22 November, 2024
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Sardegna Ricerche dà avvio a nuovi bandi per progetti cluster per lo sviluppo di prodotti in diversi settori dell’agroalimentare ritenuti strategici (lattiero caseario, vitivinicolo e ittico). I cluster sono gruppi di imprese che, partendo da un obiettivo condiviso, ideano e sperimentano progetti di sviluppo e di innovazione con il supporto di Sardegna Ricerche e di un organismo di ricerca.

Le risorse da destinare al settore agroalimentare per attività di ricerca e innovazione per prodotti lattiero-caseari, vitivinicoli e ittici, ammontano a un milione e 500mila euro.
I bandi sono stati presentati oggi dall’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci e dai direttori di Sardegna Ricerche Giorgio Pisanu e del Centro Regionale di Programmazione Gianluca Cadeddu. «Puntiamo molto su ricerca e innovazione applicate all’agroalimentare per attrarre consumatori, operatori economico-istituzionali e competenze attraverso la valorizzazione degli asset, il potenziamento delle produzioni locali e l’applicazione delle nuove tecnologie – ha detto l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci –. Ed è proprio l’agroalimentare l’area prioritaria di specializzazione della strategia S3 Sardegna, la Smart Specialisation Strategy contenuta nel Fesr, che punta a favorire processi di innovazione grazie alla collaborazione tra imprese, Università e centri di ricerca. Così facciamo crescere le imprese locali, che diventano più competitive e acquistano la forza per imporsi sui mercati internazionali. In questo modo l’agroalimentare può davvero diventare il settore di punta dell’economia regionale».
«Scopo di queste attività – ha detto Giorgio Pisanu, direttore generale di Sardegna Ricerche – è quello di lavorare congiuntamente con altri organi istituzionali per individuare e costruire opportunità innovative di business a favore delle imprese del settore, supportarle nello sviluppo di un proprio percorso innovativo e rafforzarne le capacità individuali di innovazione.»
L’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, che non ha potuto partecipare alla conferenza stampa perché impegnata con la prima riunione del Comitato di sorveglianza del Programma di sviluppo rurale, ha inviato un messaggio. «Per far crescere e rendere maggiormente competitivo nel mercato globale l’agroalimentare sardo è sempre più necessario che il mondo produttivo sia collegato in maniera strutturata a chi fa ricerca, sia nella fase di analisi e raccolta del fabbisogno di innovazione espresso dagli imprenditori, sia in quella, importantissima, della divulgazione e della diffusione delle innovazioni da applicare alle attività economiche – ha spiegato l’assessore Falchi -. La ricerca, infatti, deve essere orientata ad aprire nuovi mercati e ad aumentare la competitività delle imprese ma anche finalizzata a nuove scoperte nel campo dei mezzi tecnici e del miglioramento genetico, il tutto nell’ottica di una agricoltura attenta al consumatore capace di creare collegamenti e sinergie con gli altri settori economici. Se la ricerca si concentrerà sulle reali esigenze delle imprese in funzione del mercato, ci saranno certamente maggiori opportunità per le nostre produzioni. L’innovazione tecnologica, sia di prodotto che di processo, continua a rimanere la base su cui inserire altre innovazioni in cui predomina oltre all’aspetto qualitativo, e dunque la tracciabilità e la certificazione di qualità, anche l’aspetto creativo e di design. Perché il cibo è sempre più inteso non solo come alimento, ma anche come mezzo di comunicazione, espressione e convivialità di cui la collettività può beneficiare in un rapporto strettissimo che lega le produzioni ai territori di provenienza con storie e tradizioni uniche».
Il direttore del Crp ha precisato che si tratta di «una ricerca non generica e vasta ma di grande specializzazione, non affidata ai centri di ricerca ma con il coinvolgimento delle imprese. Insomma facciamo strategia di marketing, accompagniamo le imprese a verificare come questo prodotto può essere venduto».
Due i cluster previsti per il settore lattiero caseario: uno per la produzione di nuovi prodotti che arricchiscano la tradizione casearia sarda con i sapori tipici del territorio isolano e l’altro, per la sperimentazione della produzione del pecorino romano con stagionature più lunghe. Per il settore vitivinicolo è previsto, invece, un cluster per la spumantizzazione di vini ottenuti da vitigni autoctoni mentre, per il settore ittico è previsto un cluster per la filiera delle ostriche, dalla caratterizzazione dell’habitat, alle tecniche di produzione del seme, all’insediamento e allo sviluppo, sino alla commercializzazione del prodotto.
A partire dal 27 novembre sono fissati quattro incontri, uno per ogni cluster, per la presentazione dei temi proposti e la raccolta dei contributi da parte degli operatori del settore specifico d’interesse. Il calendario degli incontri e il bando per la partecipazione ai cluster sono scaricabili dal sito di Sardegna Ricerche.

 

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La Giunta regionale ha nominato il direttore generale, Giorgio Pisanu, e il revisore dei conti, Agostino Galizia, di Sardegna Ricerche. Si conclude così il percorso di riforma dell’Ente, trasformato da Consorzio in Agenzia per garantire più efficienza nel funzionamento e minori costi di gestione per le casse pubbliche. La Giunta ha approvato oggi le proposte dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, arrivate a chiusura della manifestazione d’interesse.
Il 30 aprile scorso, dopo 30 anni dalla sua istituzione, l’Esecutivo ha trasformato Sardegna Ricerche da Consorzio per l’assistenza alle piccole e medie imprese in Agenzia, come più volte sollecitato dalla Corte dei Conti. Il disegno di legge è stato poi approvato dal Consiglio regionale il 4 agosto, mentre il 15 settembre la Giunta ha approvato il nuovo Statuto. L’Agenzia avrà un direttore generale e un revisore dei conti ma non un consiglio d’amministrazione, continuerà ad occuparsi di assistenza alle piccole e medie imprese, promozione della ricerca e dello sviluppo tecnologico, erogazione – a favore di imprese singole o associate – di servizi finalizzati all’introduzione di nuove tecnologie, alla modernizzazione della gestione e al sostegno delle attività aziendali. Soggetti partecipati dell’Agenzia restano il Crs4 (“Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna”), PCR (“Porto Conte Ricerche“) e la Fondazione IMC (“Centro marino internazionale – Onlus“). «Oggi abbiamo formalmente concluso la riforma di Sardegna Ricerche – spiega l’assessore Paci -. Il sistema della ricerca e dei suoi strumenti viene razionalizzato, e allo stesso tempo diamo una risposta concreta a quanto sollecitato dai giudici contabili che più volte hanno parlato di una trasformazione indispensabile. Abbiamo ridefinito la natura giuridica di Sardegna Ricerche, riordinato la missione prioritaria dell’Ente e delle strutture di ricerca collegate e razionalizzato la composizione degli organi di gestione in linea con il contenimento dei costi che è un preciso e prioritario obiettivo della Giunta. Ora acceleriamo per portare avanti le importanti attività di Sardegna Ricerche – conclude il vicepresidente della Regione -. E lavoriamo da subito per rilanciare il ruolo stesso dell’Agenzia, considerato strategico dalla Giunta per avvicinare le piccole e medie imprese sarde all’innovazione e alla tecnologia, in particolare al mondo del web.»

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Science 2Day, la scienza che fa emozionare, è l’iniziativa promossa da Sardegna Ricerche e finanziata dall’assessorato regionale della Programmazione, che si svolgerà sabato 3 e domenica 4 ottobre al Parco tecnologico di Pula, al 10LAB, il nuovo spazio interattivo dedicato alla divulgazione della scienza e dell’innovazione.

L’assessore Raffaele Paci, il direttore generale di Sardegna Ricerche Giorgio Pisanu, il direttore del Centro Regionale di Programmazione Gianluca Cadeddu e il responsabile della divulgazione scientifica del Parco Valter Songini hanno presentato la due giorni alla stampa.
«L’innovazione sta cambiando la vita a tutti noi, e nella due giorni del Science2Day, esplorando le nuove frontiere della tecnologia e della scienza ne avremo conferma – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci -. La sede scelta poi, il Parco Tecnologico, è un luogo vivo, capace di creare occasioni di incontro e di scambio di esperienze sui temi della ricerca e dell’innovazione, strategici per questa Giunta.»

Il direttore generale Giorgio Pisanu ricorda che «iniziative come Science2Day rientrano nella mission che la Regione ha attribuito a Sardegna Ricerche per promuovere e diffondere la cultura scientifica e tecnologica non solo tra le imprese, ma anche nella società civile».

Il programma è ricco di appuntamenti: si apre alle 10.00 di sabato 3 ottobre con la musica di Frantziscu Medda “Arrogalla”, produttore, compositore, performer sardo che crea suoni e ritmi ispirati all’antica e contemporanea tradizione della Sardegna, e continua fino alle 20.00 di domenica 4 ottobre con: 9 laboratori didattico-scientifici per bambini e ragazzi; spettacoli scientifici; convegni su stampa 3D, nativi digitali e sui robot; science café; eventi musicali; uno spettacolo teatrale inedito dal titolo L’Orlando Furioso e molto altro, in collaborazione con la rete sarda di divulgatori scientifici Chentuconcas-Cento teste per la scienza. Il 3 ottobre, alle 18.00, ci sarà la proclamazione dei 2 vincitori del Premio Scienza che passione. Il contest ha raccolto 30 progetti, rivolti alle scuole e al largo pubblico, provenienti da realtà sarde che operano nel campo della comunicazione della scienza. A due progetti vincitori andrà un premio in denaro pari a 2.500 euro.

Durante le due giornate i visitatori potranno scoprire, attraverso l’immersione nella Virtual Reality Room del CG3Lab dell’Università di Cagliari, come gli schermi da indossare – oculus rift – stanno rivoluzionando l’approccio al 3D; potranno inoltre, interagire con la tecnologia Social Wall del CRS4, attraverso una parete interattiva e le immagini e i suoni in essa riprodotti, anche collegandosi tramite dispositivi mobili; oppure, fare due chiacchiere con il robot NAO della Scuola di Robotica di Genova. Grazie al contest INSTAGRAM inoltre, tutti potranno concorre per vincere un iPad, semplicemente condividendo sul social network le foto scattate durante l’evento, utilizzando l’hastag #Science2day.

Sardegna Ricerche