Durata ottimale della DAPT (duplice terapia antiaggregante) dopo sindrome coronarica

Guido Parodi

17.10 Anticoagulanti diretti e Cardiopatia ischemica cronica

Andrea Rubboli

17.30 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella seconda parte della Sessione Miscellanea Cardiologica)

III Parte

Moderatori: Emiliano Cirio, Bruno Loi, Michele Portoghese

Trattamento della Stenosi valvolare aortica nell’anziano:

17.40 – Quando TAVI (impianto valvolare aortico transcatetere)

Francesco Sanna

18.00 – Quando Chirurgia tradizionale

Giovanni Lixi

18.20 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella terza parte della Sessione Miscellanea Cardiologica)

18.40 Compilazione questionario ECM

19.00 Chiusura dei lavori

INFORMAZIONI GENERALI

SEDE CONGRESSUALE Hotel Corte Rubja Iglesias

CREDITI FORMATIVI Il congresso verrà accreditato per un numero massimo di 120 partecipanti appartenenti alle seguenti categorie:

MEDICI CHIRURGHI (esclusivamente per le seguenti discipline: Cardiologia, Cardiochirurgia, Medicina Interna, Medicina Generale, Malattie Metaboliche e Diabetologia, Medicina Fisica e Riabilitazione, Medicina d’Urgenza, Medicina dello Sport, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Medicina del lavoro, Geriatria, Anestesia e Rianimazione),

INFERMIERI – FISIOTERAPISTI

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La mancata attuazione, dopo 1.581 giorni, della legge regionale n. 12 del 13 giugno 2014 “Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica” ha portato il responsabile scientifico dell’associazione “Amici della Vita Sulcis”, Giorgio Madeddu, a scrivere una nuova lettera aperta ai Sardi, alla Giunta e al Consiglio regionale della Sardegna, nella quale propone la bocciatura del presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru, dell’assessore della Sanità Luigi Arru e del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau.

Di seguito il testo integrale della lettera.

13 giugno 2014, il Consiglio regionale dopo la presentazione dell’assessore della Sanità Luigi Arru e gli entusiastici interventi di numerosi onorevoli regionali approva all’unanimità dei presenti (cinquanta) la legge. Arrivava finalmente al capolinea l’emozionante avventura cominciata nel 1989 al Centro Alcologico “Don Vito Sguotti” di Carbonia dove il tribunale dei minori inviò una mamma, alcolista, di tre bambini con grave ritardo mentale poi affidati a tre coraggiose famiglie. La storia umana ci investì, emozionò, in noi scatenò interesse e impegno, con don Diaz e dr. Gerini pionieri sulcitani dell’amore alla vita debole che, la prevenzione della fetopatia alcolica, sarebbe stato obiettivo prioritario, essenziale, da perseguire!

La proposta di legge elaborata da “Amici della Vita Sulcis” nella trincea del bisogno e della solitudine fu affiancata e preceduta da iniziative divulgative e di sensibilizzazione nelle scuole, parrocchie e associazioni, conquistò gradualmente adesioni e partecipazione delle Amministrazioni comunali, Curia, dei consiglieri regionali del Sulcis ed il sostegno della Giunta e Consiglio provinciale che nel 2012 finanziarono la prima brochure italiana sulla fetopatia alcolica.

I punti qualificanti della L.R. 12/2014:

a) Riconosce la possibilità di prevenire le conseguenze dell’abuso alcolico in gravidanza ma soprattutto propone una premura e un rispetto mai dimostrato prima dal legislatore per la malata di alcoldipendenza, nessun giudizio morale, la stessa dignità che il mondo sanitario e le istituzioni riconoscono alle altre patologie.

b) Adozione di Linee guida, questionari, percorsi di presa in carico attraverso consultori, Serd, associazioni.

c) Incoraggia e valorizza la collaborazione tra tutte le figure professionali sanitarie competenti in materia.

d) Riconosce la gratuità dei rilevatori (GammaGT e Transferrina Desialata) d’abuso alcolico per le donne in epoca pre concezionale o in stato di gravidanza ampliando di fatto in Sardegna) quanto garantito dal decreto ministeriale del 10 settembre 1998.

La legge prevede inoltre:

1) Delibera della Giunta Regionale “entro 60 giorni di linee guida”.

2) Istituzione entro 60 giorni del “tavolo permanente per la prevenzione della fetopatia alcolica e i problemi alcol correlati”.

2 dicembre 2016: delibera di Giunta regionale 64/5, il presidente Pigliaru da mandato all’assessore Arru di istituire un tavolo tecnico che elabori linee guida e tavolo permanente (dai 60 giorni previsti dagli art.2 e 4 della L.R.12/2014 ai 910 giorni della delibera). Evitando le facili polemiche riteniamo che P.A.G. abbiano sottovalutato l’importanza sociale, scientifica e morale della legge.

Sintetizziamo le drammatiche conseguenze che l’abuso alcolico in gravidanza determina in Sardegna ogni anno ( rilievi dalla nostra associazione aggiornati al 2010, condivisi peraltro nella prima proposta di legge regionale sulla fetopatia alcolica n. 546 del 31 luglio 2013 sostenuta da Giorgio Locci, Pietro Cocco, Paolo Dessì, Lorenzo Cozzolino, Onorio Petrini, Lai, Gallus, Campus, Mariani, Corda, Daniele Secondo Cocco, Espa.

Alcolisti in Sardegna 40.000 (20.000 donne, 15.000 in età fertile)

650 aborti da abuso alcolico non diagnosticati, definiti “spontanei” nelle cartelle cliniche ospedaliere.

65 fetopatie alcoliche (F.A.) caratterizzate da sindromi fenotipiche variabili e ritardo mentale grave.

I bambini affetti da F.A. hanno identica aspettativa di vita dei loro coetanei, 75 anni, rappresenta non solo strazio, angoscia e sofferenze per la famiglia e la comunità ma un impegno economico non indifferente.

In 75 anni tra invalidità e accompagnamento, Legge 20, Legge 162, Insegnante di sostegno per, mediamente 13 anni, Legge 104/92 per un genitore e spese sanitarie varie, la F.A. disabilità grave, supera il milione e mezzo di euro, ipoteca che non graverà soltanto su noi tutti ma la trasmetteremo in eredità ai nostri figli, sì, amici sardi, i nostri figli e nipoti affiancheranno e si prenderanno cura di questa grave ma prevenibile disabilità che la superficialità e indolenza di P.A.G. non ha considerato prioritaria rispetto alle, concedeteci, frequenti banalità e spesso marchette clientelari di cui è lastricata la Sardegna.

Riflettiamo insieme: quante iniziative e contributi sono stati destinati nelle ultime due legislature: sagre del pisello, fagiolo, castagne e torrone, ai numerosi eventi animati spesso da semplice familismo e clientelismo? I 150.000 euro annui che la legge 12 prevedeva per il 2014/15/16 meritavano per noi, scandalosamente, esageratamente fuori dal coro, altrettanto interesse!

Amici sardi, la P.A.G. ha snobbato la legge, prima in Europa, in grado di incidere concretamente sulla prevenzione della più frequente forma di ritardo mentale pediatrico da etiologia nota, hanno privilegiato la cronaca e la visibilità delle inaugurazioni dove il clientelismo è tangibile (sanità, turismo, industria, cultura, lavori pubblici e…) trascurando i potenziali vantaggi economici e sociali ma soprattutto morali della Legge 12/2014. Sintonizzati, oggi sulle prossime elezioni, esattamente come Cappellacci, De Francisci, Lombardo (C.D.L.) che anestetizzarono la proposta 546 perché incombeva la campagna elettorale, per i politico-dipendenti da potere, niente è prioritario al craving/bramosia elettorale.

Il Centro, la Destra e la Sinistra Sarda si dimostrano geneticamente simili, campagne elettorali scoppiettanti di buone intenzioni, patetici incoraggiamenti al volontariato, per tutti: «Risorsa insostituibile da valorizzare e sostenere”, balle! I politici, quasi tutti i politici, corteggiano il volontariato quando lo ritengono funzionale al proprio interesse, potere, visibilità; quando il volontariato non chiede assistenza o contributi al potente di turno ma lavora, studia, propone in autonomia e senza servilismi quanto la “strada e la vita” insegna, l’entusiasmo si trasforma in distanza, sospetto, indifferenza e, come in questa vicenda, meschino boicottaggio.

Amici sardi tenetevi stretti, l’assessore Arru, in altre occasioni probabilmente più rapido, impiega oltre un anno (384 giorni per l’esattezza) a firmare una paginetta, il decreto assessoriale n. 37 del 21 dicembre che all’art. 1 costituisce il tavolo tecnico, prendetene visione e senza lasciarvi condizionare dalle nostre perplessità segnalateci se 384 giorni vi sembrano “fisiologica gestazione”? Sarebbe interessante conoscere quanto la task force tecnica ha prodotto in questi 10 mesi, aiutateci a comprendere.

L’’art. 5 della legge 12 recita: «La Giunta regionale presenta ogni due anni al Consiglio regionale una dettagliata relazione che illustra i dati concernenti l’attuazione della presente legge, con particolare riferimento alla verifica dell’efficacia degli interventi», il presidente del Consiglio regionale Ganau protagonista il 13 giugno del 2014 ma successivamente contumace come gran parte dei 50 consiglieri votanti, avrebbe dovuto sollecitare, rimproverare e sculacciare la Giunta regionale che ha ampiamente disatteso quanto la legge n. 12/ 2014 del Popolo Sardo stabiliva.

1.581 giorni, nessuna indicazione è pervenuta alle Assl, ai medici della nostra regione, alle scuole (art. 4) giudicate con le associazioni di volontariato indispensabili partner nella sensibilizzazione e prevenzione. Sgomenta quanto abbiamo scoperto: macchina regionale (politici e dirigenti) indolente, fiacca, incapace di strategie veloci anche quando il compitino come in questo caso è facile facile, la Sardegna meriterebbe ben altri ritmi, passione, sensibilità e amministratori.

Pigliaru, Arru e Ganau vi bocciamo perché siete inadeguati, per 1.581 giorni, statici, ingessati privi di dinamismo e sollecitudine. Il giorno successivo alla pubblicazione della legge nel BURAS potevate con una delibera di Giunta invitare le, allora 8, ASL regionali e a cascata ospedali, consultori, medici di famiglia e pediatri, a garantire gratuitamente i due esami GammaGT e Transferrina Desialata poiché come annunciato dall’art. 3 « …essenziali per la conferma del sospetto diagnostico di abuso di alcol nelle donne in età fertile o in stato di gravidanza». La stessa delibera poteva invitare l’Ufficio Scolastico Regionale e le associazioni di volontariato ad una capillare sensibilizzazione studentesca regionale e divulgare la documentazione scientifica tra i giovani. Siete in ritardo, senza attenuanti, di almeno 1.550 giorni, senza idee, impantanati, vittime, almeno in questa storia, della vostra supponenza o forse c’è dell’altro?

Riabilitatevi, chiedete scusa ai Sardi, siate coerenti, trasformate la legge 12/2014 nel più affascinante ed innovativo dispositivo europeo a favore della vita debolissima accolta nella vita fragile delle alcoliste e tossicodipendenti.

Oggi dopo 29 anni siamo sempre più determinati a sostenere la prevenzione della fetopatia alcolica avremo, forse, perso le speranze se non avessimo ricevuto il sostegno delle Amministrazioni Comunali del Sulcis, del Volontariato, della Curia e dei Sindacati.

Tra i 50 consiglieri regionali che votarono la Legge alcuni ci sono stati sempre vicini, intendiamo ringraziarli per il costante incoraggiamento a non arrenderci. Insieme a Paolo Dessì, Raimondo Perra, Valter Piscedda, Luca Pizzuto e Gianluigi Rubiu, ricordiamo con affetto il costante sostegno e l’amicizia dell’ex consigliere regionale Giorgio Locci e degli ex Parlamentari Emanuele Cani e Tore Cherchi.

GUTTA CAVAT LAPIDEM, NON VI, SED SAEPE CADENDO.

Iglesias, 13 ottobre 2018

Giorgio Madeddu

Responsabile Scientifico di AMICI della VITA Sulcis

Associazione AMICI della VITA – amicidellavitasulcis@gmail.com

Gruppi di Auto Aiuto per Alcol Tossicodipendenti, Malati Tumorali, Autismo

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Verrà inaugurata il 16 giugno 2018 presso il Centro Italiano della Fotografia d’Autore (CIFA) a Bibbiena (AR) la mostra nazionale organizzata in contemporanea con oltre 100 mostre locali dislocate su tutto il territorio nazionale, nell’ambito del progetto “La Famiglia in Italia” che prevede anche la pubblicazione del catalogo della mostra nazionale di Bibbiena contenente tutte le opere esposte e di un volume delle mostre locali.

La Fabbrica Artigiana di Fotografia di Carbonia (F.A.F.) e la FIAF, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, hanno organizzato il progetto “La Famiglia in Italia”, nato in occasione del settantesimo compleanno della FIAF, che documenta ed interpreta la famiglia italiana contemporanea alla luce delle trasformazioni epocali che hanno riguardato i diversi ruoli dei suoi componenti, le identità sessuali, le esigenze economiche, il ruolo della donna, la presenza di immigrati e italiani di nuova generazione e molti altri aspetti che modificano continuamente un’idea di famiglia che per molti anni era apparsa congelata nelle sue statiche certezze.

Il territorio contribuisce al progetto nazionale con il lavoro ” Una famiglia particolare_Esperienze di un abitare assistito” del fotografo Giorgio Locci, socio della Fabbrica Artigiana di Fotografia Carbonia, associazione che opera per raccontare la vita della città di Carbonia e della Sardegna.

La mostra è stata realizzata con la collaborazione dell’Associazione Albeschida e del Circolo Soci Euralcoop di Carbonia.

L’inaugurazione si terrà nei locali del Circolo Soci Euralcoop in piazza Marmilla, a Carbonia, il giorno 15 giugno, alle ore 18,00. La mostra sarà visitabile tutti i giorni, esclusa la domenica, dalle 18.00 alle 20,00, dal 15 al 29 giugno 2018.

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Il direttore generale Graziella Pintus ha nominato i 10 direttori dei dipartimenti dell’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari, due dei quali andranno a dirigere i dipartimenti tecnico e amministrativo e otto i dipartimenti del comparto sanitario.

I nuovi direttori sono: Donatella Floris e Gianluca Borelli, rispettivamente per i Dipartimenti Amministrativo e Tecnico, Giuseppe Dessi – Dipartimento Emergenza-Urgenza, Giorgio Locci – Dipartimento Cardiovascolare, Fausto Zamboni – Dipartimento Chirurgico, Roberto Ganga – Dipartimento Oncologico-Internistico, Maurizio Melis – Dipartimento Neuroscienze e Riabilitazione, Luigi Mascia – Dipartimento Pediatrico e delle Miroctemie, Antonello Pani – Dipartimento Riproduzione genitourinario Malattie e Trapianti di rene, Giancarlo Angioni – Dipartimento Servizi. E’ ancora in fase di definizione la struttura “Area funzionale Igiene, Governo clinico e qualità”. 
«E’ stato creato un team di professionisti che permetterà all’Azienda, così come previsto dall’atto aziendale – afferma il direttore generale Graziella Pintus -, di rafforzare il ruolo attribuito ai Dipartimenti allo scopo di raggiungere gli standard qualitativi, quantitativi e strutturali di assistenza ospedaliera coerenti con le leggi di riforma del sistema sanitario regionale». 
I direttori dei dipartimenti sono stati nominati dal direttore generale sulla base di una terna di candidati selezionata in seguito alle riunioni dei Comitati di Dipartimento composti dai Direttori/responsabili delle Strutture Complesse e Semplici e da una quota elettiva individuata in seguito alle elezioni dello scorso 31 gennaio. Gli incarichi sono di durata triennale rinnovabili una sola volta.
In questa fase di transizione e di assestamento dell’organizzazione aziendale, il sito istituzionale è in corso di rinnovamento e le informazioni relative alle Strutture verranno aggiornate non appena disponibili e non appena l’atto aziendale diverrà formalmente operativo.

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Giorgio Locci, responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia, è il nuovo Direttore del Dipartimento Cardiovascolare dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari. L’incarico avrà la durata di tre anni, rinnovabili una sola volta.

Giorgio Locci, 61 anni il prossimo 15 maggio, laureato in Medicina e Chirurgia, specialista in Cardiologia e Medicina Interna, originario di Sant’Antioco, risiede a Cagliari. Dal 2009 al 2014 è stato consigliere regionale eletto nelle liste di Forza Italia. A fine legislatura, non s’è ricandidato ed ha ripreso la sua attività di cardiologo a tempo pieno, Direttore della SC Cardiologia – stabilimento Businco di Cagliari.

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E’ stato presentato venerdì 3 novembre, nella sala “I Sufeti” in Piazza de Gasperi, il circolo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Sant’Antioco. Davanti ad una platea di circa 70 persone, Simone Caddeo, in qualità di dirigente responsabile del circolo, ha aperto il dibattito spiegando che la città di Sant’Antioco ha bisogno di un partito di destra, presente e con ideologie ben chiare, come Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale. Inoltre ha ringraziato tutti coloro che hanno già effettuato il tesseramento e coloro che lo faranno.

E’ poi intervenuta Emanuela Pilia, come vice responsabile del circolo, illustrando i punti che hanno spinto un primo gruppo di 10 ragazzi e ragazze ad avviare l’iter per l’apertura del circolo cittadino, arrivato attualmente a 60 tesserati.

Il consigliere regionale Paolo Truzzu, in qualità di dirigente provinciale del partito e consigliere regionale, ha affrontato le tematiche locali e nazionali del partito di Giorgia Meloni, come l’immigrazione incontrollata, che ha visto coinvolta anche l’Isola di Sant’Antioco.

Salvatore Deidda, portavoce regionale del partito, ha parlato della posizione contro lo Ius Soli e dello stato di degrado e pericolo cui versa la città di Cagliari per via degli immigrati. Si è parlato di riforma sulla sanità, di come il partito vorrebbe cambiarla e dell’importanza dei circoli cittadini in ogni paese della Sardegna.

Sono intervenuti, infine, Giorgio Locci, ex consigliere regionale; Antonio Angelo Liori, ex consigliere ed assessore regionale; Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco.

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Verrà inaugurata giovedì 31 agosto 2017, alle ore 18.00, presso il Circolo Soci Euralcoop di piazza Marmilla, a Carbonia, la mostra fotografica “Miti, riti e leggende della Sardegna”, nell’ambito della rassegna regionale A. BANDA 2017 FOTOGRAFIA IN SARDEGNA, promossa da Su Palatu Fotografia diretta da Salvatore Ligios. La mostra sarà visitabile fino al 15 settembre, dal lunedì al venerdì, dalle 18.00 alle 20.30.

La mostra, organizzata dalla Fabbrica Artigiana di Fotografia di Carbonia con la collaborazione del Circolo Soci Euralcoop vedrà esposti i lavori di cinque autori dell’associazione fotografica organizzatrice:

“Cuore infranto” di Carlo Giglio

“Tra leggenda e realtà” di Claudia Locci

“S’Accabbadora realtà di un mito sardo” di Giorgio Locci

“L’oro delle fate” di Alessandro Rosas

“Feminas” di Laura Tuveri.

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Inaugurazione mostra di fotografia alla Grande Miniera copia

E’ stata inaugurata ieri pomeriggio, presso il Museo del Carbone nella Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia, la mostra fotografica “Terra Madre – Homeland“. La Mostra sarà visitabile sino al 25 settembre presso la sala docce del Museo del Carbone, dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00.

La mostra è organizzata dalla Fabbrica Artigiana di Fotografia, in collaborazione con il comune di Carbonia, il Museo del Carbone e l’associazione culturale Su Palatu_Fotografia.

La Mostra è un evento collaterale della rassegna fotografica internazionale Menotrentuno, dedicata a giovani professionisti dell’immagine (con meno di 31 anni) e organizzata dall’associazione culturale Su Palatu_Fotografia. Menotrentuno ospita, all’interno del programma generale, un circuito di mostre parallelo, chiamato “A. BANDA”, con esposizioni proposte dalle varie associazione fotografiche presenti in Sardegna. L’argomento trattato per l’edizione 2016 è il complesso concetto di terramadre e del rapporto che i giovani hanno con la propria homeland.

Per Terramadre Homeland, i fotografi della Fabbrica Artigiana di Fotografia, esporranno:

Di nuvole e vento – Laura Tuveri

Ardia – Claudia Locci

Electrolauneddas – Alessandro Rosas

Chentza pressi – Carlo Giglio

Terra e paglia – Franco Pomata

Three months – Alessio Garau

Le radici di Serbariu – Maria Francesca Pilleri

SardaMag morte di una fabbrica rinascita di un territorio – Giorgio Locci

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Museo del Carbone Serbariu 1

Sarà inaugurata sabato 4 giugno, alle ore 17.00, presso il Museo del Carbone (Grande Miniera di Serbariu), la mostra “Albeschida – Anche la notte più buia conosce il chiarore dell’alba” del fotografo Giorgio Locci. La mostra, che rientra nel progetto “Tanti per Tutti. Viaggio nel Volontariato italiano”, è organizzata dal circolo Fabbrica Artigiana di Fotografia di Carbonia, in collaborazione con il comune di Carbonia e il Centro Italiano della Cultura del Carbone. La mostra sarà visitabile sino al 26 giugno, tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 10.00 alle 17.00.

“Tanti per Tutti. Viaggio nel Volontariato italiano”, organizzato dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) e CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato), è il primo progetto che racconta il mondo del volontariato in Italia attraverso la fotografia, presentando la vita delle associazioni, le iniziative, i luoghi di incontro e le attività promosse dai milioni di volontari attivi nel nostro Paese.

Il progetto “Tanti per Tutti. Viaggio nel Volontariato italiano” prevede l’apertura di oltre 150 mostre locali dislocate su tutto il territorio nazionale e una Mostra Nazionale (inaugurazione l’11 giugno) presso il Centro Italiano della Fotografia d’Autore (CIFA) a Bibbiena (AR).

La mostra organizzata a Carbonia, insieme con le 150 mostre contemporaneamente aperte in tutta Italia, testimonia l’impegno civile e culturale degli appassionati di fotografia.