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Libretti per l’accoglienza in sette lingue, una biblioteca dedicata alle mamme e ai bambini con 850 volumi e poi, ancora, un progetto con l’Istituto comprensivo “Pasquale Tola” per portare una ventata di colori ed allegria in Neonatologia e Terapia intensiva neonatale. Sono le tre iniziative che la struttura complessa di viale San Pietro, situata al primo piano del palazzo Materno infantile dell’Aou di Sassari, metterà in campo in occasione della Giornata mondiale della prematurità, in programma sabato 17 novembre. E a queste si aggiungerà, proprio sabato, l’open day, l’apertura dalle 12.00 alle 17.00 delle porte della Neonatologia a genitori e bambini, ed il libro delle firme e dei pensieri.
Per la struttura guidata da Giorgio Olzai si tratta della seconda edizione della manifestazione che, realizzata per la prima volta nel 2008 da Efnci, European foundation for care of newborn infants, quest’anno compie dieci anni.
La giornata è stata presentata questa mattina nella sede della direzione aziendale dell’Aou di Sassari alla presenza del direttore sanitario aziendale, Nicolò Orrù, del direttore della Neonatologia e Tin, Giorgio Olzai, della dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Pascquale Tola” Maria Grazia Falchi e della rappresentante della libreria Giunti di Sassari Maria Antonietta Carboni.
«A Sassari, l’obiettivo della giornata internazionale del neonato pretermine, in linea con la mission aziendale – ha detto Giorgio Olzai – sarà quello di migliorare le cure globali al neonato e alla famiglia, per dare ai bambini un futuro con una vita “normale”». E nella struttura al primo piano del Materno infantile, nella quale lavorano 10 medici, 1 neuropsichiatra infantile e 32 infermieri, si punta a dare la massima accoglienza ai genitori e a fare in modo che il tempo passato in reparto sia di qualità e consenta loro di riconoscere i bisogni dei loro bambini e a prendersene cura. Con questo spirito nascono le iniziative che quest’anno arricchiscono la giornata che si caratterizza per l’apertura della struttura al pubblico, visitare la terapia intensiva neonatale, la terapia sub-intensiva, la patologia neonatale, la sezione balie, in grado di ospitare 12 mamme per il soggiorno notturno e altre ancora per il soggiorno diurno, e conoscere le attività svolte.
È stato il direttore sanitario Nicolò Orrù a sottolineare l’importanza delle terapie intensive neonatali «che – ha detto – non si trovano in tutti gli ospedali ma soltanto in quelli hub e in Sardegna sono due: a Sassari e a Cagliari. Oggi noi a Sassari abbiamo in fase di accreditamento 12 posti in terapia intensiva neonatale e 12 in neonatologia».
In primo piano gli operatori della Neonatologia, medici e infermieri, hanno voluto mettere il tema della multiculturalità e il superamento delle barriere linguistiche, così da garantire una migliore accoglienza. Ecco allora, i manuali-guide per i genitori tradotti in sette lingue, italiano-sardo, inglese, francese, spagnolo, tedesco, rumeno e arabo, con il contributo di operatori e familiari dei piccoli ricoverati in reparto (dei medici Elena e Giovanni per il sardo, dei medici in formazione Laura e Will con il contributo di Maria Laura per l’inglese, della studentessa spagnola Erasmus Claudia, della tirocinante Hafsa per l’arabo, della mamma Lydia per il francese, ancora, di Ines mamma di una bimba italo-tedesca, di Felicia per il rumeno). Piccoli volumi di trenta pagine e poco più, con immagini e illustrazioni, che presentano la struttura, le attività, che contengono consigli, indicazioni sul lavaggio mani, sul corredino e sui cambi quindi sui servizi quali il Lactarium, l’alloggio per le mamme, gli ambulatori per il follow-up e i numeri di telefono utili. Una iniziativa originale e unica nel suo genere nell’azienda che mette al centro il neonato e i suoi genitori.
Sono 850 i volumi raccolti dalla libreria Giunti di Sassari, grazie alla generosità dei lettori e che costituiranno patrimonio librario della Neonatologia. Libri di favole, racconti brevi, libri sulla genitorialità, sul tempo libero e temi vari che potranno essere presi in prestito. I volumi, temporaneamente, sono disponibili nella biblioteca del reparto e a breve, una volta consegnate le nuove librerie, saranno spostati nell’area antistante l’ingresso alla terapia intensiva neonatale (Tin). La biblioteca sarà inaugurata sabato mattina alle ore 11,30.
Proprio quest’area sarà interessata dal progetto artistico che sarà realizzato dai ragazzi delle scuole medie di via Monte Grappa, che fa parte dell’istituto comprensivo Pasquale Tola, sotto la guida della professoressa Aline Spada. «Quattro pannelli che riprodurranno disegni e colori legati all’infanzia, come un caldo abbraccio – ha detto Maria Grazia Falchi – che accomuna i nostri alunni a questi piccoli bimbi».
A queste iniziative si aggiunge quella dei libri delle firme e dei pensieri. I libri serviranno a riportare pensieri, suggerimenti, esigenze dei genitori che vivono l’esperienza della prematurità dei loro figli. Non solo, saranno un registro firme sul quale anche i nonni e gli altri familiari potranno riportare le loro emozioni. Un esempio di ulteriore interazione con genitori e familiari.
I libri saranno posizionati sempre nella zona di ingresso alla Tin e arricchiranno l’iniziativa già partita lo scorso anno, quella dell’angolo dei ricordi che raccoglie fotografie e lettere, semplici e commoventi, di mamme e papà che con i loro piccoli hanno vissuto l’esperienza della Neonatologia.
Secondo i dati della Società italiana di neonatologia, in Italia nel 2017 sono nati 464mila bambini e di questi circa il 10 per cento erano prematuri. A Sassari lo scorso anno sono nati 1165 bambini e, sempre nello stesso periodo, la struttura complessa di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale ne ha ospitati 414. Una media più elevata quella sassarese rispetto a quella nazionale che, spiegano dalla struttura, è riconducibile al fatto che nella clinica di Ostetricia dell’Aou, vengono seguite anche le gravidanze a rischio del bacino di utenza della Neonatologia. Piccoli bimbi grandi tanto da stare quasi nel palmo di una mano e dal peso che, nella maggior parte delle volte, non supera il chilo.
E se ancora non sono spiegati i motivi di molte nascite pretermine, – secondo gli esperti di Epicentro, il Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità – nei Paesi ad alto reddito il loro incremento risulta associato all’aumento dell’età materna al parto, al maggiore ricorso alle tecniche di procreazione assistita con conseguente maggiore frequenza di gravidanze gemellari e, in alcuni Paesi, ai tagli cesarei effettuati prima della 38ª settimana di gestazione.
Il tasso di sopravvivenza per i neonati prematuri è, per fortuna, in continuo miglioramento grazie ai progressi compiuti dalla scienza.